19 April, 2024
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Nuova iniziativa dei Riformatori sardi nei confronti del Governo per il riconoscimento delle accise non versate alla Sardegna.

«Martedì 20 novembre – dice Pietro Fois, coordinatore regionale dei Riformatori sardi – sotto il palazzo del Consiglio regionale presenteremo la nostra battaglia contro un centrosinistra che ha negato 4 miliardi di risorse certe dovuti dal Governo alla Sardegna gravanti su tutti i prodotti petroliferi fabbricati in Sardegna». 

«È una delle più grandi conquiste del popolo sardo – aggiungono i consiglieri regionali Michele Cossa, Attilio Dedoni e Luigi Crisponi – è un diritto Costituzionale sancito dall’art. 8 dello statuto. Tutto il centrodestra sia unito, basta con questa presa in giro, è una truffa nei confronti dei Sardi che deve finire. Presentiamo un emendamento alla finanziaria 2019/20, per sancire il nostro diritto.»

 

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Nel dibattito sulla scelta del candidato alla carica di governatore della nascente coalizione di centrodestra per le elezioni regionali del febbraio 2019, si inseriscono anche i Riformatori sardi.

«Bene l’impegno profuso in Sardegna dalla Lega – scrive in una breve nota il coordinatore regionale del partito Pietro Fois -, anche noi al momento giusto diremo la nostra sul candidato alla presidenza e gli assessorati (sanità compresa), abbiamo donne, uomini e competenze, ma non intendiamo comunque “prenotare” deleghe che dovranno essere il frutto di un confronto tra le forze appartenenti alla coalizione. Suggerisco di rimandare gli equilibri dell’esecutivo (Presidente escluso) a dopo il voto di febbraio – conclude Pietro Fois -, per garantire la giusta rappresentanza in Giunta legata al consenso e reale apporto espresso da ogni singola forza politica.»

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I Riformatori sardi presenteranno nella prossima finanziaria un emendamento che punta a riconoscere alla Regione gli introiti sui prodotti petroliferi lavorati in Sardegna.

Lo ha annunciato il coordinatore regionale del partito Pietro Fois, precisando che con questa decisione «ripartiamo dalla finanziaria del 2014 della Giunta Cappellacci, quando l’inserimento dei proventi delle accise nel bilancio della Regione fu approvato all’unanimità (centro sinistra compreso) sia in commissione che in Aula, scelta poi sconfessata dall’accorso sulle entrate sottoscritto col Governo da Francesco Pigliaru e Raffaele Paci, che ritirarono il ricorso davanti alla Corte Costituzionale».

«Oggi attraversiamo un passaggio storico delicatissimo – ha proseguito Pietro Fois – perché dobbiamo scegliere se batterci per un principio sacrosanto riconosciuto in Italia ed in Europa, o rassegnarci ad una Regione senza risorse che non può fare nulla per lo sviluppo dato che oltre la metà del bilancio è assorbita dalla sanità.»

All’impegno sulle accise e sul riconoscimento dell’insularità, ha concluso il coordinatore dei Riformatori sardi, «condizioneremo la nostra partecipazione alla coalizione di centro destra».

Nel dettaglio, l’emendamento dei Riformatori sardi alla prossima finanziaria dovrebbe indicare la cifra simbolica di 1 miliardo di euro anche se, in base ad alcune stime, il valore reale dei prodotti petroliferi lavorati nelle raffinerie sarde dovrebbe aggirarsi sui 5 miliardi.

«Il presidente Francesco Pigliaru e l’assessore Raffaele Paci – ha poi sottolineato il capogruppo dei Riformatori in Consiglio regionale Attilio Dedoni – per noi sono colpevoli di un atteggiamento da zerbini nei confronti dello Stato, dopo la rinuncia ad un ricorso che poteva essere vinto, anche per il precedente della Sicilia, ed avrebbe portato all’aumento strutturale delle entrate della Regione.»

«Oggi tutti partecipano ad una gara sull’autonomia – ha osservato il consigliere Michele Cossa – ma non c’è nessuna vera autonomia senza autonomia finanziaria, ecco perché quella sulle accise è la partita più importante che la Sardegna deve giocare e vincere: ora vedremo chi ci sta e chi ha veramente a cuore il futuro della Sardegna.»

«Quella sulle accise – ha ricordato il consigliere Alfonso Marras – è una battaglia storica dei Riformatori ed uno dei motivi che mi hanno spinto ad aderire al partito: una autonomia regionale dei fatti e non delle parole per fare davvero qualcosa di concreto per la Sardegna.»

