19 April, 2024
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Il 19 gennaio la ASL Sulcis divulga una notizia apparentemente rivoluzionaria, il Direttore Generale definisce “estremamente importante dotare il territorio di servizi integrati che consentano di avere le migliori cure attraverso percorsi terapeutici condivisi”.
Inaugurazione con foto che passerà alla storia sul sito ASL Carbonia, entusiasmo alle stelle della dottoressa Giuliana Campus, del consigliere regionale, dell’oncologo ma anche del sindaco di Iglesias che apprezza l’iniziativa e prevede mobilità oncologica positiva da altri territori, se fosse un ciclista non scamperebbe all’antidoping.
Ma di cosa stiamo parlando? «Abbiamosentenzia il D.G. potenziato il servizio oncologico, niente tagli al Sirai». Espressioni salomoniche per dispensare un po’ di valium a possibili campanilismi. In realtà, per il momento l’iniziativa si limita ad una accoglienza ambulatoriale settimanale (una mattina) per i pazienti oncologici del distretto di Iglesias, non si può certo condividere l’euforia sanitaria per una città abituata alle inaugurazioni, ai fuochi d’artificio a salve senza continuità.
La regione sarda con delibera di giunta N. 41/36 del 1.12.2023 Istituisce il Codice DO7: «Sospetto diagnostico di patologia neoplastica».

Recente ma opportuna esenzione, prevede un finanziamento per la ASL di Carbonia dedicato, di quasi 64.000 euro per il 2023 e tre volte tanto negli anni successivi. Apparentemente qualcosa si muove ma quali sono le priorità per i pazienti tumorali e le rispettive famiglie? Come possiamo raccontare il tempo dell’angoscia, dell’incertezza che cresce di giorno in giorno dal primo sospetto di tumore al momento della proposta terapeutica?

Il cancro è malattia globale, malattia della famiglia

La Malattia Tumorale è sofferenza globale, decolla con un manipolo di cellule atipiche per dilagare e acchiappare l’umanità complessiva del paziente, la famiglia, la cornice sociale del paziente. Che fare? Ma, soprattutto, come fare in fretta perché quel sospetto interrompe, annichilisce sogni, progetti, speranze, non di attesa sopportabile si tratta.

Come procede oggi il percorso diagnostico oncologico dopo il sospetto? La risposta del Servizio sanitario pubblico è lenta, troppo lenta, inadeguata ad accogliere la domanda pressante di un futuro senza certezze. Nella mia esperienza quotidiana non ricordo prime diagnosi arrivate dall’Oncologia del Sulcis, dai reparti ospedalieri certamente, spesso in occasione di ricoveri e accertamenti ma in genere la diagnosi origina nel territorio per valutazioni proposte dal medico di famiglia o pediatra, confermati da specialisti privati, come mai? Il Paziente non trovando pronta accoglienza nella ASL perché inaccettabili i tempi della sanità pubblica, sperimenta la prima ma non sarà l’ultima delusione, deve confrontarsi con la non rinviabile necessità di investire da un momento all’altro i suoi risparmi quando ci sono e comunque decolla il calvario non solo economico ma emotivo, esistenziale e comincia il nomadismo per la salvezza.
Gli uomini sono uguali difronte alla legge? spesso, non altrettanto davanti al cancro certamente “democratico” ma la diagnosi precoce e quindi l’esordio terapeutico vede privilegiato chi ha buone disponibilità economiche.
Registro tra i miei pazienti, oggi più del passato, una grossa percentuale di viaggi per diagnostica oncologica extraregionale (Lombardia, Veneto, Lazio) e regionale extra ASL, come del resto una significativa percentuale di malati tumorali (70%) che ricevono chemioterapie e follow-up si proiettano verso lidi distanti dal Sulcis. Esiste quindi una significativa mobilità passiva (transumanza di euro) oncologica per la nostra ASL a cui si sommano le spese individuali ingiuste, disumane e i disagi di centinaia di famiglie che incrociano solitudine e l’abbandono dalle istituzioni sanitarie.

