28 March, 2024
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Il Carbonia ha superato il Taloro Gavoi 2 a 0 e torna a sperare nell’accesso al play out salvezza. E’ stata una vittoria sofferta, raggiunta anche con un pizzico di fortuna, quella stessa fortuna che tante volte era mancata finora in questo campionato di Eccellenza regionale 2023/2024.

Diego Mingioni ha presentato un undici iniziale con due soli fuoriquota, Danilo Cocco (2006) esterno basso a destra e Riccardo Lambroni (2007) in attacco, privo degli squalificati Ezequiel Cordoba e Nicola Mancini.

L’avvio della partita ha visto la formazione ospite più intraprendente, decisa a mettere in difficoltà la difesa mineraria, ma la prima vera occasione l’ha costruita il Carbonia con un’incursione sulla destra di Danilo Cocco, sul cui traversone assai insidioso, Andrea Porcheddu è arrivato con una frazione di secondo di ritardo davanti all’estremo difensore avversario Massimo Fadda.

Replica immediata del Taloro sugli sviluppi di un calcio d’angolo, con conclusione di Roberto Mele neutralizzata a terra da Valerio Bigotti.

Andrea Porcheddu si libera sulla sinistra, si volta per cercare il destro a giro ma sua conclusione non crea problemi a Massimo Fadda.

Nuova puntata offensiva del Carbonia, Tennyson Omoregie viene lanciato in profondità, il portiere del Taloro Gavoi gli va incontro, fa suo il pallone ma scoordinato colpisce con il piede destro l’attaccante biancoblù che finisce a terra e viene soccorso. Arbitro e assistente, probabilmente coperti, non hanno visto l’impatto del piede destro del portiere su Tennyson Omoregie e il gioco è ripreso senza alcun provvedimento.

Allo scadere del primo tempo il Taloro è andato vicino al goal del vantaggio, con Roberto Mele che sugli sviluppi di un calcio d’angolo ha concouso di testa, centrando un palo della porta difesa da Valerio Bigotti.

La partita resta in equilibrio anche in avviodi ripresa ma al 58′ il Taloro è andato ad un passo dal goal, cogliendo due volte la traversa nella stessa azione, prima su conclusione di Nicolas Ricci, poi su una rovesciata di Nicola Mereu, appena entrato al posto di capitan Roberto Mele.

Goal mancato, goal subito, nel calcio accade spesso e la storia si è ripetuta al 67′, quando Jesus Prieto si è involato sulla fascia destra, giunto sul fondo ha crossato al centro dell’area dove Simone Saiu ha cercato di anticipare Riccardo Lambroni con un intervento scoordinato e ha deviato il pallone alle spalle del proprio portiere Massimo Fadda.

Il Taloro ha reagito, e sotto una leggera pioggia s’è rovesciato nella metà campo del Carbonia. All’85’ il pareggio è sembrato cosa fatta quando Nicolas Ricci s’è presentato da solo davanti a Valerio Bigotti ed Ernest Wojcik, appena fuori area, s’è sacrificato fermandolo fallosamente, consapevole di terminare anzitempo negli spogliatoi con un’espulsione per fallo da ultimo uomo. Il calcio di punizione non ha avuto esito.

Al 3′ dei 5′ di recupero concessi dal direttore di gara, Lorenzo Basciu ha rubato palla a Gabriel Soro, s’è lanciato verso l’area di rigore avversaria  e ha servito Andrea Porcheddu che con un tocco preciso ha chiuso i conti sul 2 a 0.

Il Carbonia è tornato alla vittoria dopo tre sconfitte consecutive, ha scavalcato il Bosa ed ora è quart’ultimo, ma per sperare ancora nella salvezza attraverso il playout, deve ora cercare di ridurre il ritardo dal Calangianus (8 punti) e/o dalla Tharros (9 punti ma la squadra oristanese deve ancora riposare) sotto i 7 punti.

Carbonia: Bigotti, Broglia, Chidichimo, De Vivo, Wojcik, Lambroni (81′ Falletto), Prieto, Omoregie (54′ Basciu), Porcheddu, Dore (71′ Giganti), Cocco (81′ Adamo). A disposizione: Caroli, Carboni, Lodde, Abbruzzi, Frau. Allenatore: Diego Mingioni

Taloro Gavoi: Fadda, Lapia (75′ Soro), Filia, Secchi, Saiu, Castro, Fadda (65′ Pusceddu), Fois (75′ Vassidiki), Falchi, Ricci, Mele (54′ Mereu), A disp.: Cuguttu, Delussu, Zucchelli. Allenatore: Massimiliano Mura.

Arbitro: Nicola Nieddu di Sassari.

Assistenti di linea: Nicola Deriu di Oristano e Alessandro Cola di Ozieri.

