19 April, 2024
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Il dottor Giuseppe Pes è il nuovo direttore della Struttura Complessa di Cardiologia del Presidio Ospedaliero Unico di Area Omogenea di Carbonia. E’ stato nominato dal commissario straordinario dell’ATS Sardegna, Massimo Temussi, con delibera n. 549 del 9 luglio 2021. Giuseppe Pes, 65 anni, originario di Iglesias, già direttore, dal 2003 al 2011, Direttore SS Scompenso Cardiaco e Riabilitazione Cardiovascolare P.O. Santa Barbara Iglesias con incarico di alta professionalità sullo scompenso cardiaco – ASL Carbonia – Ospedale Santa Barbara di Iglesias – Medico-Chirurgo – Direttore di Struttura Semplice con incarico di alta professionalità, nel mese di marzo 2012 assunse l’incarico, in qualità di vincitore di concorso pubblico, di responsabile della Struttura complessa di Cardiologia del presidio ospedaliero Binaghi di Cagliari. A seguito del trasferimento a Cagliari, lasciò anche l’incarico di assessore dei Servizi sociali della Giunta comunale di Iglesias guidata dall’allora sindaco Luigi Perseu.

Giuseppe Pes rileva il posto rimasto vacante a seguito del collocamento in pensione del dottor Rinaldo Aste e prenderà servizio nel nuovo incarico professionale, che avrà la durata di cinque anni, il prossimo 16 luglio 2021.

Con delibera n° 548 del 9 luglio 2021, il commissario straordinario dell’ATS Sardegna, Massimo Temussi, ha attribuito l’incarico di direttore della Struttura Complessa di S.C. Cardiologia, afferente al Presidio Ospedaliero Unico di Area Omogenea di Cagliari – Dipartimento di Area Medica – ASSL Cagliari, al dott. Carlo Balloi. Fino ad oggi Carlo Balloi, 59 anni, ha diretto l’Unità operativa di Cardiologia e UTIC dell’ospedale Nostra Signora della Mercede di Lanusei. L’esperienza professionale di Carlo Balloi nel capoluogo regionale non è nuova, in quanto 8 febbraio 2019 – con decorrenza 28 dicembre 2018 – ricevette l’incarico temporaneo ad interim di Responsabile della Struttura Complessa “UTIC” presso lo Stabilimento Ospedaliero SS. Trinità, Cagliari con delibera n° 108.

Anche questo incarico avrà la durata di cinque anni, a partire da venerdì 16 luglio 2021.

