19 April, 2024
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«L’ emergenza sanitaria dovuta al Covid-19 ha causato una vera e propria crisi economica. Le misure che la Regione Sardegna sta adottando per fronteggiare questa difficile situazione vedono lo stanziamento di ingenti somme. Noi dobbiamo pensare anche e, soprattutto, a far ripartire l’economia e la produttività delle imprese.»
Il consigliere regionale del PSd’Az Fabio Usai ritorna oggi sui provvedimenti adottati dalla Regione per far fronte alla gravissima crisi economica determinata dalla crisi sanitaria.

«Per quanto concerne l’ormai imminente stagione turistica sarebbe quanto mai opportuno INCENTIVARE il settore con misure che agevolino il loro fatturato ormai compromessoaggiunge Fabio Usai -. Rendere possibile quindi ai possessori di attività BALNEARI la possibilità di manutenzionare i propri impianti. Riconoscere per QUESTA stagione e per la SUCCESSIVA un AMPLIAMENTO dell’estensione della superficie occupata. Questa possibilità consentirebbe forse di lasciare inalterato il livello occupazionale delle attività.»
«Occorre oggi più che mai un forte coraggio e una capacità di fare scelte che vadano a tutela e vantaggio di alcune categorie produttive che necessitano di avere meno vincoli e meno burocrazia per potersi risollevare conclude Fabio Usai -. Questa proposta verrà sottoposta all assessore dell’Urbanistica Quirico Sanna ed al presidente della Giunta regionale, Christian Solinas. Cerchiamo di trovare soluzioni per la nostra Sardegna.»

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«Quello di oggi non è stato un semplice incontro operativo, ma un vero e proprio richiamo all’unità e alla coesione per rispondere con forza e determinazione all’emergenza e assicurare massimo impegno per la sicurezza dei cittadini. Stiamo mettendo in campo ogni mezzo possibile con l’obiettivo comune di tutelare la salute dei sardi.»

Lo ha detto il presidente della Regione, Christian Solinas, in merito al vertice con i sindaci della Sardegna che si è tenuto oggi a Cagliari per fare il punto sui protocolli operativi per l’emergenza Coronavirus e a cui hanno preso parte gli assessori della Sanità, Mario Nieddu, della Difesa dell’ambiente, Gianni Lampis, e degli Enti locali, Quirico Sanna.

«Abbiamo risposto alle esigenze del territorio. Un’opportunità per fare chiarezza – spiega Mario Nieddu – e rafforzare la comunicazione tra le istituzioni sul tema dell’emergenza e dei protocolli operativi.»

Nel corso dell’incontro, oltre alle modalità d’intervento sono state ribadite le procedure da seguire nei casi sospetti: «È fondamentale non recarsi in ospedale o al pronto soccorso – precisa l’assessore della Sanità – ma, al contrario, è necessario contattare il medico di famiglia, il pediatra di libera scelta o la guardia medica. In seguito al triage telefonico i medici di primo contatto provvederanno a informare i dipartimenti di prevenzione e solo se ritenuto opportuno si attiverà, a cascata, il protocollo operativo».

«Un incontro importante per informare i sindaci sulla situazione generale – spiega l’assessore Gianni Lampis – e, soprattutto, per chiedere la loro collaborazione sul coinvolgimento per promuovere le buone pratiche di comportamento. In Sardegna sono 6.600 i volontari di protezione civile in campo e sono state 49 le video conferenze a cui l’Unità di crisi, che coinvolge sia la direzione generale della Sanità, sia la direzione generale della Protezione civile, ha partecipato con il dipartimento nazionale.»

«Fondamentale la collaborazione e la partecipazione delle comunità – conclude l’assessore Quirico Sanna -. La riunione con i sindaci ha proprio questo scopo. Insieme con l’Anci e il Consiglio delle autonomie locali abbiamo fatto squadra, perché in questo momento è importante l’unità dei territori e l’omogeneità dell’informazione.»

