28 March, 2024
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Potenziare le realtà imprenditoriali attraverso la valorizzazione del turismo in chiave sostenibile: questo l’obiettivo che ha guidato per due anni ItinERA (Itinerari Ecoturistici in Rete per Accrescere la competitività delle PMI e la qualità dei servizi), il progetto di cooperazione transfrontaliera a valere sul Programma Interreg. PO Italia/Francia Marittimo.

Giunto all’evento conclusivo, ha visto protagonisti 5 regioni – Sardegna, Toscana, Liguria, Corsica e Var – e 8 soggetti promotori – CCIAA di Cagliari, capofila del progetto, l’assessorato del Turismo della Regione Sardegna, la Camera di Commercio e d’Industria del Var (Tolone), la CCIAA della Maremma e del Tirreno, la CCIAA di Genova, GIP FIPAN (Nizza), il Centralabs (Cagliari) e la Camera di Commercio e d’Industria di Bastia e dell’Alta-Corsica.

Beneficiari del progetto sono stati le PMI, i tour operator e le compagnie di crociera operanti nell’area di cooperazione, ma anche gli altri soggetti che a vario titolo operano nell’area interessata dai percorsi esperienziali.

Il principale destinatario di ItinERA è il turista luxury, con focus sul crocierista di lusso: a partire dallo studio del suo identikit, della sua capacità di spesa e delle sue scelte in viaggio, si è lavorato su aspetti tecnici come la durata massima delle escursioni a lui dedicate e gli orari in cui proporle, per ottimizzare le risorse e consentire al turista una migliore esperienza di viaggio. «Naturalmente gli itinerari pensati e realizzati per i crocieristi sono fruibili a tutti i viaggiatori che nutrano interesse per la cultura del mare, del mangiare e del vivere in maniera sostenibile – ha spiegato il presidente della Camera di Commercio di Cagliari Maurizio De Pascale – nell’ottica di creare un turismo di qualità e un’opportunità di sviluppo per l’Isola e per gli altri territori partner».

A contraddistinguere il lavoro svolto dal 2017 a oggi è stato lo studio, lo sviluppo e la realizzazione di 4 importanti attività complementari fra loro al fine di garantire un’offerta turistica con approccio sistemico, ovvero non solo come sequenza di escursioni ma come modalità attraverso la quale veicolare settori importanti come quello trasportistico e territoriale.

Elaborazione di linee guida (LG) per costruire progetti di promozione del territorio con un fine altamente ecosostenibile (es. prodotti locali e filiera corta, uso di materiali a minimo impatto ambientale);

• progettazione di macro itinerari ecoturistici conformi ai requisiti previsti nelle LG e relativi all’esperienza enogastronomica e storico-culturale en plein air. Nel caso dell’itinerario enogastronomico, per esempio, significa che il visitatore non solo potrà visitare i luoghi della filiera e degustare i piatti, ma partecipare attivamente alla loro preparazione, dal campo al tavolo;

• sviluppo di attività di formazione in e-learning, in lingua italiana e in lingua francese, rivolte agli operatori con l’obiettivo di insegnare loro le LG da applicare nella formulazione dei percorsi turistici;

• realizzazione di una piattaforma web che include sia la parte relativa all’e-learning sia il sito vetrina dove vengono presentati territori ed escursioni ma anche LG da rispettare.

Sono inoltre stati attivati dei focus group e degli educational tour che hanno visto il coinvolgimento attivo di diverse aziende operanti nei territori del progetto.

Con questo incontro si conclude il progetto, ma si dà inizio al turismo esperienziale secondo le LG di ItinERA, con l’auspicio di un prossimo ItinERA 2 «perché per la disponibilità eccezionale dei territori coinvolti e l’ottimo lavoro svolto da tutti i partner, il progetto dovrà assolutamente proseguire», ha concluso nel suo intervento Gianfranco Fancello, responsabile scientifico ItinERA.

Uno di questi si svolgerà tra oggi e domani, con visita alle saline Conti Vecchi di Cagliari e del centro urbano col suo Mercato e i laboratori ad esso legati, escursione al villaggio minerario di Montevecchio, illustrato dagli ex minatori, al Birrificio 4 Mori, al museo Casa Zapata e al nuraghe di Barumini.

