29 March, 2024
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Si terrà a Cagliari, sabato 16 marzo, alle 10,30, nella Sala Convegni de L’Unione Sarda, P.zza dell’Unione Sarda, la presentazione del volume “Cattedrali di Sardegna. L’adeguamento liturgico delle chiese madri nella Regione ecclesiastica sarda”.

Interverranno S.E. monsignor Arrigo Miglio, arcivescovo di Cagliari e presidente della Conferenza Episcopale Sarda, S.E. monsignor Sebastiano Sanguinetti, vescovo delegato Patrimonio Ecclesiastico, don Valerio Pennasso, direttore Ufficio Nazionale BCE ed EDC ed il dott. Fabio Ardau, curatore dell’Opera.

Gli interventi saranno moderati dal giornalista Paolo Matta.

Le chiese madri della Sardegna hanno un lungo percorso radicato nei secoli; raccontano le trasformazioni stilistiche, i materiali, le pietre, ma prima di tutto testimoniano una storia fatta di uomini, liturgie e idee che riflettono le peculiarità e le molteplici sfaccettature dell’Isola.

Per scoprire questo immenso patrimonio, l’Ufficio Nazionale CEI dei Beni Culturali Ecclesiastici e la Conferenza Episcopale Sarda hanno promosso e finanziato l’opera intitolata: “Cattedrali di Sardegna. L’adeguamento liturgico delle chiese madri nella regione ecclesiastica sarda”.

Il volume, curato da Fabio Arbau, con il coordinamento della Consulta Regionale per il Patrimonio Ecclesiastico, fa parte della collana “Cattedrali d’Italia” ed è concepito come un “viaggio” che accompagna il lettore nella scoperta del mondo delle chiese madri della Sardegna.

L’opera è arricchita dai contributi di autorevoli autori, tra i quali don Valerio Pennasso, S.E. rev. mons. Sebastiano Sanguinetti, don Francesco Tamponi, S.E. Rev. mons. Antioco Piseddu, prof. Andrea Pala, prof. Giorgio Peghin, dott. Laura Donati, prof. Roberto Milleddu, prof. Marco Lutzu, don Raimondo Satta, prof. Aldo Lino, mons. Fabio Trudu, arch. Mauro Quidacciolu.

L’apparato fotografico è stato realizzato dai fotografi Antonio Satta e Paolo Lombardi. Il progetto grafico di copertina è di Fabio Ardau e Paolo Lombardi.

La struttura e i contenuti del volume saranno illustrati alla presenza dei vescovi della Sardegna e di molteplici ospiti.

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Venerdì pomeriggio, a partire dalle 16.30, la sala Alcoa di via Fermi, a Portoscuso, ospiterà la presentazione del libro “Delinquenti e politici: ricordi d’un campo della morte” – memoriale di prigionia a Mauthausen, di Paolo Lombardi, a cura di Antonio Lombardo e Bruno Lombardi, Editrice Fagher, organizzata dal gruppo M.O.V.M. Giacomo Parodo dell’Associazione A.N.M.I. di Portoscuso, con il patrocinio del comune di Portoscuso.

«“Delinquenti e politici: ricordi d’un campo della morte” è il memoriale della prigionia del marinaio Paolo Lombardi nel campo di concentramento nazista di Mauthausen – spiega il nipote Bruno Lombardi -; egli l’ha scritto sulle pagine di un quaderno tra il settembre del 1945 e il dicembre del 1946, presso alcune delle località in cui ha sostato nella fase del rimpatrio post-bellico: Napoli, La Maddalena, Sassari. Esistono anche tre copie pressoché identiche che riportano i contenuti di “Delinquenti e politici”; questi duplicati sono stati scritti su tre differenti quaderni dallo stesso Autore per poter lasciare i suoi ricordi ai propri familiari. Ulteriormente, le testimonianze in possesso oggi agli eredi e parenti di Paolo Lombardi riguardano alcune immagini, diversi documenti relativi al post-prigionia, un “Manuale del Cannoniere” della Regia Marina con appunti del nostro marinaio, numerosi quaderni composti in lingua Sarda e una tradizione orale abbastanza chiara sulle tristi vicende legate alla prigionia. Le pagine che il lettore sfoglierà sono interamente riportate dall’originale composto da Paolo Lombardi, con piccole integrazioni tratte dalle tre copie precedentemente menzionate.»
«I contenuti del diario del nostro marinaio –
conclude Bruno Lombardi -, ci prendono per mano e ci conducono attraverso fatti drammatici; la meticolosa forza descrittiva di mio zio Paolo nel ricordare, ad esempio, la sua presenza a Fiume nei giorni dell’armistizio “8 Settembre 1943” e dell’ingresso dei nazisti in città, offre importanti conferme e novità di quei momenti storici ancora oggi ricchi di lacune.»