24 April, 2024
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La conferenza di servizi ha dato il via libera definitivo al progetto di rilancio produttivo dello stabilimento Sider Alloys di Portovesme, dopo che l’ultima autorizzazione ambientale in capo alla provincia del Sud Sardegna (AIA) per l’approvazione del PAUR è stata depositata. L’infinito iter burocratico troverà la sua conclusione definitiva con la delibera della Giunta regionale che darà il via libera al revamping degli impianti.
Al Sindacato il compito di seguire attentamente l’evoluzione finale con il via libera del Consiglio Regionale.
«Questo passaggio positivo scaturito dalla Conferenza dei Servizi, è un atto estremamente importante e l’approvazione del PAUR consente alla Giunta regionale di esprimere parere favorevole per consentire alla Sider-Alloys di procedere al riavvio dello stabilimento di alluminiodice Rino Barca, rappresentante della CISL -. Noi abbiamo il dovere di seguire attentamente l’evoluzione dell’iter e, una volta definito il tutto, chiederemo all’Azienda di dirci quando effettivamente inizierà la produzione. Avremo con l’azienda diversi incontri proprio per calendarizzare gli interventi in attesa di una partenza immediata. Ora speriamo che quanto prima si possa definire la procedura per gli ammortizzatori sociali, oggi inadeguati per dare un sostegno concreto alle famiglie. La conclusione definitiva della vertenza si avrà con il rientro in fabbrica dei lavoratori.»
Per Roberto Forresu, segretario regionale della FIOM CGIL, «l’approvazione del PAUR è estremamente positiva e, a questo punto, ci si augura che la Giunta regionale dia il suo benestare definitivo per consentire alla Sider Alloys il riavvio produttivo. Per quanto ci riguarda, staremo sempre vigili ed abbiamo il dovere di rivolgere un pensiero ai lavoratori e tenere a mente che la sofferenza patita in tutti questi anni non può passare sotto silenzio».
Per Renato Tocco, segretario territoriale della UILM UIL, «questo è un passo importante e adesso la Sider Alloys deve programmare i corsi di formazione con la Regione Sardegna e, soprattutto, avviare i cantieri per il revamping. A questo punto, l’unica cosa per noi importante è vedere i lavoratori rientrare in fabbrica al più presto».
Sulla stessa linea la posizione di Angelo Diciotti, segretario territoriale CUB. «La conclusione della Conferenza dei Servizi, è un passo importanteesordisce Angelo Diciotti -, ma l’ultimo passo, dopo la delibera della Giunta regionale, il passo successivo riguarda le autorizzazioni del comune di Portoscuso, dopo le quali il revamping dovrebbe partire.»
Il presidente della Regione Sardegna, Christian Solinas, non ha mancato di esprimere la sua personale soddisfazione per l’esito positivo delle procedure e ha sottolineato come la Regione Sardegna abbia seguito e portato avanti la vertenza Sider-Alloys, rimanendo sempre al fianco dei lavoratori.
Christian Solinas ha precisato che la Giunta regionale approverà in tempi brevi la delibera finale, cui seguiranno le attività all’interno dello stabilimento Sider Alloys per il riavvio graduale della produzione.
L’AD di Sider Alloys, Giuseppe Mannina, ha diffuso un documento nel quale ha rimarcato come l’atto conclusivo dell’approvazione del PAUR, sia estremamente importante e ha posto le basi per il riavvio produttivo dello stabilimento dell’alluminio di Portovesme. Ha espresso inoltre il suo personale ringraziamento nei confronti del Sindacato, dei Comuni, delle Istituzioni, che nel sostenere i lavoratori dello stabilimento Sider-Alloys, hanno consentito la ripresa produttiva.
«Un pensiero va alle famiglie dei lavoratori che sono state penalizzateha concluso Giuseppe Mannina -, con la ripresa produttiva si apre un nuovo scenario di sviluppo e di certezze lavorative, soprattutto per un territorio devastato da una crisi eccezionale. Grazie a tutti.»
Armando Cusa 

