29 March, 2024
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I forti rincari sull’energia e, soprattutto, la mancata riscossione dei crediti del sistema dei Consorzi di Bonifica della Sardegna verso la Regione e l’Enas rischia, a breve, di ripercuotersi gravemente sulle aziende associate e sui territori. Questa situazione, che va avanti da tanti anni, sta creando notevoli danni all’attività dei Consorzi sia in termini operativi che di stabilità finanziaria. Il rischio concreto è «il distacco dell’energia elettrica da parte dei soggetti fornitori per l’impossibilità di onorare il pagamento delle bollette energetiche». È l’allarme lanciato dall’Anbi regionale in una lettera che anche il Consorzio di Bonifica della Sardegna Meridionale ha inoltrato, ieri, al Prefetto di Cagliari, Gianfranco Tomao.

La missiva è stata inoltrata a pochi giorni dall’incontro con lo stesso Prefetto che si era tenuto, in videoconferenza, su iniziativa intrapresa dai Consorzi di Bonifica di concerto con l’Anbi. All’appuntamento con il rappresentante dello Stato avevano partecipato, oltre ai vertici di Anbi regionale e dei Consorzi di Bonifica, anche i rappresentanti delle organizzazioni professionali agricole territoriali Giorgio Demurtas (Coldiretti), Serafino Casula (Confagricoltura) e Matteo Frau (Cia).

«Ringraziamo il Prefetto Tomao per averci prontamente incontrato, dopo la nostra richiesta, e per aver ascoltato le istanze dei Consorzi di bonifica, di Anbi e delle rappresentanze degli agricoltori sardi – sottolinea Efisio Perra, presidente del Consorzio di Bonifica della Sardegna Meridionaleil problema del caro energia sta assumendo dimensioni insostenibili per l’attività di tutti i Consorzi sardi, compreso quello della Sardegna Meridionale che opera in un territorio molto vasto e offre un servizio fondamentale alle attività agricole di 106 Comuni e circa 35mila consorziati.»

La conseguenza di questa situazione, senza interventi puntuali, come ha richiamato Anbi, sarebbe «il blocco dei servizi di irrigazione» e quello di una «sospensione della campagna irrigua, con effetti devastanti sul comparto agricolo regionale, già pesantemente provato prima dalla pandemia». Da qui la richiesta dei Consorzi di Bonifica di interventi immediati «da un lato stanziando a favore dei Consorzi di Bonifica le somme necessarie al ristoro dei costi sin qui sostenuti e, dall’altro, superando ogni ostacolo burocratico eliminando tutti i passaggi intermedi delle somme stanziate dal bilancio regionale, garantendo ristori diretti e quindi immediati ai Consorzi di Bonifica». 

Intanto, anche i vertici del Consorzi di Bonifica della Sardegna Meridionale, insieme agli altri esponenti dei Consorzi sardi e di Anbi, parteciperanno lunedì 10 a Cagliari, all’assemblea di Coldiretti Sardegna. L’appuntamento è stato organizzato dall’associazione per discutere a 360 gradi sui problemi del comparto agricolo, con un focus sulle difficoltà dei Consorzi di bonifica proprio a causa dei costi energetici e dei ritardi sui finanziamenti regionali.

 

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La prima domenica del nuovo anno, oltreché per la grande impresa del Carbonia a Nuoro, che ha riportato la squadra di Andrea Marongiu in testa alla classifica del campionato di Eccellenza regionale, verrà ricordata anche per la grande vittoria del Cortoghiana che nell’ultima giornata di andata del girone A del campionato di Promozione regionale, ha travolto l’Andromeda, una delle squadre più in forma, con il largo punteggio di 3 a 0, con goal di Lorenzo Loi, Oriano Melis e Marco Marteddu. Con i tre punti, la squadra di Marco Farci è salita a quota 25 punti e, approfittando dell’inattesa sconfitta interna subita dalla capolista Idolo ad opera del Buddusò, è rientrata in corsa per il primo posto, ora lontano “solo” 4 punti. In testa ora con l’Idolo c’è anche il Gonnosfanadiga, impostosi di misura, 1 a 0, sul Seulo 2010, ad un punto insegue il Sant’Elena, fermato sul pari casalingo senza goal dalla Monteponi e a quattro lunghezze, con il Cortoghiana, c’è anche la Sigma De Amicis 1979 che ha battuto nettamente in trasferta il Selargius, per 2 a 0.

Il pareggio sul campo del Sant’Elena, consente alla Monteponi un piccolo passo in avanti, reso più importante dallo stop dell’Idolo. La vetta, per la squadra di Nicola Agus, resta molto lontana, 12 punti, per sperare di rientrare in corsa per le primissime posizioni, non potrà più sbagliare niente e, soprattutto, dovrà vincere tante partite, quasi tutte…

Il Villamassargia ha perso in casa con il Tonara, 2 a 1, la terza partita consecutiva. Alla quadra di Titti Podda non è bastato il goal di Michel Milia, uno dei due goal del Tonara porta la firma del nuovo arrivato Simone Stocchino.

Sugli altri campi, l’Arborea ha battuto il Tortolì 2 a 1 e la Villacidrese è stata fermata sullo 0 a 0 casalingo dall’Orrolese.

Nel girone B del campionato di Prima Categoria, la capolista Tharros ha vinto con il minimo scarto sul campo dell’Atletico Villaperuccio, 1 a 0, e ha portato a cinque punti il proprio vantaggio sul Calcio Capoterra, battuto 2 a 1 a Gergei e raggiunto al secondo posto dalla Fermassenti, impostasi di misura sulla Freccia Parte Montis, 3 a 2, con tripletta di Matteo Frau.