Su bixinau

Ho assistito con autentica emozione a collette di quartieri e gruppi di Amici (Su Bixinau, oggi, che tristezza, meno vissuto e partecipato di un tempo) che pur di sostenere un malato oncologico si sono organizzati per garantire il viaggio della speranza, sostituendosi al sistema sanitario sempre più ostaggio dei famelici partiti politici per i quali la solidarietà è solo elettorale. Da tanto frequento le trincee della sofferenza e della malattia e quando partecipo a trasformazioni della “normalità”, sempre più orientata all’egoismo e al disinteresse sociale, in solidarietà mi chiedo dopo qualche brivido e non poca rabbia cosa si dovrebbe fare? La triste realtà richiede responsabilità e buon senso da parte di tutti.
Ho sperimentato l’ingiustizia che subiscono tutti i pazienti fragili normalmente invocati nelle campagne elettorali ma subito dopo “scordati e scaricati” per iniziative più clientelari e vantaggiose. Da anni i pazienti del Sulcis, oncologici e non, come della Sardegna, devono affrontare, benché esenti,spese dovute al dilettantismo della regione incapace di garantire i diritti contemplati nei LEA. Questi pazienti sono la “mission” del medico e del sindaco del paese, questi garantiscono il mio onorario mensile, quello dei sindaci e i suoi dottoressa Giuliana Campus (indicata secondo lo Spoil system) eppure io mi indigno e vergogno come tanti miei colleghi ma Lei e i sindaci?
Chiesi nel 2021, considerandoli sensibili alle vicende dei loro cittadini, al presidente dell’ANCI Emiliano Deiana e del CAL Andrea Soddu un impegno per rivendicare dalla regione il rimborso ai pazienti riconosciuti titolari di esenzioni le spese per terapie e accertamenti urgenti sostenuti personalmente ma ingiustamente. Nessuna risposta, il sindaco Mauro Usai si impegnò pubblicamente nel marzo 2022 davanti a buona parte del consiglio comunale, numerose associazioni e sindacati a sostenere l’iniziativa…non pervenuta. Per segnalare la mia personale delusione e sfiducia in quanti in quella foto inaugurativa le hanno garantito, silenzio ipocrita e simpatia le racconto un episodio eloquente di come Lei, il suo staff e la Giunta regionale siete distanti dalla realtà, contraddittori e inaffidabili.
Martedì 23 gennaio, alle ore 16,30, in ambulatorio incontro (chiamiamolo) Giovannino, mi consegna gli esami e accertamenti che aspettavamo, preparo la richiesta di visita oncologica con ben evidenziata l’esenzione D07, il paziente raggiunge il CUP dell’Ospedale Santa Barbara e dopo 35 minuti rientra in ambulatorio per aggiornarmi:
«Dottore al CUP mi hanno detto che l’esenzione D07 non esiste e che se volevo la visita potevo farla tra qualche mese ma non al CTO, al Policlinico di Monserrato, non intendo aspettare, mi suggerisca il nome di uno specialista privato.»

«Non sappia la tua sinistra quello che fa la destra.»

Epidemiologia oncologica Sulcis 

Il distretto di Iglesias censiva secondo i dati presentati nel corso della Giornata del malato tumorale del 2011 (sarà mia premura farle arrivare le slide dell’iniziativa ) oltre 1.700 pazienti
Tumorali 4.000 nell’intero Sulcis, oggi per l’impennata dovuta all’invecchiamento arriviamo a 1.800 e 4.200, tra i miei pazienti il cancro è da alcuni anni la prima causa di morte, recentemente le diagnosi arrivano spesso dopo gravi ritardi o dopo importanti sforzi economici, francamente sentire Lei che dedicando una mattina alla settimana a questi malati fa invertire la rotta sgomenta, farebbe risparmiare la benzina a qualche famiglia per i 25 chilometri che separano Carbonia e ben figurare qualche politico di Iglesias, e poi?
Moltiplicare gli ambulatori senza rimodulare il metodo, garantire l’immediata diagnostica non produce vantaggi concreti ai pazienti. L’Oncologia negli Stati Uniti e Inghilterra da decenni propone un approccio differente, condivisibile e vantaggioso per i pazienti ma in Italia non è mai stato semplice accettare, handicap della nostra medicina, una variazione di rotta su convinzioni cristallizzate ma potenzialmente migliorabili.

