29 March, 2024
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Nazareno Pacifico è il nuovo direttore sanitario dell’Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari. Lo ha deliberato il commissario dell’Aou di Cagliari, Giorgio Sorrentino, che ha confermato come direttore amministrativo Vincenzo Serra.

Nazareno Pacifico prende il posto di Oliviero Rinaldi, tornato in Lombardia per un altro importante incarico.

«La grande squadra dell’Aou si arricchisce – spiega il commissario straordinario Giorgio Sorrentino – stiamo preparando la nuova fase di espansione e rafforzamento dell’azienda che prevede, come prima tappa, il trasferimento dal San Giovanni di Dio al Policlinico di due Medicine, Cardiologia, Unità Coronarica, Emodinamica. Avremo, inoltre, un Pronto Soccorso modernissimo e con macchinari e strumentazione di altissima tecnologia». Tutto questo mentre prosegue il progetto di potenziamento del San Giovanni che diventerà progressivamente un “ospedale di giorno.»

«A fine anno – conclude Sorrentino – ci sarà la posa della prima pietra dei quattro nuovi Blocchi R che cambieranno radicalmente il voto del Policlinico con il raddoppio della struttura e che diventerà punto di riferimento della sanità del Sud Sardegna.»

Nazareno Pacifico, 60 anni, dirigente della Struttura Complessa di Radiologia dell’ospedale Sirai di Carbonia, il 31 dicembre a conclusione dell’incarico di direttore sanitario dell’Azienda ospedaliera Brotzu di Cagliari, non aveva accettato la proroga per altri sei mesi dello stesso.

Oggi, a distanza di poco più di sei mesi, Nazareno Pacifico accetta il nuovo incarico di direttore sanitario dell’Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari, ed inizia una nuova esperienza professionale.

Nazzareno Pacifico 3

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Giorgio Sorrentino.

Giorgio Sorrentino.

Oliviero Rinaldi, direttore sanitario dell’Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari, assumerà nelle prossime settimane un importante incarico al vertice di una grande azienda sanitaria del Nord Italia. Per questo motivo, il direttore sanitario ha comunicato al commissario straordinario dell’Aou, Giorgio Sorrentino, di non poter accettare l’eventuale rinnovo dal 1 luglio 2016. 

«Oliviero Rinaldi non è solo un grande professionista – dice Giorgio Sorrentino – ma è uno di noi. È un amico e un instancabile lavoratore. Siamo felici per i suoi successi professionali e al tempo stesso ci dispiace che ci lasci. Perché è anche grazie all’impegno di Rinaldi che la grande famiglia dell’Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari ha portato a casa importanti successi sul fronte dell’innovazione e del miglioramento della qualità dei percorsi diagnostico assistenziali.»

Il Policlinico Duilio Casula, ricorda Sorrentino, «è ormai punto di riferimento per la sanità di tutta la Sardegna, centro di riferimento del sud dell’Isola. Entro l’anno inizieranno i lavori per i nuovi Blocchi R che di fatto raddoppieranno la struttura ed entro ottobre completeremo l’apertura del Pronto Soccorso con il trasferimento dall’Ospedale Civile delle Medicine, dell’Emodinamica, della Cardiologia e dell’Unità Coronarica. Il San Giovanni di Dio, invece, proseguirà nella sua trasformazione in ospedale di giorno e un rilancio del presidio anche in chiave culturale».

«A Oliviero Rinaldi – conclude Sorrentino – vanno un ringraziamento di cuore e non formale per lo splendido lavoro svolto. Chi entra nell’Aou può magari trasferirsi altrove per questioni professionali, ma resta sempre all’interno della nostra grande famiglia.»

