19 April, 2024
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Il 9 settembre 2011, lo stadio Comunale di Carbonia venne intitolato alla memoria di Carlo Zoboli, la “bandiera” del calcio biancoblù. Nei quindici campionati giocati con la maglia biancoblù Carlo Zoboli ha disputato complessivamente 380 partite, mettendo a segno 9 reti (andare in goal da difensore puro, con i sistemi di gioco di quei tempi, non era certamente impresa facile). Dietro di lui ci sono Aldo Scopa con 300 presenze e 23 reti e Floriano Congiu con 291 presenze e 62 reti.

Per celebrare l’evento, la società biancoblù, con la collaborazione del comune di Carbonia e della provincia di Carbonia Iglesias, organizzò un torneo nazionale, al quale vennero invitate le squadre giovanissimi di Atalanta, Genoa e Cagliari.

Il Memorial venne vinto dall’Atalanta che nella finalissima, disputata allo stadio Comunale Carlo Zoboli, ebbe la meglio sul Cagliari di Pietro Pillosu con il punteggio di 3 a 1 (reti di Boffelli e Baldrighi nel primo tempo per l’Atalanta; Barella su rigore per il Cagliari e La Vigna per l’Atalanta nella ripresa). «La squadra neroazzurra – riporta la cronaca pubblicata da “La Provincia del Sulcis Iglesiente” di allora – si è imposta con pieno merito, essendosi rivelata la più forte, con un potenziale umano davvero notevole per squadre formate da ragazzi di 14 anni, alcuni dei quali hanno mostrato qualità in prospettiva assai interessanti». L’Atalanta si era qualificata per la finale superando il Genoa ai calci di rigore, dopo che i tempi regolamentari si erano conclusi sull’1 a 1 (vantaggio iniziale del Genoa con Mandraccio e pareggio dell’ottimo La Vigna); il Cagliari, da parte sua, non aveva avuto difficoltà ad avere la meglio sul Carbonia di Frau e Manca, con un netto 6 a 0. Nella finale per il 3° e 4° posto il Genoa si era imposto nettamente sul Carbonia per 11 a 0. Va detto che Atalanta e Genoa, già espressione di vivai notoriamente molto ben curati, si presentarono all’appuntamento sulcitano con una preparazione molto più avanzata rispetto al Cagliari.

Oggi, a distanza di quasi 9 anni, rileggendo la cronaca di allora e, soprattutto, rivedendo il servizio fotografico di allora, emerge chiaramente – su tutte le altre – la figura di un giovanissimo del Cagliari che ha bruciato le tappe, arrivando prima a vestire la maglia della Nazionale, poi diventando protagonista del mercato dell’estate 2019, con il trasferimento all’Inter di Antonio Conte: Nicolò Barella.

Il giovane Nicolò Barella aveva già allora carattere e qualità fuori dal comune. Era il capitano della squadra di Pietro Pillosu, era il rigorista ed un vero leader in campo a soli 14 anni e mezzo (è nato a Cagliari il 7 febbraio 1997). A 16 anni entrò nell’Under 19 del Cagliari, a 19 non ancora compiuti andò a maturare a Como, al mercato autunnale del 2015: tornò a Cagliari a fine stagione e da lì è iniziata la sua scalata che lo ha portato prima in Nazionale, poi all’Inter.

Nella foto di copertina, c’è tanto del Nicolò Barella che il calcio italiano conosce oggi, ma allora aveva solo 14 anni e 7 mesi!

Giampaolo Cirronis

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Il Cagliari di Rolando Maran inizia la sua nuova avventura nel campionato di serie A contro il Brescia di Massimo Cellino (fischio d’inizio ore 20.45). Il calendario ha riservato alla squadra rossoblu e al suo “storico” ex presidente la sfida più carica di ricordi, ma entrambe dal fischio d’inizio dell’arbitro designato Eugenio Abbattista di Molfetta (assistenti di linea Giacomo Paganessi e Marco Bresmes di Bergamo, quarto ufficiale Lorenzo Illuzzi di Molfetta, addetti al VAR Luca Pairetto di Nichelino e Damiano Di Iorio di Vico) avranno come unico pensiero, conquistare i primi punti della stagione.

