19 April, 2024
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Progettare la promozione della salute sociale, dell’anzianità attiva e della solidarietà tra generazioni e ancora studiare i fattori genetici implicati nei processi di invecchiamento e nelle patologie correlate all’età e suggerire percorsi, stili di vita e abitudini alimentari capaci di offrire benessere e la migliore qualità di vita possibile.

Sono queste per sommi capi, le tematiche affrontate al Convegno scientifico internazionale dal titoloPromuovere l’invecchiamento attivo alle frontiere della longevità” in programma sabato 24 giugno dalle ore 9.00 alle ore 13.00 presso l’Aula Motzo della Facoltà di Studi Umanistici in Via Is Mirrionis 1 a Cagliari.

La giornata di lavoro con medici e ricercatori di Sardegna, Bielorussia e Spagna sarà introdotta, con il coordinamento di Donatella Rita Petretto – Università di Cagliari, da Roberto Pili, presidente della comunità mondiale della longevità. A seguire i saluti saluti istituzionali di Antonello Cabras – presidente della Fondazione di Sardegna, Massimo Zedda – sindaco della Città Metropolitana di Cagliari, Marco Sechi – presidenza della Giunta, Regione Autonoma della Sardegna, Romina Mura – deputata, intergruppo parlamentare sull’invecchiamento attivo, Valter Piscedda – consigliere regionale, consigliere delegato della Città Metropolitana di Cagliari, Maria Pietronilla Penna e Maria Chiara Fastame – Corsi di laurea in psicologia, Università di Cagliari, Giuseppe Carboni – console onorario in Sardegna della Repubblica di Bielorussia.

Dopo i saluti, il presidente della Comunità Mondiale della Longevità, Roberto Pili, sottolinerà il valore culturale e la particolare importanza di questo appuntamento in quanto l’invecchiamento della popolazione rappresenta un evento che a partire dalla seconda metà del XX secolo sta caratterizzando i paesi del mondo occidentale e inoltre trasferisce sulle nuove generazioni il peso dell’ aumento di fasce di popolazione ad alto bisogno assistenziale.

«In Europa dal 2012 il numero degli over 65 ha superato il numero di coloro in grado di lavorare – mette in evidenza Roberto Pili – solo nel nostro paese che contende con il Giappone il titolo di nazione con più vecchi al mondo, gli over 65 poco meno di 14 milioni, su un totale di 61 milioni di abitanti. In Sardegna la cui longevità è all’attenzione del mondo per i suoi 468 centenari e Valerio Piroddi 111 anni l’uomo più vecchio d’Italia, gli over 65 sono 22,1% circa 370.000 su 1.660.000 abitanti.»

Nel Vecchio Continente ragionare su progetti per una promozione della salute sociale, dell’anzianità attiva e della solidarietà intergenerazionale è drammaticamente urgente, la questione non può essere procrastinata anche negli Stati che iniziano a confrontarsi con l’invecchiamento della popolazione, paesi idealmente alle frontiere della longevità, come la Bielorussia.

«È risaputo che è l’invecchiamento patologico e il precoce e forzato disimpegno da ruoli e responsabilità sociali e economiche ciò che incide con un peso sempre maggiore sui bilanci degli enti pubblici – aggiunge Roberto Pili – La terza età infatti, è in continua estensione demografica. Non è concepibile quindi, di fronte a problemi di tali dimensioni, un programma che preveda soltanto interventi sanitari e assistenziali. Alla luce di ciò si impongono con urgenza, operazioni di tipo educativo che permettano di aprire strade nuove e nel quadro di un progetto di formazione permanente dell’uomo.»

Comunità mondiale della Longevità è nata con l’obiettivo di studiare e proporre percorsi che legano salute e benessere intesi a costruire la migliore qualità di vita possibile non solo in senso biologico, ma in una dimensione più umana e gratificante. Raggiungere una longevità appagante in uno stato di benessere globale, che comprenda la salute della mente e del corpo: questo è il significato del concetto dell’invecchiamento di successo.

