24 April, 2024
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In una fase cruciale del negoziato sul nuovo Quadro Finanziario Pluriennale 2021-2027 dell’Unione Europea, un evento – primo in Italia di un ciclo di incontri organizzato dall’Ufficio del Parlamento Europeo in Italia in collaborazione con la Rappresentanza in Italia della Commissione Europea – per valorizzare il punto di vista di una Regione come l’Emilia-Romagna e per promuovere un confronto tra rappresentanti delle categorie economiche e sociali, istituzioni locali, mondo della ricerca e parlamentari europei su politiche strategiche per lo sviluppo e la coesione dell’Europa e dell’Emilia-Romagna.

L’incontro si terrà venerdì 29 novembre a Bologna (Sala XX maggio 2012-Terza Torre, viale della Fiera 12) dalle ore 15.00 alle ore 18,30.

Dopo i saluti della presidente dell’Assemblea legislativa, Simonetta Saliera, e dell’assessore al Bilancio del Comune di Bologna, Davide Conte, parleranno il capo della Rappresentanza della Commissione europea a Milano, Massimo Gaudina, il responsabile dell’Ufficio del Parlamento Europeo in Italia, Carlo Corazza, il direttore Generale aggiunto della DG Bilancio della Commissione Europea, Silvano Presa e l’assessore regionale del coordinamento delle Politiche europee allo sviluppo, Patrizio Bianchi.

Il presidente del Parlamento europeo, David Sassoli, invierà un video messaggio.

A seguire interverranno Francesco Ubertini, rettore Alma Mater Studiorum Università di Bologna, Andrea Gnassi, presidente ANCI Emilia-Romagna, Gian Domenico Tomei, presidente UPI Emilia-Romagna, Pietro Ferrari, presidente Confindustria Emilia-Romagna, Luigi Giove, in rappresentanza di CGIL-Cisl-UIL, Cristiano Fini, coordinatore Tavolo Imprenditoria, Paolo De Castro, parlamentare europeo, Commissione BUDG e AGRI, Elisabetta Gualmini, parlamentare europeo, Commissione BUDG e EMPL, Sabrina Pignedoli, parlamentare europeo, Commissione CONT e JURI.

Alle 18.00 le conclusioni di Vincenzo Amendola, ministro per gli Affari Europei e Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia-Romagna.

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Il governatore Francesco Pigliaru e l’assessore Pier Luigi Caria hanno tagliato il nastro degli Stati generali dell’Agricoltura 2018, in programma da oggi a sabato negli spazi della Fiera di Cagliari. I maggiori portatori di interesse istituzionali regionali e nazionali, del mondo delle imprese, di Università e Centri di ricerca si sono dati appuntamento per analizzare lo stato di salute del comparto così da permettere alla prossima programmazione agricola 2021-2027 di dare le migliori risposte, nel medio e lungo periodo, per assicurare una crescita competitiva e innovativa alla variegata galassia agricola isolana.

Alla luce dell’evoluzione delle politiche europee e nazionali, delle ipotesi di riforma della Politica Agricola Comune (PAC), dell’evoluzione del mercato agroalimentare, degli accordi sul commercio internazionale e dei cambiamenti climatici, si cercherà di individuare quali azioni e quali innovazioni (tecniche e tecnologiche, infrastrutturali, promozionali e commerciali, di ricerca e assistenza tecnica, di formazione, e di organizzazione orizzontale e verticale delle filiere) possono contribuire allo sviluppo del settore e alla crescita della redditività e produttività delle diverse filiere. Dopo i saluti introduttivi della Giunta e gli interventi degli ospiti di caratura nazionale, si sono aperti gli 11 tavoli di lavoro tematici a cui hanno partecipato decine di tecnici e portatori di interesse. Questi gli argomenti trattati: Cerealicoltura, leguminose e colture innovative; Ortofrutta; Vitivinicoltura e Olivicoltura;  Zootecnia – Latte e foraggicoltura da pascolo; Zootecnia – Carne; Apicoltura, avicunicoltura, piante officinali; Selvicoltura; Allevamento del cavallo; Sviluppo locale, GAL, SNAI, multifunzionalità delle aziende agricole e diversificazione dell’attività agricola; Semplificazione legislativa e amministrativa, pagamenti in agricoltura, Organismo Pagatore Regionale; Gestione delle risorse idriche.

«L’agricoltura è un settore trainante e deve esserlo sempre di più – ha detto il presidente Francesco Pigliaru nel saluto introduttivo -. E’ un settore dal potenziale enorme, la chiave per aprire alla Sardegna le porte dei mercati internazionali portando i nostri prodotti d’eccellenza, dove possono trovare sempre più valore. E in questo valore trovano risposte essenziali anche e soprattutto le zone interne – ha sottolineato il Presidente – perché l’agricoltura ha il grande vantaggio, per sua stessa natura, di non concentrarsi nelle coste o nelle città ma, al contrario, distribuirsi nel territorio. Noi abbiamo fatto tanto, ma molto altro si può ancora fare e meglio. Oggi le nuove tecnologie ci offrono grandi opportunità. Dobbiamo sostenerle, incentivarle, diffonderne ulteriormente l’adozione. Giornate come queste sono importantissime per confrontarci, ragionare, individuare insieme quali sono gli ostacoli, a breve e lungo termine, nel raggiungimento di questo obiettivo – ha concluso Francesco Pigliaru-, e lavorare uniti per rimuoverli.»

