19 March, 2024
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Meo Sacchetti, il coach della Dinamo del Triplete, lascia la Vanoli Cremona per assumere la guida della Fortitudo Bologna. La notizia circolava con insistenza da diverse ore e pare destinata a concretizzarsi a breve. Dopo la lunga e gloriosa esperienza alla guida della Dinamo, conclusa con un esonero il 21 novembre 2015, il 5 maggio 2016 Meo Sacchetti ha firmato un contratto biennale con l’Enel Brindisi ma dopo 13 mesi ha lasciato la squadra pugliese per assumere la guida della Vanoli Cremona, inizialmente con un contratto triennale, poi rinnovato fino al 2022. Dal 1° agosto 2017 divide il suo impegno con la panchina della Nazionale, sulla quale è subentrato ad Ettore Messina. I suoi brillanti risultati sono sotto gli occhi di tutti: un anno fa ha portato la Vanoli alla conquista della Coppa Italia e la Nazionale alla qualificazione diretta al Mondiale, obiettivo che mancava dal 1998.

Il 27 giugno 2017, pochi giorni dopo aver ufficializzato il suo passaggio alla Vanoli Cremona, Meo Sacchetti presentò il suo libro “Il mio basket è di chi lo gioca”, autobiografia scritta con la collaborazione del giornalista dell’Unione Sarda Nando Mura, a San Giovanni Suergiu. Nell’occasione raccontò ai tanti giovani presenti, la sua straordinaria favola sportiva, esaltata dai successi ottenuti prima da giocatore, con le squadre di Club e con la Nazionale (tra i quali il titolo europeo 1983 e la medaglia d’argento alle Olimpiadi del 1980 a Mosca), poi da coach, indimenticabili i successi alla guida della Dinamo. Ed ora, a 66 anni, inizia una nuova avventura a Bologna, una delle città simbolo del basket italiano, dove ha giocato e resterà per almeno due stagioni, come previsto dall’accordo appena raggiunto. Come a Cremona, anche a Bologna dividerà il suo impegno con la guida della Nazionale.

Meo Sacchetti è rimasto molto legato alla Sardegna e, a fine carriera, si trasferirà definitivamente nell’Isola, nelle campagne alla periferia di Alghero, dove ha acquistato una casa e trascorre le sue vacanze.

 

 

        

 

 

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Ha scritto la storia della Dinamo Banco di Sardegna, sulla panchina sassarese dal 2009 al 2015, ha condotto il club dalla A2 alla vittoria della prima Coppa Italia per poi mettere in bacheca lo storico triplete della stagione 2014-15. Meo Sacchetti oggi è l’allenatore della Vanoli Cremona e ct della Nazionale, anche lui costretto come tutti alla quarantena per l’emergenza Covid: dalla sua casa a Cremona ha rilasciato l’intervista a Dinamo tv in occasione del sessantesimo anno del Banco.

Partendo dal presente e dalla ufficialità della chiusura del campionato 2019-2020: «Adesso è finito tutto, bisogna programmare la nuova stagione ma sono solo ipotesi e non possiamo sapere come si evolverà la situazione con il virus. Molto dipenderà da quello: al momento non si sanno i termini e finché non ci sarà un vaccino non ci sarà sicurezza. Penso alla preparazione, al campionato, dovremo stare attenti. Sicuramente serviranno controlli accurati e tutti dovremo fare i tamponi».

I sette anni in Sardegna per il ct della nazionale hanno tanti ricordi, ma due sono quelli custoditi con più affetto da Meo: «Sicuramente ci sono stato tanti anni, anni belli con tanti successi. I ricordi a cui sono più legato sono due: la promozione in A1 e la prima Coppa Italia, il primo trofeo in assoluto vinto. Poi ovviamente lo Scudetto ma credo che promozione e Coppa Italia abbiano un posto speciale. Ovvio che il tricolore ha un valore più importante ma il promo trofeo ci ha dato consapevolezza».