«L’Europa è la principale meta turistica mondiale, eppure il turismo non ha un programma europeo. Lo hanno gli altri settori ma non quello turistico, considerato trasversale, e costretto pertanto al ruolo di sussidiarietà in rapporto alle altre tematiche». Lo ha affermato Marco Celi, esperto di programmazione e progettazione europea, che ha illustrato i trend del turismo soprattutto in vista degli obiettivi Onu per il 2030: saranno sempre più strategici i collegamenti fra turismo e sport, fra cultura e turismo (affinché il motore mobile sia l’aspetto culturale), il silver tourism (turismo rivolto alle terza età), il turismo per famiglie (con incentivi per famiglie più numerose di 6 componenti) e il turismo scolastico, oltre al blue tourism (legato ai mari e ai porti).

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Arriva in Sardegna il ministro Danilo Toninelli per sostenere il candidato del Movimento 5 Stelle alla suppletive di Cagliari Luca Caschili e per fare il punto sulla situazione dei trasporti in Sardegna. Appuntamento giovedì 17 gennaio, per una mattinata fitta di impegni, che si aprirà alle 9.40 con un incontro con la stampa presso il Business Center dell’Aeroporto di Elmas. Insieme al ministro Danilo Toninelli, interverranno anche Luca Caschili e il candidato alla Regione del Movimento 5 Stelle Francesco Desogus. 

«I trasporti sono centrali per ogni politica di sviluppo nell’isola e con il ministro Toninelli parleremo dei progetti per i quali il governo Conte ha già assunto impegni precisi», spiega Francesco Desogus. 

Prima dell’incontro con la stampa, il ministro (che verrà accolto dalla prefetta di Cagliari Romilda Tafuri) si confronterà con l’amministratore della Sogaer Alberto Scanu e con il presidente della Camera di Commercio di Cagliari Maurizio De Pascale.

La mattinata del ministro Danilo Toninelli a Cagliari proseguirà poi presso la sede della Direzione Marittima di piazza Deffenu, dove incontrerà a partire dalle 10.45 il direttore Marittimo di Cagliari capitano di vascello Giuseppe Minotauro, ed il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sardegna, Massimo Deiana.

A seguire, il ministro approfondirà il tema delle principali opere infrastrutturali isolane nel corso di tre distinti incontri con Federico Vittorio Rapisarda (provveditore Interregionale per il Lazio, l’Abruzzo e la Sardegna), con il coordinatore Area per la Sardegna di Anas Walter Bortolan, e con il direttore Infrastrutture RFI (Rete Ferroviaria Italiana) per la Sardegna Claudio Cataldi.

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Giovedì 20 dicembre, nel Business centre dell’aeroporto “Mario Mameli” di Cagliari-Elmas, con inizio alle ore 16,30, verrà presentato alla stampa il Piano strategico di sviluppo e marketing turistico della Sardegna “Destinazione Sardegna 2018-2021”, approvato dalla Giunta regionale nei giorni scorsi.

Interverranno il presidente della Regione Francesco Pigliaru, l’assessore del Turismo, Artigianato e Commercio Barbara Argiolas, il coordinatore del Piano Josep Ejarque. Parteciperanno inoltre il presidente della Camera di Commercio di Cagliari Maurizio de Pascale, il presidente della Camera di Commercio di Sassari Gavino Sini, il presidente della Camera di Commercio di Nuoro Agostino Cicalò e il presidente della Camera di Commercio di Oristano Salvatore Ferdinando Faedda e i rappresentanti delle società di gestione degli aeroporti sardi: l’amministratore delegato di SOGAER Alberto Scanu, l’amministratore delegato di GEASAR Silvio Pippobello, il direttore generale di SOGEAAL Roberto Perini. 

