18 April, 2024
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Raffaele Onnis, capogruppo nel Consiglio comunale di Cagliari, è il nuovo coordinatore dei Riformatori sardi del collegio di Cagliari. Subentra a Matteo Rocca, dimessosi per motivi professionali.

«Nei prossimi mesi  – ha dichiarato il coordinatore regionale dei Riformatori sardi, Aldo Salaris dovremo affrontare la campagna elettorale per il rinnovo di diverse amministrazioni locali, tra le quali anche importanti Comuni dell’area di Cagliari, come Sestu e Quartu Sant’Elena. Sarà una sfida impegnativa che vedrà i Riformatori sardi in prima linea per promuovere il rinnovamento e l’innovazione in ogni istituzione.»

«Nel ringraziare Matteo Rocca per quanto fatto finora ha concluso Aldo Salarised augurargli nuovi ed importanti successi professionali, porgo a Raffaele Onnis gli auguri per la nuova sfida che, sono sicuro, saprà affrontare con l’impegno e la determinazione che lo contraddistinguono.»

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Il tema dell’insularità e degli svantaggi che frenano lo sviluppo economico e sociale della Sardegna non abbandona l’azione politica dei Riformatori sardi. Il gruppo consiliare ha presentato questa mattina una nuova iniziativa finalizzata al superamento del gap infrastrutturale con le regioni più ricche della penisola. L’attenzione, questa volta, si concentra sul digital divide, il divario digitale che in Sardegna è più sentito che altrove e rappresenta un punto fondamentale della battaglia sull’insularità.

«Non è solo una questione tecnica – ha spiegato il consigliere regionale Michele Cossa – la Sardegna è nel gradino più basso della scala nazionale dell’infrastrutturazione digitale, condizione indispensabile per lo sviluppo economico e sociale dei territori. Per questo abbiamo presentato una mozione urgente in Consiglio che chiede un intervento della Giunta per consentire alla Sardegna di allinearsi alle regioni più avanzate d’Europa. Negli anni scorsi sono stati spesi 140 milioni di euro per la posa e il collaudo della fibra ottica. Ora si tratta di attivarla e di renderla fruibile soprattutto nelle aree più marginali dell’Isola. In Sardegna ben 310 comuni su 377 sono inseriti in ultima fascia tra le zone individuate dal Mise come più appetibili per i mercati.»

Concetto condiviso dal coordinatore dei Riformatori di Cagliari Giacomo Fantola: «Una buona infrastrutturazione digitale è un ottimo strumento per combattere il fenomeno dello spopolamento delle zone interne il digital divide è strettamente connesso ai diritti civili e di cittadinanza».

La mozione depositata in Consiglio regionale segue una proposta di legge per il rilancio delle zone interne presentata nei giorni scorsi dal Gruppo dei Riformatori sardi: «E’ un documento strettamente collegato a quella iniziativa e al tema dell’insularità – ha detto il coordinatore regionale Aldo Salaris – questa  battaglia fondamentale per la Sardegna deve partire dalle amministrazioni locali. Se si vince, saranno soprattutto i piccoli centri a trarne beneficio con un taglio ai costi dei trasporti e dell’energia. Per questo, nelle prossime settimane, partirà una campagna di sensibilizzazione rivolta a tutti i piccoli centri dell’Isola».

Una sollecitazione alla Giunta regionale per ottenere da Telecom “l’illuminazione” della fibra ottica è arrivata anche dal vicesindaco di Armungia, Antonio Quarto: «Nel mio comune e in tutti i paesi del Gerrei è stata posata la fibra ma ancora non è stata attivata. Questa infrastruttura è importantissima per il futuro dei nostri paesi. Serve un’azione decisa della Giunta nei confronti di Telecom che, come tutte le aziende, rivolge le sue attenzioni verso le aree più popolate».

