29 March, 2024
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ANAP Sardegna, Associazione Nazionale Anziani e Pensionati di Confartigianato Sardegna, che nell’Isola rappresenta oltre 5mila persone, rigetta la
proposta di isolare gli anziani o, comunque, di limitare i loro spostamenti per contenere il diffondersi della pandemia da Covid 19. Una proposta lanciata da esperti con corredo di dati ma che sta trovando ferma opposizione anche in quell’ambiente scientifico da cui parrebbe provenire.
«Rigettiamo con forza l’idea di isolare gli anziani per contenere il diffondersi della pandemiacommenta Paola Montis, presidente regionale dell’ANAP Sardegnatutti devono rispettare le indicazioni di protezione individuale, mantenere le distanze, muoversi il meno possibile e per motivi indifferibili, come le autorità hanno indicato.»
«Ma isolare, in casa o altrove, gli anziani è un atto che non esito a definire come una barbarie – conclude la presidente di ANAP Confartigianato Sardegnal’isolamento impatterebbe su una categoria fragile e già esposta a tensioni emotive e personali forti per questa pandemia, tutti dobbiamo comportarci correttamente, dai più giovani ai meno giovani, isolare persone solo perché anziane è l’anticamera di una società che non ci piace.»

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Per gli anziani della Sardegna il pericolo di truffe, raggiri, furti e rapine si materializza soprattutto d’estate. E le cronache locali degli ultimi giorni riportano un incremento dei tentativi da parte dei truffatori che si spacciano per finti ispettori della previdenza, finti esattori del gas o dell’acqua, finti poliziotti, finti passanti gentili che portano i sacchetti della spesa, finti amici del figlio oppure automobilisti a cui pare essere stato rotto lo specchietto, fortunati che trovano collane d’oro per terra, esecutori testamentari in cerca di eredi.

La fantasia, e la “professionalità”, non mancano ai malintenzionati che prendono di mira in particolare le persone più deboli e fragili, meno abituate al sospetto verso il prossimo. L’arma migliore per difendersi consiste nel conoscere i trucchi usati dai malintenzionati e le situazioni a rischio.

«Bisogna stare in guardia perché gli imbroglioni di mestiere sono abilissimi, impudenti e sanno giocare su delicati meccanismi psicologici – afferma il presidente di Anap Confartigianato Sardegna, Paola Montis – per questo i più deboli ed esposti devono affidarsi con fiducia a chi li può difendere. Da settembre organizzeremo iniziative in tutta l’isola.»

Per questo, ANAP Confartigianato Sardegna ha deciso di rendere gli anziani più informati e quindi più sicuri, mettendo a disposizione degli anziani e delle loro famiglie un semplice vademecum, in distribuzione e reperibile sul sito www.anap.it, con le regole d’oro per difendersi da truffatori e malintenzionati, che contiene semplici informazioni e consigli utili per evitare i rischi di truffe, raggiri, furti e rapine. Si tratta di accurate regole di comportamento suggerite dalle Forze di Pubblica Sicurezza per non finire vittime di malintenzionati in casa, per strada, sui mezzi di trasporto, nei luoghi pubblici, ma anche mentre si utilizza Internet. Le occasioni di potenziale pericolo sono ovunque e, per ogni circostanza, sul manualetto vengono indicati i “trucchi” messi in atto dai malintenzionati e le “risposte” di prudenza da adottare. Su tutte, l’invito a rivolgersi sempre a Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza, per segnalare comportamenti sospetti e per denunciare situazioni di pericolo.

«E’ necessario che gli anziani non si vergognino a denunciare queste situazioni, come spesso accade – aggiunge Paola Montis – perché le truffe vengono fatte a ogni livello, anche a professionisti, imprenditori, facendo leva sulle fragilità, fattore che impedisce di ragionare correttamente

Gli espedienti dei malfattori sono sempre i soliti ma con tante varianti: l’abilità è prendere l’obiettivo alla sprovvista e guadagnare in pochi minuti la sua fiducia.

