19 April, 2024
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Alle 20.45 la Dinamo banco di Sardegna inizia a Trento, contro la Dolomiti Energia di Maurizio Buscaglia, la nuova avventura nei play-off scudetto, per il settimo anno consecutivo.

I biancoblu di Federico Pasquini affrontano la squadra trentina nei quarti di finale proprio come due anni fa, quanto sotto la guida di Meo Sacchetti trasformarono quell’esperienza nell’inizio di una straordinaria cavalcata verso il primo scudetto della storia sassarese, al quale aggiunsero la conquista di Coppa Italia e Supercoppa per un triplete da favola.

L’approccio alla prima sfida di stasera al PalaTrento sarà fondamentale, perché l’aver perso l’ultima partita della “regular season” a Caserta e, conseguentemente, il quarto posto, pone la Dinamo nella condizione obbligata di vincere almeno una partita in trasferta, preferibilmente quella odierna o quella di domenica sera, per poter poi decidere la qualificazione alle semifinali con due vittorie al PalaSerradimigni.

Federico Pasquini ritrova Trevor Lacey, ormai recuperato al 100% dopo l’infortunio che lo ha costretto a saltare la parte finale della “regular season” ed ha quindi tutti i giocatori a disposizione.

Questa sera inizia un campionato nuovo, come ha spiegato coach Federico Pasquini nell’incontro con i giornalisti di mercoledì, alla vigilia della partenza per il Trentino: quanto fatto finora si resetta e inizia un campionato a sé stante, fatto di sfide, rivalità, emozioni, vibrazioni uniche e intense.

«Inizia la parte più bella della stagione, quella per cui si lavora dieci mesi e non si vede l’ora di partire, con un ritmo incredibile fatto da tantissimi stati d’animo particolari. In questo quadro, fa più strada che riesce a mantenere più lucidità e razionalità e chi ha la capacità di resettare dopo ogni partita, che sia una vittoria o una sconfitta – ha commentato Pasquini in conferenza stampa -. Questa è la storia dei playoff, la storia bellissima dei playoff, per cui penso che alla fine la differenza la farà la capacità di recuperare tra una partita e l’altra e la capacità di intervenire sui dettagli nel poco tempo che si avrà tra una partita e l’altra. Ci arriviamo abbastanza bene, perché a parte l’episodio di Caserta la squadra è reduce da un periodo buono, in cui ha fatto ottimi risultati e soprattutto ha dimostrato di essere una squadra vera, e penso che questo nei playoff permetta di partire sempre in una condizione di vantaggio. Sappiamo chi è Trento, una squadra che nel girone di ritorno ha fatto 12 su 15 non a caso, una squadra che ha un’energia fisica incredibile, con una presenza a rimbalzo offensivo disarmante. È un gruppo che gioca una pallacanestro leggera, fatta di entusiasmo e di tanta fiducia data da questi risultati. Dobbiamo essere bravi – ha concluso Federico Pasquini – a portare la gara sui nostri ritmi e a giocare come abbiamo fatto un mese fa.»

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La Dinamo Banco di Sardegna ha chiuso la regular season con una sconfitta a Caserta (77 a 70, primo tempo 37 a 42) ed accede ai play-off scudetto da 5ª, scavalcata dalla Dolomiti Energia Trentino. Venerdì, a Trento, è in programma la prima trasferta dei quarti di finale che prevedono per la squadra di Maurizio Buscaglia, impostasi ieri al fototofinish in rimonta sulla Sidigas Avellino per 77 a 75, il vantaggio del fattore campo nell’eventuale bella.

La Pasta Reggia Caserta, nonostante sia scesa in capo senza interessi di classifica, avendo acquisito la salvezza in anticipo e, non avendo più possibilità di inserirsi nel discorso play-off, ha onorato l’impegno come meglio non avrebbe potuto. L’avvio di partita è stato favorevole ai padroni di casa con un parziale di 9 a 0, mala Dinamo ha reagito bene ed è rientrata in partita, trascinata da Gani Lawal e Josh Carter, riuscendo a chiudere il primo quarto avanti di un punto, 18 a 19, ed è andata al riposo dell’intervallo lungo avanti di cinque punti: 37 a 42.