«Ci sono dei momenti in cui è necessario fermarsi per fare dei bilanci e ripartire quindi con maggior forza avendo superato le criticità che si possono presentare nel mettere in pratica dei progetti. Oggi abbiamo un Programma di sviluppo rurale dove le risorse sono già sostanzialmente impegnate e siamo certi che saranno spese ancor prima della scadenza del settennato. Abbiamo però di fronte a noi tutta la discussione che porterà alla costruzione della nuova Programmazione agricola 2021-2027 dove è necessario, già da ora, costruire delle fondamenta solide e condivise fra noi – ha detto l’assessore dell’Agricoltura Pier Luigi Caria -. Questi tre giorni che ci attendono sono un momento di grande responsabilità. Nessuno si deve sentire ospite. La politica gioca la sua partita al pari dei diversi portatori di interesse. Ecco perché abbiamo voluto creare le condizioni per il confronto e chiamato tutti a raccolta per ragionare sull’agricoltura del futuro. Le sfide dei mercati globali e dei cambiamenti climatici condizioneranno sempre di più questo comparto molto fragile, ma dalle prospettive di crescita straordinarie. Io ci credo, perché la nostra Isola ha tutte le carte in regola per confrontarsi a testa alta con i vari competitor globali: abbiamo uno straordinario territorio incontaminato e una tradizione agricola e pastorale che in pochi possono vantare, non solo nel Mediterraneo, ma in tutto il mondo. Oggi per sostenere i processi di crescita è fondamentale investire su innovazione tecnologica e agricoltura di precisione, così da rendere il comparto più produttivo e competitivo attraverso la strutturazione e il rafforzamento delle filiere.»

Nel commentare l’improvvisa decisione delle associazioni di categoria di disertare i tavoli, Caria ha precisato che ne ha avuto notifica formale solo questa mattina. «Oggi registriamo delle assenze agli Stati generali. Assenze di soggetti che hanno collaborato con noi ad organizzare questo appuntamento e tutto il programma, che mi sono state comunicate solo stamattina. Che dire? Chi ha delle idee da condividere per il bene delle campagne deve e doveva farlo in questo consesso. Disertare i lavori significa perdere un’occasione irripetibile per provare a migliorare la redditività delle imprese e la qualità della vita di decine di migliaia di lavoratori. Riteniamo – ha aggiunto l’esponente della Giunta Pigliaru – che evidentemente c’è una parte del mondo agricolo che non vuole cambiare niente. C’è invece un’altra parte molto più grande, dove gli interessi di agricoltori, allevatori e pastori della Sardegna sono superiori a tutto e a tutte le posizioni politiche e vengono prima di ogni possibile strategia particolare. Ecco perché noi pensiamo sia importante proseguire nelle attività di questi tre giorni, sperando ci possa essere un ripensamento degli assenti. Anche domani – ha concluso Pier Luigi Caria – ci aspettiamo di accogliere tanti cittadini e portatori di interesse».

Impossibilitato a partecipare per sopraggiunti impegni, l’eurodeputato e vice presidente della Commissione Agricoltura e sviluppo rurale del Parlamento europeo, Paolo De Castro, ha inviato un video messaggio dove ha fatto il punto sulla riforma della Politica agricola comune (PAC) in discussione in questi mesi a Bruxelles. «Non siamo d’accordo che la PAC sia trasformata in una sorta di politica agricola nazionale, che sarà discussa e magari approvata nella prossima legislatura del Parlamento europeo».

Il Capo dipartimento delle Politiche europee e internazionali e dello sviluppo rurale del ministero delle Politiche agricole, Giuseppe Blasi, ha definito un “passaggio importante” l’aver organizzato, proprio in questo momento, gli Stati generali, poiché ci si incontra a programmazione agricola già ben avviata e quindi nella migliore condizione per poter ragionare su quella del 2021-2027 su cui si sta già lavorando. Entrando nel merito delle attività che riguardano la Sardegna, fra le varie cose, ha ricordato che nella prossima programmazione non si potranno attivare le procedure per l’istituzione di organismi pagatori autonomi, quindi ben ha fatto la Sardegna ad avviare tutto l’iter con il Ministero delle Politiche agricole per il riconoscimento dell’organismo pagatore regionale.

La responsabile cooperazione di Nomisma, Ersilia Di Tullio, ha invece ricordato il ruolo centrale che ricopre sempre più l’aggregazione e il rafforzamento delle filiere nel settore agroalimentare. Mettersi assieme, concentrare, cooperare per fare massa critica e volumi di prodotto così da essere competitivi, sono le parole chiave per raggiungere i consumatori e garantire utili a tutti i componenti della filiera. Diverse ricerche di mercato dicono che si è disposti a spendere di più se il prodotto da acquistare è made in Italy.

