28 March, 2024
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La quarta edizione de S’Ischola de su Trabagliu, organizzata dall’Associazione culturale LAMAS, candida Pattada ad essere pensatoio stabile delle politiche per lo sviluppo della Sardegna. Come creare lavoro? Quale e come? è il titolo scelto. Industria, artigianato, agroalimentare, turismo, economia culturale saranno i focus programmati dal pomeriggio di venerdì 12 e per il sabato 13 settembre all’Hotel La pineta nel Parco La Pineta Salvatore Pala. Lamas, col contributo della #Fondazione Banco di Sardegna ed il patrocinio del #FAI (Fondo Ambiente Italiano), intende elaborare strumenti di sviluppo immediatamente traducibili in atti concreti dall’iniziativa privata e pubblica isolana. L’evento si strutturerà in cinque incontri attivi e circolari. Gli stessi titoli degli incontri sono in chiave di domanda:

– C’è ancora spazio per l’industria? Per quale?

– L’accoglienza è il lavoro di una stagione?

– Dalla terra e dal mare quale lavoro?

– C’è ancora spazio per il sapere delle mani?

– Con la cultura si mangia?

La scelta de #S’Ischola de su Trabagliu è dettata dal volere unire alle competenze di studiosi e tecnici la diretta esperienza di artigiani, imprenditori, industriali i quali si faranno interpreti del bisogno di praticità, concretezza, operabilità necessarie per uscire dall’attuale deserto occupazionale. Un esempio concreto lo si avrà venerdì 12, alle ore 20.00, quando l’intreccio di artigianato e di arte darà vita al concerto del #Quartetto Karel che suonerà con gli strumenti ad arco del liutaio pattadese Piero Virdis. Per l’occasione saranno eseguiti brani di tre compositori che seppero, con la loro opera, rendere in musica paesaggi della Sardegna: Lao Silesu, Gavino Gabriel, Ennio Porrino.

Il Laboratorio pubblico #S’ischola de su trabagliu ha il compito di orientare i decisori specie in un momento in cui si sono rarefatti i luoghi di incontro, di partecipazione, di proposta. Come creare lavoro? Quale e come? Vuol far convergere intelligenze ed esperienze intorno ad un obiettivo il lavoro diventato la prima emergenza dell’isola. La due giorni di comunità intellettuale e sociale nel centro nord della Sardegna con oltre cinquanta contributi

dibatterà per produrre soluzioni;

elaborerà un “piano di rinascita” sociale;

discuterà di industria che non sia solo chimica di base;

creerà una rete di saperi e mondi spesso separati;

svilupperà l’idea che il lavoro non piove sui territori ma dev’essere elaborato dai territori stessi.

PROGRAMMA

Venerdì 12 settembre

Ore 16.00 Inizio lavori

Salvatore Mereu Regista Cagliari

Proiezione Transumanza

Ore 16.15 Lo stato dell’economia e del lavoro

Antonella Crescenzi Economista Ministero dell’Economia e delle Finanze Roma

Giorgio Macciotta CNEL Roma

Ore 17.00 C’è ancora spazio per l’industria? Per quale?

Introducono e coordinano

Tore Corveddu Lamas

Angelo Sini Lamas

Intervengono

Francesca Ticca Segretario Regionale UIL Sardegna Cagliari

Oriana Putzolu Segretario Regionale CISL Sardegna Cagliari

Michele Carrus Segretario Regionale CGIL Sardegna Cagliari

Tore Cherchi Coordinatore Progetto Sulcis Cagliari

Pietro Ciarlo Costituzionalista Università di Cagliari

Maria Antonietta Mongiu Presidente regionale Fai Sardegna

Antony Muroni Direttore L’Unione Sarda Cagliari

ORE 20.00 CONCERTO

Quartetto Karel – Strumenti ad arco di Piero Virdis –Pattada

Musiche di Lao Silesu, Gavino Gabriel, Ennio Porrino

Sabato 13 Settembre

Ore 9.30 L’accoglienza è il lavoro di una stagione?

Introducono e coordinano

Susi Ronchi Giornalista Cagliari

Gianni Manca Lamas

Intervengono

Vittoria Mereu Direzione Commerciale Marketing e Direzione Business – Tirrenia

Italo Meloni Direttore Cirem Università di Cagliari

Roberto Petza Chef Fondazione Accademia Casa Puddu Siddi

Franco Mulas Direttore Starwood Arzachena

Giuseppina Scorrano Esperta Turismo Cagliari

Attilio Mastino Rettore Università di Sassari

Ore 11:00 Dalla terra e dal mare quale lavoro?