Nel terzo quarto la Pasta Reggia ha piazzato un parziale di 21 a 11, arrivando ad un vantaggio di 12 punti e tutti gli sforzi fatti nel finale non sono stati sufficienti alla Dinamo per rimettersi in carreggiata ed aggiudicarsi i due punti ai quali tanto ambiva per chiudere la regular season al quarto posto.

Nella Dinamo il migliore, ancora una volta, è stato Rok Stipcevic, in campo per ben 36 minuti, il migliore tra i suoi con 20 punti, 7 rimbalzi e 6 assist per un totale 30 di valutazione. Doppia doppia a referto anche per Gani Lawal con 12 punti e 11 rimbalzi, ottimo apporto dalla panchina anche di un ispirato Josh Carter, con 14 punti, 4 su 7 da tre, 3 rimbalzi e 3 assist, bene anche Brian Sacchetti (9 punti e 5 rimbalzi). Importante approccio alla sfida di Lollo D’Ercole, autore di due triple in un momento topico del match.

«Complimenti a Caserta perché hanno onorato il campionato e fatto un’ottima partita – ha commentato a fine partita il coach sassarese Federico Pasquini -. Noi abbiamo fatto la peggior partita dell’anno, e quando è così l’unico responsabile è l’allenatore. Siamo arrivati vuoti e sono responsabile di questa debacle, siamo stati poco squadra e molti individui e quando sei molto scollegato da un giocatore e l’altro la responsabilità è di chi li mette in campo. Detto questo giriamo pagina, abbiamo quattro giorni e mezzo per preparare gara1 di playoff a Trento. Sarà importante tirare una riga su quanto successo stasera, sicuramente domani guarderemo il video per capire quello che non è andato. Ho le idee abbastanza chiare – ha concluso Federico Pasquini – e sono estremamente ottimista che saremo pronti e protagonisti nel nuovo campionato che inizia venerdì.»

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La Dinamo ha espugnato il Palatrento (57 a 66, primo tempo 33 a 30) ed aggancia la Dolomiti Energia a quota 30 punti in classifica.

La squadra sassarese ha iniziato bene l’incontro, trascinata da un ottimo David Bell, alla seconda sfida consecutiva a quota 20 punti, ed ha chiuso il primo quarto avanti di 5 punti: 15a 20. La squadra di Maurizio Buscaglia ha reagito bene nel secondo quarto, riagguantando la Dinamo e, grazie a una prodezza di Moraschini, ha fissato il punteggio all’intervallo lungo sul 33 a 30 a proprio favore.

Nel secondo tempo Sassari e Trento si sono affrontate a viso aperto, la Dinamo ha chiuso avanti di misura al 30’ (47 a 48) e nei minuti finali ha trovato l’allungo vincente per portare a casa i due punti, trascinata dalle triple decisive di Lighty, Stipcevic e Bell.

Determinante un David Bell in grande spolvero, 20 punti alla fine per lui, con 3 su 6 da tre, mentre Brian Sacchetti – alla presenza numero 255 in maglia biancoblu – ha sfiorato la doppia doppia con 9 punti e 10 rimbalzi, cui ha aggiunto 4 preziosi assist. Bene David Lighty, ex del match che nella sfida di andata militava nelle fila bianconere, autore di 7 punti e 6 rimbalzi e un buon apporto dalla panchina del solito Rok Stipcevic (11 punti) e del ritrovato Josh Carter (6 punti e 5 rimbalzi), sostituto dell’infortunato Trevor Lacey.

Aquila Trento 57 – Dinamo Sassari 66

Parziali: 15-20; 18-10; 14-18; 10-17.

Progressivi: 15-20; 33-30; 47-48; 57-66.

Dolomiti Energia Trento:  Sutton 16, Bernardi, Craft 7, Moraschini 7, Forray 3, Conti, Flaccadori 9, Lovisotto, Gomes 8, Hogue 7, Lechtaler. Coach: Maurizio Buscaglia.

