20 April, 2024
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Il giornalista pubblicista Andrea Corda, 36 anni, laureato in Scienza della comunicazione, è il nuovo segretario dello staff del sindaco di Carbonia Paola Massidda. Il suo nome faceva parte di un lungo elenco di candidati, ben 63, tra i quali laureati in Economia e Commercio, Giurisprudenza, Scienze politiche e Scienza della comunicazione, che hanno partecipato al bando di selezione pubblicato dal comune di Carbonia. Fin qui si tratta della conclusione di una normale procedura di selezione ma… Eh sì, c’è un ma, che scaturisce dal fatto che Andrea Corda il 5 giugno 2016 era uno dei 6 candidati alla carica di sindaco, proposto dalla lista Unidos, il movimento fondato dal deputato Mauro Pili. Un anno fa, dunque, Andrea Corda era uno degli avversari politici di Paola Massidda, poi eletta a sindaco nel trionfale ballottaggio con il sindaco uscente Giuseppe Casti, e oggi diventa un suo collaboratore di strettissima fiducia. Alle elezioni ottenne 1.317 voti, il 7,84%, risultato che non gli è bastato per essere eletto consigliere comunale, perché la vittoria di Paola Massidda, con il Movimento 5 Stelle, la cui lista al primo turno aveva ottenuto “solo” il 17,91%, ha lasciato solo 9 seggi a tutte le opposizioni che al primo turno avevano ottenuto complessivamente l’82,09% dei voti e si sono divisi il 40% dei seggi (Andrea Corda sarebbe stato eletto se a vincere il ballottaggio fosse stato Giuseppe Casti).

Andrea Corda è sorpreso del clamore scatenatosi intorno all’esito della selezione, alla quale ha partecipato con altri 62 aspiranti.

«Ho avuto un’esperienza politica con il Movimento Unidos – spiega Andrea Corda – ma io ero e resto un giornalista e come tale ho partecipato alla selezione. Il mio impegno politico, peraltro, si è esaurito dopo il ballottaggio del 19 giugno 2016, nonostante mantenga un buon rapporto con gli amici con i quali ho condiviso l’esperienza delle Amministrative. Quello di segretario dello staff del sindaco è un incarico tecnico part time per 28 ore settimanali – aggiunge Andrea Corda – della durata di un anno.»

Andrea Corda nel dicembre 2015 ha ricevuto, a Firenze, il Premio Spadolini Nuova Antologia, riservato a tesi di laurea specialistica e di dottorato su un tema relativo alla storia politica e culturale dell’Italia contemporanea (‘800-‘900) e due mesi dopo, un secondo premio, dal Centro Studi sul giornalismo Gino Pestelli di Torino, per la sua tesi di dottorato in Storia del giornalismo, dal titolo “Il giornalismo in Sardegna dall’istituzione della Regione Autonoma ai giorni nostri. Tra conservazione e innovazione”.

Dopo l’esperienza politica, Andrea Corda ne ha avuto una giornalistica, con l’emittente televisiva Canale 40, della quale è stato direttore della testata giornalistica e per alcuni mesi ha curato il telegiornale. «Questa esperienza si è chiusa definitivamente dieci giorni fa», ha sottolineato Andrea Corda.

La scelta del sindaco Paola Massidda, comunque, inevitabilmente, fa discutere. Tra gli interventi più critici, riportiamo quello di Giuseppe Casti, Partito democratico, ex sindaco, sconfitto da Paola Massidda nel ballottaggio.

«Uniti. Un anno fa si presentavano rivali politici alle elezioni Comunali di Carbonia. Oggi Andrea Corda, candidatosi con Unidos all’epoca, è diventato il Segretario Personale della Sindaca Paola Massidda del Movimento 5 Stelle – ha scritto Giuseppe Casti questa mattina in un post del suo profilo Facebook -. Prima rivali politici, oggi, invece, hanno trovato, evidentemente, punti di accordo tra loro. Al di là della preparazione e del curriculum di tutto rispetto, che sicuramente Andrea Corda può esibire, è una scelta estremamente discutibile e politicamente confusa. Mi pare strano, poi, che all’interno dello stesso Movimento 5 Stelle, dove militano persone anche molto preparate, non ci fosse davvero nessuno in grado di ricoprire questo ruolo.»
«A volte ti chiedi come mai al ballottaggio tutti gli altri schieramenti siano confluiti su Paola Massidda e sul Movimento 5 Stelle… – ha concluso Giuseppe Casti – poi piano piano le risposte arrivano.»

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Il capogruppo del Partito dei Sardi in Consiglio comunale, Fabio Usai, sollecita l’Amministrazione comunale di Carbonia ad intervenire subito a tutela del comparto industriale, con particolare riferimento, in questa fase, per la situazione della Portovesme srl.

