28 March, 2024
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Questa mattina, a Roma, il Comitato Promotore per l’insularità ha tenuto una conferenza stampa per presentare la proposta di legge di iniziativa popolare. Per la prima volta in Italia, è stata promossa la sottoscrizione di una proposta di legge di iniziativa popolare di modifica costituzionale che punta ad introdurre nella nostra Carta il principio di insularità.
«Grazie all’impegno generoso di decine e decine di volontari – si legge in una nota del Comitato promotore – è stato sfondato lo straordinario traguardo di centomila firme, oltre settantamila delle quali sono state raccolte in Sardegna. Un risultato quasi incredibile, ottenuto grazie a tutti i sardi, finalmente uniti sulla «madre di tutte le nostre battaglie» e a tutte le forze politiche, nessuna esclusa, che hanno sostenuto la proposta di legge.»
Le firme di sottoscrizione non sono state raccolte soltanto in Sardegna, ma in tutta Italia: con il sostegno della FASI e dell’ANCIM (associazione dei comuni delle isole minori), abbiamo voluto in questo modo sottolineare come la garanzia delle pari opportunità e dei pari diritti dei cittadini isolani sia un problema dell’intera comunità nazionale, la cui soluzione spetta a tutti gli italiani!

Questa mattina alla conferenza stampa, a Roma, hanno partecipato Pierpaolo Vargiu, Michele Cossa, Emilio Floris, Luciano Uras, Christian Solinas, Giannina Usai e Gemma Azuni in rappresentanza del Comitato promotore, mentre la capogruppo di Forza Italia al Senato Anna Maria Bernini che, da emiliana, ha fatto un appassionato intervento a sostegno delle ragioni della insularità, ha garantito, insieme ad altri senatori presenti, il massimo impegno per la rapida discussione della legge.
Il Comitato sardo per l’insularità, la FASI e l’ANCIM, da un lato, sono convinti della oggettiva centralità della “questione insularità” in tutta la progettualità dello sviluppo futuro delle Isole, dall’altro, sono consapevoli di quanto sia importante il riconoscimento del gap che produce ritardo di sviluppo sociale ed economico che spesso rende gli isolani cittadini con diritti ridotti ed affievoliti rispetto ai cittadini della terraferma.

Pierpaolo Vargiu ha ricordato che «nelle isole tutti i servizi sono più costosi a causa del “fattore trasporti”, mentre la salute diventa un elemento di spesa maggiore, da ridimensionare con conseguente taglio dei servizi. Anche i settori che potrebbero produrre eccellenza come l’ambiente, il risparmio energetico e le fonti alternative sono frenati dalle tendenze allo spopolamento. E’ per questo – ha concluso Pierpaolo Vargiu – che chiediamo che il “principio di insularità” diventi un principio costituzionale in grado di certificare la volontà dello Stato di riconoscere le peculiarità e misurare gli svantaggi delle sue Isole e degli italiani che ci vivono».
«Gli isolani, ma anche tanti italiani del continente, hanno fatto sentire la loro voce, sottoscrivendo in modo travolgente la proposta – ha detto Michele Cossa – ora tocca all’intero Parlamento di fare la sua parte, modificando l’art. 119, comma 5 della Costituzione. Da parte nostra il Comitato continuerà a lavorare insieme nella convinzione che sia arrivato il momento di proporre in Italia una vera e propria “rivoluzione copernicana” che ribalti filosofie superate, legate al vecchio concetto di “assistenza che compensa gli svantaggi” per i residenti nelle Isole, per arrivare invece ad una corretta misurazione del complesso delle opportunità – ha concluso Michele Cossa -, puntando a rimuovere le condizioni che impediscono agli isolani di confrontarsi alla pari con tutti gli italiani.»
Accanto al comitato promotore (presidente Roberto Frongia, Gianfranco Ganau, presidente del Consiglio regionale, Michele Cossa, Pierpaolo Vargiu, Alessandra Zedda, Emilio Floris, Luciano Uras, Piergiorgio Massidda, Roberto Deriu, Cecilia Cherchi, Piero Comandini, Luigi Crisponi, Attilio Dedoni, il sindaco di Nuxis Pier Andrea Deias, il coordinatore dei giovani, Matteo Rocca, Pietro Pittalis, Antonello Peru, Franco Sabatini, Stefano Tunis, Giannina Usai segretaria generale dell’Ancim, Romina Mura, il sindaco di Buggerru Laura Cappelli), è nato un comitato scientifico, coordinato dalla prof.ssa Maria Antonietta Mongiu, a cui hanno dato il loro contributo:

