19 April, 2024
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La Giunta regionale, su proposta dell’assessore dei Lavori pubblici, Paolo Maninchedda, ha dato il via libera a nuovi interventi per un totale di 40 milioni di euro all’interno del Piano regionale Infrastrutture. La disponibilità delle risorse è dovuta alla decisione di spostare all’interno del Patto per la Sardegna il finanziamento di alcune opere inizialmente inserite nel Piano regionale finanziato col mutuo.
A causa della complessità di procedure e dunque della necessità di tempi di realizzazione più lunghi di quelli consentiti dalla legge, alcuni interventi del mutuo per un totale di 40 milioni rischiavano infatti di essere definanziati e dunque di restare incompiuti. L’Esecutivo ha perciò deciso di proteggerli con i finanziamenti del Patto firmato a luglio con il governo, che consente tempi più lunghi di realizzazione delle opere: lo spostamento degli interventi sul Patto ha consentito di liberare 40 milioni all’interno del mutuo per interventi urgenti da realizzare in tempi rapidi.

«I nuovi interventi – spiega l’assessore Paolo Maninchedda – spaziano dal completamento di alcuni appalti già in essere alla soluzione di situazioni di totale emergenza, soprattutto crolli e frane, per le quali ci è arrivata richiesta di intervento entro il 23 novembre. Stiamo rattoppando la Sardegna, intervenendo di volta in volta nelle situazioni più urgenti per poi passare alle opere a più ampio respiro. Il Patto per la Sardegna inizia a liberare risorse del mutuo infrastrutture, e garantisco che tutti gli interventi previsti verranno finanziati e realizzati.»
I nuovi interventi riguardano: completamento e messa in sicurezza della rete infrastrutturale stradale (viabilità rete secondaria), 3 milioni e 600mila euro; completamento infrastrutture portuali, 3 milioni e 800mila; ripristino di opere pubbliche danneggiate a seguito di calamità naturali, 2 milioni e 400mila; mitigazione del rischio idrogeologico, 6 milioni e 200mila; ampliamento e messa in sicurezza dei cimiteri, 2 milioni e 100mila; interventi di emergenza idrica, 13 milioni e 300mila; interventi sulle infrastrutture del sistema idrico multisettoriale, 6 milioni e 100mila; interventi sul patrimonio regionale, 1 milione e 600mila euro.

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L’assessore regionale dei Lavori pubblici, Paolo Maninchedda, ha firmato le ordinanze per destinare due milioni di euro dalla Regione per mitigare il rischio idrogeologico in tre Comuni che, presentando la documentazione su situazione attuale e possibili rischi, nei mesi scorsi hanno chiesto finanziamenti per poter intervenire: 1 milione di euro al comune di Cuglieri, 800mila euro al comune di Triei e 217mila euro al comune di Iglesias.

Per quanto riguarda Cuglieri, i siti di intervento sono localizzati all’interno delle aree perimetrate a rischio frane individuate nella variante al Piano stralcio per l’assetto idrogeologico per il bacino Coghinas-Mannu-Temo. Gli 800mila euro destinati a Triei saranno invece utilizzati per la mitigazione del rischio idrogeologico sulla strada provinciale Triei-Baunei. A Iglesias, infine, gli interventi sono destinati al contenimento dei fenomeni di crollo nelle zone a rischio frana.
L’accordo che regola gli interventi risale al marzo del 2016 ed è interamente finanziato dal Ministero per un importo complessivo di 2milioni e 800mila euro. Divenuto esecutivo quell’accordo e poiché gli interventi finanziati risultano di competenza comunale, sono state acquisite dai rispettivi Comuni le proposte di intervento finalizzate alla soluzione dei problemi di dissesto idrologico più gravi e urgenti presenti sul territorio.
Le istruttorie che hanno avuto esito favorevole sono state trasmesse all’assessore Maninchedda che, in qualità di soggetto attuatore dell’accordo, ha firmato le ordinanze che approvano le proposte e finanziano gli interventi. La prossima ordinanza finanzierà interventi di messa in sicurezza nel centro abitato di Villanova Monteleone. Sono previsti ulteriori interventi con fondi regionali su situazioni di emergenza a conclusione delle istruttorie in corso.

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Settimana di lavoro molto intensa per le commissioni, impegnate nell’esame della Legge di stabilità 2017 in altri temi di grande attualità.