«Le vicende legate alla procedura di autorizzazione in corso della nuova discarica di Genna Luas a favore della Portovesme Srl, hanno fatto rilevare ancora una volta l’inerzia politica dell’amministrazione comunale, limitandosi al solo prescritto assenso in sede di Conferenza dei servizi, ma senza attivarsi politicamente con incisive azioni presso Regione e Ministeri. Nonostante l’imminente rischio fermata dell’azienda che rischierebbe – come denunciato dalle forze sindacali – di lasciare senza lavoro oltre 1.500 persone tra occupati diretti ed indotto – scrive Fabio Usai in una nota –. Già da mesi – con senso di responsabilità – avevamo sollecitato la condivisione di un Ordine del giorno sul tema del sostegno alle imprese e sul rilancio dell’area industriale di Portovesme, ma il nostro appello non è stato accolto. Ora siamo a ribadire l’importanza di una riunione urgente sul tema, e, in modo particolare, di un chiaro segnale da parte della Giunta sulle sue intenzioni in merito al rilancio del compatto industriale, economico e produttivo del territorio, nel pieno rispetto della tutela della salute e dell’ambiente.»

«In ogni caso – conclude Fabio Usai – chiediamo alla sindaca Paola Massidda l’immediata l’attivazione di tutte le azioni politiche e istituzionali che portino il comune di Carbonia ad un ruolo propulsivo per il tessuto economico del territorio.»

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Il comune di Carbonia ha raggiunto l’accordo per la stabilizzazione di 10 dei 18 lavoratori socialmente utili ancora in attesa di una definizione della loro posizione. L’intervento è stato possibile grazie al recente provvedimento adottato dalla Giunta regionale, in base al quale sarà la Regione Sardegna ad assicurare le risorse per i primi cinque anni (il 100% nei primi tre, il 75% nei restanti due), mentre negli anni successivi i lavoratori saranno totalmente a carico del comune di Carbonia. 4 dei 18 lavoratori hanno accettato l’incentivo all’uscita assicurato dalla Regione (70.000 euro a testa), mentre i restanti 4 restano al momento esclusi, per insufficienza delle risorse a disposizione, ma potranno essere inseriti in un provvedimento successivo.

L’accordo è stato annunciato questa mattina, nel corso di una conferenza stampa, dal sindaco Paola Massidda e dall’assessore del Personale Paola Argiolas, presente anche il dirigente responsabile del dipartimento Giorgio Desogus.

Paola Massidda e Paola Argiolas hanno spiegato la procedura attraverso la quale si è arrivati all’accordo, procedura che Paola Argiolas ha riassunto nell’intervista che abbiamo realizzato al termine della conferenza stampa.

 

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Dopo il mancato svolgimento della seduta convocata per mercoledì 17 maggio per mancanza del numero legale, il presidente Massimiliano Zonza ha riconvocato il Consiglio comunale di Carbonia in seduta straordinaria – urgente, per la giornata di martedì 23 maggio 2017 alle ore 18,30 (1ª convocazione), per l’esame dello stesso ordine del giorno, comprendente cinque punti, integrato con un sesto punto.

I punti non esaminati la scorsa settimana sono i seguenti: comunicazioni del sindaco Paola Massidda (presumibilmente riguardanti le dimissioni dell’assessore della Pubblica istruzione, Politiche giovanili e Sport, Carla Mario, e la sua sostituzione); l’esame di interrogazioni ed interpellanze; la ratifica della deliberazione della Giunta Comunale n. 66 del 13.04.2017 avente per oggetto: “Variazione al Bilancio di Previsione 2017-2019”; l’approvazione della variazione al Bilancio di Previsione 2017-2019; la rinegoziazione per l’anno 2017 dei prestiti ordinari della Cassa Depositi e Prestiti Società per Azioni.

Il punto integrativo dell’ordine del giorno riguarda l’istituzione Mercato dal Produttore al Consumatore.

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“Restart: resilienza, per uno sviluppo sostenibile” è il titolo del convegno svoltosi ieri sera nella sala conferenze della Grande Miniera di Serbariu, organizzato dall’Amministrazione comunale di Carbonia. E’ stata la risposta all’iniziativa messa in atto lo scorso 7 aprile, nella stessa sala, dalla RSU Eurallumina, nella quale – ha sottolineato il sindaco di Carbonia, Paola Massidda – è mancato il contraddittorio, in quanto erano stati invitati solo soggetti favorevoli alla realizzazione del progetto.

Al convegno, moderato dal giornalista Vito Biolchini, sono stati invitati: Fausto Martino, soprintendente del MIBACT di Cagliari, Oristano, Medio Campidano, Sud Sardegna e Ogliastra, protagonista dell’unico parere negativo al progetto Eurallumina nella conferenza dei servizi conclusasi lo scorso 8 febbraio; Nedo Biancani, consulente ambientale del comune di Portoscuso; Piernicola Pedicini, europarlamentare del Movimento 5 Stelle, membro delle commissioni Ambiente ed Energia; Luca Saba, direttore generale della Coldiretti Sardegna; Barbara Terenzi, rappresentante del Comitato per la promozione e protezione dei diritti umani; e, infine, Salvatore Cherchi, coordinatore del Piano Sulcis, convinto sostenitore del progetto di rilancio produttivo dell’Eurallumina.