Nel corso dell’importante giornata scientifica verranno esplorate le frontiere della longevità, dalla medicina predittiva e genomica personalizzata, dal Cibo alla Nutraceutica, ancora la frontiera dell’inflammaging all’ importanza del microbiota. Lo stile di vita occidentale caratterizzato da crescente sedentarietà e da una dieta ipercalorica che contribuisce in gran parte allo sviluppo di patologie croniche che affliggono le popolazioni occidentali: le malattie cardiovascolari, il diabete, i tumori, le demenze senili, l’ipertensione, le dislipidemie, l’osteoporosi.

Al tavolo dei relatori si alterneranno: Alekxandr Samuilich – Center of International Relationship of the Ministry of Education, Republic of Belarus sul tema “Active longevity in Belarus: the role of education, institutions and international cooperation”; Elena Makeyeva – Institute of Genetics & Cytology, NASB, Minsk, Republic of Belarus su “Longevity Issues in Belarus: Social and Genetic Aspects”, Andrea Loviselli – Università di Cagliari con la tesi “Attività fisica e longevità: evidenze scientifiche”, Carla Bruschelli – Commissione LG GARD Ministero Salute su “Salute, benessere e longevità”, Paolo Putzu – GEROS e AIP Sardegna in “Invecchiamento attivo: oltre gli slogan”, Ana Canaleda – Facoltà di Medicina, Dipartimento di Salute Pubblica e Psichiatria, Málaga, Spagna con la relazione “La Sardegna e la sua cultura ancestrale: un modello per il mondo”, Enrico Parodo – Cisco Epeople Shardigital presenterà “Il progetto Shardigital”. Al termine degli interventi , ci sarà una fase di discussione e le conclusioni di Roberto Pili.

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«La chiusura dei bilanci delle Province e della Città metropolitana di Cagliari è un’emergenza gravissima ed è necessario uno stanziamento straordinario, da quantificare immediatamente e in modo omogeneo, secondo i bisogni di ogni territorio. Ma nei prossimi sei mesi il Consiglio regionale deve anche affrontare  il tema ulteriore. Ossia quello del potenziamento delle funzioni e dei servizi delle province sarde nei tre settori superstiti: ambiente, scuole e strade.»

Lo hanno detto Francesco Agus e Franco Sabatini, presidenti della Prima e Terza commissione del Consiglio regionale, ricevendo questo pomeriggio in audizione congiunta l’assessore Cristiano Erriu e gli amministratori straordinari.

Assente (per ragioni istituzionali legate al G7) il sindaco metropolitano di Cagliari, Massimo Zedda, e la rappresentanza dell’Anci, che sarà convocata prossimamente.

Il quadro che emerge dai report forniti dai reggenti delle province sarde è del tutto desolante: se a Sassari la chiusura dei conti al 30 giugno è forse miracolosamente possibile grazie all’esaurimento dell’avanzo di amministrazione, nelle realtà più piccole come Oristano il debito appare insormontabile e potrà essere colmato solo con l’intervento della Regione.

In un altro caso, quello del Sud Sardegna, il dimezzamento annunciato dei fondi della Regione sulla legge 21 (campagne antinsetti) «potrebbe mettere a rischio la salute dei cittadini», come ha affermato il sub commissario Ignazio Tolu. Una situazione molto pericolosa anche per gli amministratori straordinari che rischiano sanzioni penali. Per questo Massimo Torrente (provincia di Oristano) si è rivolto con un esposto cautelativo alla Procura della Repubblica e alla Corte dei conti. Come ha spiegato il presidente Sabatini, «dal quadro che emerge, le Province hanno bisogno di almeno 30 milioni di euro per gestire i servizi di base».

Critiche alla Giunta Pigliaru e all’assessore al Bilancio, Raffaele Paci, sono giunte dall’opposizione. Il capogruppo di Forza Italia, Pietro Pittalis, ha elogiato lo sforzo dell’assessore agli Enti locali ma ha aggiunto: «E’ del tutto inutile ogni tentativo se poi l’assessore Erriu viene lasciato solo. Oggi qui ci sarebbe dovuto essere anche l’assessore Paci, per assumere impegni finanziari concreti». Di un “sistema al collasso” ha parlato Attilio Dedoni (Riformatori) mentre da Valter Piscedda (Pd) è giunto un elogio ai commissari «per il lavoro svolto in queste condizioni difficilissime, tanto che viene da chiedersi per quale ragione, come nel caso dei sindaci, ci sia ancora qualcuno disposto ad assumersi tante responsabilità per assicurare la funzione pubblica». 