Il prof. Paolo Savona, il dr. Gavino Sanna, il prof. Massimo Carpinelli, rettore dell’Università di Sassari, la professoressa Maria Del Zompo, la prima donna ad essere eletta Rettore nella storia dell’Università di Cagliari, il prof. Pasquale Mistretta, già rettore dell’Università di Cagliari, il dr. Ettore Angioni, già procuratore generale della Repubblica, dr.ssa Simonetta Sotgiu, Giudice della Corte di Cassazione, il prof. Gianluigi Gessa, il Giudice dott. Federico Palomba, prof. Giovanni Lobrano, ordinario di Diritto romano presso l’università di Sassari, il prof. Francesco Sitzia, Dipartimento di Giurisprudenza di Cagliari, docente di Diritto Romano e diritti dell’Antichità (è stato preside della facoltà di giurisprudenza per 5 mandati – dal 1985 al 1994 e dal 2000 al 2006), prof. Gavino Faa (medico, università di Cagliari), il dr. Paolo Fadda, storico, l’editore Carlo Delfino, il giudice dr. Enrico Altieri, il prof. Mario Sanna fondatore e direttore del Gruppo Otologico, centro riconosciuto a livello mondiale per l’Otologia, l’Implantologia uditiva e la Chirurgia della Base Cranica, punto di riferimento nel suo campo, riconosciuto a livello internazionale, il dr. Francesco Manca, già direttore generale dell’Osservatorio industriale della Sardegna, il dr. Paolo Figus, già direttore de L’Unione Sarda, l’avv. Francesca Curreli, l’avv. Rita Dedola, già presidente del Consiglio dell’Ordine Forense di Cagliari, l’avv. Stefano Altea. 

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E’ stato depositato oggi in Corte di Cassazione, a Roma, il testo della proposta di legge per l’introduzione del principio di insularità in Costituzione.

In un clima di festa, ma anche di grande determinazione per il raggiungimento dell’obiettivo, si sono dati appuntamento a Roma i rappresentanti del Movimento per l’insularità.

A sottoscrivere il testo erano presenti Roberto Frongia, Emilio Floris, Luciano Uras, Alessandra Zedda, Michele Cossa, Gianfranco Ganau, Attilio Dedoni, Matteo Rocca, Pierpaolo Vargiu, Edoardo Tocco, Giovanni Pileri, Margherita Zurru, Elena Secci, Michele Solinas, Antonello Peru, Piergiorgio Massidda, Vincenzo Corrias, Laura Capelli per la Sardegna, Rino Piscitello e Salvatore Grillo per la Sicilia, il sindaco di La Maddalena Luca Montella e la Direttrice dell’ANCIM Giannina Usai per le Isole Minori, il presidente del Gremio dei Sardi, Antonio Masia, l’euro parlamentare Stefano Maullu.

«Inizia oggi un percorso che deve unire tutti i sardi, al di là di qualsiasi logica di schieramento, nella sfida più importante per il futuro della Sardegna – ha dichiarato Roberto Frongia, presidente del Comitato per l’insularità in Costituzione – che può davvero cambiare le prospettive di crescita della nostra Isola e delle altre regioni insulare italiane.»

«Basta con le vecchie logiche di rivendicazione e di assistenza che ci hanno tristemente accompagnato per lustri, alimentando cultura della clientela e della rassegnazione. Da sabato – annuncia Roberto Frongia – inizieremo la raccolta delle firme in tutte le regioni italiane perché vogliamo che il problema della identità e dello sviluppo delle isole diventi davvero un tema all’ordine del giorno di tutta la comunità nazionale!»

