28 March, 2024
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I 32 candidati più votati in Sardegna con oltre 3.000 preferenze.

  1. Desirè Manca (Movimento 5 Stelle 2050) – Circoscrizione di Sassari 8.010 preferenze
  2. Giuseppe Meloni (Partito Democratico) – Circoscrizione di Olbia Tempio 6.751 preferenze
  3. Giovanni Chessa noto Gianni (Partito Sardo d’Azione) – Circoscrizione di Cagliari 5.683 preferenze
  4. Piero Comandini (Partito Democratico) – Circoscrizione di Cagliari 5.516 preferenze
  5. Antonello Peru (Sardegna al Centro 20Venti) – Circoscrizione di Sassari 5.330 preferenze
  6. Ivan Piras (Forza Italia) – Circoscrizione di Cagliari 5.059 preferenze
  7. Gianfranco Mariano Lancioni noto Nanni (Partito Sardo d’Azione) – Circoscrizione di Cagliari 4.711 preferenze
  8. Stefano Schirru (Alleanza Sardegna Partito Liberale Italiano) – Circoscrizione di Cagliari 4.670 preferenze
  9. Aldo Salaris (Riformatori Sardi) – Circoscrizione di Sassari 4.611 preferenze
  10. Antonio Spanu (Partito Democratico) – Circoscrizione di Sassari 4.479 preferenze
  11. Emanuele Cera (Fratelli d’Italia) – Circoscrizione di Oristano 4.422 preferenze
  12. Francesca Fadda (Partito Sardo d’Azione) – Circoscrizione di Cagliari 4.171 preferenze
  13. Alessandro Pilurzu (Partito Democratico) – Circoscrizione di Carbonia Iglesias 4.090 preferenze
  14. Angelo Cocciu (Forza Italia) – Circoscrizione di Olbia Tempio 3.805 preferenze
  15. Valter Piscedda (Partito Democratico) – Circoscrizione di Cagliari 3.788 preferenze
  16. Alberto Urpi (Sardegna al Centro 20 Venti) – Circoscrizione del Medio Campidano 3.774 preferenze
  17. Maria Laura Orrù (Alleanza Verdi e Sinistra) – Circoscrizione di Cagliari 3.680 preferenze
  18. Camilla Gerolama Soru (Partito Democratico) – Circoscrizione di Cagliari 3.600 preferenze
  19. Marcello Fabrizio Salvatore (Partito Democratico) – Circoscrizione di Cagliari 3.512 preferenze
  20. Gianluigi Rubiu (Fratelli d’Italia) – Circoscrizione di Carbonia Iglesias 3.478 preferenze
  21. Ignazio Locci (Fratelli d’Italia) – Circoscrizione di Carbonia Iglesias 3.294 preferenze
  22. Piero Maieli (Partito Sardo d’Azione) – Circoscrizione di Sassari 3.251 preferenze
  23. Edoardo Tocco (Forza Italia) – Circoscrizione di Cagliari 3.218 preferenze
  24. Fausto Piga (Fratelli d’Italia) – Circoscrizione di Cagliari 3.186 preferenze
  25. Carla Fundoni (Partito Democratico) – Circoscrizione di Sassari 3.185 preferenze
  26. Salvatore Corrias (Partito Democratico) – Circoscrizione dell’Ogliastra 3.184 preferenze
  27. Elisabetta Di Bernardo nota Betti (Partito Democratico) – Circoscrizione di Carbonia Iglesias 3.170 preferenze
  28. Andrea Tunis (Riformatori Sardi) – Circoscrizione di Carbonia Iglesias 3.133 preferenze
  29. Maria Masala (Fratelli d’Italia) – Circoscrizione di Sassari 3.121 preferenze
  30. Marco Tedde (Forza Italia) – Circoscrizione di Sassari 3.110 preferenze
  31. Ivana Russu (Partito Democratico) – Circoscrizione di Olbia Tempio 3.074 preferenze.
  32. Alfonso Marras (Partito Sardo d’Azione) – Circoscrizione di Oristano 3.032 preferenze

Nella foto di copertina Desirè Manca, la candidata più votata per l’elezione del XVII Consiglio Regionale della Sardegna.

