20 April, 2024
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Si è concluso oggi, nella Biblioteca comunale di viale Arsia a Carbonia, il Festival “Tuttestorie”, “Dipende da come mi abbracci. Racconti, visioni e libri sui legami che ci fanno noi”. La tappa cittadina del Festival di Letteratura per ragazzi ha visto la partecipazione di circa 2.000 studenti appartenenti a 120 scuole del territorio. Studenti che sono rimasti entusiasti dell’iniziativa ideata e organizzata dalla “Cooperativa e Libreria per Ragazzi Tuttestorie”, con la collaborazione dello SBIS (Sistema Bibliotecario Interurbano del Sulcis), di cui il comune di Carbonia è capofila. 

Il sindaco Paola Massidda, presente per i saluti finali insieme all’assessore della Cultura Sabrina Sabiu e all’assessore del Personale Paola Argiolas, ha ringraziato tutti gli studenti e gli organizzatori per «un’iniziativa di promozione della lettura che è stata capace di coinvolgere scuole di vario ordine e grado (dalla Scuola dell’Infanzia sino alle Superiori) di Carbonia, Cortoghiana, Is Gannaus, Is Meis, Serbariu, Carloforte, Giba, Masainas, Nuxis, Paringianu, Perdaxius, Portoscuso, San Giovanni Suergiu, Santadi, Sant’Anna Arresi, Sant’Antioco, Teulada, Terresoli, Tratalias, Villamassargia e Villaperuccio. Partecipazione, entusiasmo e coinvolgimento degli alunni sono stati i principali tratti salienti del Festival di Letteratura per ragazzi».

Nelle giornate dedicate alla manifestazione, negli spazi interni alla Biblioteca si sono svolti 16 incontri con gli autori. È stata allestita una mostra di illustrazione di Fabian Negrin, dal titolo “L’arte di raccontare con le immagini”, a cura dell’Associazione Lughenè. Il Parco di Villa Sulcis, dal 5 al 9 ottobre, è stato teatro di numerose attività, tra le quali “Attenzione, abbracci in vista”, uno spazio curato dalla Cooperativa Scila, che si è occupata dell’accoglienza dei gruppi, dell’animazione e dell’allestimento di percorsi tematici. 

Numerosi sono stati anche i laboratori riservati alle varie classi: da “Vicini vicini per non perdere il filo” a “Il colore dell’abbraccio. Sfumature di storie locale”, da “I miei disegni sono come il vento” a “Un piccolo abbraccio digitale”.

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Domani, venerdì 6 ottobre, alle ore 17.00, presso il salone dell’ex circoscrizione di Bacu Abis, l’assessore comunale al decentramento, Paola Argiolas, presenterà ai cittadini il regolamento sui comitati di quartiere, che a breve verrà approvato dal Consiglio comunale di Carbonia. Si tratta di uno dei numerosi incontri programmati dalla Giunta comunale nei rioni e nelle frazioni della città, con la finalità di illustrare alla comunità le principali novità relative ai Comitati di Quartiere.

«Queste entità, che rappresenteranno una novità assoluta nello scenario politico-istituzionale della città, sono state fortemente volute dalla Giunta comunale soprattutto per supplire all’abolizione delle circoscrizioni e per garantire nuovamente ai cittadini la possibilità di avere uno strumento di partecipazione attiva alla vita amministrativa», ha spiegato l’assessore Paola Argiolas.

I Comitati di Quartiere saranno, quindi, un esempio di democrazia partecipata e potranno collaborare fattivamente con gli organi istituzionali del Comune (Sindaco, Giunta, Consiglio comunale e Consulte).

 

 

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Partecipazione, condivisione e collaborazione. Sono i princìpi ispiratori dell’assemblea del mondo associazionistico cittadino, convocata dall’assessore degli Affari generali Paola Argiolas per giovedì 5 ottobre, alle ore 17.00, nella sala polifunzionale del comune di Carbonia. Si tratta di un’importante occasione di incontro tra l’Amministrazione comunale e tutti i sodalizi operanti nel territorio della città.