La prima regola per affrontare queste situazioni è quella di rivolgersi sempre alle Forze dell’Ordine per segnalare atteggiamenti sospetti e denunciare situazioni di pericolo. Poi, ci sono alcuni consigli da seguire sia a casa che nei luoghi pubblici. In banca o alla posta, per esempio, è preferibile ritirare solo il denaro necessario, non andare negli orari di punta e assicurarsi che nessuno veda il codice pin quando viene digitato. In autobus, invece, mai tenere il portafoglio nelle tasche esterne. Quando si è in macchina e qualcuno contesta un danno bisogna chiamare subito i vigili. In casa mai aprire agli sconosciuti: tutte le aziende di luce, gas o telefonia, infatti, preannunciano il loro arrivo tramite avvisi condominiali. I truffatori in genere vestono in modo elegante e hanno modi gentili: è necessario avere il giusto atteggiamento di diffidenza anche se conoscono nomi, cognomi o fingono di conoscere familiari e amici. Su internet, infine, mai scrivere informazioni personali o dati bancari.

«I peggiori nemici delle persone anziane sono la solitudine e il senso di isolamento che li espone ai fenomeni di criminalità – riprende la presidente di Anap Confartigianato Sardegna – il problema della sicurezza è centrale se si considera che in Sardegna la popolazione over 65 è del 22,1%, ovvero più di 366mila persone, mentre l’Italia è il Paese europeo con la maggiore quota di over 65, 13.370.000 persone, sul totale della popolazione, vale a dire il 2,8% in più rispetto alla media Ue”. “Un numero destinato a salire rapidamente: nel 2050, infatti, in terzo dei sardi sarà anziano – sottolinea – persone sempre più vulnerabili e insicure visto che, secondo i dati di Confartigianato, l’82,3% degli anziani diffida del prossimo e questa percentuale, dal 2011 al 2016, è aumentata dell’1,3%.»

L’azione fa parte della “Campagna Nazionale contro le truffe agli anziani”, giunta alla terza edizione, promossa da Anap, Associazione Nazionale Anziani e Pensionati di Confartigianato, insieme al Ministero dell’Interno, al Dipartimento della Pubblica Sicurezza – Direzione Centrale della Polizia Criminale, con il contributo della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri e del Corpo della Guardia di Finanza.

«La Sardegna è una regione che registra un costante allungamento dei tempi di vita, ma questo costituisce anche un elemento di fragilità – conclude la presidente Montis – gli anziani sono infatti il bersaglio preferito di truffatori e malintenzionati. Il nostro compito è sostenere chi è più esposto ai rischi. La campagna che stiamo conducendo, assieme alle Forze dell’ordine, è un esempio delle tante iniziative che realizziamo a favore della comunità, soprattutto nei settori del welfare e a difesa delle categorie più vulnerabili

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«Quando abbiamo gettato il sasso nello stagno tre anni fa con la campagna nazionale contro le truffe agli anziani, insieme al ministero degli Interni e alle Forze dell’Ordine non immaginavamo certo che le onde si sarebbero propagate tanto sollecitamente e diffusamente.»

Paola Montis, presidente di Anap Pensionati Confartigianato Sardegna, ha commentato così la proposta, ora al vaglio in Parlamento, di incrementare le pene nei confronti dei truffatori e di stabilire l’ordine di arresto per chi viene colto in flagrante.

La notizia s’inserisce nell’attività di ANAP Confartigianato che, in collaborazione con il ministero dell’Interno e la Direzione Centrale della Polizia criminale servizio analisi criminale, da tre anni porta avanti la lotta contro le truffe agli anziani con la campagna “Più sicuri insieme”.