Iglesias città dell’auto aiuto

Nel 2002 nasceva in città il primo gruppo di Auto Aiuto tra malati tumorali in Sardegna, ispirandosi al primo nato a Burlington nel 1974 e al Metodo Simonton. Si riconosce al paziente una innata energia, una potenzialità da mettere in gioco nei momenti di maggiore sconforto, tanta vitalità si può valorizzare sia nella fase diagnostico-terapeutica ma anche dopo e con l’Auto Aiuto trova la straordinaria opportunità di dare significato all’esperienza neoplastica.
Può la Medicina moderna quando tratta malattie globali come i tumori, l’alcolismo e il disagio mentale o le malattie demielinizzanti fare a meno della collaborazione preziosa e insostituibile dei Pazienti e delle loro famiglie impegnate nell’Auto Aiuto?

Sarebbe veramente utile la destinazione dei locali della ASL, nelle cittadine più popolate, dedicati ai pazienti per favorire l’incontro tra chi ha superato le difficoltà e coloro che le stanno affrontando, nascerebbe una alleanza terapeutica tra chi offre e chi riceve, i risultati sarebbero di grande aiuto ai medici di riferimento.

Dare senso alla vita

Il malato merita di essere valorizzato innanzitutto come Uomo, essenziale curare l’organo malato ma doveroso rinvigorire tutte le dimensioni sane che normalmente la Medicina sottovaluta, il primo oppositore alla neoplasia è la parte sana del paziente, da attivare senza rinvii. Chirurgia, Radioterapia, Chemioterapia da far decollare tempestivamente quando indicata ma immediato sostegno psicologico e Auto Aiuto in una visione olistica armonica. Simonton (Oncologo e Radioterapista) dimostrò che un supporto psicologico settimanale raddoppia la sopravvivenza del malato oncologico rispetto ai controlli. Iglesias dal settembre 2009 è Città dell’Auto Aiuto con delibera del Consiglio comunale, meriterebbe una rilettura, tra un evento e l’altro.

Un Servizio Oncologico Provinciale diventa riferimento solo se garantisce:
ACCOGLIENZA e ASCOLTO: Rapido nella diagnostica
CONDIVISIONE e SOLIDARIETA’: Empatia con la sofferenza
TERAPIA: quanto si possa realizzare in quel Territorio compresa di psicoterapia
SPERANZA nel FUTURO: certamente non facile da iniettare ma testimoniabile con L’Auto Aiuto
STRETTI e COSTANTI CONTATTI con il TERRITORIO
Un Servizio Oncologico Utile alla Comunità non si valorizza con numerose succursali ma deve essere UNICO, ORGANIZZATO, ACCESSIBILE in tempi rapidi con proposte e trattamenti immediatamente realizzabili. Tutto il resto sono chiacchiere, marchette politiche, battaglie campanilistiche, dannose al presente e futuro dei malati.
Chi vive lontano dalla prima linea è come il naufrago, parla senza sestante, propone senza avere ascoltato, annusato, visto, palpato e condiviso la realtà.
Le avanzo una proposta: accertamenti diagnostici gratuiti, garantiti rapidamente per tutti i pazienti con sospetta patologia tumorale prescrivibili dal medico di famiglia, ospedaliero, specialista Ambulatoriale che si assumono la responsabilità del sospetto diagnostico.
Non si offenda ma qualche visita in più al CTO secondo Lei cambia veramente questa storia?
Se i protagonisti dell’inaugurazione al CTO avessero un parente stretto con una sospetta neoplasia porterebbero la richiesta al CUP?