Il suo basket è sempre stato fuori dagli schemi: «Non credo di aver cambiato in questi anni, il mio è sempre stato un gioco un po’ diverso da quelli che si vedevano in giro. Ricordo che si diceva che sarebbe stato difficile vincere ad alto livello. Invece abbiamo dimostrato il contrario, ovviamente per farlo servono buoni giocatori che possano esprimere questo gioco e poi ci sono dei giocatori che fanno la fortuna degli allenatori».

Nell’elenco stilato dal club delle Dinamo Legends last 10 years moltissimi giocatori se non tutti sono stati allenati da coach Sacchetti: «Ho visto l’elenco delle dieci Legends: Travis è un giocatore che ha continuato con me a Cremona credo dica tutto, ma se dovessi sceglierne uno solo direi Drake Diener. Per me Drake è come un figlio con l’esperienza di Castelletto poi ha attraversato i problemi di salute ed è forse quello a cui mi sento più legato. L’altro è Caleb perché penso che sia un giocatore formidabile, avessi i soldi lo avrei preso anche quest’anno ed il prossimo».

Per Meo, che ha allenato Gianmarco Pozzecco nel suo ultimo anno da giocatore, la Dinamo ha un sistema ben definito che funziona: «La Dinamo ha un sistema definito, sicuramente con i giocatori che aveva dallo scorso anno con Cooley e Thomas così forti sotto canestro creavano spazio per i tiratori. Quest’anno avete replicato con Bilan, Pierre ed Evans, andate a giocare per uno di questi, che sono difficili da marcare in uno contro uno, e si creano delle soluzioni aperte per i vari Spissu, Gentile, Vitali da fuori anche più spazio per la pericolosità da tre. E la dimostrazione che siete tra le squadre che avete segnato con ottime percentuali da tre. Con questa pericolosità interna non si può marcare uno contro uno ci sono degli aiuti e si apre di più il campo».

Nell’ultima finestra di qualificazione Fiba il ct ha fatto esordire Marco Spissu in maglia Azzurra, e il play sassarese ha risposto presente: «Quando arrivi alla prima in Nazionale ovviamente vuoi farti vedere, mostrare il suo valore. Penso che per Marco l’anno a Bologna sia stato importante poi con l’arrivo di Pozzecco che ha creduto tanto in lui gli ha permesso di crescere. Gianmarco gli ha dato responsabilità e lui ha fatto bene a prendersela. È cresciuto, anche fisicamente, e ha avuto questo plus di una leadership importante, non ha paura di prendere tiri importanti e veste alla perfezione il ruolo del playmaker. È importante in un momento in cui non ci sono molti play che sappiano costruire e fare canestro».

In chiusura il messaggio di coach Sacchetti ai tifosi: «C’era già passione negli anni precedenti, è cresciuta molto. Col senno di poi ho pensato che forse i successi non sono arrivati per gradi ma molto in fretta e questo ha un po’ bruciato le tappe, creando grandi aspettative, ma in ogni momento la risposta del pubblico è sempre stata importante. La passione per la Dinamo lega un’isola intera, non rimane confinata a Sassari, e questo è il vero valore aggiunto. La Dinamo in questi anni ha portato il nome della Sardegna in tutta l’Europa: ricordo che nelle trasferte europee non mancavano mai le bandiere dei quattro mori».

Fonte: www.dinamobasket.com

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Archiviata rapidamente la sconfitta subita in campionato con la Dolomiti Energia Trentino, la Dinamo Banco di Sardegna è tornata alla vittoria in Champions League, superando la squadra israeliana dell‘Hapoel Holon con il punteggio di 83 a 73 (primo tempo 43 a 38). Non è stata una vittoria facile ma la Dinamo ha sempre controllato la partita, con il nuovo arrivato Dwight Coleby ed il ritrovato Dwayne Evans in grande evidenza, sostenuti dai soliti Marco Spissu e Michele Vitali (freschi della convocazione nella Nazionale di Meo Sacchetti), Miro Bilan e Dyshawn Pierre, reagendo da grande squadra quando nel terzo quarto la formazione ospite ha cercato di metterla in discussione, chiudendo il parziale ad un solo punto, sul 61 a 60. A quel punto, è stato Curtis Jerrells a prendere per mano la squadra e a ricacciare indietro l’Holon con due splendide triple. Il finale è stato spettacolare, con triple da una parte e dall’altra, con quella di Stefano Gentile che ha segnato il +10 per il definitivo 83 a 73.