E’ un Cagliari molto atteso quello che debutta questa sera, dopo la grande campagna acquisti condotta dal presidente Tommaso Giulini e dai suoi più stretti collaboratori. E’ stato sacrificato il talento cresciuto in casa Nicolò Barella, come ampiamente previsto e com’era giusto che fosse, vista la stratosferica, e sono arrivati giocatori di assoluto valore, su tutti Radja Nainggolan, Nahitan Nández e Marko Rog, ed è tornato Luca Pellegrini, in prestito secco dalla Juventus. Questa sera, purtroppo, all’esordio non ci sarà Alessio Cragno, infortunato, e Rolando Maran dovrà fare a meno di Marko Rog, squalificato.

Il Brescia sarà privo di Mario Balotelli, squalificato al termine dell’ultimo campionato disputato al Marsiglia, e dell’ex capitano rossoblù, Daniele Dessena, ma ci saranno il talentuoso Sandro Tonali, Dimitri Bisoli, figlio di Pierpaolo, indimenticato centrocampista del Cagliari, ed Alfredo Donnarumma, 25 goal e 7 assist in 32 partite nell’ultimo campionato di serie B.

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Ieri pomeriggio, prima dell’inizio della partita Cagliari-Lazio, il presidente dell’Ussi Sardegna, Mario Frongia, ha consegnato il Premio Ussi 2019 a Nicolò Barella. Nella fotografia di Fabio Murru, da sinistra, Sergio Cadeddu (Cagliari News24), Enrico Gaviano (La Nuova Sardegna), Nicolò Barella, Mario Frongia (presidente Ussi Sardegna), Laura Puddu (addetto stampa della FIPAV Sardegna) e Paolo Mastino (RAI).

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Il pareggio conquistato ieri a Torino, ha avvicinato ancora il Cagliari al traguardo finale della salvezza. E’ stato un pareggio sicuramente meritato, maturato al termine di un’aspra battaglia che ha prodotto anche tre espulsi e ben sette ammoniti. In conseguenza delle espulsioni di Luca Pellegrini e Nicolò Barella e dell’ammonizione di Fabio Pisacane, che era diffidato, arrivate dopo quella di Simone Zaza, sabato pomeriggio, nell’anticipo di Pasqua con il Frosinone, alla Sardegna Arena, Rolando Maran sarà costretto a schierare una formazione fortemente rimaneggiata. Una vittoria con la squadra ciociara, potrebbe risultare decisiva per tagliare il traguardo della salvezza con cinque giornate di anticipo sulla conclusione del campionato.

Sono molte le note positive emerse a Torino, contro una delle squadre più in forma del campionato, in piena corsa per una qualificazione alle prossime competizioni europee, ad iniziare dall’ennesimo goal di testa di Leonardo Pavoletti, il miglior cannoniere della serie A nel gioco aereo.

«Ci siamo presi un pari prezioso e meritato, sfoderando l’atteggiamento giusto – ha commentato a fine partita Rolando Maran -. Sul campo c’era molta tensione, abbiamo ribattuto colpo su colpo, sfiorando il gol con la traversa di Ionita. Siamo rimasti lucidi anche una volta andati sotto nel punteggio, abbiamo rimontato e cercato il gol della vittoria. Peccato per quella palla di Faragò nel recupero, sulla quale Cerri è arrivato con mezzo secondo di ritardo. Per il coefficiente di difficoltà della gara, contro una squadra che ultimamente in casa era diventata un rullo compressore, la definirei una delle migliori prestazioni dell’anno.»