Cresce l’Atletico Narcao, impostasi 4 a 3 sul campo del Santa Giusta ed ora quarto da solo davanti al Sadali, battuto con lo stesso punteggio di 4 a 3 sul campo della Libertas Barumini. Ha perso ancora l’Antiochense, 3 a 2, sul campo della Francesco Bellu, sempre più sola in coda alla classifica.

Sugli altri campi, “vendemmiata” di goal della Gioventù Sportiva Samassi sulla Virtus Villamar, 8 a 0; e, infine, vittoria esterna della Nuova San Marco sulla Virtus San Sperate 2020, 2 a 1.

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 La Sentenza del 19 febbraio 2019 n. 1162 il Consiglio di Stato ha chiarito che, ai fini del pagamento della TARI, l’attività agrituristica non può essere assimilata a quella alberghiera, a causa della differenza obiettiva per cui l’attività agrituristica rientra nell’attività agricola, mentre quella alberghiera nell’attività commerciale.

Le strutture agrituristiche, infatti, sono soggette a limiti ricettivi e condizioni di esercizio, come il recupero esclusivo di locali già esistenti e non più impegnati per l’attività agricola, caratteristiche non riscontrabili nelle altre categorie di ricezione turistica. Oltre a questo, la natura particolare della struttura agrituristica, la porta ad avere una vocazione all’utilizzo quasi esclusivo del prodotto proprio, o comunque locale, e questo implica una forte riduzione nella produzione dei rifiuti con particolare riferimento a confezioni e imballaggi, dal ridotto conferimento del rifiuto umido o suo riutilizzo (tramite compostaggio e similari).

Si tratta di una Sentenza che pone fine ad una lunga “querelle” che ha visto le imprese agrituristiche dover sopportare il pagamento di un tributo in misura non equa rispetto alla sua specifica condizione che diverge sostanzialmente da quella della ricettività tradizionale; infatti solo pochi Comuni hanno ritenuto di dover prevedere una specifica tariffa comunale nell’apposito regolamento comunale, che classificasse adeguatamente le strutture agrituristiche.

La Cia – Agricoltori Italiani di Cagliari – Sud Sardegna ha svolto in questi anni una forte azione di sensibilizzazione e promozione a favore della distintività dell’agriturismo quale espressione tipica della multifunzionalità e multidealità dell’impresa agricola, circostanza avvalorata dalla citata Sentenza del Consiglio di Stato.

Il presidente Matteo Frau sottolinea che «in un momento di grande crisi delle aziende agricole, che provoca fenomeni quali lo spopolamento e l’abbandono del territorio, si rende necessario garantire, anche attraverso l’applicazione delle norme previste dalla legislazione nazionale, la sopravvivenza delle aziende agricole stesse, fondamentali per il presidio e la sopravvivenza dell’intero tessuto sociale sardo».

Il direttore regionale Alessandro Vacca chiede quindi che «a seguito del pronunciamento dei Supremi Giudici Amministrativi, vi sia ora una sostanziale revisione del Regolamento comunale in materia TARI, finalizzato ad uniformarsi alla sentenza e a prevedere una specifica tariffa riservata all’attività agrituristica, da collocare all’interno del più generale perimetro delle attività agricole».

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L’Asd Antiochense calcio è al lavoro per programmare la stagione sportiva 2018/2019.
La prima squadra, dopo il 3° posto nel campionato di 2ª categoria, presenterà 3-4 nuovi innesti di qualità, per sostituire qualche atleta che abbandonerà per motivi di lavoro o di studio.
Il direttore sportivo Mariano Gala evidenzia anche i buoni piazzamenti ottenuti nei campionati regionali Allievi e Giovanissimi ed il florido movimento della scuola calcio, affiliata all’Academy del Cagliari calcio.
Nel settore giovanile, il direttore sportivo Pietro Garau sarà il supervisore di tutte le categorie, curando in particolare le attività di base.
I tecnici sono tutti abilitati con patentino:
Allievi regionali: Graziano Milia e Fernando Fois.
Giovanissimi regionali: Tore Marroccu.
Esordienti: Alessandro Scanu e Massimo Loddo.
Pulcini: Simone Sotgiu e Luca Locci.
Primi calci: Pierpaolo Iesu, Andrea Garau, Matteo Frau.
Preparatori portieri: Tore Unali, Corrado Calabrò, Maurizio La Noce.
Per il campionato dilettanti confermati i tecnici Alessandro Perra e Tore Unali.
«Abbiamo partecipato ai ripescaggi per la 1ª categoria e conosceremo l’esito ad inizio agosto – spiega Mariano Gala -. Il nostro progetto triennale di riportare il calcio di livello in città èarrivato alla conclusione del triennio, speriamo di raccogliere quest’anno i primi frutti del duro lavoro di tutta la nostra società,degli atleti, dei tecnici e dei dirigenti. Personalmente – aggiunge Mariano Gala – penso sia indispensabile per il futuro unire gli intenti formando un’ unica società con l’Isola, che probabilmente e meritatamente sarà ripescata in prima categoria grazie al bel campionato disputato perso solo nello spareggio. Sono fermamente convinto – conclude Mariano Gala – che sia la condizione ideale per ottenere una crescita concreta del movimento calcistico antiochense ad iniziare dal settore giovanile che da anni ci vede protagonisti a livello regionale , ma anche dal settore dilettanti che ha visto ha visto uno spreco di energie con i nostri cugini secondi e noi terzi, comunque due grandi risultati.»