«Carbonia è caratterizzata dalla presenza di un tessuto associazionistico molto forte e l’incontro del 5 ottobre mira proprio a rinsaldare i rapporti che legano tra loro il Comune, i cittadini e le tante aggregazioni attive», ha affermato l’assessore Paola Argiolas.

L’ordine del giorno prevede la discussione sui temi legati alla costituenda Consulta delle associazioni.

L’invito è trasversale e riguarda gruppi di cittadini che operano nei più svariati settori della società (sport, salute, cultura, musica, volontariato, ambiente, Terza età, difesa dei consumatori, difesa delle persone con disabilità).

In rappresentanza dell’Amministrazione comunale saranno presenti anche Sabrina Sabiu, assessore della Cultura, Loredana La Barbera, assessore dei Servizi sociali, Valerio Piria, assessore dello Sport, e Daniela Marras, presidente del Consiglio comunale.

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Il 25 settembre il comune di Carbonia ha assunto, per tre mesi, 11 “lavoratori in utilizzo”, che rientrano nei cosiddetti “Cantieri verdi”: 3 di questi operatori saranno impiegati proprio all’interno del comune di Carbonia, mentre gli altri 8 presteranno servizio nelle strutture della provincia del Sud Sardegna.

Il contratto stipulato tra il comune di Carbonia e i lavoratori dei “Cantieri verdi” avrà durata dal 25 settembre al 31 dicembre 2017. Al termine del contratto, a tutte le maestranze saranno garantite le prestazioni dell’indennità di disoccupazione Naspi, la nuova assicurazione sociale per l’impiego.

L’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Paola Massidda ha espresso soddisfazione per questo piccolo ma nel contempo importante risultato raggiunto. «Si tratta di una boccata d’ossigeno per 11 persone con figli a carico. La nuova formula contrattuale, appena stipulata, è in grado di assicurare ai lavoratori condizioni migliorative rispetto al contratto precedentemente in essere, soprattutto dal punto di vista previdenziale», ha affermato l’assessore degli Affari generali e del Personale Paola Argiolas.

«Siamo contenti di essere riusciti a venire incontro alle legittime richieste dei lavoratori, la cui attività sarà molto utile alla collettività – ha spiegato il vicesindaco Gian Luca Lai -. Nello specifico, gli operatori coadiuveranno l’ufficio Ambiente nei controlli legati al rispetto del capitolato d’appalto stipulato con De Vizia Transfer S.p.A. Inoltre, vigileranno su eventuali difformità nella raccolta differenziata dei rifiuti da parte degli utenti.»

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Storia, cultura, radici minerarie, amicizia, collaborazione e fratellanza. Sono soltanto alcuni degli elementi che uniscono la città di Carbonia con il Comune francese di Behren lès Forbach. Due centri gemellati dal 2005 e che mantengono tuttora, a distanza di 12 anni, un fitto rapporto di reciproca collaborazione, testimoniato anche dalla gradita visita compiuta stamattina nel Municipio di Carbonia da Roswitha Bison ed Eraldo Floris, rispettivamente tesoriere e rappresentante del Comitato di gemellaggio Carbonia – Behren lès Forbach.

I due delegati della città francese sono stati ricevuti in Municipio dal vicesindaco Gian Luca Lai, dall’assessore della Cultura, del Turismo e dello Spettacolo Sabrina Sabiu, dall’assessore degli Affari generali e del Personale Paola Argiolas e dal presidente del Consiglio comunale Daniela Marras.

Emblematica la storia di Eraldo Floris che, negli anni Sessanta, a causa della crisi del settore minerario e carbonifero sardo, dovette lasciare la sua città natale, Guspini, per emigrare, come tanti altri sardi, all’estero. Ad accoglierlo fu il Comune francese di Behren lès Forbach, nella regione della Lorena, al confine con la Germania, città dove egli formò una famiglia e trovò occupazione proprio nei bacini carboniferi che, all’epoca, rappresentavano l’asse portante dell’economia della zona.