Dopo la breve presentazione del sindaco, Paola Massidda, la serie degli interventi dei relatori è stata aperta da Barbara Terenzi, che, tra l’altro, ha sottolineato la straordinaria bellezza del territorio del Sulcis Iglesiente e dell’intera Sardegna ed il diritto dei cittadini a vivere in un ambiente sano.

Nedo Biancani, un passato da lavoratore dell’industria, dipendente per circa tre lustri dell’acciaieria dell’Ilva di Piombino, oggi consulente ambientale del comune di Portoscuso, ha parlato della situazione che ha trovato nel territorio comunale, gravemente degradato e bisognoso di interventi urgenti per avviare un serio programma di bonifiche. Ha aggiunto di non essere aprioristicamente contrario all’industria, a condizione che si cambi completamente rotta rispetto al passato. Va detto che il comune di Portoscuso ha espresso parere favorevole alla realizzazione del progetto di rilancio produttivo dell’Eurallumina.

L’europarlamentare Piernicola Pedicini, arrivato a Carbonia direttamente da Bruxelles per partecipare al convegno, ha ribadito una posizione nota del Movimento 5 Stelle, contraria all’industria pesante. L’Unione europea – ha sottolineato – ha avviato un processo per il superamento del fossile (carbone, gas, petrolio) nella produzione di energia, mentre nel Sulcis si vuole realizzare una nuova centrale a carbone e nello specifico, per l’alluminio, ha sottolineato che si dovrebbe cambiare strategia, abbandonando il primario e privilegiando il riciclo, peraltro sostenuto anche economicamente dalla stessa Unione europea. Con il riciclo dell’alluminio – ha aggiunto Piernicola Pedicini – si taglierebbero notevolmente i costi e si abbatterebbe quasi completamente l’impatto ambientale. Per quanto riguarda le bonifiche del territorio – ha rimarcato l’europarlamentare del Movimento 5 Stelle – non dovrebbero essere condotte dalle aziende che hanno inquinato il territorio, che dovrebbero limitarsi a mettere a disposizione le risorse necessarie, né dirette dai politici che hanno provocato il danno con le loro scelte del passato.

Il direttore generale della Coldiretti Luca Saba ha parlato dei problemi della categoria, acuiti nel territorio dal degrado ambientale che non costituisce certamente la miglior pubblicità per i prodotti ma – ha sottolineato – agricoltura ed industria possono coesistere se vengono rispettate le regole. Luca Saba ha citato l’esempio dello champagne francese, prodotto in un’area della Francia dove è presente un’alta concentrazione di centrali nucleari, senza che questa vicinanza abbia prodotto problemi di immagine sia nel consumo interno sia in quello all’esterno della Francia.

Com’era prevedibile, i momenti più accesi del confronto si sono avuti con gli ultimi due interventi, quelli di Fausto Martino e Salvatore Cherchi. Il primo ha concentrato la prima parte del suo intervento sul concetto di paesaggio e sull’evoluzione subita da questo nel corso degli anni, con una maggiore attenzione verso il recupero dei paesaggi degradati, per tornare poi sulla posizione contraria al progetto Eurallumina assunta in sede di conferenza dei servizi. Fausto Martino ha affermato di essere stato sottoposto «ad un linciaggio mediatico, per essere stato l’unico ad opporsi ad un corale consenso che ha visto molti dirigenti regionali gettare il cuore oltre l’ostacolo ed approvare – ha sottolineato – l’inapprovabile. Quando esprimiamo un parere di compatibilità paesaggistica, lo facciamo con due linee guida fondamentali: una è quella di valutare la compatibilità con il paesaggio di determinati interventi, e questa valutazione astratta di compatibilità paesaggistica è in qualche modo il culmine di un procedimento di natura tecnico-discrezionale che, per legge, è affidato alla nostra amministrazione e non ad altri, seppur in un procedimento di codecisione con la Regione. Però è la nostra amministrazione istituzionalmente preposta ad effettuare queste valutazioni. Assicuro che siano stati estremamente attenti e cauti nell’esprimere il parere; l’altro aspetto – ha aggiunto Fausto Martino – riguarda la compatibilità degli interventi con il quadro normativo, con gli indirizzi della convenzione europea del paesaggio e con il Piano Paesaggistico Regionale, obiettivo inderogabile, insuperabile, che spinge in piena coerenza con la convenzione europea del paesaggio, non solo a tutelare il paesaggio ma a recuperare i siti degradati». Fausto Martino ha rimarcato, infine, il peso della nuova discarica che arriverebbe ad un’altezza di 46 metri per 180 ettari di estensione, che verrebbe lasciata in eredità alle nuove generazioni una volta concluso il ciclo produttivo: «Il parere contrario è la conclusione aritmetica di una serie di valutazioni che ci hanno portato ad esprimere parere contrario».