Reti: 67′ Sau (T, autogoal), 93′ Porcheddu (C).

Spettatori: 150.

Note: espulso all’85’ Wojcik (C) rosso diretto; ammoniti: Broglia (C), Ricci (T), Vassidiki (T).

Il Carbonia affronta il Taloro per restare aggrappato al treno salvezza, l’Iglesias può dargli una mano superando il Calangianus.

Il campionato di Eccellenza regionale, giunto all’undicesima giornata del girone di ritorno, inizia oggi la volata decisiva sia per la promozione sia per la salvezza.

Il Tempio di Giuseppe Cantara ha la chance per riaprire i giochi per il primo posto, al “Nino Manconi,” dove affronta la capolista l’Ilvamaddalena di Carlo Cotroneo. Tra le due squadre alla vigilia ci sono 11 punti di margine ma il Tempio deve recuperare la partita con il Bosa e vincendo entrambe, si porterebbe a -5 a 6 giornate dalla conclusione della stagione regolare.

Alle spalle di Ilvamaddalena e Tempio c’è grande equilibrio, con quattro squadre in 4 punti e due di queste che devono ancora riposare, Ossese (oggi) e Villasimius (domenica prossima). La Ferrini, terza a 1 punto dal Tempio, gioca a Li Punti, avversario che due settimane fa ha battuto l’Ilvamaddalena e vincendo rientrerebbe in corsa per i playoff, ai quali è tornata a fare un pensierino l’Iglesias, che al Monteponi ospita il Calangianus (dirige Rosario Zangara di Palermo, assistenti di linea Giovanni Meloni di Carbonia e Nicola Atzori di Oristano) con l’organico quasi al completo, con il recupero di Lorenzo Isaia e Gioele Zedda che hanno scontato le squalifiche post-Ghilarza e Bruno Wellinton Caverzan e Valentino Carubini, assenti da diverse settimane per infortuni. Giampaolo Murru deve fare ancora a meno di Fabio Mastino, infortunato, e di Mattia Piztzalis, squalificato a tempo fino al 1° maggio dopo la partita di Ghilarza.

Il Villasimius, frenato nella sua corsa verso i playoff sette giorni fa sul proprio campo dal Bari Sardo, gioca a Bosa, squadra che, quart’ultima, lotta disperatamente per agganciare quantomeno il treno dei playout, dal quale alla vigilia è esclusa per il ritardo di 9 punti nei confronti del Calangianus.

Chi gioca per tenere accesa la fiammella della speranza di salire sul treno salvezza è anche il Carbonia di Diego Mingioni, terz’ultimo, che ospita il Taloro Gavoi (dirige Nicola Nieddu di Sassari, assistenti di linea Nicola Deriu di Oristano e Alessandro Cola di Ozieri) con l’obbligo di vincere, con il pensiero rivolto a Iglesias, dove spera che la squadra rossoblù superi il Calangianus e riduca il ritardo sulla squadra gallurese, alla vigilia di ben 10 punti. Il tecnico biancoblù ha un’emergenza a centrocampo, dovendo fare a meno di Ezequiel Cordoba e Nicola Mancini, squalificati per una giornata, il primo perché espulso a La Maddalena, il secondo per recidività in ammonizioni).

Hanno forse l’ultima chance di evitare una retrocessione anticipata il Sant’Elena, che ospita il Ghilarza, e la Villacidrese (guidata in panchina da Renato Incani) sul campo del Bari Sardo. Entrambe solo con una vittoria potrebbero tenere accesa una fiammella di speranza ma sempre con l’obbligo di mettere insieme un filotto di vittorie nelle ultime sei giornate (cinque per il Sant’Elena che deve ancora riposare).

Completa il programma dell’undicesima giornata del girone di ritorno la partita Tharros-San Teodoro Porto Rotondo.