Introducono e coordinano

Maria Francesca Chiappe L’Unione Sarda Cagliari

Salvatore Palitta Lamas

Intervengono

Angelo Aru Agronomo Università di Cagliari

Sergio Vacca Professore Scienza del Suolo Università di Sassari

Giuseppe Delogu Dirigente Corpo Forestale e Vigilanza Ambientale Regione Sardegna

Francesco Casula Direttore 3 A Arborea

Vito Gulli Direttore ASDOMAR Olbia

Alfonso Orefice Esperto di sviluppo rurale Cagliari

Ersilia di Tullio Responsabile Area Agricoltura Industria alimentare Nomisma Bologna

Nicolò Migheli Sociologo Cagliari

Ore 15.30 C’è spazio per il sapere delle mani?

Introducono e coordinano

Gian Franca Fois Lamas

Antonello Deiosso Lamas

Intervengono

Piero Virdis Liutaio Pattada

Antonio Fogarizzu Designer

Stefano Mameli Confartigianato Imprese Sardegna Cagliari

Anna Maria Sanna già Dirigente scolastica Cagliari

Rosario Musmeci Esperto Formazione e Istruzione Sassari

Ilene Steingut Direttrice Istituto Europeo Designer Cagliari

Silvano Tagliagambe Filosofo della Scienza Università di Sassari Cagliari

Ore 17.30 Con la cultura si mangia?

Introducono e coordinano

Salvatore Fenu Lamas

Maria Antonietta Mongiu Lamas

Intervengono

Filippo Martinez Regista Oristano

Giuseppe Giordano Presidente Calagonone Jazz Cagliari

Antioco Floris Direttore CELCAM Università di Cagliari

Franco Masala Storico dell’architettura Cagliari

Costantino Cossu Responsabile Cultura La Nuova Sardegna

Pinuccio Sciola Scultore e musico San Sperate

Romano Cannas già Direttore Sede Rai Cagliari

Loriana Pitzalis 4 copia Frammenti di vuoto copia Scultura Giovanni Campus copia Altorilievo Venanzo Crocetti 3 copia

Il comune di Carbonia ha aderito al concorso fotografico #Wiki Loves Monuments 2014, promosso e coordinato da #Wikimedia Italia.

Wiki Loves Monuments è un concorso fotografico internazionale che coinvolge cittadini di tutto il mondo, allo scopo di documentare il patrimonio culturale sul web, promuovere le sue ricchezze artistico-culturali-ambientali e aumentare la consapevolezza della necessità di tutela dei monumenti e delle aree archeologiche e ambientali preservandone la memoria.

L’appuntamento è dal 1° al 30 settembre 2014: in questo mese sarà possibile collegarsi al sito www.wikilovesmonuments.it e da lì caricare su #Wikimedia Commons le immagini dei luoghi – monumenti ma non solo – che possono essere legalmente fotografati durante questi 30 giorni. Il #Codice Urbani (d.lgs. 42/2004) sancisce, infatti, l’impossibilità di fotografare monumenti e diffonderne le foto senza una precisa autorizzazione da parte degli Enti pubblici territoriali che li hanno in consegna: come già in passato, in questi mesi lo staff di #Wiki Loves Monuments Italia ha lavorato in sinergia con Comuni, Enti e Istituzioni per “liberare” quanti più monumenti possibili.