Oliviero Rinaldi ha inviato un videomessaggio ai pazienti e ai dipendenti dell’Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari: «Con Giorgio Sorrentino abbiamo fatto tantissime cose in questo anno e mezzo – dice il direttore sanitario – e vi porterò tutti nel cuore: perché Cagliari e la Sardegna non si dimenticano ma l’Azienda ospedaliero universitaria si ama».

https://www.youtube.com/watch?v=uFKqucrx7L8&feature=youtu.be

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Ospedale Microcitemico copia

Pazienti, familiari di pazienti, associazioni di tutela insieme agli operatori per fare buona  sanità in Sardegna. Non è un utopia ma una realtà che in Sardegna parte per la prima volta ed è destinata a cambiare radicalmente il modo di vedere tutto ciò che ruota attorno al pianeta salute. Un’alleanza voluta dall’assessorato della Sanità e messa in  piedi dall’Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari, in prima linea nel proporre un nuovo modello di sanità.

Si parte lunedì 11 aprile, alle 14.00, nell’Aula Thun dell’spedale Microcitemico a Cagliari, con la presentazione del progetto che prevede, innanzitutto, la formazione dei cittadini che si impegneranno in questa mission: 25 rappresentanti di altrettante associazioni.

L’obiettivo è informare e formare i rappresentanti di associazioni di pazienti e di tutela dei cittadini della Sardegna sui temi della salute e della sanità, sviluppando una rete di persone capaci di interloquire a livello regionale e locale, con il proposito di contribuire alla qualità delle cure, migliorare la gestione del rischio clinico e della sicurezza dei pazienti, favorire la comunicazione fra le strutture assistenziali e le forme associative dei malati, oltre che di facilitare un ruolo attivo e consapevole del paziente nella gestione del suo percorso di cura.

Presenteranno il progetto l’assessore della Sanità, Luigi Arru, il direttore sanitario dell’Aou di Cagliari, Oliviero Rinaldi, il Risk Manager dell’assessorato della Sanità, Rita Pilloni, e il presidente dell’Ordine dei giornalisti della Sardegna, Francesco Birocchi. Interverranno anche Paola Mosconi (Istituto Mario Negri),  responsabile per il progetto “Partecipasalute”, Riccardo Tartaglia, direttore Gestione rischio clinico della Regione Toscana, Salvatore Porcu, presidente Cittadinanza Attiva Sardegna e l’Ordine dei medici. 

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Primo classificato Innovare per eccellere 2015

Sono un progetto di risk management, per migliorare la sicurezza dei pazienti, uno sulla rete di farmacovigilanza e un altro sulla riduzione dei tempi di intervento  per gli infarti utilizzando le nuove tecnologie, i vincitori del primo Premio del “Forum Innovare per eccellere-Roberto Sequi” dell’Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari. Alla premiazione era presente anche il rettore dell’Università di Cagliari, Maria Del Zompo.

«La nostra è una grande azienda – dice Giorgio Sorrentino, commissario straordinario dell’Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari – e ci è sembrato naturale organizzare questa giornata per mettere in concorso tutte le eccellenze che abbiamo. Nel nostro dna ci sono l’assistenza al paziente, la ricerca e la didattica ed è proprio questo il nostro valore aggiunto».  Per il direttore sanitario, Oliviero Rinaldi, e per il direttore amministrativo Vincenzo Serra, «è stata una grande giornata che ha inorgoglisce coloro che lavorano con noi: tutti, dipendenti e collaboratori dell’azienda, fanno parte di una grande squadra che sta ottenendo grandi risultati.»

Dopo un ricordo e un omaggio a Roberto Sequi, a cui è stato intitolato il premio, è partita la vera e propria gara tra i progetti finalisti: otto in tutto (ne erano stati presentati 37), che si sono sfidati davanti a una giuria esterna di esperti del settore: Elisabetta Trinchero (Bocconi), Aldo Caddori. direttore struttura complessa Medicina dell’ospedale Santissima Trinità di Cagliari, Michele Camerota, docente Storia della Scienza Università di Cagliari, Giorgio Magon Direttore Sitra Ieo Milano, Graziella Pintus Commissario Straordinario del Brotzu, coadiuvati dai moderatori Vincenzo Serra e Piera Poletti.