 

Sette consiglieri regionali, Fabio Usai, Francesco Paolo Mula, Stefano Schirru, Gianfranco Mariano Lancioni, Alfonso Marras, Domenico Gallus, Piero Maieli, hanno presentato un’interrogazione con richiesta di risposta scritta, all’assessore regionale dell’Industria, Anita Pili, sull’adeguamento degli statuti dei consorzi industriali provinciali sardi e sulla conferibilità e compatibilità, negli stessi, degli incarichi nei C.D.A. 

Onde evitare un utilizzo scorretto di risorse pubbliche tale da poter configurare danno erariale; rilevato che ancora oggi gli enti non hanno ottemperato a quanto urgentemente richiesto dall’Amministrazione regionale, poiché previsto dalla vigente legge, per cui sussisterebbero le condizioni per un eventuale commissariamento degli stessi; i sette consiglieri regionali chiedono di interrogare l’assessore regionale dell’Industria, Anita Pili, affinché illustri le iniziative amministrative adottate (e ancora da adottare) dal suo Assessorato, allo scopo di ripristinare le condizioni di legittimità e operatività, con l’adeguamento degli statuti ed il rispetto della normativa vigente in merito alla conferibilità e compatibilità degli incarichi di componente nei C.D.A., nei consorzi industriali provinciali della Sardegna.

La Quinta commissione del Consiglio regionale, presieduta da Piero Maieli ha dato il via al confronto, in vista dell’istituendo tavolo tecnico, sulle problematiche del comparto agropastorale in ordine alla Pac 2023-2027. Il
Aprendo i lavori, Piero Maieli ha invitato le associazioni di categorie e la rappresentanza del movimento spontanei dei pastori (presenti in audizione) a fornire elementi e dati utili per argomentare le rivendicazioni del mondo dell’allevamento in Sardegna. Sul punto, i consiglieri dei gruppi delle opposizioni (Gianfranco Satta, Progressisti; Salvatore Corrias, Pd ed Alessandro Solinas, M5S) hanno espresso perplessità, insistendo sull’opportunità di formulare quesiti e, dunque, ottenere risposte, dai tecnici presenti alla seduta, ad incominciare dal direttore generale dell’assessorato regionale dell’Agricoltura.
Fabio Pisu ​e Gianuario Falchi hanno riaffermato le ragioni della protesta del movimento dei pastori, contestando l’operato della Regione nelle fasi di confronto della programmazione della Pac e ribadendo una perdita netta di risorse di circa 23 milioni di euro l’anno. «La Pac penalizza l’intera Sardegnaqueste le loro parolee non solo il comparto agropastorale, ad incominciare dall’ovicaprino, e attendiamo di capire se la Regione sarà al nostro fianco». Sulla stessa lunghezza d’onda l’intervento di Roberto Congia (Liberi agricoltori) che ha sottolineato l’importanza e la strategicità del comparto dell’allevamento nell’Isola.
«Un ruolo più politico della commissione consiliare», è stato l’auspicio del presidente di Legacoop, Claudio Atzori che non ha mancato di rimarcare l’assenza delle organizzazioni professionali. «La nuova Pac può essere ancora modificata ha spiegato Claudio Atzori – e la programmazione regionale non può sopperire agli errori comunitari sulla programmazione agricola». «La poco soddisfacente qualità della spesa in agricoltura», è stata invece al centro dell’intervento del presidente di Agci Sardegna, Sergio Cardia, che ha detto «di voler conoscere quale sia la prospettiva dell’agricoltura sarda, alla luce anche della mancanza di un quadro chiaro per la destinazione degli interventi.»
Sollecitato dai consiglieri regionali delle opposizioni il direttore generale dell’assessorato, Agostino Curreli, ha chiarito i principali rilievi mossi nel corso delle audizioni, riconoscendo una riduzione, al livello europeo, delle risorse destinate alla nuova Pac nella misura del 15% (circa 34 milioni) e ricordando l’anomalia, conseguente alla crisi pandemica da Covid.
Piero Maieli ha quindi richiesto a tecnici e dirigenti dell’assessorato, delle agenzie Laore, Agris e Argea, la predisposizione di una relazione puntuale e circostanziata sull’argomento, così da poter essere sottoposta alla discussione nella prossima riunione della commissione convocata sul tema.

