25 April, 2024
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“Internazionalizzazione” è la parola d’ordine che accompagnerà la settimana della Sardegna a Expo, dall’11 al 18 settembre. «Obiettivo di questa Giunta è promuovere i prodotti agroalimentari regionali in tutto il mondo, conquistando i nuovi mercati emergenti e consolidandoci in quelli storici». Lo ha detto l’assessore dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi, a pochi giorni dall’avvio dei lavori dedicati alla nostra Isola nell’Esposizione universale.
«Circa 200 milioni di nuovi consumatori – ha osservato l’assessore regionale dell’Agricoltura – sono alla ricerca di produzioni di eccellenza. La Sardegna, con le sue migliaia di imprese agricole, ha tutte le carte in regola per affrontare questa sfida». «Qualità ambientale e qualità del cibo – ha aggiunto l’assessore – sono il brand su cui stiamo investendo con convinzione nelle nuove politiche di internazionalizzazione. Interventi messi in campo in questi mesi e supportati anche attraverso il PSR 2014-2020 con i sostegni all’aggregazione delle imprese: più riusciremo a fare rete e maggiore sarà la nostra forza nei mercati».
Per l’internazionalizzazione del Pecorino Romano, del Pecorino Sardo e per la valorizzazione del Marchio qualità Sardegna, l’assessorato dell’Agricoltura sta mettendo a disposizione oltre 3 milioni di euro, recuperati da un fondo Agea e già predisposti in Finanziaria. «L’esposizione milanese è un’ottima vetrina per raccontare le migliori esperienze imprenditoriali della nostra Isola – ha ricordato l’assessore dell’Agricoltura – ed è per questo che come Regione abbiamo messo a disposizione 500mila euro per sostenere le imprese sarde attraverso la presenza delle associazioni di categoria agricole che questa settimana saranno a Milano».
Sarà certamente la giornata inaugurale dell’11 settembre organizzata a Expo, con il ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, Maurizio Martina, il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, e l’ex presidente della Commissione agricoltura dell’Ue, l’eurodeputato Paolo De Castro, che sdoganerà definitivamente le nostre produzioni regionali fra i big del comparto caseario nazionale. I Consorzi di tutela del Romano e del Sardo si confronteranno alla pari con i colleghi del Parmigiano Reggiano e del Grana Padano in una tavola rotonda dove si discuterà di internazionalizzazione, esperienze di commercializzazione e strategie per la ricerca di nuovi mercati.
Nell’iniziativa che la presidenza della Regione e l’assessorato dell’Agricoltura hanno organizzato in collaborazione con l’agenzia Laore per venerdì 11 settembre, alle ore 11.00, presso il Conference Center, sala 71, Elisabetta Falchi descriverà le eccellenze agro-alimentari sarde e le azioni che lo stesso assessorato sta elaborando per dare impulso alle principali filiere. «Ci adopereremo – ha spiegato l’assessore dell’Agricoltura – per promuovere e strutturare le aziende nell’esportazione attraverso la ricerca e l’innovazione, la formazione continua nei territori e l’ingresso di giovani imprenditori in agricoltura».
Durante i lavori interverranno anche i ricercatori di Nomisma che spiegheranno quali sono i trend nel mercato mondiale dei prodotti di eccellenza e in particolare di quelli del comparto lattiero-caseario. La storia del Pecorino Romano nel mercato nord americano sarà invece raccontata dal neo presidente del Consorzio, Salvatore Palitta. In questi mesi, la punta di diamante del caseario regionale ha raggiunto sul mercato le quotazioni più alte della sua storia e costituisce un esempio di come ricerca, innovazione e organizzazione possano consentire a un prodotto di insediarsi stabilmente, soprattutto nella piazza statunitense, nonostante le oscillazioni del cambio euro-dollaro e l’interruzione dei sostegni europei all’esportazione avvenuti negli anni ‘90. Il convegno proseguirà con l’intervento di Paolo De Castro, che spiegherà i contenuti dei recenti accordi TTIP (Trattato Transatlantico per il Commercio e gli Investimenti), che tanta preoccupazione hanno creato nei produttori europei rispetto alla possibilità di difendere i marchi nei mercati internazionali. Il presidente Pigliaru illustrerà quindi le iniziative che la Giunta e l’assessorato dell’Industria hanno assunto per accompagnare le imprese che intendono incrementare la loro presenza nei mercati e le strategie che si vogliono attivare per il futuro. Chiuderà i lavori della mattinata il ministro Martina a conferma dell’interesse che il governo nazionale ha per le iniziative dell’esecutivo regionale. Dopo il taglio del nastro inaugurale, negli spazi dedicati alla Sardegna, da parte del ministro Martina, previsto per le ore 14.00, si terrà presso l’area Picnic della Cascina Triulza una degustazione dei prodotti di eccellenza della nostra Isola. Alle 15.30 nel Padiglione Società civile l’assessore dell’Industria, Maria Grazia Piras, aprirà i lavori della tavola rotonda dove i Consorzi di Tutela dei formaggi sardi si confronteranno con quelli del Parmigiano Reggiano e del Grana Padano sulle rispettive strategie di penetrazione nei mercati internazionali. Sono inoltre previsti interventi di tecnici dell’Agenzia ICE e di un studio legale esperto nelle difesa dei marchi. Chiuderà i lavori il Presidente Francesco Pigliaru.
Negli ultimi mesi sono stati numerosi gli incontri, in Sardegna e a Milano, fra la presidenza della Regione Sardegna, gli assessorati competenti e le delegazioni istituzionali e di imprenditori provenienti dalla Cina. L’ultimo faccia a faccia di due giorni si è tenuto a Milano il 2 e 3 settembre scorso. In questa occasione, Elisabetta Falchi e i colleghi del Bilancio, Raffaele Paci, e del Turismo, Francesco Morandi, si sono confrontati con i rappresentanti politici della provincia di Hainan su agricoltura, innovazione, ricerca e turismo, visitando anche gli spazi espositivi della Cina a Expo. Oggi, sempre sul filone della promozione della Sardegna nei mercati emergenti dell’Asia, l’assessore Falchi incontrerà nella Cantina Il Nuraghe di Mogoro, una delegazione di imprenditori provenienti dalla provincia di Tianjin, uno dei territori con la crescita più alta di tutto il paese, con circa 110 milioni di abitanti. La visita si inserisce in un progetto di ricerca di cibi di eccellenza (vini, prodotti ittici, formaggi, pasta, dolci e lavorati agroalimentari) da esportare nella provincia cinese dove saranno venduti in un enorme centro commerciale dedicato al meglio del made in Italy.
Elisabetta Falchi 2

 

Al via la settimana della Sardegna ad Expo. Dall’11 al 17 settembre, con un intenso programma di iniziative, si entra nel vivo della partecipazione isolana all’Esposizione universale milanese. Questa mattina, nella sala Giunta del palazzo di viale Trento, l’evento è stato presentato alla stampa con il presidente, Francesco Pigliaru, e gli assessori dell’Agricoltura e del Turismo, Elisabetta Falchi e Francesco Morandi.

Qualità della vita, identità, sostenibilità, innovazione, eccellenze culturali, artigianali, enogastronomiche e sportive, tutte combinate in un percorso alla scoperta dell’‘Isola senza fine’: da venerdì la Sardegna protagonista all’Esposizione universale negli spazi di Palazzo Italia destinato alle Regioni e in altri aree, dentro e fuori Expo. Da un metaforico approdo sulle coste, attraverso il contatto con tradizioni e profondo know-out sardo, sino alle immersioni virtuali nei fondali delle aree marine protette. All’interno della ‘galleria’ espositiva, una serie di ambienti interpreterà e mostrerà una visione progressiva e multisensoriale delle dimensioni qualificanti dell’Isola. Nella penultima sala, una delle maggiori attrazioni: l’installazione interattiva sui Giganti di Mont’e Prama realizzata dal Crs4. Quindi uno degli eventi più attesi: la giornata con la Dinamo Sassari, reduce dal triplete, che si esibirà lunedì 14 in un’amichevole pre-stagionale in un parquet allestito appositamente all’interno di Expo.

«Il concetto di qualità della vita, nella ‘declinazione Sardegna’ che portiamo a Milano – ha detto il presidente Pigliaru ai giornalisti -, si traduce prima di tutto in sostenibilità e innovazione, sia culturale che tecnologica. Tutto ciò che abbiamo nel nostro padiglione è riciclabile e verrà riutilizzato oltre l’Expo. A ciò aggiungiamo, dal punto di vista identitario, il ruolo di grandi testimonial della longevità che ci viene riconosciuto ormai da tutto il mondo e che è legato al nostro modo di vivere e alla qualità del nostro cibo. Abbiamo eccellenze agroalimentari che da troppo tempo attendono di essere valorizzate. Expo, con il suo grande potenziale, è la nostra piattaforma per l’internazionalizzazione e l’obiettivo è chiaro: ampliare nell’immediato gli spazi di mercato e consolidarli in futuro.»