Giampaolo Cirronis

Il Carbonia a La Maddalena ha perso la terza partita consecutiva contro la capolista, 3 a 0 (primo tempo 1 a 0), e la salvezza si allontana sempre più. La quart’ultima posizione occupata dal Bosa resta a un solo punto (con il Bosa che deve recuperare la partita rinviata cinque giorni fa a Tempio) ma alla fine potrebbe non bastare, perché la quint’ultima, il Calangianus, impostasi oggi sul Taloro Gavoi, ha 9 punti di vantaggio sulla quart’ultima e se il campionato terminasse oggi, non si disputerebbe il playout e retrocederebbero in Promozione le ultime quattro squadre della classifica.
L’equilibro tra le due squadre è durato poco più di un quarto d’ora che ha visto il Carbonia perdere uno dei suoi calciatori più importanti, Costantino Chidichimo, infortunato, sostituito da Mattia De Vivo. Al 19′ l’Ilvamaddalena ha sbloccato il risultato con una goal di Facundo Maitini, su assist di Antonino Piriottu. Il Carbonia è rimasto in partita fino alla conclusione del primo tempo, sull’1 a 0.
Nella ripresa il Carbonia è cresciuto e ha costruito alcune buone trame, arrivando alla conclusione con Lorenzo Basciu che si è liberato in area in favorevole posizione ma non ha inquadrato lo specchio della porta, calciando alto.
Scongiurato il goal del pari del Carbonia, al 67′ l’Ilvamaddalena ha recuperato un pallone a centrocampo e con una rapida ripartenza sul filo del fuorigioco, ha punito l’avversario da squadra esperta qual è con Blas Dante Tapparello, servito da Facundo Maitini, che ha sfruttato l’incerta uscita di Valerio Bigotti.
Nuovo tentativo del Carbonia con Tennyson Omoregie che ha calciato dal limite dell’area forte e angolato un pallone all’incrocio dei pali ma ha trovato pronto alla deviazione in calcio d’angolo il portiere isolano Marco Ruzittu.
Al 78′ l’Ilvamaddalena ha chiuso i conti con il terzo goal, realizzato da Lamin Touray su assist di Blas Dante Tapparello.
Il finale di partita per il Carbonia è diventato ancora più amaro con l’espulsione di Ezequiel Cordoba, per doppia ammonizione, che non ci sarà domenica prossima nell’incontro casalingo con il Taloro Gavoi, l’auspicio è che possa essere recuperabile Costantino Chidichimo.
Una nota positiva arriva dal ritorno in campo del capitano Gabriele Dore, entrato a mezz’ora dalla fine al posto di Nicola Mancini.

Il Tempio passa agevolmente al “Carlo Zoboli” realizzando quattro goal (nove in due consecutive partite esterne dopo i 5 realizzati a Li Punti) e si conferma al secondo posto alle spalle dell’Ilvamaddalena. Il Carbonia, alla seconda sconfitta casalinga, allunga la striscia di partite senza vittoria (14, con soli 6 punti frutto di altrettanti pareggi) ed ora la classifica fa paura.

 

Giuseppe Cantara ha presentato un undici iniziale privo degli squalificati Salvatore Gallo e Ousman Gomez; Diego Mingioni ha ritrovato dopo tre giornate di squalifica Andrea Porcheddu e con lui un altro reduce da squalifica, Ezequiel Cordoba, e uno da infortunio, Tennyson Omoregie.

La prima occasione da goal è arrivata già al 6′, con un colpo di testa di Alessio Virdis, sul quale si è opposto egregiamente Valerio Bigotti, con un intervento plastico con il quale ha spedito il pallone in calcio d’angolo. Il Carbonia, contro vento, ha replicato al 12′ con un calcio di punizione di Andrea Porcheddu, sul quale in piena area Costantino Chidichimo ha rubato il tempo ai difensori ma non è riuscito a colpire di testa il pallone con le necessarie forza e precisione per impensierire Samuele Truddaiu. Il Tempio ci ha riprovato al 28′ con Alessio Virdis su assist di Andrea Sanna, ma il bomber gallurese non ha centrato lo specchio della porta. Il Carbonia ha replicato al 35′ con un bel contropiede che ha coinvolto Andrea Porcheddu, Lorenzo Basciu ed Tennyson Omoregie, infine Ernest Wojcik, con conclusione di poco fuori bersaglio.

Nel finale del tempo, il Tempio ha inferto un doppio colpo da ko al Carbonia, vittima delle sue amnesie difensive più che delle prodezze avversarie. Al 37′ il Tempio ha recuperato un pallone all’altezza della trequarti biancoblù, Victory Igene sul fondo a sinistra ha servito all’indietro Giovanni Bulla, sulla conclusione immediata Valerio Bigotti ha respinto debolmente, i difensori del Carbonia sono rimasti quasi immobili aspettando una segnalazione di fuorigioco che non è arrivata e Alessio Virdis ne ha approfittato mettendo il pallone in rete da due passi. Il Carbonia non ha reagito al goal subito e Valerio Bigotti ha sbagliato un rinvio, spedendo il pallone sulla schiena di Alessio Virdis che ha trasformato il regalo ricevuto mettendo a segno il secondo goal per la doppietta personale. 0 a 2 in tre minuti, partita praticamente decisa.

Dopo il riposo, il Carbonia s’è ripresentato sul terreno di gioco deciso a tentare la rimonta ma dopo soli 4′ ha “regalato” un pallone a centrocampo, il Tempio ne ha approfittato da squadra esperta, Giovanni Bulla s’è involato verso la porta avversaria vanamente inseguito da Mattia De Vivo e Jesus Prieto, e ha battuto Valerio Bigotti con un diagonale chirurgico. 0 a 3, partita praticamente finita al 49′!