L’Amministrazione ha individuato i seguenti beni storico-architettonici che potranno essere oggetto del concorso internazionale fotografico “Wiki Loves Monuments 2014”: Beni – Città razionalista, Cortoghiana, Bacu Abis, Monte Rosmarino, Monte Leone, Sirri, Museo Paleontologico, Grande Miniera di Serbariu; Opere d’arte – Venanzo Crocetti altorilievo di marmo di Carrara presso Torre Civica, Corrado Forlin olio su compensato “Nascita di Carbonia” presso Torre Civica, Giò Pomodoro scultura in marmo “Frammento di vuoto” Piazza Roma, Pinuccio Sciola sculture di pietra presso Piazza Roma e Grande Miniera di Serbariu, Maria Lai installazione presso Biblioteca comunale di Carbonia, Mauro Staccioli scultura “Segno” presso la piazza di Bacu Abis, Giovanni Campus installazione ferro e trachite in Piazza Giovanni Paolo II, Tiziana Draghi olio su tela “Il sapore della Terra” presso sala consiliare di Piazza Roma; Igino Ponzino “Polittico” presso Torre Civica, Filippo Ciavoli “Coltelli” olio su tela Grande Miniera Serbariu, Nicola Filia installazione “Un bosco di alberi bianchi” presso il Museo dei PaleoAmbienti Sulcitani “E. A. Martel” Grande Miniera Serbariu; Centro abitato di Serbariu; Medaus. Grazie all’autorizzazione della soprintendenza per i Beni archeologici di Cagliari e Oristano sarà, inoltre, possibile fotografare i beni culturali del Museo Archeologico “Villa Sulcis” e del Parco archeologico di Monte Sirai.

«La conoscenza del patrimonio artistico – ambientale della nostra città – dichiara l’assessore della Cultura, Loriana Pitzalis – è uno degli obiettivi che questa Amministrazione si prefigge di perseguire e di raggiungere, partecipando ad iniziative finalizzate ad incentivare la conoscenza dei beni culturali locali. Aderire all’iniziativa Wiki Loves Monuments 2014 – conclude l’assessore – costituisce, inoltre, un trampolino di lancio a livello internazionale per la pubblicizzazione delle bellezze culturali, architettoniche, storiche ed artistiche presenti nella città di Carbonia, vero museo a cielo aperto.»

La birra Made in Sardinia sfida quella continentale ed estera e cerca di allargare la sua produzione. In occasione della tradizionale Sagra delle pesche di San Sperate, si terrà (venerdì 18 luglio, alle ore 17.00) il “#Festival delle birre artigianali” dove 9 birrifici sardi, tra cui quello della cooperativa “Apistica Mediterranea” promotrice dell’Op “Terrantiga”, metteranno a confronto le proprie produzioni con quelle di due birrifici continentali e di alcune aziende estere. La produzione di birra artigianale nell’Isola raccoglie un consenso sempre maggiore, tanto che si contano una ventina di aziende. La birra sarda può rappresentare un prodotto identitario, di qualità che ha ampi spazi di mercato: il consumo medio italiano si attesta sui 30 litri circa pro-capite, i sardi ne bevono il doppio, 60 litri a testa.

Il Festival avrà come teatro la splendida cornice del “Giardino Megalitico” di San Sperate che ospita le sculture di Pinuccio Sciola e sarà un importante momento di incontro tra produttori e consumatori grazie anche al dibattito che sarà organizzato e a cui parteciperanno anche i tecnici delle agenzie regionali #Laore e d#Agris. La giornata sarà l’occasione per evidenziare come sia possibile una diversa valorizzazione della coltura dell’orzo, prodotto primario per la produzione della birra, e per valutare la possibilità di aggregazione dei birrifici sardi al fine di chiudere la filiera con la produzione dell’orzo, la successiva produzione di malto e infine la produzione di birra. Oggi il malto è importato dall’estero mentre un maltificio sardo potrebbe contribuire a ridurre i costi della materia prima. La chiusura della filiera, inoltre, consentirebbe di considerare la produzione di birra come “agricola”, con notevoli benefici fiscali. Esempio illuminante di cosa è possibile fare in tale direzione è rappresentato dal consorzio tra birrifici (Cobi), promosso da #Copagri Marche, che ha realizzato un impianto in provincia di Ancona con una capacità produttiva di 1.500 quintali di malto l’anno, ma vista l’espansione della domanda si è già posto l’obiettivo di arrivare a quota 12mila.

Prende il via venerdì 6 dicembre 2013, alle ore 17.30, presso i locali della Biblioteca Comunale di Viale Arsia, la rassegna “Carbonia Scrive”.

La nuova iniziativa, voluta dall’Amministrazione Comunale, Assessorato alla Cultura, in collaborazione con lo SBIS (Sistema Bibliotecario Interurbano del Sulcis), prevede un ciclo di appuntamenti con gli scrittori della città e con coloro che scrivono sulla città.

Il primo appuntamento sarà con la presentazione del libro “D’altra parte” di Vera Coppa e Antonio Laddomada.

