25 April, 2024
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Definito il programma completo dei concerti della XXXII edizione di “Ai Confini tra Sardegna e Jazz”, a Sant’Anna Arresi fervono i preparativi per l’attesissima nuova edizione del festival che sarà interamente dedicata a Max Roach e all’evoluzione della musica contemporanea e nel particolare al variopinto panorama degli strumenti a percussione. 

Lo straordinario scenario di Piazza del Nuraghe ha ipnotizzato da sempre non solo artisti e pubblico ma anche tantissimi operatori della comunicazione che per quasi sette lustri di questa rassegna e sin dai suoi primordi, con il loro lavoro hanno compreso e testimoniato quella che è stata l’evoluzione della musica e del jazz in particolare di questo ultimo secolo. Gli stessi padri fondatori della rassegna compresero sin da subito l’importanza che per questo festival avrebbe assunto la qualità sonora nell’economia artistico-culturale dell’intero Progetto tanto da trasformare l’incantevole location in una sorta di sala d’incisione a cielo aperto. Considerate poi le pubblicazioni discografiche che negli anni si sono susseguite non desta più meraviglia il fatto che sempre più artisti di caratura internazionale scelgano proprio Piazza del Nuraghe per effettuare registrazioni che poi diventeranno supporti sonori destinati alla distribuzione sul mercato mondiale proprio come hanno fatto artisti come Rob Mazurek con l’Explonding Star Orchestra, Roscoe Mitchell, Lawrence D. “Butch” Morris, Amiri Baraka, Evan Parker solo per citarne alcuni.

L’Associazione Punta Giara, in una nota, nel ringraziare tutto il suo Staff per avere ideato e realizzato ognuno di questi progetti esprime inoltre grande riconoscenza a tutti i tecnici: Live Studio, Rockhaus, Paolo Zucca, Pierpaolo Meloni che hanno reso possibile la concreta realizzazione di ogni singola registrazione. La XXXII edizione di “Ai confini tra Sardegna e Jazz”, apre ancora una volta i suoi confini al mondo e alle nuove esperienze discografiche che durante il prossimo festival verranno presentate in anteprima assoluta con un’apposita conferenza stampa che si svolgerà il 4 settembre 2017, alla presenza dei musicisti, dei tecnici e dell’Associazione Culturale Punta Giara.

Il 2017 rappresenta un anno importantissimo in fatto di registrazioni live che a Sant’Anna Arresi costituiscono da sempre motivo di orgoglio ed elemento fondante della nostra produzione discografica. La prossima edizione sarà occasione attesa per far conoscere il nuovo album dei Summit Quartet. Formazione e progetto ideati e realizzati interamente, durante e per il Festival 2016. Il Summit Quartet si è da subito distinto per la complessità musicale e la ricchezza delle possibilità espressive che hanno esaltato allo stesso tempo le capacità di ogni singolo componente e dell’intero gruppo. Il concerto di questa originale formazione ha incassato da subito ottimi riscontri della critica che lo ha identificato come una delle migliori performances in seno alla XXXI edizione. Nulla da stupirsi se si considera la genialità e la poliedricità musicale dei componenti di questo quartetto. A partire da Mats Gustafsson formatosi nel rock – jazz scandinavo degli anni ’80, una carriera costellata di importanti collaborazioni, incisioni e concerti in ogni angolo di mondo. Dedito all’esplorazione dell’infinito universo delle percussioni, altro componente di spicco del Summit è Hamid Drake, potente batterista dotato di infinita sensibilità ed intelligenza spirituale che lo rendono umano e al contempo geniale. Il quartetto conta poi la presenza di altri due talentuosi esponenti del jazz mondiale, Ken Vandermark, sax tenore forte ed espressivo e grande improvvisatore, che riceve il premio “genius” nel 1999 lasciando a bocca aperta l’intero mondo del jazz, e Luc Ex, versatile componente dei The Ex, che vanta una grande quantità di collaborazioni non convenzionali su diversi stili musicali.