A risultato compromesso, il Carbonia s’è riversato nella metà campo tempiese e al 56′ è riuscito ad accorciare le distanze con un goal di Andrea Porcheddu, ma proprio nel momento migliore la spinta del Carbonia è stata fermata da un’improvvisa violenta grandinata che ha costretto il direttore di gara a sospendere la partita. Il gioco è ripreso dopo circa 5′ e il Carbonia è andato vicinissimo al goal del 2 a 3, con un’occasione capitata sulla testa di Tennyson Omoregie che anziché schiacciare in rete da pochi passi, ha spedito il pallone oltre la traversa.

La spinta del Carbonia si è fermata e nel finale il Tempio ha approfittato di un’altra amnesia della difesa del Carbonia, per realizzare il quarto goal con Edoardo Donati, che ha portato il risultato sul definitivo 4 a 1.

Il Tempio incamera la seconda vittoria esterna in 8 giorni, terza stagionale, conferma il suo secondo posto e non abbandona l’idea di “infastidire” la corsa della capolista Ilvamaddalena, ora lontana 7 punti ma con 11 partite da giocare, tra le quali c’è il confronto diretto in programma al “Nino Manconi” di Tempio Pausania il prossimo 10 marzo.

Il Carbonia resta fermo a quota 18 punti, terz’ultimo, ora con un solo punto di vantaggio sul Sant’Elena e due sulla Villacidrese, un punto sotto al Bosa e a 7 dal Calangianus e 8 dalla Tharros. Tempo e spazio per recuperare ce n’è ancora ma ora il principale nemico del Carbonia, come è apparso evidente ieri, è la paura, alla vigilia di due consecutivi confronti diretti per la salvezza, in programma sui campi del Sant’Elena e del Bosa.

CarboniaBigotti, Chidichimo, De Vivo, Wojcik, Cordoba, Prieto, Porcheddu, Basciu (86′ Pitanza), Giganti, Mancini (65′ Adamo), Omoregie. A disposizione: Saiu, Saia, Carboni, Salimbene, Lambroni, Falletto, Cocco. Allenatore: Diego Mingioni.
Tempio: Truddaiu, Sanna, Arca, Pinna, Roccuzzo, Dias Braga, Bulla (86′ Zappareddu), Coradduzza, Virdis (75′ Donati), Sabino, Igene. A disposizione: Izzo, Manchia, Masia, Pittalis. Allenatore: Giuseppe Cantara.
Arbitro: Roberto De Paolis di Cassino.

Marcatori: 37′ e 40′ Virdis (T), 49′ Bulla (T), 56′ Porcheddu (C), 93′ Donati (T).

Ammoniti: Mancini (C), Prieto (C), Wojcik (C), Igene (T), Caradduzza (T).

Partita interrotta al 65′ per 5′ a causa di una violenta grandinata.

 

Un goal del giovanissimo Riccardo Lambroni, 17 anni lunedì 29 gennaio, alla mezz’ora del primo tempo, ha aperto la strada al Carbonia per il ritorno alla vittoria dopo tre mesi esatti di astinenza (28 ottobre 2023, 2 a 1 sul Bosa), ma il Li Punti non è arrivato a Carbonia per assecondare l’ambizione della squadra mineraria e ha impiegato solo due minuti per rimettere il risultato in parità, con un goal di Adama Coulibaly. La cronaca della partita Carbonia-Li Punti potrebbe chiudersi con il botta e risposta maturato in due minuti, perché il risultato fino al 96′ non è più cambiato ed il Carbonia ha rinviato ancora una volta l’appuntamento con la vittoria.

Il tecnico biancoblù Diego Mingioni è stato costretto a mandare in campo una formazione fortemente rimaneggiata, a causa di squalifiche e infortuni. Indisponibili gli squalificati Andrea Porcheddu ed Ernest Wojcik e l’infortunato Tennyson Omoregie, è stato costretto a presentare un undici iniziale con ben cinque fuoriquota, con il 2007 Riccardo Lambroìni, il 2006 Danilo Cocco, i 2004 Lorenzo Basciu ed Edoardo Adamo ed il 2003 Francesco Pitanza. Il collega Cosimo Salis inizialmente ha presentato solo due fuoriquota, il minimo regolamentare, il portiere 2006 Francesco Mannoni e il 2003 Fabio Castigliego.

 

Prima del fischio d’inizio, è stato osservato un minuto di raccoglimento per ricordare il grandissimo Gigi Riva, scomparso la scorsa settimana.