Il direttore commerciale della Coop Conad del Tirreno, Alessandro Bacciotti, ha fatto il punto sulle produzioni di qualità che possono fare davvero la differenza sui mercati. Le eccellenze della Sardegna sono apprezzate e ricercate dai consumatori sempre più attenti a conoscere la provenienza dei prodotti. Questa tipicità, con il brand Sardegna andrebbe valorizzata ancor di più.

Luigi Ledda, docente di colture foraggere nel dipartimento di Agraria dell’Università di Sassari, ha fatto il punto sul trasferimento di conoscenze tecnologiche e scientifiche dal mondo della ricerca verso quello dell’impresa.

A margine delle relazioni introduttive, Pier Luigi Caria ha incontrato una delegazione di una quindicina di lavoratori dell’Associazione regionale allevatori della Sardegna (ARAS) che, nonostante la situazione difficile dovuta ai mancati pagamenti di stipendi e rimborsi spese da parte del Collegio dei liquidatori, stanno continuando a garantire le prestazioni nelle aziende zootecniche. L’assessore ha aggiornato i dipendenti sullo stato della vertenza.

Conclusi i gruppi di lavoro, si terranno domani le tavole rotonde dove saranno illustrati e discussi i risultati dei confronti sugli 11 temi affrontati oggi dai portatori di interesse. L’appuntamento, aperto a tutti i cittadini, è per le ore 9.30 nel Padiglione D del polo fieristico di Cagliari.

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Tre giorni di lavori con i maggiori portatori di interesse istituzionali regionali e nazionali, del mondo delle imprese e delle associazioni di categoria, di Università e Centri di ricerca caratterizzeranno gli Stati generali dell’Agricoltura convocati nel polo fieristico di Cagliari dal 20 al 22 settembre. Un appuntamento che mira ad analizzare lo stato di salute del comparto così da permettere alla prossima programmazione agricola 2021-2027 di dare le migliori risposte, nel medio e lungo periodo, per assicurare una crescita competitiva e innovativa alla variegata galassia agricola sarda.

Alla luce dell’evoluzione delle politiche europee e nazionali, delle ipotesi di riforma della Politica Agricola Comune (PAC), dell’evoluzione del mercato agroalimentare, degli accordi sul commercio internazionale e dei cambiamenti climatici, si cercherà di individuare quali azioni e quali innovazioni (tecniche e tecnologiche, infrastrutturali, promozionali e commerciali, di ricerca e assistenza tecnica, di formazione, e di organizzazione orizzontale e verticale delle filiere) possono contribuire allo sviluppo del settore e alla crescita della redditività e produttività delle diverse filiere. Si individueranno quindi criticità, punti di debolezza e possibili soluzioni per l’attuale programmazione e per quella del prossimo settennio.

Ad aprire la tre giorni sarà giovedì alle 9.30 l’assessore dell’Agricoltura, Pier Luigi Caria, a cui seguiranno gli interventi dell’eurodeputato e vice presidente della commissione Agricoltura e sviluppo rurale del Parlamento europeo, Paolo De Castro. Sarà poi la volta del Capo dipartimento delle Politiche europee e internazionali e dello sviluppo rurale del Ministero delle Politiche agricole, Giuseppe De Blasi, della responsabile cooperazione di Nomisma, Ersilia Di Tullio, del direttore commerciale della Coop Conad del Tirreno, Alessandro Baciotti, e di Luigi Ledda del dipartimento di Agraria dell’Università di Sassari. Si apriranno quindi 11 tavoli tematici così suddivisi: Cerealicoltura, leguminose e colture innovative; Ortofrutta; Vitivinicoltura e Olivicoltura; Zootecnia – Latte e foraggicoltura da pascolo; Zootecnia – Carne; Apicoltura, avicunicoltura, piante officinali; Selvicoltura; Allevamento del cavallo; Sviluppo locale, GAL, SNAI, multifunzionalità delle aziende agricole e diversificazione dell’attività agricola; Semplificazione legislativa e amministrativa, pagamenti in agricoltura, Organismo Pagatore Regionale; Gestione delle risorse idriche.

Nella seconda e nella terza giornata i risultati dei tavoli di lavoro verranno illustrati in sede plenaria pubblica, quindi analizzati e discussi in una serie di tavole rotonde da parte di rappresentanti delle istituzioni, dell’associazionismo, del mondo produttivo e della ricerca. A metà mattinata del 22 settembre partirà la fase conclusiva con gli interventi del presidente della Regione, Francesco Pigliaru, dell’assessore Pier Luigi Caria, dei rappresentanti delle associazioni agricole e del mondo della cooperazione, del presidente della commissione Attività produttive del Consiglio regionale, Luigi Lotto, del direttore generale dell’assessorato dell’Agricoltura e rappresentante dell’Autorità di gestione sul PSR, Sebastiano Piredda.