La commissione Bilancio, presieduta dall’on. Franco Sabatini, prosegue l’esame della Legge di stabilità 2017 domani (martedì 24 gennaio) alle 10.00, ascoltando le relazioni del direttore generale della Asl unica e dei responsabili dell’Azienda ospedaliera del Brotzu di Cagliari e delle Aziende ospedaliero-universitarie di Cagliari e Sassari.

Nel pomeriggio alle 16.00 sarà la volta del direttore regionale dell’Inps, del Direttore generale delle politiche sociali dell’assessorato della Sanità e delle associazioni del Terzo settore (Caritas, Associazioni dei disabili).

Sempre domani, alle 11.00, si riunirà la commissione Lavoro e Pubblica istruzione presieduta dall’on. Gavino Manca (Pd). All’ordine del giorno il confronto sulla Legge di stabilità 2017 con gli assessori Claudia Firino (Pubblica istruzione) e Virginia Mura (Lavoro). La commissione proseguirà anche l’esame del Piano di dimensionamento scolastico per gli anni 2017-2018.-

Ancora per martedì, alle 16.00, la commissione Ambiente e Governo del territorio, presieduta dall’on. Giuseppino Pinna (Udc), sarà impegnata in una audizione con l’assessore dell’Ambiente Donatella Spano che riferirà sul nuovo statuto dell’Agenzia Forestas e la Legge di stabilità. Alle 17.00, la commissione si occuperà dell’Atto di indirizzo strategico della Regione in materia di trasporto aereo su cui dovrà esprimere il parere di competenza.

Mercoledì 25, alle 10.00, invece, ci saranno le audizioni degli assessori dell’Urbanistica Cristiano Erriu e dei Lavori pubblici Paolo Maninchedda sulla Legge di stabilità 2017 ed infine, giovedì 26, alle 11.00, quella dell’assessore dei Trasporti Massimo Deiana, sempre sulla Legge di stabilità. 

Domani, infine, con inizio alle 16.00, riunione della commissione Attività produttive presieduta dall’on. Luigi Lotto (Pd), sulla Legge di stabilità e la situazione del comparto lattiero-caseario. Mercoledì 25 alle 10.30 proseguirà la discussione sulla Legge di stabilità mentre, nel pomeriggio, alle 15.30, saranno sentiti gli assessori dell’Industria Maria Grazia Piras e del Turismo Francesco Morandi.

Mercoledì 25, alle 9.30, giornata di audizioni per la commissione Sanità, presieduta dall’on. Raimondo Perra (Psi). Sono previsti gli interventi dei responsabili dei piani Plus, delle organizzazioni confederali ed autonome sulla situazione dell’Aias, dei rapprsentanti dei Centri anti-violenza, anti-stalking e delle case-rifugio e nuovamente dei sindacati confederali e autonomi sugli esuberi di personale a seguito della chiusura di alcuni punti-nascita.

Sempre mercoledì, alle 16.00, la commissione Autonomia presieduta dall’on. Francesco Agus (Sel) ascolterà l’assessore degli Enti locali Cristiano Erriu e gli amministratori straordinari delle Province sulla situazione finanziaria e dei servizi dei diversi Enti territoriali.

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I presidenti dell’Unione dei Comuni Metalla e Mare Fernando Pellegrini e dell’Unione dei Comuni del Sulcis Gianfranco Trullu, hanno scritto chiesto chiarimenti all’assessore regionale dei Lavori pubblici, Paolo Maninchedda, sui lavori per la realizzazione delle opere idrauliche previste per l’interconnessione dei bacini del Sulcis.

«Con grande stupore si è appreso dalla stampa – scrivono Pellegrini e Trullu – che i progetti di una delle misure di maggior respiro nello sviluppo economico del Sulcis, previsti dal Piano Sulcis, già assegnati in fase di progettazione ad Enas, avrebbero subito un rallentamento burocratico. Lo studio di fattibilità delle progettazioni delle opere aveva ottenuto un fattivo contributo di collaborazione dei Sindaci del Territorio nonché degli Enti sovracomunali, comprese le Unioni dei Comuni, Consorzi di Bonifica e Provincia.»

«Dopo anni di lotta, che hanno visto prima l’inserimento delle ingenti risorse per realizzare queste opere (€ 70.000.000,00) poi il “prosciugamento” delle stesse e, infine, il rifinanziamento con una prospettiva nuova per lo sviluppo, che visto la realizzazione di un’opera strutturale di valenza superiore per il Sulcis Iglesiente – aggiungono Pellegrini e Trullu -. Ora parrebbe che le progettazioni già in atto ed il loro completamento verrebbero affidati a professionalità esterne, fatto questo che comporterebbe dei rallentamenti dei tempi di realizzazione non facilmente immaginabili, ed ancora una volta con l’intellettualità espressa dagli Enti pubblici lasciata da parte.»