Il progetto del Summit Quartet si presenta come una brillante intuizione creativa della musica contemporanea, originale ma anche ispirata alla grande eredità musicale e jazzistica del passato. Non a caso l’album si presenta come un bellissimo vinile a quattro facce, contenente 7 pezzi originali, che si distingue per la grafica singolare ispirata all’istrionico Frank Zappa protagonista della scorsa edizione del festival che ha troneggiato anche sui manifesti della stessa. Nella stessa conferenza stampa, verranno presentate altre produzioni musicali figlie del Festival, gli album di: Andrea Massaria Octet “Zappa Speech Project” e i Flut3ibe. In vista del 2018 ci sarà una nuova uscita discografica distribuita della RogueArt che presenterà il nuovo lavoro Live in Sant’Anna Arresi ad opera di Roscoe Mitchell con Matthew Shipp. Questa pubblicazione sarà presentata in data 27 gennaio 2018 alla Carnegie Hall di New York, nel corso di una conferenza stampa e di un concerto, alla presenza delle maggiori testate del settore a livello nazionale ed internazionale e dei rappresentanti dell’Associazione Culturale Punta Giara. L’associazione, infine, sta lavorando per realizzare in occasione di questo importante evento, una tre giorni di promozione a carattere culturale e turistica dell’intera nostra isola, con artisti, materiale video e fotografico che saranno presentati prima, durante e dopo il concerto.

1-10/09/16, Sant’Anna Arresi (CI), Piazza del Nuraghe – AI CONFINI TRA SARDEGNA E JAZZ 2016; 10/09/16 – “SUMMIT QUARTET”, Ken Vandermark sax, Hamid Drake batteria, Mats Gustafsson sax, Luc Ex chitarra basso – Luciano Rossetti © Phocus Agency – TUTTI I DIRITTI RISERVATI

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1-10/09/16, Sant’Anna Arresi (CI), Piazza del Nuraghe – AI CONFINI TRA SARDEGNA E JAZZ 2016; 10/09/16 – “SUMMIT QUARTET”, Ken Vandermark sax, Hamid Drake batteria, Mats Gustafsson sax, Luc Ex chitarra basso – Luciano Rossetti © Phocus Agency – TUTTI I DIRITTI RISERVATI

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Il festival “Ai Confini tra Sardegna e Jazz” arriva al giro di boa. La serata odierna, infatti, segna la metà esatta della manifestazione e lo fa con due concerti di grande classe e qualità.

Il trio Lok 3 aprirà la serata. La formazione è piuttosto atipica perché comprende due pianoforti ed un dj. Aki Takase (piano), Alexander von Schlippenbach (piano), Dj Illvibe (dj) intraprendono un viaggio musicale attraverso i loro strumenti e le suggestioni da essi creati, questo è il grande potere immaginifico della musica. Un percorso che si dipana da Colonia a Osaka, dagli Stati Uniti al Brasile attraverso melodie e ritmi tra Boulez ed Hancock tra il free-jazz ed il break-beat afroamericano. Insomma un viaggio tutto fatto di musica ed immagini condito da suoni contemporanei ed un senso del ritmo visto come elemento basilare di questo trio.

Successivamente sarà il turno del progetto di Greg Burk, Solar Sound. Oltre Burk (piano, moog) troviamo il batterista italiano Enzo Carpentieri, Marc Abrams (contrabbasso), Michele Sambin (digital painting) ed il gradito ritorno di un amico del nostro festival, il cornettista Rob Mazurek.

Il progetto nasce dal Lunar Quartet, un ensemble fondato da Abrams e Carpentieri con John Tchicai, il sassofonista danese-congolese recentemente scomparso. In questa formazione si aggiunge Mazurek e l’artista visivo Sambin che attraverso la sua pittura digitale creerà la connessione fra suoni ed immagini favorendo un interscambio tra due dati sensibili come la vista e l’udito in grado di compenetrarsi e fondersi insieme.