«Nei sette giorni di attività milanese rappresenteremo una Sardegna vera, fortemente legata al territorio, decisamente identitaria, in una modalità molto contemporanea – ha spiegato l’assessore del Turismo, Francesco Morandi -.Abbiamo compiuto scelte artistiche nette e precise, elaborando un percorso rivolto soprattutto alle migliaia di visitatori e alle delegazioni internazionali che transiteranno all’Expo. I territori in cui la qualità della vita è più forte sono quelli che avranno maggiori potenzialità per imporsi sul mercato perciò su questo tema abbiamo incentrato le strategie di riposizionamento della Sardegna nel mondo, attraverso un itinerario chiaro e molto specifico.»

Si racconterà il cibo in un modo nuovo e inedito, un cibo trasformato in tessuti, arazzi, tappeti: «Le pareti colorate dei nostri spazi espositivi costruite con le vinacce illustrano una storia di qualità e sostenibilità ambientale, di innovazione e sviluppo tecnologico che creano la cornice ideale per descrivere al meglio le eccellenze agroalimentari sarde – ha rimarcato Elisabetta Falchi -. Un linguaggio diverso per presentare la nostra isola al mondo, dove intendiamo conquistare nuovi mercati mettendo a sistema le idee vincenti dell’imprenditorialità regionale».

Le iniziative della Sardegna ad Expo si conciliano perfettamente con il programma triennale per l’internazionalizzazione delle imprese: «La trasversalità delle politiche, nata dal concerto tra gli assessorati, la continuità degli interventi che va al di là del calendario Expo e l’aggregazione dei soggetti imprenditoriali che devono essere i driver dei processi di sviluppo, a partire dalle realtà più piccole – ha aggiunto, infine, l’assessore dell’Industria, Maria Grazia Piras -, sono i fattori su cui stiamo puntando per dare valore alle nostre azioni all’Esposizione universale».

L’inaugurazione ufficiale della settimana sarda sarà preceduta il 9 settembre, a partire dalle 18.30, dal convegno internazionale ‘La Qualità della vita. Una nuova visione per lo sviluppo sostenibile’, tematismo di cui l’Isola è capofila tra le Regioni italiane. All’Auditorium di Padiglione Italia, la giornalista di Al Jazeera Barbara Serra modererà gli interventi, divisi in sei blocchi intervallati da ‘corti’, di autorità ed esperti di food di fama internazionale. Si discuterà di tendenze per sviluppo ed evoluzione mondiale, longevità, ambiente, innovazione e best practies.

Il taglio ufficiale del nastro dello spazio Sardegna all’interno di Palazzo Italia, all’ingresso del quale campeggerà il brand ‘The endless island’, è previsto per le ore 14.00 di venerdì 11. Saranno presenti il presidente Francesco Pigliaru, gli assessori regionali e il ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina. Seguiranno conferenza stampa, visita inaugurale e tavola rotonda, oltre ad una serie di eventi collaterali. Alla Sala Expo Center il presidente della Regione e il ministro interverranno quindi al Forum ‘La Sardegna si confronta: l’internazionalizzazione dei prodotti di eccellenza’. Alle 15.30, Francesco Pigliaru sarà alla tavola rotonda sulle strategie di mercato delle eccellenze del comparto lattiero caseario.

Presentazione della Strategia Regionale di Specializzazione Intelligente, S3 – Agrifood, e dimostrazione delle applicazioni tecnologiche nel settore Agrifood (FESR). Si tratta di videoproiezioni, dimostrazione dei processi produttivi e presentazione delle prospettive future, con focus su innovazione e tradizione nella produzione di pane carasau, birra, latte e formaggio, a cura di Agris e Sardegna Ricerche: sabato mattina al padiglione Italia.

Domenica 13 le sfilate, lungo Cardo e Decumano, di oltre cento figuranti in abito tradizionale sardo. I colori dell’isola sfilano in Expo – alle 13.00 e alle 17.00 – con 146 figuranti, in collaborazione con la Federazione delle Associazioni sarde in Italia.

Un’eccellenza sarda e nazionale sarà protagonista della giornata dedicata allo sport. Lunedì 14, alle 19.30, andrà in scena il trofeo ‘Isola qualità della vita – Expo 2015/Endless Island’: i giganti della Dinamo si esibiranno in un’amichevole pre-campionato contro i greci dell’Aek Atene, una delle squadre più forti della massima divisione ellenica, tra le più competitive d’Europa. La partita si giocherà nello scenario unico dell’Esposizione universale, su un parquet all’aperto realizzato per l’occasione. Uno straordinario spot per il basket e per l’Isola, a partire dall’identificazione degli atleti sassaresi con i Giganti di Mont’e Prama. Un binomio di successo in campo e nella promozione. Con i campioni d’Italia di basket, ospite d’eccezione Geppi Cucciari. L’arrivo delle squadre è previsto nel primissimo pomeriggio: alle 14, nel padiglione Media center, si svolgerà la conferenza di presentazione del trofeo, poi l’abbraccio con tifosi, appassionati e curiosi nello spazio loro riservato all’interno del Padiglione Italia.

Giovedì l’evento di chiusura dedicato al B2B, alle contrattazioni, alla proposta di ‘pacchetti turistici enogastronomici’ dedicata ai buyer nazionali e internazionali. L’appuntamento si svolgerà anche nella veranda esterna del padiglione di Federalimentare. L’evento è stato preceduto nei mesi scorsi da workshop, business meeting ed eventi tematici. Ogni giorno, nello spazio Eataly, protagonisti cuochi e artigiani dell’agroalimentare che prepareranno pietanze e prodotti live. Attenzione alle relazioni con i consumer B2C: obiettivo, suscitare curiosità e interesse rispetto alle produzioni isolane con degustazioni, racconto dei territori, video, immagini.

Un viaggio che parte dalla costa per addentrarsi nella conoscenza dell’isola della qualità della vita, attraverso cultura, identità, innovazione. Sarà questo il leit-motiv della visita al padiglione nella settimana sarda. La facciata e il portale d’ingresso sono arricchiti con i caratteri ‘dingbat’, elementi grafici simbolo della sardità che richiamano un fondamento della tradizione: il tappeto, altro tema ricorrente nel corso delle iniziative. Subito dopo l’atrio di mediazione presenta una concettualizzazione del mare: elementi appesi al soffitto si offrono come cascate in un contesto con pannelli fotografici e pareti retro illuminate, paesaggi costieri da attraversare. Una volta sbarcati in Sardegna si è investiti dall’opera della natura e dell’uomo, da una infinita varietà di colori, profumi, persone, cibo, tradizioni. Ricchezza rappresentata da una galleria di oggetti etnografici e pezzi di artigianato, campanacci luminosi e sonanti, fotografie dell’interno della Sardegna e contenuti multimediali. L’esperienza multisensoriale, tattile, olfattiva, sonora e del gusto si vive quindi sui pannelli realizzati con i materiali di recupero, con cui si rilegge il significato e la presenza del cibo, del tutto coerente con il tema di Expo ‘Nutrire il pianeta. Energia per la vita’. Nell’ultimo tratto si passa all’installazione interattiva del CRS4 sui Giganti di Mont’e Prama, sintesi della ricchezza archeologica e culturale, per concludersi con un’immersione virtuale nei fondali con il video in 3D sulle aree marine protette.

Dalle eccedenze nascono eccellenze. Nulla di quanto utilizzato per l’allestimento del padiglione della Sardegna verrà perduto o buttato. Tutto è costruito con materiale di scarto recuperato per una diversa funzione o con elementi che saranno riutilizzati e ricollocati una volta smontati. Massima attenzione alla sostenibilità ambientale, ma anche economica e sociale, in linea con il messaggio legato alla qualità della vita e all’attenzione per il pianeta che la Sardegna vuole lanciare all’Expo, proponendosi come modello di riferimento in uno scenario globale. In particolare, una selezione dei materiali per la bioedilizia di Daniela Ducato – testimonial della Sardegna a Expo 2015, presente nella sezione ‘Potenza del saper fare’ della mostra permanente di Palazzo Italia tra le 21 ‘case history’ del made in Italy – premiati con oltre 50 riconoscimenti internazionali, sarà tra le attrazioni della ‘Galleria’. ‘Dagli scarti della natura per costruire secondo natura’ è il filo conduttore del ‘menù’ composto di dieci pannelli prodotti con i residui delle filiere del food. Oltre alla funzione architettonica, ogni pannello ha un valore fortemente simbolico. Tre sono dedicati all’isolamento termico e acustico con sughero, lana di pecora e posidonia spiaggiata; altri tre sono utili per superfici con rivestimenti e pavimenti, nati da frutta e verdura, pomodori (bucce), carciofi e pecorino (siero), oltre a fiori e verdure selvatiche. Seguono i sottofondi con intonaci e rasanti di terra cruda: ‘riso e grano’ e ‘birra’. Poi ‘la carta dei vini’, pitture per muri e legno alla calce purissima e agli agrumi, con i colori ottenuti dai rifiuti vitivinicoli. Infine un pannello per la correzione acustica con le forme dei dolci sardi.