 

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«Venerdì sera ho partecipato al Tavolo Istituzionale di lavoro convocato e presieduto dal presidente del Consiglio dei ministri Giuseppe Conte alla presenza del sottosegretario del MiSE Alessandra Todde, dell’amministratore delegato di Invitalia Domenico Arcuri, dei rappresentanti di tutti i ministeri e del presidente del CNR, per condividere i criteri di valutazione, il cronoprogramma e le attività da svolgere per il proseguo del Contratto Istituzionale di Sviluppo Cagliari. Io ho partecipato in qualità di delegato dal sindaco di Carbonia Paola Massidda per il capoluogo della provincia del Sud Sardegna. Erano presenti anche il prefetto di Cagliari dott. Bruno Corda, il delegato della Regione Autonoma della Sardegna assessore dell’Urbanistica Quirico Sanna, il sindaco della Città Metropolitana di Cagliari e della città di Cagliari Paolo Truzzu ed il commissario straordinario della provincia del Sud Sardegna ing. Mario Mossa.»

Lo scrive, in un post pubblicato su Facebook, Luca Caschili, assessore della Pianificazione strategica, Territoriale ed Urbanistica del comune di Carbonia.

«Tutti questi soggetti partecipano al Tavolo Istituzionale con pari titolo e pari funzioni, per valutare ben 679 proposte progettuali che hanno coinvolto 148 stakeholder di cui 81 enti pubblici, 66 privati ed un consorzio pubblico/privato, nei settori: turistico, culturale e di valorizzazione delle risorse ambientali; sviluppo economico, produttivo e occupazionale; infrastrutture; ambiente; occupazione, inclusione sociale e lotta alla povertà, istruzione e formazione. Le richieste ammontano a ben 3,15 Mld/€ – conclude Luca Caschili -. Il Contratto di sviluppo rappresenta una importante opportunità per il Sud Sardegna che ha risposto e risponderà con grande entusiasmo e competenza alla chiamata del presidente del Consiglio.»

 

Via il limite di mandati per i sindaci dei Comuni sotto i 1.500 abitanti. E’ la proposta avanzata oggi dall’assessore regionale degli Enti locali, Quirico Sanna

«Nella prossima tornata elettorale di maggio-giugno – ha spiegato Quirico Sanna – in Sardegna andranno al voto 81 piccoli Comuni su 175, molti dei quali potrebbero incontrare difficoltà a trovare candidati e c’è il rischio che si apra la strada verso il commissariamento. Nei nostri territori abbiamo sindaci che hanno operato bene e non possono però ripresentarsi perché arrivati al terzo mandato. Noi vogliamo creare le condizioni ideali perché, nelle comunità locali, regni il buon governo, consentendo a chi ha ben amministrato, di potersi riproporre davanti ai propri elettori. È una questione di democrazia.»

 

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«Questa Giunta regionale presta la massima attenzione alle istanze dei territori e garantirà sempre ampia disponibilità e ascolto verso gli Enti locali, secondo quanto stabilito, sin dai primi atti, dal presidente Christian Solinas.»

Lo ha detto l’assessore degli Enti locali, Quirico Sanna, nel corso di una visita al comune di Arzachena ed un sopralluogo dei beni regionali presenti nel territorio.

«La Regione – ha sottolineato ancora Quirico Sanna – ritiene il patrimonio regionale una risorsa insostituibile per lo sviluppo economico, sociale e culturale dell’Isola e strumento di crescita e sviluppo per l’economia territoriale, nonché fattore di valorizzazione e diffusione delle identità locali. I beni del demanio e patrimonio pubblico ricadenti nel comune di Arzachena, rappresentano un patrimonio di inestimabile valore per la comunità locale e per la Regione anche per il rilevante interesse paesaggistico, ambientale e storico culturale. Alcuni di questi possono tranquillamente essere utilizzati a favore di politiche culturali, di salvaguardia e gestione ambientale, mentre altri possono incentivare crescita e occupazione.»

«Sempre nell’ottica della valorizzazione, riqualificazione, sviluppo e razionale utilizzo del patrimonio immobiliare regionale presente sul territorio comunale – ha detto l’assessore Quirico Sanna -, gli uffici stanno già predisponendo gli atti necessari per la stipula di un Protocollo d’Intesa che mira a consolidare la reciproca collaborazione tra il comune di Arzachena e la Regione.»

Durante il sopralluogo nel territorio comunale di Arzachena, alla presenza del sindaco Roberto Ragnedda e della Giunta comunale, l’assessore Quirico Sanna ha potuto visitare tra gli altri, il Porto di Cannigione, il Faro, il Forte Cappellini e le Batterie militari di Baja Sardinia ed alcuni siti archeologici.