«Con questa iniziativa – ha proseguito Paola Montis – abbiamo inteso prima di tutto portare avanti un’azione di prevenzione, basata principalmente sull’informazione attraverso riunioni e convegni che da settembre svolgeremo su tutto il territorio regionale. Il vademecum è stato, fin dall’inizio, il nostro materiale informativo per eccellenza – ha aggiunto la presidente di Anap Sardegna – con consigli utili e modelli di comportamento in caso di truffe. Siamo stati sempre sensibili riguardo un fenomeno che purtroppo si diffonde assumendo forme sempre nuove e che colpisce, anche sul piano psicologico, la categoria più fragile della società: gli anziani

«Abbiamo avuto dei riscontri positivi – ha sottolineato la Presidente – come testimoniato dai numeri resi pubblici in occasione della presentazione insieme al ministro Minniti della terza campagna nazionale, riscontri che si devono anche all’informazione capillare e all’eco mediatico di cui ha goduto l’iniziativaAccanto all’azione di prevenzione, che intendiamo allargare coinvolgendo le aziende associate a Confartigianato in Sardegna, è sempre più necessaria un’opera di repressione efficace

«L’iniziativa parlamentare persegue questo scopo e auspichiamo che la normativa venga sollecitamente approvata – ha concluso la presidente di ANAP Confartigianato Sardegna – di sicuro noi vigileremo affinché accada

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Il Sulcis Iglesiente in Sardegna ha l’età media più elevata: 47,2 anni.

La popolazione della Sardegna è in caduta libera. Nel 2050 passerà dagli attuali 1.658.138 abitanti a 1.365.896. In questo stesso arco di tempo, gli over 65 passeranno dai 366.681 di oggi a oltre 553.070 (incidendo per il 40,5% del totale). L’aumento sarà di circa 186.389 unità. In base a queste previsioni demografiche, elaborate dall’Ufficio Studi di Confartigianato Sardegna sui più recenti dati Istat, l’età media nell’Isola si alzerà, portandosi da 46 anni ai 54,1 anni, contro una media italiana (prevista) di 50,1 anni.

A oggi la nostra regione, con circa 46 anni, registra una delle età medie più alte in Italia (a livello nazionale è di 44,7 anni): la prima è la Liguria con 48,7, seguita da Friuli-Venezia Giulia (46,9 anni) e Toscana (46,5 anni). Quella più “giovane” è la Campania, con 42,1 anni di media. Su un totale di oltre un milione e 600mila abitanti, gli over 65 sardi incidono per il 22,1%, quasi in linea con la media nazionale di 22,0%.

A livello provinciale, l’età media più alta la troviamo a Carbonia Iglesias e a Oristano con 47,2 anni; segue il Medio Campidano con 46,5 e Nuoro con 45,7. A livello nazionale la provincia più vecchia è quella di Savona con 48,8 anni di media seguita da Genova (48,6 anni). Vengono poi Trieste (48,6 anni), Ferrara (48,5 anni), Biella (48,4 anni), Alessandria, Imperia e La Spezia, tutte con 48,2 anni.

Classifica rispettata anche per gli “anziani”. La provincia con più over 65 è Oristano, con il 24,8% di anziani equivalenti a 40.134 persone. Segue sempre Carbonia Iglesias con il 23,8% (30.252 anziani) e il Medio Campidano con il 23,4% (23.449 anziani). A livello nazionale comanda sempre Savona (28,7%), seguita da Trieste (28,6%) e Genova (28,4%).

«I dati ci mostrano una situazione di progressivo invecchiamento della popolazione sarda – commenta Paola Montis, presidente ANAP Pensionati Confartigianato Sardegna – accompagnata anche da una crescita dell’incidenza delle demenze senili e delle disabilità. Per questo è sempre più necessario sostenere e accompagnare, attraverso percorsi studiati ad hoc, non solo coloro che sono affetti in prima persona da disturbi cognitivi, ma anche chi si occupa quotidianamente della loro assistenza, a partire dai familiari.»