La rassegna proseguirà con il seguente calendario:

Sabato 7 dicembre 2013, presentazione del libro “Avvenimenti accaduti in tempi quasi lontani”, di Caterno Cesare Bettini

Venerdì 13 dicembre 2013, presentazione del libro “A/R quasi libero” di Giuliano Forresu

Sabato 14 dicembre, presentazione del libro “Carrasegare” di Lorenzo Cuccuru

Venerdì 20 dicembre, presentazione del libro “Nero di miniera. Dolce amaro di Terramia” di Felicina Cossu.

Le presentazioni avverranno tutte alle ore 17.30 presso i locali della Biblioteca Comunale di Viale Arsia. Alle presentazioni saranno presenti gli autori. Dal 14 al 18 dicembre, inoltre, sarà visitabile la mostra espositiva delle illustrazioni di Lorenzo Cuccuru, presso la Biblioteca Comunale durante gli orari di apertura.

Sono previste, infine, nel mese di gennaio, le presentazioni dei libri “Carbonia: eravamo tutti comunisti” di Nanni Balestrieri in collaborazione con la Società Umanitaria e “I semi della pace nel cielo della poesia” di Massimiliano Messina sulle opere di Pinuccio Sciola.

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Si conclude questa sera la XXVIII edizione del festival “Ai confini tra Sardegna e Jazz”. La chiusura della manifestazione è stata affidata alla Sun Ra Arkestra, che ha accompagnato il maestro “Sunny” Blount. La sua morte, avvenuta il 30 maggio 1993, all’età di 79 anni, ha lasciato un vuoto gigantesco ma al tempo stesso ha creato un’infinità di strade parallele percorse da musicisti di ogni genere.

L’Arkestra nel corso degli anni ha sempre cambiato formazione ma è rimasta stabile la partecipazione del suo sacerdote più importante, ovvero lo storico sassofonista, Marshall Allen, oggi unico depositario delle volontà di Sun Ra, già protagonista ieri sera sul palco di Piazza del Nuraghe nel corso del concerto del gruppo turco Konstrukt. Marshall Allen, 89 anni compiuti lo scorso 25 maggio, mantiene l’energia di un trentenne e con il suo sax ed altri strumenti originali, riesce a conquistare il pubblico.

L’Arkestra composta da 11 elementi offrirà uno spettacolo incredibile, composto da musica, teatro e danza. Una sorta di rito collettivo che vuole rievocare lo spirito sempre presente del compositore dell’Alabama.

Il concerto sarà un omaggio ed un ritorno in grado di richiamare alla memoria la fiammeggiante esibizione che l’Arkestra e Sun Ra tennero sullo stesso palco arresino nel 1989.

Sarà, quindi, come aprire un varco in uno spazio temporale capace di congiungere il cielo con la terra e regalare agli spettatori le stesse emozioni travolgenti che vissero 24 anni fa.

Ieri sera, intanto, è andata in scena la penultima serata del festival “Ai confini tra Sardegna e Jazz”. Il primo set sarà affidato ai già citati Konstrukt, formazione turca che ha fatto dell’improvvisazione la propria bandiera. La formazione composta da Umut Çağlar (chitarra), Korhan Futaci (sax), Korhan Argüden (batteria), Zün Usta (percussioni) ha conquistato il rispetto di tutto l’ambito improvvisativo europeo collaborando con musicisti del calibro di Evan Parker e Peter Brotzman.

Il gruppo, come annunciato alla vigilia, ha raggiunto un incredibile livello di energia e forza nella sua musica attraverso lucide ed inventive composizioni che il Festival ha proposto in esclusiva italiana con la partecipazione speciale del sassofonista della Sun Ra Arkestra, Marshall Allen.

Il secondo concerto della serata ha visto protagonista la formazione sperimentale Suncage. Lo scultore Pinuccio Sciola ha unito le sue meravigliose pietre sonore ad una formazione innovativa composta da musicisti sardi, tra i quali Marcellino Garau e Francesco Medda ed il Modular Quartet.

Il progetto che si intitola Le Memorie dell’Universo è stato una prima assoluta dedicata a Sun Ra, il grande musicista statunitense, figlio del sole, che Pinuccio Sciola incontrò trent’anni fa a San Sperate, e concettualmente parla della memoria che le pietre portano dentro, residui di universo che parlano delle stelle e della loro vita. Il concerto è stato un omaggio personale di Pinuccio Sciola che rimase incantato dalla sua musica e dall’energia positiva che letteralmente irradiava.