Antonio Caria

Le commissioni Ambiente ed Attività produttive del Consiglio regionale, riunite in seduta congiunta sotto la presidenza di Piero Maieli (Psd’Az) e con la partecipazione dell’assessore dell’Industria Anita Pili, hanno audito il sindaco di Portoscuso Ignazio Atzori ed il vice Giorgio Alimonda sul progetto presentato dalla Snam per la sistemazione della gasiera da 140.000 metri cubi sulla banchina Est del porto di Portoscuso.
Sul progetto il comune di Portoscuso ha da tempo espresso una posizione contraria, «non per motivi ideologici hanno precisato Ignazio Atzori e Giorgio Alimonda -, quanto perché, anche dal punto di vista tecnico, appare irrealizzabile ed aggraverebbe la già difficile situazione del porto».
«Infatti hanno sostenuto -, l’area portuale non sarebbe praticabile per navi gasiere di quelle dimensioni, senza un radicale intervento di dragaggio dei fondali (occorrerebbe scendere dagli attuali 4 ai 12 metri di pescaggio) per il quale, a fronte di un costo ipotizzato superiore ai 40 milioni di euro, non c’è copertura finanziaria né viene indicato il soggetto attuatore. Il porto inoltre, hanno ricordato sindaco e vice sindaco di Portoscuso, avrebbe poi bisogno di altre opere molto consistenti (dai 20 ai 24 milioni di euro), per quanto riguarda il banchinamento e le infrastrutture di servizio.»
«E’ vero che le aziende del territorio, come Eurallumina e Sider Alloys, hanno necessità di energiahanno aggiunto Ignazio Atzori e Giorgio Alimonda -, ma questo problema può essere risolto con la realizzazione di un piccolo deposito costiero, non certo con un mega impianto che alla fine determinerebbe un livello del prezzo del gas fra i più alti d’Italia.
C’è poi da considerare la questione ambientale, per l’impatto del nuovo impianto sulla sicurezza e la salute dei cittadini, in un territorio che ha già pagato un prezzo molto pesante agli insediamenti industriali, con vaste aree contaminate dalla presenza di metalli pesanti e non ancora bonificate. Chiediamo perciò più attenzione alle istituzioni regionali – hanno concluso Ignazio Atzori e Giorgio Alimonda -, ed appena possibile presenteremo precise richieste anche al nuovo governo nazionale, per la ricerca condivisa di soluzioni alternative.»
Sui rapporti col Governo si è soffermata anche l’assessore Anita Pili, che ha ribadito il parere contrario della Regione al Dpcm, parere espresso con chiarezza anche al ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, nel confronto istituzionale che ha preceduto il varo del decreto. A nostro giudizio, ha affermato Anita Pili, al Sulcis servono un progetto compatibile con il territorio e la revisione del decreto: su questo, saremo sempre al fianco degli Enti locali interessati, auspicando che il nuovo governo tenga conto delle nostre buone ragioni.
Nel successivo dibattito hanno preso la parola i consiglieri regionali Alessandro Solinas (M5S), Maria Laura Orrù (Progressisti), Valter Piscedda (Pd) e Michele Ennas (Lega).
La commissione ha poi deciso di avviare un ciclo di audizioni e di effettuare un sopralluogo a Portoscuso.