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Sorgerà nell’area della ex semoleria di viale La Playa il nuovo studentato universitario, e i lavori di realizzazione inizieranno nel prossimo settembre. La conferma questa mattina, nel corso della conferenza stampa a cui hanno partecipato il presidente della Regione Francesco Pigliaru, il presidente dell’Ersu Michele Camoglio, gli assessori Giuseppe Dessena e Raffaele Paci, il rettore Maria del Zompo, il sindaco Massimo Zedda, Maurizio De Pascale per l’azienda vincitrice dell’appalto e Federico Orrù, rappresentante degli studenti nel cda Ersu.
«Quando siamo arrivati al governo della Regione le risorse destinate a quest’opera erano di fatto perse, a causa degli inaccettabili ritardi maturati. Grazie ad un’azione rapida e alla molta determinazione da parte di tutti, siamo riusciti a riaprire la partita, arrivando oggi a consegnare questo cantiere e mettere così un altro tassello nel disegno complessivo sull’istruzione, a tutti i livelli, che portiamo avanti fin dal primo giorno – ha detto il presidente Pigliaru -. Abbiamo bisogno di più laureati e ogni azione su questo fronte è indirizzata a creare le condizioni per raggiungere l’obiettivo, e riuscirci nel minor tempo possibile. Come abbiamo fatto per le borse di studio, arrivando non solo a coprire il totale delle richieste ma investendo ulteriori risorse per ampliare la platea degli aventi diritto, così vogliamo che avvenga per gli alloggi perché tutti, a Cagliari come a Sassari, possano avere l’opportunità di giocare questa scommessa, così importante non solo per il proprio futuro – ha concluso Francesco Pigliaru -, ma per quello di tutta la Sardegna.» 
«Con quest’opera da 35 milioni diamo una risposta importantissima agli studenti della Sardegna, fornendo loro un servizio essenziale quale l’alloggio – ha dichiarato il presidente dell’Ersu Michele Camoglio -. Oggi abbiamo una richiesta di oltre mille posto letto, e non riusciamo a fornirne che circa 600. Con questo primo lotto, già appaltato e finanziato, possiamo soddisfare l’intera esigenza di posti letto per gli studenti aventi diritto. Oltre, naturalmente, fornire i primi servizi comuni utili a migliorare la vita universitaria del nostri ragazzi.» 
«Oggi, dopo due anni di lavoro per superare incredibili ostacoli burocratici, consegniamo il cantiere all’impresa. Ma è solo il primo passo di un progetto complessivo molto più ampio – ha spiegato l’assessore della Programmazione Raffaele Paci -, che prevede la realizzazione di un secondo lotto qui e di uno studentato a Monserrato attraverso il project financing. Dunque il pubblico darà le concessioni e il privato garantirà i finanziamenti, circa 25 milioni per il secondo lotto e una trentina per Monserrato, strutture che in estate, quando non vengono utilizzate dagli studenti, potranno essere destinate ad accogliere turisti. Una visione complessiva importante per le nostre Università, insieme alle borse di studio e alle politiche per la ricerca e per il diritto allo studio di cui siamo molto orgogliosi – ha concluso Raffaele Paci -. Perché è prima di tutto attraverso il capitale umano e l’innovazione tecnologica che possiamo garantire un futuro solido alla nostra regione.» 
«La realizzazione di questo studentato è una grande risorsa in più per l’Università di Cagliari, che andrà a migliorare la vita di tutti gli studenti che scelgono i nostri Atenei per la loro formazione – ha detto a latere della conferenza stampa l’assessore Giuseppe Dessena –. Siamo riusciti a dare vita a un altro progetto, di pregio e importanza, nella grande filiera dell’Istruzione che questa Giunta ha costruito con impegno sin dalle sue prime delibere, che riguardano appunto le politiche per la scuola e l’Università. Abbiamo sempre lavorato perché fosse tutelato il diritto allo studio, che passa appunto per la garanzia di edifici sicuri, tecnologici, e ospitali come sarà il nuovo studentato, insieme al rimborso per il fitto casa (2,8milioni), la mobilità studentesca (3,5milioni), l’importante incremento sulle borse di studio previsto per questo anno (da 3 a 13 milioni) e gli 11 milioni messi come risorse per le borse di dottorato. Questi e molti altri interventi, voglio ricordare, hanno permesso un positivo processo di accreditamento dei nostri Atenei a livello nazionale.»