Lunedì mattina si è tenuto un nuovo incontro in videoconferenza all’assessorato regionale del Lavoro, tra Regione, Azienda ed Organizzazioni sindacali, sulle politiche attive per il lavoro (corsi di formazione), con specifico riferimento ai lavoratori ex Alcoa che attendono il loro reinserimento nel ciclo produttivo alla Sider Alloys di Portovesme.
Roberto Forresu, segretario regionale della FIOM CGIL, ha detto che l’assessore regionale del Lavoro, Alessandra Zedda, ha confermato la disponibilità a fare partire al più presto il bando regionale per i corsi finalizzati di formazione e «ci si augura ha aggiunto che questo porti al rientro al lavoro di oltre 400 unità e che su richiesta del Sindacato, si è discusso anche dell’integrazione salariale, del pagamento di coloro che ancora non hanno ottenuto la mobilità nel 2021 e della continuità nei pagamenti della mobilità per i rimanenti mesi di novembre e dicembre».
«Sui temi in questione – ha proseguito Roberto Forresu -, c’è la massima disponibilità dell’Assessorato che ha dichiarato l’imminente pubblicazione della circolare e messaggio operativo che possa chiarire il quesito relativo alla corretta applicazione delle percentuali di riduzione rispetto alla prima deroga.»
Sulla stessa linea il commento di Renato Tocco, segretario territoriale regionale UILM-UIL, che ha sottolineato come le tematiche affrontate abbiano fornito una schiarita sui vari problemi che hanno necessità di essere affrontati e risolti, in quanto l’aspetto sociale è di estrema importanza, in quanto non si deve dimenticare quanti lavoratori e famiglie attendano questa mobilità, ossigeno puro per il loro sostentamento.
Identica la posizione della FSM-CISL, che attraverso il suo rappresentante Rino Barca, ha rimarcato come l’aspetto della mobilità in deroga attraverso l’erogazione della stessa sia estremamente importante ed indispensabile per i lavoratori.
«La disponibilità dell’assessore regionale del Lavoro, Alessandra Zedda, è importanteha ribadito Rino Barca e i lavoratori hanno necessità di atti concreti. Le pratiche burocratiche per autorizzazioni ambientali non sono ancora concluse e ci si augura che quanto prima questa annosa vertenza per la ripresa produttiva dello Stabilimento dell’Alluminio Sider-Alloys di Portovesme possa finalmente vedere scritta la parola fine e dare concretezze ad un territorio devastato due volte, dalla disoccupazione e dalla pandemia.»
Armando Cusa

Nuovo incontro stamane all’assessorato regionale del Lavoro sulla vertenza Sider Alloys. L’obiettivo: evitare la cassa integrazione e riavviare la produzione di alluminio. Intorno allo stesso tavolo si sono trovati Regione, Azienda e Sindacati.
L’assessore del Lavoro, Alessandra Zedda, ha riepilogato le principali criticità che allo stato attuale non consentono l’avvio dei lavori finalizzati alla ripartenza della produzione.
L’assessore della Difesa dell’Ambiente, Gianni Lampis, ha ripercorso le vicende legate alla Conferenza dei Servizi e riconvocherà la conferenza solo dopo il ricevimento di alcuni documenti fondamentali ancora non trasmessi. E’ quindi ipotizzabile – ha proseguito Gianni Lampis -, che se gli atti vengono trasmessi nei tempi richiesti, la conferenza verrà convocata in una data compresa tra il 20 e il 25 settembre 2021.
Per l’Azienda ha preso la parola il dott. Eros Brega che ha comunicato che tra il 20 e il 25 settembre si terrà la conferenza dei servizi decisoria e la Giunta probabilmente potrà deliberare tra il 15 e 20 del mese di ottobre. Solo dopo quella data l’azienda, potrà chiedere le autorizzazioni al comune di Portoscuso e i lavori potranno iniziare orientativamente a fine novembre.
Eros Brega ha aggiunto che l’Azienda non è in grado di garantire i circa 100 lavoratori sino alla partenza del cantiere e ha evidenziato che le tempistiche rappresentate hanno delle implicazioni oltre che sui lavoratori anche sul contratto ENEL e a livello finanziario.
A tal proposito, è intervenuta l’assessore dell’Industria, Anita Pili, che si è resa disponibile ad attivarsi immediatamente con l’ENEL, al fine di garantire l’eventuale traslazione dell’inizio del contratto di fornitura, per compensare i ritardi nel riavvio degli impianti.
Le parti hanno convenuto di convocare un nuovo incontro il 30 agosto, alle ore 10.00, per il monitoraggio e la verifica della reale anticipazione delle scadenze fissate per i mesi di settembre e ottobre 2021, compreso il rispetto minimo dei termini di legge per la deliberazione della Giunta regionale.
Eros Brega inoltre ha comunicato che laddove le date e il percorso condiviso non dovesse essere mantenuto l’azienda si riserva di attivare le procedure per la Cassa Integrazione.
A tale riguardo le organizzazioni sindacali hanno sottolineato di non concordare sulla possibilità di attivare le procedure di Cassa Integrazione, in quanto la riapertura dello stabilimento è vitale per la ripresa produttiva e per tutto il territorio.
Ancora una volta il sindacato ha rivolto un appello alla Regione affinché vengano ridotti i tempi previsti per le autorizzazioni.
Hanno partecipato all’incontro gli assessori regionali Alessandra Zedda, Anita Pili, Gianni Lampis e Mario Nieddu; il presidente del Consiglio regionale Michele Pais; i consiglieri regionali Giorgio Oppi e Michele Ennas; il Direttore generale dell’assessorato della Sanità Marcello Tidore; per l’Azienda Eros Brega, Marzia Borgese e Carla Cicilloni; per le organizzazioni sindacali Samuele Piddiu, Roberto Forresu e Francesco Bardi per la CGIL; Rino Barca per la CISL; Renato Tocco per la UIL e Angelo Diciotti per la CUB.
Armando Cusa