La Sardegna racchiude in sé tante anime e molteplici vocazioni combinate in un’identità forte. Di questo sono espressione decisa i Giganti di Mont’e Prama, ambasciatori della Sardegna all’Expo di Milano. Le statue di pietra custodiscono la memoria di una popolazione e del suo territorio. I tesori archeologici possono essere ammirati dal vivo nei due musei di Cabras e Cagliari. Non solo: tutti i visitatori dell’Expo potranno esplorare il complesso scultoreo grazie a una installazione interattiva realizzata interamente nell’isola dal gruppo di ‘visual computing’ del consorzio regionale Crs4, una visione virtuale di ben 37 statue restaurate. La visita interattiva consente di osservare in profondità tutte le parti di ogni singola opera, con una risoluzione di 16 pti/mm2. Grazie ai metodi, sviluppati dal Consorzio, di visualizzazione multirisoluzione e combinazione con luci e ombreggiature sintetiche, gli ospiti passeranno dalle immagini d’insieme alle analisi di dettaglio dei più piccoli rilievi superficiali.

Veicolare l’immagine dell’isola senza fine. Con questa finalità, nell’ambito del Piano strategico della Regione per Expo, è stato sviluppato il progetto ‘Eccellenze naturali’: sono stati individuati nove itinerari attraverso le aree marine protette e le aree parco regionali e nazionali, che promuoveranno la qualità della vita puntando sugli aspetti di pregio delle coste associati al valore aggiunto della conservazione ambientale, a cultura ed enogastronomia. Capofila del progetto è l’Area marina di Tavolara-Punta Coda Cavallo. I percorsi saranno proposti a buyers, delegazioni internazionali e visitatori. Gli itinerari sono stati raccolti in una guida cartacea, che sarà distribuita nel padiglione, successivamente fruibile anche su tablet e smartphone.
Un saggio delle bellezze delle coste e dei fondali è offerto nell’ultima sala della ‘galleria’ del padiglione dal filmato in 3D ‘Blu senza fine’, con riprese di Roberto Rinaldi, autore di filmografia sottomarina, accompagnato dalla voce di Neri Marcorè e dalle musiche di Marino De Rosas. Il filmato di quattro minuti sarà visibile per tutto il giorno – 25 visitatori alla volta – nell’arco della settimana sarda. È collocato alla fine del precorso a testimoniare una conoscenza sempre più profonda delle dimensioni qualificanti dell’‘isola senza fine’.

Nell’arco della settimana un fitto calendario di appuntamenti fissi: presentazioni, dibattiti, laboratori e show cooking, iniziative culturali curate da Sardegna Film Commission. Inoltre i visitatori saranno coinvolti da un’esperienza inedita. Davanti all’ingresso del padiglione, gli ospiti dell’Isola senza fine saranno invitati a diventare tessitori, a realizzare un tappeto senza telaio e senza trama, esclusivamente con le mani e le modalità di intreccio ‘primitive’. Il social carpet così creato simboleggerà il tessuto sociale di collaborazione e di pace, il legame spesso indissolubile della Sardegna coi suoi ospiti. L’idea di questa architettura è un omaggio ai ‘foodscape’, straordinari paesaggi isolani di biodiversità e cibo. La base attorno a cui si sviluppa la trama è la lana di pecora, a rappresentare l’anima produttiva, storica e alimentare sarda. Si aggiungeranno terra cruda, paglie vegetali, lana di mare e semi. La lavorazione è iniziata il 3 settembre a Cagliari, Iglesias e Gonnosfanadiga, è proseguita in vari centri sardi con una tappa itinerante, a bordo di un treno Cagliari-Olbia e ritorno, per poi volare a Milano. È prevista una partecipazione spontanea nei luoghi più diversi: mercati, aeroporti, stazioni di metropolitana, biblioteche, e in tutti gli eventi che hanno come protagonista la Sardegna, dentro e fuori Expo.

Un secondo tappeto soddisferà vista e gusto dei turisti: il food carpet ideato dallo chef stellato Roberto Petza sarà il contorno eccezionale dell’evento inaugurale. Costituito da un menù completo, servito con le varie pietanze dall’antipasto al dolce, si comporrà proprio come i tessuti della tradizione artigiana.
Infine, ai visitatori del padiglione che lasceranno la propria mail sarà inviato uno speciale ‘omaggio digitale’, in collaborazione con il CRS4: il Laboratorio della creatività spedirà un arazzo digitale, in formato vettoriale, generato digitando il proprio nome e formato dai dingbat. Un’esperienza che si potrà ripetere a distanza e che consentirà di rigenerare il ricordo della visita in una forma inedita e contemporanea.
Ricco anche il palinsesto di manifestazioni predisposto dalla Regione che si tengono a Milano e sul territorio isolano per l’accoglienza di turisti, visitatori e operatori con educational tour e press tour. Grazie alla sinergia con l’Anci Sardegna, protagonisti a Milano i vari territori: dopo Cagliaritano e Sulcis a luglio, sarà la volta, dal 10 al 13 settembre, di Oristanese e Medio-Campidano, dal 14 al 17 di Nuorese e Ogliastra, dall’1 al 4 ottobre di Sassarese e Gallura. Appuntamento ogni sera ai Chiostri di San Barnaba per presentazioni di prodotti, promozione del territorio, degustazioni delle eccellenze enogastronomiche, eventi e spettacoli a cura dei Comuni sardi. In centro città, a Milano continuerà invece sino al 29 novembre, al Museo archeologico di Corso Magenta, la mostra Isola delle Torri, insieme alle fotografie di Gianni Berengo Gardin sull’età nuragica, realizzate grazie ad una collaborazione tra Sovrintendenza e Regione.

Un ruolo importante avrà anche il cinema sardo, con una serie di eventi curata dalla Fondazione Sardegna Film Commission. Si parte il 9 settembre, quando, fra un focus e l’altro del convegno sul tema “La qualità della vita”, saranno proiettati quattro cortometraggi: il primo è “Centenari”, spot della longevità sarda con la regia di Paolo Zucca. A seguire, tre corti realizzati grazie a Heroes 20.20.20., il progetto europeo nato dalla collaborazione tra Film Commission, Assessorato dell’Industria e Sardegna Ricerche, con l’obiettivo di raccontare le buone pratiche ecosostenibili delle filiere sarde. Un modo inedito e sperimentale per diffondere i principi del risparmio energetico e innescare un sistema virtuoso di investimenti in questo senso, coinvolgendo giovani talenti ed ottenendo riscontri economici tracciabili sul territorio. Dal 10 al 17, al cinema Beltrade – una sala d’essai molto nota ai cinefili milanesi – troverà spazio una rassegna dedicata alla produzione cinematografica sarda, con una serata speciale il 12, quando Gavino Murgia accompagnerà dal vivo le immagini tratte dai lavori più celebrati del regista Fiorenzo Serra degli anni ‘60 e ‘70. Il sassofonista nuorese suonerà anche una speciale colonna sonora live per accompagnare il “food carpet” di Roberto Petza. La Sardegna Film Commission ha inoltre curato, con il Laboratorio della Creatività, l’allestimento dello spazio Cinema 3D con il documentario “Blu senza fine” realizzato dalle Aree Marine Protette della Sardegna.

 

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Domenica 6 settembre alle ore 19.00 ad Expo, presso l’Open plaza del media center si terrà “It begins with me. How the world can end hunger in our lifetime”, un evento organizzato da Italia e Irlanda per il sostegno alle iniziative del World Food Programme. Ne dà comunicazione il ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali.

All’evento, parteciperanno il cantante Bono, il presidente del Consiglio Matteo Renzi, i ministri dell’Agricoltura di Italia e Irlanda, Maurizio Martina e Simon Coveney, e la direttrice del World Food Programme, Ertharin Cousin.

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Come segno di pace e di dialogo, oggi, undici rappresentanti delle maggiori religioni si sono incontrati all’Esposizione Universale per benedire il cibo ognuno secondo il proprio rito e firmare la Carta di Milano. L’evento è una prima mondiale.

L’incontro “Il cibo dello Spirito nella Carta di Milano” è stato organizzato in concomitanza con la 10° Giornata per la Custodia del Creato da ExpoNet, il magazine ufficiale di Expo Milano 2015. Undici gli esponenti del tavolo interreligioso che vi hanno preso parte, in rappresentanza delle principali religioni, dando forma a un momento di alto profilo culturale e simbolico. È stata una prima mondiale: è, infatti, la prima volta che così tante religioni sono disposte a svolgere una benedizione insieme.

Sono 68 i Paesi che hanno partecipato attivamente all’appuntamento, vestendo abiti tradizionali e portando un loro piatto tipico, e cinque le organizzazioni della Società Civile. Tra i Paesi hanno confermato la loro presenza sia Israele che Palestina.