Dinamo Sassari: Bell 20, Devecchi, D’Ercole, Sacchetti 9, Lydeka 6, Savanovic 3, Carter 6, Stipcevic 11, Lawal 4, Monaldi, Lighty 7, Ebeling. Coach: Federico Pasquini.

David Bell.

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Federico Pasquini.

Jack Devecchi.

La Dinamo Banco di Sardegna affronta questa sera, alle 20.45, la sfida con la Dolomiti Energia Trento. Al PalaTrento Jack Devecchi e compagni affrontano i ragazzi di coach Maurizio Buscaglia che, dopo una striscia positiva di sei successi consecutivi che ha aperto il 2017, hanno scalato la classifica approdando al quarto posto. Sono due squadre in difficoltà quelle che si incontreranno sul parquet trentino: i padroni di casa si presentano, infatti, senza Devyn Marble e Filippo Baldi Rossi, fermati entrambi da infortunio. I sassaresi invece sono arrivati in Trentino senza Trevor Lacey, rimasto in Sardegna dopo l’infortunio alla mano.

Non c’è tempo però per i piagnistei, Sassari e Trento conoscono il valore del match e si affronteranno a viso aperto consapevoli che in palio c’è la permanenza nella zona alta della classifica: l’Aquila siede, infatti, al quarto posto a quota 30 punti, la Dinamo ha invece 28 punti ed è settima. Come sempre nei momenti di maggiore difficoltà tutta la squadra è chiamato a dare quel qualcosa in più sul parquet per sopperire alle assenze: lo sa bene coach Federico Pasquini che, all’antivigilia del match, aveva sottolineato come gli infortuni per la Dolomiti Energia potessero rappresentare una motivazione aggiuntiva per gli avversari. Ora tocca ai giganti biancoblu che sono chiamati a portare sul parquet energia e aggressività, dando tutti -nessuno escluso – il 100 per cento nei quaranta minuti, pronti a sbucciarsi le ginocchia in ogni singolo possesso.

«Andiamo a giocare una partita molto importante, come dice la classifica, contro una squadra che ha fatto qualcosa di incredibile al girone di ritorno – ha commentato Federico Pasquini nella consueta conferenza stampa pre partita -. Dipenderà molto da noi, da che approccio avremo alla partita e da come arriveremo: perché è chiaro che loro a livello di energia e di spinta che avranno in questo momento saranno pronti, visto che dovranno giocare anche per Marble e Baldi Rossi. Trento è una squadra che sta bene, ha atletismo e due-tre giocatori che possono scalare di una posizione dentro il campo e questa grande energia, questa capacità di giocare uno contro uno ha fatto sì che ognuno di loro all’interno di questo sistema abbia trovato la possibilità di giocare al meglio, di crescere molto rispetto al girone di andata. L’esempio su tutti è il playmaker, Aaron Craft, che sta giocando una grande pallacanestro rispetto ai tanti up&down dell’andata. Gli innesti di Sutton e Marble hanno dato alla squadra la possibilità di aprire il campo facendo crescere molto anche gli altri giocatori come Gomes e Flaccadori.»

Quella di stasera sarà la partita numero 255 di Brian Sacchetti in maglia Dinamo Banco di Sardegna: l’ala originaria di Moncalieri eguaglia il numero di presenze in biancoblu dello storico capitano Emanuele Rotondo.

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Ritorno alla vittoria col brivido per la Dinamo Banco di Sardegna contro l’Aquila Basket Trento, superata nel finale con il punteggio di 69 a 66, al termine di 40′ ricchi di colpi di scena con continui capovolgimenti di fronte. La seconda bella notizia della partita di sabato sera al PalaSerradimigni di Sassari è costituita dall’ottimo esordio del nuovo play David Bell.