 

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Venerdì 30 agosto andrà in scena la penultima serata del festival Ai Confini Tra Sardegna e Jazz. Il primo set sarà affidato ai Konstrukt, formazione turca che ha fatto dell’improvvisazione la propria bandiera. La formazione composta da Umut Çağlar (chitarra), Korhan Futaci (sax), Korhan Argüden (batteria), Zün Usta (percussioni) ha conquistato il rispetto di tutto l’ambito improvvisativo europeo collaborando con musicisti del calibro di Evan Parker e Peter Brotzman.

Il gruppo raggiunge un incredibile livello di energia e forza nella sua musica attraverso lucide ed inventive composizioni che potremo ascoltare in esclusiva italiana con la partecipazione speciale del sassofonista della Sun Ra Arkestra, Marshall Allen.

Il secondo concerto della serata sarà della formazione sperimentale Suncage. Lo scultore Pinuccio Sciola unirà le sue meravigliose pietre sonore ad una formazione innovativa composta da musicisti sardi tra i quali Marcellino Garau e Francesco Medda ed il Modular Quartet.

Il progetto che si intitola Le Memorie dell’Universo è una prima assoluta dedicata a Sun Ra e concettualmente parla della memoria che le pietre portano dentro, residui di universo che parlano delle stelle e della loro vita. Il concerto sarà un omaggio personale di Sciola che conobbe personalmente il figlio del Sole e rimase incantato dalla sua musica e dall’energia positiva che letteralmente irradiava.

Ieri sera, intanto, dopo il forfait di Cecil Taylor determinato da seri problemi di salute, il Festival ha vissuto grandi emozioni, prima con il concerto della pianista Angelica Sanchez, compositrice ed insegnante di musica, già protagonista nei progetti di Rob Mazurek, poi con Dinamitri Jazz Folklore Septet (esclusiva mondiale) special guest Amiri Baraka – Dimitri Grechi Espinoza (alto sax), Simone Padovani (percussions), Gabrio Baldacci (electric guitar), Giuseppe Scardino (bariton sax), Emanuele Parrini (violino), Paolo Durante (hammond, keys, electronics), Andrea Melani (drums).

 

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Nonostante le incertezze economiche che nelle ultime settimane avevano fatto temere non solo un rinvio ma persino una cancellazione dell’intera rassegna, la XXVIII edizione di “Ai confini tra Sardegna e jazz” si svolgerà regolarmente, con un programma che è ancora più ricco rispetto a quello presentato alla stampa due mesi fa a Cagliari, con la copertura di due serate inizialmente non previste tra il debutto del 22 agosto e la chiusura del 31 agosto. Il nuovo programma definitivo prevede ora dieci giorni consecutivi di concerti.

«Dopo un viaggio interstellare lungo diversi mesi – si legge in una nota stampa diffusa il 7 agosto dall’associazione culturale Punta Giara che organizza il Festival – l’astronave Punta Giara è arrivata in prossimità di Sant’Anna Arresi ed esattamente il 22 agosto, come da previsione, atterrerà sulla Piazza del Nuraghe. Solo un equipaggio incosciente, guidato da un ammiraglio testardamente coraggioso, si sarebbe potuto spingere fino a questo punto senza nessuna garanzia. Il volo è stato lungo, difficile e connotato da noie al motore che ci hanno costretto a sospendere il viaggio per ricalcolare la rotta e, dopo un momento di perplessità, siamo riusciti a trovare nuovamente la propulsione giusta per proseguire questa incredibile avventura. Ma non sarebbe un’avventura se tutto filasse liscio, infatti la rotta spaziale è ancora costellata di incognite e difficoltà che avvolgono in una nube, sia la permanenza sia il ritorno. Come un’imbarcazione di migranti clandestini siamo in balia delle onde che ci tengono col fiato sospeso e la terraferma appare all’orizzonte sempre troppo lontana per chi ha paura di affondare da un momento all’altro. Le avversità ci costringono a fare i conti con ciò che avevamo creduto sicuro ed allo stesso tempo a riconsiderare rapporti e collaborazioni. Durante questa missione abbiamo scoperto tanti che sarebbero stati contenti nel vedere l’astronave esplodere fra le stelle con tutti i suoi ospiti. Ci ricorderemo di loro una volta tornati sani e salvi alla base, come ci ricorderemo di tutti quelli che, in maniera inaspettata, hanno contribuito attraverso un gesto o una parola a far sì che non si interrompesse l’ambizioso progetto di portare una scheggia di universo sull’ormai storico palco del piccolo paese di Sant’Anna Arresi.»