«Vivere nelle isole significa avere problemi peculiari nei trasporti, nel costo dell’energia, nelle reti infrastrutturali, nella sanità, nell’istruzione e nella formazione. Sono problemi dell’intera comunità nazionale e non soltanto degli italiani separati dal mare. Non vogliamo privilegi, né regali – ha concluso Roberto Frongia – le Isole chiedono invece pari punti di partenza e identiche opportunità perché siano finalmente riconosciuti diritti di cittadinanza uguali per tutti gli italiani!»

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«E’ una grande soddisfazione constatare che finalmente il lavoro che è stato iniziato già da ottobre 2011, come testimoniano gli articoli sulla presentazione del programma dell’epoca, sta proseguendo. Il porto storico di Cagliari sta crescendo enormemente per le crociere e la scelta coraggiosa, e da alcuni contestata, del trasferimento delle navi da crociera (con realizzazione di un nuovo terminal) nel molo Rinascita si sta rivelando vincente e decisiva. L’aumento e la modernizzazione dei servizi per il crocierismo hanno portato Cagliari a diventare uno degli scali più importanti del Mediterraneo. E’ poi con piacere che rilevo la condivisione della mia idea di recuperare i silos per destinarli a un progetto turistico portuale.»

E’ il commento dell’ex presidente dell’Autorità portuale Piergiorgio Massidda sull’intesa siglata tra Stati generali del porto, Comune e Sogaer e sui risultati relativi all’approdo dello scalo cagliaritano.

«Sono felice che si sia compresa l’importanza di una sinergia tra aeroporto e sistema portuale per la realizzazione di un hub crocieristico e diportistico – aggiunge Piergiorgio Massidda -. L’utilizzazione del Molo Rinascita, il terminal crociere, il recupero dei silos e il binomio con l’aeroporto possono stabilizzare e accrescere l’afflusso turistico, con un grande ritorno economico e lavorativo per il sud Sardegna – conclude Massidda -. Unica amarezza è che siamo nel 2018, ma questo progetto si sarebbe potuto concretizzare già da anni.»

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Il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio, ha ufficializzato ieri la nomina dell’assessore regionale dei Trasporti, Massimo Deiana, alla presidenza dell’Autorità Portuale di Cagliari, divenuta, dopo la riforma, Authority unica della Sardegna. La nomina di Massimo Deiana era ampiamente prevista.

Nato a Cagliari nel 1962, Massimo Deiana è professore ordinario di Diritto della Navigazione presso l’Università degli Studi di Cagliari. È stato preside della Facoltà di Giurisprudenza. Avvocato, è stato consulente dell’assessorato regionale dei Trasporti, componente della Commissione Paritetica Stato-Regione per l’APQ (Accordo di Programma Quadro) sui trasporti esterni e la continuità territoriale. Consulente scientifico dell’ENAC in materia di continuità territoriale e consulente dell’Autorità Portuale di Cagliari e di Olbia.

Ricordiamo che Massimo Deiana nel mese di novembre del 2011 presentò ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale della Sardegna, contro la nomina alla presidenza dell’Autorità Portuale di Cagliari del senatore Piergiorgio Massidda, chiamando in causa anche il ministero delle Infrastrutture che la decise, l’Autorità portuale di Cagliari, la Regione Sardegna, la Camera di Commercio di Cagliari, la provincia di Cagliari ed i comuni di Cagliari, Capoterra e Sarroch, ritenuti tutti responsabili di aver violato le procedure, nominando una persona priva della comprovata esperienza e quindi dei requisiti richiesti dalla legge.

Il Tribunale Amministrativo Regionale, in prima istanza, aveva rigettato il ricorso di Massimo Deiana che non si è dato però per vinto ed ha ricorso ulteriormente al Consiglio di Stato, che il 26 settembre 2013 ha emesso la sentenza, annullando la nomina di Piergiorgio Massidda alla presidenza dell’Autorità portuale di Cagliari.

Da allora l’Autorità Portuale è rimasta senza presidente, retta da un commissario straordinario, il comandante della Capitaneria di porto di Cagliari, dal 13 dicembre 2011 il capitano di vascello Vincenzo Di Marco, al quale il 3 settembre 2015 è subentrato il capitano di vascello Roberto Isidori.

Dopo la nomina a presidente dell’Autorità portuale unica della Sardegna, Massimo Deiana lascerà quella di assessore regionale dei Trasporti, incarico che rimetterà nelle mani del governatore Francesco Pigliaru che a breve dovrà nominare il sostituto.

