29 March, 2024
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«Alla presentazione del progetto riguardante l’arte della breakdance (una delle 4 discipline della cultura hip hop) ho percepito tanto interesse, curiosità e voglia di apprendere, conoscere e imparare. I ragazzi erano molto entusiasti di intraprendere il percorso, e questo mi regala tanta energia e carica per trasmettere tutte le mie conoscenze ai partecipanti. Il percorso è vario, si passa dalla teoria alla pratica in maniera fluida e a volte contemporanea. Imparare a usare il proprio corpo, andare a tempo con la musica – trattandosi di danza questo è molto importante- gli obiettivi sono molteplici: in primis il divertimento e la conoscenza di tutti i passi base e la cultura della danza in oggetto, imparare a stare con i propri compagni e fare gruppo, essere positivi e non buttarsi mai giù se un passo e un movimento non viene appreso subito. Ci vuole tanta pazienza, tenacia e dedizione. Io dico sempre che questa disciplina nasce in strada e ha come obiettivo quello di togliere i ragazzi dalla strada.»

Sono queste le parole di Mattia Campagnola, che si occuperà dei laboratori di breakdance e lavorerà con i giovani di Donori e Teulada, all’interno del progetto Conoscer-Si.

Conoscer-Si è un progetto multidisciplinare per il contrasto al disagio sociale giovanile. Dopo l’esperienza delle precedenti edizioni, si è deciso di ampliare la platea e la fascia di età dei ragazzi beneficiari (nell’edizione 2020/2021 giovani dagli 11 ai 19 anni, da quest’anno si parte dai 6 fino ai 19 anni). I giovani rappresentano infatti la fascia di età più condizionata dall’emergenza sanitaria da Covid -19. Attraverso i percorsi formativi si intende favorire le relazioni fra i partecipanti senza dimenticare l’importanza del benessere personale, grazie all’impulso che l’arte praticata può dare in tal senso.

Conoscer-Si, edizione 2022. A partecipare a quest’edizione sono i Comuni di Teulada, Monastir, Donori e Quartu Sant’Elena che si avvalgono, come ogni anno, dell’organizzazione della Associazione Enti Locali per le Attività Culturali e di Spettacolo, insieme ovviamente alle scuole. Conoscer-Si è un progetto che persegue alcuni fondamentali obiettivi, mirati a contribuire alla formazione e crescita dell’individuo: i giovani infatti stanno percorrendo un cammino verso l’età adulta che necessita di particolare attenzione verso la valorizzazione e lo sviluppo delle competenze individuali. Ancora, il progetto mira allo sviluppo di alcune capacità fondamentali come la coscienza delle proprie azioni, la capacità di apprendere da ciò che si vive, la disponibilità al confronto e al cambiamento.

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Domani, giovedì 31 ottobre, a Cagliari, La città che viaggia – Festa delle creatività giovanili, organizzata dall’associazione Carovana SMI, prosegue con “Kelenya, la fludità delle nuove cittadinanze”, performance degli artisti partecipanti al progetto Kelenya, pensato per promuovere l’integrazione tra cittadini italiani e rifugiati, richiedenti asilo e immigrati di seconda generazione.

L’appuntamento è dalle 19.00 alle 23.00 negli spazi di Sa Manifattura, in viale Regina Margherita, 33. Si parte con “Follydouma”, di Sambiry Fofana, un viaggio tra i ritmi e cibo. “Yende Dourgol Andal”, di Belloussama Barry, è invece una performance-gioco su Africa e sovrappopolazione in cui gli spettatori saranno chiamati a partecipare a un quiz. “Mbegnadi”, di Omar Baldeh è un’azione scenica di espressione corporea e musicale sui temi della perdita, della sofferenza e della paura.

Sono in programma anche un concerto di Chris Obehi, musicista da anni trapiantato in Sicilia che proporrà un itinerario tra Africa e canzone popolare siciliana, un’esibizione di pop music iraniana con Saeid Gasemi, la proiezione del video “Focus Siria”, realizzato da Zain Alabidin, Almonther Aldamani, Omar Baldeh, Andrea Melis, Pietro Medda, Soliman, per riflettere su ciò che sta accadendo dall’altra parte del Mediterraneo, e “Breaking City in a new style”, performance con Omar Baldeh e Mattia Campagnola.

Gli appuntamenti della serata saranno preceduti, dalle 10.00 alle 12.00 da “Immersioni urbane”: nel percorso che dall’hotel Calamosca porta al colle di Sant’Elia, si andrà alla scoperta dei paesaggi urbani liquidi, con le miriadi di implicazioni simboliche, energetiche e ambientali che l’acqua rappresenta. L’iniziativa si inserisce nel programma di Cagliari riflessa, voluto dal comune di Cagliari all’interno del progetto Cagliari Paesaggio.

Questa giornata sarà dedicata anche alle performance degli artisti under 35 che nei giorni precedenti hanno partecipato ai workshop del progetto Officine&Ideali/Residenze in transito, lanciato nei mesi scorsi per invitare i giovani a farsi avanti con una loro idea.

L’ingresso agli appuntamenti è libero e gratuito.

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Proseguono gli appuntamenti con “C.Arte d’imbarco”, il progetto ideato da Carovana SMI con Sardegna Teatro e numerosi partner per  promuovere l’integrazione degli emigrati in Sardegna e i processi creativi a 360 gradi.