L’associazione Punta Giara qualche settimana fa aveva avviato una raccolta fondi per “salvare il Festival” e riuscire ad onorare gli impegni con gli artisti e con quanti avevano già prenotato abbonamenti, alberghi e viaggi aerei, lanciando un appello a quanti fossero interessati a contribuire alla riuscita dell’edizione più sofferta del Festival, attraverso una donazione, con una sponsorizzazione oppure un prestito che sarebbe stato rifondato quanto prima possibile, arrivando persino a mettere in vendita “i gioielli di famiglia: quattro pianoforti a muro ed un mezzacoda, suonato, tra gli altri, da Hermeto Pascoal”. Superato il pericolo di annullamento del Festival, non i problemi che in larga parte restano sul tappeto, l’associazione Punta Giara ha rilanciato il programma, dedicato interamente al grande pianista, compositore, poeta e filosofo statunitense Sun Ra, protagonista dell’edizione del 1989 e scomparso vent’anni fa, a 79 anni. Apriranno la rassegna, il 22 agosto, gli United Vibrations, gruppo che fonde insieme suoni stellari con l’afrobeat ed il funk, e la musica di Sun Ra sarà “santificata” da tre progetti di Rob Mazurek con Sao Paulo Underground, con il Pulsar Quartet e con l’Exploding Star Orchestra, questo ultimo scritto apposta per l’occasione. Il programma è lungo e costellato di sorprese incredibili, come la presenza dei Talibam!, e ci sarà spazio anche per il Dinamitri Jazz Folklore Septet e la sua musica di chiara derivazione africana che porterà lo spettatore a confrontarsi con l’origine delle cose e con gli elementi che le compongono. Il settetto inoltre potrà vantare la partecipazione del grandissimo poeta e critico afro-americano Amiri Baraka. Inedito ed accattivante il progetto dei Living By Lanterns, composto da Mike Reed, Jason Adasiewicz, Greg Ward, Joshua Abrams ed altri, che proporrà una rilettura di materiale inedito, registrato ma mai utilizzato da Sun Ra. Inoltre Joshua Abrams presenterà in esclusiva europea il suo progetto Natural Information Society. Gli Heliocentrics porteranno il pubblico di Piazza del Nuraghe nella loro galassia costituita da un connubio di generi diversi tutti uniti dalla tua lezione afrofuturistica. Cecil Taylor non ha certo bisogno di nessun tipo di presentazione ma la sua presenza di certo è un grande onore che si ripete per il Festival di Sant’Anna Arresi. I turchi Konstruct, ormai realtà affermata del jazz, offriranno uno spettacolo tutto orientato su un terreno caro a Sun Ra, ovvero l’improvvisazione orchestrale che potrà usufruire per l’occasione del suo sassofonista Marshall Allen. Il suono delle stelle si deposita nelle rocce e nelle pietre che mantengono sopravvivenze astrali. Da queste il maestro Pinuccio Sciola, aiutato dalla composizione di Marcellino Garau e da eccezionali musicisti, trarrà Le Memorie dell’Universo, una prima assoluta dedicata a a Sun Ra. Dalla Germania gli Heliocentric Counterblast porteranno il loro personale omaggio alla musica di Herman Blount anche perché reduci dalla pubblicazione del loro ultimo disco intitolato “A tribute to Sun Ra”. L’onore della chiusura del festival sarà affidato proprio alla Sun Ra Arkestra, condotta dal suo più fidato sacerdote, Marshall Allen. L’associazione culturale Punta Giara in una nota ha ringraziato la Regione Autonoma della Sardegna, gli assessorati della Pubblica istruzione e del turismo, l’ex Provincia di Carbonia Iglesias ed il Comune di Sant’Anna Arresi, ed ha rivolto un grazie di cuore al pubblico del Festival: a chi ha donato, a chi ha acquistato l’abbonamento senza conoscere il programma, a chi ha concesso un prestito, a chi ha dato sponsorizzazioni, a chi, quindi, ha reso possibile la realizzazione del XXVIII Festival “Ai confini tra Sardegna e jazz”.