19 April, 2024
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Dal 26 al 29 ottobre 2019 alla Guangxi Design Week di Nanning, il progetto del GAL Barbagia Mandrolisai Gennargentu si è distinto come caso d’innovazione internazionale.

Dalla cuore della Sardegna al sud della Cina. Un viaggio di eredi di un’antica tradizione artigiana, tutti in marcia con tenacia e passione per andare a conoscere un mondo lontano, presentare se stessi e, soprattutto, riscoprire la propria capacità di essere un modello di riferimento.

La promessa è stata mantenuta. Il GAL Distretto Rurale Barbagia, Mandrolisai, Gennargentu ha partecipato – in qualità di unico Territorio Ente ospite italiano – alla Guangxi Design Week, tenutasi dal 26 al 29 ottobre 2019 nella città di Nanning, 8 milioni di abitanti nel sud della Cina. La presenza del progetto “Sardinia: the heart of contemporary rural living” è stata l’occasione, in una vetrina importante, per dare visibilità al territorio attraverso i migliori prodotti del suo artigianato: manufatti in grado di esprimere anche agli occhi dello spettatore straniero l’incontro magico tra tradizione e innovazione reso possibile dal design.

Lo spazio espositivo di 100 mq messo a disposizione dagli organizzatori, nella mani sapienti della designer sarda Annalisa Cocco, è diventato un set perfetto per raccontare la Sardegna rurale nella forma di un piccolo scrigno di tesori da scoprire: oggetti e materiali tipici (dai tappeti di lana alle borse di sughero), immagini e parole, ma anche installazioni multimediali di suoni e colori. E non solo: nei giorni della fiera lo stand ha evoluto il format di fiera tradizionale rappresentando idealmente una piazza di scambio di idee e visioni, animata dalla delegazione sarda con workshop e conferenze sui temi del futuro dell’artigianato e del turismo che hanno visto la partecipazione di designer, politici, imprenditori, studenti e operatori locali. L’esposizione del GAL è stata accolta come un modello distintivo, un caso internazionale all’avanguardia in grado di proporre a una platea internazionale il suo artigianato moderno come elemento di valore per l’intero territorio.

La delegazione sarda (composta dal direttore del GAL Paola Locci, dal vice presidente del GAL Giovanni Zanda, dalla consigliera Daniela Melis, dal sindaco di Sarule in rappresentanza dell’unione dei comuni Paolo Ledda, dalla responsabile di comunicazione del GAL Marianna Guiso e dalla art director Annalisa Cocco) è stata protagonista anche di una serie di conferenze sul main stage della fiera sui temi della tradizione e dell’experience locale oltre che dell’homestay e del “be rural”, nonché di incontri ufficiali con enti e municipalità cinesi che sono stati cornici importanti per avviare discorsi di collaborazione tra i due territori.

Momento di assoluta rilevanza è stato, in tal senso, la firma della “Letter of Intention between GAL BMG and Croyo Design Week”, una patto per l’innovazione tra il GAL (nella persona del direttore Paola Locci) e Croyo, ente organizzatore della fiera (nella persona del general manager Bian Kaizheng): un ulteriore strumento, concreto e subito operativo, per un futuro condiviso a firma artigiana, che favorirà lo scambio di risorse e conoscenze tra Sardegna e Cina lungo un nuovo asse che aspira a essere duraturo.

«Questo patto rappresenta per il GAL, per i nostri artigiani e per tutto il territorio molto più di una firma su un documento» afferma il direttore del GAL Paola Locci. «Il patto sancisce la volontà di creare delle condizioni di collaborazione e di mutuo scambio di conoscenza fra la nostra realtà artigiana e un mercato immenso sempre più proiettato verso il futuro come quello cinese: se sapremo coglierne lo spirito, questa è l’occasione per intraprendere un cammino di rinnovamento che ormai attendiamo da troppo tempo e del quale il territorio deve farsi protagonista. Dobbiamo metterci in gioco, e questa prima esperienza in Cina ci dimostra come abbiamo tutte le carte in regola per farlo.»

«Per crescere bisogna guardare oltre l’ombra del campanile – commenta il presidente del GAL Olimpio Marcello -. Il GAL ha proprio questa missione: andare verso l’ignoto e portare al mondo l’immagine del territorio che rappresenta, la sua tradizione, i suoi usi, i suoi prodotti agroalimentari, ma soprattutto il suo saper fare. Questo deve essere il carburante necessario per muovere l’economia locale, che non deve misurarsi con le grandi multinazionali, ma deve credere in sé e poi fare. Perché quello che sappiamo fare, dare e avere qui, nel nostro territorio, non esiste in nessuna altra parte del mondo.»