Salvatore Cherchi, ex presidente della provincia di Carbonia (la cui chiusura, ha sottolineato, ha avuto conseguenze negative pesantissime per il territorio) nella prima parte del suo intervento, si è soffermato sul Piano Sulcis e sul suo stato di attuazione. Le bonifiche, conseguenza del lascito dell’attività industriale che nel territorio si svolge da due secoli, per 164 milioni di euro, in mano ai soggetti pubblici, sono in corso. «A Portovesme – ha detto Salvatore Cherchi – non c’è latitanza dei pubblici poteri, contrariamente a quanto insinuano altri pubblici poteri – i decreti del ministero e dell’assessorato dell’Ambiente, determinano, sulla base dell’applicazione del principio del chi inquina paga, programmi di bonifica in corso per oltre 160 milioni di euro interamente pagati dalle aziende. Con l’ultimo decreto sulla falda, gli investimenti di risanamento supereranno i 184 milioni di euro. Il resto degli investimenti sono indirizzati ad interventi in altri settori: oltre 50 milioni al sostegno della ricerca e delle competenze; si sta investendo nelle scuole e nell’agricoltura, nella riconversione di infrastrutture un tempo adibite ad altri usi, ad iniziare dal porto di Sant’Antioco, per proseguire a Portixeddu, Masua, Nebida, Tratalias e alle ferrovie dismesse, per la realizzazione della pista ciclabile. Sono state finanziate inoltre 61 imprese. Nel Sulcis l’industria è radicata in una cultura plurisecolare ed ancora oggi è necessaria, unitamente a tutti gli altri settori». 

Alla domanda del moderatore Vito Biolchini sul perché al momento di decidere le linee di intervento con le risorse del Piano Sulcis non sia stato deciso un taglio netto con il passato, verso un futuro diverso, Salvatore Cherchi ha risposto che se ci si fosse trovati di fronte ad una situazione in cui dover ripartire da zero, avrebbe espresso un parere contrario, ma l’Eurallumina oggi non è una fabbrica chiusa ed è giusto sostenerne il rilancio, con un limitato apporto di risorse pubbliche, perché solo 6,7 milioni del Piano Sulcis andranno all’Eurallumina a fondo perduto, mentre la parte più consistente del finanziamento previsto è costituita da un prestito che l’azienda dovrà interamente restituire. Salvatore Cherchi ha ribadito che in tutti i paesi più sviluppati dell’Unione europea, dalla Germania alla Francia e alla Spagna, le raffinerie sono in piena attività e nessuno pensa di chiuderle. Riguardo all’impiego del carbone, ha ricordato che il progetto prevedeva inizialmente l’utilizzo del gas che sarebbe dovuto arrivare con il progetto Galsi e, una volta tramontato quest’ultimo, è stata tentata per un paio d’anni la strada dell’impiego del vapore prodotto dalle centrali Enel, anche questo impedito dal parere negativo dell’Enel, ma non ha escluso un ritorno a queste soluzioni qualora dovessero crearsi le condizioni.

Nel dibattito sono intervenuti alcuni cittadini e, tra gli altri, Gianluca Mandas, assessore delle Politiche  per il territorio e la Sostenibilità ambientale del comune di Assemini, che si è soffermato sul caso della Fluorsid ed ha sottolineato la posizione dell’Amministrazione del Movimento 5 Stelle guidata dal 2013 dal sindaco Mario Puddu, nettamente contraria all’insediamento di nuove industrie pesanti nel territorio comunale.

                        

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La riunione del Consiglio comunale di Carbonia convocata dal presidente Massimiliano Zonza per questa sera alle 18.00, è saltata per la mancanza del numero legale. Verificate le assenze di cinque consiglieri sui banchi della maggioranza monocolore del Movimento 5 Stelle, la minoranza non è andata in suo soccorso, per cui il presidente non ha potuto fare altro che dichiarare sciolta la seduta ancora prima dell’inizio dei lavori.

All’ordine del giorno figuravano cinque punti: comunicazioni del sindaco (presumibilmente sulle recenti dimissioni dell’assessore della Pubblica Istruzione, Politiche giovanili e Sport), l’esame di interrogazioni e interpellanze, la ratifica della deliberazione della Giunta comunale n° 66 del 13 aprile scorso avente per oggetto “Variazione al Bilancio di previsione 2017-2019”, l’esame della variazione al Bilancio di previsione 2017-2019) e, infine, la rinegoziazione per l’anno 2017 dei prestiti ordinari della Cassa Depositi e Prestiti Società per Azioni.

