19 March, 2024
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La Sala Corpus della Tonnara Su Pranu ha ospitato questa mattina il convegno “Tonnare fisse: prospettiva di sviluppo ed attrattività turistica per il rilancio della pesca sostenibile”, organizzato dalla Pro Loco di Portoscuso, dalla società Tonnare di Sardegna e dal comune di Portoscuso, nell’ambito delle iniziative per la 48ª Sagra del Tonno di Portoscuso.

Al tavolo della presidenza, con il moderatore Pasquale Porcu, enogastronomo e giornalista della Nuova Sardegna,  la presidente della Pro Loco di Portoscuso, Maria Plaisant, e i sindaci di Portoscuso Giorgio Alimonda, di Carloforte Salvatore Puggioni (non ha potuto partecipare, per concomitanti impegni, il sindaco di Favignana Giuseppe Pagoto).

Nel corso del dibattito, si è parlato dei vari temi legati alla pesca del tonno, con un’attenzione particolare alla situazione attuale e dalle prospettive di sviluppo delle tonnare del Sulcis; alle politiche di salvaguardia che hanno favorito la ricostituzione della popolazione del tonno rosso; alle prospettive turistiche, sia attraverso eventi quali il Girotonno di Carloforte e la stessa Sagra di Portoscuso, sia con l’esperienza in progress del museo della tonnara di Stintino, dove la cultura della pesca del tonno, interrotta ormai da alcuni decenni, vive attraverso l’esposizione museale inaugurata un paio di anni fa.

Non si poteva non parlare delle quote tonno, istituite dall’Unione europea per salvaguardare il tonno dal rischio estinzione ma divenute poi un limite per le tonnare del Sulcis, sacrificate a vantaggio delle altre tipologie di pesca praticate in altre regioni italiane.

Di tutti questi temi hanno parlato, tra gli altri, Pietro Addis, dell’Università di Cagliari; Franca Cherchi, ex sindaco di Portoscuso ed ex vicepresidente del Consiglio regionale; Gabriele Carenti, archeozoologo e consulente scientifico del Museo della Tonnara di Stintino; il parlamentare europeo Salvatore Cicu (Forza Italia); e, infine, gli assessori regionali del Turismo, Artigianato e Commercio Barbara Argiolas e dell’Agricoltura e della Pesca Pier Luigi Caria. Presenti anche la consigliera regionale Alessandra Zedda (Forza Italia), l’ex parlamentare Francesco Sanna (Partito democratico) ed il sindaco di Buggerru, Laura Cappelli.

Durante lo svolgimento dei lavori, abbiamo intervistato l’assessore dell’Agricoltura, Pier Luigi Caria.

           

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Sabato 16 giugno, dalle ore 10.30, la Sala Corpus della Tonnara Su Pranu ospiterà un convegno sul tema “Tonnare fisse: prospettiva di sviluppo ed attrattività turistica per il rilancio della pesca sostenibile”, organizzato dalla Pro Loco di Portoscuso, dalla società Tonnare di Sardegna e dal comune di Portoscuso, nell’ambito delle iniziative per la 48ª Sagra del Tonno di Portoscuso.

Dopo i saluti del presidente della Pro Loco di Portoscuso, Maria Plaisant, interverranno i sindaci di Portoscuso Giorgio Alimonda, di Carloforte Salvatore Puggioni e di Favignana Giuseppe Pagoto.

Numerosa ed altamente qualificata la presenza degli ospiti.

Tonnare di Sardegna: «La situazione e le prospettive per lo sviluppo delle tonnare del Sulcis».

Università degli Studi di Cagliari, dottor Pietro Addis: «Le politiche di salvaguardia che hanno favorito la ricostituzione della popolazione del tonno rosso».

Franca Cherchi, ex sindaco di Portoscuso ed ex vicepresidente del Consiglio regionale: «Su Stasoni: Portoscuso, dai ricordi al futuro».