Giorgio Madeddu
Medico di famiglia Iglesias

Una piazzetta per ricordare la dott.ssa Fleanna Chirigu, pediatra, una professionista della sanità iglesiente che ha dato lustro alla città di Iglesias.
Questa mattina, alla presenza del sindaco Mauro Usai, di alcuni consiglieri comunali, parenti e amici, è stata scoperta la targa col suo nome nella piccola piazzetta a lei intitolata, lungo la via Cattaneo, all’ombra delle grandi palme che l’adornano. Forse troppo piccola per una figura così importante per la città.
E’ stato il consigliere di minoranza Luigi Biggio a chiedere che l’amministrazione comunale ricordasse con un gesto tangibile la figura di colei che è stata la prima pediatra del Sulcis Iglesiente.
Fleanna Chirigu, classe 1928, è scomparsa dopo una lunga malattia il 2 luglio del 2010. Tutta la sua esistenza è segnata dall’amore per la sua professione esercitata, come ha ricordato il dott. Nuccio Guaita, con religiosa attenzione. La dott.ssa Fleanna Chirigu, infatti, tra le altre cose, aveva aderito all’ordine francescano quale terziaria ma pur sempre una donna libera e aperta, ha aggiunto, anche verso coloro che nulla avevano a che fare con la religione.
Dopo la laurea in Medicina e la specializzazione in Pediatria presso la Clinica Macciotta di Cagliari la dott.ssa Fleanna Chirigu consegue successivamente anche la specializzazione in Pneumologia presso la scuola Forlanini di Roma. La sua attività professionale si articola tra la libera professione e come componente dell’equipe medica del Preventorio infantile antitubercolare, all’epoca facente capo alla Previdenza Sociale, divenendo primario del reparto di Pneumologia dell’ospedale F.lli Crobu.
Ad un anno dalla sua scomparsa, in Congo, a Mbuonò Brazzaville, in una missione gestita dalle Suore Figlie di San Giuseppe di Genoni, Le è stato dedicato un reparto di ostetricia e neonatologia.
Sono convinto, ha detto Luigi Biggio, promotore dell’iniziativa, che se la dott.ssa Fleanna Chirigu fosse ancora tra noi, nel suo cuore albergherebbero sentimenti di profonda tristezza di fronte a quanto prodotto dalla politica regionale, soprattutto negli ultimi vent’anni, e non solo relativamente al F.lli Crobu, presidio per il quale anche Lei, con la sua dedizione, competenza e professionalità, ha contribuito a far divenire, negli anni che furono, un vero e proprio punto di riferimento per la sanità pediatrica in tutto il territorio regionale, e non solo.

Carlo Martinelli

 

 

Il gruppo della lista Mauro Usai Sindaco, a Iglesias, perde due consiglieri. Federico Melis e Gianna Concu passano al Gruppo Misto, ma restano in maggioranza.

«Tale scelta, sofferta e meditata nel temposcrivono in una nota i due consiglieri -, è derivante dal venir meno di quelli che sono i criteri minimi di appartenenza ad un gruppo politico, ossia il coinvolgimento nelle decisioni e nelle scelte politiche. Di conseguenza, si è creato un totale dissenso nelle linee di indirizzo interne ed esterne che non consentono per entrambi una proficua prosecuzione della collaborazione.»

«Pur rimanendo all’interno della maggioranza a sostegno del Sindaco Mauro Usai aggiungono Federico Melis e Gianna Concu -, al fine di veder applicato e compiuto il programma elettorale nonché le linee programmatiche votate in Consiglio, verrà perseguita un’azione politica volta alla valorizzazione del ruolo del Consiglio comunale, affinché lo stesso non venga svilito a semplice organo di ratifica di atti, ma riacquisisca il ruolo di organo istituzionale centrale nell’attività politica cittadina.»