I tre vincitori sono stati: Root cause Analysis evento avverso in ospedale ed elaborazione di un protocollo aziendale (proponente dottoressa Monica Pedron), Sviluppo della rete di Farmacovigilanza della AOU di Cagliari (proponente dottoressa C. Chillotti), Nuovo modello organizzativo per la gestione dell’infarto (proponente professor Luigi Meloni).

Una giovane giuria di neo laureati e specializzandi, ha invece premiato un altro lavoro (categoria poster) sul miglioramento dell’assistenza ai malati colpiti da ictus. 

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Medicina è soprattutto innovazione, per trovare cure e metodologie sempre più all’avanguardia. Ecco perché l’Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari ha messo in gara le sue migliori risorse nel Primo Forum Innovare per eccellere, la cui giornata conclusiva con la premiazione dei lavori migliori si terrà domani (sabato 19 dicembre, inizio alle ore 9.00) nell’Aula Rossa dell’asse didattico della Cittadella universitaria di Monserrato. Alla premiazione parteciperà anche il Rettore dell’Università di Cagliari, Maria Del Zompo e l’assessore regionale della Sanità, Luigi Arru.

«Abbiamo deciso – spiega Giorgio Sorrentino, commissario straordinario dell’Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari – di dedicare e intitolare questo premio a Roberto Sequi, che ha guidato questa Azienda con spirito innovatore ed eccellente. Con l’era dei trapianti in Sardegna, ha messo sempre davanti a tutto il servizio agli altri e la continua ricerca dell’organizzazione delle migliori cure e terapie possibili. Insomma, è l’emblema di come deve essere il medico.»

Il primo“Forum Innovare per eccellere – Roberto Sequi”  è un vero e proprio contest dove si mettono in gara piani di ricerca importanti e tutti importanti all’innovazione delle cure e dei processi di diagnosi. I progetti presentati sono stati 37.

La giuria interna – costituita dal prorettore Francesco Marongiu, dal Direttore Sanitario dell’Aou di Cagliari Oliviero Rinaldi, dal Direttore S.C Medicina Legale Ernesto D’Aloja , dal responsabile S.C Servizio Tecnico Cristian Cocco, dalla coordinatrice infermieristica Lucia Mulas – ha selezionato 8 progetti che si sfideranno nel corso della giornata finale davanti alla Giuria esterna composta da: Aldo Caddori. direttore struttura complessa Medicina dell’ospedale Santissima Trinità di Cagliari, Michele Camerota, docente Storia della Scienza Università di Cagliari, Giorgio Magon Direttore SITRA IEO Milano, Graziella Pintus Commissario Straordinario del Brotzu, Elisabetta Trinchero (Bocconi).

I lavori non selezionati per la fase finale verranno presentati sotto forma di poster e parteciperanno ad uno speciale premio che verrà assegnato da una giovane giuria di medici specializzandi e neolaureati in professioni sanitarie.

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serra melis sorrentino rinaldi plateamelis

La Clinica di Ostetricia e Ginecologia dell’Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari ha ricevuto dal Governo il massimo riconoscimento europeo, la menzione speciale e tre bollini rosa. Non solo: è stata l’unica fra tutte le cliniche italiane ad avere il riconoscimento massimo cioè chiamata a presentare i dati di attività alla cerimonia di consegna dei premi in quanto proprio clinica di valore europeo. La cerimonia di premiazione si è svolta questa mattina a Palazzo Chigi. A ritirare l’importante riconoscimento i massimi vertici dell’Aou cagliaritana, il commissario straordinario Giorgio Sorrentino, i direttori amministrativo e sanitario, Vincenzo Serra e Oliviero Rinaldi, e il direttore della Clinica di Ostetricia e Ginecologia, Gian Benedetto Melis. Il premio è assegnato dall’Osservatorio nazionale sulla salute della donna (Onda), da sempre impegnata sul fronte della promozione della medicina di genere, dal 2007 attribuisce alle strutture ospedaliere attente alla salute femminile.