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Il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, è intervenuto stamane in apertura dell’iniziativa G7allery, organizzata negli spazi della Manifattura Tabacchi dal ministero dei Trasporti, con il supporto di ItaliaCamp. All’iniziativa ufficiale che anticipa e prepara l’apertura dei lavori del G7 a Cagliari, hanno partecipato insieme al presidente Pigliaru, il sindaco di Cagliari Massimo Zedda ed il rettore dell’Università di Cagliari Maria Del Zompo. L’intervento dell’assessore dei Trasporti Massimo Deiana è invece previsto nella tavola rotonda di questo pomeriggio.

«Parlare di trasporti in Sardegna? Una sfida, proprio perché è uno dei nostri problemi maggiori – ha detto Francesco Pigliaru -. È il limite alla nostra inclusione, al nostro diritto di pari opportunità con gli altri territori. Ed è chiaro che siamo i più interessati al buon esito di questi lavori, soprattutto perché il tema del G7 unisce alla parola trasporti la parola inclusività.»

G7allery raccoglie le buone pratiche di innovazione e sostenibilità sui temi infrastrutture e mobilità che sono state individuate attraverso il concorso nazionale “Nice to meet you G7!”. Nel percorso vengono presentate anche cinque proposte elaborate in Sardegna e sulle quali Francesco Pigliaru ha messo l’accento nel suo intervento. Il presidente ha ripercorso la «storia di innovazione della Sardegna, che da isola trova nel digitale il formidabile alleato che aiuta a superare le difficoltà geografiche. Altra parola chiave è sostenibilità – ha proseguito -, e unita alla mobilità diventa per noi un grande punto di forza. La Sardegna è paesaggio, ma è anche cultura, storia, archeologia, eccellenze agroalimentari prodotte in un ambiente di qualità assoluta. Immergersi nella bellezza del nostro scenario naturale, soprattutto nelle zone interne, viaggiando in modo sostenibile è un’esperienza straordinaria».

Francesco Pigliaru ha poi sottolineato l’importanza simbolica di accogliere il G7 in Manifattura Tabacchi, «luogo di conoscenza, innovazione e operosità sin dal 1500, che ancora vuole essere spazio dove idee, competenze, progetti ed esperienze si potranno realizzare attraverso il confronto, la partecipazione e la contaminazione reciproca, con particolare attenzione all’innovazione».

In chiusura il presidente Pigliaru ha ricordato l’investimento da 15 milioni per la mobilità elettrica presentato dalla Giunta proprio ieri, che permetterà di realizzare un’infrastrutturazione diffusa per i veicoli elettrici, oltre ad incentivarne acquisto e utilizzo. «Offrire questa possibilità a prezzi accettabili permetterà di dare un’immagine della Sardegna ancora più attenta alla salute e all’ambiente – ha concluso Francesco Pigliaru -, una Sardegna sempre più innovativa e sostenibile».

Sono cinque le proposte presentate: si tratta di un progetto dell’assessorato regionale dei Trasporti su open data e applicazioni smartphone per la mobilità isolana (Open Government for Mobility -2017); di una app del CRS4 sviluppata in collaborazione con ENAC, Camera di Commercio di Cagliari e le società aeroportuali sarde, dedicata ai servizi per i diversamente abili in aeroporto (Airport4All – 2017); della realizzazione nell’aeroporto di Cagliari, attraverso un sistema di sensori, di una delle piste di atterraggio più innovative al mondo, soluzione studiata e realizzata da Università di Cagliari e dell’Illinois, Enac, Sogaer e Regione (Italian SmartRunway 2009- 2017); di uno studio del Mit con l’Università “La Sapienza” sulle esigenze di informazione, registrazione e accesso dei viaggiatori da gestire in modalità mobile con touch point allestito anche all’aeroporto di Cagliari sino a settembre (Digital Identity for Mobility – 2016-2017); di ‘ITS for the people’ del comune di Cagliari, che combina investimenti sul trasporto pubblico con tecnologie di controllo, per ridurre tempi e traffico e consentire la creazione di spazi pedonali e piste ciclabili.