La lista “Mauro Usai Sindaco” è stata la più votata alle elezioni amministrative 2023, con 4.103 voti (28,8%), con i quali ha eletto 8 dei 18 consiglieri di maggioranza. Il più votato della lista e dell’intero Consiglio comunale, con 665 preferenze, è stato Alessandro Pilurzu, eletto in Aula nella riunione d’insediamento, presidente dell’Assemblea. Federico Melis e Gianna Concu sono stati il 7° e l’8° eletto, rispettivamente con 162 e 158 preferenze. Dopo la nomina ad assessore di due degli eletti, Claudia Sanna e Vito Spiga, dimissionari per incompatibilità tra le due cariche, sono subentrati in Consiglio i primi due dei non eletti, Marco Antonio Entrudis e Alberto Theodor Francu.

E’ stata presentata questa mattina, nella sala Remo Branca del Municipio di Iglesias, la 27ª edizione del “Miracolo di Natale”, l’evento di solidarietà creato da Gennaro Longobardi, che si concluderà il 18 dicembre in 22 città e paesi della Sardegna (Cagliari, Alghero, Bosa, Burcei, Carbonia, Decimomannu, Domusnovas, Elmas, Guasila, Iglesias, Macaralagonis, Monserrato, Porto Torres, Quartu Sant’Elena, Quartucciu, Sassari, Selargius, Sestu, Tortolì, Villacidro, Villamassargia, Villaputzu).

Iglesias è stato il terzo Comune della Sardegna ad aderire a “Il miracolo di Natale” e da allora ha sempre incrementato l’impegno della comunità nella raccolta di generi alimentari a lunga conservazione, articoli per bambini e giocattoli, grazie all’impegno delle associazioni e il concorso dell’Amministrazione comunale.

Alla conferenza stampa di presentazione, con il sindaco Mauro Usai, gli assessori Angela Scarpa, Claudia Sanna, Daniele Reginali e Vito Spiga, hanno partecipato l’amministratore apostolico della diocesi di Iglesias, il cardinale Arrigo Miglio; Raffaele Callia, responsabile del Servizio Studi e Ricerche Caritas Sardegna e direttore della Caritas di Iglesias; Riccardo Aru, organizzatore locale de “Il miracolo di Natale”; Gennaro Longobardi; il consigliere regionale Michele Ennas.

Questa sera sono state accese le luminarie natalizie e sono stati inaugurati i Mercatini di Natale, in Piazza Sella.

Allegate le fotografie della presentazione e gli interventi.

 

            

 

 

 

Il 18 dicembre, a Iglesias, si terrà la 27ª edizione del “Miracolo di Natale”. Tutti i dettagli dell’evento verranno illustrati giovedì 7 dicembre, alle 11.00, in Sala Remo Branca. Interverranno alla conferenza stampa, oltre ai rappresentanti degli organizzatori e delle associazioni partecipanti, l’amministratore apostolico della diocesi di Iglesias cardinale Arrigo Miglio e il sindaco Mauro Usai.

Giovedi 7 dicembre, alle ore 18.00, saranno accese le luminarie natalizie e verranno inaugurati i Mercatini di Natale in Piazza Sella.

Si è svolta questa mattina, nella sala al secondo piano del Centro direzionale di via Isonzo, la conferenza stampa degli eventi del Natale di Iglesias 2023. Il sindaco Mauro Usai, era affiancato dagli assessori Claudia Sanna (Cultura, Spettacolo e Grandi eventi), Daniele Reginali (Bilancio e programmazione, Partecipate, Attività produttive), Angela Scarpa (Politiche sociali e dell’inclusione sociale) e Vito Spiga (Sport e politiche giovanili, Pubblica Istruzione, Decentramento, Agricoltura). Erano presenti in sala anche gli altri tre assessori Francesco Melis (Ambiente, Protezione civile, Bonifiche, Polizia locale e viabilità, Informatizzazione, Arredo urbano), Giorgiana Cherchi (Urbanistica e paesaggio, Patrimonio e manutenzioni, Politiche abitative) e Alberto Cacciarru (Lavori pubblici, Rigenerazione urbana, Grandi opere).