Tutto il territorio è idealmente partito per ritrovare se stesso in una terra lontana, e ritorna con la consapevolezza della sua balentia – la voglia di non arrendersi anche quando il percorso è caotico e si perde l’aereo… – ma anche con la lucidità di chi sa che ancora molto deve esser fatto lungo il cammino: in questo senso, il GAL si è subito attivato per concretizzare ulteriori occasioni di collaborazione con gli interlocutori cinesi, con un nuovo progetto ancora più ambizioso che verrà annunciato entro la fine dell’anno.

Questo primo successo in terra cinese si inserisce con coerenza e concretezza nel percorso intrapreso dal GAL negli ultimi mesi con una serie di incontri e di iniziative sul territorio dal titolo “Forse non fa… eppure qualcuno ci è riuscito”. Questa volta a riuscirci siamo stati noi: quando si ha un obiettivo comune, e l’entusiasmo nel mettersi in cammino, lasciarsi l’inverno alle spalle non è poi così impossibile.

 

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Il GAL Barbagia Mandrolisai Gennargentu sarà l’unico Ente ospite italiano, nel comparto artigianato di design innovativo, alla Guangxi Design Week 2019, tra le più importanti fiere di Design della Cina. La fiera è in programma da 23 al 29 ottobre presso il Nanning International Convention Center di Guangxi.

«Attraverso il GAL BMG – dichiara il presidente Olimpio Marcello – l’intera Sardegna è stata individuata come caso studio di eccellenza nel comparto dell’artigianato di design innovativo, come volano di sviluppo per i territori, come elemento di appeal per un mercato estero in forte ascesa e di portata grandiosa.»

L’obiettivo del GAL BMG è ambizioso e davvero innovativo: l’idea è di siglare un vero e proprio Patto per l’innovazione tra il GAL e i principali operatori del design e del turismo attivi in Cina.

Il prof. Luca Fois, docente del Politecnico ed Exhibition Art Director dell’edizione 2019 , ha individuato nella peculiarità della tradizione artigianale sarda, il tema ideale per creare un ponte di collaborazione tra la Cina e un territorio di valore come quello del Gal BMG (Barbagia – Mandrolisai – Gennargentu), con l’obiettivo dichiarato di stimolare un dibattito attivo sull’opportunità di un futuro a firma artigiana condiviso nel cuore della Sardegna e nella provincia di Guangxi, e di favorirlo attraverso lo sviluppo, in sinergia e in ottica innovativa, dei rispettivi contenuti artigianali. L’idea è quella di creare un’occasione per mettere in relazione i due territori intorno a concetti che le rispettive vocazioni segnalano come campi in comune da sempre: Design e Artigianato, intesi come mezzi complementari in grado – attraverso innovazione e ricerca – di contaminarsi a vicenda, così da dare nuova linfa all’Heritage Culturale, rendere contemporanea la tradizione e aprirla costantemente a nuovi mercati.

A rappresentare il territorio montano e la Sardegna nel suo complesso partirà oltre a Paola Locci, direttrice del Gal BMG, anche l’esperta in comunicazione, due membri del CDA e la designer Annalisa Cocco, che ha lavorato alla progettazione creativa in vista dell’allestimento della mostra presso il centro espositivo.

La mostra, dal nome “Sardinia, the heart of contemporary rural living”, sarà allestita all’interno di uno spazio espositivo di 150 mq, con alcuni dei pezzi delle collezioni degli artigiani locali e arricchita con fotografie e video che raccontano il territorio e le sue tradizioni. Le eccellenze artigianali individuate sono le seguenti:

  • I tappeti di Sarule
  • I campanacci di Tonara
  • I prodotti di ferro battuto di Sarule
  • Il Fiore Sardo DOP di Gavoi
  • I tessuti e le tinture naturali di Atzara

Nel programma è prevista una giornata tematica con una tavola rotonda/lecture e un workshop strutturato in spirito di bilateralità con designer cinesi.

Questo invito rappresenta un antipasto per porre le basi di un ponte più solido, nella forma di un evento ancora più importante in programma per il 2020: un’opportunità straordinaria per il nostro territorio e non solo, in grado – se sapientemente gestito – di poter rappresentare un’occasione di propulsione e di visibilità per tutta la Sardegna. Un progetto molto più grande per sviluppare l’artigianato innovativo della nostra regione, che in questo momento esiste solo in potenza.

L’obiettivo, infatti, è che questa sia l’occasione per firmare un patto per l’innovazione con la Cina, per poter portare, l’anno prossimo, il frutto della collaborazione di un intero anno fra artigiani sardi e designer cinesi, che verranno in Sardegna per aiutare i nostri artigiani a disegnare prodotti pensati per il loro mercato e per le loro necessità. Andiamo ad esplorare convinti della nostra abilità artigiana per porre le basi per un futuro prospero a firma artigiana. Una manifestazione di tale portata, infatti, può avere una ricaduta reputazionale ed un impatto economico positivo non solo per il territorio del Gal BMG, ma per l’intera regione: la costruzione di un futuro a firma artigiana innovativa è una cosa che ci riguarda tutti.