Per il consigliere Luigi Crisponi, «quella dei Riformatori è una azione forte e responsabile che vuole riportare in carreggiata la Regione dopo la disastrosa inversione ad U del centro sinistra, una azione civile e di grande attualità nell’interesse dei sardi».

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Paride Reale è stato nominato commissario del circolo dei Riformatori sardi di Iglesias. La scelta è stata ratificata dal presidente, Roberto Frongia, dal coordinatore regionale, Pietro Fois e dal coordinatore provinciale, Francesco Loi.

«La nomina – si legge in una nota – è stata necessaria in virtù delle dimissioni della coordinatrice Elisabetta Medde, alla quale è stata espressa gratitudine per aver svolto negli anni un ruolo decisivo senza incertezze sulla linea politica. Il Circolo dei Riformatori riparte dai temi che interessano i cittadini: il lavoro, un nuovo sviluppo economico, una crescita culturale e civile, sicurezza e legalità. Oltre 5.300 cittadini, alle ultime amministrative, votando Valentina Pistis – conclude la nota –, hanno dichiarato di non tollerare più l’incompetenza e l’improvvisazione. Da questo risultato inizia una nuova stagione.»

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Durissimo attacco del presidente e del coordinatore regionale dei Riformatori sardi Roberto Frongia e Pietro Fois alla Giunta regionale sull’approvazione della proposta di legge n. 389 firmata da Pietro Cocco, Fabrizio Anedda, Daniele Secondo Cocco, Roberto Desini e Pierfranco Zanchetta, “Modifica della legge regionale 30 novembre 2016, n. 30, per lo svolgimento temporaneo delle attività di cui alla convenzione Ras-Ati Ifras nelle more della procedura di scelta dell’aggiudicatario del nuovo Piano per i lavoratori del Parco Geominerario storico e ambientale della Sardegna”.

«Oltre essere palesemente illecita – affermano Roberto Frongia e Pietro Fois -, mortifica le migliaia di giovani disoccupati nonché coloro i quali si trovano nelle stesse condizioni dei lavoratori dell’ATI Ifras. Igea, Ati Ifras e Parco Geominerario si sarebbero dovuti occupare di bonifiche e gestione dell’immenso patrimonio minerario. Ad oggi hanno sperperato centinaia di milioni euro senza ottenere alcun risultato. Intanto, il Sulcis Iglesiente continua a pagare un prezzo altissimo in termini ambientali. La salute dei cittadini residenti vale pochissimo, anzi nulla. Chi ha inquinato, chi continua ad inquinare e chi non ha vigilato deve pagare.»

«Lo diciamo da anni – aggiungono il presidente e il coordinatore regionale dei Riformatori sardi -: è conclamata la gravissima omissione delle istituzioni centrali e locali. Il Governatore avrebbe dovuto esercitare tutte le prerogative della Regione Sarda in materia di disciplina dell’attività mineraria imponendo all’Igea S.p.a. l’esecuzione di tutti i lavori, radicali e definitivi, per la messa in sicurezza e per il ripristino ambientale dei siti minerari dismessi. La Regione avrebbe dovuto vigilare e controllare: non è stato fatto alcunché. Anzi, la Regione, chiaramente colpevole del mancato controllo della sua società in house, ha assistito passivamente al depauperamento delle competenza dell’Igea, sancendo il suo sostanziale fallimento.»

«Agiremo in ogni sede competente – concludono Roberto Frongia e Pietro Fois -, per vedere riconosciuti i risarcimenti per i danni ambientali e perché vengano identificati gli eventuali reati derivanti dall’omissione di atti dovuti e venga finalmente tutelata la salute dei cittadini residenti.»

Il Consiglio regionale ha accettato, nella seduta di stasera, a voto segreto le dimissioni del consigliere regionale dell’Udc Felice Contu. Gli è subentrato Patrizio Buccelli, sindaco di San Vito. Il primo dei non eletti nelle liste Udc nelle elezioni 2009 risultò il giovane assessore del comune di Cagliari Paolo Carta, scomparso prematuramente alcuni mesi fa. Il decano del Consiglio è stato eletto dall’Assemblea Difensore civico. Dopo l’elezione è cominciato l’esame della Manovra Finanziaria. Sono state svolte le relazioni di maggioranza (Pietro Fois) e di minoranza (Francesco Sabatini). I lavori proseguiranno domani mattina alle 10.00.

Felicetto Contu 9Felicetto Contu 43 copia