«Si tratta di un appuntamento importante e di particolare responsabilità per tutto il mondo agricolo regionale. Un’occasione in cui giocare a carte scoperte per il bene del comparto e dei tanti lavoratori che ogni giorno faticano per far quadrare i conti – ha detto l’assessore Pier Luigi Caria -. La nostra agricoltura ha margini di crescita straordinari, ma necessita di una riorganizzazione che parta dal basso e che permetta a questo mondo di produrre profitti e occupazione in un momento così difficile per la Sardegna e l’Italia intera. Noi come politica vogliamo fare la nostra parte creando le migliori condizioni per il confronto. Solo dal dialogo possono venire fuori soluzioni innovative che permettano ai numerosi portatori di interesse di rivoluzionare, finalmente nel bene, questo pilastro così importante della nostra storia e della nostra economia.»

Per poter partecipare alle attività aperte al pubblico è necessario registrarsi al seguente link: goo.gl/AS3v8u

 

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Come cambierà il bilancio pluriennale dell’Unione europea dopo il 2020, come verranno ripartite le risorse, quali le maggiori opportunità e criticità?

Questi gli argomenti al centro del forum di discussione regionale che si terrà lunedì 18 settembre 2017, dalle 09.00 alle 13.30 a Bologna.

L’iniziativa, organizzata dall’Ufficio d’informazione in Italia del Parlamento europeo in collaborazione con la Regione Emilia Romagna e lo Europe Direct Emilia Romagna, si aprirà con i saluti di Simonetta Saliera, presidente dell’Assemblea legislativa regionale e di Gian Paolo Meneghini, direttore dell’Ufficio d’informazione in Italia del Parlamento europeo.

Successivamente, il convegno si articolerà su tre tavoli tematici a cui parteciperanno esperti su futuro delle politiche di coesione, ricerca ed innovazione e futuro dell’agricoltura nell’UE.

I tavoli di discussione saranno gestiti in modalità bar camp, una metodologia studiata per facilitare l’interazione fra tecnici e partecipanti ai gruppi di lavoro attraverso una moderazione che favorisca la partecipazione.

Ogni tavolo di discussione preparerà delle domande da rivolgere successivamente agli eurodeputati riuniti nella plenaria aperta al pubblico, moderata dal direttore della Rai Emilia Romagna Fabrizio Binacchi.

Hanno confermato la loro partecipazione gli onorevoli Paolo De Castro (gruppo S&D), Marco Affronte (Verdi) e Remo Sernagiotto (gruppo ECR), nonché l’assessore regionale delle Politiche Europee e allo Sviluppo Patrizio Bianchi e il ministro plenipotenziario Nicola Verola per il Consiglio dei ministri. L’onorevole Brando Benifei (gruppo S&D) invierà un videomessaggio. 

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«È ora di superare divisioni e pregiudizi, produttori e trasformatori definiscano la costituzione dell’organismo dell’interprofessione: gli strumenti per affrontare la temuta crisi legata al prezzo del latte ovino ci sono, ma occorre affrontare le criticità in maniera aggregata e organizzata. Possiamo fare un salto di qualità e finalmente mettere il comparto al riparo dalle oscillazioni dei prezzi». Lo ha detto stamattina l’assessore dell’Agricoltura Elisabetta Falchi, nel corso di un incontro organizzato dal Consorzio di tutela del Pecorino romano al Mercato ortofrutticolo di Sestu, al quale ha partecipato anche l’ex ministro delle Politiche agricole ed ex presidente della commissione Agricoltura del Parlamento europeo Paolo De Castro.

«Ci stiamo incontrando da tempo con tutti gli attori della filiera – ha aggiunto l’assessore dell’Agricoltura -. Ma i tempi stringono e il comparto ha bisogno di organizzarsi per stabilizzare il mercato, garantire la giusta remunerazione agli allevatori e tutelare gli investimenti dei trasformatori». Il lavoro dell’Assessorato, in collaborazione con quello della Programmazione, «si è concentrato anche sulla costruzione di strumenti finanziari a disposizione dei produttori primari e della trasformazione che possano mettere al riparo dagli eventuali contraccolpi negativi legati al calo del prezzo dei latte». Già la prossima settimana, la Giunta regionale esaminerà l’istituzione di fondi di garanzia a disposizione dei Confidi: «Questo e altri strumenti strutturati che stiamo mettendo a punto come i mini bond più le risorse per la promozione e l’internazionalizzazione, che sono sul punto di essere sbloccate dopo l’interlocuzione con l’Unione europea – ha detto Elisabetta Falchi -, sono a disposizione del comparto per programmare e affrontare al meglio i momenti difficili del mercato».

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L'europarlamentare Paolo De Castro.

L’europarlamentare Paolo De Castro.

Francesco Sanna, deputato del Partito Democratico.

Francesco Sanna, deputato del Partito Democratico.

Martedì 19 aprile, Paolo De Castro, parlamentare europeo, già ministro dell’Agricoltura nei governi del centrosinistra, presidente della Commissione Agricoltura e Sviluppo Rurale a Bruxelles, sarà in Sardegna.