Per il Movimento 5 Stelle non è decisamente un periodo facile. Le dimissioni dell’assessore Carla Mario, arrivate dopo quelle di Arianna Vinci (sostituita da Loredana La Barbera) ad inizio consiliatura, Riccardo Cireddu ed Emanuela Rubiu (queste ultime poi rientrate), sono un segno evidente di disagio o, comunque, di insufficiente preparazione, anche mentale, all’assolvimento degli incarichi ricoperti (tutti gli assessori sono alla prima esperienza amministrativa); gli stessi problemi, stanno emergendo evidentemente anche tra i consiglieri, considerato che, dopo il caso verificatosi lo scorso 31 gennaio con l’abbandono dell’Aula da parte di tutti i consiglieri mentre il vicesindaco Gian Luca Lai esponeva la proposta di adozione del Piano particolareggiato di iniziativa privata in località Campo Frassolis, questa sera è saltata la prima riunione del Consiglio comunale per mancanza del numero legale.

La storia recente riporta diversi casi simili ma è evidente che per il Movimento 5 Stelle, per sua caratteristica sempre compatto nell’assunzione delle decisioni, considerati anche i numeri di maggioranza (15 consiglieri contro i 9 complessivi della minoranza), il caso assume un rilievo tutt’altro che trascurabile.

«La maggioranza che a causa delle sue defezioni non riesce neppure a garantire il numero legale in Consiglio comunale non può governare un giorno in più una città nella morsa della crisi – ha dichiarato questa sera Fabio Usai, capogruppo del Partito dei Sardi -. L’episodio di stasera è l’ennesima dimostrazione che esiste un forte problema di dialogo e comunicazione all’interno del movimento che amministra la città di Carbonia. Dopo l’ennesimo turn-over forzato degli assessori che ha certificato la profonda frattura politica in seno al M5S di Carbonia, ci troviamo ancora ad assistere impotenti alla guerra politica interna che di fatto rallenta la vita amministrativa della città. La sindaca Massidda – ha concluso Fabio Usai – deve prendere atto del fallimento politico del suo progetto testimoniato dal continuo via vai all’interno della Giunta, ed ora anche in seno al Consiglio.»

Vediamo ora un’intervista realizzata questa sera con l’ex sindaco Giuseppe Casti, del Partito democratico.

La riunione d’insediamento del Consiglio comunale (5 luglio 2016).

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Le dimissioni dell’assessore della Pubblica istruzione, Politiche giovanili e Sport del comune di Carbonia, Carla Mario, hanno provocato le prime prese di posizione dei gruppi di opposizione in Consiglio comunale.

«Non c’è due senza tre: ecco l’ennesimo assessore della Giunta Massidda che rassegna le dimissioni per motivi non precisati che, dietro l’ovvietà delle giustificazioni di rito, nascondono i palesi contrasti ormai insanabili all’interno della maggioranza – attacca Fabio Usai, capogruppo del Partito dei Sardi, il consigliere largamente più votato tra i 24 eletti il 5 giugno 2016, con 867 preferenze -. Carla Mario sbatte la porta e lascia le deleghe, dunque. Se questo è il nuovismo dei grillini che la gente aspettava c’è da preoccuparsi. La città non è più governata da quasi un anno, nessuna nuova iniziativa è stata intrapresa da questa maggioranza che ha ereditato il lavoro fatto dalle amministrazioni precedenti e oggi, da mesi ormai, si barcamena nell’ordinaria amministrazione, senza nessun programma concreto e nessun provvedimento per contrastare crisi e disoccupazione.»

«Da cittadino avrei certamente espresso elogi senza riserve per una compagine di governo capace e competente, protagonista di un cambiamento e di un risveglio. Ma oggi regna l’insipienza peggiore. Sono molto preoccupato e spero che il sindaco Paola Massidda si renda conto di quanto sta accadendo perseguendo l’unica strada possibile – conclude Fabio Usai -: rassegnare le dimissioni per la ormai palese certificazione di un fallimento che la gente non si aspettava né voleva.»

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E sono quattro!!! Dopo Arianna Vinci, Riccardo Cireddu, Emanuela Rubiu (dimissioni poi rientrate), oggi si è dimessa l’assessore della Pubblica Istruzione, Politiche Giovanili e Sport, Carla Mario. In poco più di 10 mesi (si insediò il 5 luglio dello scorso anno), la Giunta a 5 Stelle guidata dal sindaco Paola Massidda, dunque, ha perso un altro pezzo, sicuramente uno dei più “pesanti”, non foss’altro perché Carla Mario era uno dei tre assessori nominati dopo l’elezione a consigliere comunale (gli altri sono il vicesindaco ed assessore del Territorio, Ambiente, Servizi di Pubblica Utilità, Manutenzioni (So.Mi.Ca), Patrimonio, Urbanistica e Lavori Pubblici, Gian Luca Lai, e l’assessore degli Affari generali, Personale, Formazione, Decentramento, Trasparenza amministrativa, Paola Argiolas), peraltro la più votata della lista del Movimento 5 Stelle alle elezioni del 5 giugno 2016, con 359 preferenze. Essendosi dimessa da consigliere comunale, come recita il Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali che prevede l’incompatibilità tra l’incarico di assessore e quello di consigliere nei Comuni con popolazione superiore ai 15.000 abitanti, con le dimissioni da assessore Carla Mario perde qualsiasi ruolo a meno di un anno dalla sua elezione a consigliere comunale e ritorna al suo lavoro di docente di ruolo a tempo pieno.