Museo Tonnare Stintino, dott.ssa Emanuela Sias, biarcheologa e responsabile della didattica museale e dott. Gabriele Carenti, archeozoologo e consulente scientifico del Museo: «Il Museo della Tonnara di Stintino: un’esperienza in progress».

Ruben Razzante, giornalista e docente di Diritto dell’informazione all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano: «L’importanza dell’informazione e della comunicazione per la valorizzazione e promozione delle attività produttive».

Pasquale Porcu, enogastronomo e giornalista della Nuova Sardegna: «Il Tonno: da piatto della tradizione marinara a cibo glamour della ristorazione di lusso».

Chiara Baschetti, protagonista della fiction “L’Isola di Pietro”.

Salvatore Cicu (Forza Italia) e Renato Soru (Partito democratico), parlamentari europei: «Proposta al Parlamento europeo per l’inserimento delle tonnare fisse nelle liste del patrimonio culturale dell’Unesco e l’implementazione delle quote tonno a favore delle tonnare fisse».

Pierluigi Caria, assessore regionale dell’Agricoltura e della Pesca: «Il vettore della pesca in Sardegna: sfide, prospettive ed opportunità per uno sviluppo sostenibile».

Barbara Argiolas, assessore regionale del Turismo, Artigianato e Commercio: «Il brand tonno per la destinazione turistica».

I lavori saranno moderati dal giornalista de La Nuova Sardegna Pasquale Porcu.

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Giornata fitta di appuntamenti, sabato 30 settembre, a Neoneli, per l’ottava edizione di “Licanìas”, il festival culturale ed enogastronomico in corso da ieri (giovedì 28) e fino a domenica (primo ottobre) nel piccolo paese del Barigadu, in provincia di Oristano.

Si comincia alle 11.00, a Casa Cherchi, con una riflessione sul tema dello spopolamento dei piccoli paesi nell’incontro dal titolo “Culle vuote, scenari possibili futuri”, con Giulia Rivellini, professore associato di Demografia e Statistica Sociale presso la Facoltà di Scienze Politiche e Sociali dell’Università Cattolica di Milano, a colloquio con la giornalista Simonetta Fiori, inviata del quotidiano la Repubblica. Autrice di numerosi articoli pubblicati su volumi e riviste nazionali e internazionali, Giulia Rivellini ha rivolto la sua più recente attività di ricerca principalmente allo studio integrato tra i comportamenti demografici individuali e la dimensione del contesto territoriale e relazionale, con riferimento alle tematiche dell’invecchiamento, del supporto sociale, dell’instabilità coniugale e della life satisfaction. 

Tiene banco nel pomeriggio “sa fregulada”, l’immancabile gara di cucina, uno dei momenti più attesi di “Licanìas”, che vedrà sfidarsi alcuni tra i migliori chef della Sardegna nella preparazione di ricette originali a base di fregula, la caratteristica pasta sarda di semola di grano duro. In lizza a partire dalle 16.00, nella competizione culinaria promossa con il coordinamento del Grande Maestro della ristorazione Guido Murtas e dal presidente regionale dell’Unione Cuochi Elia Saba, sette chef: Roberto Paddeu (delle Botteghe Frades di Porto Cervo), Daniele Sechi (del Blu Restaurant di Golfo Aranci), Leonardo Marongiu (del ristorante HUB di Macomer), Sara Congiu (dell’Antica Dimora “Il Gruccione” di Santu Lussurgiu), Marco Norio (del birrificio-osteria Horo di Sedilo), Francesco Murtas (del ristorante Al Gambero Rosso di Bosa) e Daniele Tanda (del ristorante La Rosa dei Venti di Porto Torres). Presenta la giornalista Alessandra Addari.