Ora i tempi e lo scenario economico-sociale sono profondamente cambiati, ma a non essere mutato è lo stretto rapporto tra Carbonia e Behren lès Forbach, come ha affermato il vicesindaco Gian Luca Lai: «E’ un gemellaggio saldo e intenso, che basa le proprie radici sull’elemento principale che accomuna le due città: le origini minerarie. In un’ottica di ampio respiro, la nostra Amministrazione Comunale mira a intensificare i rapporti e a fare rete con le città gemellate; basti pensare al recente scambio culturale con i ragazzi tedeschi di Oberhausen e alla nostra partecipazione alla marcia del ricordo di Arsia, dove abbiamo donato una porzione di terra per ricordare le vittime del disastro minerario del 28 febbraio 1940. I gemellaggi creano un forte legame culturale e sociale con altre realtà d’Europa e rappresentano un’opportunità di crescita per le nostre comunità».

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Sono arrivati stamane a Carbonia 15 ragazzi tedeschi tra i 14 e i 17 anni, nell’ambito dello scambio culturale con la gemellata Oberhausen. A fare gli onori di casa e a portare i saluti istituzionali del comune di Carbonia è stata Paola Argiolas, assessore degli Affari Generali e del Personale. Gli studenti tedeschi rimarranno a Carbonia fino al 1° agosto. L’obiettivo del progetto, è contribuire alla crescita culturale dei giovani del comune di Carbonia, favorendo lo scambio di idee tra i ragazzi del territorio e quelli di un altro Paese europeo. I ragazzi tedeschi saranno ospiti di famiglie carboniensi. L’ospitalità prestata dalle famiglie di Carbonia ai ragazzi tedeschi darà diritto a partecipare allo scambio culturale che si svolgerà il prossimo anno in Germania.

Lo scambio culturale mira a potenziare il connubio tra le città di Carbonia e di Oberhausen, unite da circa 15 anni in un saldo gemellaggio, che fonda le proprie radici sull’elemento cardine che accomuna le due città: le origini minerarie.

«La contaminazione di saperi, valori ed esperienze diverse può contribuire notevolmente all’arricchimento culturale dei giovani ragazzi di Carbonia e di Oberhausen – ha spiegato il sindaco Paola Massidda -. Lo scambio culturale, il confronto, la condivisione e la capacità di  aprirsi a culture differenti dalla nostra consolidano il bagaglio esperienziale e formativo dei giovani di Carbonia. Giovani che rappresentano i pilastri del futuro della nostra città.»

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La crisi di maturazione politica rischia di travolgere il Movimento 5 Stelle alla guida del comune di Carbonia. A distanza di meno di un anno dall’inizio della consiliatura e della fantastica, storica, prima esperienza di un gruppo politico completamente nuovo alla guida di un comune da sempre amministrato dalla sinistra o dal centrosinistra, la maggioranza monocolore che sostiene la Giunta Massidda, comincia a vacillare. Dopo le dimissioni di quattro dei sette assessori con i quali Paola Massidda aveva iniziato la sua avventura politica ed amministrativa, oggi sono arrivate quelle del primo consigliere, Sabrina Soru, un fatto politico, in prospettiva, sicuramente assai più rilevante. Se gli assessori si possono cambiare senza soluzione di continuità, infatti, almeno se scelti al di fuori del Consiglio comunale, la prima defezione di un consigliere deve iniziare a far riflettere.