La commissione Sanità, presieduta da Domenico Gallus (Udc-Cambiamo) ha dedicato una seduta alle audizioni dell’assessore Mario Nieddu e dei vertici dell’Ats su una serie di problemi più volte all’attenzione del Consiglio regionale, per iniziativa di diversi gruppi consiliari.
Il primo argomento affrontato è stato quello delle strutture residenziali (o comunità) integrate, nelle quali possono essere accolte persone non autosufficienti o con esigenze educative e relazionali di carattere intensivo (disabilità gravi, disturbi mentali, disagio minorile)
Si tratta quindi di strutture che, al di là dei requisiti minimi fissati dalla legge, devono possedere caratteristiche specifiche il più possibile adatte alle differenti tipologie degli ospiti.
In attesa della definizione dei nuovi requisiti, che saranno oggetto di una specifica delibera della Giunta regionale previo parere della commissione, le strutture residenziali integrate hanno dovuto superare una fase difficile a causa dell’emergenza Covid che ha reso necessario il reclutamento straordinario di personale medico ed infermieristico e l’incremento della presenza degli Oss.
E’ stata poi affrontata, su richiesta del capogruppo del M5S Michele Ciusa, la questione dei supporti ai pazienti diabetici. L’assessore Mario Nieddu, dopo aver premesso che le risorse messe a disposizione dalla Regione sono sufficienti, ha annunciato la prossima pubblicazione di un bando di gara che permetterà l’accesso agli strumenti tecnologici più avanzati, compresi i sensori non “freestyle”.
Successivamente, la commissione si è occupata su richiesta del vice presidente Daniele Cocco (Leu) della parziale stabilizzazione dei medici veterinari “dirigenti”, che ha interessato solo 10 professionisti a fronte di un fabbisogno complessivo di 31 unità. Sul punto hanno preso la parola numerosi consiglieri regionali (Antonello Peru e Giorgio Oppi di Udc-Cambiamo, Gianfranco Ganau del Pd, Piero Maieli del Psd’Az, Francesco Agus dei Progressisti, Desirè Manca del M5S, Giovanni Antonio Satta (Misto), Giuseppe Talanas di Fi e Antonio Mundula di Fdi.
Il vice presidente Daniele Cocco, in particolare, ha lamentato con forza le tante anomalie di una procedura che, a suo giudizio, è andata avanti per troppo tempo per poi concludersi negativamente, pur partendo da una base documentale chiara e completa e da indirizzi comuni della commissione e del Consiglio.
A nome dell’Ats, il dottor Carlo Murru ha affermato che il dato del fabbisogno di personale è sempre in evoluzione ed ha assicurato che l’estensione della “platea” degli eventi diritto ai possessori dei requisiti fino alla data del prossimo 30 giugno, consentirà l’aumento delle stabilizzazioni attraverso la revisione del piano di fabbisogno ed un bando. La commissione ha ottenuto la verifica a breve scadenza di tale impegno entro (come ha precisato il presidente Domenico Gallus) i prossimi 7/10 giorni.
Inoltre, ancora su richiesta del capogruppo del M5S Michele Ciusa, si è parlato delle indennità infrasettimanali da corrispondere ai dipendenti dell’azienda Brotzu. Il direttore dell’assessorato Marcello Tidore ha risposto che è in corso una verifica tecnico-giuridica con lo scopo di arrivare ad un intervento stabile, anche alla luce di alcune sentenze in materia della Corte dei Conti del Friuli Venezia Giulia.
Desirè Manca, sempre del M5S, ha portato all’attenzione della commissione la carenza dei pediatri di libera scelta nel Sassarese. Nella conferenza Stato-Regioni, ha replicato il dg dell’assessorato Marcello Tidore ricordando che si tratta di un problema molto presente nei territori, si stanno valutando soluzioni alternative temporanee come l’affidamento di incarichi ed il prolungamento dei “massimali” per la fascia da 0 a 6 anni.

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La consigliera regionale Elena Fancello, ex Movimento Cinque Stelle e ora al Gruppo Misto, ha aderito al Partito Sardo d’Azione. Ad annunciare l’ingresso nel partito sono stati gli stessi Franco Mula, Nanni Lancioni, Piero Maieli, Giovanni Satta, Stefano Schirru e Fabio Usai.
«I consiglieri esprimono grande soddisfazione per il nuovo ingresso, la scelta effettuata dell’onorevole Fancello, infatti, è stata accolta con grande entusiasmo. Lo spessore politico e umano che caratterizza l’on. Fancello – aggiungono i consiglieri sardisti – apporterà un importante contributo all’azione politica della maggioranza e di tutto il Consiglio regionale.»
Antonio Caria

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La commissione Trasporti e Lavori pubblici, presieduta da Giovanni Talanas (Forza Italia) si riunirà martedì 30 giugno alle 10.30 per esprimere il parere sul Dl n. 162 in materia di azioni di sostegno al sistema economico regionale nel dopo emergenza Covid. Per le parti di competenza riferiranno gli assessori dei Trasporti Giorgio Todde e dei Lavori pubblici Roberto Frongia.

Sempre martedì ma alle 11.00, la commissione Attività produttive presieduta da Piero Maieli (Psd’Az) riprenderà la discussione sulla proposta di legge n. 177 riguardante il settore turistico e del Testo unificato sull’energia.

Nella stessa giornata, ma nel pomeriggio alle 17.00, la commissione Bilancio, presieduta da Valerio De Giorgi (Misto), riprenderà i suoi lavori con all’ordine del giorno il parere sulla riprogrammazione in forma semplificata delle risorse europee del ciclo 2014-2020, nel quadro delle misure di contrasto all’emergenza Covid. A seguire, saranno esaminati il Dl n. 167 sul riconoscimento dei debiti fuori bilancio, il Dl n. 171 sulle misure a sostegno del sistema produttivo regionale per fronteggiare l’emergenza Covid e la proposta di legge n. 144 in materia di interventi a favore delle attività commerciali (esenzione del pagamento della tassa o canone per l’occupazione del suolo pubblico e compensazioni ai Comuni per i mancati introiti).