Giampaolo Cirronis

E’ stata diffusa nei giorni scorsi l’intervista che il Direttore di “La Provincia del Sulcis Iglesiente”, Giampaolo Cirronis, ha raccolto dal dr. Rinaldo Aste il giorno della sua andata in pensione. Fino a pochi giorni fa, Rinaldo Aste era il Primario del reparto di Cardiologia dell’Ospedale Sirai di Carbonia. Ha lasciato l’Ospedale l’ultimo dei suoi Fondatori. In ordine storico, tra i “Primari fondatori” della Medicina Interna, si annoverano il dr. Enrico Pasqui, il dr. Cesare Saragat, il dr. Giorgio Mirarchi ed il dr. Rinaldo Aste.
I medici illustri che hanno fatto crescere il capitale di valore umano e scientifico del Sirai, sono molti, ma i componenti di questo elenco hanno generato, ognuno per la sua parte, nuove unità operative specialistiche che ora sono patrimonio definitivo della Comunità di Carbonia e del Sulcis: la Medicina Interna, la Cardiologia, la Neurologia, il Laboratorio, il Centro Trasfusionale, la Pediatria, la Nefrologia e Dialisi.
Come diceva il dr. Gaetano Fiorentino, primo Direttore Sanitario dell’Ospedale Sirai, «i Medici sono come l’acqua. Quando c’è, trovi naturale che ci sia e la ignori; quando manca ti accorgi della sua importanza». Ora stiamo facendo i conti con questa mancanza.
La politica di contabilità sanitaria degli ultimi 20 anni ha spogliato gli ospedali di personale, servizi ed attrezzature. L’Ospedale Sirai ha avuto un duro colpo che si è riflesso sul benessere fisico ed esistenziale del territorio; esso, infatti, non è soltanto una struttura muraria contenente Medici, Infermieri e Impiegati, è anche un luogo dell’identità collettiva. Nella visione popolare è il luogo sicuro, dove si registrano le fasi più importanti della vita, è cioè il luogo dove:
– si nasce in sicurezza,
– si curano le malattie,
– si muore in modo civile.
L’Ospedale è un luogo carismatico che appartiene alla sfera del sentimento popolare del conforto solidale nel momento della sofferenza. E’ ben distante dall’idea di Centro gestionale della Sanità, la cui separazione dal popolo è colmata dall’incomunicabilità burocratica.
L’Ospedale di cui qui si tratta, ha due nature, quella fisica e quella immateriale. Ognuna è rappresentata da soggetti diversi: la burocrazia da una parte, l’apparato assistenziale dall’altra.
Una è radicata nel sentimento popolare, l’altra no.
Dall’incapacità di capire la differenza tra queste due diverse nature deriva, in generale, il degrado della comunicazione tra la politica amministrativa di questi ultimi 20 anni e l’apparato sanitario. Gli effetti sono ricaduti sui cittadini e ne abbiamo avuto una potente prova durante l’epidemia di Covid-19.
L’uscita di figure carismatiche dal nostro Ospedale esalterà il danno identitario e ciò avrà conseguenze pratiche. E’ come se da un corpo uscisse la mente, come avviene in certe malattie degenerative del sistema nervoso centrale che distruggono le famiglie. Così pure l’Ospedale è diventato un corpo a sé stante che obbedisce correttamente a logiche giuridico contabili ma che ha perso l’anima popolare solidale idealizzata nell’articolo 32 della Costituzione. La perdita di anima della Nuova Sanità è coerente con gli algoritmi rigorosi e ben schematizzati, per il funzionamento di una macchina teorica, ma lontani dal bisogno popolare di fiducia nei suoi curanti e di conforto.
Il contatto con il popolo è interrotto. L’isolamento dell’Ospedale durante l’Epidemia ne ha esaltato la distanza. Oggi, sentita anche la protesta dei Sindaci della Sardegna che chiedono di partecipare al nuovo progetto di sanità finanziato dal Next Generation EU (prossima generazione europea), abbiamo la prova certa che esiste il bisogno diffuso di costruire quel luogo della mente del Sirai in cui deve tornare a rispecchiarsi l’alleanza sociale.
Se ciò non avvenisse, ne nascerebbe la delusione, la tristezza, il distacco. Togliendo l’Ospedale dalla città di Carbonia si annullerebbe l’idea stessa di città, e al suo posto si creerebbe la necessità di identificarsi in un altro luogo ideale a cui appartenere. Per i nostri giovani quel luogo potrebbe essere Cagliari, Sassari o Milano; cioè un luogo dell’immaginario collettivo dove i servizi essenziali esistono e funzionano. Ne nascerebbe la ricerca di un altro luogo dove andare a nascere, a farsi curare e a morire.
Non è strano che quest’anno, sino ad oggi, siano nati nella nostra ASL solo 133 bambini. Nel 1970 al Sirai nacquero 2.000 bambini, e altri 1.000 nacquero ad Iglesias. Mancano al conto 2.867 nuovi nati. Questo numero non si spiega con la curva demografica. Si spiega con lo spostamento delle giovani coppie in altri luoghi più serviti.
Lo spopolamento inizia così: con l’idealizzazione di un luogo in cui migrare alla ricerca di più sicurezza, cultura, solidarietà, giustizia, lavoro.
Queste sono le conseguenze pratiche della perdita delle istituzioni identitarie e dei carismi che vi risiedono.
L’uscita di scena di figure sanitarie, con il carisma di Fondatore dell’Ospedale, obbliga a riflettere sul fatto che la macchina sanitaria pubblica non è solo il luogo del padrone contabile del momento, ma è proprietà identitaria della popolazione, e la popolazione non si identifica con i manager ma con gli operatori sanitari che essa stessa ha generato. La Nuova Sanità non si può costruire solo con complessi algoritmi ma con l’introduzione di nuovo Personale che apporti umanità, creatività, passione e competenza.