Quello che ormai si può definire come un vero e proprio stillicidio delle dimissioni, ebbe inizio il 9 settembre 2016, 66 giorni dopo l’insediamento della Giunta, con l’assessore dei Servizi sociali Arianna Vinci, sostituita da Loredana La Barbera; proseguì con le dimissioni dell’assessore dei Lavori pubblici, Urbanistica, Rapporti con Area, Trasporti e Viabilità, Polizia Locale e Arredo urbano Riccardo Cireddu, ufficializzate mercoledì 1 febbraio 2017 e non sostituito (con redistribuzione delle deleghe tra il vicesindaco Gian Luca Lai ed il sindaco Paola Massidda); il 30 marzo è stata la volta dell’assessore della Cultura, Spettacolo e Turismo Emanuela Rubiu, le cui dimissioni sono poi rientrate dopo un colloquio chiarificatore con il sindaco Paola Massidda. Agli inizi del mese di novembre 2016, inoltre, si era dimesso il presidente della commissione Lavori pubblici Mauro Uccheddu (sostituito il 10 novembre 2016 da Angelo Rosas); oggi sono arrivate le dimissioni di Carla Mario, 53 anni, alla prima esperienza in politica come tutti gli altri componenti della Giunta Massidda e tutti i 15 consiglieri comunali del gruppo di maggioranza.

Appare evidente quanto la situazione sia divenuta quantomeno imbarazzante. A Carbonia come nel resto del Sulcis Iglesiente, non si ricorda un caso analogo, con le dimissioni di un così elevato numero di assessori in meno di un anno di attività amministrativa.

Dopo la trionfale vittoria elettorale di poco meno di un anno fa, il Movimento 5 Stelle, al di là di qualche difficoltà iniziale legata soprattutto alla prevedibile inesperienza, si trova di fronte al primo vero e proprio scoglio politico della sua ancora breve esperienza alla guida del comune di Carbonia. Che amministrare la città, in particolare in questo momento storico, non sarebbe stato facile, era scontato fin dall’inizio e dopo l’entusiasmo iniziale, evidentemente, se ne sono resi conto per primi coloro che sono stati chiamati a far parte della Giunta Massidda, al punto da defilarsi, uno dopo l’altro, per ragioni diverse ma, dal punto di vista politico, poco comprensibili.

Quando si accetta un incarico delicato ed indubbiamente difficile qual è quello di assessore in un Comune come Carbonia, pur se inesperti, si dovrebbe avere coscienza di quello che sarà l’impegno da onorare in cinque anni di consiliatura. Un’eccezione ci può stare, due cominciano ad essere troppe, tre o quattro diventano un caso politico.

Nel Movimento 5 Stelle, ad iniziare dal sindaco Paola Massidda, non possono negare che queste ripetute dimissioni costituiscono un problema, anche perché i problemi della città sono tali e tanti che avrebbero bisogno di una Giunta al completo e compatta sugli obiettivi da raggiungere. Così come sono innegabili anche le difficoltà incontrate nel trovare personalità disposte a farsi coinvolgere nell’amministrazione della città, sia in prima battuta la scorsa estate, sia successivamente per la sostituzione degli assessori dimissionari.

La prima Giunta Massidda presentata il 5 luglio 2016 ha perso tre assessori su sette (il quarto dimissionario, Emanuela Rubiu, ha poi ritirato le dimissioni).

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E’ stato presentato questa mattina, nella sala conferenze della Torre Civica, un fine settimana di cultura e tradizioni, a Carbonia, che comprende la 3ª edizione di Primavera Sulcitana e la 14ª edizione di Monumenti Aperti. Hanno partecipato alla conferenza stampa, il sindaco Paola Massidda; gli assessori delle Attività produttive Mauro Manca e della Cultura Emanuela Rubiu; il presidente ed il responsabile della comunicazione dell’associazione Primavera Sulcitana, Alessia Littarru ed Ivan Scarpa; e, infine, il vicepresidente dell’associazione Imago Mundi, organizzatrice di Monumenti aperti, Massimiliano Messina. Presenti, inoltre, una ventina di alunni della scuola primaria che parteciperanno a Monumenti aperti come volontari, e rappresentanti di numerose associazioni di volontariato coinvolti ugualmente nell’organizzazione di Monumenti aperti.