«Paolo De  Castro ha accettato l’invito che insieme al Partito Democratico della Sardegna e ad alcune associazioni agricole gli abbiamo fatto per discutere della politica agricola comunitaria, con particolare attenzione al caso Sardegna – ha detto Francesco Sanna, deputato del Partito Democratico -. Alle ore 11.00, dopo aver visitato il mercato ortofrutticolo di Sestu, parteciperò con lui all’incontro organizzato dal Consorzio per la tutela del formaggio pecorino romano per parlare del settore agroalimentare nell’Unione Europea: ortofrutta e lattiero caseario, la crisi del settore del latte, le strategie per il settore ovino, il trattato TTIP, sempre negli spazi del Mercato ortofrutticolo. Nel primo pomeriggio visiteremo le strutture della cooperativa S’Atra Sardigna.»

Alle ore 18.00 a Sinnai, presso la Fondazione Polisolidale (locali ex Comunità Montana) in via della Libertà è in programma il dibattito dal titolo “La sfida europea dell’agricoltura”. Al centro della discussione il quadro di regole e le opportunità offerte dalla Politica Agricola Comunitaria nello scenario della competizione extra-continentale.

Si parlerà anche del quadro normativo nazionale e regionale. Francesco Sanna interverrà sui provvedimenti parlamentari adottati e in fase di studio riguardanti il settore agricolo, la valorizzazione dell’agroalimentare, la nuova legge contro gli sprechi alimentari e il ruolo del volontariato sociale.

Un approfondimento specifico sarà dedicato al Piano di sviluppo rurale ed alle imminenti opportunità per gli operatori del settore agropastorale. All’incontro-dibattito parteciperanno, insieme a Paolo De Castro, l’assessore regionale all’Agricoltura Elisabetta Falchi, i consiglieri regionali Luigi Lotto e Cesare Moriconi e concluderà i lavori l’europarlamentare e segretario del Partito Democratico della Sardegna Renato Soru.

Sarà l’occasione per un confronto con le associazioni di categoria, che interverranno con Martino Scanu (Cia), Luca Maria Sanna (Confagricoltura), Ignazio Cirronis (Copagri), Battista Cualbu (Coldiretti) e, infine, Claudio Atzori (Legacoop).

L’incontro sarà moderato da Andrea Murgia, componente della segreteria regionale Pd e sarà preceduto dai saluti del segretario provinciale, Francesco Lilliu, e dal sindaco di Sinnai, Barbara Pusceddu.

Si è aperta questa mattina alle 11 la settimana organizzata dalla Regione Sardegna a Expo Milano 2015. Appuntamento negli spazi del Conferenze Center con i lavori dedicati all’Internazionalizzazione dei prodotti di eccellenza, con focus particolare sul comparto dei formaggi ovini.
«La nostra agricoltura è sicuramente in una fase espansiva – ha detto l’assessore dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi, nel suo discorso introduttivo per fare poi il punto sul perché è fondamentale per le nostre produzioni agroalimentari puntare sull’internazionalizzazione -. Le quotazioni del Pecorino Romano, il prezzo del latte ovino, le ottime prospettive per la vendemmia in corso, nonostante i gravi danni causati dal maltempo pochi giorni fa nell’Oristanese e nel Medio Campidano, le buone annate cerealicole che hanno visto un incremento delle produzioni del 12% nel 2014 e 2015 rispetto al 2013, senza trascurare i circa 200 milioni di euro della passata programmazione che siamo riusciti a erogare nell’ultimo anno, stanno ridando entusiasmo agli operatori agricoli e agro-industriali come è dimostrato dal formidabile incremento degli occupati in agricoltura con una crescita di 13.400 unità.»
«Le nostre politiche di internazionalizzazione – ha spiegato l’assessore dell’Agricoltura – vanno incontro alle richieste, sempre più crescenti nel mercato globale, di prodotti di eccellenza le cui caratteristiche di qualità organolettica e nutrizionale siano certificate. Produzioni che raccontino la storia di un territorio e di una agricoltura sana e rispettosa dell’ambiente. Si tratta di nicchie, comunque in grado di assorbire una buona parte delle nostre produzioni.»
L’assessore Falchi ha poi aggiunto: «L’espansione nei mercati esteri, sia in quelli consolidati come per esempio il Nord America per il Pecorino Romano, che in quelli emergenti, ha dunque per la Sardegna una duplice valenza. Da un lato una serie di vantaggi diretti legati alla collocazione dei prodotti in mercati remunerativi, dall’altra la possibilità di utilizzare le nostre eccellenze come volano per promuovere il territorio regionale e incrementare il turismo al di fuori del classico periodo estivo. C’è infatti – ha concluso Elisabetta Falchi – una quota in costante crescita di consumatori che, una volta gustato un prodotto, vogliono visitare la località da cui proviene e magari conoscere i dettagli delle tecniche di produzione e trasformazione. Expo è anche questo ed è giusto quindi che la Regione abbia fatto la sua parte per promuovere al meglio, a 360 gradi, la nostra Isola».
Per improvvisi impegni istituzionali, il ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, Maurizio Martina, non ha potuto partecipare all’incontro dove lo ha sostituito il suo capo segreteria, Angelo Zucchi. «L’impegno del Ministero è quello di replicare l’esperimento del tavolo sul latte vaccino anche per il latte ovino», ha spiegato Zucchi rispondendo alla richiesta del presidente del Consorzio del Pecorino Romano. «Portiamo avanti il confronto per mettere in campo politiche efficaci – ha aggiunto il capo segreteria – e non aspettiamo la crisi per incontrarci».
L’ex presidente della Commissione Agricoltura dell’Ue, l’eurodeputato Paolo De Castro, ha inviato un saluto video trasmesso durante l’iniziativa. «Qualificare le produzioni della Sardegna ricercando i mercati dove valorizzarle, strappando prezzi remunerativi che creino reddito per le aziende: questo è uno degli obiettivi da raggiungere, anche dal punto di vista dell’Europa». Così De Castro che ha poi osservato: «In proposito aggiungo l’augurio che il Piano di sviluppo rurale isolano, approvato ad agosto dall’Ue, sia un’opportunità di crescita e di sviluppo, sotto il profilo commerciale, dell’innovazione e del mercato». Il parlamentare europeo ha poi parlato di difesa dei marchi e delle azioni che sta elaborando l’Ue nell’ambito dei mercati internazionali
Un contributo importante alla discussione è poi arrivato dall’intervento di Salvatore Palitta, neo presidente del Consorzio del Pecorino Romano, che ha illustrato l’esperienza e la storia del re dei formaggi Dop della nostra Isola sulle piazze di vendita degli Stati Uniti. Ersilia Di Tullio, di Nomisma, ha fatto invece il punto sui mercati di riferimento del comparto lattiero caseario italiano all’estero e nello specifico della Sardegna.