 

L’avvio di partita è stato equilibrato, senza grandi occasioni. Il Carbonia ha sbloccato il risultato al primo vero tentativo, proprio con il più giovane della squadra, Riccardo Lambroni, bravo a superare Francesco Mannoni con un tocco di esterno entro l’area di rigore. Il goal subito ha provocato l’immediata reazione del Li Punti che ha pareggiato dopo soli due minuti con Adama Coulibaly, pronto a sfruttare un’indecisione della difesa del Carbonia e a superare Valerio Bigotti da distanza ravvicinata.

 

Il Li Punti ha cercato di sfruttare il momento favorevole e poco dopo è andato alla conclusione prima con lo stesso Adama Coulibaly, poi con Fabio Castigliego. Nel finale del primo tempo non è successo più niente di rilievo.

In avvio di ripresa il Carbonia è apparso più convinto nella possibilità di creare problemi alla difesa ospite e al 51′ ci ha provato con Jesus Prieto, conclusione fuori dallo specchio della porta, poi con Ezequiel Cordoba, con tiro dalla distanza ancora fuori bersaglio. Replica del Li Punti, prima con Fabio Castigliego poi con Adama Coulibaly, con una conclusione di ordinaria amministrazione per Valerio Bigotti.

Al 58′ l’occasione goal più importante per il Carbonia, nata da un’iniziativa di Francesco Pitanza, la cui conclusione, probabilmente nata come un cross, si è trasformata lungo la traiettoria ed il pallone ha superato il portiere Francesco Mannoni, infrangendosi sul palo alla sua sinistra e tornando in campo, consentendo alla difesa di liberare l’area.

 

Sventato il pericolo, la manovra del Li Punti ha ripreso vigore e ci hanno provato prima Antonio Mastino (risposta in due tempi di Valerio Bigotti), poi Bruno Mauricio Lemiechevsky con due conclusioni, la prima fuori dai pali, la seconda neutralizzata ancora da Valerio Bigotti. Finale ancora equilibrato, prima con un tentativo del nuovo entrato Eduardo Voltan Da Silva per il Li Punti, poi con Francesco Pitanza per il Carbonia, che ha chiamato in causa il giovanissimo portiere ospite, pronto a negargli il goal che avrebbe dato i tre punti alla squadra di Diego Mingioni. Diego Mingioni è stato costretto a sostituire il capitano Gabriele Dore, infortunato, con il giovane Giovanni Carboni. Gabriele Dore era rientrato a tempo pieno la scorsa settimana nel derby di Iglesias, dopo un’assenza di circa due mesi, Diego Mingioni spera di non perderlo nuovamente perché è una delle colonne della squadra. Ultima occasione al 95′ per il Carbonia, con un calcio di punizione dal limite dell’area del nuovo entrato Nicola Mancini, senza successo. Dopo 6′ di recupero finisce 1 a 1, risultato giusto per quanto espresso in campo dalle due squadre.

Carbonia: Bigotti, Adamo, Chidichimo, De Vivo, Cordoba (dal 68′ Giganti), Prieto, Pitanza (92′ Falletto), Dore (87′ Carboni), Lambroni (75′ Mancini), Basciu Lorenzo, Cocco (62′ Saia). A disposizione: Caroli, Abbruzzi, Salimbene, Basciu Christian. Allenatore: Diego Mingioni.

Li Punti: Mannoni, Mastino, Olmetto (dall’85’ Onali), Arnaudo, Serna, Salas, Castigliego (59′ Columbu), Spano (68′ Tuccio), Lemiechevsky, Pucinelli, Coulibaly (83′ Voltan Da Silva). A disposizione: Pitzalis, Poddighe, Galante, Malgari, Tugulu. Allenatore: Cosimo Salis.

Arbitro: Gianluca Deriu di Oristano.

Assistenti di linea: Giovanni Meloni di Carbonia e Stefano Siddi di Cagliari.

Marcatori: 30′ Lambroni (C), 32′ Coulibaly (LP).

Ammoniti: Cocco (C), De Vivo (C), Cordoba (C), Salas (LP).

Giampaolo Cirronis

 

Il Carbonia con il Bari Sardo dal 37′ in 10 per l’espulsione di Andrea Porcheddu, strappa un prezioso e meritato pareggio. La partita è stata fortemente condizionata dal cartellino rosso diretto estratto dal direttore di gara, Marco Spiga della sezione di Carbonia, per un intervento falloso su un avversario nella zona centrale del campo, per il quale probabilmente sarebbe stato più adeguato un cartellino giallo.

 

Fino a quel momento la partita era stata sostanzialmente equilibrata. Diego Mingioni ha presentato un undici con ben cinque fuoriquota: il portiere Mattia Caroli, promosso titolare dopo la partenza di Mauro Alcaraz; Danilo Cocco; i nuovi arrivati al mercato di riparazione Davide Saia, Lorenzo Basciu e Nicola Mancini. Altri due volti nuovi, Edoardo Adamo (classe 2004, tornato a Carbonia dopo l’esperienza in serie D) e Mattia De Vivo, inizialmente in panchina, dove c’è anche Gabriele Dore, al rientro dopo un’assenza per infortunio durata circa due mesi.