Allegato, l’album fotografico della quarta serata, con la produzione originale Rubatong e “Zappa Speach Project” di Andrea Massaria.

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Ai Confini Tra Sardegna E Jazz 2015

Questa mattina presso l’aula consiliare del Comune di Sant’Anna Arresi, si è tenuta la conferenza stampa di presentazione dei tre progetti fortemente voluti e prodotti dall’Associazione Culturale Punta Giara in collaborazione con Evan Parker, Rob Mazurek e Luciano Rossetti. Alla conferenza erano presenti giornalisti e fotografi di tutto il mondo che hanno testimoniato il forte interesse sempre crescente nei confronti del nostro festival. Dopo una breve introduzione dei soci Francesco Peddoni ed Andrea Murgia, ha preso la parola Luciano Rossetti che ha spiegato la natura del suo lavoro fotografico su Butch Morris. Immediatamente dopo, Rob Mazurek ha illustrato il suo disco, Galactic Parables, registrato con la Exploding Star Orchestra due anni fa a Sant’Anna Arresi e prodotto in collaborazione con l’Associazione Culturale Punta Giara.

Evan Parker ha chiuso la conferenza parlando del suo ultimo lavoro Filu‘e Ferru, registrato dal vivo nell’ultima edizione invernale del festival dal Sant’Anna Arresi Quintet, progetto nato e pensato proprio per il festival.

«L’Associazione ringrazia i presenti intervenuti numerosi – si legge in una nota – a testimonianza del nuovo corso di Punta Giara, diventata ormai centro di produzione culturale a livello internazionale, assurgendo ad un ruolo sempre più importante e riconosciuto nell’intero panorama mondiale.»

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Dopo il successo delle prime due serate che hanno visto alternarsi sul palco prima il solo di Evan Parker ed il jazz contemporaneo ed elettronico della band Nu Grid, poi il solo di Rob Mazurek, il progetto “Carved in the Air” di Keith Tippett e il concerto del quintetto di Evan Parker, questa sera il palco del Nuraghe ospiterà due concerti di rara intensità artistica. L’atto di apertura spetta a Graham Haynes, grandissimo cornettista e compositore che ha spinto i confini del jazz verso una dimensione elettronica e contemporanea. Dopo il concerto con i Nu Grid, Haynes si produrrà in un solo che spingerà il suono oltre la concezione classica del suono stesso.

Di seguito, sul palco della Piazza del Nuraghe, sarà il turno di Evan Parker e del suo Large Ensemble. Progetto originale allestito in esclusiva per il nostro Festival, il Large Ensamble vuole rendere omaggio al compositore californiano. Parker, che ha lavorato in diverse occasioni con Butch e nel 2010 proprio a Sant’Anna Arresi, ha colto al volo l’idea di realizzare un progetto sull’improvvisazione guidata di Morris costruendo un ensemble composto da musicisti di rango internazionali, tra gli altri, Peter Evans, Hamid Drake, Giancarlo Schiaffini e John Edwards.

La conferenza stampa per il nuovo disco di Evan Parker prevista per il 1 settembre è stata spostata a stamane, 3 settembre, per la presentazione di tutti i progetti discografici e fotografici ispirati a Butch Morris e prodotti in collaborazione con l’Associazione Culturale Punta Giara. Per volere di Evan Parker, Rob Mazurek e Luciano Rossetti la presentazione dei lavori è stata organizzata in comune, proprio per rendere un omaggio forte e concreto alla memoria ed al lavoro del Maestro californiano. L’evento, come previsto, con la presenza degli autori, è stato programmato per questa mattina presso l’aula consiliare del comune di Sant’Anna Arresi.