«Questo non può che lasciar basiti e crea allarme in tutto il territorio del Sulcis, su modalità, iter e tempi di realizzazione dell’importante opera – concludono i presidenti delle due Unioni dei Comuni del Sulcis Iglesiente – e le chiediamo, a nome delle Comunità da noi rappresentate, un immediato incontro che faccia chiarezza.»

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Su proposta dell’assessore Paolo Maninchedda, nell’ambito della legge che regola la realizzazione di interventi di opere pubbliche di interesse degli enti locali, la Giunta regionale ha stanziato 440mila euro per garantire la sicurezza degli edifici. Le proposte accolte dalla Giunta sono state formulate dai Comuni stessi. I principali interventi prevedono 110mila euro per la messa in sicurezza del Centro Ricerche Sotacarbo di Carbonia e 150mila euro per un edificio a rischio crollo fra via Manno e via Eleonora d’Arborea a Florinas.

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La Giunta regionale, su proposta del presidente Francesco Pigliaru, ha approvato il Piano dei costi dell’acqua grezza per usi agricoli, civili e industriali, nel quale sono confermati gli stessi prezzi degli scorsi anni, e la variante al Piano per l’Assetto Idrogeologico (P.A.I.) del comune di Irgoli, che consente di adeguare il Puc (piano urbanistico comunale) al Piano di assetto idrogeologico con tutte le ricadute in termini di sicurezza e autorizzazioni edilizie.
Via libera al trattamento economico per i direttori generali delle aree socio sanitarie locali (ASSL), proposto dell’assessore Luigi Arru, composto da una retribuzione fissa e una parte variabile, legata agli obiettivi raggiunti. Il trattamento economico tiene conto dell’estensione dell’Area, del numero di assistiti, dipendenti e posti letto. Per il direttore della Assl di Sassari è prevista una retribuzione fissa di 120mila euro (variabile di 24mila); per quello di Olbia di 110mila euro (variabile di 22mila); per quello di Nuoro 120mila euro (variabile di 24 mila); per quello di Lanusei 100mila euro (variabile di 20mila); per quello di Oristano 110 mila euro (variabile di 22mila euro); per quello di Sanluri 105mila euro (variabile di 21mila euro); per quello di Carbonia 110mila euro (variabile di 22mila euro); per quello di Cagliari 130mila euro (variabile di 26mila euro). La Giunta ha, inoltre, accolto la proposta di proposta di rifinanziamento, con 500mila euro del fondo delle politiche sociali, per il Programma Prendere il volo, rivolto a giovani ospiti in comunità residenziali per minori, che devono terminare il loro percorso formativo.
Via libera della Giunta, infine, alle direttive sulle risorse destinate alle progressioni professionali dei dipendenti delle degli enti e della agenzie.

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Paolo Maninchedda, leader del Partito dei Sardi, forza politica della coalizione di governo della regione schieratasi per il NO al referendum costituzionale, ed assessore dei Lavori pubblici della Giunta guidata da Francesco Pigliaru, ha commentato il risultato che ha portato alle dimissioni del presidente del Consiglio, Matteo Renzi, con un intervento nel suo sito internet http://www.sardegnaeliberta.it/ che pubblichiamo integralmente.

Abbiamo vinto. Più spazi per l’indipendenza.