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Sono state assegnate le presidenze delle dieci commissioni consiliari permanenti del comune di Cagliari. Ad eleggerli sono stati i componenti delle stesse commissioni riuniti nei giorni scorsi nel Palazzo Civico di via Roma per compiere il loro primo e formale adempimento. «Da questa settimana tutte le attività del Consiglio comunale potranno quindi riprendere “a pieno regime”, perché “il loro ruolo non è soltanto formale” – ha sottolineato il presidente Guido Portoghese – ma piuttosto di supporto concreto all’Aula”. E anche rispetto alla Giunta svolgono una “funzione propositiva”».

Nello specifico la lista dei consiglieri comunali che guideranno le nove commissioni è la seguente:
– Commissione Patrimonio, Politiche della casa e Mobilità: presidente Fabrizio Salvatore Marcello (gruppo Partito Democratico), vicepresidente Alessio Mereu (gruppo Fratelli d’Italia).
– Commissione Personale e Affari generali: presidente Roberto Tramaloni (gruppo Casteddu pro s’indipendentzia), vicepresidente Peppino Calledda (gruppo Movimento 5 Stelle).
– Commissione Cultura e Verde pubblico: presidente Alessio Alias (gruppo Sinistra Ecologia Libertà), vicepresidente Loredana Lai (gruppo Popolari e Azzurri per Cagliari).
– Commissione Pubblica istruzione, Sport e Politiche giovanili: presidente Filippo Petrucci (gruppo Misto), vicepresidente Loredana Lai.
– Commissione Pianificazione strategica e urbanistica: presidente Matteo Lecis Cocco Ortu (gruppo Partito Democratico), vicepresidente Giorgio Angius (gruppo Riformatori Sardi).
– Commissione Innovazione tecnologica, Comunicazione e Politiche per il decoro urbano: presidente Francesco Stara (gruppo Partito Sardo d’Azione), vicepresidente Piergiorgio Massidda (gruppo #cagliari16).
– Commissione Politiche sociali e salute: presidente Rita Polo (gruppo Partito Democratico), vicepresidente Alessandro Sorgia (gruppo Misto).
– Commissione Lavori pubblici: presidente Anna Puddu (gruppo Sinistra Ecologia Libertà), vicepresidente Federico Ibba (gruppo Popolari e Azzurri per Cagliari).
– Commissione Attività produttive, Turismo e Politiche delle Pari Opportunità: presidente Gabriella Deidda (gruppo Partito Sardo d’Azione), vicepresidente Stefano Schirru (gruppo Forza Italia).
– Commissione Bilancio: presidente Davide Carta (gruppo Partito Democratico), vicepresidente Maria Antonietta Martinez (gruppo Movimento 5 Stelle).
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Si è insediato questo pomeriggio il Consiglio comunale di Cagliari eletto lo scorso 5 giugno. «È un piacere osservare che questa consiliatura, rispetto alla precedente che vedeva tra i banchi soltanto di due donne, presenta invece una loro partecipazione consistente» ha esordito così il rieletto sindaco Massimo Zedda, in una sala gremita da tantissimi cittadini, giornalisti, curiosi ed ex consiglieri.

Massimo Zedda, rieletto al primo turno con il 50,87% dei voti, ha anche annunciato la nuova Giunta, composta da 9 assessori. Come vicesindaco è stata riconfermata Luisa Anna Marras (in passato è stata assessora tecnico del comune di Carbonia, in una delle giunte guidate da Antonangelo Casula), che avrà anche le deleghe alle Politiche della casa e Mobilità. Gli altri sono: Danilo Fadda, assessore al Personale e Affari generali; Paolo Frau, anche lui riconfermato ma con delega alla Cultura e Verde pubblico; Yuri Marcialis allo Sport a cui aggiunge le deleghe alla Pubblica Istruzione e Politiche giovanili; Francesca Ghirra, cede la carica di consigliera per fare l’assessora alla Pianificazione strategica e urbanistica; Claudia Medda sarà assessora alla Innovazione tecnologica, Comunicazione e Politiche per il decoro urbano; Ferdinando Secchi, consigliere fino a poco tempo fa, diventa assessore alle Politiche sociali e Salute; Giovanni Chessa, rinuncia anche lui alla carica di consigliere per la delega ai Lavori pubblici; a Marzia Cillocu è andata la carica di assessora alle Attività produttive, Turismo e Politiche alle pari opportunità. Rimarranno invece in capo al primo cittadino Polizia Municipale, Bilancio, tributi e Società partecipate e Avvocatura.