Dinamo Banco di Sardegna 83 – Hapoel Holon 73

Parziali: 23 a 17; 20 a 21; 18 a 22; 22 a 13.

Progressivi: 23 a 17; 43 a 38; 61 a 60; 83 a 73.

Dinamo Banco di Sardegna: Spissu 5, Bilan 15, Bucarelli 3, Devecchi, Sorokas, Evans 17, Magro, Pierre 11, Gentile 10, Coleby 10, Vitali 5, Jerrells 7. All. Gianmarco Pozzecco.

Hapoel Holon: Caupain 2, Howell, Cline 17, Thompson 4, Pnini 9, Moraidi, Harrush 8, Foster 23, Alexander 6, Ohayon 4, Sasson. All. Stefanos Dedas.

Dwight Coleby. Fonte: www.dinamobasket.com .

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Inarrestabile! Anche la Vanoli Cremona di Meo Sacchetti s’è arresa al PalaSerradimigni, al cospetto di una Dinamo arrivata alla settima vittoria consecutiva: 84 a 74 (primo tempo 38 a 44). La Vanoli ha retto il confronto per un solo tempo, praticamente in parità nei primi 10′, chiusi 1 punto avanti, 22 a 21, 6 punti sopra all’intervallo lungo. Meo Sacchetti ha proposto una squadra forte in difesa, la Dinamo ha stentato, con una percentuale insufficiente ai tiri liberi (10 a su 18), riuscita a riportarsi sotto al 17′, sopra di 1 punto, ma la Vanoli ha piazzato un parziale di 8 a 0 che ha determinato il 44 a 38 di metà gara.

Nell’intervallo Gianmarco Pozzecco ha dato la scossa ai suoi e in avvio di terzo quarto è iniziata un’altra partita. Tutta la Dinamo è cresciuta, trascinata da uno straordinario Dwayne Evans (alla fine per lui 25 punti in 35′, con 7 su 9 da 2 punti, 2 su 4 da 3 punti e 5 su 7 ai tiri liberi, 13 rimbalzi, 4 palle perse, 2 recuperate, 4 assist, 40 di valutazione). La Vanoli ha cercato di resistere, riuscendovi per oltre 6 minuti, nonostante due triple di Dyshawn Pierre: 52 a 54 al 26′. Un tecnico a Gianmarco Pozzecco ha frenato la rimonta sassarese, poi concretizzata dalle triple di Michele Vitali e Dwayne Evans che hanno portato avanti di 4 punti la Dinamo al 30′. In evidenza nel terzo quarto il terzetto Evans-Pierre-Bilan, a segno con 22 dei 25 punti complessivi della squadra (i restanti 3 sono arrivati con la tripla di Michele Vitali).

L’ultimo quarto è un crescendo irresistibile della Dinamo, protagonista di un parziale di 12 a 0 tra la fine del terzo e l’inizio dell’ultima frazione, che ha fissato il punteggio sul +12: 71 a 59. La Vanoli ha smarrito la strada del canestro per oltre 5 minuti. Quando l’ha ritrovata era troppo tardi, anche perché davanti aveva una super squadra, questa super Dinamo che sta facendo sognare i suoi tifosi. 84 a 74 il risultato finale, con la Dinamo sempre più sola al secondo posto in classifica, con 24 punti, a due lunghezze dalla capolista Virtus Segafredo Bologna, “strapazzata” due settimane fa al PalaSerradimigni e protagonista due giorni fa di una grande vittoria sull’Olimpia Milano, scivolata a quattro punti dalla Dinamo e raggiunta al terzo posto dalla Germani Brescia. Domenica prossima la Dinamo chiuderà il girone d’andata a Pistoia, già sicura del secondo posto che vale un ottimo posizionamento per le Final Eight di Coppa Italia.