«La banda larga consentirebbe inoltre di vigilare sul territorio e di rafforzare la sicurezza – ha aggiunto il vicepresidente del Consiglio regionale Giovanni Antonio Satta – gli attentati agli amministratori locali hanno subito un’escalation preoccupante negli ultimi mesi. Il sistema di sorveglianza con la fibra ottica avrebbe un impatto molto positivo. Stessa cosa per la prevenzione degli incendi nelle zone agricole.».

Sulle ricadute economiche e sociali del divario digitale si sono, infine, concentrati gli interventi del coordinatore del Comitato per l’Insularità Matteo Rocca e dell’imprenditrice Marina Adamo.

«La mozione rafforza la nostra proposta di legge contro lo spopolamento – ha detto Matteo Rocca – “il digital divide” accentua le diseguaglianze sociali e frena lo sviluppo delle aree più deboli. Se vogliamo una Sardegna più attrattiva per i mercati occorre superare il gap infrastrutturale.»

«La Sardegna punta a diventare una regione smart ma per far questo servono passi concreti – ha affermato Marina Adamo – occorre impostare un nuovo paradigma di sviluppo legato all’innovazione tecnologica e mettere le imprese nelle condizioni di offrire servizi digitali ai cittadini. Solo così si può favorire la crescita e creare occupazione.»

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I Riformatori sardi lanciano un appello alle forze della coalizione di centro destra che si è presentata alle Regionali del 24 febbraio, vincendole con largo margine, in vista delle Amministrative di Cagliari del 16 giugno.

«La scadenza per le candidature si sta avvicinando senza che ci sia la minima proposta di un tavolo condiviso – commenta Giacomo Fantola, referente per le Comunali di Cagliari -. Nel frattempo abbiamo studiato un programma di Governo della Città per i prossimi 10 anni articolato su 10 linee di†sviluppo fondamentali.»

«Siamo stati i primi a proporre un tavolo di confronto basato sui programmi dei singoli alleati – commenta Matteo Rocca, portavoce per Cagliari – e su questa linea intendiamo proseguire. Non possiamo, infatti, assistere alle primarie del centrosinistra, senza avere le idee chiare sulla nostra coalizione, considerando anche il fatto che anche noi abbiamo già indicato il nome di Giorgio Angius come persona in grado di interpretare al meglio il ruolo di Sindaco. Per questo motivo, i Riformatori sardi invitano gli alleati giovedì 25 aprile alle ore 10.00 all’Hotel Regina Margherita, per avviare la discussione sui temi fondamentali per il rilancio di Cagliari.»

Nell’occasione i Riformatori sardi illustreranno agli alleati le 10 proposte programmatiche per la città di Cagliari.

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I Riformatori invitano tutti i partiti e movimenti civici che si riconoscono nella coalizione del centrodestra sardo per definire i punti programmatici chiave dell’azione di governo dei prossimi 10 anni della città di Cagliari.

«Basta perdere tempo, dobbiamo svegliare Cagliari da questi 8 anni di torpore.»

È questo il punto di partenza della proposta di confronto che Giacomo Fantola, referente dei Riformatori sardi per le Comunali di Cagliari, lancia agli alleati.

«È indispensabile anche definire il criterio di scelta del candidato sindaco unitario. Scelta che deve necessariamente avvenire in Sardegna senza alcuna imposizione d’oltremare. Non abbiamo la pretesa di imporre alcun nome. Per noi il metodo più adatto è quello delle primarie, ma se non fosse ampiamente condiviso siamo pronti a confrontarci per identificare il nome che rappresenti al meglio Cagliari.»

«Stiamo già lavorando ad una bozza di programma snello e di facile applicazione che parta dalla necessità di far ripartire l’economia cittadina, creando le condizioni perché ci sia lavoro e quindi creando opportunità per le imprese», sottolinea Pietrino Fois, coordinatore Regionale dei Riformatori sardi.

«Questo obiettivo può essere raggiunto attraverso l’uso corretto di tutte le risorse che la Città possiede, partendo dalla valorizzazione del costruito e recuperando la proprietà delle aree demaniali, importante patrimonio da un punto di vista della gestione del territorio», aggiunge Noemi Migliavacca del Coordinamento Cittadino.