Note biografiche e professionali del dr. Rinaldo Aste

E’ nato a Carloforte, 67 anni fa, dal mitico Maestro e Compositore di Opere musicali Angelo Aste. Questi era figlio di un altro Rinaldo, anch’esso musicista, ed era un artista talmente apprezzato che lo stesso papa Paolo VI lo investì del cavalierato dell’Ordine di san Silvestro.
La certificazione del DNA musicale del dr. Rinaldo Aste, cardiologo, è importante. Forse proprio per questo era destinato, nella vita professionale di Medico, ad accordare il ritmo cardiaco con i Pacemakers ai pazienti cardiologicamente fuori tempo.
Fu acquisito all’équipe del dr Enrico Pasqui a Carbonia nel 1983 e, nonostante fosse già specialista in Malattie Infettive, non resistette al richiamo dell’elettrofisiologia applicata alla Cardiologia. Nel 1988 applicò il primo PaceMaker nel Reparto Medicina dell’Ospedale di Carbonia quando era appena fresco di specializzazione. Erano tempi in cui, per la patologia della conduzione del ritmo cardiaco, bisognava rivolgersi alla Clinica Aresu di Cagliari, a Milano o a Londra. Chi lo vide eseguire l’intervento ricorda con quale precisione e freddezza introdusse una grossa cannula nella vena succlavia sinistra del paziente, ottenendo un iniziale impressionante fiotto di sangue. Per chi non lo sapesse quel metodo percutaneo era allora praticato in Italia da pochissime persone e l’abilità manuale, che ne riduceva la pericolosità, si acquisiva dopo un training di anatomia chirurgica molto severo.

Da precursore del metodo, Rinaldo Aste si trasformò in abituale impiantatore di stimolatori cardiaci e visse più tempo sotto le radiazioni degli intensificatori di brillanza in sala operatoria che alla luce del sole. Da allora, ha impiantato l’importante numero di oltre 2.500 pacemakers e defibrillatori biventricolari. Da alcuni anni aveva iniziato ad impiantare anche sistemi di controllo digitale a distanza del ritmo cardiaco nei pazienti a rischio. Per capirci, se il giocatore, della nazionale di calcio danese, Christian Eriksen, fosse passato all’Ospedale di Carbonia prima della partita Danimarca-Finlandia, il dr. Rinaldo Aste gli avrebbe impiantato sottocute l’antenna del rilevatore di anomalie del ritmo e l’arresto cardiaco sarebbe stato prevenuto.

Mario Marroccu

Rinaldo Aste, 67 anni, originario di Carloforte, dal 1999 direttore di Struttura Complessa di Cardiologia e UTIC al Presidio Ospedaliero Sirai di Carbonia, è da qualche giorno in pensione.

Laureato in Medicina e Chirurgia presso l’Università di Cagliari nel 1981 con la tesi “Linfociti e Epatopatia alcolica” e la votazione di 110/110, nel 1985 si è specializzato in Malattie infettive e nel 1989 in Cardiologia.