 

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Tre punti che profumano tanto di salvezza! Il Cagliari ha battuto con pieno merito l’Inter all Sardegna Arena, con una prestazione maiuscola, ed ora il traguardo finale è molto più vicino. La squadra di Rolando Maran ha costruito la vittoria nel primo tempo, schiacciando a lungo l’Inter nella sua metà campo, costruendo tanto gioco, capitalizzando due delle numerose occasioni con Luca Ceppitelli e Leonardo Pavoletti, autori di due splendidi goal (da manuale l’azione del secondo, conclusa da Leonardo Pavoletti – su assist di Darijo Srna – che ha gelato Samir Handanovič con una girata al volo meravigliosa) e sfiorandone almeno altrettanti. L’Inter è rimasta sorpresa, ha sofferto tanto, mostrando anche di essere poco tranquilla per le polemiche sul caso dell’ex capitano Mauro Icardi, assente anche oggi. La squadra di Luciano Spalletti ha avuto una reazione dopo il goal di Luca Ceppitelli (bravo ad anticipare di testa Ivan Perisic su punizione battuta da Luca Cigarini e a superare imparabilmente Samir Handanovič) ed ha pareggiato sette minuti dopo con Lautaro Martinez, bravo a girare di testa un cross di Radja Nainggolan, con la sfera che si è infilata tra le gambe di un sorpreso Alessio Cragno. Ma il goal subito non ha frenato la spinta del Cagliari che ha ripreso ad attaccare ed è tornato pochi minuti dopo in vantaggio con la splendida azione già descritta, finalizzata da Leonardo Pavoletti che ha dimostrato di non saper fare goal (e che goal!) solo di testa!

Dopo il riposo, l’Inter è tornata in campo un po’ più decisa ed ha cercato di costruire gioco per arrivare quantomeno al pareggio ed effettivamente in alcune occasioni ci sono voluti un super Alessio Cragno ed un pizzico di fortuna per salvare il risultato del Cagliari, ma nel finale i rossoblu hanno avuto la grande opportunità di triplicare, con un calcio di rigore assegnato dall’arbitro Luca Banti per un netto fallo di Milan Škriniar su Despodov che Nicolò Barella ha sciupato spedendo oltre la traversa.

Nei minuti di recupero il Cagliari ha stretto le maglie della difesa ed ha portato in porto una preziosissima quanto meritata vittoria che gli consente di raggiungere quota 27 punti in classifica, al momento 9 punti avanti alla quota salvezza, in attesa delle partite di sabato e domenica, con il Bologna (18 punti) impegnato a Udine ed il Frosinone (16) a Genova con la quadra di Cesare Prandelli. E domenica prossima affronterà il Bologna in trasferta, in un’altra tappa importantissima in prospettiva salvezza. L’Inter resta ferma al terzo posto con 47 punti, ma domani il Milan in caso di vittoria nel match casalingo con il Sassuolo completerebbe l’operazione sorpasso al terzo posto e la Roma, se facesse suo il derby con la Lazio, l’affiancherebbe al quarto posto.

«Sono contentissimo per la vittoria e mi godo la prova dei miei ragazzi: del resto nella conferenza di presentazione di ieri avevo sottolineato che questi risultati puoi coglierli solo attraverso grandi prestazioni – ha commentato a fine partita Rolando Maran -. Dovevamo mantenere la nostra identità, tenendo un pressing alto: se fossimo rimasti passivamente ad aspettare sarebbe stato difficile arginare le giocate dell’Inter, che ha una grande capacità di affondare sugli esterni e creare superiorità numerica. Va merito ai ragazzi di aver tirato fuori la partita perfetta in un momento particolare. Abbiamo costruito tante occasioni, mettendo in campo quello che avevamo provato durante la settimana, con personalità, in tutte le zone del terreno di gioco, con cuore e sacrificio. È stata la vittoria del gruppo.»

