24 April, 2024
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L’esonero di Massimo Rastelli era nell’aria e puntualmente è arrivato. La società rossoblu lo ha ufficializzato pochi minuti fa con un breve comunicato.

«Il Cagliari Calcio comunica di avere sollevato Massimo Rastelli dalla guida tecnica della prima squadra.

A Rastelli vanno i ringraziamenti per il lavoro svolto in oltre due anni con professionalità e passione. Protagonista nella vittoria del campionato di serie B e nel raggiungimento dell’undicesimo posto della passata stagione, a lui il più sentito in bocca al lupo per il prosieguo della carriera.

Viene interrotto il rapporto di collaborazione anche con l’allenatore in seconda Nicola Legrottaglie e con il tecnico Dario Rossi ai quali va un sincero ringraziamento per il lavoro svolto e la dedizione dimostrata.»

Al tecnico campano è stata fatale la quarta sconfitta consecutiva subita domenica con il Genoa, la terza casalinga, alla Sardegna Arena, come contro Sassuolo e Chievo, contro una diretta concorrente nella lotta per la salvezza.

Per la sostituzione di Massimo Rastelli circolano i nomi di Massimo Oddo, Giuseppe Iachini e Francesco Guidolin.

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Una serata semplice e allo stesso tempo di gran gala. Era d’obbligo l’abito rossoblù ma andavano bene anche il bianco, il rosso e l’oro: i colori delle tre maglie e della divisa per il portiere che i giocatori del Cagliari indosseranno nel corso della stagione 2017-18, presentate nella suggestiva cornice del Caffè degli Spiriti, nel cuore di Castello.

A fare da testimonial una folta rappresentanza della squadra, con in testa il tecnico Massimo Rastelli ed il vice Nicola Legrottaglie; ad accendere l’entusiasmo i tantissimi tifosi che sono accorsi per gustarsi in anteprima lo spettacolo della maglie, incuranti del forte vento di maestrale.

Proprio Massimo Rastelli e Nicola Legrottaglie sono stati i primi a parlare sul palco, sollecitati dai presentatori della serata, i giornalisti Fabiano Gaggini de “L’Unione Sarda” e Virginia Saba di “Mediaset”.

«Sono così belle queste maglie che viene voglia di indossarle e scendere in campo – ha detto sorridendo il tecnico -. Purtroppo, il tempo da calciatori è passato, ora il nostro ruolo è fare capire a questi ragazzi l’importanza della maglia che indossano, una casacca di grande tradizione che va sempre onorata. Ai tifosi chiedo di trasformare il nostro nuovo stadio, la Sardegna Arena, in una bolgia: grazie a loro in casa abbiamo sempre ottenuto grandi risultati.»

Nicola Legrottaglie, da ex difensore, ha risposto alla domanda sul rendimento della retroguardia: «Per me non ci sono difensori più forti di quelli che abbiamo. Lavoreremo con loro e siamo convinti che il lavoro paghi. Sono sicuro che i tifosi ci staranno vicini, soprattutto nei momenti di difficoltà».

Prima di salutare, i due tecnici hanno effettuato un bel selfie con la muraglia umana dei tifosi come sfondo.

Quindi è stata la volta dei calciatori, vestiti con le nuove maglie: Rafael indossava la divisa da portiere color oro, Daniele Dessena e Luca Cigarini la rossoblù, Marco Sau e Marco Andreolli la bianca, Andrea Cossu e Miangue la rossa.

Parola a Rafael: «Le maglie sono bellissime. Da portiere ho indossato anche quella rossoblù, un grande onore per me».

Daniele Dessena, all’ottavo anno di Cagliari, ha ricordato il suo arrivo sull’Isola da giocatore rossoblù: «Ero partito dal porto di Genova in nave, avevo l’auto. Temevo di lasciare casa, ero un po’ mammone, ma grazie alla gente di Cagliari in questi anni sono diventato uomo». Daniele Dessena ha scherzato con Luca Cigarini sulla rivalità tra parmigiani e reggiani, ma il neo acquisto rossoblù ha puntualizzato: «Siamo cresciuti insieme e siamo grandi amici». Poi Luca ha promesso con un sorriso un’esultanza con qualche passo di ballo sardo al primo gol: «Il difficile non è tanto ballare quanto fare il gol».

Marco Sau è pronto per tornare a casa sua, ad Aritzo, per la seconda parte del ritiro: «Ormai è il terzo anno che andiamo, ci troviamo bene».