I piatti preparati passeranno al vaglio della giuria presieduta dall’enogastronomo Paolo Zaccaria e composta dal delegato ONAV Sardegna Quirico Mura, dallo chef del ristorante “Su Carduleu” di Abbasanta Roberto Serra, dall’enogastronomo Tommaso Sussarello e dai giornalisti Dario Cappelloni, Roberto Ripa e Pasquale Porcu. Dopo la degustazione dei piatti in gara, a partire dalle 17.00, il vincitore viene incoronato alle 20.00 nella cerimonia di proclamazione e premiazione e di consegna degli attestati agli chef partecipanti.

Tre diversi appuntamenti scandiscono la serata in piazza Italia: il primo, alle 19.00, è l’incontro “Culture e sapori dei paesaggi rurali”, con Marco Bolasco, direttore area enogastronomica di Giunti Editore e consigliere di amministrazione di Slow Food, e con il coordinatore della guida I vini d’Italia de L’Espresso Maurizio Valeriani; dialoga con loro la critica enogastronomica Erica Battelani, amministratore delegato e responsabile dei contenuti del sito Via dei Gourmet.

Alle 21.00 riflettori puntati sul poeta e performer Guido Catalano di scena con il reading dei versi racchiusi nel suo ultimo libro “Ogni volta che mi baci muore un nazista” (Rizzoli): sono versi che fanno ridere, surreali e fulminanti, quelli che questo artista della parola (“Per essere un poeta son troppo di buon umore”, si legge nella pagina BIO del suo sito) propone nelle sue divertenti e stralunate performance sui palchi dei centri sociali e dei festival letterari come negli spazi più raccolti di circoli, bar e librerie. Torinese, classe 1971, Guido Catalano è autore di sette libri di poesie (circa trentamila copie vendute per “Ti amo ma posso spiegarti”, del 2012, e “Piuttosto che morire m’ammazzo”, del 2013, pubblicati da Miraggi Edizioni) e di un romanzo, “D’amore si muore ma io no” (Rizzoli), uscito l’anno scorso con l’emblematico sottotitolo “Il primo romanzo dell’ultimo dei poeti”.

Chiusura di serata, alle 22.00, con Ginevra Di Marco accompagnata da Francesco Magnelli alle tastiere e Andrea Salvadori alla chitarra in un live del suo ultimo album, “La Rubia canta la Negra”, dedicato a Mercedes Sosa, la grande voce folk argentina (1935-2009), simbolo della lotta per i diritti civili della sua terra. Un disco che rappresenta la tappa più recente (è uscito lo scorso maggio) del percorso artistico che la cantante fiorentina, già prima voce accanto a Giovanni Lindo Ferretti nei gruppi CSI e PGR, porta avanti dal 1999 con la collaborazione di Francesco Magnelli: una carriera solista sempre più aperta verso le altre culture, a partire dal progetto Stazioni Lunari, un evento che ogni volta si rinnova di artisti diversi. Canti dai margini del mondo e della storia, dai Balcani all’America Latina, dagli italiani del Sud a quelli della sua terra, la Toscana: un mondo in cui la voce di Ginevra Di Marco si conferma interprete a tutto tondo sposando con trasporto e generosità la vitalità delle proteste popolari, le doglianze e le meditazioni sulla difficile arte di stare al mondo, i volti diversi e complementari dell’amore.

A Ginevra Di Marco spetta anche il compito di aprire domenica, 1 ottobre, la giornata conclusiva di Licanìas: accompagnata ancora da Andrea Salvadori alla chitarra, proporrà alle 10.30 una serenata mattutina dal balcone della biblioteca in via san Pietro.

Alle 11.00 a Casa Cherchi è invece in programma un incontro dal titolo “Felicità d’Italia”, paesaggio, arte, musica e cibo, con la giornalista Simonetta Fiori e Piero Bevilacqua, docente di Storia contemporanea presso l’Università di Roma La Sapienza. La conversazione è seguita da un aperitivo con prodotti locali. Dalle 11.30 alle 13.00, a Sa ‘omo ‘e Bona, spazio a un laboratorio sulla preparazione manuale della fregula.  