Si è conclusa venerdì 2 luglio 2021 l’iniziativa itinerante per i 120 anni della FIOM-CGIL, nella bellissima cornice della Tonnara di Portoscuso. In discussione il tema legato “all’Emergenza Sardegna”. Sono state cinque importanti iniziative ad Arbatax-Tortoli, a Porto Torres, a Olbia, a Sarroch e Portoscuso, in cui sono state affrontate le crisi territoriali con esperti del campo, associazioni, sindaci e istituzioni regionali e nazionali, associazioni datoriali ed imprese. È stato un importante tavolo di confronto fondamentale, per evidenziare, se ancora ce ne fosse bisogno, la reale emergenza in cui si trova l’isola, chiamata a rispondere a tagli strutturali derivanti dall’inevitabile transizione ecologica ed energetica in cui si andrà incontro.

«È stata l’occasione per comprendere, che la mancanza di programmazione, rischia di disperdere le potenzialità derivanti dagli imminenti investimenti dice Roberto Forresu, segretario regionale della FIOM CGIL -. È emersa la necessità di trovare la soluzione ai tanti lavoratori, in particolare degli appalti che rischiano il posto di lavoro, come è con forza le condizione sempre in via di peggioramento in cui si trovano generalmente i lavoratori degli appalti, sempre più spesso chiamati a pericolosi cambi di commesse, che puntualmente mettono in discussione certezze occupative ed economiche a causa degli appalti al massimo ribasso al dumping contrattuale. Come FIOM-CGIL sarda, ringraziamo tutti i partecipanti, per l’importante contributo dato alle iniziative, a cominciare dai propri delegati.»

«Ringraziamo le CDLT e la CGIL sarda, le categorie territoriali e regionali della CGIL per la costante presenza e partecipazione alle diverse iniziative tenutesi nei cinque giornicommenta Roberto Forresu -. La FIOM Nazionale per il supporto nell’organizzazione e per la presenza durante i diversi incontri che ci hanno permesso di elevare il tenore degli incontri e maturare una importante esperienza, grazie agli interventi della segretaria Barbara Tibaldi a Tortolì, del Segretario Gianni Venturi a Porto Torres e a Sarroch, e la segretaria generale, Francesca Redavid nella giornata conclusiva a Portoscuso. L’iniziativa nella sua complessità conclude Roberto Forresu -, ha messo in evidenza l’importanza di affrontare le problematiche con la massima urgenza attraverso tavoli appositi o attraverso la inevitabile mobilitazione.»