di Paolo Maninchedda

Se c’è una cosa da evitare è il trionfalismo.
Una vittoria referendaria non è mai una vittoria che una singola parte politica possa intestarsi. I toni di Grillo e Salvini sono abusivi. Tanti democratici e indipendentisti convinti europeisti, tolleranti, pacifisti, che non hanno niente a che fare con loro, hanno votato NO.
I toni di Renzi dopo la sconfitta sono stati apprezzabili, da autentico democratico. Direi che due punti sono molto chiari:
1) in Sardegna c’è lo spazio politico perché l’indipendentismo democratico, europeista e pluralista, si affermi e costruisca uno scenario politico diverso rispetto allo schema italiano. Il Partito dei Sardi da tempo chiama questo spazio il luogo di costruzione di una grande forza politica plurale che chiamiamo Partito della Nazione Sarda;
2) il Pd che ha perso non può che abbandonare definitivamente l’idea di governare egemonizzando lo Stato, deve obbligatoriamente riprendere le sue tradizioni e vocazioni libertarie e socialiste, deve rompere la sua subordinazione culturale al neoliberismo temperato che ha egemonizzato il ceto degli alti burocrati italiani, le aule universitarie e i giornali cosiddetti progressisti. Un Pd che si dovesse riscoprire socialista e, noi auspichiamo, il più possibile indipendentista, sarebbe di grande aiuto per scuotere e rinnovare la Sardegna e renderla più sovrana.
Una piccola riflessione sui quotidiani sardi. Come quasi tutta la stampa italiana, anche i quotidiani sardi, cartacei e digitali, hanno di fatto, con più o meno garbo, sostenuto le ragioni del Sì. Oggi si nota che sono sorpresi del voto in Sardegna e, di conseguenza, del formarsi dell’opinione pubblica in modo completamente indifferente al loro orientamento.
Gli è sfuggito che l’errore tattico del Pd è stato fare più di un centinaio di eventi muovendo i già convinti, coloro che militano. L’evento pubblico, la grande manifestazione ormai è uno strumento celebrativo, non mobilitativo, quindi non sposta un solo voto.
Gli eventi servono per costruire il repertorio simbolico di una proposta, non per convincere.
Noi abbiamo lavorato come lavorano i partiti moderni: web, facebook, cellulari, whatsapp, immagini, ironia, mail. Io poi sono tra i pochissimi della Giunta che ha preso posizione pubblica netta per il No, rilevata anche dagli organi di informazione.
Il mio partito ha elaborato uno dei pochi documenti articolati che abbiano circolato in questa campagna elettorale.
Lo dicevo nei giorni scorsi al mio stimatissimo amico Andrea Pubusa: il campo di battaglia non sono più le piazze, è la rete, i cellulari e sempre, come sempre, le case delle persone, non i leader d’ambiente. Pensare che in un paese si parla col sindaco e si sposta la popolazione è una stupidaggine.
I quotidiani sardi, se vogliono avere un futuro, devono cambiare pelle, devono comprendere che non hanno più la funzione egemone di una volta, e prima lo comprendono prima si salvano dal declino.

Paolo Maninchedda 35 copia

 

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Palazzo della Regione 3 copia

La Giunta regionale ha approvato il piano di spesa per le gestioni associate di servizi e funzioni previste dalla L.R. n. 2/2016 (legge di riordino del sistema delle Autonomie locali) a favore della Rete metropolitana del Nord Sardegna e di tutte le Unioni di Comuni: su proposta dell’assessore Cristiano Erriu, sono stati programmati circa 15 milioni di euro dai fondi regionali e oltre 8 milioni di assegnazioni statali. Inoltre, è stato deciso di ammettere al riparto dei finanziamenti per il 2016 anche l’Unione di Comuni del Villanova e la Comunità Montana del Nuorese-Gennargentu-Supramonte-Barbagia.

