29 March, 2024
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Terza giornata, per la nona edizione del Carbonia Film Festival, la rassegna organizzata dal Centro Servizi Culturali di Carbonia della Società Umanitaria per la direzione artistica di Francesco Giai Via. Due i temi che da sempre contraddistinguono il festival, legandolo a doppio filo con il territorio: migrazioni e lavoro, assi portanti su cui si regge la storia della città di Carbonia ed elementi centrali del dibattito pubblico contemporaneo. Senza dimenticare però la formazione dei giovani, vocazione primaria della Fabbrica del cinema, con masterclass aperte al pubblico e incontri dedicati agli studenti.

Protagonista del giovedì di Carbonia Film Festival è il regista portoghese Pedro Pinho. In programma per lui una masterclass, una retrospettiva e due incontri pubblici. A partire dalle 10.00, quando alla Fabbrica del Cinema si proietta Bab Sebta, che nel 2008 è stato menzionato dalla rivista Film Comment tra i migliori film dell’anno. Il documentario, ambientato al confine tra il Marocco e Ceuta, è un invito ad attraversare la “La porta di Ceuta” (Bab Septa) per raggiungere il cuore pulsante dell’Africa da cui il viaggio dei migranti ha inizio. Un viaggio privo di retorica, che svela i retroscena di un tragitto fatto di aspirazione e disperazione, sfruttamento e violenza, coraggio e voglia di vivere. Al termine della proiezione, Pinho incontra gli studenti delle scuole superiori di Carbonia e le ragazze e i ragazzi del Progetto Cinema Giovani. 

Nel pomeriggio invece, alle 16.00, al Cine-Teatro Centrale di piazza Roma, buio in sala per “A fabrica de nada”, il primo lungometraggio di finzione del regista portoghese, vincitore di oltre 15 premi e altrettante nomination in svariati festival in Europa e nel mondo, tra cui il premio FIPRESCI al Festival di Cannes. Il film racconta la storia di un gruppo di operai che scopre l’intenzione della proprietà di far fallire l’azienda. Alcuni di loro rifiutano però la buona uscita e occupano la fabbrica. Con loro grande sorpresa, i dirigenti spariscono nel nulla, lasciandoli soli a decidere come gestire un’industria mezza vuota, in un mondo dove la crisi sta riscrivendo le regole dell’economia del lavoro. In programma, dopo il film, l’incontro di Pedro Pinho con il pubblico del Carbonia Film Festival. 

La serata prosegue poi con il primo degli Aperitivi sonoridel festival, appuntamento informale in cui si abbatte la barriera tra ospiti e pubblico, per una fusione completa con il territorio di cui la rassegna è espressione. Appuntamento alle 19,30 al Neb Caffè con il djset di Zeta Tilt.

Infine, alle 21.00, per il concorso internazionale lungometraggi, si torna al Cine-Teatro Centrale per la proiezione di Amateurs, la storia della cittadina svedese Lafors e dei suoi abitanti: per convincere un colosso tedesco dei grandi magazzini a investire in città, l’amministrazione comunale incarica Musse, un suo impiegato, di occuparsi dello spot che dovrà mettere in luce i pregi del luogo. Ma anche le adolescenti Aida e Dana raccolgono la sfida, rivolgendo i loro smartphone verso tutto quello che non andrebbe mostrato per non far sfigurare la città. 

Al termine della proiezione, la regista Gabriela Pichler incontra il pubblico. Nata in Svezia nel 1980, l’autrice ha debuttato nel 2008 con il corto Scratches, subito premiato con un Guldbagge Award. Il suo esordio al lungometraggio Eat, Sleep, Die (2012) ha vinto il Premio del Pubblico alla Settimana della Critica al Festival di Venezia.