Giovedì alle 10.00, la commissione Sanità, presieduta da Domenico Gallus (Udc-Cambiamo), dovrà esprimere il parere di competenza sul Dl n. 162 riguardante le azioni di sostegno al sistema econmico regionale. Successivamente, proseguirà il lavoro sulla riforma sanitaria (in programma l’esame degli emendamenti). La commissione ha calendarizzato sedute anche per il pomeriggio ed i giorni successivi.

Ancora giovedì 2 luglio, alle 10.30, la commissione Lavoro presieduta da Alfonso Marras (Riformatori sardi) sarà impegnata in una seduta congiunta con la commissione Attività produttive, presieduta da Piero Maieli (Psd’Az) per l’esame del disegno di legge n.162 sulle azioni di sostegno al sistema economico regionale nel dopo-emergenza Covid.

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La commissione Autonomia, presieduta da Pierluigi Saiu (Lega) riprenderà i suoi lavori martedì 23 giugno, alle 10.00, con l’esame finale del Testo unificato sull’inquadramento del personale dell’Agenzia Forestas.
Sempre martedì, alle 10.00, riunione anche della commissione Bilancio, presieduta da Valerio De Giorgi. In calendario una serie di argomenti: il parere sulla delibera di Giunta 31/30 del 18 giugno scorso sulla riprogrammazione semplificata delle misure di contrasto all’emergenza Covid, il Dl n. 167 in materia di riconoscimento di debiti fuori bilancio, il Dl sulle misure di sostegno al sistema economico regionale (qualora pervenuto), le proposte di legge nn. 144 e 145 sul sostegno alle attività commerciali attraverso l’esenzione dal pagamento della tassa di occupazione del suolo pubblico.
Ancora martedì alle 10.00, riunione per la commissione Sanità, presieduta da Domenico Gallus (Udc-Cambiamo!). All’ordine del giorno la riforma sanitaria (Dl n. 112 e Pl n. 121), il Dl n. 162 sul sostegno al sistema economico regionale per le parti di competenza, e il Dl n. 127 sulle politiche sociali. I lavori proseguiranno alle 15.30 e nelle giornate successive.
Il giorno dopo (mercoledì) alle 15.30 le commissioni Lavoro ed Attività produttive in seduta congiunta, presiedute rispettivamente da Alfonso Marras (Riformatori sardi) e Piero Maieli (Psd’Az) saranno impegnate nel Dl n. 162 riguardante il sostegno al sistema economico della Sardegna nel dopo epidemia Covid-19.

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Le Commissioni “Lavoro”  ed “Attività produttive”, riunite in seduta congiunta, hanno concluso nel pomeriggio il ciclo di audizioni sul disegno di legge “Salva Sardegna” predisposto dalla Giunta regionale. I due parlamentini, presieduti da Alfonso Marras e Piero Maieli hanno sentito i rappresentanti delle associazioni agricole e delle cooperative.

Da tutti è arrivato l’invito ad una verifica puntuale degli obiettivi a cui destinare le risorse (circa 160 milioni di euro) e a una semplificazione delle pratiche burocratiche per consentire alle imprese di beneficiare immediatamente degli stanziamenti.

«Mi auguro che i tempi per l’erogazione dei fondi siano celeriha detto il presidente di Coldiretti Battista Cualbu – altrimenti si rischia di vanificarne gli effetti. Chiediamo alla Giunta e al Consiglio di predisporre un cronoprogramma con l’indicazione delle risorse e dei settori a cui saranno destinate». Il rappresentante di Coldiretti è poi entrato nel dettaglio del provvedimento segnalando alcune criticità e avanzando proposte operative: «Su alcune partite, come il ristoro dei danni da calamità naturali,  gli agricoltori attendono lo sblocco di fondi già impegnati. Questo provvedimento, che prevede tra l’altro di anticipare le somme dovute, mette una pezza ma non risolve il problema. Servono tempi certi».