«È il giusto riconoscimento – dice il commissario straordinario, Giorgio Sorrentino – per un grande lavoro di squadra di tutta l’Azienda: la clinica di Ostetricia e Ginecologia della nostra azienda si dimostra punto di eccellenza non  solo in campo sardo e nazionale ma addirittura europeo. Il grande lavoro fatto dal professor Melis e dal suo gruppo è stato giustamente premiato:  un percorso fatto di ostante crescita con attenzone alla qualità. Un altro segnale importante che il Policlinico Duilio Casula sta diventando il riferimento della comunità scientifica». Soddisfatto il direttore della clinica di Ostetricia, Gian Benedetto Melis: «Questo riconoscimento premia il lavoro di tutta l’equipe e ci dà un grande stimolo per migliorarci ancora ed essere sempre di più vicini alle esigenze della donna».

«La salute della donna – sottolinea il ministro della Salute Beatrice Lorenzin – è un tema che mi sta molto a cuore perché sono fermamente convinta che tutelare la salute femminile significa tutelare la salute di un’intera famiglia, di tutta la collettività. Le donne, infatti, svolgono un ruolo strategico per l’adozione di stili di vita corretti e salutari nonché per la prevenzione, cura e riabilitazione delle patologie che possono colpire l’ambito familiare. La promozione della salute delle donne rappresenta dunque un obiettivo strategico ed è misura della qualità, dell’efficacia ed equità del nostro sistema sanitario. Purtroppo le donne non trovano sempre una risposta, all’interno del Servizio Sanitario Nazionale, alle loro specifiche esigenze a causa di modelli organizzativi che spesso hanno ancora poca attenzione alle esigenze di genere e questa è sicuramente una ‘lacuna’ che va colmata. In questo contesto, l’iniziativa dell’Osservatorio nazionale sulla salute della donna, che attribuisce come riconoscimento i ‘Bollini Rosa’ a quelle strutture del Servizio Sanitario Nazionale in possesso dei requisiti che privilegiano la prospettiva di genere all’interno dell’erogazione delle cure come fattore strategico di qualità e che si distinguono per il miglioramento dell’assistenza e delle cure e per la ricerca, rappresenta un prezioso valore aggiunto.»

Per Franca Biondelli, sottosegretario del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali «i Bollini Rosa racchiudono all’interno di un marchio di riconoscimento, molto di più: accoglienza, partecipazione, dedizione e competenza». Walter Ricciardi, presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, conclude: «Disegnare percorsi sempre più specifici per la salute delle donne significa aumentare l’efficienza del Servizio Sanitario Nazionale, migliorare gli esiti delle prestazioni erogate e costruire una sanità che tiene conto dei presupposti sociali e culturali in cui opera. La sanità può crescere all’interno di fasce di popolazione caratterizzate da bisogni diversi: sociali, di genere e di razza, ma nel rispetto del diritto di tutti a essere non solo pazienti, ma innanzitutto persone che esprimono un bisogno di cura».

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Il Policlinico Duilio Casula cambia volto e raddoppia. Il commissario straordinario dell’Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari, Giorgio Sorrentino, assieme al direttore amministrativo, Vincenzo Serra, e sanitario, Oliviero Rinaldi, ha aggiudicato l’appalto per la costruzione dei nuovi blocchi R. Il nuovo anno sarà pieno di novità: da gennaio si prosegue con i trasferimenti dei reparti, già avviati, e che saranno completati entro maggio con l’arrivo del modernissimo Pronto Soccorso con l’Osservazione breve. Nella seconda parte del 2016 aprirà il cantiere dei quattro nuovi blocchi.