 

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“Internazionalizzazione” è la parola d’ordine che accompagnerà la settimana della Sardegna a Expo, dall’11 al 18 settembre. «Obiettivo di questa Giunta è promuovere i prodotti agroalimentari regionali in tutto il mondo, conquistando i nuovi mercati emergenti e consolidandoci in quelli storici». Lo ha detto l’assessore dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi, a pochi giorni dall’avvio dei lavori dedicati alla nostra Isola nell’Esposizione universale.
«Circa 200 milioni di nuovi consumatori – ha osservato l’assessore regionale dell’Agricoltura – sono alla ricerca di produzioni di eccellenza. La Sardegna, con le sue migliaia di imprese agricole, ha tutte le carte in regola per affrontare questa sfida». «Qualità ambientale e qualità del cibo – ha aggiunto l’assessore – sono il brand su cui stiamo investendo con convinzione nelle nuove politiche di internazionalizzazione. Interventi messi in campo in questi mesi e supportati anche attraverso il PSR 2014-2020 con i sostegni all’aggregazione delle imprese: più riusciremo a fare rete e maggiore sarà la nostra forza nei mercati».
Per l’internazionalizzazione del Pecorino Romano, del Pecorino Sardo e per la valorizzazione del Marchio qualità Sardegna, l’assessorato dell’Agricoltura sta mettendo a disposizione oltre 3 milioni di euro, recuperati da un fondo Agea e già predisposti in Finanziaria. «L’esposizione milanese è un’ottima vetrina per raccontare le migliori esperienze imprenditoriali della nostra Isola – ha ricordato l’assessore dell’Agricoltura – ed è per questo che come Regione abbiamo messo a disposizione 500mila euro per sostenere le imprese sarde attraverso la presenza delle associazioni di categoria agricole che questa settimana saranno a Milano».
Sarà certamente la giornata inaugurale dell’11 settembre organizzata a Expo, con il ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, Maurizio Martina, il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, e l’ex presidente della Commissione agricoltura dell’Ue, l’eurodeputato Paolo De Castro, che sdoganerà definitivamente le nostre produzioni regionali fra i big del comparto caseario nazionale. I Consorzi di tutela del Romano e del Sardo si confronteranno alla pari con i colleghi del Parmigiano Reggiano e del Grana Padano in una tavola rotonda dove si discuterà di internazionalizzazione, esperienze di commercializzazione e strategie per la ricerca di nuovi mercati.
Nell’iniziativa che la presidenza della Regione e l’assessorato dell’Agricoltura hanno organizzato in collaborazione con l’agenzia Laore per venerdì 11 settembre, alle ore 11.00, presso il Conference Center, sala 71, Elisabetta Falchi descriverà le eccellenze agro-alimentari sarde e le azioni che lo stesso assessorato sta elaborando per dare impulso alle principali filiere. «Ci adopereremo – ha spiegato l’assessore dell’Agricoltura – per promuovere e strutturare le aziende nell’esportazione attraverso la ricerca e l’innovazione, la formazione continua nei territori e l’ingresso di giovani imprenditori in agricoltura».
Durante i lavori interverranno anche i ricercatori di Nomisma che spiegheranno quali sono i trend nel mercato mondiale dei prodotti di eccellenza e in particolare di quelli del comparto lattiero-caseario. La storia del Pecorino Romano nel mercato nord americano sarà invece raccontata dal neo presidente del Consorzio, Salvatore Palitta. In questi mesi, la punta di diamante del caseario regionale ha raggiunto sul mercato le quotazioni più alte della sua storia e costituisce un esempio di come ricerca, innovazione e organizzazione possano consentire a un prodotto di insediarsi stabilmente, soprattutto nella piazza statunitense, nonostante le oscillazioni del cambio euro-dollaro e l’interruzione dei sostegni europei all’esportazione avvenuti negli anni ‘90. Il convegno proseguirà con l’intervento di Paolo De Castro, che spiegherà i contenuti dei recenti accordi TTIP (Trattato