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«E’ sempre tragico ed estremamente triste quando viene meno una giovane vita, per qualsiasi ragione accada. Per il vuoto che lascia ai suoi affetti più cari, alle amicizie e, più in generale, a chi gli sta intorno ma, quando questo capita a causa di un incidente sul lavoro, tutta la società dei lavoratori e le organizzazioni sindacali che li rappresentano, non possono fare a meno di sentire questa perdita ancora più tragica e di interrogarsi se si poteva evitarlo.»
Il segretario della Camera del Lavoro Antonello Congiu ed il segretario regionale della FIOM-CGIL Roberto Forresu hanno commentato così il tragico incidente sul lavoro costato la vita stamane a Claudio Milia.
«Quello che è in discussione non è tanto la disciplina giuridico-normativa della tutela e sulla sicurezza sul lavoro, che è sicuramente moderna e capace, nella misura del possibile, di prevenire gli incidenti, ma la sua rigorosa osservanzahanno aggiunto Antonello Congiu e Roberto Forresu -. Aspettiamo di capire, attraverso gli accertamenti delle autorità preposte, le cause dell’ennesimo lutto del mondo del lavoro ma, intanto, come comunità di lavoratrici e lavoratori, non possiamo che deprecare i numerosi incidenti sul lavoro e stringerci intorno alla famiglia e ai colleghi di lavoro dell’ennesima vittima.»

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«L’accordo sul prezzo dell’energia è un requisito indispensabile per il prosieguo del riavvio dello smelter di alluminio a Portovesme. Esso è il risultato, certamente del lavoro svolto dal Mise, come ha giustamente puntualizzato la sottosegretaria Alessandra Todde ma, in un’accezione più ampia, è soprattutto il frutto della caparbietà che, in questi lunghissimi anni, ha contraddistinto i lavoratori interessati ed i loro rappresentanti sindacali di CGIL, CISL, UIL e CUB, di categoria e confederali che con una tenacia senza precedenti si sono spesi per rivendicare il diritto della difesa del loro posto di lavoro e con esso di un’importante e strategica produzione per il sistema paese.»

Lo scrivono, in una nota, il segretario generale della Camera del Lavoro CGIL della Sardegna Sud Occidentale, Antonello Congiu, ed il segretario regionale della FIOM-CGIL, Roberto Forresu.

«E’ grande la soddisfazione tra i lavoratori, ai quali la FIOM CGIL e la CGIL confederale della Camera del Lavoro della Sardegna Sud Occidentale confermano il rinnovato impegno al prosieguo di tutte le attività necessarie per la ripresa produttiva, prima fra tutte l’avvio delle attività di revampingaggiungono Antonello Congiu e Roberto Forresu -. Abbiamo già chiesto e continueremo a farlo attraverso tutti i mezzi a nostra disposizione, alla Sider Alloys, al partner pubblico Invitalia e con esso al ministero dello Sviluppo economico ed all’assessorato regionale dell’Industria, oltre al presidente Christian Solinas, che abbiamo incontrato oggi, che sia data priorità a tutte quelle attività per la ripresa della produzione in modo che, finalmente, i lavoratori che rappresentiamo possano al più presto rientrare nel loro posto di lavoro, dopo lunghi anni di lotta.»

«E’ certamente un grande risultato ma, come abbiamo sempre detto, riterremo conclusa la vertenza quando tutti i lavoratori saranno ri-occupati e ri-vedremo uscire dallo smelter il primo lingotto di alluminioconcludono Antonello Congiu e Roberto Forresu -. Ci auguriamo, quindi, di poter presto festeggiare la ripresa produttiva che, oltre che essere strategica per la produzione complessiva di alluminio in Italia, darebbe un importante contributo un termini occupazionali e di reddito per alleviare le gravi sofferenze occupazionali e sociali patite dalle famiglie del territorio, a causa della mancanza di lavoro.»

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Nuova mobilitazione dei lavoratori SiderAlloys, GMS e Tecnoproget, convocati dal sindacato per domattina alle 6.30 davanti ai cancelli dello stabilimento di Portovesme.

«Dopo l’incontro in videoconferenza con il Mise, l’azienda non ci ha fatto sapere nulla su scadenze CIGO, ripresa lavoro e accordo con Eneldice Roberto Forresu, segretario regionale della FIOM CGIL -. Questo, nonostante qualche giorno fa sia stata avanzata una richiesta di incontro con carattere di urgenza, alle aziende Sider Alloys, GMS e Tecnoproget. Solo oggi, abbiamo ricevuto una richiesta di incontro da parte di Sider Alloys e GMS per giovedì 2 luglio, senza orario, alla faccia dell’urgenza con la quale era stata avanzata la richiesta. A fronte di questo atteggiamento provocatorio, convochiamo per un’informativa urgente i lavoratori Sider Alloys, GMS e Tecnoproget, alle ore 6.30 ai cancelli dell’ex Alcoa; la partecipazione è aperta a tutti.»