Il programma degli eventi è molto ricco, destinato a tutte le fasce d’età. L’obiettivo è allietare le giornate di festa ai residenti, stimolandoli a viverle nella loro città, e attirare tanti visitatori e turisti, dalla Sardegna e non solo. Sono già numerose le prenotazioni per il periodo di Natale e fine anno arrivate alle strutture ricettive, destinate a crescere già dai prossimi giorni. Per l’organizzazione e la realizzazione degli eventi sono state coinvolte numerose associazioni cittadine. Un programma di eventi tanto ricco è stato reso possibile da un considerevole investimento economico, finalizzato alla promozione turistica della città, già avviata con successo con gli eventi dell’estate e dell’autunno, e, contestualmente, al sostegno alle attività economiche cittadine. I primi risultati dell’azione promozionale sono già emersi, ponendo la città di Iglesias, con il suo grande patrimonio naturale e culturale, all’attenzione dell’intera Isola e non solo, e – come ha sottolineato il sindaco Mauro Usai – l’Amministrazione comunale è fermamente intenzionata a proseguire sulla strada intrapresa.

Sui dettagli del programma degli eventi, che culmineranno con l’attesissimo concerto di Capodanno di Fred De Palma, uno dei trenta artisti che saranno protagonisti del prossimo festival di Sanremo, torneremo nei prossimi giorni, ora vediamo le interviste realizzate stamane con il sindaco Mauro Usai e l’assessora Claudia Sanna.

   

 

E’ stato inaugurato questa mattina a Iglesias il nuovo Ufficio di prossimità nei locali della ex Pretura, in via Pacinotti, nel quartiere di Serra Perdosa. Anche il comune di Villamassargia avrà il suo Ufficio di Prossimità, nel palazzo del Comune, la cui inaugurazione è avvenuta questo pomeriggio alla presenza delle autorità locali e dei funzionari della Regione.
A Iglesias il canonico nastro inaugurale è stato tagliato dal sindaco Mauro Usai insieme alla segretaria comunale Lucia Tegas e ai funzionari della Regione.
Gli Uffici di Prossimità, promossi dal ministero della Giustizia, nascono con l’intento di avvicinare l’amministrazione della Giustizia, in particolare quella della Volontaria Giurisdizione, ma non solo, ai cittadini delocalizzando una serie di servizi fino ad oggi tutti concentrati nei palazzi di Giustizia provinciali.
Una sorta di parziale marcia indietro rispetto alle decisioni assunte all’epoca in cui furono soppressi quasi tutti gli uffici periferici del Giudice di Pace di cui Iglesias e Carbonia erano sede.
Con il decreto n. 156 del 2012 la scure del risparmio finanziario statale soppresse questi uffici che, invece, assolvevano ad un compito importante per i cittadini e al contempo avevano contribuito a snellire il carico di lavoro dei Tribunali centrali.
Ora le risorse comunitarie del PON Governance e Capacità Istituzionale, attraverso la Regione Sardegna e la collaborazione con gli Enti locali e gli uffici giudiziari hanno permesso di ricreare una rete regionale, al momento, di 21 uffici distribuiti su tutto il territorio regionale dove i cittadini potranno rivolgersi per presentare istanze relative all’Amministrazione di sostegno, avere consulenze e supporti per la protezione giuridica come le tutele per i minori e, più in generale, ricevere assistenza nell’ambito della Volontaria Giurisdizione dove non è richiesto il supporto di un avvocato.
Per il sindaco Mauro Usai «questa iniziativa riveste particolare importanza per ribadire la centralità della città di Iglesias nell’offrire servizi fondamentali alla cittadinanza locale e a quella del circondario». Grande soddisfazione anche per la sindaca di Villamassargia Debora Porrà «per un risultato che crea vicinanza ai cittadini e semplificazione amministrativa, ossia il futuro della Pubblica Amministrazione che a Villamassargia diventa sempre più reale e tangibile».
L’auspicio generale resta comunque l’implementazione dei servizi territoriali sia per alleggerire il carico degli uffici centrali ma anche per venire incontro alle legittime esigenze dei cittadini che non saranno più costretti a snervanti e costose trasferte nel capoluogo anche solo per un semplice certificato.
Carlo Martinelli