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Il tavolo permanente voluto a Villa Devoto dal presidente della Regione Francesco Pigliaru per affrontare i temi legati alla vicenda Fluorsid, ha lavorato per tutta la giornata su salute pubblica e animale e tutela ambientale. Insieme agli assessori competenti, Donatella Spano per l’Ambiente e Luigi Arru per la Sanità, oltre ai componenti dell’ufficio di gabinetto dell’Assessorato dell’Industria, erano presenti al tavolo tutti i soggetti regionali interessati ad autorizzazioni e controlli in aree industriali: Arpas, Distretto idrografico, ASST (ex ASL), Istituto zooprofilattico, Servizio Pesca dell’assessorato dell’Agricoltura, servizi veterinari (ASST) servizio antinquinamento (Ambiente).
Il presidente Pigliaru, che ha telefonato a Massimo Zedda in qualità di sindaco della Città metropolitana per fornire un aggiornamento sui lavori in corso, domani parteciperà all’incontro a Palazzo Regio con i rappresentanti delle amministrazioni interessate, insieme agli assessori competenti.
Nel corso della giornata si è lavorato sulle istruttorie condotte nei giorni scorsi da Giunta e struttura regionale sulle attività conosciute, in particolare sui sistemi di monitoraggio, di controllo e sulle autorizzazioni.
Sono stati illustrati i procedimenti in corso per la bonifica dei siti industriali ricadenti nell’area SIN (Sito riconosciuto di interesse nazionale in quanto storicamente inquinato), tra cui quello oggetto dell’inchiesta in corso.
I dati sull’inquinamento del sito, infatti, raccolti dalla Regione, avevano già indotto il ministero dell’Ambiente a richiedere all’azienda interventi di messa in sicurezza e bonifica della falda superficiale, procedimento attualmente in corso.
Intanto, da parte dell’Ispra, l’ente nazionale competente che fa capo al ministero dell’Ambiente, è arrivata la conferma alla richiesta, fatta nei giorni scorsi dall’assessore Donatella Spano, di effettuare un’ispezione suppletiva nelle aree della Fluorsid di Macchiareddu.
In attesa delle risultanze dell’inchiesta, il Tavolo regionale si occuperà di intensificare le attività di controllo e campionamento collegate alla qualità dell’ambiente e della salute.

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Domani, venerdì 19, e sabato 20 maggio, dalle 8.30, si apre all’Hotel Regina Margherita (Cagliari) il congresso internazionale “PEDIATRIC AND YOUNG ADULTS BLADDER & BOWEL DAYS”. I lavori sono presieduti da Giuseppe Masnata (Azienda Brotzu, presidente regionale Società italiana pediatria) e Giovanni Mosiello (Ospedale Bambino Gesù, presidente Commissione pediatrica Ics).

«Il corso fornisce una panoramica sulla disfunzione neurogena vescicale e intestinale e uno sguardo approfondito sulle tendenze attuali nella gestione di vescica e intestino nei bambini e nei giovani adulti affetti da spina bifida e lesioni del midollo spinale» spiega il dottor Masnata. Il corso – previsti 13 crediti Ecm per medici, infermiere professionale e pediatrico, terapista della riabilitazione – dà un aggiornamento nella cura medica e chirurgica della continenza e si soffermerà sull’importanza dell’irrigazione trans anale e sulla gestione farmacologica dell’iperattività neurogena del muscolo detrusore. Il gruppo target è composto principalmente da pediatri, urologi pediatrici, chirurghi pediatrici, urologi, fisiatri, infermieri, terapisti e l’insieme delle figure sanitarie professionali coinvolte nella cura dei pazienti con vescica e intestino neurogeno. Il corso dà anche l’opportunità ai professionisti e alle famiglie di confrontarsi sul rapporto cure/qualità di vita.