L’evento è stato aperto dai saluti di benvenuto dal ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali Maurizio Martina e del commissario unico delegato del Governo per Expo Milano 2015, Giuseppe Sala. Sono intervenuti il vice presidente dell’Unione Induista Italiana Sanatana Dharma Svamini Hamsananda Ghiri; il rabbino della comunità ebraica di Milano, Elia Richetti; l’abate del monastero Zen “Il cerchio”, Carlo Tetsugen Serra; il lama del centro studi tibetani “Mandala” Paljin Tulku Rinpoche; la pastora della Chiesa evangelica metodista, Dorothée Mack; il vicario episcopale della diocesi di Milano – Chiesa Cattolica, Luca Bressan; l’archimandrita della Chiesa ortodossa romena, Traian Valdman; il pastore della Chiesa evangelica valdese, Giuseppe Platone; il presidente del Consiglio delle chiese cristiane di Milano, Piergiorgio Acquaviva,; il vice presidente della Coreis – comunità religiosa islamica, Yahya Pallavicini; e, infine, il presidente della Casa della cultura Musulmana di Milano, Mahmoud Asfa. A moderare l’incontro il direttore editoriale di Exponet e Direttore scientifico di LifeGate, Simone Molteni.

Lo chef Ambassador di Expo Milano 2015 Pietro Leemann ha cucinato un piatto con ingredienti vegetariani kosher e halal in rispetto delle religioni presenti.

L’evento, iniziato con l’invito ai rappresentanti dei Paesi a portare ognuno il proprio cibo sul tavolo, ha visto gli interventi delle autorità religiose, la proiezione del video ufficiale relativo alla Carta di Milano e la firma della Carta di Milano da parte di ogni rappresentante religioso. Ognuno ha poi benedetto il cibo secondo la propria formula religiosa.

Per la massima apertura e per coinvolgere anche i non credenti è stata letta in tre lingue diverse (italiano, inglese e francese) da tre bambini – un bambino ucraino, una bimba italo-croata, uno egiziano – anche una preghiera laica, condivisa dai partecipanti della Società Civile di Expo, da Cascina Triulza e da LabE Fondazione Feltrinelli, che mette in luce tutti gli aspetti cari al Tema dell’Esposizione Universale di Milano: sostenibilità, lotta allo spreco alimentare e rispetto per il cibo e tutti gli esseri viventi.

Al termine, intorno alle 13.30, tutti i visitatori hanno potuto gustare il cibo benedetto.

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«La sicurezza alimentare e lo sviluppo sostenibile sono tra le priorità nazionali della Thailandia». Con queste parole Chavalit Chookajorn, segretario permanente del ministero dell’Agricoltura e delle cooperative thailandese, ha aperto il National Day del Paese a Expo Milano 2015. Alle celebrazioni della Giornata Nazionale ha partecipato la principessa Maha Chakri Sirindhorn. Ad accogliere, questa mattina, l’intera delegazione sono stati Maurizio Martina, ministro per le Politiche agricole, ambientali e forestali e Bruno Antonio Pasquino, commissario generale di Expo Milano 2015.

«La Thailandia – ha spiegato Chookajorn, nel corso della cerimonia dell’alzabandiera – applica la ‘Filosofia del Re della Sufficienza Economica’, una dottrina che enfatizza moderazione, ragionevolezza e prudenza, e che è diventata una fonte di ispirazione per la sostenibilità in ogni ambito della vita.» Entro il 2030 il Paese mira a produrre il 20% dell’energia da fonti rinnovabili, affiancando dunque alla sicurezza alimentare anche quella energetica.

Il Ministro Martina, nel suo discorso, ha elogiato le finalità educative del padiglione thailandese sui temi della sostenibilità e dell’innovazione e ha sottolineato i forti rapporti commerciali tra Italia e Thailandia: «Credo che la liberalizzazione degli scambi tra Unione Europea e Asia porterebbe grandi benefici per entrambi i Paesi, soprattutto per il nostro comparto agroalimentare», ha commentato il ministro Martina facendo riferimento ad un mercato di 600 milioni di persone.

Infine, il ministro Martina ha rimarcato l’importanza della lotta alla fame, questione al centro del dibattito aperto dall’Esposizione Universale: «L’obiettivo ‘Fame Zero 2030’ – ha spiegato – deve essere raggiunto con l’impegno concreto della comunità internazionale e dei nostri due Paesi».

Le celebrazione sono proseguite con uno spettacolo sul tema “Cultura del suolo e dell’acqua” e una dimostrazione di Thai Boxe con il campione Buakaw Banchamek.

La principessa di Thailandia Maha Chakri Sirindhorn, a capo della delegazione, ha quindi visitato Palazzo Italia, dove il segretario permanente del ministero dell’Agricoltura e delle cooperative thailandese Chavalit Chookajorn ha firmato la Carta di Milano.

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Alti funzionari dell’ONU, leader delle organizzazioni della Società Civile di tutto il mondo e grande pubblico si sono dati appuntamento oggi a Expo Milano 2015 per celebrare il World Humanitarian Day. In linea con il tema dell’Esposizione Universale “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”, la Giornata Mondiale Umanitaria delle Nazioni Unite, quest’anno, ha scelto come argomento “Ispirare umanità nel mondo”. Obiettivo principale dei dibattiti e degli incontri di oggi è stato, infatti, suscitare un profondo senso di cittadinanza globale, attraverso le storie di operatori umanitari e gli sforzi per soccorrere le popolazioni in difficoltà.

Alla cerimonia di apertura dei lavori – che si è tenuta nel pomeriggio al Media Centre – hanno preso parte il commissario unico delegato del Governo per Expo Milano 2015, Giuseppe Sala; il commissario generale di Expo 2015, Bruno Antonio Pasquino; il direttore dell’OCHA di Ginevra, Rashid Khalikov; l’ambasciatore Manuel Bessler, delegato del governo svizzero per l’aiuto umanitario e capo dell’aiuto umanitario svizzero (CSA) e il vicedirettore Esecutivo del World Food Programme, Barbara Noseworthy.

Organizzato dall’Ufficio delle Nazioni Unite per il Coordinamento degli Affari Umanitari (OCHA), dal Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite (World Food Programme), in collaborazione con i governi di Italia e Svizzera, le organizzazioni della Società Civile e l’Esposizione Universale, il World Humanitarian Day è una delle tre Giornate Ufficiali ONU a Expo Milano 2015, insieme alla Giornata Mondiale dell’Ambiente (World Environment Day) dello scorso 5 giugno e alla Giornata Mondiale dell’Alimentazione (World Food Day), in programma per il 16 ottobre.

A scandire il programma del World Humanitarian Day la campagna social #ShareHumanity, protagonista della parata tenutasi nel pomeriggio. Rappresentanti dei Paesi e delle Organizzazioni della Società Civile – tra cui Don Bosco Internationalis, Lions Clubs International, ActionAid, Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano, Save The Children, Cesvi, Caritas, Fondazione Triulza e Associazione Mondiale Agronomi (WAA) – hanno sfilato lungo il Decumano, dall’Expo Centre fino al Padiglione della Svizzera, portando insieme alcune parole chiave – Solidarity, Inspire, Dignity, Compassion, Life-saving, Engagement, Commitment, Impartiality, Unity, Responsibility -, per sensibilizzare il pubblico sull’importanza dell’aiuto umanitario e la necessità di sostenere le sue attività.

“Ispirare l’Umanità del Mondo – Se la fame è un’arma, il cibo è strumento di pace” è il titolo della Tavola Rotonda organizzata al Padiglione svizzero, cui hanno partecipato – insieme all’ambasciatore Bessler, a Barbara Noseworthy e a Rashid Khalikov – l’assistente del segretario generale dell’ONU e coordinatore umanitario per la crisi del Sahel Toby Lanzer, il capo Unità per l’Africa Orientale, Occidentale e Australe della Direzione generale per gli Aiuti Umanitari della Commissione europea (ECHO) Cornelis Wittebrood. Sono intervenuti, inoltre, rappresentanti del World Food Programme, di Save The Children, di Casa Don Bosco/VIS, del Lions Clubs International e di Archivio Disarmo, che hanno raccontato la propria esperienza sul campo.

«Il World Humanitarian Day – ha dichiarato il commissario unico delegato del Governo per Expo Milano 2015, Giuseppe Sala – rappresenta un’altra tappa chiave della lunga e fruttuosa collaborazione tra le Nazioni Unite ed Expo. Grazie alla parata e agli eventi collaterali organizzati, oggi Expo Milano 2015 celebra le persone e le attività intraprese in tutto il mondo per portare aiuto, alleviare le sofferenze e offrire supporto alle popolazioni in pericolo. Nel fare ciò, celebriamo ancora una volta la forza della collaborazione e della condivisione di sapere e di idee, che è l’obiettivo principale delle Esposizioni Universali, piattaforme aperte a tutti. Oggi tutti i visitatori hanno l’opportunità di avere maggiori informazioni sul supporto umanitario. E questo è certamente qualcosa che arricchirà e completerà il valore della loro esperienza sul tema di Expo.»

«Grazie alla mia esperienza come responsabile dell’Ufficio interventi umanitari e di emergenza del ministero degli Affari esteri – ha raccontato il commissario generale di Expo 2015 Bruno Antonio Pasquino -, ho capito e sperimentato in prima persona come la cooperazione internazionale abbia bisogno del supporto e delle attività umanitarie per raggiungere i propri obiettivi. Non a caso, l’articolo 1 del Diritto Internazionale sancisce l’obbligo di ‘salvare la vita’».