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«Abbiamo sbloccato una situazione che si trascinava da anni consegnando di fatto le case a decine di famiglie e restituendo a La Maddalena un importante patrimonio edilizio e abitativo con un intervento che si inquadra nel più ampio progetto di rigenerazione urbana dell’isola.»

Il presidente della Regione, Christian Solinas, commenta così il definitivo trasferimento al comune di La Maddalena di 78 ex alloggi della Marina militare che potranno essere definitivamente acquisiti dai cittadini che li occupavano legittimamente da anni.

«È il segnale preciso – sottolinea con soddisfazione l’assessore regionale degli Enti locali, Quirico Sannadell’attenzione che questa Giunta ha sempre riservato e riserva costantemente alle proprie comunità puntando a coniugare valorizzazione delle risorse e sviluppo del territorio.»

L’assessorato degli Enti locali sta portando a termine un lungo percorso iniziato nel 2004 in seguito alla dismissione delle aree militari nell’isola, con il trasferimento dal ministero della Difesa alla Regione di 155 alloggi nelle località Giotto, Vaticano, Ex Artiglieria e Colombaia, Camiciotto, Guardia Vecchia e Ospedaletto. Oggi è arrivato il sì definitivo per i primi 78 immobili, mentre per i restanti 77 bisognerà aspettare il via libera della Soprintendenza entro aprile.

Nella convenzione stipulata tra Regione, Difesa e Comune era previsto che gli alloggi sarebbero stati destinati, «nel rispetto delle leggi esistenti in materia di edilizia economica e popolare, a soddisfare le esigenze abitative del Comune di La Maddalena». Gli occupanti avevano potuto così presentare le manifestazioni di interesse per acquisire le abitazioni.

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«Con l’estensione di quindici anni delle concessioni demaniali marittime, in particolare quelle aventi finalità turistico-ricreative, abbiamo voluto superare una condizione di incertezza, dando adeguata risposta a circa un migliaio di imprese, in un quadro dove il rischio era quello della paralisi degli investimenti.»

Lo ha detto l’assessore regionale degli Enti locali, Quirico Sanna, presentando la determinazione con cui la Regione Sardegna ha disposto l’estensione delle concessioni balneari fino al 31 dicembre 2033, recependo il prolungamento disposto dalla legge nazionale 145/2018 e fornendo ai Comuni costieri le indicazioni per l’esercizio delle loro funzioni. Le concessioni riguardano i servizi pubblici, i servizi e le attività portuali e produttive, compresa la pesca e le attività turistico ricreative. 

«Il prolungamento delle concessioni sgombera il campo dai dubbi di compatibilità fra la legge dello Stato e la direttiva europea ‘Bolkestein’, evitando un’interpretazione che rischiava di vedere le piccole e medie imprese sarde soffocate dalla concorrenza dei grossi gruppi esteri – ha spiegato l’assessore Quirico Sanna -. Le disposizioni contenute nella legge nazionale sono tuttora perfettamente valide, non sottoposte ad alcuna procedura di infrazione comunitaria né dichiarate contrarie al diritto eurounitario da alcuna sentenza della Corte di giustizia europea.»

«Per la Sardegna è fondamentale tutelare, valorizzare e promuovere le sue coste, che rappresentano un elemento strategico per il sistema economico come attrazione turistica e di immagine per l’Isola. Il prossimo atto in materia di concessioni balneari sarà quello di consentire l’apertura annuale delle strutture: a questo proposito, infatti, una proposta di legge sta per essere approvata dalla Quarta Commissione del Consiglio regionale. Inoltre, il Governo nazionale sta per emanare le disposizioni di attuazione della legge per le Regioni costiere, segnando un altro punto a favore per la continuità delle imprese balneari», ha concluso l’esponente della Giunta Solinas.

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Qualche giorno fa la Giunta regionale ha approvato il provvedimento che proroga di 15 anni le concessioni degli stabilimenti balneari. Domani, giovedì 23 gennaio, alle ore 10.30, nella sala riunioni dell’Assessorato regionale degli Enti locali, in viale Trieste, 186, a Cagliari, l’assessore regionale degli Enti locali ed Urbanistica, Quirico Sanna, illustrerà le modalità di attuazione della proroga per le concessioni degli stabilimenti balneari della Sardegna, salutato positivamente da tutti gli addetti ai lavori.