Domenica 23 luglio, giornata della Festa di Sant’Elia, alle 20.00, durante la processione religiosa si svolgerà un concerto in cui i canti delle culture di appartenenza dei diversi partecipanti a “C.Arte d’imbarco” si intrecceranno tra loro: dal coro guidato dall’attrice e cantante Rossella Faa, che intonerà un “Padre nostro” senegalese, a “Cantigos”, il coro vocale capitanato da Barbara Mostallino. Ci sarà anche la comunità filippina con la sua processione “Flores de Mayo”, canti religiosi e profani e danze tradizionali e contemporanee.

Barriere culturali e religiose e distanze fisiche si annulleranno per riportare tutti a un’unica grande dimensione di uguaglianza.

La performance sarà seguita, intorno alle 21.00, da alcuni estratti di “C.Arte di imbarco”, la performance multidisciplinare che sintetizza l’intero progetto la cui messa in scena è in programma martedì 25 luglio, alle 21.00, nel Teatro Massimo di Cagliari. Parteciperanno gli artisti: Ornella D’Agostino, Roselle Pineda, Romeo Scaccia, Matteo Fadda, Fatima Dakik, Teresa Noronha Feio,  Mattia Campagnola, Ettore Bonafè, Emanuele Alessandro Perra, Francesca Mereu, Serge Salis, Michela Cinus.

Selezionato tra i primi cinque in Italia nel bando del Mibact “MigrArti spettacolo/ seconda edizione”, “C.Arte d’imbarco” punta a coltivare i diversi processi creativi e a favorire la mobilità degli artisti, valorizzando soprattutto il rapporto tra questi ultimi e le loro comunità di origine. E’ per questo che il progetto annovera tra i suoi partner diverse associazioni di emigrati in Sardegna ed organismi per l’accoglienza dei richiedenti asilo.  

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Dagli spazi urbani vissuti dall’alto di un salto parkour, alla break dance. Dalla delicatezza di una performance incentrata sulla perfezione e l’imperfezione dei corpi, alla contaminazione tra poesia e osteopatia.  E’ un fine settimana che mette insieme azioni capaci di superare i propri limiti e delicate suggestioni quella che propone domani, sabato 19, e domenica 20 dicembre Approdi, festa d’arte e comunità organizzata nel quartiere cagliaritano di Sant’Elia dall’associazione culturale Carovana SMI (Suono Movimento Immagine), in collaborazione con la cooperativa Sant’Elia 2003 e le associazioni del quartiere, tra cui Sant’Elia Viva, portata avanti da sole donne.

Dopo un primo modulo, svoltosi a ottobre, Approdi ritorna dunque con due giornate dense di appuntamenti, aperti anche stavolta a interessanti contributi internazionali, che ne ribadiscono la sua peculiarità di essere un punto di riferimento per la trasmissione di processi creativi.

Domani si parte alle 10, tra gli spazi di Palazzo Bodano (in via Schiavazzi) e quelli del Lazzaretto,  con  un evento che arriva a Cagliari per la prima volta: l’Esprit Yamak, laboratori di Art Du Déplacement (A.D.D.) – Parkour, diretti da Laurent Piemontesi. L’Art Du Déplacement, conosciuta anche come parkour, è una disciplina sportiva nata nelle periferie parigine negli anni ’90: muretti, lampioni, panchine, tetti e altri elementi che caratterizzano lo spazio urbano, sono considerati non degli ostacoli, ma qualcosa da sfidare e superare con balzi e capovolte. Tra i suoi pionieri c’è Laurent Piemontesi che sarà in città per guidare la due giorni di laboratori (dalle 10 alle 18, con un’ora di pausa per il pranzo).

«Il parkour è una danza dell’aria, un dialogo aperto con la città», dice Piemontesi, che da qualche anno vive a Milano dove nel centro “FormaInArte” si trova la sede italiana della sua scuola francese. La due giorni di laboratori è a cura de L’ A.S.D. “Ain’t no Gravity Parkour”, con la collaborazione di Carovana SMI.

Alle 16.00 (e domenica alle 11.00), nel Palazzo Bodano, l’appuntamento è invece con Porte aperte alla break dance: un’ora e mezza di lezioni gratuite con Nippon (nome d’arte di Mattia Campagnola), danzatore della crew Ormus Force di Cagliari, tra le più rappresentative della scena italiana, e i suoi allievi.

Alle 19 ci si sposta nel Lazzaretto per Far far, una produzione Caranas 108, per la regia e coreografia di Rita Spadola, che vede in scena Anna Maria Pes insieme alla stessa Spadola. La performance esplora delicatamente la fragilità del corpo, della perfezione e dell’imperfezione. «L’universo ha bisogno di due corpi diversi e di due pensieri diversi- scrive Rita Spadola nelle note di presentazione di questo lavoro – Senza, non ha futuro».

La giornata si chiude alle 20.30 in una casa privata del Borgo Sant’Elia con La Colonna d’appartamento, azione poetica di e con Angela Trentanovi e Stefania Zampiga. Si tratta di una performance (in replica il giorno dopo alle 12.30)  che combina osteopatia e poesia in appartamenti per imprimere movimenti poetici ai luoghi dove si abita, dove si costruisce l’intimità.