A seguito dell’ingresso in Giunta di Francesca Ghirra, Giovanni Chessa e Marzia Cillocu, i consiglieri eletti sono quindi:
– per il Partito democratico, Guido Portoghese, Fabrizio Rodin, Fabrizio Salvatore Marcello, Rita Polo, Benedetta Iannelli, Matteo Lecis Cocco Ortu, Davide Carta, Giorgia Melis, Rosanna Mura e Marco Benucci;
– per Sinistra Ecologia e Libertà, Anna Puddu, Matteo Massa, Alessio Alias ed Andrea Dettori;
– per il Partito Sardo D’Azione, Francesco Stara, Gabriella Deidda, Aurelio Lai e Monia Matta;
– per Sardegna Vera – La Base, Raffaele Bistrussi;
– per Rosso Mori, Filippo Petrucci;
– per il Partito dei Sardi, Roberto Tramaloni;
– per il Movimento 5 Stelle, Pino Calledda e Maria Antonietta Martinez;
– per Massidda Sindaco, Pierluigi Mannino e Antonello Floris più il candidato sindaco Piergiorgio Massidda;
– per Riformatori Sardi, Pierpaolo Vargiu e Giorgio Angius;
– per Fratelli D’Italia, Alessio Mereu;
– per Popolari Sardi per Cagliari, Federico Ibba;
– per Forza Cagliari, Stefano Schirru, Loredana Lai e Alessandro Balletto;
– per Nessun Dorma, Alessandro Sorgia.

Oltre al sindaco Massimo Zedda, i 34 nuovi consiglieri sono così suddivisi: 21 alla maggioranza, 11 alle liste collegate al candidato sindaco Piergiorgio Massidda e 2 al Movimento 5 Stelle. All’unanimità il Consiglio comunale ha votato Guido Portoghese come presidente, mentre a maggioranza sono stati eletti Alessandro Balletto (vicepresidente) e Aurelio Lai (vicepresidente vicario).

«Assieme alla Giunta garantirò un rapporto corretto con tutta l’Assemblea e i consiglieri per lo sviluppo della città e di tutta la comunità cagliaritana», ha assicurato in ultimo Massimo Zedda facendo riferimento anche alle nuove prospettive che si sono aperte con l’istituzione della Città Metropolitana di Cagliari.

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Pierpaolo Vargiu 6 copiaPiergiorgio Massidda 1 copia

Dopo aver raccolto l’adesione del coordinatore regionale di Forza Italia Ugo Cappellacci all’appello per l’unità, il candidato sindaco di #CA_mbia  CA_ gliari scrive a Piergiorgio Massidda: «Caro Piergiorgio, le coalizioni civiche stanno svolgendo un ruolo determinante, coinvolgendo tanti cagliaritani prima lontani dal l’impegno diretto, che vogliono generosamente mettersi al servizio della propria comunità per il grande progetto di innovazione e radicale cambiamento per cui ci battiamo. Noi due – che non siamo “nuovi della politica”- abbiamo la responsabilità di portare la “gente nuova” alla guida della città. Non possiamo sprecare l’occasione: la nostra disponibilità a fare un passo indietro, diventa un grande passo avanti per la vittoria delle idee in cui crediamo. Per questo motivo ti chiedo di incontrarci tra noi, ma anche con le forze politiche di ispirazione liberale, per verificare se possiamo trovare le condizioni per presentate un’alleanza comune per Cagliari, con unico programma e unico candidato sindaco».

Qui sotto il testo integrale della lettera.

«Caro Piergiorgio,

Le elezioni di Cagliari sono imminenti e non c’è più tempo da perdere.

La amministrazione che oggi governa la città si è dimostrata totalmente inadeguata.