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«Il turismo sardo, e gli operatori del settore, hanno bisogno di certezze.» Con queste parole, il coordinatore provinciale di Sassari della Lega Salvini Sardegna, Michele Pais, esprime soddisfazione e ringrazia la Giunta regionale e l’assessore degli enti locali Quirico Sanna per aver mantenuto un impegno preso in campagna elettorale da parte della coalizione ed in particolare dalla Lega.

«Con l’adeguamento della Sardegna alla legge nazionale – sottolinea Michele Pais – e quindi con l’estensione fino al 2033 delle concessioni demaniali marittime, si è data finalmente una risposta ai titolari degli stabilimenti balneari che attendevano il recepimento della legge statale di Bilancio 2018 per poter programmare il loro futuro, garantire la solidità delle imprese del settore e salvaguardare i posti di lavoro.»

«A tal riguardo – precisa ancora Michele Pais – vorrei ricordare l’impegno profuso dall’allora ministro delle Politiche agricole e Turismo della Lega, Gianmarco Centinaio, per far inserire la proroga delle concessioni nella Legge di stabilità 2018.»

«Una battaglia della Lega – insiste il coordinatore provinciale della Lega di Sassari – che anche i nostri consiglieri regionali avevano portato in Aula ad agosto, con la proposizione e approvazione di una mozione che impegnava la Giunta regionale ad emanare il provvedimento e, recependo la normativa nazionale, prorogare le concessioni demaniali marittime della Sardegna fino al 2033. Una vittoria della Lega e di tutta la coalizione che governa la Regione – conclude Michele Pais – ma soprattutto una vittoria dei sardi che, con le loro imprese e con il loro lavoro, scommettono sul rilancio dell’economia turistica in Sardegna.»

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Concessioni demaniali marittime estese di 15 anni, dalle parole ai fatti. “L’avevamo promesso e ora è realtà”. E’ il primo commento dei consiglieri regionali della Lega Michele Ennas ed Andrea Piras.

«Finalmente possiamo dire di aver vinto una battaglia che la Lega ha combattuto schierata fin da subito al fianco degli operatori balneari della Sardegna – dichiara Andrea Piras -. Abbiamo sempre espresso la nostra posizione rispetto alla Direttiva Bolkestein. Diverse regioni italiane si erano da tempo adoperate per dare applicazione di quanto previsto dalla legge finanziaria nazionale alla legge 30 dicembre 2018, n. 145 sull’estensione delle concessioni.»
«Il nostro partito considera doveroso questo provvedimento – dichiara Michele Ennas -. Ad agosto la Lega ha portato in Consiglio regionale una mozione che è stata approvata in aula, nonostante il tentativo della sinistra di non far approvare il documento, che impegnava la Giunta a impartire direttive ai Comuni per l’applicazione dei nuovi termini. In tanti casi – aggiunge Michele Ennas – le imprese balneari dell’Isola si sono viste negare l’accesso al credito a causa dell’incertezza che vigeva sulle scadenze.»
«Il nostro lavoro – concludono i due consiglieri regionali della Lega – prosegue domani nella Commissione regionale urbanistica per concludere l’approvazione della legge proposta dalla Lega che prevede la modifica dell’art. 22bis della Legge Urbanistica 45/1989 per consentire l’apertura tutto l’anno delle strutture balneari.»

«Dopo un’attenta valutazione e avendo potuto sgomberare il campo dai dubbi di compatibilità fra la legge dello Stato e la Direttiva Bolkestein, anche in seguito alle diverse sentenze che hanno prodotto giurisprudenza in merito, abbiamo sciolto ogni riserva. La volontà della Regione è sempre stata, sin dall’inizio, quella di superare la condizione di incertezza generata dalla direttiva europea e oggi lo abbiamo fatto – ha detto l’assessore regionale degli Enti locali, Quirico Sanna, che questa mattina ha disposto l’emanazione della circolare con la quale la Regione Sardegna recepisce integralmente quanto stabilito nella legge dello Stato numero 145 del 30 dicembre 2018 in materia di concessioni demaniali marittime, varata dal precedente governo -. La proroga di quindici anni delle concessioni restituisce certezze agli operatori, in un quadro dove il rischio era quello della paralisi degli investimenti. Allo stesso tempo – ha concluso Quirico Sanna – rispondiamo alla necessità dei Comuni, chiarendo espressamente i termini dell’applicazione della legge e dando precise indicazioni operative:»