            

I tentativi delle due squadre nei primi 20 minuti non hanno portato problemi alle rispettive difese. A metà tempo il direttore di gara ha annullato giustamente un goal del centravanti biancoblù Tennyson Omoregie per una posizione di fuorigioco. Altre due conclusioni, una per parte, di Andrea Porcheddu e Yanic Beugre, sono terminate sul fondo.

Al 37′ la già citata espulsione espulsione del capitano biancoblù Andrea Porcheddu che ha cambiato la fisionomia della partita.

Diego Mingioni ha sistemato la squadra per renderla più compatta e rendere complicati i tentativi del Bari Sardo, che sono diventati inevitabilmente più frequenti. Fino al riposo non è accaduto niente di rilevante.

In avvio di ripresa il Carbonia ha chiesto un calcio di rigore per fallo di mano in un intervento di Guillermo Sanchez sull’incursione del nuovo capitano biancoblù Costantino Chidichimo ma l’arbitro ha lasciato proseguire.

Subito dopo per il Bari Sardo ci hanno provato prima l’ex Fabio Fredrich con una conclusione sventata con deviazione in angolo dall’attento Mattia Caroli, poi con Alessandro Restivo, con una conclusione sugli sviluppi di un calcio d’angolo, neutralizzata sulla linea di porta dall’attentissimo Mattia Caroli.

Al 60′ il Carbonia ha costruito la migliore occasione da goal della partita: Ezequiel Cordoba ha servito un assist splendido a Lorenzo Basciu che ha anticipato il diretto avversario calciando a fil di palo alla sinistra di Emanuele Daga.

A quel punto il Bari Sardo ha tenuto a lungo il possesso del pallone, cercando la finalizzazione con ripetuti lanci dalle fasce al centro dell’area avversaria, ma gli attaccanti, pur prestanti fisicamente, non hanno mai trovato la deviazione aerea in grado di creare problemi al portiere del Carbonia.

 

Neppure la girandola delle sostituzioni ha modificato la situazione di equilibrio. Diego Mingioni ha fatto esordire Edoardo Adamo e Mattia De Vivo e ha concesso 17 minuti, recupero di 5 compreso, a Gabriele Dore, ormai pronto a rientrare a tempo pieno domenica prossima nel derby di Iglesias.

All’85’ l’arbitro ha annullato un goal del Bari Sardo per una posizione di fuorigioco, segnalata dal suo assistente di destra e nel finale non è accaduto più niente di rilevante.

Al fischio finale il Carbonia accetta positivamente il punto che muove la classifica dopo la pesante sconfitta di Ossi alla vigilia di Natale, tutt’altro che scontato dopo l’espulsione del capitano Andrea Porcheddu, che non ci sarà nel derby di domenica prossima a Iglesias.

Carbonia: Caroli, Saia, Chidichimo, Wojcik, Cordoba, Prieto, Porcheddu, Basciu (dal 78′ Dore), Mancini (87′ De Vivo), Cocco (68′ Adamo), Omoregie (68′ Pitanza). A disposizione: Saiu, Giganti, Lambroni, Falletto, Lecca. Allenatore: Diego Mingioni.

Bari Sardo: Daga, Tiesse (dal 78′ Oli Oro), Fredrich, Sakho, Sanchez, Soilihi, Petit, Restivo (78′ Arcaro), Bitep, Beugre (73′ El Marini), Nunes (58′ Mastropietro). A disposizione: Pisu, Guglielmone, Donchovski, El Nadji. Allenatore: Claudio Bonomi.

Arbitro: Marco Spiga della sezione di Carbonia.

Assistenti di linea: Roberto Morgante della sezione di Carbonia e Nicola Deriu della sezione di Oristano.

Note: ammoniti Caroli (C), Pitanza (C), Restivo (B), Beugre (B); espulso al 37′ Porcheddu (C).

 

0 a 5 a Ossi, i risultati del Carbonia sono in caduta libera, 2 pareggi e 5 sconfitte nelle ultime 7 giornate hanno fatto precipitare la squadra biancoblù al terz’ultimo posto in classifica.

Il campionato di Eccellenza è arrivato al giro di boa, la quota salvezza per il Carbonia è distante soli 2 punti e gli spazi per recuperare non mancano certamente, ma la piega assunta dai risultati della squadra, soprattutto tenendo conto che c’è appena stato il cambio tecnico con il ritorno di Diego Mingioni al posto del dimissionario Maurizio Ollargiu, merita sicuramente qualche riflessione.