“Dai Nuragici ai giorni nostri” è il tema della seconda tappa in programma a Carbonia della rassegna itinerante Primavera Sulcitana 2017. La manifestazione dedicata alla promozione e valorizzazione del Sulcis Iglesiente, è contraddistinta da un corposo calendario di appuntamenti incentrato sulle tradizioni, bellezze storiche e naturalistiche le eccellenze del mondo dell’enogastronomia e artigianato del territorio.

«Il tema comune a tutte le sei tappe (Iglesias 6 e 7 maggio, Carbonia 13 e 14, Teulada 20 e 21, Sant’Anna Arresi 17 e 18 giugno, Calasetta 24 e 25 e Carloforte 26, 27 e 28 giugno) – spiega Alessia Littarru, presidente dell’Associazione Primavera Sulcitana – è quello di mettere in evidenza la specificità e le eccellenze di ciascun centro, infatti come per Iglesias si sono evidenziate le origini medioevali della città, per Carbonia si vuole sottolineare il grande patrimonio archeologico del territorio.»

In questo secondo week end la cittadina mineraria si trasforma in una grande vetrina a cielo aperto per mettere in mostra le specialità della produzione enogastronomica di qualità, il lavoro di artigiani raffinati oppure il percorso botanico di piante officinali allestito nei negozi del centro, a cura dell’associazione “Il Centro Rinasce” (associazione dei commercianti del centro cittadino). Ma i piatti forti di queste 48 ore a Carbonia, sono la storia, la sua cultura sempre più apprezzata grazie ai vari siti come quello di Monte Sirai, il Museo di Villa Sulcis, l’area archeologica di Cannas di Sotto ed altri che saranno accessibili ai turisti e visitatori grazie anche alla concomitante manifestazione di Monumenti Aperti.

Questi gli eventi inseriti nella due giorni di Monumenti aperti.

Torre Civica Sala 1° piano
Mostra cartografia storica del territorio di Carbonia precedente alla fondazione della città e Mostra progetti e modellini costruzioni tipiche di Carbonia, a cura dell’Istituto ITS “G.M. Angioy” .

Campanile Chiesa San Ponziano
Mostra presepe ospitata all’interno del campanile della Chiesa di San Ponziano.
Nel Campanile della Chiesa San Ponziano, al piano terra, verrà riaperto il “sacello” con all’interno un altare dedicato ai caduti sul lavoro, utilizzato fino ad una quarantina d’anni fa per il sacramento del battesimo. Sarà possibile vedere anche un antico tabernacolo ristrutturato con diverse reliquie.
Museo del Carbone: Sala Argani 2

Grande Miniera di Serbariu
Strumenti e ricordi: la casa e l’albergo operaio.
VI edizione della mostra Strumenti e Ricordi, dedicata alla ricostruzione dei luoghi riservati al riposo e alla famiglia.
Ospedale Civile

Mostra fotografica permanente al piano terra dell’Ospedale Sirai.
All’interno del Servizio Psichiatrico visita alla mostra di fotografie e disegni dei pazienti.
Sabato alle 17.00
Rappresentazione teatrale del gruppo Teatro Albeschida.
“Anime inquiete… boh” a cura di Claudio Moica.
Museo PaleoAmbientiSulcitani “E. Martel” (PAS)

Mostra permanente di Anna Saba “Camera Obscura”
Falso similitudini pensate, cercate e create.
Museo PaleoAmbientiSulcitani “E. Martel” (PAS)

Mostra permanente “Un bosco di alberi bianchi” di Nicola Filia.
Casa del Mutilato

All’interno della Casa del Mutilato è stata allestita una mostra fotografica storica che racconta la realizzazione del Monumento dei Caduti situato in Piazza Rinascita e dalla posa della prima pietra della Casa sino ai giorni nostri.
Spazio Ex-Di’ Memorie in Movimento

La Fabbrica del Cinema – Palazzina Ex Direzione Amministrativa della Miniera
Progetto EX-3DI’. Presentazione del progetto di ricostruzione digitale degli spazi dell’ex direzione mineraria, finalizzato al recupero ed alla conservazione della memoria storica attraverso le moderne tecnologie di modellazione digitale e Realtà Virtuale.

Mostra Macchine del Cinema (provenienti in parte dal fondo Oreste e Leandro Coni e in parte da donazioni di privati cittadini) costituita da una selezione delle più importanti tipologie di apparati di foto cine-ottica, tra cui 3 lanterne magiche di inizio ‘900, una serie di proiettori cinematografici formato 8mm, Super 8mm e 16mm, alcune moviole e cineprese dagli anni ‘50 agli anni ‘70.