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Christian Oliva. Fonte www.cagliaricalcio.com

Definite negli ultimi giorni due operazioni di mercato che anno riportato nell’Isola il 23enne centrocampista Alessandro Deiola, reduce da un prestito al Parma, e l’acquisizione del cartellino di un secondo centrocampista, il 22enne uruguayano Christian Oliva, proveniente dal Nacional di Montevideo, in prestito con obbligo di riscatto, che ha firmato un contratto che lo lega al Club rossoblù sino al 2023, con opzione in favore della società per il prolungamento fino al 30 giugno 2024, il Cagliari si rituffa nel campionato che questo pomeriggio, alle 15.00, lo vedrà in campo al “Mapei Stadium” di Reggio Emilia, contro il Sassuolo di Roberto De Zerbi (dirige Massimiliano Irrati di Pistoia, assistenti di linea Damiano Di Iorio di Vico e Valerio Vecchi di Lamezia Terme, quarto uomo Francesco Guccini di Albano Laziale, addetti al VAR Michael Fabbri di Ravenna e Rodolfo Di Vuolo di Castellammare di Stabia. All’andata finì 2 a 2, al termine di un match spettacolare, con il Cagliari due volte in vantaggio con Leonardo Pavoletti, autore di una splendida doppietta, raggiunto la seconda volta per il definitivo 2 a 2 al 99′, da un calcio di rigore trasformato da Kevin-Prince Boateng, trasferitosi in settimana al Barcellona.A Reggio Emilia Rolando Maran deve fare a meno di ben cinque giocatori, rimasti a casa: Lucas Castro, Marco Andreolli, Ragnar Klavan, Alberto Cerri e Marco Sau. Rientra Luca Ceppitelli. Nelle fila del Sassuolo, oltre a Kevin-Prince Boateng, oggi non ci sarà il 22enne centrocampista Stefano Sensi, obiettivo di mercato del Milan, il giovane più talentuoso a disposizione di Roberto De Zerbi.

Il Sassuolo, reduce da un brillante pari al Giuseppe Mezza di Milano con l’Inter, è una delle quadre che gioca il più bel calcio della serie A, il Cagliari per questo lo rispetta ma non lo teme, e come ha già saputo fare quest’anno contro l’ancora più competitiva Atalanta, espugnando lo stadio Atleti Azzurri d’Italia di Bergamo con un  goal di Nicolò Barella, e all’Artemio Franchi di Firenze, imponendo l’1 a 1 alla Fiorentina, con un goal di Leonardo Pavoletti, cercherà di imporre anche al Sassuolo il suo gioco, per tornare a casa con un risultato positivo.

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Goal e spettacolo, alla Sardegna Arena, tra Cagliari ed Empoli. La partita è terminata 2 a 2, con il vantaggio del Cagliari nella parte finale del primo tempo, firmato da una nuova splendida incornata di Leonardo Pavoletti, ribaltamento nella seconda metà della ripresa con i goal dei toscani, siglati da Giovanni Di Lorenzo e Miha Zajc, e pari rossoblu in extremis con Diego Farias, subentrato a Joao Pedro.

Pareggio giusto, non senza rammarico per il Cagliari, che ha coltivato a lungo la speranza di conquistare l’intera posta, per poi riuscire ad evitare la beffa proprio con l’attaccante che nei giorni scorsi è stato al centro di trattative di mercato e dato per partente, destinazione Bologna, in cambio di un altro Diego…Falcinelli.

Nel Cagliari ha debuttato dall’inizio Valter Birsa, alle spalle della coppia di attaccanti formata da Joao Pedro e Pavoletti e Rolando Maran ha sostituito lo squalificato Luca Ceppitelli con Fabio Pisacane, in coppia con Filippo Romagna al centro della difesa.

Dopo un avvio privo di emozioni, con una sterile pressione del Cagliari, al 24′ è stata la squadra di Beppe Iachini ad andare per prima vicina al goal, con Miha Zajc, con una rovesciata che ha mandato il pallone a sfiorare il palo alla destra di Alessio Cragno.