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Dopo l’apertura con il “solo” di Evan Parker e il concerto del quartetto “Nu Grid”, sono tre i concerti in programma questa sera, nella seconda giornata del XXX Festival “Ai confini tra Sardegna e Jazz”. L’atto di apertura spetta a Rob Mazurek, grandissimo cornettista ed amico del nostro festiva. Rob si produrrà in un emozionante solo dal titolo Galactic Parables #79, un omaggio dovutamente sentito a Butch Morris.

Di seguito una vecchia conoscenza della manifestazione Keith Tippet. Il pianista inglese, fra i più influenti musicisti europei del ‘900, presenterà il suo nuovo progetto Curved In The Air. Con Julie Tippet, Roberto Ottaviano, Giovanni Mayer e Cristiano Calcagnile, Tippet offrirà come sempre uno spettacolo da ricordare sospeso tra contemporaneità ed eterno.

La chiusura della serata è affidata al quintetto “Sant’Anna Arresi”. Evan Parker presenta questa formazione nata nell’edizione invernale del nostro festival. Da quel concerto è stato tratto un album prodotto dall’Associazione Culturale Punta Giara ed intitolato Filu ‘e Ferru che vede come protagonisti principali il geniale trombettista Peter Evans, la giovane promessa del piano Alexander Hawkins, John Edwards al contrabbasso ed Hamid Drake alla batteria.

La conferenza stampa per il nuovo disco di Evan Parker prevista per questa mattina è stata spostata a domani, 3 settembre, giorno in cui saranno presentati tutti i progetti discografici e fotografici ispirati a Butch Morris e prodotti in collaborazione con l’Associazione Culturale Punta Giara. Per volere di Evan Parker, Rob Mazurek e Luciano Rossetti la presentazione dei lavori sarà comune, proprio per rendere un omaggio forte e concreto alla memoria ed al lavoro del Maestro californiano. L’evento si svolgerà, come previsto, con la presenza degli autori presso l’aula consiliare del comune di Sant’Anna Arresi, alle ore 11.00.

Cornettista e compositore, Rob Mazurek fonda a Chicago la all-star Exploding Star Orchestra nel 2005, su commissione del Chicago Cultural Center e del Jazz Institute of Chicago. Exploding Star Orchestra vanta uno stuolo di bravissimi improvvisatori dell’area di Chicago, tra cui membri dei Tortoise, Isotope 217, Town and Country, Black Earth Ensemble, Loose Assembly e importanti membri dell’AACM. Le composizioni free di Mazurek ideate per l’Orchestra si fondano sul principio di improvvisazione democratica, in cui ogni membro contribuisce ugualmente al suono dell’ensemble e alla visione complessiva di Mazurek. La Exploding Star Orchestra ha pubblicato il suo album di debutto, We are all from somewhere else, nel 2007, Bill Dixon with Exploding Star Orchestra, nel 2008, e Stars Have Shape nel 2010. La quarta release, 63 Moons of Jupiter e’ pubblicato dalla Delmark Records nel 2011. Il gruppo ha svolto tournée negli Stati Uniti, in Europa e in Brasile, sia autonomamente che in collaborazione con le icone della nuova musica, tra cui Bill Dixon, Fred Anderson e Roscoe Mitchell.

Sant’Anna Arresi quintet è il frutto di un incontro di grandi personalità della comunità internazionale di improvvisatori jazz.  Il grande pregio del festival arresino, per il quale è riconosciuto all’estero, sta proprio nell’aver intrecciato e coltivato dei rapporti con esponenti musicali provenienti da Londra, Chicago e New York e averli fusi sullo stesso palco in progetti originali. Ogni città è un centro di produzione musicale con le proprie specificità e proprio grazie festival di Sant’Anna Arresi è stato possibile realizzare un bellissimo incontro di menti geniali e raffinate al di là dei confini geografici.