Transatlantico per il Commercio e gli Investimenti), che tanta preoccupazione hanno creato nei produttori europei rispetto alla possibilità di difendere i marchi nei mercati internazionali. Il presidente Pigliaru illustrerà quindi le iniziative che la Giunta e l’assessorato dell’Industria hanno assunto per accompagnare le imprese che intendono incrementare la loro presenza nei mercati e le strategie che si vogliono attivare per il futuro. Chiuderà i lavori della mattinata il ministro Martina a conferma dell’interesse che il governo nazionale ha per le iniziative dell’esecutivo regionale. Dopo il taglio del nastro inaugurale, negli spazi dedicati alla Sardegna, da parte del ministro Martina, previsto per le ore 14.00, si terrà presso l’area Picnic della Cascina Triulza una degustazione dei prodotti di eccellenza della nostra Isola. Alle 15.30 nel Padiglione Società civile l’assessore dell’Industria, Maria Grazia Piras, aprirà i lavori della tavola rotonda dove i Consorzi di Tutela dei formaggi sardi si confronteranno con quelli del Parmigiano Reggiano e del Grana Padano sulle rispettive strategie di penetrazione nei mercati internazionali. Sono inoltre previsti interventi di tecnici dell’Agenzia ICE e di un studio legale esperto nelle difesa dei marchi. Chiuderà i lavori il Presidente Francesco Pigliaru.
Negli ultimi mesi sono stati numerosi gli incontri, in Sardegna e a Milano, fra la presidenza della Regione Sardegna, gli assessorati competenti e le delegazioni istituzionali e di imprenditori provenienti dalla Cina. L’ultimo faccia a faccia di due giorni si è tenuto a Milano il 2 e 3 settembre scorso. In questa occasione, Elisabetta Falchi e i colleghi del Bilancio, Raffaele Paci, e del Turismo, Francesco Morandi, si sono confrontati con i rappresentanti politici della provincia di Hainan su agricoltura, innovazione, ricerca e turismo, visitando anche gli spazi espositivi della Cina a Expo. Oggi, sempre sul filone della promozione della Sardegna nei mercati emergenti dell’Asia, l’assessore Falchi incontrerà nella Cantina Il Nuraghe di Mogoro, una delegazione di imprenditori provenienti dalla provincia di Tianjin, uno dei territori con la crescita più alta di tutto il paese, con circa 110 milioni di abitanti. La visita si inserisce in un progetto di ricerca di cibi di eccellenza (vini, prodotti ittici, formaggi, pasta, dolci e lavorati agroalimentari) da esportare nella provincia cinese dove saranno venduti in un enorme centro commerciale dedicato al meglio del made in Italy.
Elisabetta Falchi 2

 

Copagri dice no al Cannonau veneto spacciato per sardo, in generale alle truffe ai danni dei prodotti isolani, e si prepara a dare battaglia. La questione ha tenuto banco per le feste natalizie quando sono state messe in commercio bottiglie di “Cannonau di Sardegna DOC” prodotte dalla Cantina di Cazzano di Tramigna in Veneto, con l’etichetta che, al posto della nostra Isola, riportava l’immagine della Sicilia.

«A parte l’evidenziazione della Regione Sicilia nell’etichetta, che si commenta da sola, tutto fa supporre che si tratti di una vera e propria truffa – dichiara Ignazio Cirronis, presidente  regionale di Copagri Sardegna – che va perseguita a norma di legge. Il disciplinare di produzione del Cannonau di Sardegna DOC prevede che le uve siano prodotte in Sardegna e solamente nella nostra Isola. Va precisato inoltre che, con la modifica del disciplinare approvata nel  2011, si è stabilito che anche l’imbottigliamento del cannonau debba avvenire all’interno della Sardegna».

Inoltre, «a suo tempo – rileva Pietro Tandeddu, coordinatore regionale di Copagri – su proposta dell’allora assessore dell’Agricoltura Francesco Foddis, il ministro delle Politiche agricole Paolo De Castro emanò uno specifico decreto (dell’11 dicembre 2007 e tuttora vigente), dove si prevede che l’utilizzo del vitigno cannonau e sinonimo cannonao sia riservato all’esclusiva designazione e presentazione dei vini DOC e DOCG della  Regione Sardegna».