Nutrita e qualificata la presenza dei principali specialisti isolani. Tra questi, Luigi Mascia, Maurizio Zanda, Ambra Iuculano, Mauro Frongia, Vassilios Fanos, Antonello Pani, Michele Boero, Grazia Bitti, Pietro Braina, Giangiorgio Crisponi. Provengono d’oltre Tirreno Alam Shumyle (New York), Francesco Battaglino (Vicenza), Antonella Biroli (Torino), Nicola Busata (Varese), Roberto Carone (Torino), Paolo Di Benedetto (Udine), Flavio Giordano (Firenze), Carmen D’Aleo (Caltanisetta), Michele Spinelli (Milano). Mario De Gennaro (presidente Fondazione italiana continenza).

Ai lavori sono previsti, tra gli altri, gli interventi di Maria Del Zompo (rettore Università di Cagliari), Luigi Arru (assessore regionale Sanità), Massimo Zedda (sindaco di Cagliari), Raimondo Ibba (presidente Ordine medici, Cagliari), Graziella Pintus (direttore generale Brotzu), Maria Cristina Dieci (presidente Associazione spina bifida Italia), Enrico Finazzi Agrò (presidente Società italiana urodinamica), Vinicio Atzeni (direttore sanitario Azienda Brotzu), Carla Verpoorten (International Federation Spina Bifida& Hydrocephalus), Alberto Villani (presidente Società italiana pediatria).

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La Conferenza permanente Regione-Enti locali questa mattina si è riunita a Cagliari per discutere della proposta tecnica pervenuta dal ministero dell’Interno di ospitare un Centro di permanenza per i rimpatri (CPR) nell’ex Casa mandamentale di Iglesias. Gli assessori regionali degli Affari generali e degli Enti locali, Filippo Spanu e Cristiano Erriu, hanno illustrato la posizione della Giunta espressa dal presidente Francesco Pigliaru nella lettera inviata nei giorni scorsi al ministro dell’Interno Marco Minniti. Francesco Pigliaru ha chiesto all’esponente del Governo un incontro urgente sulla possibile individuazione di un CPR in Sardegna ed ha ribadito le problematiche legate ai flussi migratori non programmati.
I presidenti dell’Anci Sardegna e del CAL, Emiliano Deiana e Andrea Soddu, e il sindaco metropolitano di Cagliari Massimo Zedda hanno condiviso la necessità di un urgente confronto politico con i rappresentanti del Governo e nell’ambito della Conferenza delle Regioni.
Regione e Autonomie locali chiedono immediati interventi in materia di sicurezza; compensazioni per i Comuni maggiormente impegnati sul fronte dell’accoglienza; azioni dissuasive finalizzate al blocco dei flussi migratori dall’Algeria; garanzia di condivisione delle scelte da parte degli amministratori locali. Su quest’ultimo punto è stata rimarcata l’esigenza di un pieno coinvolgimento dei Comuni nelle decisioni che riguardino l’eventuale apertura di un CPR nell’Isola.
In merito all’individuazione dell’ex carcere di Iglesias, la Conferenza permanente ha evidenziato che – pur non essendo stata compiuta alcuna scelta – la comunità iglesiente e quella di Fluminimaggiore compiono già un notevole sforzo per l’integrazione dei migranti ospitati in diverse strutture del territorio. Inoltre, è stato rimarcato da tutti i componenti la Conferenza che molte aree della Sardegna sopportano in misura rilevante vincoli e limitazioni imposti dallo Stato.

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Domenica 14 maggio 2017, alle ore 10.00, presso la sala conferenze dell’Hostel Marina, Scalette Santo Sepolcro, a Cagliari, si terrà l’assemblea elettiva della Confesercenti provinciale di Cagliari, che avrà il compito di rinnovare gli organismi dirigenti dell’associazione, come da Statuto.