Il quintetto è diretto dal sassofonista inglese Evan Parker, protagonista della XXIX edizione del festival, e presenterà dal vivo l’album Filu ‘e Ferru, la prima produzione discografica di quest’anno dell’Associazione Culturale Punta Giara. Insieme a lui suonano Alexander Hawkins (piano), Peter Evans (tromba), Michel Portal (sax),  John Edwards (basso), Hamid Drake (percussioni).

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Verrà presentata venerdì 17 luglio, alle ore 11.00, nella sala conferenze di Villa Muscas (Centro della Cultura Contadina) in Via Sant’Alenixedda 2, a Cagliari, nel corso di una conferenza stampa, la trentesima edizione del Festival “Ai Confini tra Sardegna e Jazz”.

Il direttore artistico e il direttivo dell’Associazione Culturale Punta Giara illustreranno il programma della manifestazione e le produzioni editoriali e discografiche Filu ‘e Ferru di Sant’Anna Arresi Quintet by Evan Parker e Galactic Parables: Volume 1 di Rob Mazurek.

Per l’occasione verrà proiettato un montaggio fotografico su Lawrence Butch Morris realizzato da Luciano Rossetti (Phocus Agency) e faremo, infine, un excursus sulle molteplici attività collaterali di quest’anno, che vanno dal convegno internazionale alle escursioni naturalistiche e degustazioni a organizzate insieme alla cooperativa Destinazione Sulcis rappresentata da Ponziana Ledda.   

Sono stati invitati alla conferenza stampa i rappresentanti delle istituzioni pubbliche, assessorato regionale della Pubblica Istruzione, assessorato regionale del Turismo, rappresentanti del comune di Sant’Anna Arresi, della Fondazione Banco di Sardegna, dell’ex Provincia di Carbonia Iglesias e gli sponsor ufficiali del festival.

 

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Venerdì 30 agosto andrà in scena la penultima serata del festival Ai Confini Tra Sardegna e Jazz. Il primo set sarà affidato ai Konstrukt, formazione turca che ha fatto dell’improvvisazione la propria bandiera. La formazione composta da Umut Çağlar (chitarra), Korhan Futaci (sax), Korhan Argüden (batteria), Zün Usta (percussioni) ha conquistato il rispetto di tutto l’ambito improvvisativo europeo collaborando con musicisti del calibro di Evan Parker e Peter Brotzman.

Il gruppo raggiunge un incredibile livello di energia e forza nella sua musica attraverso lucide ed inventive composizioni che potremo ascoltare in esclusiva italiana con la partecipazione speciale del sassofonista della Sun Ra Arkestra, Marshall Allen.

Il secondo concerto della serata sarà della formazione sperimentale Suncage. Lo scultore Pinuccio Sciola unirà le sue meravigliose pietre sonore ad una formazione innovativa composta da musicisti sardi tra i quali Marcellino Garau e Francesco Medda ed il Modular Quartet.

Il progetto che si intitola Le Memorie dell’Universo è una prima assoluta dedicata a Sun Ra e concettualmente parla della memoria che le pietre portano dentro, residui di universo che parlano delle stelle e della loro vita. Il concerto sarà un omaggio personale di Sciola che conobbe personalmente il figlio del Sole e rimase incantato dalla sua musica e dall’energia positiva che letteralmente irradiava.

Ieri sera, intanto, dopo il forfait di Cecil Taylor determinato da seri problemi di salute, il Festival ha vissuto grandi emozioni, prima con il concerto della pianista Angelica Sanchez, compositrice ed insegnante di musica, già protagonista nei progetti di Rob Mazurek, poi con Dinamitri Jazz Folklore Septet (esclusiva mondiale) special guest Amiri Baraka – Dimitri Grechi Espinoza (alto sax), Simone Padovani (percussions), Gabrio Baldacci (electric guitar), Giuseppe Scardino (bariton sax), Emanuele Parrini (violino), Paolo Durante (hammond, keys, electronics), Andrea Melani (drums).