Nel pomeriggio due appuntamenti in contemporanea alle 16.00: nel centro storico si snoda un concerto con i cori a tenores S’Angelu di Neoneli, Sa Niera di Pattada e Gonare di Sarule; a Casa Cherchi si tiene invece la tavola rotonda “Industria Culturale e Festival Letterari” con la partecipazione del giornalista e scrittore Romano Cannas (direttore della sede Rai della Sardegna dal 2003 al 2013), dell’operatrice culturale Mattea Lissia, ideatrice del festival letterario “Pazza Idea”, dello storico dell’arte Christian Caliandro e dell’archeologa Maria Antonietta Mongiu, assessore regionale all’Istruzione e ai Beni culturali nella giunta Soru, negli anni in cui ha visto la luce la legge regionale sarda sui festival e i progetti di promozione della lettura.  

In piazza Barigadu, alle 17.30 un momento di festa e convivialità con la degustazione (al costo di dieci euro) dei due piatti tipici della tradizione culinaria neonelese: “Sa fregula istuvada” e “sa cassola”. Accompagna gli assaggi la musica di Salvatore Corda all’organetto e alla fisarmonica. Poi, a partire dalle 20.30 in piazza Italia, sipario sull’ottava edizione di Licanìas con Nada in concerto con brani del suo repertorio accompagnata dalla A Toys Orchestra.

Tutti gli appuntamenti sono ad ingresso gratuito, ma attraverso il ricavato dalle vendite del merchandising si punta a colmare la parte scoperta delle spese di viaggio degli studenti pendolari di Neoneli che frequentano le scuole superiori.