All’assemblea partecipano gli ottanta delegati dell’organizzazione provinciale della Confesercenti, in rappresentanza degli operatori dei vari settori merceologici, in proporzione al numero degli iscritti. Inoltre saranno graditi ospiti l’assessore Regionale del Turismo, Artigianato e Commercio, Barbara Argiolas, ed il sindaco di Cagliari, Massimo Zedda.

Sarà una occasione importante per fare il punto sia sulla situazione economica sarda e provinciale, sia sui risultati e sugli apporti che fino ad oggi la nostra associazione ha dato per fornire un aiuto importante per le categorie da noi rappresentate.

La Confesercenti di Cagliari rappresenta il 40% dell’intero panorama associativo della confederazione in Sardegna e ha sedi distribuite nelle tre province di Cagliari, Sulcis Iglesiente e Medio Campidano.

La sfida che i dirigenti dovranno raccogliere sarà improntata tutta sulla necessità di avviare una nuova stagione di confronto con la politica, al fine di definire le strade che si devono percorrere per portare fuori dalla crisi le migliaia di micro e piccole imprese che in Sardegna ormai soffrono in modo tremendo.

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Come annunciato nelle scorse settimane, al comune di Cagliari è possibile da oggi richiedere il rilascio della carta d’identità elettronica nei cinque uffici di città, nella sede della Municipalità di Pirri e nell’Anagrafe centrale di Via Sonnino: il primo nuovo documento è stato mandato in produzione questa mattina dall’ufficio di città di Sant’Avendrace.
«Al momento della richiesta della carta d’identità elettronica – ricordano il sindaco Massimo Zedda e l’assessore ai Servizi demografici Danilo Fadda – attraverso il consenso preventivo alla donazione degli organi, si potrà compiere un gesto di grande solidarietà umana e impegno civico. Quella della donazione degli organi, oltre a salvare molte vite di pazienti affetti da gravissime patologie, è infatti una scelta personale di grande civiltà.»
«Siamo certi – concludono Massimo Zedda e Danilo Fadda – che i cagliaritani non vorranno mancare di dare il loro determinante contributo a questa grande battaglia solidaristica che conta sull’impegno collettivo di tutti per incrementare il numero delle dichiarazioni e rafforzare il concetto di cultura della donazione.»

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E’ stato presentato questa mattina, all’interno del terreno di gioco del Sant’Elia, il nuovo stadio provvisorio del Cagliari, alla presenza del sindaco Massimo Zedda, di una schiera di giornalisti, di numerosi rappresentanti dell’esecutivo cittadino e del presidente della Regione, Francesco Pigliaru. Una tappa importante dell’idea portata avanti a lungo dal Club Rossoblù, ma anche dall’Amministrazione comunale, che si sta finalmente per concretizzare con il presidente Tommaso Giulini.

Per il sindaco Massimo Zedda il risultato raggiunto è frutto del “lavoro di squadra”. E, in effetti, se appena sei anni fa, era il 2011, si fosse potuto scommettere sulla realizzazione del nuovo stadio, ma anche sulla riqualificazione complessiva di tutta l’area che sta andando avanti e che interesserà ancora il lungomare, il Porticciolo per la piccola pesca, le connessioni con Molentargius, Su Siccu e via Roma e tra gli altri il Parco degli Anelli, «nessuno probabilmente avrebbe puntato un euro». In questo contesto appare quindi evidente che «l’elemento che mancava era proprio la riqualificazione dello stadio. Ed proprio per questo che oggi è una giornata da festeggiare. Lo stadio – ha concluso il Primo cittadino – è lo stadio dell’intera Isola». Da qui il nome “Sardegna Arena”.

Il progetto della “nuova casa” del Cagliari, benché provvisoria, è ambizioso. In perfetto stile “continentale”, a cominciare dal nome, sorgerà affianco al vecchio Sant’Elia, nell’area adiacente “settore distinti”. L’impianto sarà realizzato interamente in acciaio con elementi prefabbricati, avrà una Main Stand, ovvero la tribuna centrale coperta, con posti comodi ed ergonomici a ridosso del campo di gioco da cui disteranno poco più di 7 metri, una quindicina di sky box (di 21 metri quadrati ciascuno), e panchine inserite all’interno della tribuna.