Mostra fotografica “Apparizioni” del fotografo Mimmo Caruso: un’antologia dell’artista in una ventina di scatti che, tra scorci urbani e paesaggi naturalistici, delineano una Sardegna inedita e metafisica.
Sezione di Storia locale SBIS – Grande Miniera di Serbariu

Mostra “Dal documento al libro”.
Il materiale documentario strumento per l’elaborazione di libri e tesi di laurea.
Bacu Abis – sede Circoscrizione

Mostra documentaria e cartografica “La centrale termica di Bacu Abis”.
Un progetto ambizioso a cura della Sezione di Storia locale SBIS
Museo del Carbone

Sala Docce (Grande Miniera di Serbariu)
Mostra fotografica “Nero carbone” di Alessandro Spiga
Medau Sa Grutta (Cannas di Sotto)

Nelle sale espositive del Medau Sa Grutta verrà allestita l’esposizione “Due pesi e due misure: alla scoperta degli antichi strumenti di misura della nostra tradizione, de su strexu ‘e fenu ed altro ancora”.
A cura dell’Istituto Comprensivo “S. Satta”

  • I monumenti saranno visitabili gratuitamente, il pomeriggio di sabato dalle ore 16,00 alle ore 20,00 e la domenica dalle ore 9,00 alle ore 13,00 e dalle ore 16,00 alle ore 20,00.
  • Per la visita ai siti si consigliano abbigliamento e scarpe comode.
  • Le visite alle chiese verranno sospese durante le funzioni religiose.
  • È facoltà dei responsabili della manifestazione limitare o sospendere in qualsiasi momento, per l’incolumità dei visitatori o dei beni, le visite ai monumenti.
  • In alcuni siti la visita potrà essere parziale per ragioni organizzative o di afflusso.
  • Sarà disponibile, per raggiungere alcuni siti, il pulmino dell’Associazione “GIRASOLE”.
    Partenza da Piazza Roma presso il gazebo della stessa associazione, che fornirà tutte le informazioni utili

Ritornando a Primavera Sulcitana, uno spettacolo di sicura suggestione sarà quello della “fusione di lame nuragiche” messo in scena della coop. “Gli ultimi nuragici” con Andrea Loddo di Lanusei (costumista e attore del recente film Nuraghes). Il noto artista ci farà fare un salto nel passato facendoci rivivere la civiltà nuragica con la creazione dei bronzetti e lame in diretta realizzate con la fusione a fuoco. Relatore dell’esibizione Pierluigi Montalbano (Scrittore, studioso di archeologia, presidente dell’Associazione culturale Honebù di Cagliari e direttore del “Quotidiano on-line di storia e archeologia”).

Alla due giorni non potevano mancare anche le “Food” con un grande ristorante all’aperto con 200 posti a sedere e che porterà in tavola le specialità dello Chef Tony Porseo e il pesce fritto di Henry’s Friend.

«Carbonia in queste due giornate con Primavera Sulcitana e Monumenti Aperti, apre le porte ai suoi gioielli – osserva Mauro Manca, assessore comunale delle Attività produttive – il turismo è sempre più il nostro punto di forza e, grazie all’impegno di tutti, siamo pronti a far conoscere le nostre bellezze.»

La manifestazione è organizzata dall’Associazione Culturale “Primavera Sulcitana” con il patrocinio dei comuni di Iglesias, Carbonia, Teulada, Sant’Anna Arresi, Calasetta, Carloforte e la collaborazione degli sponsor Tirrenia, Moby, Zedda & Piras ed Ichnusa.

           

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“Dai Nuragici ai giorni nostri”. Con questo titolo è prossima al via da Carbonia la seconda tappa della rassegna itinerante Primavera Sulcitana. La manifestazione dedicata alla promozione e valorizzazione del Sulcis-Iglesiente e in concomitanza con Monumenti Aperti, prosegue con un nuovo fine settimana incentrato sulle tradizioni, bellezze storiche e naturalistiche le eccellenze del mondo dell’enogastronomia e artigianato del territorio

I particolari ed il programma delle due giornate saranno presentati ai media, durante la conferenza stampa indetta per mercoledì 10 maggio 2017, alle ore 10.00, nella Sala Conferenze della Torre Littoria.

All’incontro saranno presenti il sindaco Paola Massidda, l’assessore della Cultura Emanuela Rubiu, l’assessore delle Attività produttive Mauro Manca, il presidente  del Consiglio comunale Massimiliano Zonza, il vice sindaco di Iglesias Simone Franceschi, Alessia Littarru e Ivan Scarpa dell’Associazione Culturale Primavera Sulcitana, e i rappresentanti delle Amministrazioni comunali Teulada, Sant’Anna Arresi, Calasetta e Carloforte.

La manifestazione è organizzata dall’Associazione Culturale “Primavera Sulcitana”, con il patrocinio dei comuni di Iglesias, Carbonia, Teulada, Sant’Anna Arresi, Calasetta, Carloforte e la collaborazione degli sponsor Tirrenia, Moby, Zedda & Piras ed Ichnusa.