Non le contestiamo l’incapacità di rifare selciati e di proporre rotatorie.

Le contestiamo l’assoluta assenza di un progetto sulla identità della città, che produca opportunità, cultura d’impresa e nuovi posti di lavoro, che salvino Cagliari dal destino di desertificazione a cui sembra condannata.

Non c’è dubbio che altri cinque anni di questa amministrazione piatta e senza anima sarebbero un disastro per la città.

Le coalizioni che noi guidiamo lo hanno capito.

E hanno fatto un lavoro straordinario e indispensabile, che la politica non era in grado di fare.

Noi siamo entrati nelle case dei cagliaritani, di quelli che non si sono mai occupati di amministrazione e gli abbiamo detto la verità: la politica è esausta, ha perso credibilità. 

Da sola, la politica non ce la fa più: oggi c’è bisogno che tutti i cagliaritani di buona volontà e di capacità “ci mettano la faccia” per contribuire al cambio di marcia che permetta a Cagliari di vivere, senza accontentarsi di sopravvivere.

Stiamo entrambi lavorando come matti, da tempo: grazie all’aiuto dei tanti che stanno al nostro fianco, credo che possiamo essere orgogliosi del messaggio che abbiamo lanciato e dell’entusiasmo che siamo riusciti ad accendere.

Ma ora ci aspetta il passaggio più difficile.

Ciascuno di noi è pronto a servire – da sindaco – la propria comunità: siamo percepiti come guida dai tanti cagliaritani straordinari che abbiamo coinvolto e ci stanno seguendo.

Ma siamo entrambi consapevoli che non possiamo dividere le nostre forze e neppure assumere atteggiamenti sprezzanti verso la parte sana della politica, che sta dimostrando di aver capito il valore aggiunto dell’impegno civico che noi e le nostre coalizioni incarniamo.

Noi non siamo in campo per una battaglia di testimonianza: vogliamo e dobbiamo vincere le elezioni!

E non vogliamo vincere per soddisfare il nostro desiderio di essere personalmente utili a Cagliari, che pure è assolutamente legittimo.

Vogliamo invece che vinca il progetto di cambiamento radicale che è la nostra bandiera, perché abbiamo capito che non è più sufficiente “cambiare le carte in tavola”:

il tavolo “va rovesciato” e Cagliari e i cagliaritani devono prepararsi ad una vera rivoluzione, che ci porti fuori dal circolo vizioso dell’assistenza e della rassegnazione, che ci sta togliendo l’aria per respirare.

Nel lavoro che abbiamo fatto sinora, abbiamo entrambi dimostrato grande generosità e ci siamo appellati ad altrettanta generosità dei cagliaritani “civici” verso la propria comunità.

Ora, spetta a noi due essere generosi sino in fondo!

Dobbiamo essere entrambi disponibili al personale passo indietro che serve per vincere, per unire le nostre forze a quelle di chi crede nel progetto di cambiamento per cui noi ci battiamo.

Ce lo chiede Cagliari, ce lo chiede la città che entrambi amiamo sul serio, ce lo chiedono i tanti cagliaritani che abbiamo coinvolto e coinvolgeremo nel nostro lavoro.

Divisi, rischieremmo di non essere compresi.

Uniti, vinceremo e faremo vincere i cagliaritani.

E – con le maniche rimboccate- partiremo tutti insieme per l’impresa di cambiare la città…..e la Sardegna intera!

Per questo motivo ti chiedo di incontrarci tra noi, ma anche con le forze politiche di ispirazione liberale, per verificare se possiamo trovare le condizioni per presentare un’alleanza comune per Cagliari, con unico programma e unico candidato sindaco».

Pierpaolo Vargiu

Venerdì 8 maggio, alle 10.30, nel centro congressi “Cervo Hotel”, prende il via il primo “forum del lusso possibile”. L’iniziativa, promossa da Federagenti (la federazione di tutti gli agenti marittimi italiani) mette a confronto politici, operatori e economisti sul tema del turismo e della nautica.

I lavori saranno aperti dagli interventi di saluto delle autorità e conclusi dal presidente nazionale di Federagenti, Michele Pappalardo. Tra gli interventi si segnalano quelli della direttrice del “Grisogono Group”, Chantal Montanarella; del presidente della Confcommercio di Olbia, Pasquale Ambrosio; del presidente della “Cagliari free zone”, Piergiorgio Massidda e del senior director della “Deloitte Financial Advisory” Tommaso Anastasi.