Copagri Sardegna non si ferma qui. L’associazione agricola ha denunciato questa (che sembra un’autentica truffa) alla direzione regionale dell’Ispettorato Centrale della Tutela della Qualità e della Repressione Frodi dei Prodotti Agroalimentari affinché questa provveda ad effettuare gli opportuni accertamenti e prenda le conseguenti decisioni.

Cantina Santadi 80 copia

Antonello Pilloni 3 copia

Il mondo del vino per quattro giorni si dà appuntamento a Verona con la 48ª edizione di Vinitaly, iniziato oggi. Il più importante Salone internazionale dedicato a vini e distillati rappresenta un comparto che in Italia vale oltre 12 miliardi di euro, impiega 1,2 milioni di addetti e nel 2013 ha superato i 5 miliardi di export, in crescita del 7,3% sull’anno precedente (fonte Vinitaly su dati Istat, Assoenologi). 

«Il vino è stato e sarà anche in futuro un grande ambasciatore del Made in Italy nel mondo» ha dichiarato Maurizio Martina, ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, intervenendo all’inaugurazione del salone questa mattina. «Dobbiamo continuare a lavorare in questa direzione – ha continuato il Ministro – perché i numeri che presenta una manifestazione come Vinitaly sono la dimostrazione di un importantissimo punto di forza del’Italia».
Alla cerimonia di apertura hanno preso parte anche il Presidente della Commissione agricoltura e sviluppo rurale del Parlamento europeo, Paolo De Castro, il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, il Presidente della Provincia di Verona, Giovanni Miozzi, e il Sindaco di Verona, Flavio Tosi. A rappresentare Veronafiere, il Presidente, Ettore Riello e il Direttore generale, Giovanni Mantovani.
Insieme a Vinitaly, sono inizati anche Sol&Agrifood, la Rassegna dell’agroalimentare di qualità ed Enolitech, il Salone Internazionale delle Tecniche per la Viticoltura, l’Enologia e delle Tecnologie Olivicole ed Olearie.
«Sono due manifestazioni dalle potenzialità di successo replicabili come quelle di Vinitaly – ha commentato ancora Martina -. Oltre al vino, nel settore agroalimentare abbiamo altri prodotti e altre filiere d’eccellenza che lavorano altrettanto bene».
Per il Presidente De Castro «il dato estremamente positivo che celebriamo al 48° Vinitaly di Verona riguarda la straordinaria crescita che il settore sta registrando in tutti i mercati del mondo. Il 2013 si è concluso con saldo positivo all’estero di oltre 5 miliardi: è avvenuto il cosiddetto “sorpasso”, cioè esportiamo più vino di quanto ne beviamo in Italia. Merito della vitalità delle nostre imprese.»
L’Italia del vino è il primo esportatore del mondo con una quota del 21% del mercato internazionale e Vinitaly, con 4.100 espositori da più di 20 Paesi, riserva grande attenzione proprio alle iniziative rivolte ai buyer stranieri, di cui anche quest’anno sono attese oltre 50mila presenze da 120 nazioni.
«Vinitaly rappresenta ancora l’unica, vera ed esclusiva vetrina internazionale per la presentazione di vini di tutto il mondo – ha detto il Governatore Zaia -. Non è un caso che questo Salone sia in Veneto, regione che vanta 9 milioni di ettolitri di produzione, 28.000 aziende agricole, 26.000 occupati e il 20% della produzione nazionale.»
Il presidente Ettore Riello ha ribadito l’importanza di Vinitaly, quale asset strategico per l’economia: «Le fiere di settore rivestono un ruolo chiave nel posizionare a livello globale il Made in Italy, quale sinonimo di qualità ed eccellenza agroalimentare, obiettivo fondamentale anche di Expo 2015. Per questo bisogna migliorare l’efficacia del sistema-Paese in termini di promozione, superando l’attuale frammentazione degli investimenti. L’obiettivo deve essere quello di convogliare le risorse sulle nostre piattaforme di promozione, come Vinitaly, che sono il punto di riferimento, nazionale e internazionale, per la promozione del comparto italiano».

Antonello Pilloni, presidente della Cantina Santadi e del Consorzio Carignano del Sulcis, è uno dei relatori di un convegno che si terrà domani 7 aprile, alle 14.00, a Verona, nell’ambito della seconda giornata del Vinitaly. Antonello Pilloni parlerà della promozione del Carignano del Sulcis, protagonista ormai da molti anni della prestigiosa rassegna internazionale.

Gli altri relatori sono Paolo De Castro, ex ministro dell’Agricoltura, attualmente presidente della commissione Agricoltura e sviluppo rurale; Marco Sciarrini; Lamberto Vallarino Gancia, presidente di Federvini; Alessandra Moneti, redattore Ansa; Silvana Ballotta; Roberto Felluga, presidente del Consorzio Le Famiglie del Vino; e, infine, Giacomo Neri, capofila del progetto Brunello in Cina.