La Dinamo doveva vincere ad ogni costo, per riprendere la corsa verso la fase finale della Coppa Italia e i play off scudetto, dopo una lunga serie negativa che ha portato la società guidata dal presidente Stefano Sardara ad inserire due nuovi giocatori, il centro Gani Lawal (ieri sera lasciato in tribuna da coach Pasquini insieme a Darius Johnson Odom per il turn over) e il play David Bell, e la vittoria è arrivata ma per 20′ il PalaSerradimigni ha tenuto una nuova cocente delusione. La squadra trentina, infatti, ha letteralmente dominato il primo quarto, chiuso avanti di ben 13 punti, sul 27 a 14, ed ha tenuto nel secondo quarto, concedendo un solo punto alla Dinamo ed andando così all’intervallo lungo sopra di 12 punti, dopo aver toccato un massimo vantaggio di +15: 41 a 29.

Il secondo tempo, invece, contrariamente a quanto era accaduto spesso quest’anno, ha visto la Dinamo cambiare letteralmente marcia e, trascinata da un super Trevor Lacey (19 punti, 4 rimbalzi e 2 assist) e Dusko Savanovic (12 punti, 6 rimbalzi e 3 assist), ha piazzato un parziale di 22 a 10 nel terzo quarto, andando all’ultimo breve riposo in perfetta parità: 51 a 51.

L’ultimo quarto è stato un appassionante testa a testa, con la Dinamo avanti fino al +10 a 4′ dalla fine (69 a 59) e con un ultimo tentativo di rimonta della squadra di Fabrizio Buscaglia nel finale (parziale di 7 a 0), bloccato dalla Dinamo fino al definitivo 69 a 66.

David Bell s’è presentato al pubblico sassarese con 18 punti, 3 rimbalzi, 6 falli subiti, 5 recuperate e 3 assist per un totale 21 di valutazione, il migliore in campo della serata. La vittoria è importantissima per la classifica e per il morale, una grande iniezione di fiducia anche per il prossimo impegno di Champions League, in programma martedì sera al PalaSerradimigni, alle 20.30, contro lo Szolnok Olaj.

«E’ stata la gara che un po’ mi aspettavo, con un approccio complicatissimo dopo tante buone prestazioni ma partite in cui non vinci – ha commentato a fine gara il coach sassarese Federico Pasquini -. Ma poi i ragazzi sono stati grandiosi, dal 31-46 hanno fatto quel parziale di 38 a 13, frutto di una difesa incredibile, dove siamo stati bravi a sporcare tutti i palloni, tutte le ricezioni. E quando siamo andati 69-59 si è creata la situazione in cui vedi il traguardo vicino ma noi siamo reduci da un mese in cui il traguardo lo hanno sempre tagliato gli altri ed allora, come è normale che succeda, può venire l’ansia. Così si sono create le situazioni in cui uno come Rok che sbaglia dalla lunetta o facciamo un tiro accelerato, come successo a 1’40 “dalla fine a Lydeka. Grandi complimenti ai ragazzi, hanno dimostrato ancora una volta di avere le palle, e vuol dire che nonostante la stanchezza la mente può prevalere sul fisico. E’ un gruppo estremamente compatto, molto unito, mi ha fatto enormemente piacere vedere un atteggiamento coeso durante l’intervallo. Ora pensiamo a martedì e a smuovere la classifica della Champions.»

Entusiasta per l’esordio vincente il nuovo play della Dinamo Banco di Sardegna David Bell: «Sono davvero entusiasta per la squadra ed è stato incredibile essere parte di questa vittoria, vederli darsi carica e incoraggiarsi fra di loro nei momenti di difficoltà. Sono davvero felice di questo, oggi il mio obiettivo era aiutare i ragazzi, era il mio unico pensiero, e sono felice di essere riuscito a dare il mio contributo. Il pubblico è stato straordinario, in Germania i tifosi ci seguivano ma non in questo modo, non con questo entusiasmo, è stato davvero fantastico».

David Bell.

David Bell.