Su proposta dell’assessore Virginia Mura, la Giunta regionale ha approvato una delibera che allinea la definizione tecnica di “stato di disoccupazione” alla nuova disciplina introdotta dal Jobs Act, che ha modificato il calcolo dell’anzianità di disoccupazione in giorni (mentre con la disciplina precedente veniva effettuato in mesi commerciali) e l’inserimento della categoria dei lavoratori “inoccupati” nella più generale categoria dei “disoccupati”. In virtù dell’atto approvato dalla Giunta, da lunedì i Centri per l’Impiego potranno pubblicare gli Avvisi per il reclutamento dei lavoratori da impiegare nei cantieri comunali. La Giunta ha inoltre approvato una delibera riguardante il Por Fse 2014-2020 che recepisce rimodulazioni di risorse fra i diversi assi, già disposti con precedenti delibere. In forza dell’atto approvato oggi tutti i soggetti competenti potranno procedere nella spesa delle risorse. Vengono inoltre definite nuove azioni rivolte a donne e uomini disoccupati di lunga durata.
Su proposta dell’assessore Raffaele Paci, la Giunta ha definito a 500mila euro il limite d’importo del premio di fusione destinato ai Confidi. Il premio, previsto dall’articolo 4 del Disciplinare per il Fondo unico per l’integrazione dei fondi rischi di consorzi di garanzia fidi, ha lo scopo di incentivare l’accorpamento dei Confidi, in modo da riuscire a snellire il sistema come prevede la riforma e garantire così un funzionamento più rapido ed efficiente degli stessi.
Su proposta dell’assessore Paolo Maninchedda è stato definitivamente approvato il processo di capitalizzazione di Abbanoa ed è stato deliberato il nulla osta all’immediata esecutività della “Variazione del Bilancio di previsione 2016-18-Annualità 2016” di Area, l’Azienda regionale per l’edilizia abitativa, come previsto dalla delibera del commissario straordinario.
Deliberato lo stanziamento di 100mila euro per gli oneri derivanti dalla gestione dei siti di interesse comunitario (SIC) marini e per favorire la creazione della rete delle Aree marine protette. Seguendo la proposta dell’assessore della Difesa dell’Ambiente Donatella Spano, le risorse sono ripartite in parti uguali tra le cinque Aree marine protette (Isola dell’Asinara, Capo Caccia-Isola Piana, Capo Carbonara, Tavolara-Punta Coda Cavallo, Penisola del Sinis-Isola di Mal di Ventre).
Approvate, su proposta dell’assessora Elisabetta Falchi, alcune delibere di argomento agricolo. La prima stanzia ulteriori 400mila euro, che si aggiungono ai 200mila stanziati nello scorso mese di ottobre, per aiuti in materia di promozione dei prodotti agroalimentari a favore delle piccole e medie imprese, soprattutto per l’organizzazione e la partecipazione a concorsi, fiere e esposizioni. Le somme, che rimborseranno al 100% spese di iscrizione, pubblicazioni e siti web, affitto di locali e stand, saranno erogate a sportello e il 60% delle risorse disponibili saranno a favore delle domande presentate in forma associata. Sarà l’agenzia ARGEA a gestire le domande.
Ulteriori 550mila euro arriveranno per il fondo di garanzia destinato a favorire tramite i Confidi l’accesso al credito delle piccole e medie aziende agricole, operanti nella produzione primaria e nella trasformazione. Le somme verranno ripartite tra i Confidi partecipanti al bando in corso ed erogate ai beneficiari in base alle regole fissate dalle delibere approvate nella scorsa primavera. Un’ulteriore delibera stanzia 220mila euro di contributi per gli investimenti per le aziende apicole. Il settore apistico è un modello di sfruttamento agricolo con impatto ambientale positivo, indicato per le aree marginali o protette. L’intervento andrà a favore di quelle aziende che non raggiungono la soglia di 15 mila euro di produzione standard e per questo non possono accedere agli incentivi del Programma di sviluppo rurale. Trattandosi per lo più di aziende che praticano l’apicoltura nomade, la cifra stanziata favorirà l’acquisto di mezzi di trasporto idonei per la movimentazione delle arnie. Ad attuare l’intervento sarà l’agenzia ARGEA.
Via libera alla nomina di dirigenti con contratto a tempo determinato per assicurare la continuità dell’azione amministrativa alle strutture della Regione prive di figure dirigenziali, come proposto dall’assessore del Personale Gianmario Demuro. Gli incarichi di funzione dirigenziale possono essere attribuiti, sulla base di una esplicita motivazione, a persone di particolare e comprovata qualificazione professionale.
Su proposta dell’assessore Francesco Morandi, la Giunta ha approvato la ripartizione dei contributi per l’anno in corso alle Confederazioni delle imprese commerciali al fine di favorire le attività sui problemi dello sviluppo economico e sociale.

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Paolo Maninchedda 35 copia

E’ stato scritto oggi l’ultimo atto dello scontro tra Regione e banche per la rinegoziazione dei mutui regionali agevolati per la prima casa. Nella seduta di oggi la Giunta Pigliaru, su proposta dell’assessore dei Lavori pubblici, Paolo Maninchedda, ha approvato la disdetta delle convenzioni attualmente in vigore con Banco di Sardegna, Banca Intesa San Paolo e Unipol Banca e l’avvio di una nuova procedura di gara per selezionare a condizioni riviste gli istituti di credito. «La Giunta – ha detto l’assessore Paolo Maninchedda – ha il dovere di difendere l’interesse dei cittadini che hanno diritto ad avvantaggiarsi delle leggi dello Stato e della particolare congiuntura che vede i tassi bancari particolarmente bassi. Questa dei mutui è un’esperienza significativa della contrapposizione tra un sistema bancario abituato ad egemonizzare i suoi clienti e una rinnovata coscienza del diritto alla tutela del risparmio e della ricchezza individuale. Le banche sono soggetti privatistici del mercato e non istituzioni, bisogna esserne consapevoli ed agire di conseguenza per limitarne e disciplinarne il comportamento».