«Sicuramente abbiamo fatto una buona partita ma contro la Sassari di questo momento non basta – ha detto a fine partita coach Meo Sacchetti -, abbiamo patito molto la loro fisicità e tanti falli fischiati poi nel finale la loro intensità è cresciuta e hanno avuto la meglio. Spero nelle prossime gare di avere più giocatori a disposizione.»

«Prima della partita non stavo bene e immaginavo fosse una partita complicata, complimenti a Cremona che ci ha messo in difficoltà con un match intenso, spesso in vantaggio ma poi ha dovuto fare i conti con il carattere dei miei ragazzi – ha detto Gianmarco Pozzecco -. Sono riusciti ad andare oltre la fatica: la fotografia della partita è la bomba di Vitali susseguita dai crampi. Sono ragazzi splendidi, hanno grande senso di appartenenza e la chiave è che vivono bene qui in Sardegna. Il pubblico ad un certo punto ci ha dato una mano enorme ed è per questo che vogliamo dedicare questa partita a tutti i tifosi, desideravamo ardentemente fare un regalo a loro per chiudere quest’anno al meglio. Lorenzo Bucarelli in questa partita è stato l’uomo chiave in difesa, non scopriamo oggi le sue qualità ed è un valore aggiunto. Si chiude un anno con numeri straordinari, il bilancio non può che essere più che positivo e domani a mezzanotte saremo tutti felici, faremo sicuramente un brindisi a quest’annata ma immediatamente dopo penseremo a rimanere su questi livelli, non è facile ma questi ragazzi dimostrano che questo sogno è realizzabile. E’ difficile identificare l’emozione più bella del 2019 – ha concluso Gianmarco Pozzecco -, sicuramente l’abbraccio dei miei ragazzi a Treviso dopo il tecnico è una di queste, mi godo le piccole cose e le gioie di ogni giorno che sono tante.»

Dinamo Banco di Sardegna – Vanoli Cremona 84 a 74

Parziali: 21 a 22, 17 a 22, 25 a 15, 21 a 15.

Progressivi: 21 a 22, 38 a 44, 63 a 59, 84 a 74.

Dinamo Banco di Sardegna: Spissu 5, McLean 1, Bilan 15, Bucarelli, Devecchi n.e., Evans 25, Magro ne, Pierre 16, Gentile n.e., Vitali 6, Jerrells 16. All. Gianmarco Pozzecco.

Vanoli Cremona: Saunders 12, Mathews, Zanotti n.e., Sanguinetti, Diener ne, Ruzzier 9, Sobin 10, Richardson 12, De Vico 4, Happ 17, Palmi, Akele 10. All. Meo Sacchetti.

Arbitri: Alessandro Vicino, Christian Borgo, Andrea Borgioni.

Dwayne Evans. Fonte: www.dinamobasket.com .

 

Gianmarco Pozzecco. www.dinamobasket.com .

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L’ultima partita del 2019, riporta questa sera a Sassari Meo Sacchetti, oggi coach della Vanoli Cremona e della Nazionale, per la penultima giornata di andata della regular season (inizio ore 20.30). La Dinamo Banco di Sardegna ogni volta che affronta Meo Sacchetti, rivive le emozioni della favolosa stagione dello storico triplete ma alla palla a due iniziale il passato verrà dimenticato, perché il presente richiede la massima concentrazione, per allungare la serie positiva (sei vittorie consecutive, cinque in campionato) e mantenere il secondo posto solitario in classifica, alle spalle della Virtus Segafredo Bologna, impostasi nettamente nel big match con l’Olimpia Milano, dopo la pesante sconfitta subita due settimane fa al PalaSerradimigni.

«Cremona sta giocando una pallacanestro di enorme energia, si vede la mano di Sacchetti con i giocatori in campo che si divertono e hanno voglia di giocare – ha sottolineato coach Gianmarco Pozzecco in conferenza stampa -. Siamo due squadre simili da questo punto di vista, sarà una partita complicatissima, come sempre con una squadra allenata da Meo.»

In campo, con la maglia della Vanoli, ci sarà anche un altri ex, Travis Diener, tornato in campo due anni fa dopo il ritiro seguito all’esperienza a Sassari.