Il Movimento 5 Stelle la primavera dello scorso anno si presentò agli elettori con una lista di 24 candidati alla carica di consigliere comunale. La straordinaria vittoria elettorale nel ballottaggio del 19 giugno, ha portato in Consiglio 15 dei 24 candidati, diventati 18 nella riunione d’insediamento del 5 luglio, per le surroghe dei tre consiglieri scelti da Paola Massidda fra i sette assessori: Carla Mario, Gian Luca Lai, Paola Argiolas. I candidati non eletti, dunque, sono rimasti sei: Marco Craig, Carla Cannas, Luciano Deias, Guendalina Fronteddu, Giuliana Pisu, Patrizia Mascia. Ora le dimissioni di Sabrina Soru porteranno in Consiglio comunale Marco Craig e, considerato che Guendalina Fronteddu subito dopo le elezioni ha avuto un incarico nella segreteria del sindaco, i candidati non eletti disponibili per eventuali ulteriori surroghe, restano quattro.

Nei giorni che precedettero e seguirono la vittoria elettorale e l’insediamento della Giunta e del nuovo Consiglio comunale, negli ambienti politici cittadini, in particolare in quelli delusi per la tremenda “scoppola elettorale” subita, la domanda ricorrente, facendo leva sulla totale inesperienza del nuovo gruppo politico dirigente alla guida del Comune, era: «Secondo te, quanto dureranno?». La domanda, da addetto ai lavori nel campo dell’informazione, è stata rivolta in più occasioni anche a me e la mia risposta è stata sempre la stessa: «Credo di sì, dureranno 5 anni, perché avranno sicuramente crisi di maturazione e cambieranno spesso assessori, ma in Consiglio hanno una maggioranza blindata, 15 consiglieri dello stesso gruppo, e riusciranno a superare i momenti difficili con la coesione del gruppo». Oggi, a distanza di meno di un anno, probabilmente non avrei le stesse certezze nel rispondere a quella domanda.

I problemi maggiori il Movimento 5 Stelle non li ha avuti fin qui tanto sulle cose fatte o non fatte, per le quali può fare leva ancora sulle attenuanti derivanti dalla poca esperienza e dall’esiguità delle risorse a disposizione, quanto sulla coesione politica interna, sia nella Giunta, sia nel Consiglio. E’ quantomeno inusuale assistere alle dimissioni di quattro assessori su sette in 11 mesi, inizialmente giustificate con “problemi personali” ed ora motivate in maniera ben diversa, come è emerso dalle dimissioni-bis di Emanuela Rubiu, condite da una vicenda assai antipatica quale quella del post sessista pubblicato e poi oscurato nella pagina facebook dell’associazione Carbonia a 5 Stelle, del quale dopo alcuni giorni di aspre polemiche, ieri sera s’è assunto la paternità il presidente del Consiglio comunale Massimiliano Zonza (contro il quale l’opposizione ha presentato immediatamente una mozione di sfiducia). E, a questo punto, non sorprendono le dimissioni del consigliere Sabrina Soru, presentate perché sono venuti meno i presupposti per i quali aveva dato la sua adesione al progetto politico del Movimento 5 Stelle. In questo clima, non ci sarebbe da sorprendersi se il gesto di Sabrina Soru venisse imitato a breve da altri consiglieri, considerato che non più tardi di alcune settimane fa una seduta del Consiglio comunale saltò per la mancanza del numero legale, determinata dalle assenze di alcuni consiglieri del Movimento 5 Stelle, non tutte giustificate… Ritornando ai numeri, oggi il Movimento 5 Stelle ha una maggioranza solida, 15 consiglieri contro 9 della minoranza, ma va tenuto nella dovuta considerazione il fatto che la “riserva” dalla quale, eventualmente, poter attingere per altre surroghe, si è ridotta a quattro consiglieri…