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Si è svolto ieri, all’Expo, l’ultimo appuntamento dedicato alle eccellenze agroalimentari dell’isola.
«La pasta sarda tradizionale, ma anche quella commerciale trasformata sull’Isola – ha detto l’assessore dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi, intervenendo nel padiglione Cibus, in occasione della giornata mondiale della pasta -, possono rappresentare uno straordinario veicolo di diffusione per quei prodotti più difficili da promuovere, come il carciofo spinoso o lo zafferano. Il consumo di questi alimenti può essere fortemente favorito dalla rivisitazione in chiave contemporanea delle ricette tradizionali dei primi piatti della cucina sarda.»
«Crediamo fermamente nel rapporto di collaborazione tra produttori, mondo scientifico e della ricerca – ha proseguito l’assessore Falchi – poiché riteniamo che la Sardegna possa e debba essere raccontata al mondo attraverso messaggi basati anzitutto sulla conoscenza e sulla consapevolezza che il nostro cibo di eccellenza è legato a doppio filo alle nostre qualità e unicità ambientali. Trasmettere informazioni corrette può essere il primo veicolo di comunicazione e di promozione della nostra specificità. Crediamo infatti che attraverso questa iniziativa e attraverso Expo 2015 la Sardegna abbia avuto l’opportunità di mostrarsi al mondo parlando di sé in modo autentico e originale.»
«La specificità della Sardegna, anche rispetto alle altre Blue zone (le aree con la più alta concentrazione di centenari), è data dalla varietà della dieta alimentare tradizionale dell’Isola, che non si basa sull’esclusivo consumo di vegetali ma include tutti gli elementi tipici di quella che viene comunemente indicata come la dieta mediterranea». Si potrebbe riassumere così il tema dell’incontro di oggi dove, ancora una volta, la ricerca e la scienza, illustrate nei numerosi interventi degli esperti, si confermano i migliori sponsor dell’eccellenza enogastronomica e agroalimentare della Sardegna.
Nell’anno consacrato a livello mondiale al tema dell’alimentazione del pianeta, la Sardegna punta sulla ricerca per attrarre nuovi flussi turistici e sostenere una produzione vitivinicola, zootecnica e agricola la cui qualità è certificata dai numerosi studi scientifici. La nuova campagna di marketing degli assessorati del Turismo, Artigianato e Commercio, e dell’Agricoltura è dedicata ai “Cibi per la salute dalla terra dei centenari”. Lo scorso 24 luglio la prima iniziativa della campagna è stata dedicata alle produzioni sarde, garantite e certificate, di cereali, carciofi, olio e zafferano. L’11 settembre, in occasione dell’avvio della settimana della Sardegna a Expo, si è invece parlato di “Strategie di mercato delle eccellenze del comparto lattiero caseario”. Alla tavola rotonda erano presenti, oltre al presidente Francesco Pigliaru e all’assessore dell’Industria Maria Grazia Piras, i rappresentanti dei Consorzi Dop dei nostri pecorini, di Grana Padano, Parmigiano Reggiano e altri esperti del settore. Il 17 settembre è stato invece protagonista il vino, definito come elisir di lunga vita, e l’intero comparto vitivinicolo ed enologico della Sardegna. L’incontro di oggi, organizzato dall’Agenzia agricola regionale Laore in collaborazione con la FASI, ha puntato i riflettori sulle produzioni di eccellenza di pasta, Agnello di Sardegna Igp, Pecorino Sardo, Pecorino Romano e Fiore Sardo Dop.
L’iniziativa, moderata dalla giornalista Eleonora Cozzella, coordinatrice del sito L’Espresso Food&Wine e ispettrice della Guida ai ristoranti d’Italia del Gruppo L’Espresso, è stata introdotta dalle curiosità storiche e di costume sul cibo del giornalista gastronomico Pasquale Porcu. Testimonial d’eccezione Pietro Antonio Migliaccio, presidente della Società italiana di Scienza dell’alimentazione, docente in Scienza dell’alimentazione e nutrizionista. Reso famoso dalle sue frequenti incursioni televisive, Migliaccio ha ribadito che «il vero segreto per un’alimentazione sana deve prevedere tutto», e che «i carboidrati sono essenziali, esattamente come le proteine di origine animale». Sui rischi delle mode nell’alimentazione e nella gastronomia si è concentrato anche l’intervento dello chef Claudio Sadler, che ha detto: «La cucina vive di mode, ma in questo periodo storico in cui c’è bisogno di certezze c’è un grande ritorno alla tradizione, c’è bisogno di coniugare la creatività con ciò che è tipico di un territorio».
Al dibattito hanno inoltre partecipato Salvatore Palitta, presidente del Consorzio Pecorino Romano Dop, Domenico Mura, presidente del Consorzio Pecorino Sardo Dop, e Patrizia Pitzalis, direttore del Consorzio Agnello di Sardegna Igp. Illuminante, sul piano scientifico, è stata la presentazione del progetto Cereal 14/20, elaborato dalle Agenzie Laore e Agris, dall’Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari e dall’Università di Cagliari con il supporto economico di Banco di Sardegna e Laore. A illustrare il lavoro il parassitologo Costantino Palmas, coordinatore del progetto, e la diabetologa Francesca Spanu, che segue gli aspetti clinici dell’indagine.
Elisabetta Falchi 2

 

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Inaugurazione padiglione Sardegna a Expo Milano 2015

Una giornata dedicata alla pasta tradizionale, all’Agnello di Sardegna Igp e ai tre dominatori incontrastati della filiera casearia isolana: Pecorino sardo Dop, Pecorino romano Dop e Fiore sardo Dop. Assessorato dell’Agricoltura e Agenzia regionale Laore completano il ciclo di appuntamenti dedicati alle eccellenze agroalimentari della Sardegna a Expo 2015 con un evento riservato a tre cibi particolarmente cari alla tradizione gastronomica e alla cultura produttiva dell’Isola. Pasta, carne e formaggio saranno i protagonisti di “Cibi per la salute dalla terra dei centenari”, l’ultimo degli eventi milanesi dedicato alle produzioni agricole di qualità come fattore di benessere e longevità.