«L’Università è l’unico ascensore sociale che consente di migliorare la propria condizione sociale. Questo può accadere solo con un Ateneo forte e valido – ha dichiarato il rettore Maria del Zompo -. Cagliari città universitaria è una realtà che sta prendendo sempre più consistenza. Lo sviluppo della nostra società passa attraverso la cultura: quella di questa mattina è una risposta importante alla richiesta di piena attuazione del diritto allo studio, per i nostri studenti e le famiglie sarde. Ringraziamo la Giunta regionale, perché aumentando la disponibilità di alloggi e migliorando la logistica, l’Ateneo – dopo aver ottenuto l’accreditamento con un risultato molto positivo – può essere ancora più competitivo. Avere un campus con spazi in cui gli studenti possano stare insieme è un modo di vivere l’università che aiuta a formare cittadini consapevoli, non soltanto bravi professionisti. È anche un modo anche per contribuire alla crescita del territorio, perché attraendo più studenti aumenteranno le risorse spese nella zona.»
«La realizzazione del Campus è un segnale importante della collaborazione tra Comune, Regione ed ERSU per una risposta concreta alle esigenze degli studenti universitari fuori sede, che costituiscono un valore fondamentale per la città – ha spiegato il sindaco Massimo Zedda -. Una risposta che non riguarda solo la richiesta di posti letto, ma anche quella di spazi per lo studio e la socialità, inserita in centro città e in un contesto ottimale dal punto di vista dei trasporti verso il resto dell’Isola e per i collegamenti con l’aeroporto.» 
Dando seguito a una procedura di gara indetta ai primi gennaio 2012 dall’ERSU e finalmente sbloccata, l’attuale piano di trasformazione, del valore di 35 milioni di euro, riguarda il nuovo fabbricato in cui sorgeranno gli alloggi delle studenti e alcune aree comuni, parcheggi e opere accessorie. Si tratta del primo di 4 lotti funzionali. Per la fine dell’estate si prevede l’inizio della costruzione di un edifico su otto piani e una terrazza panoramica, per una superficie di oltre 10 mila metri quadrati. Di questi, 4.200 mq saranno adibiti alla servizi per la residenza, 1.509 mq a servizi culturali e didattici, 1.189 mq a servizi ricreativi. Il resto riguarderà servizi di supporto, gestionale e amministrativi, connettivi e vani tecnici.
Saranno realizzati 240 posti letto, 98 in alloggi singoli e 142 doppi (71×2), di cui 20 per utenza diversamente abile. Ogni alloggio è studiato per aver spazi di permanenza legati al relax e al riposo, allo studio e alla preparazione di pasti. All’interno del fabbricato, le aree studio e lavoro sono concepite in due piani intermedi, piano primo e sesto, facilmente raggiungibili dalle aree residenziali contigue. Nel primo stralcio funzionale rientra inoltre lo spazio aperto della piazza e il parcheggio, interrato su due piani, con 383 posti auto.
Successivamente sono previsti un secondo corpo di residenza universitaria e il completamento delle finiture del parcheggio, la mensa e la palestra, il completamento del pergolato e l’arredo della piazza. Infine, la demolizione dell’edificio industriale ex SEM che si affaccia su Viale La Playa (il Silos nuovo) e la ricostruzione di auditorium, biblioteca e archivio, dell’info-point su viale La Playa e sistemazione dell’ingresso. Previsto il recupero del “Silos vecchio”, sottoposto a tutela in quanto primo esempio di costruzione, in Sardegna, del sistema Hennebique per il cemento armato.