Diego Mingioni ha guidato la squadra nelle ultime tre partite, nelle quali in 15 giorni sono maturate due pesantissime sconfitte in trasferta, 4 a 1 a San Teodoro e 5 a 0 oggi a Ossi, e un pareggio interno, 2 a 2 con la Villacidrese. 11 goal al passivo in tre partite sono tanti, troppi, ed evidenziano soprattutto limiti difensivi.

I movimenti del mercato autunnale hanno apportato nuovi contributi a centrocampo con Nicola Mancini e Jesus Prieto e in attacco con Lorenzo Basciu e Tennyson Omoregie, ma hanno indebolito pesantemente il settore degli esterni difensivi, con lo svincolo di Andrea Carta e Pedro Ferrari. Il reparto, come ha sottolineato Diego Mingioni al termine della partita pareggiata in casa con la Villacidrese, può contare oggi sul solo Danilo Cocco, situazione che costringe il tecnico ad adattare l’eclettico Jesus Prieto ma alla lunga rischia di diventare insostenibile, perché nell’arco di una stagione c’è sempre da tenere conto di infortuni e squalifiche.

Chiuso il girone d’andata per 16 punti (erano 12 due mesi fa dopo la vittoria interna sul Bosa, quarta e ultima finora, il 28 ottobre, quando Andrea Porcheddu e compagni si trovavano ad un solo punto dalla zona playoff), il campionato riposa, tornerà il 6 gennaio ma il Carbonia sarà ancora fermo per il turno di riposo e tornerà in campo il 14 gennaio al “Carlo Zoboli”, contro il Bari Sardo. Diego Mingioni, dopo il Natale, avrà tre settimane per affrontare la delicata situazione e trovare soluzioni ai problemi emersi negli ultimi 15 giorni. Il mercato di riparazione ha chiuso ufficialmente i battenti ma di fatto non chiude mai, perché si può sempre intervenire attingendo alle liste degli svincolati.

Giampaolo Cirronis

Esordio amaro per Diego Mingioni sulla panchina del Carbonia, battuto 4 a 1 a San Teodoro. Il tecnico tornato sulla panchina biancoblù a distanza di alcuni mesi dopo le dimissioni di Maurizio Ollargiu, ha dovuto fare a meno del capitano Gabriele Dore, ancora infortunato, e ha portato inizialmente in panchina il nuovo attaccante nigeriano Tennyson Omoregie, 22enne di 193 centimetri. La squadra ha giocato un buon primo tempo, chiuso in vantaggio con il goal realizzato al 35′ dal giovane Lorenzo Basciu, con un gran tiro di sinistro su assist di Pedro Ferrari. Al 45′ ha segnato ancora con Francesco Pitanza, ma l’arbitro ha annullato il goal per fuorigioco.

Nella ripresa la partita ha cambiato completamente volto, con il San Teodoro Porto Rotondo in cattedra. La squadra gallurese, reduce da una vittoria per 4 a 2 a Bosa, ha pareggiato dopo soli 3′ con il capocannoniere del girone Alessio Mulas ed è poi passata in vantaggio con Danilo Ruzzittu. Il Carbonia ha accusato il doppio colpo e Daniele Molino l’ha punito ancora con Daniele Molino, in goal per il 3 a 1 direttamente dal calcio d’angolo.

Diego Mingioni ha tentato il doppio cambiato, inserendo Nicola Mancini per Francesco Pitanza e Tennyson Omoregie per Ernest Wojcik, ma è stato ancora il San Teodoro Porto Rotondo ad andare in goal per il definitivo 4 a 1, con Federico Mastromarino.

Il San Teodoro Porto Rotondo si conferma in grande crescita, 13 punti nelle ultime cinque partite giocate, e continua a la sua rincorsa verso il vertice della classifica.
Il Carbonia ha perso cinque delle ultime cinque partite giocate, ha pareggiato la quinta e ora con 15 punti è quint’ultimo, in zona play-out. Sabato prossimo, al Comunale di Sant’Antioco (il nuovo terreno di gioco del Comunale “Carlo Zoboli” non è ancora pronto) ospiterà la Villacidrese.
La squadra di Graziano Mannu questo pomeriggio, a San Gavino Monreale, ha centrato la prima vittoria stagionale, superando 1 a 0 il Li Punti con un goal di Michele Suella, e con i 3 punti sale a quota 7, ora a 7 punti dalla zona play-out e a 10 dalla salvezza diretta. La squadra sta cambiando volto con i nuovi inserimenti arrivati dal mercato di riparazione e tutto l’ambiente non ha mai perso la fiducia in una risalita in classifica dopo il disastroso avvio di stagione.
Sugli altri campi, la capolista Ilvamaddalena ha espugnato il campo del Villaismius, 3 a 1; la Ferrini ha battuto 3 a 1 il Bosa con 3 goal nei primi 20 minuti; il Bari Sardo ha battuto 4 a 1 la Tharros, rimontando lo svantaggio iniziale proprio come ha fatto il San Teodoro Porto Rotondo contro il Carbonia; il Ghilarza ha battuto 3 a 2 il Taloro Gavoi rimontando dall’1 a 2 del primo tempo; l’Ossese, infine, ha rifilato un tennistico 6 a 1 al Sant’Elena di Fabio Vignati.