I dati del ministero della Salute riportati dalla Corte dei Conti (gli ultimi disponibili sono relativi al 2015) permettono un approfondimento sull’assistenza territoriale agli anziani: in Sardegna, ogni mille abitanti, si contano 0,43 posti equivalenti residenziali in strutture che erogano assistenza ai disabili.

I posti equivalenti semiresidenziali in strutture che erogano assistenza ai disabili sono in media 0,25 ogni mille residenti sardi (tredicesimo posto in classifica).

Il tasso di mortalità nazionale per malattie del sistema nervoso e disturbi psichici e comportamentali è di 25,8 ogni 10.000 abitanti mentre in Sardegna (18ª in Italia) la media è di 29,6 ogni 10mila abitanti, con i valori più alti in Valle d’Aosta (39,4/10.000 abitanti), Liguria (30,3/10.000 abitanti) e Veneto (30,2/10.000 abitanti).

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Anche in Sardegna al via la 3ª edizione della Campagna ANAP Pensionati Confartigianato contro le truffe agli anziani. Paola Montis (Presidente ANAP Sardegna): «Presto incontri informativi e distribuzione del materiale in tutta l’Isola: siamo a disposizione di Comuni, Associazioni e Organizzazioni interessate».

In casa, per strada, su Internet. Anche per gli anziani della Sardegna il pericolo di truffe, raggiri, furti e rapine è ovunque. L’arma migliore per difendersi consiste nel conoscere i trucchi usati dai malintenzionati e le situazioni a rischio.

Anziani più informati e più sicuri, quindi. E’ proprio questo l’obiettivo della Campagna nazionale contro le truffe agli anziani, giunta quest’anno alla terza edizione, promossa da Anap, Associazione Nazionale Anziani e Pensionati di Confartigianato, insieme con il ministero dell’Interno, il Dipartimento della Pubblica Sicurezza – Direzione Centrale della Polizia Criminale, con il contributo della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri e del Corpo della Guardia di Finanza.

L’iniziativa è stata presentata a Roma, presso la sede di Confartigianato, alla presenza del ministro dell’Interno Marco Minniti, del Capo della Polizia e Direttore Generale della Pubblica Sicurezza Franco Gabrielli, del presidente di Confartigianato Imprese Giorgio Merletti e del segretario generale della Confederazione Cesare Fumagalli.

La Campagna punta a sensibilizzare la popolazione anziana sul tema della sicurezza, fornendo informazioni e consigli utili per difendersi dai malintenzionati e per prevenire i reati.

«’Più sicuri insieme’ è lo slogan della nostra Campagna, perché i peggiori nemici delle persone anziane sono la solitudine e il senso di isolamento che li espone ai fenomeni di criminalità”.Il problema della sicurezza è centrale – aggiunge Paola Montis – se si considera che in Sardegna la popolazione over 65 è del 22,1%, ovvero più di 366mila persone, mentre l’Italia è il Paese europeo con la maggiore quota di over 65, 13.370.000 persone, sul totale della popolazione, vale a dire il 2,8% in più rispetto alla media Ue.»

«Un numero destinato a salire rapidamente: nel 2050, infatti, in terzo dei sardi sarà anziano – sottolinea ancora Paola Montis – persone sempre più vulnerabili e insicure visto che, secondo i dati di Confartigianato, l’82,3% degli anziani diffida del prossimo e questa percentuale, dal 2011 al 2016, è aumentata dell’1,3%.»

Bisogna stare in guardia, ma anche affidarsi con fiducia a chi può difenderci. Per questo la Campagna prevede l’alleanza con le Forze di Polizia in un’azione comune per difendere i cittadini, soprattutto in vista dei mesi estivi durante i quali si moltiplicano i rischi per gli anziani che rimangono soli.