Marco Andreolli ha salutato i suoi nuovi tifosi: «Siete tanti, è bello essere qui». Una battuta su Marco Sau: «Lo invidio, i piccoletti entrano in forma prima».

Andrea Cossu ha sottolineato il fascino della terza maglia, quella rossa: «Fa venire in mente quella della memorabile vittoria del 2009 sul campo della Juventus. Sono felice di essere qui, aspettavo da tanto questo momento»; Miangue, dopo essersi cimentato con una frase in lingua sarda (promosso)  ha affermato di sapere bene che questa sarà per lui una stagione importante. «Devo migliorare in tante cose, soprattutto nella parte tattica».

I giocatori hanno concluso i loro interventi lanciando verso il pubblico dei beer cooler omaggiati da Ichnusa e brandizzati Cagliari Calcio.

Ha portato il suo saluto l’assessore degli Affari generali, personale e riforma della Regione Sardegna, Filippo Spanu: «Il Cagliari è la Sardegna e la Sardegna è il Cagliari. Avrete notato che sulle maglie è rappresentato il cavallino di Tavolara, simbolo dell’artigianato sardo che la squadra porta ovunque. Lo stadio avrà il nome della nostra Isola: nel Cagliari ci riconosciamo tutti. La Società ci sta dando anche una grossa mano a combattere il razzismo: stiamo cercando di dare un’occasione sportiva a tanti migranti ed il Cagliari ci sta aiutando molto».

La serata è proseguita con la premiazione di William Sogus, il vincitore della selezione creativa del Logo Sardegna Arena. William è stato premiato con due abbonamenti per la stagione 2017-18 che gli sono stati consegnati dalla responsabile marketing Federica Vargiu; inoltre al vincitore sono andati altri due abbonamenti omaggio della Società per permettergli di recarsi allo stadio con i suoi bambini, tifosissimi rossoblù.

Successivamente, è intervenuto Gabriele Tacconi, sports marketing manager Macron: «Le nuove maglie sono molto simili a quelle dell’anno scorso. Uniche differenze? Sono un po’ più leggere per venire incontro alle esigenze dei calciatori e i pantaloncini sono leggermente più corti».

Chiusura affidata al direttore generale del club rossoblù Mario Passetti che, dopo aver portato i saluti del presidente Tommaso Giulini e ringraziato i tifosi per avere dato ancora una volta dimostrazione di grande affetto verso i colori rossoblù, ha annunciato un’importante iniziativa sociale: «Le maglie mostrate nella presentazione di oggi saranno messe a disposizione per un’asta benefica e dopo ogni partita casalinga la maglia del giocatore votato come migliore in campo sarà messa all’asta. Il ricavato sarà devoluto a fine anno per un progetto sociale per il territorio sardo che comunicheremo più avanti».

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Una grande serata di sport insieme ai due tra i maggiori artefici di questa bellissima stagione dei rossoblù. Si è svolto ieri sera l’incontro organizzato dal Panathlon, in collaborazione con l’associazione “Riprendiamoci la Sardegna”, che ha visto come ospiti illustri l’allenatore del Cagliari Massimo Rastelli e il suo vice Nicola Legrottaglie.

I due mister hanno passato alcune ore con i rappresentanti dell’associazione culturale in campo sportivo al Caesar’s Hotel, parlando dell’ottimo cammino compiuto dalla squadra in questo campionato, che sta volgendo ormai al termine, e che ha visto la compagine rossoblù raggiungere la quota salvezza con ben quattro giornate di anticipo.

Nel corso dell’incontro, moderato dal giornalista Mario Frongia, c’è stata l’occasione anche di tracciare un bilancio sui risultati ottenuti dall’allenatore campano in queste due stagioni sulla panchina del Cagliari, autore nella passata stagione di una promozione dalla serie B alla serie A a dir poco sensazionale.

«Sono qui perché credo nei valori fondanti del Panathlon, che sono il rispetto e la lealtà – ha detto Massimo Rastelli, che insieme a Nicola Legrottaglie ha ricevuto dal presidente del Panathlon Francesco Cicero una targa in ricordo dell’evento -. Si può vincere o perdere, ma l’importante alla fine è aver dato tutto.»

Massimo Rastelli ha concluso con una battuta sul suo futuro, confermando la sua intenzione di restare sulla panchina rossoblù anche la prossima stagione.