28 March, 2024
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Il colombiano Rigoberto Uran Uran (Cannondale-Drapac) ha vinto al fotofinish sul francese Warren Barguil la 9ª tappa del Tour de France, da Nantua a Chambery di 181.5 km, la tappa più temuta, con ben sei gran premi della montagna, tre di prima categoria. Chris Froome, classificato al terzo posto nello sprint tra i sei corridori superstiti della severissima selezione, che ha visto staccarsi Nairo Quintana (giunto a 1’15”) e, soprattutto, Alberto Contador, arrivato al traguardo con 4’19″di ritardo, ha conquistato l’abbuono di 4″ ed ha conservato la maglia gialla, portando a 18″ il vantaggio sul primo inseguitore che è ora Fabio Aru (Astana), giunto quinto, dopo il ritiro del gallese Geraint Thomas, vicecapitano del Team Sky, costretto al ritiro dopo una caduta verificatasi a circa 100 chilometri dal traguardo. Al quarto posto si è classificato Romain Bardet.

Fabio Aru avrebbe voluto tentare di vincere o, comunque, di strappare degli abbuoni per la classifica, potendo contare, unico tra i 6 fuggitivi, della presenza di un compagno di squadra, il 32enne danese Jakob Fuglsang, ma quest’ultimo anziché fare gioco di squadra a vantaggio di Fabio Aru, capitano del team Astana, ha cercato la vittoria, finendo con l’arrivare sesto, davanti al compagno di squadra.

Un altro dei favoriti per la vittoria finale, Richie Porte, è stato costretto al ritiro dopo una caduta rovinosa verificatasi nella discesa successiva all’ultimo gran premio della montagna, nella quale ha trascinato Daniel Martin che è riuscito però a rialzarsi e a ripartire, portando al termine la tappa. Una sola tappa, dunque, a poco più di un terzo della corsa, ha eliminato ben 4 dei “papabili” per la vittoria finale: Geraint Thomas e Richie Porte (ritirati), Nairo Quintana ed Alberto Contador, già pesantemente attardati.

Fabio Aru è parso in splendida forma, attaccando a più riprese e difendendosi sulla salita finale, quando Chris Froome ha tentato più volte di staccare tutti ed il campione di Villacidro ha perso un paio di volte qualche decina di metri, riuscendo sempre a rientrare sui migliori.

Domani è in programma il primo giorno di riposo del Tour 2017.

Fabio Aru 10Alberto Co0ntador e Mikel Landa 3

Fabio Aru dà ancora spettacolo al Sestriere, il 98° Giro d’Italia va ad Alberto Contador ma il futuro è suo. Sulla montagna preferita, sulla quale si allena spesso durante la preparazione invernale, il fuoriclasse di Villacidro ha corso da grandissimo campione, confermando di aver ritrovato la forma migliore e bissando così l’impresa di ieri.
Fabio Aru è giunto sul traguardo ancora in perfetta solitudine, dopo aver staccato uno ad uno tutti i protagonisti di questo splendido finale di Giro d’Italia, precedendo Hesjedal di 18″, Uran Uran e il compagno di squadra Mikel Landa di 24″, Kruijswjk di 34″ e, soprattutto, Alberto Contador di 2’25 (ai quali vanno aggiunti i 10″ di abbuono spettanti al vincitore di tappa).
Il campione spagnolo ha vinto questo Giro che si conclude domani con una tappa priva di significato per la classifica generale, con 2’02” di vantaggio su Fabio Aru e 3’14” su Mikel Landa Meana ma esce sconfitto dalla tappa odierna al di là di ogni aspettativa, dopo aver rischiato persino di saltare rovinosamente e di compromettere la vittoria finale.
La svolta della corsa si è avuta a 32,5 km dal traguardo, sulla penultima salita, quando Landa Meana ha tentato l’allungo andando all’inseguimento del fuggitivo Zakarin, poi raggiunto, Contador ha abbozzato la replica ma ha capito di non avere le gambe dei giorni migliori e lo ha lasciato andare, restando in un gruppetto comprendente anche Aru. La maglia rosa non ha saputo rispondere neppure ai successivi attacchi di Aru, Uran Uran, Kruijswjk e Kangert ed è passato sotto lo striscione del Gran Premio della Montagna con 1’27” di ritardo da Landa e 57″ da Aru. Sull’ultima salita, la sua salita, il Sestriere, Fabio Aru ha sferrato il suo attacco, firmando il suo capolavoro. Ha distanziato i compagni di fuga, ha raggiunto e si è lasciato alle spalle anche il compagno di squadra Landa e Katarin ed è andato a vincere a braccia alzate come faceva un certo… Marco Pantani.
Terzo un anno fa, secondo quest’anno, oggi Fabio Aru si candida già come già grande favorito del Giro d’Italia 2016 che non avrà al via Alberto Contador.
Il Sestriere ha consacrato definitivamente un grande campione, una nuova stella del ciclismo mondiale.