 

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Il grande cornettista americano di Chicago Rob Mazurek sarà il protagonista di tre serate del XXVII Festival “Ai confini tra Sardegna e Jazz”, da lunedì 26 a mercoledì 28 agosto sul palco di Piazza del Nuraghe. Questa sera il programma della rassegna prevede il progetto SAO PAULO UNDERGROUND – Rob Mazurek (cornet and electronics), Guilherme Granado (keyboards, electronics, samplers), Mauricio Takara (drums, percussion, cavaquinho); domani sera PULSAR QUARTET “MAGIC SATURN” (esclusiva europea) – Rob Mazurek (cornet, electronics), Matthew Lux (bass guitar), Angelica Sanchez (piano), John Herndon (drums); mercoledì sera “Rob Mazurek’s Exploding Star Orchestra”  SUITE NR. 1 63 Moons of Jupiter (esclusiva italiana) SUITE NR. 2 Galactic Parables (prima mondiale) Rob Mazurek (cornet, electronics), Matt Bauder (reeds), Matthew Lux (bass guitar), Guilherme Granado (bass synth, samplers, keyboards), Angelica Sanchez (piano), John Herndon (drums), Mauricio Takara (drums, percussion), Damon Locks (voice), Jeff Parker (guitar), Chad Taylor (drums).

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Nonostante le incertezze economiche che nelle ultime settimane avevano fatto temere non solo un rinvio ma persino una cancellazione dell’intera rassegna, la XXVIII edizione di “Ai confini tra Sardegna e jazz” si svolgerà regolarmente, con un programma che è ancora più ricco rispetto a quello presentato alla stampa due mesi fa a Cagliari, con la copertura di due serate inizialmente non previste tra il debutto del 22 agosto e la chiusura del 31 agosto. Il nuovo programma definitivo prevede ora dieci giorni consecutivi di concerti.

«Dopo un viaggio interstellare lungo diversi mesi – si legge in una nota stampa diffusa il 7 agosto dall’associazione culturale Punta Giara che organizza il Festival – l’astronave Punta Giara è arrivata in prossimità di Sant’Anna Arresi ed esattamente il 22 agosto, come da previsione, atterrerà sulla Piazza del Nuraghe. Solo un equipaggio incosciente, guidato da un ammiraglio testardamente coraggioso, si sarebbe potuto spingere fino a questo punto senza nessuna garanzia. Il volo è stato lungo, difficile e connotato da noie al motore che ci hanno costretto a sospendere il viaggio per ricalcolare la rotta e, dopo un momento di perplessità, siamo riusciti a trovare nuovamente la propulsione giusta per proseguire questa incredibile avventura. Ma non sarebbe un’avventura se tutto filasse liscio, infatti la rotta spaziale è ancora costellata di incognite e difficoltà che avvolgono in una nube, sia la permanenza sia il ritorno. Come un’imbarcazione di migranti clandestini siamo in balia delle onde che ci tengono col fiato sospeso e la terraferma appare all’orizzonte sempre troppo lontana per chi ha paura di affondare da un momento all’altro. Le avversità ci costringono a fare i conti con ciò che avevamo creduto sicuro ed allo stesso tempo a riconsiderare rapporti e collaborazioni. Durante questa missione abbiamo scoperto tanti che sarebbero stati contenti nel vedere l’astronave esplodere fra le stelle con tutti i suoi ospiti. Ci ricorderemo di loro una volta tornati sani e salvi alla base, come ci ricorderemo di tutti quelli che, in maniera inaspettata, hanno contribuito attraverso un gesto o una parola a far sì che non si interrompesse l’ambizioso progetto di portare una scheggia di universo sull’ormai storico palco del piccolo paese di Sant’Anna Arresi.»