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Gli ultimi anni hanno segnato per la città di Cagliari e per il suo territorio metropolitano un enorme passo in avanti in termini di presenze turistiche e crescita dell’occupazione legata direttamente o indirettamente al settore.

Siamo di fronte a un nuovo motore di sviluppo economico fondamentale per il futuro occupazionale di migliaia di sardi sulle cui politiche di sviluppo è necessaria un’ampissima sinergia.

“Destinazione Cagliari” è il titolo dell’iniziativa organizzata su questi temi dall’Associazione Pasolini e dal Circolo Sergio Atzeni di Cagliari sabato 11 novembre, alle ore 10.00, presso la sala convegni della Fondazione di Sardegna in via San Salvatore da Horta n. 2 in Cagliari.

L’incontro di sabato vuole essere l’inizio di un confronto aperto, pubblico e inclusivo tra i soggetti, pubblici e privati, coinvolti direttamente nella programmazione delle politiche di attrazione e accoglienza.

Il dibattito sarà introdotto dal consigliere regionale di Campo Progressista – Sardegna Francesco Agus e vedrà gli interventi del sindaco della Città Metropolitana di Cagliari Massimo Zedda, dell’assessore regionale del Turismo Barbara Argiolas, dell’assessore del Turismo del comune di Cagliari Marzia Cilloccu, del presidente di Sogaer Gabor Pinna, del presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sardegna Massimo Deiana, e del presidente della Camera di Commercio di Cagliari Maurizio de Pascale.

 

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Pigliaru firma protocollo fiera

Ieri mattina, a Villa Devoto, il presidente Francesco Pigliaru, il sindaco di Cagliari Massimo Zedda (in rappresentanza anche della Città metropolitana), il presidente dell’Autorità portuale Massimo Deiana e il presidente della Camera di commercio di Cagliari Maurizio De Pascale hanno sottoscritto il Protocollo d’intesa finalizzato alla stipula dell’Accordo di programma per la riqualificazione del compendio della Fiera Internazionale della Sardegna. Le parti si sono impegnate ad istituire un Tavolo tecnico di indirizzo per la predisposizione del programma volto alla redazione del progetto di riqualificazione del compendio fieristico finalizzato a un utilizzo esteso all’intero arco dell’anno, attraverso una serie di iniziative:
– creazione di un polo espositivo permanente delle eccellenze enogastronomiche, agroalimentari, tecnologiche, artigianali e culturali del territorio regionale, anche con la possibilità di vendita dei prodotti di eccellenza;
– rimodulazione degli spazi espositivi, al coperto e all’aperto, adeguati agli attuali indirizzi fieristici ed attuazione di eventi artistici e ricreativi;
– realizzazione di un polo congressuale capace di ospitare eventi di portata internazionale;
– creazione di spazi destinati all’attività sportiva con integrazione dell’offerta anche attraverso il collegamento agli impianti presenti nelle aree adiacenti;
– progettazione o rifunzionalizzazione di spazi da destinare a uso direzionale;
– supporto logistico alle attività con la realizzazione di una struttura ricettiva e di quanto dovesse rendersi necessario per il conseguimento delle finalità fissate nell’Accordo;
– collegamento pedonale con l’area turistico-portuale antistante per la realizzazione di sinergie tra le attività fieristiche e la nautica da diporto.
Il programma per la riqualificazione del compendio dovrà essere elaborato dal Tavolo di indirizzo entro 90 giorni dal suo insediamento. Nei successivi 30 giorni dalla presentazione del documento predisposto dal Tavolo, i sottoscrittori dell’Intesa esprimeranno il proprio parere di competenza e gli atti così approvati confluiranno in un apposito e separato Accordo di programma.

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Maurizio De Pascale è stato confermato presidente alla guida di Confindustria Sardegna Meridionale anche per il biennio 2017-2019 (carica che ricopre dal 2013), con il 96% dei consensi dell’assemblea generale. 63 anni, Maurizio De Pascale è anche presidente della Camera di Commercio do Cagliari.

L’assemblea ha approvato le sue linee programmatiche, tra le quali quella che prevede maggiore incisività per la rappresentanza degli interessi delle imprese ed una “via del fare” alternativa alla “politica del no”. Dieci gli obiettivi principali: energia, ambiente, innovazione con il Digital Innovation Hub “Manifattura Sarda Industria 4.0”, competitività delle aree industriali, portualità e zona franca nell’area cagliaritana, internazionalizzazione, welfare aziendale, interventi pubblico privati, valorizzazione del capitale umano e dei giovani, networking associativo.