 

Marco Spissu, il play della Dinamo vicecapolista. Fonte: www.dinamobasket.com .

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Una Dinamo Banco di Sardegna devastante vince 101 a 79 a Treviso e vola al secondo posto solitario in classifica, a 2 punti dalla capolista Virtus Segafredo Bologna. Tra la squadra di Gianmarco Pozzecco e la De Longhi di Max Menetti e dell’ex David Logan, non c’è stata partita, dall’inizio alla fine. La partita è tutta nei numeri: 29 a 18 al 10′, 51 a 37 al 20′, 79 a 59 al 30′, 101 a 79 alla fine. La Dinamo s’è imposta in tutti e quattro i parziali, ed ha chiuso la partita con tre seconde linee in quintetto: capitan Jack Devecchi, Daniele Magro e Lorenzo Bucarelli. Ben 6 gli uomini della Dinamo in doppia cifra: Dyshawn Pierre 20 punti, Michele Vitali 19, Miro Bilan 15, Dwayne Evans e Masco Spissu 13, Curtis Jerrells 11; 7 uomini con una valutazione molto alta, tra il 14 ed il 21 (i 6 in doppia cifra e Jamel McLean – 20 -, 7 rimbalzi per lui come per Miro Bilan). La Dinamo ha perso ben 14 palle, 10 nel primo tempo, ma questo dato negativo non ha inciso minimamente sull’andamento dell’incontro, stradominato dalla Dinamo che ha chiuso con percentuali al tiro pazzesche:14 su 23 da 2 punti, il 61%; 14 su 25 da 3 punti, il 56%; 31 su 36 ai tiri liberi, l’86%. La Dinamo ha commesso solo 16 falli contro i 29 subiti. Per la terza volta la Dinamo raggiunge o supera quota 100 in campionato, la prima volta in trasferta.

La Dinamo oggi ha il secondo miglior attacco del campionato, con 1.172 punti (alla media di 83,71 a partita), solo 5 punti in meno rispetto alla capolista Virtus Bologna) e la miglior difesa, con 1.020 punti subiti (alla media di 72,86 punti a partita), 3 punti meno dell’Olimpia Milano, 45 meno della capolista Virtus Bologna).

Con i due punti odierni la Dinamo sale a quota 22 punti, al secondo posto in solitudine, alle spalle della Virtus Segrafredo Bologna, battuta nettamente la scorsa settimana al PalaSerradinigni. E’ indubbio che la squadra di Gianmarco Pozzecco, alla sesta vittoria consecutiva, sia la squadra più in forma del momento, una squadra che continua a far sognare i suoi tifosi, molti dei quali l’hanno seguita anche oggi a Treviso!

Lunedì 30 dicembre, al PalaSerradimigni, per la penultima giornata della regular season, arriva la Vanoli Cremona di Meo Sacchetti e Travis Diener, per un’altra serata di grande basket. E il 4 gennaio il girone d’andata si chiuderà a Pistoia.

La panchina della Dinamo a Treviso. Fonte: www.dinamobasket.com .

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Una super Dinamo Banco di Sardegna ha travolto anche la capolista Virtus Segafredo Bologna, fino a ieri sconfitta solo dalla Vanoli Cremona di Meo Sacchetti, ed ora il primo posto è lontano solo due lunghezze! Dyshawn Pierre e compagni hanno condotto la partita dall’inizio alla fine, tenendo quasi sempre a debita distanza la Virtus e quando questa è riuscita a riavvicinarsi, in avvio del terzo e dell’ultimo quarto, l’ha ricacciata sempre indietro con autorità.

L’avvio di gara della Dinamo è stato strepitoso, 10 a 0, la Virtus ha dovuto fare ricorso al tiro dalla lunga distanza per rientrare, con quattro triple s’è riportata a -2, 17 a 15. Gianmarco Pozzecco ha chiamato time out, la Dinamo s’è riportata a +7 ed ha chiuso il primo quarto sul +5: 22 a 17.