Positivo il giudizio sulle misure per facilitare l’accesso al credito (6 milioni di euro) e sul Fondo “Resisto” (sovvenzioni dirette alle imprese e ai lavoratori autonomi  per 65 milioni di euro). Su quest’ultimo punto, Cualbu ha auspicato che le risorse arrivino ai settori più colpiti dall’emergenza Covid: agrituristico, vitivinicolo, suinicolo e florovivaistico. Bene, infine, le disposizioni sull’acquisto di formaggi per gli indigenti (5 milioni di euro): «La misura ha un duplice scopo: favorire il consumo di prodotti nostrani e aiutare i nuclei familiari in difficoltà».

Molto critici gli interventi degli altri rappresentanti delle associazioni di categoria Luca Sanna (Confagricoltura), Pietro Tandeddu (Copagri) e Francesco Erbì (Cia).

Il primo ha definito “vergognoso” l’operato delle agenzie agricole regionali nella istruttoria delle pratiche per gli aiuti in agricoltura. «Il provvedimento della Giunta contiene misure positive ma la vera partita si gioca su un altro fronteha sottolineato Luca Sannaci sono fondi già stanziati per 100 milioni di euro. Se si sbloccassero queste pratiche si rimetterebbe in moto un intero settore». Saba ha quindi chiesto al Consiglio un atto di coraggio: «La Regione spende 300 milioni di euro per tenere in piedi la macchina burocratica delle agenzie e  dei vari enti per l’agricoltura, ai lavoratori dei campi ne vengono trasferiti solo 30 ha affermato Luca Sabaper 50mila addetti del settore, la spesa media annuale è di 500 euro. Ogni dipendente pubblico assegnato al disbrigo delle pratiche costa alla Regione 100mila euro all’anno. C’è qualcosa che non quadra. La nostra delusione sul funzionamento della macchina amministrativa è fortissima».

Pietro Tandeddu (Copagri) ha invece puntato l’indice sull’azione della Giunta: «Questo provvedimento è stato annunciato due mesi fa e noi lo abbiamo avuto a disposizione solo da pochi giorni. Lamentiamo l’assoluta mancanza di concertazione con le parti socialiha detto il direttore di Copagri – è un atteggiamento poco trasparente». Pietro Tandeddu ha poi espresso un giudizio totalmente negativo sull’operato dell’assessore all’Agricoltura Gabriella Murgia: «E’ inadeguata al ruolo che ricopre, assume impegni che non mantieneha detto senza mezzi termini Pietro Tandeddusi continua a ragionare sull’emergenza. Manca una visione strategica su come programmare il futuro dell’agricoltura». Dopo essere entrato nel merito del “Salva Sardegna”, Pietro Tandeddu ha invitato le Commissioni a prestare più attenzione a ciò che succede in Europa: «Arriveranno nuove risorse dall’Ueha conclusola Sardegna cosa propone? Qual è la discussione in atto sul Fondo agricolo europeo?».

L’assoluta mancanza di concertazione è stata stigmatizzata anche dal presidente regionale della Cia Francesco Erbì: «Non siamo stati coinvolti, il presidente Solinas aveva promesso l’istituzione di una cabina di regia per l’agricoltura ma l’impegno è stato disatteso». Il presidente della Cia ha poi evidenziato alcune criticità del “Salva Sardegna”: «C’è molta confusione, si pensa di utilizzare risorse senza una logica, in alcuni casi con decisioni giuridicamente discutibiliha detto Francesco Erbì – il rischio è che alcuni capitoli vengano cassati dall’Unione Europea. Nel Disegno di legge manca una visione strategica per lo sviluppo del settore».

Critiche sul metodo scelto dalla Giunta nell’elaborazione del Disegno di legge sono state avanzate anche dai rappresentanti di Legacoop, Unicoop, Agci e Confocooperative.

«Sembra una legge fatta all’ultimo momento per accontentare tutti – ha detto il presidente di Agci Sergio Cardiamanca qualsiasi riferimento alle priorità di intervento e ai criteri per l’erogazione». Cardia ha poi segnalato il rischio che alcune misure vadano a sovrapporsi a quelle emanate dal Governo nazionale: «Apprezziamo lo sforzo della Regione ma occorre prestare più attenzione ai dettagli».