Ad aggiudicarsi il grande appalto è stata l’Associazione temporanea d’impresa Bacchi srl – gruppo Psc spa, che ha presentato l’offerta economicamente più vantaggiosa ottenendo un punteggio di 97,141 su 100 e praticando un ribasso pari al 18,123% sugli importi soggetti a ribasso e pari al 30,000% sul tempo di esecuzione. L’importo di aggiudicazione è di 27 milioni e mezzo. Per quanto riguarda i tempi, previsti 574 giorni: 63 per la progettazione esecutiva e 511 per l’esecuzione dei lavori.

I blocchi R, quattro edifici, cambieranno radicalmente il volto del Policlinico che diventerà così il più imponente ospedale della Sardegna. Innanzitutto la stazione della metropolitana e l’ingresso del Duilio Casula saranno praticamente integrati, grazie a una passerella in quota che li collegherà. Nella grande hall l’accoglienza per visitatori e pazienti con soluzioni architettoniche simili ai grandi hotel di lusso. L’obiettivo è accogliere i pazienti in un ambiente confortevole e sereno: le camere di degenza saranno “hotel type atmosphere”, atmosfera simile all’hotel, con un totem testaletto quasi invisibile, lampade led ambientali e da lettura, rivestimenti colorati in tessuto spalmato. Previsti un baby parking per accogliere i bambini di dipendenti, pazienti e visitatori, un polo congressi con sale e auditorium. Caratteristica la main street, un punto di ritrovo per pazienti, visitatori e studenti, con bar, punti ristori e aree svago. Wi-fi ovunque e libero per tutti assicurerà accesso a internet in maniera facile e sicura. Previsto il raddoppio delle sale operatorie che da sei diventano dodici e l’arrivo di diversi nuovi reparti: Ortopedia e traumatologia, Urologia, Oculistica, Farmacologia Clinica, Genetica, Dermatologia. Nei Blocchi R troveranno spazio anche i servizi tecnici e amministrativi. Previsti 24 novi ambulatori in poliambulatorio e 135 nuovi posti letto.

Si parte con il laboratorio centralizzato e si prosegue, entro maggio, con il nuovissimo e grande Pronto Soccorso e l’Osservazione breve, la Cardiologia, l’Unità Coronarica e le Medicine d’urgenza. Nel nuovo Duilio Casula ci sarà attenzione ai particolari e all’integrazione sempre maggiore tra assistenza, didattica, ricerca e formazione: i cardini della mission dell’Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari.

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Professor Roberto Pusceddu

È tutto pronto per il trasferimento dal San Giovanni di Dio al Policlinico di un altro pezzo pregiato della sanità cagliaritana: da lunedì 16 novembre la Clinica di otorinolaringoiatria, diretta dal professor Roberto Puxeddu, inizierà la sua attività nel campus del Duilio Casula dell’Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari.

Si tratta di un altro passo avanti fondamentale nel programma di potenziamento della sanità della Sardegna, iniziato negli anni scorsi con il trasferimento delle Chirurgie, della Neonatologia, della Clinica Ginecologica e Ostetrica e che proseguirà nei prossimi mesi con il trasferimento delle Medicine, del Pronto Soccorso e dell’Unità coronarica. Per, poi, completare il percorso con la costruzione dei nuovissimi Blocco R, che cambieranno radicalmente il volto del Policlinico Duilio Casula.

Le operazioni di ricollocazione inizieranno lunedì 9 novembre e proseguiranno sino a domenica 15 novembre. In questo periodo le urgenze saranno garantite dal Santissima Trinità: il 118 trasporterà i casi gravi direttamente al Pronto Soccorso del presidio di  Is Mirrionis. Sospesa, sempre in questi giorni, anche l’attività ambulatoriale. «Tutta le procedure – spiega il direttore sanitario dell’Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari, Oliviero Rinaldi – sono state attentamente vagliate e studiate con la collaborazione della Asl 8 di Cagliari, del Brotzu e del 118: si tratta del trasferimento di un reparto importantissimo e nulla sarà lasciato al caso».