 

Lunedì 23 ottobre, dalle 16.30, l’aula magna dell’Istituto minerario di Iglesias ospiterà il convegno “Materie critiche, economia circolare e bonifiche, progetto Aria, Data center La nuova vita delle miniere”, promosso dalla Filctem Sardegna sud occidentale.
Dopo la relazione introduttiva di Emanuele Madeddu, segretario generale della Filctem Cgil della Sardegna Sud Occidentale, e i saluti del sindaco di Iglesias Mauro Usai ed il presidente della Regione Christian Solinas, sono previste le relazioni tecniche:
Andrea Dini – Primo Ricercatore dell’Istituto di Geoscienze e Georisorse del CNR. Esperto designato dal CNR al Tavolo Interministeriale MIMIT – MASE sulle Materie Prime Critiche.
Giorgio Massacci – Direttore del Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale e Architettura Università di Cagliari.
Cristian Galbiati – Princeton University New Jersey (Stati Uniti) e Responsabile del Progetto Aria.

Seguiranno gli interventi di Antonio Pittalis / Salvatore Pulvirenti – Digital Metalla: la rinascita tecnologica di una miniera; Marco Porcu, assessore regionale della Difesa dell’Ambiente; Fausto Durante, segretario generale regionale Cgil Sarda.

Concluderà i lavori Marco Falcinelli, segretario generale nazionale Filctem Cgil.
Modererà i lavori Francesco Garau, segretario generale regionale Filctem Cgil.

Sabato 28 e domenica 29 ottobre Iglesias ospita la prima edizione di “Fun_go. Cooking, art e more”, prima edizione della rassegna che nasce con l’obiettivo di promuovere la conoscenza dei funghi, metterne in risalto le potenzialità economiche ed ecologiche, potenziarne l’importanza nella cultura culinaria.

Promosso dall’assessorato delle Attività produttive del comune di Iglesias, e organizzato dall’Associazione Enti locali per le attività culturali e di spettacolo, l’evento proporrà un ricco programma di eventi e attività che saranno illustrate nella conferenza stampa in programma lunedì 23 ottobre, alle 11.00, nella sala riunioni del Centro direzionale di via Isonzo, a Iglesias.

All’incontro con i giornalisti parteciperanno il sindaco di Iglesias, Mauro Usai, l’assessore comunale alle Attività produttive, Daniele Reginali, la referente dell’Associazione Enti locali per lo spettacolo, Paola Angius, il direttore artistico della manifestazione, Chicco Angius, il micologo Luca Urracci.

E’ stato presentato questa sera, nel corso di una conferenza stampa svoltasi nel Centro direzionale di via Isonzo, a Iglesias, il dottorato “Capacities building for Global Health”, organizzato dall’Università degli Studi di Cagliari in collaborazione con il comune di Iglesias e le università di Ferrara, Palermo e Salerno. L’idea progettuale, diretta dal prof. Mauro Giovanni Carta, Dipartimento di Scienze Mediche e Sanità Pubblica, nasce dalla convergenza di differenti attori sul tema dell’inclusione sociale e dalle opportunità offerte dai fondi di ricerca del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. L’azione non utilizza quindi fondi delle amministrazioni locali ma indirizza risorse specificamente dedicate dal PNRR, perché la ricerca e il mondo della ricerca supportino il miglioramento delle buone prassi amministrative.