La legge 32 del 1985 ha istituito il “Fondo per l’edilizia abitativa”, che prevede il riconoscimento di contributi per la prima casa mediante l’abbattimento del tasso di interesse applicato ai mutui cosiddetti regionali, anche per interventi di recupero o di acquisto con ristrutturazione nei centri storici, nonché il riconoscimento di un contributo in conto capitale di massimo 10mila euro per le giovani coppie. Con la legge 40 del 2 aprile 2007 (legge di conversione del decreto Bersani) è stata disciplinata la surroga dei mutui, soluzione alla quale sono ricorsi parecchi cittadini sardi titolari del mutuo agevolato, che sono riusciti così a ottenere dalla banca presso la quale decidono di trasferire il proprio mutuo un tasso di interesse più vantaggioso. Tale soluzione, pur comportando l’applicazione di un tasso di interesse complessivamente più vantaggioso determina però la perdita delle agevolazioni regionali a partire dalla data della surroga. L’assessore Maninchedda perciò, vista la notevole diminuzione dei tassi d’interesse e per soddisfare le esigenze dei cittadini che usufruiscono dell’agevolazione pubblica, con una direttiva (datata 21 gennaio 2016) ha chiesto alle banche convenzionate di rinegoziare i mutui adeguando i tassi di interesse alle condizioni di mercato. Il 20 aprile successivo sono state fornite dall’Assessorato le “Linee guida” in materia di rinegoziazione e la modulistica per consentire ai cittadini di presentare la richiesta di rinegoziazione o surroga. Attualmente sono stati rilasciati 2.200 nulla osta alla rinegoziazione a fronte di 2.810 richieste pervenute, ed è stato stabilito che le operazioni di rinegoziazione decorrano dal 1 gennaio e dal 1 luglio di ogni anno.

«Nonostante le sollecitazioni, le operazioni di rinegoziazione non hanno avuto buon esito, tranne che per una Banca. In questo modo si è bloccata la possibilità di un notevole risparmio economico per i cittadini sardi e per la stessa Regione. Il 9 settembre ho scritto alle banche, ribadendo ancora una volta che la mancata applicazione delle direttive crea un danno economico ai sardi e alle casse della pubblica amministrazione. Non avendo avuto per l’ennesima volta alcun riscontro – ha concluso Paolo Maninchedda -, abbiamo deciso di revocare la convenzione in difesa dei sardi e dei loro diritti.»

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Ponte di Sant'Antioco 1 copia

«Che fine hanno fatto i fondi destinati al canale navigabile della laguna di Sant’Antioco, ben 700mila euro, indispensabili per garantire la percorribilità di un tratto di mare battuto sia dalle barche da pesca, sia dai diportisti?»

Lo chiede il consigliere regionale di Forza Italia Ignazio Locci.

«Non si trattava mica di opere di poco conto – aggiunge il consigliere regionale di Sant’Antioco -, ma di interventi che avrebbero rappresentato una piccola rivoluzione assicurando la navigabilità a tutti gli utenti, e non soltanto ai pescatori esperti che conoscono perfettamente le secche della laguna (i quali, tuttavia, incontrano difficoltà durante la navigazione notturna, visto che le boe di segnalazione sono sparite, finite alla deriva o semplicemente non funzionano).»

«I 700mila euro, stanziati dall’ex Provincia di Carbonia Iglesias, erano stati inseriti nella programmazione del famigerato Piano Sulcis e oggi, a causa dei problemi cui è andata incontro la provincia del Sud Sardegna nel chiudere il bilancio, sono stati definanziati senza battere ciglio. Un’operazione che ci lascia sgomenti. Insomma, siamo alle solite. Il comune di Sant’Antioco paga il prezzo di chi considera il Piano Sulcis un salvadanaio da cui attingere nei momenti di difficoltà. L’ennesimo scippo consumato a danni della comunità antiochense, nel silenzio generale. Non una parola spesa dal coordinatore del Piano Sulcis Salvatore Cherchi – sottolinea Ignazio Locci -, men che meno da parte dell’assessore Paolo Maninchedda.»

Ignazio Locci ha presentato un emendamento, sottoscritto dall’intero gruppo di Forza Italia Sardegna, alla variazione di bilancio DL 384: un milione di euro «per la manutenzione del canale navigabile dell’arcipelago del Sulcis, opera già delegata alla provincia del Sud Sardegna (Piano Sulcis)».

«Mi auguro che prevalga il buon senso – conclude Ignazio Locci – ed il centrosinistra alla guida Regione prenda atto dell’importanza dei lavori dicendo sì alla proposta di finanziamento.»