 

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«Ci sono problemi pesantissimi in tutto il paese, lo sappiamo bene, e sono problemi che per le risposte non attendono iter e procedure soliti, consolidati; ma impongono la decretazione d’urgenza, a volte, come in questi giorni, con interventi reiterati per approssimazioni successive.»

Il grido d’allarme arriva dal segretario generale della Camera del Lavoro CGIL Antonello Congiu e dal segretario generale della Fiom CGIL Roberto Forresu.

«I primi a saperlo sono i lavoratori che, dove sono chiamati a farlo, stanno garantendo, non sempre in condizioni di assoluta sicurezza, che il sistema paese non si fermi, anche in questo momento di estrema difficoltà che chiama tutti ad azioni di responsabilità e di contrasto alla diffusione del Covid-19 – aggiungono Antonello Congiu e Roberto Forresu -. Allo stesso modo riteniamo che il problema della liquidazione delle mobilità in deroga agli oltre 800 lavoratori coinvolti nelle zone di Portovesme e Porto Torres che hanno maturato il diritto all’istituto, già di per sé un grave problema, diventi tragico in un contesto di deprivazione della libertà di muoversi come quello attuale che limita le possibilità di ricorrere alla protezione garantita dalle relazioni parentali.

Per questo riteniamo che la particolare e contingente situazione di estrema gravità, che rischia ns malgrado di sfociare in disagio sociale non contenibile, debba essere affrontata con altrettanti interventi e strumenti di natura STRAORDINARIA. Non si può rimanere in attesa di una erogazione che ti viene puntualmente rimandata. Ci sono condizioni che debbono essere superate subito, perché rappresentano un emergenza assoluta; si metta in pagamento la mobilità in deroga per le aree di crisi complessa. Si trovi il modo per farlo. Si convochino le organizzazioni sindacali e si proponga il modo o il metodo.»

«Si firmi il decreto che ci dicono fermo alla Corte dei Conti o si lavori affinché la regione anticipi il pagamento, ma si dia la giusta dignità alle persone – rimarcano Antonello Congiu e Roberto Forresu -. Le OO.SS. sono riuscite a temporeggiare sostenendo che si sarebbe affrontato il pagamento delle mobilità, in occasione dell’incontro che era previsto il 19 marzo, tra la Sideralloys, il Mise, Invitalia, la regione e le organizzazioni sindacali. Tale data a causa del “Covid-19” è stata posticipata. Fermo restando che è fondamentale trovare la soluzione energetica ed il conseguente impegno al rilancio produttivo della Sideralloys, adesso, l’urgenza assoluta è garantire il pagamento della mobilità agli oltre 800 lavoratori coinvolti. I lavoratori con le loro famiglie, non possono uscire di casa perché rischiano la denuncia a causa del “Coronavirus”, ma come si può rimanere in casa senza avere i soldi per comprare il pane!»

«In condizioni addirittura peggiori si trovano i circa 200 lavoratori della ex Keller, senza un minimo di reddito dopo che è stato riconosciuto loro il “bonus una tantum” l’anno passato, in attesa di sviluppi per la cessione dello stabilimento. Il Mise, il ministero del Lavoro, la regione Sardegna ci facciano capire in che modo si devono fronteggiare queste situazioni che non reggono più – concludono Antonello Congiu e Roberto Forresu -. Ci si occupi subito dei lavoratori in attesa di ammortizzatori sociali e di prospettivi occupazionali, perché questa situazione è diventata ingovernabile!»

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La sala consiliare del comune di Portoscuso, ieri pomeriggio ha ospitato una riunione tra i sindaci delle Unioni del Comuni del “Sulcis” e “Metalla e il Mare” ed i rappresentanti delle confederazioni sindacali. Al centro del confronto, le iniziative unitarie da intraprendere per contrastare la grave emergenza socio-economica, con particolare riferimento alla vertenza energetica. I programmi del Governo sull’uscita dal carbone, rischiano di portare alla fermata della Centrale Enel Grazia Deledda e, conseguentemente, alla chiusura dell’intero polo industriale di Portovesme, con conseguenze drammatiche sul futuro dell’intero territorio. All’incontro hanno partecipato i sindaci di Portoscuso Giorgio Alimonda, Masainas Ivo Melis (presidente dell’Unione dei Comuni del Sulcis), Buggerru Laura Cappelli (presidente dell’Unione dei Comuni “Metalla e il Mare”), Iglesias Mauro Usai, Santadi Elio Sundas, Gonnesa Hansel Cristian Cabiddu, San Giovanni Suergiu Elvira Usai e Nuxis Pier Andrea Deias; per le organizzazioni sindacali erano presenti, tra gli altri: Gavino Carta, segretario regionale della Cisl; Roberto Forresu, segretario regionale della Fiom Cgil; Renato Tocco della Uilm Uil; Franco Bardi e Bruno Usai della Fiom Cgil; Rino Barca della Cisl; Emanuele Madeddu della Filctem CGIL.