Al 36′ il Cagliari ha sbloccato il risultato, con una grande deviazione di testa di Leonardo Pavoletti, pronto a sfruttare un grande assist di Artur Ionita e a superare imparabilmente il 24enne portiere dell’Empoli Ivan Provedel.

La reazione dell’Empoli al goal subito è stata immediata e prima Alessio Cragno ha anticipato Francesco Caputo smarcato da un colpo di tacco di Miha Zajc, poi è stato Filippo Romagna a sventare la minaccia su un’incursione di Afriyie Acquah.

L’Empoli ha aumentato la pressione in avvio di ripresa ma per metà tempo il Cagliari non ha rischiato praticamente niente.

Primo bribido al 24′, su un traversione di Miha Zajc, non sfruttato dai compagni davanti ad Alessio Cragno. Ma subito dopo l’Empoli ha pareggiato con Giovanni Di Lorenzo, bravo a sfruttare un cross di Manuel Pasqual. Rolando Maran ha inserito Diego Farias al posto di Joao Pedro ma subito dopo, all’81’, Miha Zajc ha gelato il Cagliari, inventando un grande goal con un’azione personale ed una conclusione che non ha lasciato scampo ad Alessio Cragno.

Sulla Sardegna Arena è sceso il gelo ed è affiorato lo spettro della sconfitta. Il Cagliari ha reagito con grande orgoglio, deciso ad evitare la sconfitta. E i suoi sforzi sono stati premiati all’ultimo minuto, con un goal firmato da Diego Farias, pronto a sfruttare un assist di Nicolò Barella, un’indecisione di Frédéric Veseli e a superare Ivan Provedel.

«Nel primo tempo abbiamo costruito diverse occasioni, oltre al gol di Pavoletti – ha commentato a fine partita Rolando Maran -. Poi c’è stato un passaggio a vuoto, nel quale non siamo riusciti a gestire la situazione ed abbiamo subìto la rimonta dell’Empoli: è un aspetto nel quale dobbiamo migliorare. Però c’è stata la reazione giusta nel finale, abbiamo tirato fuori energie fisiche e mentali che ci hanno portato a recuperare una gara compromessa. Il risultato premia la squadra per quel che ha fatto nell’arco dell’intera partita.»

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Il Cagliari è una delle società più attive sul mercato di gennaio, sia in entrata sia in uscita. La prima operazione portata a termine è stata quella relativa al tesseramento del trequartista 32enne del Chievo Valter Birsa (ex Milan), arrivato a titolo definitivo. Ha firmato un contratto fino al 30 giugno 2021. Nello scacchiere rossoblu è destinato ad occupare il posto lasciato vacante dall’ex compagno di squadra Lucas Castro, vittima di un grave infortunio dopo un ottimo avvio di stagione, che dovrebbe tornare disponibile in avvio del prossimo campionato.

Oggi la società ha ufficializzato la cessione a titolo definitivo del centrocampista Daniele Dessena al Brescia, dove è stato fortemente voluto dal presidente Massimo Cellino. Daniele Dessena, 31 anni, lascia Cagliari dopo 9 stagioni, una lunga esperienza iniziata nella stagione e proseguita fino ad oggi con una breve interruzione, per complessive 206 presenze e 12 goal.

Sempre oggi è stata definita la seconda operazione in entrata, che verrà ufficializzata nei prossimi giorni, per il difensore Federico Peluso, 34 anni, in arrivo dal Sassuolo ma con un passato prestigioso che lo ha visto vestire anche la maglia della Juventus.