Il progetto è stato presentato da Federica Sancassiani, ricercatrice del Dipartimento Scienze Mediche e Sanità Pubblica dell’Università di Cagliari; la dottoressa Samantha Pinna, dottoranda impegnata nell’attività di ricerca; Angela Scarpa, assessora delle Politiche sociali e dell’inclusione sociale del comune di Iglesias.

L’importanza del tema oggetto del programma è oggi sottolineata da numerosi documenti delle Nazioni Unite che, a partire dalla Convenzione sui Diritti delle persone con Disabilità (CRPD) divenuta legge italiana ed europea, aprono ad una nuova visione dell’inclusione sociale nella quale, nelle parole del relatore speciale all’assemblea delle Nazioni Unite, le persone interessate devono essere attori diretti di un modello basato sui diritti. Questo indirizzo è stato recentemente accolto da direttive dell’Unione Europea e dalle nuove normative italiane.

Le amministrazioni locali quali istituzione prossime al cittadino possono giocare un ruolo fondamentale nell’attuazione di queste politiche, laddove le barriere che si vogliono abbattere non sono (solo) fisiche ma è implicata anche la lotta allo stigma e alla discriminazione nonché il supporto alla crescita delle persone interessate ad essere attori di cambiamento.

Il progetto è stato reso possibile da un lato dalla sensibilità dell’amministrazione comunale e dal sindaco di Iglesias Mauro Usai che si candida in questo modo a promuovere una rete convergente di amministrazioni locali europee. D’altro canto, il programma di Dottorato dell’Università di Cagliari “Capacities Building for Global Health” ha offerto un contesto ideale di attuazione. Più in generale un dottorato su “Global Health”, che studia determinanti di salute quali modificazioni climatiche e ambiente, trova sinergie naturali sull’azione del Consorzio Promozione Attività Universitarie Sulcis-Iglesiente che ha posto i temi della difesa ambientale e climatica come centrali.

Il percorso affronta, infatti, il tema attualissimo e innovativo di “Salute globale” che pone come prioritario il miglioramento della salute “delle comunità” e il raggiungimento dell’equità nella salute, anche in un’ottica transnazionale. In questo quadro la salute è intesa come stato di benessere e diritto umano fondamentale, risultante di processi biologici, psicologici, sociali, culturali, economici, politici e ambientali. L’approccio “Global Health” implica perciò una visione complessa che coinvolge oltre alle discipline della salute in senso tradizonale anche saperi “alleati” che studiano i determinanti di contesto quali il clima, l’ambiente e le modificazioni sociali. In questa ottica sono affrontati anche gli aspetti relativi all’inclusione sociale.

L’attività della ricerca verrà condotta dalla dottoranda vincitrice della specifica borsa dedicata, la dottoressa Samantha Pinna. Il progetto prevede un’analisi comparativa dell’attuazione e della implementazione della CRPD in diverse città europee, tra cui Iglesias e la città gemellata di Oberhausen in Germania. Oltre agli enti locali, nei diversi territori, verranno coinvolte anche le istituzioni sanitarie e scolastiche, nonché le organizzazioni della società civile, le persone con disabilità, le loro organizzazioni e i familiari. La cooperazione sarà estesa ad alcuni Paesi extra-UE dell’area Mediterranea. L’attenzione sarà sulle politiche di inclusione sociale e su azioni e servizi sociali e sanitari innovativi. Questa attività di ricerca consentirà di promuovere lo scambio di buone prassi tra diverse realtà, di costituire tavoli permanenti tra istituzioni pubbliche e rappresentanti delle persone con disabilità e di creare una rete europea di città inclusive e attente alla disabilità. Il progetto prevede anche di formule e valutare ipotesi di azioni congiunte di miglioramento e lotta allo stigma e di supporto al ruolo attivo delle persone con disabilità nelle municipalità coinvolte.