Il secondo quarto è stato più equilibrato, la Virtus è riuscita ad impedire un nuovo allungo della Dinamo trascinata dal fenomeno Milos Teodosic e le squadre sono andate al riposo con la Dinamo ancora avanti di 5 punti: 43 a 38.

In avvio di terzo quarto la Virtus ha firmato un parziale di 5 a 0, riportandosi in parità: 43 a 43. Ma è stato un fuoco di paglia, Dwayne Evans s’è scatenato con 9 punti in 5 minuti e la Dinamo è scattata avanti sul +9: 56 a 47. Michele Vitali ha segnato da 3 e la Dinamo è  andata avanti sul +14, anche Dyshawn Pierre e Curtis Jerrells hanno fatto i fenomeni e al 30′ il tabellone ha segnato +13 Dinamo: 70 a 57.

In avvio di ultimo quarto la Virtus ha tentato di rientrare in partita, ha piazzato un parziale di 15 a 6 che l’hanno riportata a -4: 76 a 72. Partita riaperta? Assolutamente no, perché la Dinamo a quel punto s’è scatenata, ha piazzato un parziale di 9 a 0 ristabilendo il + 13 che ha chiuso la partita in anticipo, perché il finale è stato un autentico show, al cospetto della capolista: 91 a 77!

La Dinamo ha chiuso con ben 5 uomini in doppia cifra: su tutti Dyshawn Pierre 18 punti e Dwayne Evans 17 punti, entrambi 25 di valutazione; Miro Bilan 12; Jamel McLean 11; Curtis Jerrells 10. Nella Virtus 22 punti per Milos Teodosic, 12 per Filippo Baldi Rossi e 11 per Kyle Weems.

Dinamo Banco di Sardegna – Virtus Segafredo Bologna 91 a 77

Parziali: 22 a 17, 21 a 21, 27 a 19, 21 a 20

Progressivi: 22 a 17, 43 a 38, 70 a 57, 91 a 77

Dinamo Banco di Sardegna: Spissu 8, Mclean 11, Bilan 12, Re n.e., Bucarelli n.e., Devecchi n.e., Evans 17, Magro, Pierre 18, Gentile 7, Vitali 8, Jerrells 10. All. Gianmarco Pozzecco.

Virtus Segafredo Bologna: Gaines 3, Deri n.e., Pajola 3, Baldi Rossi 12, Markovic 5, Ricci, Delia 7, Cournooh 5, Weems 11, Nikolic n.e., Teodosic 22, Gamble 9. All. Aleksandar Djordjevic.

«Prima di tutto vorrei sentitamente ringraziare per le parole di Djordjevic che mi hanno commosso, hanno per me un valore inestimabile, è un grande, penso sia l’erede di Obradovic, qualunque cosa faccia, la fa con grande sapienza – ha commentato a fine partita Gianmarco Pozzecco –. La sua squadra ha giocato anche oggi una partita intensa, vincono quasi sempre e questo la dice lunga su quanto bene stanno facendo, i miei ragazzi hanno grande rispetto e considerazione di loro e anche per questo hanno giocato una grandissima partita. Non ho più aggettivi per descrivere la mia felicità e il mio orgoglio, sono bravi, si sacrificano e anche oggi sono stati pazzeschi. Ringrazio il mio staff, mi sopportano e supportano, dobbiamo essere orgogliosi di tutti coloro che portano un mattoncino per vincere. I ragazzi giocano con un ardore che poche volte nella mia vita ho visto, hanno un grande senso di squadra, Vitali ad esempio è mostruoso in questo periodo, prende rimbalzi e difende, alla fine l’ho escluso dalle rotazioni ma sia Gentile che Spissu stanno giocando un ottimo basket. Magro quando chiamato in causa dà sempre il suo contributo, avrei una parola positiva per ciascuno di loro, questo che vedete è ciò che i ragazzi hanno costruito insieme.»

Con la vittoria sulla Virtus Bologna, la Dinamo Banco di Sardegna conquista la matematica qualificazione alla prossima LBA Final Eight in programma dal 13 al 16 febbraio 2020 alla Vitifrigo Arena di Pesaro.