La campagna prevede la distribuzione, in tutta Italia, di  vademecum e depliant che contengono  poche semplici regole, suggerite dalle Forze di polizia, per difendersi dai rischi di truffe, raggiri, furti e rapine in casa, per strada, sui mezzi di trasporto, nei luoghi pubblici, ma anche utilizzando Internet e, soprattutto, consigliano di rivolgersi sempre con fiducia alle Forze di polizia (Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza) per segnalare atteggiamenti sospetti e per denunciare situazioni di pericolo.

«Come sempre in accordo in accordo con le Prefetture e le Questure – conclude Paola Montis – insieme a Comuni e a tutti gli altri soggetti interessati stiamo organizzando iniziative ed eventi a livello regionale e provinciale che vedranno la partecipazione di rappresentanti delle Forze dell’Ordine, delle autorità locali e di psicologi e durante i quali verrà distribuito anche il materiale informativo.»

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«La decisione della Corte Costituzionale di respingere le richieste di incostituzionalità della legge del Governo Letta che aveva istituito il prelievo sulle pensioni d’oro ci sembra aderente al principio di solidarietà che ispirava la norma.»

Lo afferma Paola Montis, presidente regionale dell’ANAP Confartigianato Pensionati Sardegna.

«Ridurre l’enorme divario che esiste nel nostro sistema pensionistico tra le pensioni di importo assai elevato, che talvolta sono sproporzionate rispetto alla contribuzione effettivamente versata, e le pensioni di basso importo che spesso non consentono di condurre un’esistenza dignitosa – aggiunge la presidente dell’associazione dei pensionati artigiani – è una misura di carattere sociale ed equitativa che non può non trovare il consenso dell’Anap, anche perché sono aumentate le pensioni che si situano al di sotto della soglia di povertà.».

«Secondo uno studio del CER che sarà presentato nei prossimi giorni – continua Paola Montis – negli ultimi dieci anni il costo del paniere di consumo delle famiglie dei pensionati relativamente più povere è incrementato di circa 50 euro al mese, mentre le pensioni sono rimaste al palo o sono diminuite in termini reali per effetto dell’inadeguato meccanismo di rivalutazione automatica.»

«Occorre tuttavia – conclude la presidente Montis – che le norme che istituiscono prelievi di solidarietà obbediscano a due principi. Per prima cosa i prelievi debbono essere utilizzati categoricamente per soccorrere le pensioni più basse. Le pensioni sulle quali si istituisce il prelievo, inoltre, devono essere effettivamente “d’oro” e, quindi, non vanno toccate quelle al di sotto di una ragionevole quota che rappresentano il frutto di una vita di lavoro e che permettono di condurre una vita agiata ma certamente non nella ricchezza.»

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L’ANAP Sardegna, l’Associazione Nazionale dei Pensionati di Confartigianato, plaude all’iniziativa del deputato sardo PierPaolo Vargiu, medico ed ex presidente della XII Commissione “Affari Sociali” della Camera, la scorsa settimana fa ha depositato una mozione sulla malattia di Alzheimer e sulle altre sindromi dementigene.

«E’ un segnale politico molto importante – afferma la presidente regionale dell’ANAP Confartigianato Pensionati, Paola Montis – per continuare a combattere una malattia che in Sardegna vede moltiplicare i casi in modo esponenziale». «Siamo molto soddisfatti della mozione -aggiunge la Montis – perché è stata presentata anche a seguito delle interlocuzioni che l’ANAP Sardegna ha avuto con il Parlamentare, dopo la giornata di predizione sulla malattia e dopo la pubblicazione di aprile del nostro report proprio sull’Alzheimer e sulle altre malattie neurodegenerative.»

«Non si deve assolutamente mollare la presa – conclude Paola Montis – anzi, ora è il momento di continuare nella prevenzione e nell’informazione. Presto organizzeremo degli incontri, attraverso i quali la popolazione potrà essere adeguatamente informata.»

In Sardegna le persone che soffrono di Alzheimer o altre demenze senili sono 14mila, l’8,4 per mille della popolazione sarda. La natura di queste malattie le porta a concentrarsi quasi totalmente tra le persone con 65 anni di età: sopra questa fascia, ben 41 persone ogni 1.000 soffrono di queste patologie.