Stessa richiesta da parte del presidente di Confcooperative Fabio Onnis: «L’emergenza Covid non è finita. Ci aspettiamo un duro contraccolpo in autunno – ha affermato Fabio Onnisper questo occorre varare misure efficaci. Un esempio per tutti: i 65 milioni di euro per il fondo “Resisto” rappresentano una cifra importante. Va però definito un perimetro di fatturato e numero di dipendenti per l’erogazione delle risorse alle imprese». Fabio Onnis ha poi rivolto un appello alle Commissioni: «C’è bisogno di certezze sui tempi, occorre evitare gli errori del bando “Lavoras” con istruttorie del 2018 ancora ferme».

Secondo Claudio Atzori, presidente di Legacoop, l’emergenza Covid può rappresentare un’occasione per migliorare la competitività delle imprese e la qualità del lavoro: «Siamo in guerra, per superare le difficoltà serve il contributo di tutti, per questo ci saremmo aspettati un maggior coinvolgimento da parte dell’esecutivo regionaleha detto Claudio Atzorici sono risorse importanti come i 65 milioni per le sovvenzioni dirette. Attenti però: per soddisfare tutti servirebbe un miliardo e 700 milioni di euro. Meglio destinare quei soldi al Fondo Bei e irrobustire la dotazione per i mutui a lungo termine e a tasso zero per le imprese».

Atzori ha poi invitato i consiglieri a una riflessione più approfondita sui settori da sostenere: «E’ vero che il turismo rappresenta il 7% del Pil isolano ma non tutti gli alberghi sono uguali. C’è chi apre solo d’estate e chi tiene le strutture aperte tutto l’anno nelle zone interne. meritano tutti lo stesso trattamento?».

Dal presidente di Legacoop, infine, la richiesta di un incontro con tutte le forze politiche per approfondire, settore per settore, le questioni più importanti, affrontare la ripresa ed allinearsi alla programmazione nazionale ed europea.

 

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Il Consiglio regionale si riunirà domani, martedì 16 giugno, alle 16,00, per l’esame del disegno di legge della Giunta n. 157/A “Rinegoziazione dei mutui contratti con la Cassa depositi e prestiti e misure straordinarie per gli enti locali in materia di programmazione unitaria”.

I lavori dell’Assemblea saranno preceduti in mattinata, alle 10,30, dalla seduta della Quarta Commissione “Governo del territorio”, presieduta da Giuseppe Talanas (Forza Italia). All’ordine del giorno la proposta di legge n. 153 (Modifiche alla legge regionale 20 dicembre 2019, n. 22 “Modifiche alla legge regionale n. 8 del 2019” (Proroga di termini) e norme di interpretazione autentica del Piano Paesaggistico Regionale). I lavori proseguiranno nell’intera giornata di mercoledì 17 giugno.

Sempre mercoledì, alle ore 10,00 si riuniranno in seduta congiunta le Commissioni “Lavoro e Cultura” e “Attività produttive” guidate da Alfonso Marras (Riformatori)sardi) e Piero Maieli (Psd’Az). In programma l’esame del disegno di legge n. 162 “Legge quadro sulle azioni di sostegno al sistema economico della Sardegna e a salvaguardia del lavoro a seguito dell’emergenza epidemiologica da Covid-19” con le audizioni degli assessori regionali del Lavoro, dell’Agricoltura, della Pubblica istruzione, della Programmazione e dei Trasporti, di Unioncamere e delle Camere di Commercio.

I lavori proseguiranno nel pomeriggio, sempre in seduta congiunta, alle ore 15,30, con le audizioni dei rappresentanti di Confindustria, Confapi, Confcommercio, Confesercenti, delle organizzazioni sindacali, di Confartigianato e CNA. La Seconda e la Quinta Commissione lavoreranno anche nella giornata di giovedì 18 giugno: sul D.L n. 162 saranno sentiti i rappresentanti delle organizzazioni agricole e delle centrali cooperative.

Per mercoledì 17 giugno, infine, è convocata anche la Sesta Commissione “Salute e politiche sociali” presieduta da Domenico Gallus (Udc-Cambiamo). All’ordine del giorno l’elezione di un Segretario e l’esame del Disegno di legge n.112 e della proposta di legge n. 121 sulla riforma del sistema sanitario regionale. Saranno ascoltati i rappresentanti di CGIL, CISL, UIL, dell’Aiop (Associazione Italiana Ospedalità Privata ed i  vertici dell’Ordine professioni infermieristiche di Nuoro, Sassari, Cagliari, Oristano. I lavori proseguiranno nel pomeriggio, a partire dalle ore 15.30 ed il giorno successivo per l’intera giornata.