Dyshawn Pierre. Fonte: www.dinamobasket.com .

Gianmarco Pozzecco dà istruzioni a Michele VItali. Fonte: www.dinamobasket.com .

L’esultanza di Dwayne Evans e Miro Bilan. Fonte: www.dinamobasket.com .

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Marco Spissu. Fonte: www.dinamobasket.com .

Il PalaSerradimigni si prepara a vivere un pomeriggio speciale con la sfida tra la Dinamo Banco di Sardegna e la capolista Virtus Segafredo Bologna. Per la squadra di Gianmarco Pozzecco si tratta della terza partita interna consecutiva tra campionato e Champions League, la più attesa, contro la squadra che ha dominato questo avvio di stagione, a punteggio pieno fino a un paio di settimane fa quando ha subito il primo stop dalla Vanoli Cremona di Meo Sacchetti.

La vigilia è stata caldissima tra la tifoseria, letteralmente scatenata, alla caccia degli ultimi biglietti disponibili per assistere al grande spettacolo. Per tre giocatori della Dinamo sarà una partita speciale, nelle vesti di ex: Marco Spissu, tra i protagonisti della promozione in A, di Stefano Gentile e Michele Vitali. Il fischio d’inizio, fissato alle 17.00, sarà preceduto dall’esibizione della fanfara “Goito” del 3°reggimento bersaglieri che intonerà l’Inno di Mameli, con la cantante isolana Maria Giovanna Cherchi.

«Ci attende una partita estremamente bella e difficile che dovremo affrontare con la consapevolezza di potercela giocare, senza nascondere l’enorme rispetto e considerazione che abbiamo nei confronti della Virtus – ha sottolineato coach Gianmarco Pozzecco alla vigilia in conferenza stampa -. Personalmente ho grande stima di Sasha Djordjevic, fin da quando giocavamo contro, è un amico, è un grande: lo era come giocatore e come coach perché qualsiasi cosa faccia lo fa con ardore e carisma. Il loro è un roster completo che gioca una bella pallacanestro che rispecchia le idee di Sasha: hanno Weems che gioca da tre ed è una bella idea, giocano con due lunghi, Hunter o Gamble da 5 e Ricci o Baldi Rossi da 4. Sono primi nei rimbalzi totali, in difesa, tirano benissimo da due punti e quindi non sono nei primi posti alla voce rimbalzi offensivi perché spesso fanno canestro. È una squadra che in attacco è estremamente forte e produce molti punti. Il roster è stato costruito bene, con talento, e ovviamente Teodosic è un mostro che ha le chiavi della squadra – ha concluso Gianmarco Pozzecco -. Siamo felici di giocare una partita del genere che si annuncia di altissimo livello.»

 

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Una Dinamo Banco di Sardegna in formato super ha espugnato il Pala Pentassuglia di Brindisi, 83 a 77 (primo tempo 39 a 39), staccando l’Happy Casa al secondo posto in classifica, alle spalle della Virtus Bologna. La squadra di Gianmarco Pozzecco ha approcciato bene la partita, giocando punto a punto con la squadra di Frank Vitucci e nel finale del primo quarto ha fatto pesare la propria supremazia ai ribalzi, chiudendo al 10′ sul +4: 21 a 17.

L’avvio del secondo quarto ha visto l’allungo perentorio dell’Happy Casa Brindisi, con un parziale di 10 a 0, ma la reazione della Dinamo non s’è fatta attendere, -2 al 15′, 30 a 28, e le squadre sono andate al riposo in perfetta parità, 39 a 39, con un Dwayne Evans “arrabbiato” per un fallo tecnico fischiatogli dagli arbitri.

L’equilibrio non s’è spezzato neppure in avvio di terzo quarto, nonostante un timido allungo dell’Happy Casa, prontamente fermato dalla Dinamo, con Dwayne Evans e Dyshawn Pierre in evidenza. Ed è stata la squadra sassarese  a produrre l’allungo nel finale del terzo quarto: 60 a 55 al 30′.