L’associazione Punta Giara qualche settimana fa aveva avviato una raccolta fondi per “salvare il Festival” e riuscire ad onorare gli impegni con gli artisti e con quanti avevano già prenotato abbonamenti, alberghi e viaggi aerei, lanciando un appello a quanti fossero interessati a contribuire alla riuscita dell’edizione più sofferta del Festival, attraverso una donazione, con una sponsorizzazione oppure un prestito che sarebbe stato rifondato quanto prima possibile, arrivando persino a mettere in vendita “i gioielli di famiglia: quattro pianoforti a muro ed un mezzacoda, suonato, tra gli altri, da Hermeto Pascoal”. Superato il pericolo di annullamento del Festival, non i problemi che in larga parte restano sul tappeto, l’associazione Punta Giara ha rilanciato il programma, dedicato interamente al grande pianista, compositore, poeta e filosofo statunitense Sun Ra, protagonista dell’edizione del 1989 e scomparso vent’anni fa, a 79 anni. Apriranno la rassegna, il 22 agosto, gli United Vibrations, gruppo che fonde insieme suoni stellari con l’afrobeat ed il funk, e la musica di Sun Ra sarà “santificata” da tre progetti di Rob Mazurek con Sao Paulo Underground, con il Pulsar Quartet e con l’Exploding Star Orchestra, questo ultimo scritto apposta per l’occasione. Il programma è lungo e costellato di sorprese incredibili, come la presenza dei Talibam!, e ci sarà spazio anche per il Dinamitri Jazz Folklore Septet e la sua musica di chiara derivazione africana che porterà lo spettatore a confrontarsi con l’origine delle cose e con gli elementi che le compongono. Il settetto inoltre potrà vantare la partecipazione del grandissimo poeta e critico afro-americano Amiri Baraka. Inedito ed accattivante il progetto dei Living By Lanterns, composto da Mike Reed, Jason Adasiewicz, Greg Ward, Joshua Abrams ed altri, che proporrà una rilettura di materiale inedito, registrato ma mai utilizzato da Sun Ra. Inoltre Joshua Abrams presenterà in esclusiva europea il suo progetto Natural Information Society. Gli Heliocentrics porteranno il pubblico di Piazza del Nuraghe nella loro galassia costituita da un connubio di generi diversi tutti uniti dalla tua lezione afrofuturistica. Cecil Taylor non ha certo bisogno di nessun tipo di presentazione ma la sua presenza di certo è un grande onore che si ripete per il Festival di Sant’Anna Arresi. I turchi Konstruct, ormai realtà affermata del jazz, offriranno uno spettacolo tutto orientato su un terreno caro a Sun Ra, ovvero l’improvvisazione orchestrale che potrà usufruire per l’occasione del suo sassofonista Marshall Allen. Il suono delle stelle si deposita nelle rocce e nelle pietre che mantengono sopravvivenze astrali. Da queste il maestro Pinuccio Sciola, aiutato dalla composizione di Marcellino Garau e da eccezionali musicisti, trarrà Le Memorie dell’Universo, una prima assoluta dedicata a a Sun Ra. Dalla Germania gli Heliocentric Counterblast porteranno il loro personale omaggio alla musica di Herman Blount anche perché reduci dalla pubblicazione del loro ultimo disco intitolato “A tribute to Sun Ra”. L’onore della chiusura del festival sarà affidato proprio alla Sun Ra Arkestra, condotta dal suo più fidato sacerdote, Marshall Allen. L’associazione culturale Punta Giara in una nota ha ringraziato la Regione Autonoma della Sardegna, gli assessorati della Pubblica istruzione e del turismo, l’ex Provincia di Carbonia Iglesias ed il Comune di Sant’Anna Arresi, ed ha rivolto un grazie di cuore al pubblico del Festival: a chi ha donato, a chi ha acquistato l’abbonamento senza conoscere il programma, a chi ha concesso un prestito, a chi ha dato sponsorizzazioni, a chi, quindi, ha reso possibile la realizzazione del XXVIII Festival “Ai confini tra Sardegna e jazz”.