Alle 8.00 di lunedì 16 novembre la Clinica Otorino riaprirà ufficialmente i battenti al terzo piano del Blocco D. Riprenderà sia  l’attività ambulatoriale sia quella di degenza. Attrezzature nuove modernissime sia in reparto sia in sala operatoria, renderanno ancora più forte un’attività importantissima dell’Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari.

«Dopo 43 anni la clinica Otorinolaringoiatrica – dice il direttore Roberto Puxeddu – lascia il San Giovanni di Dio. In questi anni ha offerto sempre un grosso contributo alla popolazione sarda mantenendosi sempre aggiornata nelle prestazioni. Resterà nella memoria di tutti noi il San Giovanni, ma al Policlinico Casula sia il reparto sia le sale operatorie dedicate all’otorino sono eccezionali grazie alla lungimiranza dei vertici aziendali.»
Negli ultimi anni sono stati sviluppati protocolli di trattamento di primissimo livello riconosciuti dalla comunità scientifica internazionale, tanto che da diversi anni la Clinica è un Centro di riferimento per tutte le ASL della Regione, in particolare per quanto riguarda l’oncologia cervico-facciale, l’otologia, l’otorinolaringoiatria pediatrica e numerose patologie funzionali, benigne e maligne di pertinenza otorinolaringoiatrica. Vengono trattate inoltre patologie di confine oftalmologiche e neurochirurgiche.

I risultati delle prestazioni medico-chirurgiche della Clinica Otorinolaringoiatrica dell’Università degli Studi di Cagliari sono oggetto di pubblicazioni scientifiche e vengono riportati nei principali motori di ricerca del settore.

Tra le aree d’eccellenza c’è sicuramente il  trattamento delle patologie tumorali maligne: la Struttura Complessa di Otorinolaringoiatria si attiene, per quanto riguarda í trattamenti chirurgici e non, alle più moderne e avanzate linee guida nazionali ed internazionali, adattate al caso in esame dopo valutazione clinica e ampia discussione con il paziente stesso. Tutti i pazienti sottoposti a chirurgia oncologica, non appena disponibile l’esame istologico, vengono discussi collegialmente con il Chirurgo, l’Oncologo Medico, il Radioterapista e il Radiologo per le successive indicazioni terapeutiche. Le tecniche ricostruttive dopo trattamento dei tumori del cavo orale e della faringe prevedono delicati interventi microchirurgici di cui la clinica vanta esperienza decennale.

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Maria Del Zompo e Giorgio Sorrentino FattoreKeFormazioneLocandina

Fattore K, la staffetta non si ferma. Ora l’ospedale Oncologico cede il testimone all’Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari e all’Ateneo cagliaritano per far passare il messaggio: la giusta comunicazione è la prima medicina. Venerdì 25 settembre 2015 “Fattore k e formazione. L’importanza della giusta comunicazione” approda al Policlinico e alla Cittadella universitaria di Monserrato, l’appuntamento è a partire dalle 9.00 nell’Aula B. Una mattinata per ascoltare ancora una volta la voce dei pazienti, le loro testimonianze, i loro racconti, ma anche per fare il punto con i protagonisti sullo stato dell’arte, criticità e prospettive future della formazione alla comunicazione per gli operatori sanitari.

L’incontro sarà aperto dal passaggio di consegne dal gruppo di pazienti, medici e infermieri dell’Oncologico, protagonisti della prima fase del progetto Fattore K, ai pazienti e agli operatori del Policlinico Duilio Casula di Monserrato.