Sarà quindi necessario dotarsi finalmente di uno Strumento Urbanistico in grado di comprendere le reali esigenze del mercato adeguando l’attuale alle norme del Piano Paesaggistico Regionale. Opportunità che verranno date anche a chi deciderà di investire in settori trascurati negli ultimi anni come la Cultura, il Commercio, il Sociale, l’ Imprenditoria Femminile e lo Sport.

Aspetto fondamentale sarà la messa a punto della Città Metropolitana, è evidente, proseguono i Riformatori sardi, che senza un’accurata gestione metropolitana continueremo ad assistere al collasso della città di Cagliari in termini demografici e economici a discapito di una disordinata espansione dei centri limitrofi. Cagliari deve essere una Città Accessibile a tutti, in grado di migliorare il suo potenziale attrattivo anche dal punto di vista turistico, interpretando realmente il ruolo di Destinazione Turistica «Giorgio Angius continua ad essere per noi la personalità migliore per guidare la nostra città – conclude Matteo Rocca, portavoce per Cagliari – ma è necessario che la scelta venga fatta in un tavolo nel quale ci si possa confrontare sui temi essenziali per il rilancio di Cagliari e solo dopo convergere sul nome, ovvero l’esatto contrario di quello che invece è accaduto in queste settimane».

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Dopo la proposta di legge per il riconoscimento del principio di Insularità in Costituzione presentata lo scorso 5 ottobre in Senato, con il deposito delle firme certificate raccolte nei sei mesi previsti dalla legge, il testo riportante la modifica della Costituzione è stato assegnato alla Prima Commissione permanente (Affari costituzionali) in sede referente il 6 novembre 2018.

«Un primo traguardo che ci fa ben sperare – dice il presidente del Comitato promotore Roberto Frongia – conferma come l’iniziativa abbia riscosso notevole successo sopratutto per il suo carattere totalmente trasversale.»

Dello stesso avviso Maria Antonietta Mongiu, presidente del Comitato scientifico, che sottolinea come un ulteriore passo nel difficile cammino di pedagogia sociale, da tempo avviato, sia stato raggiunto. Soddisfazione anche da parte della nuova classe dirigente, come rappresentato dell’ing. Matteo Rocca, coordinatore dei Giovani del Comitato promotore, il quale sottolinea quanto siano stati importanti i giovani nella riuscita dell’iniziativa, un terzo delle firme raccolte infatti sono di persone con età compresa tra i 18 e i 35 anni.

Ora la parola passa alla Commissione Affari costituzionali del Senato, con la speranza che si arrivi in tempi rapidi alla discussione della proposta di modifica dell’art. 119 della Costituzione affinché venga finalmente «riconosciuto il grave e permanente svantaggio naturale derivante dall’insularità, disponendo le misure necessarie a garantire una effettiva parità ed un reale godimento dei diritti individuali e inalienabili». 

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Questa mattina, a Roma, il Comitato Promotore per l’insularità ha tenuto una conferenza stampa per presentare la proposta di legge di iniziativa popolare. Per la prima volta in Italia, è stata promossa la sottoscrizione di una proposta di legge di iniziativa popolare di modifica costituzionale che punta ad introdurre nella nostra Carta il principio di insularità.
«Grazie all’impegno generoso di decine e decine di volontari – si legge in una nota del Comitato promotore – è stato sfondato lo straordinario traguardo di centomila firme, oltre settantamila delle quali sono state raccolte in Sardegna. Un risultato quasi incredibile, ottenuto grazie a tutti i sardi, finalmente uniti sulla «madre di tutte le nostre battaglie» e a tutte le forze politiche, nessuna esclusa, che hanno sostenuto la proposta di legge.»
Le firme di sottoscrizione non sono state raccolte soltanto in Sardegna, ma in tutta Italia: con il sostegno della FASI e dell’ANCIM (associazione dei comuni delle isole minori), abbiamo voluto in questo modo sottolineare come la garanzia delle pari opportunità e dei pari diritti dei cittadini isolani sia un problema dell’intera comunità nazionale, la cui soluzione spetta a tutti gli italiani!