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Amara sconfitta per la Dinamo Banco di Sardegna, dopo un supplementare, al PalaTrento, contro la Dolomiti Energia Trentino: 93 a 81 (primo tempo 44 a 32, al 40′ 76 a 76). La squadra di Federico Pasquini ha sofferto nei primi due quarti, nei quali ha ceduto 12 punti alla squadra di casa, 6 per quarto), reagendo alla grande nel terzo quarto che l’ha vista dominare la scena, trascinata da Joe Alexander e Rok Stipcevic, e riprendere in mano la partita (parziale di 26 a 15 e 59 a 58 all’ultimo intervallo breve), per prendere poi il largo fino al + 9 in un esaltante avvio di quarto set, con due “bombe” a testa di Joe Alexander e Rok Stipcevic, in quei minuti praticamente infallibili dalla lunghissima distanza. Trento, trascinata a sua volta da un eccezionale Davide Pascolo (con 19 punti il miglior realizzatore dell’incontro, al gigante Dominique Sutton e a Giuseppe Poeta (gli ultimi due i migliori per valutazione, rispettivamente con 23 e 24, al parti del gigante della Dinamo Jarvis Varnado, finalmente brillante, con 24 – frutto di 14 punti e 12 rimbalzi), ha reagito ed ha ripreso la Dinamo nel finale, fallendo anche l’opportunità di chiudere l’incontro entro i 40′.

Il supplementare non ha avuto storia, come emerge chiaramente dal parziale di 17 a 5.

La Dinamo a tratti ha giocato una grande partita, puntando moltissimo sul tiro dalla lunga distanza (15 centri su ben 44 tentativi effettuati, 34,1%) ma ha pagato nel tiro da 2, con un 16 su 33 che l’ha tenuta sotto il 50%); Trento ha risposto con un gioco più semplice, superando il 60% nel tiro da 2 (29 su 48) e fermandosi al 31,3% dai 6.75, con 5 centri su soli 16 tentativi, ma facendo la differenza dlala lunetta (20 su 24, 83,3%, contro il 4 su 8 della Dinamo, 50%).

Sul piano individuale, oltre ai già menzionati Alexander e Stipcevic, bene a tratti David Logan (12 punti in 37′ giocati), e Josh Akognon (11 punti) e prezioso l’apporto di Matteo Formenti, autore di due triple nelle fasi decisive dell’incontro; nella formazione di Maurizio Buscaglia, oltre ai già citati Poeta, Pascolo e Sutton, in evidenza Trent Lockett (18 punti, 7 su 11 da 2 punti e 8 rimbalzi), Julian Wright (13 punti) e Diego Flaccadori (9 punti).

Questa battuta d’arresto frena la rincorsa della Dinamo verso i play off ma niente è perduto e la squadra pensa già alla prossima partita, in programma il 3 aprile al PalaSerradimigni contro la Pasta Reggia Caserta.

Jarvis Varnado 77

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Anticipo amaro per la Dinamo Banco di Sardegna nella decima giornata del campionato di A1 di basket. La squadra di Marco Calvani è stata battuta dalla Dolomiti Energia Trentino, al PalaSerradimigni, con il largo punteggio di 88 a 73, primo tempo 43 a 27.

La squadra di Maurizio Buscaglia, balzata temporaneamente in vetta alla classifica con Milano, è stata sempre in grado di controllare la partita (23 a 17 al termine del primo quarto) ma è nel secondo quarto, chiuso sul 20 a 10, che ha costruito il margine che l’ha portata al riposo dell’intervallo lungo avanti di 16 punti, e quindi l’ha messa nella condizione di controllare con sufficiente tranquillità nella seconda parte dell’incontro, 68 a 57 al termine del terzo quarto, 88 a 73 alla sirena finale).

La Dinamo ha portato cinque uomini in doppia cifra (Joe Alexander 15 punti, Jarvis Varnado 14, Marquez Haynes 13, David Logan e Christian Eyenga 10) ma questo non è bastato a reggere il confronto con l’avversario che ha giocato meglio come squadra, senza particolari prestazioni individuali, tanto che il miglior realizzatore, Julian Wright, ha messo a segno 15 punti. Trento ha tirato molto di più da due punti (28 su 56, 50%, contro 19 su 33, 57,57%), molto meglio dai 6.75 (7 su 13, 53,85%, contro 6 su 22, 27,27%), mentre non sono emerse differenze dalla lunetta (17 su 21, 80,95% per la Dinamo, 11 su 14, 78,57% per Trento); Trento meglio ai rimbalzi, 36 a 25.