L’appuntamento è per domenica 25 ottobre a Milano, nel padiglione CibusèItalia di Expo, e si terrà in concomitanza con la Giornata mondiale della pasta. Lo scorso 24 luglio la prima iniziativa della campagna è stata dedicata alle produzioni sarde, garantite e certificate, di cereali, carciofi, olio e zafferano. L’11 settembre, in occasione dell’avvio della settimana della Sardegna a Expo si è invece parlato di “Strategie di mercato delle eccellenze del comparto lattiero caseario”. Alla tavola rotonda hanno partecipato, oltre al presidente Francesco Pigliaru e all’assessore dell’Industria Maria Grazia Piras, i rappresentanti dei Consorzi Dop dei nostri pecorini, di Grana Padano, Parmigiano Reggiano e altri esperti del settore. Il 17 settembre è stato invece protagonista il vino, definito come elisir di lunga vita, e l’intero comparto vitivinicolo ed enologico della Sardegna.

Forte dei risultati di numerose ricerche condotte sull’Isola anche a livello internazionale e dedicate alla straordinaria presenza di centenari, la Regione ha deciso di utilizzare il rapporto tra salute e alimentazione per favorire il rilancio delle zone rurali, valorizzare le vocazioni proprie di ciascun territorio e diversificare l’offerta turistica nostrana. Domenica 25 ottobre si punta ancora a catturare l’attenzione di esperti e addetti ai lavori nei confronti di un progetto di comunicazione e marketing rivolto ai mercati alimentari internazionali e all’industria turistica. I prodotti di qualità saranno utilizzati per raccontare la Sardegna e le sue bellezze naturali.

Il talk show dedicato alle eccellenze della gastronomia sarda inizierà alle 11. A moderare sarà Eleonora Cozzella, giornalista, coordinatrice del sito L’Espresso Food&Wine e ispettrice della Guida ai ristoranti d’Italia (Gruppo L’Espresso).

A portare il saluto della Regione, così come accaduto nelle precedenti edizioni, sarà l’assessore dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi, che coglierà l’occasione per fare un bilancio delle attività svolte dalla Sardegna in ambito agroalimentare all’Esposizione universale. Testimonial d’eccezione sarà Pietro Migliaccio, presidente della Società italiana di Scienza dell’alimentazione. A parlare di cibo, produzioni di qualità e longevità saranno Pasquale Porcu, giornalista enogastronomo, Francesca Spanu e Costantino Palmas, componenti del team scientifico dell’Azienda Ospedaliera Brotzu di Cagliari, che ha condotto indagini specifiche sull’argomento, e lo chef Claudio Sadler.

La longevità dei sardi è un tema di strettissima attualità, che ha in qualche modo allargato le strategie di comunicazione della Regione, degli operatori turistici e dell’agroindustria, aprendo l’Isola a nuovi scenari internazionali sino a poco tempo fa inaspettati, sia in termini di visitatori sia di esportazioni dei prodotti agroalimentari. Di innovazione, ricerca e qualità delle produzioni di eccellenza parleranno Salvatore Palitta, presidente del Consorzio pecorino romano Dop, Domenico Mura, presidente del Consorzio pecorino sardo Dop, e Battista Cualbu, neopresidente del Consorzio Agnello di Sardegna Igp.

Alle 13, curato dallo chef Roberto Serra, partirà il cooking show dedicato alla presentazione di ricette tradizionali con alla base i prodotti Dop e Igp sardi. La pasta, vera e propria star internazionale e icona mondiale della dieta mediterranea, sarà il filo conduttore tra tutte le produzioni certificate. L’Agenzia Laore, con la collaborazione della FASI, allestirà per due giorni nello spazio Sardegna del padiglione Eataly una serie di laboratori incentrati sulla produzione di alcune paste tradizionali dell’Isola come le Lorighittas, la Fregola di grano duro Cappelli e i Culurgiones. In occasione del cooking show, l’etnoantropologa Alessandra Guigoni introdurrà la presentazione dei vini curata da Tonino Costa (Laore). È prevista inoltre una dimostrazione sulla preparazione di alcune tipologie di paste tradizionali proposta da Gerardo Piras (Laore).