Questa mattina alla conferenza stampa, a Roma, hanno partecipato Pierpaolo Vargiu, Michele Cossa, Emilio Floris, Luciano Uras, Christian Solinas, Giannina Usai e Gemma Azuni in rappresentanza del Comitato promotore, mentre la capogruppo di Forza Italia al Senato Anna Maria Bernini che, da emiliana, ha fatto un appassionato intervento a sostegno delle ragioni della insularità, ha garantito, insieme ad altri senatori presenti, il massimo impegno per la rapida discussione della legge.
Il Comitato sardo per l’insularità, la FASI e l’ANCIM, da un lato, sono convinti della oggettiva centralità della “questione insularità” in tutta la progettualità dello sviluppo futuro delle Isole, dall’altro, sono consapevoli di quanto sia importante il riconoscimento del gap che produce ritardo di sviluppo sociale ed economico che spesso rende gli isolani cittadini con diritti ridotti ed affievoliti rispetto ai cittadini della terraferma.

Pierpaolo Vargiu ha ricordato che «nelle isole tutti i servizi sono più costosi a causa del “fattore trasporti”, mentre la salute diventa un elemento di spesa maggiore, da ridimensionare con conseguente taglio dei servizi. Anche i settori che potrebbero produrre eccellenza come l’ambiente, il risparmio energetico e le fonti alternative sono frenati dalle tendenze allo spopolamento. E’ per questo – ha concluso Pierpaolo Vargiu – che chiediamo che il “principio di insularità” diventi un principio costituzionale in grado di certificare la volontà dello Stato di riconoscere le peculiarità e misurare gli svantaggi delle sue Isole e degli italiani che ci vivono».
«Gli isolani, ma anche tanti italiani del continente, hanno fatto sentire la loro voce, sottoscrivendo in modo travolgente la proposta – ha detto Michele Cossa – ora tocca all’intero Parlamento di fare la sua parte, modificando l’art. 119, comma 5 della Costituzione. Da parte nostra il Comitato continuerà a lavorare insieme nella convinzione che sia arrivato il momento di proporre in Italia una vera e propria “rivoluzione copernicana” che ribalti filosofie superate, legate al vecchio concetto di “assistenza che compensa gli svantaggi” per i residenti nelle Isole, per arrivare invece ad una corretta misurazione del complesso delle opportunità – ha concluso Michele Cossa -, puntando a rimuovere le condizioni che impediscono agli isolani di confrontarsi alla pari con tutti gli italiani.»
Accanto al comitato promotore (presidente Roberto Frongia, Gianfranco Ganau, presidente del Consiglio regionale, Michele Cossa, Pierpaolo Vargiu, Alessandra Zedda, Emilio Floris, Luciano Uras, Piergiorgio Massidda, Roberto Deriu, Cecilia Cherchi, Piero Comandini, Luigi Crisponi, Attilio Dedoni, il sindaco di Nuxis Pier Andrea Deias, il coordinatore dei giovani, Matteo Rocca, Pietro Pittalis, Antonello Peru, Franco Sabatini, Stefano Tunis, Giannina Usai segretaria generale dell’Ancim, Romina Mura, il sindaco di Buggerru Laura Cappelli), è nato un comitato scientifico, coordinato dalla prof.ssa Maria Antonietta Mongiu, a cui hanno dato il loro contributo:

Il prof. Paolo Savona, il dr. Gavino Sanna, il prof. Massimo Carpinelli, rettore dell’Università di Sassari, la professoressa Maria Del Zompo, la prima donna ad essere eletta Rettore nella storia dell’Università di Cagliari, il prof. Pasquale Mistretta, già rettore dell’Università di Cagliari, il dr. Ettore Angioni, già procuratore generale della Repubblica, dr.ssa Simonetta Sotgiu, Giudice della Corte di Cassazione, il prof. Gianluigi Gessa, il Giudice dott. Federico Palomba, prof. Giovanni Lobrano, ordinario di Diritto romano presso l’università di Sassari, il prof. Francesco Sitzia, Dipartimento di Giurisprudenza di Cagliari, docente di Diritto Romano e diritti dell’Antichità (è stato preside della facoltà di giurisprudenza per 5 mandati – dal 1985 al 1994 e dal 2000 al 2006), prof. Gavino Faa (medico, università di Cagliari), il dr. Paolo Fadda, storico, l’editore Carlo Delfino, il giudice dr. Enrico Altieri, il prof. Mario Sanna fondatore e direttore del Gruppo Otologico, centro riconosciuto a livello mondiale per l’Otologia, l’Implantologia uditiva e la Chirurgia della Base Cranica, punto di riferimento nel suo campo, riconosciuto a livello internazionale, il dr. Francesco Manca, già direttore generale dell’Osservatorio industriale della Sardegna, il dr. Paolo Figus, già direttore de L’Unione Sarda, l’avv. Francesca Curreli, l’avv. Rita Dedola, già presidente del Consiglio dell’Ordine Forense di Cagliari, l’avv. Stefano Altea. 

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«Il principio di insularità in Costituzione rappresenta la vera battaglia di identità dei sardi, la più importante scommessa per il nostro futuro.»

Sono le parole del presidente del Comitato per l’Insularità in Costituzione, Roberto Frongia, che ha presentato questa mattina, in piazza Martiri, a Cagliari, la nuova iniziativa che impegnerà centinaia di volontari nei “100 tavolini per l’insularità”, nel corso del prossimo week-end.

«Sappiamo tutti che l’insularità non può restare un tema del Palazzo della politica – ha aggiunto Roberto Frongia – ma deve invece diventare un impegno centrale della coscienza civile di ciascun cittadino sardo! Tutti dobbiamo acquisire la piena consapevolezza che su questa sfida stiamo giocandoci un pezzo importantissimo dell’avvenire della nostra terra.»

«Tra sabato e domenica – ha aggiunto Frongia – faremo un immenso sforzo per essere presenti dappertutto in Sardegna, in mezzo alla gente, con i nostri tavolini animati dalla passione dei nostri volontari. Siamo consapevoli che non sarà una passeggiata: quella che stiamo proponendo è una vera rivoluzione nella testa dei sardi, a cui chiediamo di passare dalla cultura dell’assistenza a quella della responsabilità, della competizione con punti di partenza uguali a tutti gli altri cittadini del nostro Paese.»

«La nostra battaglia guarda soprattutto ai diritti di cittadinanza dei più giovani, che oggi sono spesso costretti ad andare via per sempre dalla Sardegna per far valere le proprie capacità. E’ per questo che chiediamo ai giovani sardi – ha concluso Matteo Rocca – di non lasciarci soli e di unirsi ai nostri tavolini di sottoscrizione della proposta di legge per gridare forte la nostra voglia di non arrenderci e raggiungere insieme lo straordinario traguardo di 10.000 firme in un solo fine settimana!»

In allegato l’elenco dei tavolini operativi nel weekend.

Un grande ringraziamento a tutti coloro che si sono mobilitati. 

Ogliastra: raccolta adesioni in forma diffusa nei diversi comuni

Medio Campidano: per problemi organizzativi i tavolini verranno allestiti nel prossimo fine settimana

