16 April, 2024
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La protagonista della giornata di martedì 29 dicembre, al Festival Macchiori di Guasila, è stata l’archeologia. Meglio: l’archeologia declinata nella sua terza missione, dopo lo studio e la ricerca, all’apertura verso il pubblico. E in questo caso il suo pubblico è stato quello speciale dei ragazzi della comunità terapeutica Sa Nuxi, di Nuxis, i quali hanno dato il loro contributo durante la campagna di scavi del 2019 all’interno della grotta di Acquacadda.

«Avevamo in mente di iniziare questi scavi all’interno della grotta già da tempo – ha raccontato Riccardo Cicilloni, professore di Preistoria e Protostoria della Sardegna all’Università di Cagliari, dipartimento di Lettere, Lingue e Beni Culturali –perché promettevano di regalarci grandi soddisfazioni. E’ arrivato poi il finanziamento del Comune, della Regione e del Parco Geominerario per il triennio di lavori, e così siamo partiti. Inoltre, l’Università ci aveva chiesto di aprirci al pubblico, ovvero di far partecipare anche la comunità del territorio nel quale ricadono gli scavi. Tramite Roberto Curreli, presidente dello Speleo Club di Sa Marchesa, e altri amici, siamo entrati in contatto con i ragazzi della Comunità Sa Nuxi, e da qui abbiamo iniziato a scrivere una bella storia di archeologia e solidarietà.»

La collaborazione dei ragazzi di Sa Nuxi. «I ragazzi della comunità si sono subito appassionati ai nostri lavori, abbiamo spiegato loro la storia della grotta e di cosa ci stessimo occupando e quali risultanze ci aspettavamo. Hanno potuto ammirare il ritrovamento di frammenti di ceramica di 4.500 anni fa, resti animali e focolari preistorici: una meraviglia per archeologi e antropologi, e motivo di grande stupore per gli occhi della cittadinanza. I ragazzi di Sa Nuxi sono stati preziosissimi collaboratori: si sono occupati dell’accoglienza e dell’accompagnamento alle persone che si avvicinavano allo scavo, e sono stati parte integrante di questa avventura che purtroppo è stata sospesa per via del Covid, ma che speriamo tutti di poter riprendere presto.»

Alla tavola rotonda in diretta streaming sulla pagina Facebook di Macchiori, “Tra cultura e inclusione”, dopo l’introduzione e i saluti della sindaca di Guasila, Paola Casula, sono intervenuti: l’assessora dell’Inclusione sociale del comune di Guasila Consuelo Palmas; il sindaco di Nuxis Pier Andrea Deias, il professore di Preistoria e Protostoria della Sardegna dell’Università di Cagliari Riccardo Cicilloni, gli archeologi Federico Porcedda Marco Cabras, e poi Federico Vivarelli, Gianluigi Senis, Davide Vitiello, ospiti della Comunità Sa Nuxi. E ancora Annarita Nioi Augusto Vacca operatori della Comunità Sa Nuxi. Presenti anche Roberto Curreli presidente associazione Sa Marchesa, Marisa Nicolini dell’associazione Liberamente, Alessandro Montisci direttore del Centro di Salute Mentale di Sanluri, la studentessa Monica Fadda, Bruno Venturi ed il giornalista Giampaolo Cirronis. Ha dialogato con loro Alessandro Angioni consigliere comunale di Guasila. Una tavola rotonda che ha raccontato una bella storia di inclusione sociale ed integrazione.

 

Gruppo di Strumenti Antichi Dipartimento Musica Antica Conservatorio Cagliari Riccardo Leone

Mercoledì 16 aprile, alle 20.00, la Chiesa di San Francesco di Paola – via Roma, Cagliari – ospita il concerto “Stabat Mater” con musiche di Alessandro Scarlatti e lo Stabat Mater di Giovanni Battista Pergolesi. Il concerto prosegue la sezione “Pasqua a Cagliari”. Sulla scena il Gruppo di Strumenti Antichi del Dipartimento di Musica Antica del Conservatorio “G.P. da Palestrina” di Cagliari per il progetto “SCHOLA: Piattaforma per Scuole Europee di Musica Antica”. L’evento rientra nella rassegna di Echi lontani – Musiche d’epoca in luoghi storici. La ventesima edizione – patrocinata dagli assessorati regionali, provinciali e comunali alla Cultura e al Turismo e dalla Fondazione Banco di Sardegna – si dispiega dal 21 marzo al 21 giugno. L’evento va in diretta streaming live dalla piattaforma culturale americana U-Sophia, raggiungibile anche dal sito www.echilontani.net. Il Festival fa parte del REMA (Rete Europea Festival Musica Antica).

Il testo, che è uno dei più struggenti della letteratura di tutti i tempi, a rappresentare in un latino medievale nudo e scarno il dolore di Maria, è comunemente attribuito a Iacopone da Todi e “stabat mater” ne costituisce il potente incipit. Pergolesi scrisse lo Stabat Mater alla fine della sua brevissima vita, mortalmente ammalato di tubercolosi. Lo completò a Pozzuoli, dove morì. Lo compose per incarico dell’Arciconfraternita dei Cavalieri della Vergine dei Dolori di Napoli, che commissionò l’opera con l’intento di sostituire quella omonima di Alessandro Scarlatti, eseguita da oltre venti anni. Dal 1736 lo Stabat Mater di Pergolesi si è imposto in tutto il mondo per potenza emotiva e fascino. La tristezza e l’angoscia della madre straziata dal dolore sono musicate da Giovanni Battista Pergolesi con una forza emotiva e musicale che si coniuga con il testo iacopiano e ne costituisce una delle rappresentazioni più suggestive (Riccardo Leone).

Il Gruppo di Strumenti Antichi del Dipartimento di Musica Antica del Conservatorio di Musica di Cagliari è attivo in Sardegna da parecchi anni con diverse formazioni. Il nucleo stabile è composto da docenti ed allievi del Conservatorio “Palestrina” di Cagliari. A partire dal 2004 ha partecipato a numerosi progetti musicali in molte località della Sardegna, anche in collaborazione con gruppi vocali cagliaritani. A Cagliari si esibisce con Alice Serra (Soprano), Monica Fadda (Contralto), Attilio Motzo (Violino Barocco e Concertazione), Giovanni Dalla Vecchia (Violino Barocco), Corrado Lepore (Viola), Fabio Mureddu (Violoncello Barocco), Massimo Tore (Violone), Fabrizio Marchionni (Clavicembalo), Riccardo Leone (Direzione). Il Dipartimento di Musica Antica del Conservatorio “G. Pierluigi da Palestrina” di Cagliari è ufficialmente attivo da circa tre anni, ma le prime attività didattiche di Musica Antica iniziarono nel 2002/03 con i Seminari di Musica Antica e diedero origine al Gruppo vocale e strumentale del Conservatorio di musica.