Ancora assente Petway, Varnado ha confermato di essere in crescita, mentre Eyenga ha fatto registrare un passo indietro rispetto alle ultime prestazioni.

Dopo la quarta sconfitta in campionato (tre maturate al PalaSerradimigni, con Brindisi, Venezia e Trento, una in trasferta, a Bologna), la prima della gestione Calvani, ora il Banco deve concentrarsi sul match in programma giovedì sera, alle 20.30, ancora al PalaSerradimigni, contro Malaga, una delle squadre migliori dei gironi dell’Eurolega 2015/2016.

Jarvis Varnado 77

 

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Dopo la bella e sfortunata prova di Eurolega, persa giovedì sera al fotofinish con il Maccabi Tel Aviv, la Dinamo si rituffa in campionato e alle 12.00 affronta al PalaSerradimigni  per la decima giornata l’Aquila Basket Trento di Maurizio Buscaglia (diretta su Sky Sport 2 HD). Sassari e Trento si incontrano per la prima volta dall’inizio della stagione: entrambe le squadre sono cambiate molto dai quarti di finale dei playoff dello scorso anno, sfida vinta dal Banco che aveva consegnato ai biancoblù il biglietto per proseguire la corsa verso il primo scudetto. Trento arriva in Sardegna dopo la conquista delle Last32 di Eurocup per la prima volta nella storia societaria trentina; oggi Maurizio Buscaglia non avrà a disposizione Jamarr Sanders, volato negli States per un lutto familiare.

Arbitreranno l’incontro i signori Tolga Sahin, Alessandro Vicino e Michele Rossi.

David LOgan 1

 

Uno straordinario David Logan  (27 punti, 4 su 6 da due punti, 3 su 5 da tre punti, 10 su 13 ai tiri liberi) trascina la Dinamo Banco di Sardegna alla vittoria sulla Dolomiti Trentino (84 a 80, primo tempo 46 a 40) e in semifinale scudetto con Milano, l’eterno avversario delle ultime due stagioni. I precedenti stagionali sono dalla parte della squadra sassarese che ha vinto sia la Supercoppa sia la Coppa Italia (trofeo vinto per il secondo anno consecutivo) ma altrettanto non di può dire per le sfide di campionato che vedono il piatto della bilancia pendere dalla parte della squadra campione d’Italia.
Ritornando alla sfida odierna con la Dolomiti Trento, va detto che non è stata una partita facile. L’avvio è stato tutto degli ospiti che, trascinati da un ottimo Tony Mitchell, miglior giocatore del campionato, sono andati avanti fino al +8 (22 a 30 al 13′) ma la reazione sassarese, con un Giacomo De Vecchi in grande evidenza (alla fine 8 punti in 16′, 1 su 1 da due punti, 2 su 4 da tre unti), è stata pronta ed efficace e un parziale di 24 a 8 ha ribaltato il punteggio (46 a 38). Squadre al riposo sul 46 a 30 e al ritorno in campo la Dinamo ha preso in mano le redini dell’incontro senza praticamente più lasciarle. +13 al 25′, 57 a 46, +14 al termine del terzo quarto: 64 a 52. Il resto della partita è stato tutto in discesa, massimo vantaggio al 33′ (76 a 58), poi la squadra di Meo Sacchetti ha gestito il vantaggio, controllando gli ultimi colpiti coda della Dolomiti, serviti a rendere la sconfitta odierna (84 a 80 con l’ultimo parziale di 19 a 6 per la Dolomiti), il risultato della serie (3 a 1 per la Dinamo) e l’eliminazione, senza drammi.
Nella Dinamo con David Logan si sono distinti Shane Laval (10 punti, 4 su 5 tiri da due punti e 9 rimbalzi) e Matteo Formenti (due “bombe” da tre punti nei momenti cruciali dell’incontro, all’inizio, quando la squadra stentava a carburante).
Nella Dolomiti di Maurizio Buscaglia, Tony Mitchell, strepitoso all’inizio, si è via via spento (14 punti, 10 nei primi 11 minuti), i migliori sono stati Josh Owens (18 punti, 9 su 11 da due punti e 11 rimbalzi), Davide Pascolo (15 punti, 7 su 13 da due punti e 9 rimbalzi) e Jamarr Sanders (14 punti (5 su 8 da due punti e 1 su 3 da tre punti).