Nel gennaio 1983 è stato assunto nel reparto di Medicina dell’ospedale Sirai di Carbonia, dall’anno successivo ha fatto parte integrante del Servizio di Cardiologia annesso al reparto. Nel 1988 ha iniziato ad impiantare pacemakers (ha al suo attivo oltre 2.500 impianti di pacemakers, defibrillatori e bi-ventricolari). Nel 1990, a seguito di concorso, è diventato Aiuto di Medicina generale Nel 1993, a seguito di concorso, è diventato Aiuto di Cardiologia. Nel 1996 ha fatto parte, in qualità di Aiuto anziano, dell’equipe che ha aperto l’Unità Coronarica all’ospedale Sirai di Carbonia. Nel gennaio 1997 è stato incaricato dal Direttore generale alle funzioni di dirigente di II livello di Cardiologia e ha diretto il Servizio di Cardiologia e Unità Coronarica del Sirai. Nel luglio del 1999, a seguito di concorso, è diventato Primario di Cardiologia.

A gennaio 2004 ha aperto l’Emodinamica, la quarta in Sardegna, la prima in un centro periferico. Nel corso della sua carriera, ha formato una quarantina di cardiologi neospecializzati, due emodinamisti e tre cardiologi cardiostimolatori.

A breve l’ATS affiderà il nuovo incarico di direttore della Struttura Complessa di Cardiologia e UTIC del Presidio ospedaliero Sirai.

In quest’intervista Rinaldo Aste ripercorre i 39 anni vissuti all’ospedale Sirai di Carbonia.

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Giovedì 24 gennaio, alle ore 17,30, presso l’aula consiliare del Municipio di Iglesias, verrà presentato il progetto “Il cuore dell’anziano a Iglesias”, relatore il prof. Alessandro Boccanelli. Interverranno il dott. Giuseppe Pes, Responsabile Cardiologia Presidio Ospedaliero Binaghi di Cagliari, la dott. Rosanna Pes, responsabile Struttura Complessa di Cardiologia-UTIC P.O. Olbia ed il dott. Pierfranco Terrosu, responsabile dell’Unità Complessa di Cardiologia della ASL di Sassari.

Congresso

«Cardiologia: alla ricerca di un’integrazione tra ospedale e territorio»

Hotel Corte Rubja Iglesias

25 – 26 gennaio 2019

«Lo scopo di questo incontro è quello di ricercare, attraverso un processo univoco e libero da personalismi, punti di incontro fra Ospedale e Territorio, con percorsi diagnostici e terapeutici condivisi, sempre disponibili a stare al passo con l’evoluzione della Cardiologia e per il bene del paziente.»

Dott. Giuseppe Pes

Programma scientifico

25 gennaio 2019

«Sessione Cardiopatia ischemica»

I Parte

Moderatori: Luigi Meloni, Paolo Bonomo, Giuseppe Sabino

15.00 Gestione e trattamento dello STEMI (infarto miocardico con ST sopraslivellato)

Mauro Cadeddu

15.20 Gestione e trattamento N STEMI (infarto miocardico con ST non sopraslivellato)

Salvatore Ierna

15.40 Rete dello STEMI (infarto miocardico con ST sopraslivellato) in Sardegna: modello da rivedere?

Gavino Casu

16.00 Discussione (su tutti gli argomenti trattati nella prima parte della Sessione Cardiopatia Ischemica)

II Parte

Moderatori: Tonino Bullitta, Enrico Cuozzo, Alfonso Dessì

16.20 Gestione farmacologica nella Cardiopatia Ischemica Cronica

Rosanna Pes

16.40 Organizzazione territoriale del post infarto

Gianmarco Fiori

17.00 Microbioma e Rischio Cardiovascolare

Stefano Pintus

17.20 Discussione (su tutti gli argomenti trattati nella seconda parte della Sessione Cardiopatia Ischemica)

17.40 Coffeee break

18.00 Lettura Magistrale Il cuore nell’anziano

Alessandro Boccanelli

Presenta: Giannetto Congiu

III Parte

Moderatori: Gianfilippo Grova, Giovanni Gazale, Paolo Vargiu

18.30 Sindrome di Brugada: cambia qualcosa per il medico sportivo con la terapia ablativa?

Pietro Delise

18.50 Sacubitril/Valsartan: giusta posizione nelle Linee Guida dello Scompenso Cardiaco

Luca Bullitta

19.10 Ipertensione Arteriosa: la ricerca di una terapia ottimale; cosa dicono le Linee Guida ESC 2018 Pier Sergio Saba

19.30 Discussione (su tutti gli argomenti trattati nella terza parte della Sessione Cardiopatia Ischemica)

19.45 Chiusura lavori prima giornata

26 gennaio 2019

«Sessione Scompenso Cardiaco»