L’assemblea ha confermato anche il direttivo, così composto: Francesco Marini (Saras Raffinerie di Sarroch), vice presidente vicario; cinque vice presidenti incaricati per aree tematiche: Francesca Argiolas (Cantine Argiolas di Serdiana), per innovazione e ricerca; Alessandro Balduzzi (La Genovese Gomme di Cagliari), per rapporti associativi; Ugo Benedetti (Consorzio Eso di Sarroch), per relazioni industriali e sicurezza lavoro; Antonello Argiolas (Ica Formaggi di Dolianova), per l’internazionalizzazione; Nicola Palomba (Hotel Costa dei Fiori di Santa Margherita di Pula), per lo sviluppo territoriale.

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Il presidente della Regione Francesco Pigliaru e il vicepresidente Raffaele Paci hanno ricevuto a Villa Devoto i vertici di ZTE, grande multinazionale cinese, quinto produttore in Europa e settimo al mondo di smartphone oltre che di prodotti di telecomunicazione. Per ZTE erano presenti il presidente ZTE Europa e Italia Hu Kun, il vicepresidente enterprise Tan Haipeng e altri importanti dirigenti dell’azienda. Con Pigliaru e Paci hanno preso parte all’incontro il rettore dell’Università di Cagliari Maria Del Zompo, il delegato del Rettore per l’ICT Gianni Fenu, i presidenti di Confindustria Sardegna Alberto Scanu e della Camera di Commercio di Cagliari Maurizio De Pascale, il direttore del Centro regionale di programmazione Gianluca Cadeddu, il presidente del Crs4 Luigi Filippini, il direttore di Sardegna Ricerche Giorgio Pisanu.
«Attrazione di investimenti, Ict, alta tecnologia. La Sardegna si propone come laboratorio di ricerca e innovazione, forte delle sue consolidate competenze nel settore dell’ICT che le hanno permesso di conquistare il primo posto in Italia per numero di start up innovative e il secondo per attrazione di capitali privati con le joint venture – sottolinea Francesco Pigliaru -. Siamo convinti che la Sardegna offra agli imprenditori nel campo dell’alta tecnologia tutte le condizioni favorevoli per investire: grandi competenze e forte propensione nei settori dell’alta tecnologia, un’amministrazione regionale assolutamente sensibile e attiva su questi temi. Più in generale, un ecosistema che lavora insieme e funziona: per questo oggi, già al primo incontro, abbiamo voluto che con l’amministrazione regionale fossero presenti anche l’Università e il mondo imprenditoriale».
«La Giunta ha già fatto molto per creare condizioni favorevoli ed attrarre investitori internazionali in Sardegna – ricorda Paci -. Basta ricordare la strategia di innovazione intelligente S3 e tutti gli altri interventi a cominciare dalla banda ultralarga, e poi zero tasse per 5 anni per le nuove imprese, l’Irap più bassa d’Italia, burocrazia ridotta all’essenziale, semplificazione amministrativa. Abbiamo quindi tutte le condizioni favorevoli, e lo dimostra il continuo interesse da parte di aziende come appunto la ZTE che – dopo Inpeco, Microsoft, Huawei, Bonifiche Ferraresi, Amazon – sta valutando la possibilità di fare investimenti in Sardegna che, proprio attraverso l’alta tecnologia, non solo può superare l’isolamento ma anche diventare un grande laboratorio di ricerca e innovazione, punto di riferimento a livello internazionale.» 
«L’Ateneo di Cagliari accoglie con entusiasmo questa nuova opportunità di collaborazione, anche perché da sempre si caratterizza come un ateneo multidisciplinare, in grado dunque di offrire la propria esperienza sia nel settore della ricerca ICT, sia negli altri campi che dovessero interessare i nuovi partner. D’altra parte, l’Università di Cagliari ha già solidi e pregressi rapporti con le istituzioni cinesi: è di pochi giorni fa la firma di un accordo con l’Università di studi internazionali di Pechino e con l’Istituto Confucio di Roma.
L’Ateneo cagliaritano – che mette a disposizione il proprio know how per la crescita economica del territorio e per attrarre nuove imprese – è anche un valido esempio di raccordo di ricerca e alta formazione tra pubblico e privato, che anche oggi hanno mostrato grande sintonia.»
«C’è grande attenzione da parte del mondo delle imprese per l’ipotesi emersa nell’incontro di oggi che ZTE possa fare investimenti in Sardegna» assicura il presidente di Confindustria Sardegna Alberto Scanu che ha anche illustrato le opportunità che offre il Digital Innovation Hub, già messo a disposizione di questa importante ipotesi di investimento. «Durante l’interessante e articolato confronto con i vertici della multinazionale cinese ho anche lanciato l’idea della Sardegna come piattaforma logistica per il Mediterraneo».
Nuovi incontri di approfondimento con ZTE sono già in programma nelle prossime settimane.