Ai racconti delle esperienze dei malati seguiranno l’intervento di Emilio Lai sull’hospice e le cure di fine vita e di Mario Scartozzi, direttore dell’Oncologia Medica all’Aou di Cagliari, che farà il punto sulle regole della buona comunicazione operatore sanitario-paziente. Maria Teresa Ionta, responsabile della Struttura semplice dipartimentale di Day Hospital Oncologico dell’Aou di Cagliari, parlerà dell’impatto della comunicazione nel percorso di cura e racconterà l’esperienza del Progetto “Informa Cancro”.

Informare ed educare una persona che si ammala di cancro è un aspetto essenziale delle cure. La comunicazione, della prima diagnosi e in tutto il periodo di cura, segna in maniera indelebile il rapporto operatore sanitario-paziente, un’alleanza essenziale per riuscire ad affrontare nella giusta maniera il percorso terapeutico.

Comunicare una diagnosi di cancro o una prognosi negativa è un compito complesso e difficile che richiede una preparazione specifica, preparazione che spesso il percorso formativo di medici e infermieri non offre. Sono questi i temi al centro della seconda parte dell’incontro in cui i partecipanti si confronteranno sulla formazione alla comunicazione degli operatori sanitari nel corso di una tavola rotonda moderata dal presidente dell’Ordine dei giornalisti della Sardegna Francesco Birocchi.

Intorno al tavolo Maria Del Zompo, Rettore dell’Università di Cagliari, Luigi Arru, assessore regionale alla Sanità, Giorgio Sorrentino, commissario straordinario Aou, Oliviero Rinaldi, direttore sanitario Aou, Paolo Contu, presidente del Consiglio di Facoltà di Medicina e Chirurgia, Paola Fadda, presidente corso di laurea di Infermieristica, Elena Sanna, rappresentante degli studenti nel Consiglio di Facoltà di Medicina e Chirurgia.

L’incontro, nato dall’iniziativa di Sardegna Medicina e Maria Dolores Palmas, infermiera del Businco, è stato realizzato grazie alla collaborazione dell’Azienda ospedaliera universitaria e dell’Università di Cagliari, con il patrocinio di Sipo, Società italiana psiconcologia, Aiom, Associazione italiana oncologia medica, e della Regione Sardegna.

«Fattore K arriva all’università, nella culla della formazione dei professionisti di tutte le professioni sanitarie – spiega Maria Dolores Palmas –. Da questo incontro ci aspettiamo molto perché crediamo che un’adeguata comunicazione di una diagnosi, di una prognosi, sia la prima terapia nel percorso di cura che ogni giorno i malati di tumore devono affrontare.»

La segreteria organizzativa è di Metasardinia. L’evento è stato realizzato con il contributo non condizionato di Celgene.

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L’Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari garantisce le cure odontoiatriche ai trapiantati. Il commissario straordinario Giorgio Sorrentino e il direttore sanitario Oliviero Rinaldi hanno deciso di mettere a disposizione la Clinica Odontoiatrica, diretta dal professor Vincenzo Piras, per venire incontro alle difficoltà dei pazienti del Brotzu.

Il direttore sanitario dell’Aou Oliviero Rinaldi e il direttore sanitario dell’Azienda Brotzu, Nazareno Pacifico, hanno costituito un gruppo di lavoro per  organizzare il servizio, molto delicato, per pazienti che hanno bisogno di cure da effettuare in massima sicurezza.

«Si tratta – spiega il commissario straordinario Giorgio Sorrentino – di un lavoro di squadra tra aziende ospedaliere e la Regione. La collaborazione è importantissima per garantire un servizio sanitario migliore ai cittadini.»

Il paziente sarà inviato dall’Azienda Brotzu alla Clinica Odontoiatrica dell’Aou di Cagliari munito della documentazione sanitaria di legge, comprendente la richiesta a firma del responsabile del Centro Trapianti interessato.

La Clinica Odontoiatrica dovrà effettuare gli accertamenti diagnostici e successivamente provvedere all’inizio delle cure previste, con i tempi stabiliti dalle linee guida e buone pratiche accreditate dalla comunità scientifica.