«Oggi – ha affermato il Direttore dell’OCHA di Ginevra Rashid Khalikov – celebriamo lo spirito che ispira l’azione umanitaria nel mondo. Oggi onoriamo tutti gli eroici operatori dell’aiuto umanitario che hanno dato la loro vita per aiutare le popolazioni più indifese e vulnerabili del mondo.»

«Essere un operatore umanitario non è solo un lavoro – ha precisato l’ambasciatore Manuel Bessler, delegato del governo svizzero per l’aiuto umanitario e capo dell’aiuto umanitario svizzero (CSA) -. È più una vocazione, una professione che ti mette alla prova ma ti gratifica. Sono circa 450mila le persone che nel mondo lavorano come operatori umanitari. Per questo motivo, oggi, in occasione della Giornata Mondiale Umanitaria, vorrei ricordare ancora una volta che ‘proteggere gli operatori umanitari nei luoghi di conflitto armato è un obbligo riconosciuto dalla legge umanitaria internazionale. I rappresentanti degli Stati – e non – devono rispettare e proteggere il personale umanitario così come gli strumenti da loro utilizzati per portare aiuto. L’obbligo di rispettare e proteggere il personale di rilievo umanitario è riconosciuto dall’articolo 71 del Protocollo Aggiuntivo I delle Convenzioni di Ginevra.»

«Share Humanity – ha spiegato il vicedirettore esecutivo del Programma Alimentare Mondiale (WFP) Barbara Noseworthy – non è mai stato così importante come nella situazione attuale. Proprio in questo momento gli operatori umanitari sono sul posto, fornendo assistenza in sei diverse emergenze nel mondo. L’assistenza alimentare è una risorsa vitale dopo disastri naturali come inondazioni, terremoti e siccità o nel caso di epidemie. Cosa fa sì che gli operatori umanitari stiano in prima linea? Credo che al di là della disperazione e delle tragedie di cui sono testimoni, vedono anche il potenziale e i progressi che possono essere fatti, e si sono fatti, grazie all’aiuto umanitario.»

«Celebrare il World Humanitarian Day a Expo – ha commentato il ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali Maurizio Martina – conferma l’evento di Milano come grande piattaforma di dialogo tra popoli. Il tema ‘Ispirare umanità nel mondo’ richiama immediatamente alle questioni della sicurezza alimentare, della lotta alla fame, dello sviluppo più sostenibile che assicuri il diritto al cibo ad ognuno. Principi che abbiamo voluto racchiudere nella Carta di Milano, chiedendo impegni concreti ai cittadini come alle istituzioni, per realizzare un vero cambiamento. Da Expo rilanciamo con forza questi impegni, al fianco delle tante organizzazioni che partecipano all’Esposizione. Insieme a loro vogliamo celebrare il lavoro di centinaia di migliaia di operatori umanitari, che a ogni ora danno un contributo per fare del mondo un posto migliore.»

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Oltre 12 tonnellate di frutta distribuite ai visitatori, degustazioni, eventi e intrattenimenti organizzati dai partner e dai Paesi partecipanti. Oggi Expo Milano 2015 celebra la “Festa della Frutta e della Verdura”, una giornata all’insegna del mangiare sano e dello stile di vita equilibrato. L’apertura ufficiale delle celebrazioni è avvenuta davanti al padiglione “No farmers no party” all’ingresso del Cardo Sud, dove centinaia di agricoltori provenienti da tutta Italia sono stati accolti dal Commissario unico delegato del Governo per Expo Milano 2015, Giuseppe Sala, dal ministro per le Politiche agricole, alimentari e forestali, Maurizio Martina, e dal presidente di Coldiretti, Roberto Moncalvo. E poi ecco un trionfo di pesche nettarine, ciliegie, albicocche e nespole, angurie e meloni che i visitatori, grazie a Coldiretti e Agrinsieme, hanno potuto degustare lungo il Cardo e il Decumano. Intagliatori hanno realizzato sculture artistiche e quattro piramidi con prodotti naturali hanno decorato il Cardo Sud. «Una festa di grande successo, con una partecipazione dei Paesi e dei partner straordinaria – ha sottolineato Giuseppe Sala -; un’occasione importante per provare frutti esotici e abbinamenti inusuali ma davvero gustosi. In questo senso, possiamo parlare di un Expo dei curiosi. Per il futuro stiamo pensando a nuove iniziative, magari con giornate dedicate alla birra e al vino». «Dobbiamo valorizzare sempre più le nostre produzioni ortofrutticole – ha ribadito il ministro Martina -, lavorando sull’organizzazione della filiera, promuovendo qualità ed eccellenza. L’Esposizione Universale è il momento per dimostrare ai 140 Paesi presenti la forza della produzione italiana».

Una Festa che ha coinvolto tutti i Paesi partecipanti, a cominciare da quelli presenti nel Cluster Frutta e Legumi, con cocktail al mango, allo zafferano  e succhi di baobab e ibisco. E poi i frutti tropicali del Brasile, la macedonia di frutta con sciroppo di Mezcal del Messico, le degustazioni di anguria e arancia alla cannella del Marocco e di succo di mele e prugne con il cioccolato in Polonia. Al Parco della Biodiversità, a cura del Padiglione del Biologico NaturaSì, ecco centrifugati biologici. Conaf-WAA (World Association of Agronomists), con il supporto dei loro volontari, ha definito un itinerario di visite guidate dei padiglioni, tra Bahrain, Francia e Marocco, sul tema della Frutta e della Verdura. E poi il gelato alla frutta di Rigoletto e le creazioni dei maestri pasticceri e gelatai del Cluster del Cacao e Cioccolato.

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Ciliegie

Dalle pesche nettarine alle ciliegie, dalle albicocche alle nespole, dall’anguria al melone sino ai frutti più esotici, provenienti da ogni parte del mondo. E ancora melanzane, zucchine, pomodori e fiori di zucca. Martedì 28 luglio, Expo Milano 2015 celebra la “Festa della Frutta e della Verdura”, all’insegna del mangiare sano e di uno stile di vita corretto.

Numerose le iniziative in programma che coinvolgeranno i Paesi partecipanti e animeranno l’Esposizione Universale per tutto il giorno. A cominciare dalla distribuzione a tutti i visitatori di oltre 50 quintali di frutta fresca, da parte di Coldiretti. Tra le prelibatezze da gustare vi saranno le pesche, le susine e gli agrumi tardivi provenienti dalla Lombardia, dal Veneto, dall’Emilia Romagna, dal Piemonte e dalla Calabria. Alle 10.00, davanti al padiglione “No farmers no party” all’ingresso del Cardo Sud, migliaia di agricoltori provenienti da tutta Italia si daranno appuntamento per dare il via ufficiale alla Festa.

La frutta sarà distribuita in tre punti diversi: lungo il Cardo Sud davanti al Padiglione Coldiretti (all’interno del quale sarà presente la Regione Calabria che preparerà spremute di arance tardive e di bergamotto); lungo il Cardo Nord davanti a Palazzo Italia; sul Cardo angolo Decumano, all’altezza del Padiglione Lombardia. Ma non è tutto. Sempre Coldiretti, con ONAFRUT, organizzerà dei laboratori del gusto, con dei “sommelier” che insegneranno alle persone come scegliere e distinguere la frutta migliore, e una serie di iniziative dedicate ai bambini, come le fattorie didattiche, con merendine a base di frutta fresca. Saranno, inoltre, predisposti orti orizzontali e verticali, per raccontare la produzione di verdura in campagna e in città. E ci si potrà divertire con giochi sul compostaggio domestico e sulla stagionalità dei prodotti dell’orto. Degli intagliatori realizzeranno delle sculture naturali artistiche, e l’Unione nazionale dei produttori di Ortofrutta farà arrivare delle sagome a forma di frutta e verdura pronte per i selfie del grande pubblico. Saranno, inoltre, allestite quattro piramidi con prodotti naturali per decorare il Cardo Sud.

Protagonista della festa sarà il Cluster Frutta e Legumi, dove i visitatori potranno scoprire le caratteristiche dei frutti di stagione esposti in un mercato, a cura di Huiyuan. Si potranno assaggiare insalate, smoothies e un particolare succo di frutta e zafferano, la specialità del giorno. Anche i Paesi del Cluster parteciperanno all’iniziativa: l’Afghanistan proporrà un cocktail di mango e un rinfresco allo zafferano, il Gambia succhi di baobab e ibisco, Kyrgyzstan e Uzbekistan frutta tipica, mentre lo Sri Lanka proporrà due presentazioni dei prodotti ortofrutticoli del Paese. Una band scandirà, con le sue performance, il programma degli eventi che animeranno il Cluster. Qui, alle ore 15.30, sono previsti gli interventi istituzionali, a coronamento dei festeggiamenti, con la partecipazione del ministro per le Politiche agricole, alimentari e forestali, Maurizio Martina, il Commissario Unico delegato del Governo per Expo Milano 2015, Giuseppe Sala, e in rappresentanza dei Paesi del Cluster, Harriet Saine del Gambia.