La vittoria del Movimento 5 Stelle al ballottaggio del 19 giugno 2016 ha segnato una pagina storica per la città di Carbonia che, dopo 70 anni, ha deciso di cambiare pagina della sua storia politica. Quella svolta, a distanza di un anno, induce ancora a delle riflessioni. I numeri, considerato il sistema elettorale a doppio turno, vanno esaminati ed interpretati con grande attenzione. Sarebbe sbagliato affermare che, improvvisamente, Carbonia un anno fa sia diventata per quasi 2/3 “grillina”. Il risultato politico più preciso va considerato sicuramente quello del primo turno elettorale, nel quale, il 5 giugno, la lista del Movimento 5 Stelle ottenne 3.009 voti, il 17,91%, ed il suo candidato alla carica di sindaco, Paola Massidda, andò oltre quella soglia di qualche punto, grazie al voto disgiunto, toccando i 3.688 voti, il 21,95%, riuscendo a centrare così l’accesso al ballottaggio contro il sindaco uscente Giuseppe Casti grazie ad un margine di 166 voti, lo 0,99%, rispetto ad Ugo Bruno Piano, terzo classificato. Quello che accadde nel ballottaggio, con la travolgente vittoria di Paola Massidda, fu frutto più della voglia degli elettori di Carbonia di “cambiare” guida politica, dopo 70 anni, che non della convinzione di scegliere il Movimento 5 Stelle per l’amministrazione della città nei successivi cinque anni. In altre parole, è innegabile che il voto per Paola Massidda fu fortemente condizionato dal desiderio di esprimere un voto contro Giuseppe Casti e contro il centrosinistra, soprattutto contro il Partito democratico che, nell’ultimo scorcio della precedente consiliatura, si era lacerato profondamente al suo interno. Questa considerazione trae spunto dall’elevato numero di cittadini che per anni, in molti casi per decenni hanno sostenuto la sinistra cittadina e, profondamente delusi, hanno votato, soprattutto al ballottaggio, il Movimento 5 Stelle ed ancora oggi, nonostante le evidenti difficoltà, ne difendono l’operato e rivendicano il rispetto della scelta fatta un anno fa nelle urne.

Il Movimento 5 Stelle sta vivendo un’evidente crisi di maturazione che, se non verranno prese rapidamente le giuste contromisure, rischia di travolgerlo, mettendo in pericolo la prosecuzione della sua prima “storica” esperienza alla guida del comune di Carbonia. Ma se la situazione dovesse precipitare, credo che lo scenario politico in città andrebbe incontro ad un futuro al momento sconosciuto. La delusione e la disaffezione maturate rispetto alle esperienze passate sono state talmente grandi che, dopo aver portato il Movimento 5 Stelle alla guida del comune di Carbonia, difficilmente nel caso di un fallimento dell’attuale maggioranza, riporterebbero le cose indietro come se non fosse accaduto nullo… Credo che, a quel punto, il futuro sarebbe tutto da scrivere…

Giampaolo Cirronis

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Il comune di Carbonia ha riaperto i termini per le domande di iscrizione all’Albo comunale delle associazioni.

«La città di Carbonia vanta, da sempre, una grande tradizione nel campo associazionistico. Una tradizione che l’Amministrazione comunale intende valorizzare, favorendo la collaborazione tra le associazioni, rafforzando il dialogo e la comunicazione tra il Comune e ciascuna associazione operante nel territorio cittadino – si legge in una nota di Paola Argiolas, assessore degli Affari generali del comune di Carbonia -. Il comune di Carbonia riconosce e promuove il pluralismo associativo, considerandolo espressione di libertà, solidarietà, progresso economico, sociale e civile. Saranno previste riunioni, incontri periodici e l’organizzazione di specifiche iniziative con l’obiettivo di implementare il tessuto associazionistico cittadino, potenziando fattori fondamentali come l’integrazione e l’aggregazione. In quest’ottica, il comune di Carbonia ritiene necessario avere un quadro completo di tutte le associazioni che operano in città. A tal proposito, sono stati riaperti i termini per la presentazione delle richieste di iscrizione all’Albo comunale delle associazioni cittadine.»