Il tema dal “lusso al mare” sarà, invece, al centro della tavola rotonda moderata dal giornalista di Rai2, Maurizio Martinelli, ed alla quale partecipano il rappresentante della “Italian Yacht Master”, Alessandro Sasso; il presidente della “Rete dei porti”, Franco Cuccureddu; il presidente di “Assonautica”, Italo Senes; il past president degli agenti marittimi della Sardegna, Giancarlo Acciaro; il presidente di “Navigo Sardegna”, Renato Azara e Roberto Giorgi, presidente di “Faser Yacht”.

Giovanni Gasperini, presidente della sezione yacht di Federagenti, illustrerà i risultati di uno studio realizzato dall’associazione degli agenti marittimi dal titolo: “Mega yacht, la rotta del tesoro”, mentre il sociologo Paolo Crepet interverrà con un a relazione che tratta “l’invidia del lusso”.

Porto Cervo

E’ già polemica sulla scelta del nuovo presidente dell’Autorità portuale di Cagliari. Ad accenderla è Ignazio Locci, consigliere regionale del gruppo di Forza Italia Sardegna. «Secondo alcune indiscrezioni – dice Ignazio Locci – Chicco Porcu potrebbe essere nominato al vertice dell’Autorità portuale di Cagliari. L’idea che l’ex consigliere regionale del Partito democratico ricopra quell’incarico, per il quale sono richieste professionalità e competenze specifiche in materia, solleva almeno qualche perplessità. L’ex consigliere ha la conoscenza necessaria per occuparsi di trasporti marittimi? Va bene che i renziani – lo sanno tutti – sono più preparati e capaci degli altri per definizione – aggiunge Locci -, ma non mi pare che Porcu, stando al suo curriculum, possegga i requisiti disposti dalla legge.»

«Ma nell’ipotesi in cui Chicco Porcu fosse realmente la prima scelta del governo, sarebbe lecito aspettarsi un intervento dinanzi al Tar dell’Assessore regionale ai Trasporti Massimo Deiana, così come aveva fatto in occasione della nomina di Piergiorgio Massidda all’Autorità del porto di Cagliari. Il professor Deiana, infatti, aveva presentato ricorso in quanto nel curriculum di Massidda aveva ravvisato l’assenza dei requisiti richiesti dalla legge. E anche se Porcu è un renziano che tutto può, le norme dicono che non ha le competenze necessarie. Esattamente – conclude Ignazio Locci – come stabilito da Consiglio di Stato e Cassazione per Piergiorgio Massidda.»

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convegno Fiscalita e sviluppo Regionale 28 giugno

“Potestà fiscale regionale e sviluppo locale. Vincoli e opportunità del diritto UE” è il titolo del convegno che si terrà sabato 28 giugno, a partire dalle 9,30, presso Villa Siotto, a Sarroch.

Il convegno è organizzato dallo Studio Fantozzi e Associati, in collaborazione con il comune di #Sarroch e con la piattaforma AiutidiStato.org .

L’obiettivo è quello di creare un  laboratorio di normazione “compatibile”, nel quale si esplorino, di concerto con le autorità regionali, nazionali comunitarie, le opportunità e i limiti di una fiscalità regionale orientata allo sviluppo.

I lavori saranno aperti dal sindaco di Sarroch Salvatore Mattana. Seguiranno i saluti dell’assessore regionale della Programmazione, Raffaele Paci, del presidente di “Cagliari Free Zone s.c.p.a.”, Piergiorgio Massidda, e del vicepresidente di Confindustria della Sardegna meridionale, Nicola Palomba. I lavori saranno suddivisi in tre sezioni: “Il riparto della potestà fiscale tra Regione, Stato e Unione europea”, “Non solo zona franca: aiuti di Stato e principi fiscali dei trattati Ue” e “Non solo zona franca: accise, iva e dogane”.

I lavori si concluderanno con l’intervento di Augusto Fantozzi, rettore dell’università telematica Giustino Fortunato.