Pesche, pere e albicocche saranno distribuite in altre due postazioni, allestite lungo il Decumano, da Agrinsieme.

Grandi protagonisti, naturalmente, saranno i Paesi partecipanti a Expo Milano 2015, con iniziative ed eventi. Il ristorante del Bahrain proporrà piatti tipici a base di frutta come insalate di datteri, pollo e feta e insalate di anguria e feta, oltre a dolci a base di datteri. Il Brasile darà vita ad un’esposizione tropicale tipica della nazione sudamericana proprio all’esterno del padiglione, mentre il ristorante cileno proporrà il Mote con huesillo, bevanda tradizionale rinfrescante.

In Colombia ed Ecuador ecco la degustazione di frutti tipici; la Francia ha in programma rinfrescanti degustazioni di albicocca e melone presso il proprio Foodtruck. L’Ungheria offrirà ai visitatori degli assaggi di anguria, con tanto di realizzazione di decorazioni e sculture fatte con il cocomero. In Indonesia saranno preparati drink ghiacciati alla frutta, davanti al padiglione irlandese si potrà assistere ad uno showcooking che avrà come protagoniste la patata e la mela.

E ancora: il ristorante del Kazakhistan proporrà un menù appositamente studiato per la Festa, il Messico offrirà una macedonia di frutta con sciroppo di Mezcal e gelato al gusto di Avocado, il Marocco organizzerà una degustazione di anguria e arancia alla cannella, la Russia degli assaggi di mors, bevande tradizionali a base di bacche. Il padiglione della Spagna preparerà una composizione di frutta con melone, anguria, melagrana e arancia, mentre in Sudan sarà possibile assaporare il tipico succo di Baobab, Karkadé e Mango. Infine, il Turkmenistan preparerà differenti tipi di insalate e il melone, frutto tradizionale del Paese; la Turchia offrirà frutta secca al bar del Padiglione.

Anche il Cluster Cacao e Cioccolato proporrà un palinsesto ricco di eventi: i maestri pasticceri e gelatieri arricchiranno le ricette degli showcooking con frutta e verdura. Dalle ore 15.00 alle 17.00, grazie all’azienda Bravo, i gelatieri Paolo Cappellini e Julien Mulato proporranno tre diverse ricette, ispirate al cioccolato in combinazione con frutta e verdura: cioccolato e lampone, gelato al cioccolato fondente e sedano e infine l’accoppiata tra cioccolato fondente e semi di finocchio. Dalle 17.00 alle 18.00 sarà invece ICAM a celebrare la Festa, con Claudio Marcozzi della Pasticceria “Picchio” di Ancona ad inserire l’amarena in una golosa pralina al pistacchio ispirata a “A Silvia” del poeta Giacomo Leopardi. Successivamente, Marcozzi utilizzerà l’arancia candita in una pralina con riso soffiato chiamata “Il Cioccolatino del Papa”, dedicata a Papa Benedetto XVI.

Alla Terrazza “Alessandro Rosso”, a partire dalle ore 18.00 sarà offerto un cocktail a base di frutta.

Al Parco della Biodiversità, nell’ambito dell’iniziativa “Frutta da Bere e da mangiare”, a cura del Padiglione del Biologico NaturaSì, saranno realizzati centrifugati biologici, con abbinamenti curiosi e ricercati di frutta e verdura e degustazioni di ortofrutta di stagione. Dalle ore 10.00, saranno offerti meloni, angurie, pesche e verdura di stagione biologica. Frutta e verdura biologici saranno gli ingredienti principali dell’aperitivo, alle ore 20.00.

Conaf-WAA (World Association of Agronomists), con il supporto dei loro volontari, definiranno un itinerario di visite guidate dei padiglioni, con fil rouge il tema della Frutta e della Verdura. Ogni itinerario si terrà ad intervalli regolari (ore 10.30, ore 11.45, ore 15.30, ore 16.45) con le seguenti tappe: Bahrain, Cluster Frutta e Legumi, Francia, Marocco, Conaf-WAA.

Il Padiglione KIP ospiterà una mostra dedicata al progetto della famiglia Maioli che dal 1928 si dedica alla salvaguardia della biodiversità coltivando oltre 1.200 varietà di frutta “antica” a livello locale e nazionale. Sarà possibile inoltre assaggiare dei gelati preparati utilizzando proprio queste tradizionali varietà di frutta.

Rigoletto e Cioccolato, dalle ore 10.00 alle ore 13.00, proporrà lo stecco di gelato artigianale alla frutta di stagione e ospiterà un classico negozio di frutta di vicinato, per mostrare ai visitatori un punto di vista meno noto della vita dei milanesi e del loro rapporto con il cibo. La frutta di stagione usata per l’allestimento del banco sarà distribuita dalle ore 21.00.

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Baguette. Bagel. Pane nero, di segale o arabo. Rosette, pagnotte e bocconcini. Domani, domenica 19 luglio, Expo Milano 2015 celebra la “Festa del Pane”, chiamando a raccolta tutti i Partecipanti all’Esposizione Universale.

Intorno alle ore 11.30 i Paesi sfileranno lungo il Decumano con i prodotti da forno tipici della loro tradizione gastronomica. Il gioioso “Corteo del Pane” prenderà le mosse dai due estremi del viale principale del sito espositivo, partendo dall’Expo Centre, a Ovest, e dallo spazio Slow Food, a Est.

Due marching band vestite di color oro – il colore del pane appena sfornato – guideranno in Piazza Italia i rappresentanti di Paesi, associazioni e aziende che si uniranno alla parata. Ogni partecipante, in abiti tradizionali, porterà con sé un cesto con la tipologia di pane che caratterizza la propria terra o per raccontare uno specifico aspetto del tema dell’Esposizione Universale “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”: il Madagascar, per esempio, porterà il Koba (pane dolce a base di farina di riso, banana, arachidi e vaniglia), la Palestina il Khobez, mentre l’Eritrea l’Ingera, con il sorgo.

I cesti saranno poggiati sul Tavolo Pangea, a rappresentare quanto il pane sia alimento comune, che unisce tutto il mondo. Ad attendere il corteo, alle ore 12.00, in Piazza Italia, per un saluto, saranno il ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali Maurizio Martina, il rappresentante di CEFA onlus Giovanni Beccari e il responsabile del protocollo e delle relazioni internazionali del Madagascar Tahiry Rajaonarivelo, in rappresentanza dei Paesi.

Organizzata in collaborazione con il ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali, la “Festa del Pane” inviterà, sin dal mattino, i visitatori a scoprire ricette, impasti e farine che fanno del pane elemento e alimento principe nelle diete di tutti popoli del mondo.

Di valore la partecipazione lungo il Cardo. La Regione Basilicata, ad esempio, organizzerà laboratori per la preparazione del Pane di Matera IGP: chi vi prenderà parte avrà a disposizione un impasto di semola di grano duro lucano lievitato, con cui potrà cimentarsi nella lavorazione grazie alle indicazioni di un maestro panificatore. Inoltre, dei figuranti, in tenuta da fornaio, trasporteranno le forme di Pane su una tavola portata a spalla, per il progetto “Da Expo ai territori”.

A partire dalle ore 10.00, il Padiglione dell’Unione Europea distribuirà i panini al miele di Alex e Sylvia, i personaggi animati protagonisti del percorso espositivo. I panini saranno sfornati in collaborazione con la Boulangerie del padiglione Francia.

Dal “Corteo del Pane” alle degustazioni nei singoli padiglioni, sono oltre 30 i Paesi che hanno deciso di partecipare ai festeggiamenti. Ecco alcune delle iniziative in programma.

L’Austria offrirà diverse tipologie di pane, tra cui il pane di farina di legno. Il Belgio proporrà una degustazione di pani zuccherati come il Cramique, un pane brioche con uva sultanina, mentre il Cile farà assaggiare il pan con palta, ossia pane con avocado.

Alle ore 11.00 al Padiglione Israele si potrà mangiare la tradizionale pita con hummus, che sarà riproposta nella versione con Nutella alle ore 17.00, per merenda.

Per l’intera giornata sarà possibile, inoltre, degustare il pane nero Daujenai, nel padiglione Lituania, i panini ripieni di carne “al pastor” e i toast di roast beef con pico de gallo e formaggio gratinato nel padiglione del Messico. Gli Emirati Arabi Uniti e la Slovenia offriranno il loro pane tipico; mentre l’Ungheria proporrà ai visitatori il makos guba, un dolce fatto con semi di papavero, crema e pane a forma di mezzaluna. La Colombia farà assaggiare l’arepa, preparata con farina di mais bianco. E dalle 11.00 alle 22.30, il Kazakhstan farà scoprire il tradizionale Baursak.