Sono i dati che emergono dal dossier “Alzheimer, demenze senili e invecchiamento della popolazione”, realizzato dell’Ufficio Studi di Confartigianato per l’ANAP e l’ANCOS su dati OCSE e ISTAT.

Nella nostra isola negli ultimi 8 anni, la progressione di queste malattie è stata impressionante: si è passati da una incidenza del 4,4 x 1.000 del 2005 all’8,4 x.1.000 del 2013, registrando una crescita di 4 punti.

La media nazionale dice che in Italia i malati sono 560mila, con una incidenza totale del 9,3 x 1.000, di cui 544mila malati sopra i 65 anni di età.

Applicando il tasso di crescita previsto al 2030 del +43% nei paesi del G7 (fonte Alzheimer Disease International 2015) i malati in Italia saranno 800.800 con un ritmo di crescita di 39 nuovi malati al giorno.

Al primo gennaio, la popolazione sarda era composta da 1.663.286 abitanti; il 21,6% ha più di 65 anni (359.003) con una media di 45,3 anni. L’indice di vecchiaia, l’incidenza percentuale degli over 65 sugli under 15) è di 180,7 contro la media italiana di 157,7%  e contro i 242,7 della Liguria, regione più vecchia d’Italia.

L’analisi dell’indice di salute mentale dei sardi (MHi, Mental Health index) degli anziani con 65 anni ed oltre – mediante il quale viene sintetizzata la percezione di ansia, depressione, perdita del controllo comportamentale ed emozionale e benessere psicologico (Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri, 2016) – evidenzia una miglior performance degli uomini con un valore di 67,3 contro il 58,4 delle donne.

Nell’arco degli otto anni tra il 2005 e il 2013 lo stato di salute è in lieve miglioramento dello 0,2 generalizzato per uomini e donne (uomini con percentuale immutata 0,0% e donne in calo dello 0,5%). Al livello nazionale, al contrario, lo stato della salute mentale peggiora dello 0,6%.

La malattia di Alzheimer colpisce almeno 5mila persone in Sardegna, con circa 900 nuovi casi annualmente riscontati e destinati ad aumentare con l’aspettativa di vita. E’ la forma più frequente tra le varie forme di deterioramento cognitivo e responsabile di circa il 50-60% delle demenze, e colpisce il 6-8% degli over 65enni e oltre il 30% degli over 80. Il tempo di sopravvivenza alla malattia è estremamente eterogeneo: dai 3 ai 20 anni. Il colesterolo interessa più della metà della popolazione italiana ed è devastante per la funzionalità di vene, arterie e apparato cardiocircolatorio in generale e porta, se non curato in tempo, a crisi nelle quali il cuore è l’organo che viene colpito in maniera devastante.

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La Sardegna è un piccolo paradiso di tranquillità per famiglie, anziani e pensionati. Questi infatti non si sentono né insicuri né a rischio di reati.

Nell’isola, infatti, nel 2015, solo il 16,3% di questi ha percepito un elevato rischio criminalità (tasso medio italiano del 41,1%), percentuale aumentata solo dello 0,4% rispetto al 2014. Tali dati pongono la regione al penultimo posto della classifica (ultima la Basilicata con il 14%).

E’ questo il risultato dell’indagine “Più sicuri insieme” realizzata dell’Anap, Associazione nazionale anziani e pensionati di Confartigianato, con il supporto territoriale dell’Anap Sardegna nell’ambito della campagna promossa dai pensionati dell’Associazione di Categoria sulla prevenzione dei reati.

«Anche se i dati regionali sono in controtendenza – afferma Paola Montis, presidente Anap – Associazione nazionale anziani e pensionati di Confartigianato Sardegna – in ogni caso mostrano come gli anziani siano più esposti ai fenomeni di criminalità e quanto sia necessaria una campagna di informazione che fornisca consigli utili per evitare di incorrere in situazioni di pericolo.»