«Raccontare la Sardegna vuole dire parlare con il cuore e far intravedere l’anima di una terra che produce stupore in chiunque si avvicini ad essa.»

A dichiararlo è la designer Annalisa Cocco. «Vogliamo portare in Cina non solo prodotti, ma suggestioni e bellezza. Colori, musica e profumi della nostra Isola, potenzialità a volte inespresse, ma cariche di ricchezza. Il nostro cuore rurale e contemporaneo è la nostra forza, ricca di storie e tradizioni che sfidano il tempo ed i confini culturali e geografici. Il nostro obbiettivo – conclude Annalisa Cocco – è quello di creare un ponte di conoscenza e innovazione, stimolando scambi e attivando rapporti commerciali e culturali con un grande continente sensibile alla bellezza dell’artigianato e del design di qualità, come quelli che la Sardegna produce».

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Cultura e Turismo come motore di sviluppo economico e rinascita di un territorio, per troppo tempo dimenticato. Sono 16 i bandi voluti dal Gal BMG (Distretto Rurale Barbagia, Mandrolisai e Gennargentu), che lavora nel centro Sardegna, organizzando incontri tra pubblico e privato, volti alla promozione di itinerari tematici, ambientali e culturali.

Il 5 agosto, alle ore 18.00, il primo appuntamento da mettere in agenda è a Teti nella sala convegni del Museo archeologico. L’incontro sarà l’occasione per fare il punto sul primo dei 16 bandi. Si parla di circa 300mila euro di risorse economiche da convertire in idee per lo sviluppo della zona.

«A Teti presenteremo il primo di un lungo, e speriamo fruttuoso, percorso fatto di confronto proprio sulle idee e la crescita dei soggetti interessati ai bandi – dice il presidente del GAL, Olimpio Marcello, che crede molto nell’iniziativa e da mesi raccoglie le istanze di tutti gli operatori del settore e i cittadini -. Sia gli enti pubblici che gli operatori privati devono crescere e creare la propria cassetta degli attrezzi per dare vita a un itinerario tematico che funzioni, applicabile al territorio. Come porto il turista? Come posso condividere l’esperienza di viaggio? E’ necessario scoprire il luogo di attrazione, sia esso naturale, o archeologico, o culturale, e renderlo un vero itinerario percorribile e di grande esperienza. Certamente la tecnologia oggi aiuterà alla diffusione.»

«La formula Cultura e Turismo potrà sembrare abusata, ma noi del Gal BMG miriamo a una operazione radicale e chiara, e abbiamo lavorato per questo molti mesi alla creazione di bandi mirati sugli itinerari tematici, che hanno per beneficiari le istituzioni pubbliche con la partecipazione degli operatori turistici privati del territorio – sottolinea la direttrice del GAL, Paola Locci -. Questo consentirà di fare un vero e proprio cambio di stagione, di portare l’estate, come abbiamo detto anche nell’incontro del mese scorso ad Atzara, nel centro Sardegna e per fare sì che ci sia un richiamo turistico tutto l’anno e un rilancio dell’economia. Nessuna rivoluzione: è solo necessario utilizzare bene il potenziale della zona, mettere in comunicazione pubblico e privato e far diventare punti di forza anche quelli che oggi evidenziamo come debolezze.»

Turismo di esperienza, cosa significa? Il presidente e la direttrice del GAL affermano che, nonostante i tempi siano maturi e in molte parti si pratichi Turismo di esperienza, nel territorio che governano e forse in gran parte dell’isola non si è ancora pronti ad affrontare questa sfida. Serve, dunque, il giusto allenamento per comprendere come fare e acquisire le giuste competenze, come un buon falegname crea la propria cassetta degli attrezzi. Cosa significa veramente “fornire un’esperienza” al proprio visitatore o creare una esperienza autentica partendo dagli elementi connotativi del proprio territorio per attrarre un viaggiatore moderno?
In che modo, oggi, una regione può creare sinergie tra le sue varie anime per proporsi con successo sul mercato internazionale?

Un aiuto concreto per rispondere a queste domande arriverà dagli ospiti qualificati invitati al dibattito il 5 agosto a Teti: Vincenzo Cascone, storyteller che parlerà di storia e destinazione; Maurizio Calderamo, Vice presidente della società cooperativa “Memoria storica”, che illustrerà con casi concreti cosa significa far vivere un’esperienza autentica nella gestione dei beni culturali; Jorma Ferino, fondatore di “SJM Tech”, che illustrerà le nuove frontiere della realtà virtuale applicate ai beni culturali; Alessio Neri, fondatore di “Genteinviaggio.it” racconterà come la condivisione di esperienze di viaggio possa essere fonte di ispirazione per nuovi visitatori.