La Dinamo non s’è fermata e nell’avvio dell’ultimo quarto ha tentato di chiudere i conti, con le triple di Stefano Gentile e Curtis Jerrells, portandosi sul +11: 66 a 55. Ma il risultato è tornato ancora in discussione, perché l’Happy Casa ha reagito da grande squadra, Jamel McLean s’è preso un fallo tecnico e co un parziale di 11 a 2 Brindisi ha riaperto in pieno la partita: 66 a 68 al 34′. Il finale è stato incerto ed emozionante, la squadra di casa s’è portata avanti sul 72 a 70, Gianmarco Pozzecco ha perso Dwayne Evans, arrivato al 5° fallo, ma il finale è stato tutto di marca Dinamo, con Dyshawn Pierre e Miro Bilan dominatori: 83 a 77!

La Dinamo è ora seconda con L’Olimpia Milano che però ha una partita in più giocata, non avendo ancora riposato, a quattro lunghezze dalla Virtus Bologna che oggi ha subito la prima sconfitta a Cremona, contro la Vanoli di Meo Sacchetti: 78 a 66.

Dwayne Evans. Fonte: www.dinamobasket.com .

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Una grande Dinamo Banco di Sardegna ha battuto i campioni d’Italia dell’Umana Reyer Venezia, 83 a 80 dopo due tempi supplementari e s’è aggiudicata la SuperCoppa Italiana 2019. La squadra di Gianmarco Pozzecco s’è presa la rivincita delle finali scudetto della scorsa Primavera, decise alla 7ª partita con il trionfo tricolore della squadra veneta. E’ stata una finale dai mille volti. La Dinamo l’ha dominata nei primi due quarti, lasciando solo 24 punti alla tenuta avversaria, trascinata da un incontenibile Curtis Jerrells ed una prestazione di squadra quasi perfetta: 41 a 24 all’intervallo lungo.

Partita finita? Per niente. L’Umana Reyer già nella semifinale aveva vissuto un primo tempo da incubo contro l’Happy Casa Brindisi, andata al riposo avanti sul 33 a 23, ed era riuscita a ribaltare la partita nei 10′ del 3° quarto, chiuso sul 31 a 11, per un +10 amministrato con grande mestiere nel quarto finale, per il definitivo 78 a 73. Molti si aspettavano una nuova forte reazione dei campioni d’Italia e questa puntualmente è arrivata, alimentata da una Dinamo improvvisamente imprecisa, dopo aver segnato il massimo vantaggio del +20 alla ripresa del gioco dopo il riposo, con una tripla. Punto su punto Venezia è tornata sotto, la Dinamo ha reagito riuscendo a chiudere il 3° quarto sul + 10, ma ha subito ancora nell’ultimo quarto, fino al 69 pari del 40′ che, come in semifinale con la Vanoli Cremona di Meo Sacchetti, ha allungato la partita al supplementare. E questa volta l’equilibrio è durato fino al 45′, rotto definitivamente nel secondo supplementare da una grande impennata della Dinamo che ha spento il sogno dell’Umana Reyer di aggiungere la SuperCoppa Italiana allo scudetto. Alla sirena finale è esplosa la gioia in casa biancoblu. Curtis Jerrells, autore di 19 punti in finale con un 4 su 6 da 3 punti e di 5 rimbalzi, è stato premiato quale miglior giocatore della SuperCoppa Italiana 2019.

Per la Dinamo Banco di Sardegna è la seconda SuperCoppa Italiana, la prima la conquistò quattro anni fa, nella stagione dello storico “triplete“. Quest’anno, con la presenza di una fortissima Olimpia Milano (assente in questa SuperCoppa Italiana perché lo scorso anno uscì dai playoff scudetto ai quarti di finale), ripetere il “triplete” sarà sicuramente molto difficile, ma con la Dinamo, capace di vincere un altro trofeo dopo la Fiba Europe Cup della scorsa stagione, con una squadra ampiamente rinnovata, è consigliabile non dare mai niente per scontato!

La gioia biancoblu per la conquista del nuovo trofeo. Fonte: www.dinamobasket.com

Gianmarco Pozzecco alza la SuperCoppa Italiana. Fonte: www.dinamobasket.com