+ Ales, piazza centrale

+  Alghero, sabato 12, dalle 10.00 alle 13.00, Portici Via Tarragona 

+ Arborea, piazza centrale

+ Arzachena 1, sabato dalle 19.00-21.00 festa campestre La Crucitta

+ Arzachena 2, domenica 13.00-15.00, festa campestre La Crucitta

+ Assemini, ore 10.00-12.00, presso HarDis, via Carmine 244

+ Banari, piazza Solinas

+ Bonorva, sabato 12, dalle 10.00 alle 13.00, Piazza Santa Maria

+ Bosa, piazza centrale

+ Busachi, piazza centrale

+ Burcei, piazza centrale

+ Cagliari 1, venerdì 18.20 piazza Martiri

+ Cagliari 2, sabato mattina 10.00-12.00. Piazza Martiri

+ Cagliari 3, Pirri, Is Bingias, sabato 10.00-12.00

+ Cagliari 4, piazza Martiri sabato sera 18.00-20.00

+ Cagliari 5, viale Sant’Avendrace, sabato ore 10.00-12.00

+ Cagliari 6 Piazza Martiri, domenica mattina 9.00-12.00

+ Cagliari 7, Sant’Elia, domenica mattina ore 10.00-12.00

+ Cagliari 8, domenica sera 18.00-20.00 piazza Martiri

+ Capoterra, sabato, Centro commerciale I Gabbiani, 10.00-12.00

+ Carbonia:

+ Cuglieri, piazza centrale

+ Decimomannu, piazza centrale

+ Decimoputzu, piazza centrale

+ Dolianova. Sabato 10.00-12.00, piazza centrale

+ Dorgali, Piazza di chiesa a Gonone e piazza della fontana

+ Elmas: venerdi, h. 10.00-12.00, fronte mercato civico

+ Fonni (Lucia Tidu)

+ Ghilarza, piazza centrale

+ Golfo Aranci, piazza centrale

+ Guasila, piazza Trexenta, 10.00-12.00

+ Iglesias 1 e 2 piazza Pichi, sabato e domenica 10.00-12.00

+ Iglesias 3, al mattino mercato civico in via Gramsci

+ Iglesias 4, pomeriggio in piazza Sella

+ Ittiri, sabato 12, dalle 10.00 alle 13.00, Supermercato Conad Via Turati

+ La Maddalena, Piazza Umberto I, h 11,30

+ Laconi, piazza centrale

+ Mandas, sabato in via Cagliari al n. 123 incrocio con via Vittorio Emanuele, dalle 9.00 alle 13.00.

+ Mara, piazza centrale

+ Marrubiu, piazza centrale

+ Masullas, piazza centrale

+ Mogoro, piazza centrale

+ Monserrato: Sabato mercato civico pre 10.00/12.30

+ Morgongiori, piazza centrale

+ Narcao (S. Tunis)

+ Nuoro:

+ Nurallao, piazza centrale

+ Nuxis. piazzetta via Santadi, sabato 10.00-13.00. PA. Deias

+ Osilo, domenica mattina, piazza San Valentino

+ Ottana, piazza centrale

+ Paulilatino, piazza centrale

+ Perdaxius, domenica mattina in piazza Dante

+ Portoscuso

+ Pula, sabato, Piazza del Poplo 10.00-12.00

+ Quartu 1, 2, 3: Venerdì 11 viale Colombo angolo via Nenni, dalle 17.00 alle 19.00;

+ Quartu 2, sabato 12 pitz’e Serra c/o mercato campagna amica dalle 10.00 alle 12.00

+ Quartu 3: domenica 13, dalle 10 alle 12, lungo mare del golfo, Piazza Olla, sita tra la bussola e la Marinella

+ Quartucciu 1, venerdì, Via Rosselli angolo Via Nazionale, h 9.00/13.00

+ Quartucciu 2, venerdì, Via Rosselli angolo Via Nazionale, h 16.00-20.00

+ Quartucciu 3, sabato, Via Rosselli angolo Via Nazionale, h 9.00-13.00

+ Quartucciu 4, sabato, Via Rosselli angolo Via Nazionale, h 16.00/20.00

+ Porto Torres, mercatino rionale, via delle Vigne (M. Solinas)