Il Cagliari è sulla bocca di tutti, in tutta Europa, per l’interesse dei più grandi Club continentali su Nicolò Barella. Tutti vogliono il 21enne talento rossoblu, il Cagliari lo valuta dai 50 milioni in sù ma l’asta che si è creata potrebbe far lievitare ulteriormente questa cifra, per la felicità della società rossoblu e dello stesso calciatore che, evidentemente, più crescerà il costo del cartellino, più il suo procuratore potrà spuntare per il contratto pluriennale che il suo assistito andrà a firmare…

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Il Cagliari formato casalingo è un’altra squadra rispetto a quella spenta e a tratti rinunciataria sconfitta all’Olimpico di Roma dalla Lazio. Contro il Genoa, in uno scontro diretto per la salvezza, la squadra rossoblu ha ritrovato pienamente se stessa ed ha conquistato tre punti pesantissimi in chiave salvezza. A decidere è stato un goal di Diego Farias, al 48′ del primo tempo.

Rolando Maran ha recuperato Srna, Ceppitelli e Pavoletti, i primi due reduci da due giornate di squalifica, il terzo da un infortunio, affiancato in attacco a Diego Farias. Dopo un quarto d’ora ha perso Joao Pedro, vittima di un brutto intervento di Romero, e lo ha sostituito con Artur Ionita.

Il primo tempo non ha offerto grandi emozioni ed è risultato sostanzialmente equilibrato. A sbloccare la partita è arrivato il goal di Diego Farias, abile a sfruttare un assist di Srna, con un pallone che ha rimbalzato sul terreno, prima di infilarsi in rete imparabilmente.

In avvio di ripresa, Cesare Prandelli ha tentato la carta Kouamé, inserito al posto di un centrocampista, Sandro. Il Genoa ha sfiorato il pareggio due volte in pochi minuti con Bessa ed una terza volta con il nuovo entrato Kouamé, sul quale si è esaltato il portierone rossoblu Alessio Cragno. Il Cagliari ha sfiorato il raddoppio prima con Diego Farias, poi con Nicolò Barella, con una grande conclusione terminata sulla traversa.

Il Genoa non si è arreso, ci ha provato con il polacco Piatek, capocannoniere del campionato, anticipato al momento della battuta a rete da favorevole posizione da uno straordinario recupero di Luca Ceppitelli, e nel finale ha provato in tutti i mondi di creare insidie alla difesa del Cagliari, che si è disimpegnata brillantemente, consentendo alla squadra di portare in porto una vittoria importantissima, con la quale sale a quota 20 punti ad una giornata dal giro di boa del campionato, in perfetta media per una salvezza anticipata.

«Oggi siamo riusciti a portare a casa una gara difficile, in un momento particolare, dove contano altri aspetti, oltre al gioco – ha commentato a fine partita Rolando Maran -. È stata una partita “sporca”, i ragazzi sono stati bravi a giocarla con grande sacrificio, compattezza e spirito di squadra: abbiamo saputo leggere i momenti della partita e questi sono tutti dettagli importanti, oltre alla vittoria che aspettavamo da tempo. Su queste basi abbiamo costruito la nostra vittoria. Sottolineo anche la vicinanza del pubblico, che continua a spingerci oltre l’ostacolo ad ogni partita e diventa un valore aggiunto.»

«Il Genoa al momento è una delle squadre più in forma del campionato, si è visto subito che avrebbe potuto procurarci problemi – ha aggiunto Rolando Maran -. L’uscita di Joao Pedro ha un po’ rovinato i nostri piani, quando ho dovuto sostituirlo ho preferito inserire Ionita per pareggiare le forze in mezzo al campo e al contempo ho allargato Farias per contenere gli esterni che stavano spingendo molto. La squadra è riuscita a rimanere corta. Soprattutto nel primo tempo abbiamo avuto il freno a mano tirato, cose che succedono quando vieni da due sconfitte e un periodo difficile a causa di infortuni e squalifiche. Aspetti mentali – ha concluso il tecnico del Cagliari – che sono mutati durante la gara e che abbiamo superato da squadra.