Il cuore del Sardegna Arena sarà però la Main Stand dove troveranno spazio gli spogliatoi, le sale mediche e antidoping, una sala stampa e una sala conferenze, oltre ai servizi necessari per il pubblico. Prevista, al primo piano, anche una sala per l’intrattenimento per i bambini e ben 437 metri quadrati per i ricevimenti. Insomma, un impianto per un campionato all’altezza delle aspettative, anche di quelle più esigenti, con l’obiettivo di portare il Cagliari al livello delle grandi squadre europee, in linea con la statura storica e culturale della città.

In dettaglio «il costo dell’opera è calcolato in 8milioni di euro – ha detto Giulini -, il numero di spettatori in 16.233, di cui: 3.232 nella Main Stand, 4.384 Tribuna Nord, 4.313 Tribuna Sud, 3.889 Tribuna Est e 415 Tribuna Ospiti». E ringraziando tutti i rappresentanti istituzionali ha sottolineato che «l’armonia dei rapporti è stata fondamentale per arrivare fino a qui».

Ma oltre che con le idee ben chiare, al Sant’Elia Tommaso Giulini si è presentato ai giornalisti soprattutto con tanta determinazione. «Entro quattro mesi – ha scandito il presidente del Cagliari – lavoreremo pancia a terra per inaugurare il Sardegna Arena la prima di campionato dell’anno prossimo che di per se sarebbe già una vittoria importantissima per tutta l’Isola». La simbolica posa della “prima pietra” è stata accompagnata dalla Benedizione da parte del tifosissimo don Carlo Rotondo.

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Il Consiglio comunale di Cagliari ha approvato il Piano triennale delle opere pubbliche 2017-2018-2019 con 18 voti a favore, 1 astenuto e 12 contrari.
È un bilancio da circa 400 milioni di euro all’anno (oltre 1,2 miliardi fino al 2019), che impiega la maggior parte delle risorse per i settori sociale, scuola e opere pubbliche. Ma che in divenire prevede di destinare fondi ulteriori, per la cultura, lo sport, il turismo, la difesa del suolo, la valorizzazione ambientale e l’edilizia popolare presente nel Comune. Approvati 6 emendamenti su 47.
«La contrazione di trasferimenti al Comune da parte dello Stato e della Regione – ha spiegato il sindaco Massimo Zedda durante una seduta nella quale è stata illustrata la “finanziaria” comunale – ha determinato di fatto che il bilancio è attualmente composto all’80% da entrate tributarie ed extratributarie proprie. Un’inversione rispetto al passato (prima l’80% delle entrate era garantito da fondi dello Stato e delle Regione) che ha determinato, di fatto, che a far funzionare la macchina amministrativa e a far si che il Comune, secondo quanto previsto dai “blocchi” e dai vincoli imposti dalla normativa nazionale, eroghi i servizi sono i cittadini cagliaritani attraverso i loro contributi economici dati dai differenti livelli di tassazione.»
Sul fronte opere pubbliche, tantissimi sono gli interventi in programma. Tra i principali: quasi 3,8milioni di euro per la realizzazione di nuovi loculi cimiteriali, 400mila per la riqualificazione del mercato di via Quirra, 30milioni di euro per la riduzione del rischio idrogeologico a Pirri, 2milioni per la riqualificazione di piazza Matteotti, 1milione per la copertura del Pattinodromo, quasi 10milioni di euro per la realizzazione di parcheggi di scambio e trasporto meccanizzato nel centro storico. E poi ancora: 6,3milioni per nuovi alloggi popolari a Is Mirrionis, 68milioni per il nuovo stadio (58milioni li mette il Cagliari calcio), quasi 1,3milioni per l’ampliamento del campo sportivo Borgo Sant’Elia, 6milioni per il nuovo parco urbano di Sant’Avendrace, 3milioni per la messa in sicurezza dei costoni rocciosi a Marina Piccola, 10,5 milioni per nuovi corridoi ciclabili, quasi 3 milioni per il nuovo parcheggio di scambio in via San Paolo, oltre 5milioni per la bonifica ambientale dell’ex discarica di San Lorenzo.