Dal confronto è emersa la consapevolezza della gravità della situazione e la necessità di azioni forti per convincere il Governo a modificare i programmi sulle scelte di politica energetica.

Nel corso dei lavori abbiamo intervistato i sindaci di Portoscuso e Iglesias e registrato gli interventi di Gavino Carta, Roberto Forresu, Franco Bardi e Renato Tocco, che pubblicheremo a breve.

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La richiesta di riapertura immediata di un tavolo tecnico presso il ministero dello Sviluppo economico con lo scopo di valutare le proposte per la riattivazione del ciclo produttivo della Keller. E’ questo l’elemento caratterizzante del vertice voluto dal presidente della Regione Christian Solinas per fare il punto sull’azienda del Medio Campidano. All’incontro, svoltosi all’assessorato regionale dell’Industria, hanno preso parte, per la Regione, l’assessore Anita Pili, l’assessore del lavoro Alessandra Zedda, il titolare dei trasporti Giorgio Todde e il responsabile della difesa dell’ambiente Gianni Lampis; per il consorzio industriale del Medio Campidano, il presidente Luca Argiolas; per le sigle sindacali erano presenti al tavolo i segretari regionali della Fiom-Cgil e della Fsm-Cisl Roberto Forresu e Marco Angioni e Edoardo Bizzarro, nonché il segretario della Uilm-Uil del Medio Campidano Andrea Farris.

Dopo gli interventi del presidente del consorzio industriale e dei vertici sindacali, che si sono detti soddisfatti per la tempestiva convocazione della riunione, l’assessore del lavoro Alessandra Zedda ha comunicato l’imminente approvazione da parte della giunta regionale del ddl che consentirà di meglio specificare l’articolo della legge di stabilità che di fatto rendeva inapplicabili sia le misure dei  progetti Lavoras, sia l’indennità una tantum.

«A tal proposito – ha specificato Alessandra Zedda – tutti i lavoratori della Keller sono già stati inseriti negli elenchi dei beneficiari profilati dall’agenzia regionale per il lavoro.»

L’assessore della Difesa dell’ambiente Gianni Lampis ha sottolineato “la straordinaria attenzione che l’esecutivo regionale ha da subito voluto riservare alla “questione Keller”, vista la sua rilevanza sociale ancor prima che economica nella prospettiva di una parziale mitigazione della crisi economica che da anni relega il Medio Campidano, per troppi anni ignorato dalla politica, a fanalino di coda in tutte le classifiche nazionali come area più povera d’Italia”. “In quest’ottica – gli ha fatto eco il titolare dei trasporti Giorgio Todde – deve essere letta la forte volontà della giunta guidata da Christian Solinas  di operare in maniera sinergica tra assessorati per salvaguardare l’occupazione e assicurare uno sviluppo concreto al territorio”.

In conclusione, l’assessore dell’industria Anita Pili ha voluto riaffermare l’esigenza, condivisa dai colleghi di giunta e in accordo con i rappresentanti dei lavoratori e con il consorzio industriale, della veloce riapertura di un tavolo tecnico presso il ministero dello Sviluppo economico per «valutare le due proposte in campo per la riattivazione del ciclo produttivo dell’industria di Villacidro: quella di un consorzio di imprese sarde e quella di un gruppo di interesse iraniano. Non è esclusa tra le altre, la valutazione di ipotesi alternative, come quelle già avviate nel territorio regionale siciliano e che ha consentito lo spostamento del personale ex Keller presso l’azienda del trasporto ferroviario».

La sollecitazione al Ministero – è stato concordato al termine dell’incontro – sarà condotta dall’assessorato dell’industria di concerto con gli altri assessorati coinvolti, con il consorzio industriale provinciale del Medio Campidano e con le parti sindacali.