29 March, 2024
HomePosts Tagged "Pietro Leo"

[bing_translator]

Domani, mercoledì 21 marzo, alle 11.30, la chiesa Aragonese – via Pietro Leo, Monte Urpinu – ospita la conferenza stampa di presentazione del progetto artistico 2018 della “Scuola d’Arte Drammatica di Cagliari”, che coinvolge tra l’altro gli studenti Erasmus dell’Università di Cagliari, con la direzione artistica di Elisabetta Podda (regista ed attrice di fama internazionale), teso a sviluppare a Cagliari un grande centro internazionale di divulgazione della cultura teatrale.

Alla presentazione del progetto alle testate giornalistiche prendono parte Elisabetta Podda (direzione artistica), Paolo Frau (assessore comunale alla cultura), Alessandra Carucci (pro rettore Internazionalizzazione, Università di Cagliari), Ivan Gatti (vice presidente board Esn), Lelio Lecis (presidente della Scuola e docente dei corsi Erasmus), oltre i docenti della Scuola d’Arte Drammatica.

«L’idea è quella di creare un grande centro culturale e formativo che metta Cagliari a livello delle migliori città italiane ed europee. Pensiamo – dice Elisabetta Podda – a manifestazioni e festival di spettacoli con giovani artisti diretti da registi di qualità e fama, internazionali e nazionali. Ma anche a stages e laboratori per le diverse tipologie di destinatari (per principianti di tutte le età e per professionisti. Circa dodici ex allievi sono professionisti in produzioni nazionali e altrettanti in produzioni regionali. Di recente, quattro nostri allievi sono stati accettati da prestigiose scuole italiane: Accademia d’Arte Drammatica Silvio d’Amico, Scuola del Piccolo di Milano, Scuola del Teatro Stabile di Genova e Centro Cinematografia Sperimentale di Roma, dove si specializzeranno come nella migliore tradizione della scuola. Il festival Actor Giovane, al centro del nostro progetto, dedicato ai giovani artisti della scuola diretti da registri professionisti di qualità, ha sempre maggior successo, soprattutto, nel mondo giovanile.»

[bing_translator]

La biodiversità identitaria della pecora nera di Arbus e le idee per la sua valorizzazione saranno al centro della tavola rotonda di venerdì 28 luglio ad Arbus, organizzata dall’omonimo Comune e dall’Agenzia regionale Laore, in collaborazione con Confartigianato Imprese Sardegna, e promossa dal Comitato per la biodiversità “Pecora nera di Arbus”.

L’incontro, che metterà insieme amministratori comunali, esperti, imprenditori, enti regionali ed associazioni di categoria, si svolgerà nell’ambito della “7ª Sagra della Pecora Nera di Arbus” e avrà l’obiettivo di raccogliere proposte per la costruzione di un progetto di valorizzazione di una biodiversità animale che affonda le proprie origini nella storia e nella cultura del territorio arburese a forte vocazione turistica e artigianale, oltre che agricola e agroalimentare.

Secondo i dati dell’Associazione Interprovinciale Allevatori, in tutta la Sardegna sono circa 5mila i capi di razza “Nera di Arbus” (4.693 femmine e 260 maschi) allevati in 70 aziende zootecniche (23 in provincia di Cagliari, 11 a Nuoro, 29 a Oristano e 7 a Sassari).

I lavori, che si svolgeranno nell’aula consiliare di Arbus in via Pietro Leo con inizio alle 17.00, verranno aperti dai saluti del sindaco e vicesindaco Antonello Ecca e Michele Schirru. Coordinati da Francesco Sanna, tecnico di Laore Sardegna, si susseguiranno gli interventi di Mauro Lampis, dell’Azienda Agricola Funtanazza (“Aspetti storici e culturale legati alla pecora nera di Arbus”), di Massimiliano Venusti, Tecnico di Laore Sardegna (“Idee innovative per la valorizzazione dei formaggi di pecora nera di Arbus”), Marco Floris, della Società Ideas (“Strategie di marketing turistico e territoriale legate alla pecora nera di Arbus”), Stefano Mameli, Segretario di Confartigianato Imprese Sardegna (“Quale artigianato per valorizzare i prodotti della pecora nera di Arbus”), Pietrina Atzori di San Sperate (“Esperienze di lavorazione della lana di pecora nera di Arbus”) e Antonio Marrocu, Presidente del GAL Linas Campidano (“Le strategie del PdA del GAL per valorizzare la biodiversità del territorio”).