Diego Mingioni torna alla guida del Carbonia. Nessuna sorpresa per la soluzione della crisi tecnica originata dalle dimissioni di Maurizio Ollargiu, arrivate sabato pomeriggio, alla vigilia della partita interna con il Calangianus. Il tecnico nuorese, 32 anni, era presente in tribuna domenica scorsa a Villaperuccio, e alla domanda precisa sul suo ritorno alla guida della squadra, lasciando lo stadio, ha confermato di essere ormai molto vicino alla firma.
Il cambio della guida tecnica ha avuto come prima conseguenza, già domenica sera, l’uscita dal gruppo dirigenziale della famiglia Giganti (tornata la scorsa estate dopo aver guidato la società per ben 15 anni, vissuti tra l’Eccellenza e la Promozione), in disaccordo sulle modalità di gestione della società. Ora, l’auspicio dei tifosi, è che il cambio di allenatore abbia effetti positivi sul rendimento e sui risultati della squadra.
Diego Mingioni eredita un organico profondamente cambiato rispetto a quello che lo scorso anno, alla sua prima esperienza in panchina, guidò brillantemente sia in campionato, concluso con il 7° posto, sia in Coppa Italia (sfumata con tante recriminazioni ai calci di rigore nella finalissima di Abbasanta con il Budoni).
La scorsa estate, nella fase più acuta della crisi societaria, quasi tutti i calciatori della prima squadra vennero svincolati dal presidente Stefano Canu. Decisero di restare Andrea Porcheddu (il più ambito da diverse squadre) e Gabriele Dore e il giovanissimo Danilo Cocco. Cammin facendo sono tornati prima Lorenzo Basciu (classe 2004, trasferitosi due anni fa al settore giovanile della Torres), poi Nicola Mancini (classe 2004, nei primi mesi della stagione in corso al Calangianus) e Jesus Prieto (classe 1998). Non è escluso che qualche altro che lasciò il Carbonia in estate possa rientrare, considerato il rapporto speciale che quasi tutti avevano instaurato con Diego Mingioni. Il mercato è aperto e sono molto vicini anche altri arrivi, così come dovrebbero altre partenze, dopo lo svincolo di Alessio Romanazzo e Luigi Cobuzzi.
La classifica, dopo il positivo avvio di stagione, al momento non è brillante ma il campionato è lungo e c’è tutto il tempo necessario per rilanciarsi, considerato che la classifica è corta e la zona play-off è lontana “solo” 5 punti.
Diego Mingioni farà il suo nuovo esordio sulla panchina del Carbonia venerdì pomeriggio a San Teodoro, mentre dovrebbe salutare i tifosi al Comunale “Carlo Zoboli” nella prossima partita interna, contro la Villacidrese. Il condizionale resta d’obbligo, considerato che la squadra è rimasta lontana dal “Carlo Zoboli” in occasione delle ultime due partite interne, giocate al Comunale di Villaperuccio contro Ferrini e Calangianus, per consentire il rifacimento del manto erboso con la nuova semina. Se la prossima settimana il collaudo darà esito positivo, Carbonia-Villacidrese si giocherà al “Carlo Zoboli”.
Giampaolo Cirronis

Non ci saranno Santiago Brailly, Alessio Romanazzo e Luigi Cobuzzi nel Carbonia che domenica affronterà il Calangianus. al Comunale di Villaperuccio, nella partita valida per la 14ª giornata di andata del campionato di Eccellenza regionale, Il centrale argentino è stato squalificato per una giornata dal giudice sportivo dopo l’espulsione per doppia ammonizione rimediata domenica scorsa sul campo del Ghilarza; l’attaccante ed il centrocampista pugliesi, viceversa, sono stati svincolati dalla società. Questi ultimi sono i primi movimenti in uscita del mercato di riparazione autunnale che promette di cambiare parzialmente volto all’organico a disposizione del tecnico Maurizio Ollargiu. Il primo ingresso è maturato la scorsa settimana, con il ritorno di Nicola Mancini,  che la scorsa estate aveva firmato per il Calangianus, squadra che domenica ritroverò da avversario. Altri movimenti, sia in ingresso, sia in uscita, dovrebbero essere ufficializzati nei prossimi giorni.