La Russia ospiterà nel proprio ristorante Anton Kovalkov che preparerà, dalle ore 12.30 alle 20.00 – in sessioni da 30 minuti – degustazioni a base di porridge e kvas, una bevanda leggermente alcolica, composta da pane di segale o pane fermentato, con erbe aromatiche e miele. Dalle 16.00 alle 18.00, la Repubblica Ceca offrirà pane e marmellate fresche; mentre la Repubblica di Corea proporrà i waffles coreani dalle ore 15.00 alle ore 22.30.

Nel bar del padiglione Brasile sarà possibile acquistare il tipico pane al formaggio; nel ristorante dell’Angola il piatto del giorno sarà il Sorda, a base di pane e gamberetti. Il Sudan venderà pane tipico e la Malesia offrirà gratuitamente ai visitatori che acquisteranno il tradizionale Roti Canai un accompagnamento tra pollo al curry, manzo, uova strapazzate o formaggio.

Il programma della “Festa del Pane” non prevede, però, solo assaggi. La Francia organizzerà, ogni ora, dalle ore 11.00 alle ore 17.00, un percorso di visita dedicato a questo alimento e i visitatori saranno guidati alla scoperta della boulangerie e delle sue specialità. Le visite si concluderanno con un quiz a premi: in palio gadget del padiglione. Anche il Padiglione Germania farà partecipare i visitatori a un live quiz dedicato al pane (dalle ore 14.00 alle ore 17.00, a intervalli di un’ora, e poi alle ore 20.00 e alle 21.00) e proporrà un’offerta speciale di brezel (uno in omaggio a chi ne acquisterà due).

Indiscusso protagonista della Festa del Pane sarà il Cluster dei Cereali e Tuberi. Qui, intorno alle ore 13.00 – dopo il saluto istituzionale del Ministro Martina in Piazza Italia – CEFA onlus insieme a Expo 2015 e allo sponsor ufficiale del Cluster Farine Varvello presenterà il “pane della solidarietà”: una treccia di pane bianco e nero, a rappresentare la simbolica stretta tra mani di diverso colore. Il “pane della solidarietà” sarà prodotto da Farine Varvello fino al 16 ottobre, Giornata Mondiale dell’Alimentazione e distribuito ai visitatori, in cambio di un’offerta. Il ricavato sarà devoluto all’associazione Terra Madre. L’appuntamento vedrà, inoltre, la partecipazione dell’attore comico e cabarettista Stefano Chiodaroli, che si esibirà in uno spettacolo pro bono.

Nell’area comune del Cluster Cereali e Tuberi, sarà inoltre proposta una degustazione di pane preparato con le farine fornite dai Paesi che vi espongono: il Venezuela darà la farina di yucca o mais bianco per produrre le arepas, lo Zimbabwe la farina di baobab, il Togo quella di sorgo. La Bolivia, invece, donerà la farina di quinoa per panificare delle bolitas de quinoa y queso, una sorta di cupcake inglesi tradizionalmente consumate a colazione o a pranzo. I panettieri italiani del forno di Farine Varvello impasteranno pane fresco “speciale”, per forme e ingredienti e lo offriranno con l’aggiunta di un filo d’olio e un po’ di sale, a merenda.

Nel Cluster Biomediterraneo, la Regione Sicilia farà assaggiare pane e marmellata di arance al mattino. A partire dalle ore 17.00, sarà allestito un cooking show e sarà organizzato un aperitivo dal titolo “Pane e… Dieta Mediterranea”, offrendo pane di diversi tipi e forme, condito con prodotti tipici di uno dei Paesi presenti nel Cluster: con le olive per la Grecia, con l’olio per la Tunisia, con l’hummus per il Libano…

Nel Cluster del Riso, dalle ore 11.00 alle ore 18.00 si terrà l’incontro “Al posto del pane – Gluten Free e la filosofia del benessere alimentare” sul tema delle intolleranze con un terapista alimentare. Inoltre sarà possibile degustare per tutta la giornata prodotti al riso in sostituzione del pane, per celiaci.

Anche la Federazione Italiana Panificatori non ha voluto mancare l’appuntamento. In un’area dedicata sul Decumano, davanti al Padiglione della Malesia lavorerà e cuocerà il pane, coinvolgendo i bambini in attività di intrattenimento ed educative.

Sul sagrato del Padiglione della Veneranda Fabbrica del Duomo, davanti alla riproduzione della Madonnina, alcune fornarine in costume distribuiranno gratis le michette preparate dal Forno Maria Marinoni. Mentre a Cascina Triulza, la Regione Umbria farà assaggiare le tradizionali bruschette, e i Lions porteranno in corteo campioni di pane provenienti da diverse aree del mondo. KIP proporrà, dalle ore 16.00, nel proprio ristorante pizze e focacce

Nel Padiglione del Biologico, all’interno Parco della Biodiversità, al mattino – alle ore 10.30 e alle ore 12.00 – e nel pomeriggio – alle ore 15.00, 17.00 e 19.00 -, si terrà il laboratorio curato da NaturaSì “Il tuo pane”. Nel corso dell’appuntamento, tre attori nelle vesti di antichi fornai faranno realizzare direttamente ai visitatori della pasta di pane che ognuno potrà portare a casa, per completare la lievitazione e cuocerla. Alce Nero Berberé, per l’occasione, proporrà una novità: il Panino Mediterraneo, con gli ingredienti più rappresentativi del bio Made in Italy.

A Casa Corriere, alle ore 18.00, si terrà l’incontro “Onorare il pane: l’alimento dell’altruismo e della condivisione”, cui prenderanno parte Rocco Princi, patron dell’omonimo locale-panetteria a Milano e a Londra, e don Gino Rigoldi.

A festeggiare il pane saranno, inoltre, partner e concessionari di food. A partire dalle ore 10.30 alle ore 11.30, nello spazio antistante il Nutella Concept Bar, Ferrero distribuirà gratuitamente pane e Nutella.

Alcuni ristoranti regionali di Eataly proporranno un piatto tipico della tradizione a base di pane. Inoltre, il fornitore di pane di Eataly (Pausa caffè con il Carcere di Alessandria) produrrà due speciali tipologie di pane, che andranno a completare il tradizionale menu.

Sulla terrazza di Identità Golose sarà possibile assaporare panini d’autore sia dolci (pane burro e zucchero) sia salati (pane burro e acciughe), realizzati dallo chef Andrea Ribaldone.

Il chiosco Marinoni, invece, proporrà degustazioni del tipico pane milanese pan tramvai, con l’uvetta; laboratori per i bambini “Piccole mani in pasta” e la mostra di disegni e poesie della Scuola Primaria Leonardo da Vinci di Milano “Parlami del Pane”.

“Bello e Buono” si presenterà ai visitatori con il Panuozzo campano, un panino fatto con l’impasto della pizza e farcito con salsicce napoletane, friarielli, parmigiana di melanzane, mozzarella di bufala e pomodori capresi.

Nel suo spazio “Pasta e Pizza” realizzerà un’esposizione di particolari forme di pane e offrirà degustazioni di fette di pane con olio, pomodori o crema al cioccolato. Il Birrificio Angelo Poretti farà degustare, in abbinamento alla birra 6 luppoli e 9 luppoli, un pane fatto con gli “scarti nobili” (orzo e trebbie) della lavorazione della birra. Mentre in Piazzetta Piacenza, sono previsti alcuni momenti di assaggio nel corso della giornata: pane e bruschetta alle ore 16.30 e 18.30; e pane e salame e pane e coppa alle ore 19.30 e alle ore 21.30.

Dalle ore 15.00 alle ore 20.00, infine, acquistando un panino con il culatello a Casa Ferrarini si avrà in omaggio una bevanda.

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Dall’utilizzo dei pascoli in modo razionale in Mongolia alla conservazione degli uliveti antichi nel Mediterraneo, dalla rete del Banco Alimentare italiano al miglioramento dei sistemi di irrigazione nelle aree rurali della Siria. Sono questi alcuni dei 18 progetti vincitori del Bando sulle Best Sustainable Development Practices for Food di Expo Milano 2015, illustrati oggi nel corso della premiazione avvenuta all’Auditorium di Palazzo Italia. Con la cerimonia odierna si apre una settimana di eventi che l’Esposizione Universale dedica alle “migliori pratiche” sulla sicurezza alimentare, promosse nell’ambito del programma “Feeding Knowledge”.

La distribuzione geografica delle migliori pratiche mondiali nel campo agro-alimentare e della nutrizione vede l’Africa trionfare con ben 7 progetti. Seguono l’Asia con 6, il continente americano con 3 e l’Europa con 2.

A salutare i vincitori il ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, Maurizio Martina, il Commissario Unico Delegato del Governo per Expo Milano 2015, Giuseppe Sala, e il Commissario Generale del Padiglione di Monaco, Robert Fillon, in rappresentanza del Principe Alberto II, Presidente del Comitato Internazionale di Selezione incaricato di individuare le iniziative vincitrici, annunciate a inizio 2015.

Alla premiazione sono intervenuti inoltre Maria Cruz Díaz Álvarez, presidente dell’Associazione Mondiale degli Agronomi, Luisa Collina, docente del Politecnico di Milano, delegato del Rettore per Expo 2015, e Cosimo Lacirignola, Segretario Generale del CIHEAM (Centre International de Hautes Etudes Agronomiques Méditerranéennes).