Le associazioni presenti nel territorio comunale che non lo avessero ancora fatto, potranno presentare la loro documentazione entro il 30 giugno 2017.

La documentazione richiesta è la seguente:

1. Atto costitutivo;

2. Statuto;

3. Codice fiscale;

4. Iscrizione all’Agenzia delle Entrate;

5. Iscrizione all’Albo Regionale.

Possono presentare domanda anche le associazioni che ancora non possiedono tutta la documentazione richiesta.

La documentazione dovrà essere trasmessa all’Ufficio Protocollo del Comune di Carbonia, a mano o tramite il servizio postale, e indirizzata a:

Comune di Carbonia, Assessorato agli Affari Generali, Piazza Roma 1, 09013 Carbonia.

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Grande soddisfazione per la positiva conclusione della trattativa per la stabilizzazione dei lavoratori socialmente utili del comune di Carbonia, è stata espressa anche dalla Felsa Cisl, l’organizzazione sindacale che ha partecipato all’incontro decisivo con l’Amministrazione comunale di Carbonia, rappresentata dal delegato Antonello Piras e dal rappresentante della segreteria territoriale Daniele Mele, nonché dal segretario generale Fabio Enne.

«Il risultato ottenuto è molto positivo – spiega Daniele Mele – per certi versi addirittura straordinario, un grande segnale in un momento particolarmente difficile come quello che stiamo vivendo sul piano occupazionale. Devo ammettere che abbiamo affrontato questa trattativa con il comune di Carbonia, rappresentato dall’assessore del Personale Paola Argiolas, pensando di riuscire a stabilizzare 3-4 al massimo 6 lavoratori e, invece, siamo qui a parlare della stabilizzazione di ben 10 lavoratori, del bonus regionale di 70.000 euro accettato da altri 4 lavoratori e della prospettiva di riuscire stabilizzare a breve anche i restanti 4 lavoratori, per i quali nei prossimi giorni chiederemo un incontro all’assessore regionale del Lavoro Virginia Mura, per sollecitare il reperimento di ulteriori risorse.»

Daniele Mele ricostruisce il lunghissimo percorso che ha portato a questa stabilizzazione.

«E’ iniziato tutto ben 33 anni fa – rimarca Daniele Mele – e questi lavoratori sono passati attraverso cassa integrazione, mobilità, Insar. lavori socialmente utili. Oggi, finalmente, la maggior parte di loro arrivano ad una posizione decisamente più tranquilla. Mi preme sottolineare – conclude Daniele Mele – che la selezione verrà fatta nel rispetto di quanto prevede l’art. 5 della legge 223/91 che tiene conto delle qualifiche e delle anzianità professionali e del carico familiare.»

 

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Il comune di Carbonia ha raggiunto l’accordo per la stabilizzazione di 10 dei 18 lavoratori socialmente utili ancora in attesa di una definizione della loro posizione. L’intervento è stato possibile grazie al recente provvedimento adottato dalla Giunta regionale, in base al quale sarà la Regione Sardegna ad assicurare le risorse per i primi cinque anni (il 100% nei primi tre, il 75% nei restanti due), mentre negli anni successivi i lavoratori saranno totalmente a carico del comune di Carbonia. 4 dei 18 lavoratori hanno accettato l’incentivo all’uscita assicurato dalla Regione (70.000 euro a testa), mentre i restanti 4 restano al momento esclusi, per insufficienza delle risorse a disposizione, ma potranno essere inseriti in un provvedimento successivo.

L’accordo è stato annunciato questa mattina, nel corso di una conferenza stampa, dal sindaco Paola Massidda e dall’assessore del Personale Paola Argiolas, presente anche il dirigente responsabile del dipartimento Giorgio Desogus.

Paola Massidda e Paola Argiolas hanno spiegato la procedura attraverso la quale si è arrivati all’accordo, procedura che Paola Argiolas ha riassunto nell’intervista che abbiamo realizzato al termine della conferenza stampa.