+ Sadali, venerdì e sabato al Municipio, alla presenza del sindaco Romina Mura

+ Santa Giusta, piazza centrale

+ Santa Maria Coghinas 1, mattina: piazza Chiesa

+ Santa Maria Coghinas 2, pomeriggio: presso campo di calcio

+ Samugheo, piazza centrale

+ San Sperate, piazza centrale

+ Sassari Sabato 12, dalle 10.00 alle 13.00, Emiciclo Garibaldi

+ Selargius, h 10.00-12.00, sabato e domenica, Centro commerciale i Mulini

+ Sennori, via Vittorio Emanuele 10.00-13.00

+ Sestu 1, venerdì, h 18.00-20.00, Centro Commerciale La Corte del Sole

+ Sestu 2, sabato, h 18.00-20.00, Centro Commerciale La Corte del Sole

+ Sestu 3, domenica, h 18.00-20.00, Centro Commerciale La Corte del Sole

+ Sinnai: piazzale della Asl, sabato dalle 10.00 alle 13.00

+ Siris, Piazza Centrale

+ Siurgus Donigala, Piazza Centrale

+ Siapiccia, piazza centrale

+ Sorso, piazza Bonfigli

+ Telti, sabato ore 10.00, Piazza della Rinascita (Matteo Sanna)

+ Terralba, Piazza Centrale

+ Teti, piazza centrale

+ Tissi, piazza centrale

+ Trinità d’Agultu, sabato ore 10.00, Piazza della Chiesa

+ Ussana: venerdì 9.00-11.00 mercato (Pinuccio Piras)

+ Uras, Piazza Centrale

+ Uta, piazza centrale

+ Valledoria, piazza centrale

+ Vallermosa, piazza centrale

+ Viddalba, piazza centrale

+ Villaspeciosa, piazza centrale.

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E’ stato depositato oggi in Corte di Cassazione, a Roma, il testo della proposta di legge per l’introduzione del principio di insularità in Costituzione.

In un clima di festa, ma anche di grande determinazione per il raggiungimento dell’obiettivo, si sono dati appuntamento a Roma i rappresentanti del Movimento per l’insularità.

A sottoscrivere il testo erano presenti Roberto Frongia, Emilio Floris, Luciano Uras, Alessandra Zedda, Michele Cossa, Gianfranco Ganau, Attilio Dedoni, Matteo Rocca, Pierpaolo Vargiu, Edoardo Tocco, Giovanni Pileri, Margherita Zurru, Elena Secci, Michele Solinas, Antonello Peru, Piergiorgio Massidda, Vincenzo Corrias, Laura Capelli per la Sardegna, Rino Piscitello e Salvatore Grillo per la Sicilia, il sindaco di La Maddalena Luca Montella e la Direttrice dell’ANCIM Giannina Usai per le Isole Minori, il presidente del Gremio dei Sardi, Antonio Masia, l’euro parlamentare Stefano Maullu.

«Inizia oggi un percorso che deve unire tutti i sardi, al di là di qualsiasi logica di schieramento, nella sfida più importante per il futuro della Sardegna – ha dichiarato Roberto Frongia, presidente del Comitato per l’insularità in Costituzione – che può davvero cambiare le prospettive di crescita della nostra Isola e delle altre regioni insulare italiane.»

«Basta con le vecchie logiche di rivendicazione e di assistenza che ci hanno tristemente accompagnato per lustri, alimentando cultura della clientela e della rassegnazione. Da sabato – annuncia Roberto Frongia – inizieremo la raccolta delle firme in tutte le regioni italiane perché vogliamo che il problema della identità e dello sviluppo delle isole diventi davvero un tema all’ordine del giorno di tutta la comunità nazionale!»

«Vivere nelle isole significa avere problemi peculiari nei trasporti, nel costo dell’energia, nelle reti infrastrutturali, nella sanità, nell’istruzione e nella formazione. Sono problemi dell’intera comunità nazionale e non soltanto degli italiani separati dal mare. Non vogliamo privilegi, né regali – ha concluso Roberto Frongia – le Isole chiedono invece pari punti di partenza e identiche opportunità perché siano finalmente riconosciuti diritti di cittadinanza uguali per tutti gli italiani!»