I Parte

Moderatori: Franco Uras, Giuseppe Mercuro, Stefano Masia

9.00 Trattamento dello Scompenso Cardiaco acuto: quali nuove evidenze

Maurizio Porcu

9.20 Trattamento dello Scompenso Cardiaco cronico: quali nuove evidenze

Marco Corda

9.40 Scompenso Cardiaco e Diabete

Efisio Cossu

10.00 Discussione (su tutti gli argomenti trattati nella prima parte della Sessione Scompenso Cardiaco)

II Parte

Moderatori: Antonio Caddeo, Isabella Simongini, Gianfranco Delogu

10.20 Gestione territoriale dello Scompenso Cardiaco cronico: modello sperimentale ASSL Cagliari Andrea Pili

10.40 Riabilitazione nel paziente con Scompenso Cardiaco cronico

Andrea Bianco

11.00 Cuore e terapia oncologica

Giorgio Locci

11.20 Ruolo dell’ecocardiografia nella valutazione precoce del danno muscolare da chemioterapici Christian Cadeddu De Salvi

11.40 Discussione (su tutti gli argomenti trattati nella seconda parte della Sessione Scompenso Cardiaco)

III Parte

Moderatori: Paolo Cherchi, Antonio Arru, Giacomo Perpignano

12.00 Nutraceutici: quale ruolo nella pratica clinica

Giuseppe Pajes

12.20 Nuovi target del Colesterolo LDL: quali rischi o solo benefici

Pierfranco Terrosu

12.40 Discussione (su tutti gli argomenti trattati nella terza parte della Sessione Scompenso Cardiaco) 13.00-15.00 LUNCH

«Sessione Miscellanea Cardiologica»

I Parte

Moderatori: Rinaldo Aste, Carlo Balloi, Graziana Viola

15.00 Rischio aritmico nella Cardiomiopatia Ipertrofica

Giancarlo Molle

15.20 Fibrillazione atriale e sindrome coronarica

Salvatore Ocello

15.40 Fibrillazione Atriale nell’anziano: ruolo dei NOAC (nuovi anticoagulanti orali)

Eligio Rosas

16.00 Fibrillazione Atriale nel paziente oncologico: ruolo dei NOAC (nuovi anticoagulanti orali) Silvio Nocco

16.20 Discussione (su tutti gli argomenti trattati nella prima parte della Sessione Miscellanea Cardiologica)

II Parte

Moderatori: Carlo Lai, Giampaolo Scorcu, Carmela Mossa

16.30 Ablazione transcatetere nella FA (fibrillazione atriale) versus terapia medica: criteri di scelta

Franco Isola

16.50 Durata ottimale della DAPT (duplice terapia antiaggregante) dopo sindrome coronarica

Guido Parodi

17.10 Anticoagulanti diretti e Cardiopatia ischemica cronica

Andrea Rubboli

17.30 Discussione (su tutti gli argomenti trattati nella seconda parte della Sessione Miscellanea Cardiologica)

III Parte

Moderatori: Emiliano Cirio, Bruno Loi, Michele Portoghese

Trattamento della Stenosi valvolare aortica nell’anziano:

17.40 – Quando TAVI (impianto valvolare aortico transcatetere)

Francesco Sanna

18.00 – Quando Chirurgia tradizionale

Giovanni Lixi

18.20 Discussione (su tutti gli argomenti trattati nella terza parte della Sessione Miscellanea Cardiologica)

18.40 Compilazione questionario ECM

19.00 Chiusura dei lavori

INFORMAZIONI GENERALI

SEDE CONGRESSUALE Hotel Corte Rubja Iglesias

CREDITI FORMATIVI Il congresso verrà accreditato per un numero massimo di 120 partecipanti appartenenti alle seguenti categorie:

MEDICI CHIRURGHI (esclusivamente per le seguenti discipline: Cardiologia, Cardiochirurgia, Medicina Interna, Medicina Generale, Malattie Metaboliche e Diabetologia, Medicina Fisica e Riabilitazione, Medicina d’Urgenza, Medicina dello Sport, Chirurgia Generale, Chirurgia Vascolare, Medicina del lavoro, Geriatria, Anestesia e Rianimazione),

INFERMIERI – FISIOTERAPISTI

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La carenza di personale, determinata dall’assenza di una dottoressa per problemi familiari e di una per ferie, e dall’assenza di due medici nel reparto di Cardiologia al Sirai di Carbonia, ha portato il primario della Cardiologia del presidio ospedaliero Sirai di Carbonia Rinaldo Aste ed il direttore medico dei presidi ospedalieri di Iglesias Carlo Murru, a riorganizzare temporaneamente, sino al 14 agosto, le visite cardiologiche all’ospedale CTO di Iglesias.

«Le consulenze urgenti e indifferibili dell’intero presidio ospedaliero dovranno essere inviate all’Unità operativa di Cardiologia del Sirai di Carbonia – si legge nella comunicazione inviata ai responsabili delle Unità operative del presidio ospedaliero CTO di Iglesias e, per conoscenza, al direttore della ASSL di Carbonia Maddalena Giua -; le consulenze del Pronto Soccorso non urgenti ma necessarie per il completamento del percorso diagnostico, sono garantite dalla disponibilità in loco di un cardiologo proveniente dal presidio ospedaliero Sirai di Carbonia, dalle 9.00 alle 10.00; per l’Unità operativa di Medicina, relativamente alle urgenze, vale il discorso comune alle altre Unità operative, per l’esecuzione degli ecocardiogrammi non urgenti, verranno garantiti in dimissione protetta presso il presidio ospedaliero Sirai in tempi congrui.»

La nota del dottor Rinaldo Aste e del dottor Carlo Murru, si conclude sottolineando che «ci si riserva, nel caso arrivassero nuove unità di personale medico cardiologico, di modificare tale organizzazione che, pur nella temporaneità, riveste carattere d’urgenza e di necessità».

Ospedale Sirai 1 copia

Lunedì 29 giugno, alle ore 12,00, presso la Sala riunioni dell’Ospedale Sirai, si terrà una conferenza stampa di presentazione della mostra e del convegno “L’Ospedale e la Città”.

La mostra espone, per la prima volta, le tavole progettuali dell’ospedale Civile di Carbonia, redatte dagli architetti Guidi e Valle nel 1938 e 1939 per la fondazione della città, oltre ad una nutrita serie di immagini della struttura e della vita ospedaliera a partire dagli anni ’40.

Il convegno si terrà giovedì 2 luglio al Lù Hotel, con inizio alle 17.00. Dopo l’introduzione del sindaco di Carbonia, Giuseppe Casti, e del commissario straordinario, Antonio Onnis, interverranno: Aldo Lino, su “Ospedali, città e comunità: un rapporto complesso: l’esempio di Carbonia”; Sergio Pili su “Prima del Sirai: assistenza ospedaliera a Carbonia dalla fondazione alla liberazione”; Viviana Lantini, Antonella Piredda, Tiziana Serci, Giorgio Mirarchi, Nino Laddomada, Brunello Caddeo, Antonino Coccolo, Mario Bandiera, Angelo Zuccarelli, Nazzareno Pacifico, Rinaldo Aste e Salvatore Ierna.

Si parlerà del Sirai con vecchi ricordi di pionieri e fondatori dell’ospedale e verranno effettuate premiazioni e consegna delle onorificenze.