Dinamo Banco di Sardegna SS Vs Orlandina Basket Capo D'Orlando Al 4° City Of Cagliari Nella foto al tiro David Logan Dinamo Basket

Il Banco di Sardegna espugna Trento ed ora ha due sfide casalinghe per “prendersi” la semifinale scudetto. Archiviata la sconfitta della gara d’esordio dei quarti di finale e i brutti ricordi delle due sconfitte subite con lo stesso avversario nella regular season, la squadra di Meo Sacchetti ieri sera ha ritrovato lo smalto dei giorni migliori, violando il campo della Dolomiti con grande autorità per 88 a 79.

Che sarebbe stata un’altra Dinamo rispetto a due giorni prima, la squadra di Maurizio Buscaglia lo ha capito subito, andando sotto 11 a 0 in meno di tre minuti, trascinata da Edgar Sosa, miglior realizzatore dell’incontro con 21 punti in 23 minuti (insieme al campione di casa Tony Mitchell, che però ha messo a segno 21 punti in 36 minuti), e da un grande Shane Laval. Immediata la reazione della Dolomiti che in altri tre minuti, con un parziale di 12 a 2, s’è portata a un solo punto (12 a 13) ed ha impattato al 7′ con due tiri liberi di Pascolo (15-15). Parità anche al termine del primo quarto: 21-21.

In avvio di secondo quarto, nuovo allungo sassarese, 29 a 24, con una “bomba” da tre punti di Laval, Trento accusa il colpo e in 90 secondi si ritrova sotto di 12 con una schiacciata e successivo tiro libero di Jeff Brooks: 24 a 36. Ma la “fuga” della Dinamo è stata parzialmente frenata da Trento che ha saputo tenere il ritardo entro i 7 punti ed è poi andata al riposo di metà gara sotto di 4: 40-44.

Nel terzo quarto la Dolomiti ha cercato di cambiare marcia, ribaltando il risultato a proprio favore, fino al +5 al 22′ (51-46), ma il punteggio è rimasto in equilibrio a lungo e la Dinamo ha rimesso la testa avanti prima dell’ultima pausa breve: 59-61.

In avvio del quarto conclusivo un canestro da due di Matteo Formenti ha lanciato la fuga decisiva della Dinamo che ha trovato in David Logan l’uomo in più (sue le “bombe” del +9, 59-68 e del +12, 59-71) e non ha più concesso repliche a Trento, al di là del riavvicinamento a -6  al 36′ (69-75 con “bomba” di Tony Mitchell), prontamente respinto con il +12 al 38′ (71-83 con “bomba” di Jerome Dyson).

Il finale non ha avuto più storia, con la Dinamo sempre avanti fino al +13 (73-86 al 39′) e al +9 finale, 79-88, che riporta la sfida in parità ed ora porta la squadra di Sacchetti in vantaggio col fattore campo, dovendo affrontare due sfide casalinghe al PalaSerradimigni venerdì sera alle 20.45 e domenica sera alle 20.30, che con due vittorie la porterebbero in semifinale.

Nell’altra sfida di quarti di finale giocata ieri sera, Milano ha travolto Bologna, 99 a 72 ed ora, sul 2 a 0, prepara la prima trasferta, in programma venerdì sera alle 20.45, per chiudere la sfida sul 3 a 0 al primo dei tre match a sua disposizione (i primi due in trasferta, il terzo, eventualmente, in casa).

Questa sera, alle 20.45, sono in programma le seconde sfide degli altri due quarti di finale, tra Reggio Emilia e Brindisi, Venezia e Cantù, con le squadre di casa avanti sull’1 a 0 dopo le partite di martedì.

Dinamo Banco di Sardegna SS Vs Orlandina Basket Capo D'Orlando Al 4° City Of Cagliari Nella foto al tiro David Logan Dinamo Basket