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Sabato 29 aprile 2017 dalle ore 16.00 alle ore 19.00, presso l’EXMA in Via San Lucifero 71, si terrà un dibattito pubblico dal titolo “Non spegniamo Cagliari: Accendiamo il confronto”, organizzato dalla Confesercenti Provinciale di Cagliari.

L’incontro intende porre l’attenzione sulle diverse questioni che nascono dallo sviluppo che alcuni rioni della città hanno avuto negli ultimi anni, grazie alla nascita di nuove attività di impresa legate in particolare ai pubblici esercizi.

Interverranno il presidente della Confesercenti provinciale di Cagliari Roberto Bolognese, il sindaco di Cagliari Massimo Zedda, il responsabile della FIEPET Confesercenti (Federazione dei pubblici esercizi) Emanuele Frongia, il presidente della Camera di Commercio Maurizio De Pascale, il presidente della Confcommercio Sud Sardegna Alberto Bertolotti.

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L’assessore regionale della Programmazione, Raffaele Paci, ha incontrato il vice presidente esecutivo di Saras, Dario Scaffardi, e il presidente della controllata Sarlux, Francesco Marini. All’incontro era presente anche il presidente di Confindustria Sardegna Meridionale, Maurizio De Pascale. I vertici della Saras, tra i principali operatori indipendenti della raffinazione del petrolio, hanno illustrato il piano d’investimenti che in Sardegna prevede 645 milioni fino al 2019, di cui 80 per continuare a garantire la compatibilità ambientale degli impianti.
Un piano verso cui Paci ha espresso apprezzamento rispetto sia agli investimenti che alle attività di sviluppo nel rispetto della tutela ambientale. «Le politiche per l’attrazione di investimenti sono centrali per la nostra Giunta e le consideriamo strategiche per la Sardegna e la sua economia – ha detto l’assessore Paci -. Lo stesso discorso vale per l’alta tecnologia, il digitale, l’Ict, abbiamo sempre detto che è l’innovazione l’unico modo che può permettere alle industrie di fare il salto di qualità verso il futuro, infatti sosteniamo anche la politica nazionale per l’Industria 4.0. Con la Saras credo ci siano prospettive di collaborazione sia nel campo delle nuove tecnologie che in quello della conoscenza e dello sviluppo del capitale umano. La diffusione della conoscenza è fondamentale, e allora servono formazione professionale e analisi delle competenze per favorire l’incontro fra domanda e offerta di lavoro, condizione per creare sviluppo e occupazione. Dunque alla Saras guardiamo con molto interesse – ha concluso Paci – non solo all’attività di trasformazione del petrolio ma anche all’impegno nella tutela dell’ambiente e alla produzione e trasferimento di conoscenza».
Durante l’incontro si è anche parlato di metano e delle possibili prospettive per la Sardegna. «La diffusione del metano sull’intero territorio della Sardegna è un obiettivo centrale per la Giunta, prima di tutto per ridurre gli alti costi che attualmente gravano su imprese e cittadini, situazione alla quale vogliamo rapidamente mettere fine con l’apporto ancora una volta indispensabile dei privati».

La Saras, da parte sua, ha espresso volontà di collaborazione. «Siamo consapevoli di come il metano possa aiutare a far ripartire l’economia della Sardegna – ha assicurato Scaffardi – per questo metteremo a disposizione di chi vorrà realizzare l’infrastruttura il sito industriale di Sarroch.»