Se nell’isola “si può stare tranquilli”, al contrario la regione percepita “più insicura” è il Lazio, con il 51,6%, seguita dal Veneto (47,8) e l’Umbria 47,5%, con un tasso medio nazionale del 41,1%.

In Sardegna 1 abitante ogni 5 ha oltre 65 anni e che i fattori che influenzano la percezione di sicurezza della popolazione sono la comunicazione, le condizioni di degrado, il controllo sociale, il capitale sociale e fiducia e il Trend dei reati del periodo precedente.

Nel 2015, a confermare l’isola quale territorio abbastanza tranquilla, è il basso numero di denunce per furto in abitazione (9,4×1.000 contro il 17,9×1.000 nazionale) e per borseggio (2,2×1.000 contro il 7,9x.1.000 nazionale).

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Qual è il senso di sicurezza percepito dai sardi?

A chiederlo alla popolazione isolana è un questionario on line realizzato dall’ANAP Confartigianato, l’Associazione Nazionale Artigiani e Pensionati di Confartigianato, nell’ambito della “Campagna Nazionale contro le Truffe”, promossa da ANAP e ANCOS Confartigianato, in collaborazione con le Forze dell’Ordine della Sardegna.

L’Associazione dei Pensionati Artigiani sta promuovendo la compilazione di una serie di domande sul web (sul proprio sito  www.confartigianatosardegna.it) per raccogliere informazioni generali sulla percezione dei livelli di sicurezza da parte della popolazione di ogni età e provenienza geografica.

«Tutti i cittadini di ogni età, giovani, anziani, imprenditori e non – spiega la presidente di ANAP Confartigianato Sardegna, Paola Montis – possono compilare, in forma anonima e senza la richiesta di dati personali e sensibili, questo piccolo questionario. E’ sufficiente andare sul sito e cliccare sul banner “Sei sicuro di essere al sicuro?»

I risultati dell’indagine verranno poi resi noti nei prossimi mesi dall’ANAP Confartigianato Sardegna.

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Gemellaggio culturale tra i pensionati artigiani sardi e vicentini. su iniziativa dell’ANAP Confartigianato, l’Associazione Nazionale Artigiani e Pensionati di Confartigianato, della Sardegna e di Vicenza.

Le due Associazioni, durante le gite e le attività sociali che verranno organizzate in terra sarda e in quella veneta, parteciperanno a itinerari culturali “a marchio artigiano”, ideati appositamente per il pubblico della terza età e che faranno rivivere ai viaggiatori la bellezza del lavoro artigiano.

I pensionati della Sardegna (oltre 7mila soci), durante le loro escursioni in Veneto, potranno partecipare a una serie di tour culturali dal titolo “VENI, VIDI, VICENZA”. Oltre a comprendere la visita alle classiche mete turistiche vicentine, quali le ville Palladiane, l’Altopiano di Asiago, le Città d’arte e il turismo religioso, potranno contemplare i luoghi della creatività artigiana come i musei, i laboratori d’arte, le botteghe e i centri di restauro.

I pensionati del Veneto (25mila gli associati) in Sardegna, invece, potranno ammirare la bellezza delle chiese romaniche, delle domus de janas e dei nuraghi nonché dei paesi dell’interno e dell’enogastronomia.

«Saranno itinerari “a marchio artigiano” – sottolinea Paola Montis, presidente regionale di ANAP Sardegna – infatti intendono far vedere e toccare con mano i molti motivi di eccellenza artistica, enogastronomica e artigianale presenti nei due territori”. “Tutti i percorsi – conclude la presidente – sia nel territorio vicentino, sia in quello sardo, sono pensati per un pubblico “maturo” e rappresentano una proposta di visita di una o più giornate e tarate con i giusti tempi e spazi di visita per i pensionati.»