«Le diciotto pratiche selezionate – ha sottolineato Maurizio Martina – rappresentano al meglio un racconto straordinario, locale e globale, delle grandi imprese e piccole realtà che si uniscono, dando ciascuna qualcosa all’altra. Questa rete di esperienze e contatti deve andare oltre il 31 ottobre e diventare uno dei grandi lasciti dell’Esposizione Universale.»

«La forza del nostro straordinario tema sta dimostrando che questa è una delle tanti chiavi di successo di Expo – ha ribadito Giuseppe Sala -. Con le Buone Pratiche avevamo la volontà di portare un grande messaggio, ma anche far capire che tutto si riconduce alle piccole realtà virtuose.»

I diciotto vincitori sono stati selezionati su 786 candidature, raccolte nell’ambito del Bando che è stato lanciato nel novembre del 2013 e chiuso nell’ottobre del 2014, col supporto del Programma “Feeding Knowledge”.

Quest’ultima è un’iniziativa strategica di Expo Milano 2015, sviluppata e realizzata dal CIHEAM di Bari e dal Politecnico di Milano.

Cinque progetti – realizzati in Mongolia, Niger, Guatemala, Tanzania e Italia – sono narrati con un filmato, nell’ultima sala di Padiglione Zero; gli altri 13 sono raccontati attraverso racconti fotografici.

Lista delle Buone Pratiche vincitrici

1° premio

“Pasture user groups for sustainable rangeland management in Mongolia”

  • Priorità tematica: 1 – Gestione sostenibile delle risorse naturali
  • Paese: Mongolia
  • Breve descrizione: Promozione di azioni collettive tra gli allevatori nomadi per implementare misure contro la desertificazione. Nel 2013, sono stati recuperati 3,4 milioni di ettari di territorio desertificato.

“Intensification of agriculture by strengthening cooperative agro-input shops”

  • Priorità tematica: 2 – Miglioramento qualitativo e quantitativo delle coltivazioni
  • Paese: Niger
  • Breve descrizione: Raggiungimento di consapevolezza e aumento delle possibilità di accesso alle cooperative.

“Regional Network to support small producers of coffee”

  • Priorità tematica: 3 – Dinamiche socio-economiche e mercati globali
  • Paese: Guatemala
  • Breve descrizione: Creazione di incubatori di semi di caffè, valorizzazione delle varietà locali e aumento del valore della produzione. Diversificazione della produttività attraverso attività turistiche e commerciali, con il coinvolgimento delle donne e la valorizzazione del loro contributo.

“Africa Milk Project: love your land, fight poverty, drink your milk”

  • Priorità tematica: 4 – Sviluppo sostenibile delle piccole comunità rurali nelle aree marginali
  • Paese: Tanzania
  • Breve descrizione: Creazione dell’azienda Njombe Milk, che copre l’intera filiera produttiva e introduzione di innovazioni tecnologiche relative alla pastorizzazione del latte.

“Food Is a Resource to Secure Tangible Assistance and Inclusion to the Deprived”

  • Priorità tematica: 5 – Modelli di consumo alimentare
  • Paese: Italia
  • Breve descrizione: La rete del Banco Alimentare dona prodotti alimentari alle organizzazioni di carità che assistono i più poveri.

2° premio

“Conservation and Management of Lampi National Park in Myanmar”

  • Priorità tematica: 1 – Gestione sostenibile delle risorse naturali
  • Paese: Myanmar
  • Breve descrizione: Sviluppo di un piano di gestione territoriale che definisce l’accesso alle risorse e il loro utilizzo da parte delle popolazioni locali e degli stranieri. La pesca su piccola scala viene favorita per diminuire la pressione sull’ambiente naturale. Creazione di ufficio per formare le comunità locali al ruolo di guida turistica.

“Introducing No-Till Conservation Agriculture to Lebanon”

  • Priorità tematica: 1 – Gestione sostenibile delle risorse naturali
  • Paese: Libano
  • Short description: Introduzione di metodi di agricoltura conservativa che prevedono di non arare la terra per limitare la desertificazione del suolo attraverso una copertura organica della terra.

“Identification and conservation of the high nature value of ancient olive groves in the Mediterranean region”

  • Priorità tematica: 1 – Gestione sostenibile delle risorse naturali
  • Paese: Più aree
  • Breve descrizione: Creazione di un sistema sostenibile e integrato tra il campo e il livello di governo locale di conservazione degli ulivi centenari.

“First phase: RATIONALISATION OF RAS EL AIN IRRIGATION SYSTEMS Second Phase: RATIONAL USE OF NATURAL RESOURCES TO IMPROVE AGRICULTURE PRODUCTIONS”

  • Priorità tematica: 1 – Gestione sostenibile delle risorse naturali
  • Paese: Siria
  • Breve descrizione: Introduzione di un nuovo sistema di irrigazione, di nuove metodologie per il calcolo del fabbisogno di acqua e per l’ottimizzazione dei sistemi di fertilizzazione, di nuovi macchinari e di una migliore gestione dei pesticidi.

“Ecuador, ancestral grains fight poverty and malnutrition”

  • Priorità tematica: 2 – Miglioramento qualitativo e quantitativo delle coltivazioni
  • Country: Ecuador
  • Breve descrizione: Recupero di antiche ricette dimenticate, valorizzazione di tecniche ancestrali, e integrazione con la moderna conoscenza agro-ecologica, formazione alle produzioni organiche.

“Nourishing the land, nourishing the people”

  • Priorità tematica: 2 – Miglioramento qualitativo e quantitativo delle coltivazioni
  • Paese: Madagascar
  • Breve descrizione: Un insieme di buone pratiche che riguardano un nuovo metodo per coltivare il riso usando meno semi, meno terra e meno acqua aumentando il raccolto.

“Tradition and innovation: ensuring a more sustainable and equitable future for Karakorum communities”

  • Priorità tematica: 2 – Miglioramento qualitativo e quantitativo delle coltivazioni
  • Paese: Pakistan
  • Breve descrizione: Sono state adottate e implementate: innovazioni tecnologiche per la produzione agricola, il commercio e il processo produttivo; campagne di vaccinazione del bestiame e  promozione di un utilizzo efficiente delle risorse naturali.

“Farmer-researcher networks and North-South partnerships to transform West African agriculture and society towards sustainability, justice and wealth”

  • Priorità tematica: 3 – Dinamiche socio-economiche e mercati globali
  • Paese: Multiple regions
  • Breve descrizione: Messa in atto di un’organizzazione istituzionale in un programma “action-research” e generazione di conoscenza scientifica in una piattaforma di innovazione.

“Informatics tool for the competitiveness of local food productions from South Mediterranean Countries to European entry points (Italy)”

  • Priorità tematica: 3 – Dinamiche socio-economiche e mercati globali
  • Paese: Egitto
  • Breve descrizione: Creazione di una procedura e di uno strumento ICT per rinforzare le connessioni tra il settore pubblico e il settore private della filiera dell’esportazione di generi alimentari, per mettere in Comunicazione il Servizio Fitosanitario e l’Autorità portuale e aumentare il livello di trasparenza delle procedure import-export.

“Eradication of the tsetse fly Glossina palpalis gambiensis from the Niayes in Senegal”

  • Priorità tematica: 4 – Sviluppo sostenibile delle piccole comunità rurali nelle aree marginali
  • Paese: Senegal
  • Breve descrizione: Applicazione del concetto di controllo totale della popolazione per l’eliminazione sostenibile della mosca tze-tze.

“Sri Lanka, reconciliation happens through respect for environment, healthy organic food and joined marketing opportunities”

  • Priorità tematica: 4 – Sviluppo sostenibile delle piccole comunità rurali nelle aree marginali
  • Paese: Sri Lanka
  • Breve descrizione: Innovativo modello a basso costo e basso impatto ambientale per produzioni agricole su scala ridotta, basata sulla combinazione di fertilizzanti organici prodotti “in casa”, controllo dei pesticidi e diversificazione delle colture.

“Kiwicha (Amaranto) Agriculture native to the human and social development as the only alternative to the battle against hunger in the region-Salta- Argentina”

  • Priorità tematica: 5 – Modelli di consumo alimentare
  • Paese: Argentina
  • Breve descrizione: Introduzione della coltivazione dell’Amaranto, sviluppo di una rete territoriale, rafforzamento dell’organizzazione socio-economica e ottimizzazione dei sistemi per la produzione e il commercio.

Malawian Women as Agents of Change for Nutritional and Agricultural Development

  • Priorità tematica: 5 – Modelli di consumo alimentare
  • Paese: Malawi
  • Breve descrizione: Buone pratiche di cura e nutrizione dei bambini attraverso processi di apprendimento rivolti alle comunità, adozione di metodi di allevamento più efficaci, organizzazione di cooperative di agricoltori, mobilitazione di fondi all’interno delle comunità attraverso il risparmio e il prestito.

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