23 April, 2024
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Si è insediato questa sera, nella sala consiliare di Piazza Municipio, il nuovo Consiglio comunale di Iglesias, eletto il 10 e 24 giugno scorsi.

La seduta si è aperta sotto la presidenza della consigliera del Movimento 5 Stelle Francesca Tronci, consigliera anziana (la definizione, lo chiariamo a beneficio di quanti non ne conoscono il significato, viene attribuita al consigliere eletto con la maggiore cifra elettorale, che scaturisce dalla somma dei voti di lista con i voti individuali). Dopo la formalità dell’esame delle condizioni di eleggibilità del sindaco e dei consiglieri comunali, ha prestato giuramento il nuovo sindaco, Mauro Usai.

Il Consiglio ha proceduto poi all’elezione del presidente e del vicepresidente. Il nuovo presidente è Daniele Reginali, segretario del Partito democratico di Carbonia Iglesias, eletto alla seconda votazione, quando era necessaria la maggioranza semplice. Federico Garau, candidato sindaco del Movimento 5 Stelle, ha proposto la candidatura alla presidenza di Francesca Tronci, quale riconoscimento al partito di maggioranza relativa, richiesta non accolta, in quanto Francesca Tronci ha ottenuto solo i tre voti del suo gruppo. Alla vicepresidenza è stato eletto Luigi Biggio, il consigliere più votato della coalizione che sosteneva la candidatura a sindaco di Valentina Pistis, alla cui candidatura ha dato il via libera la coalizione di maggioranza.

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Il Consiglio ha proceduto con l’elezione della commissione elettorale comunale, composta da Monica Marongiu del Pd ed Ignazio Mocci di Piazza Sella per la maggioranza e Valentina Pistis per la minoranza.

Mauro Usai ha comunicato quindi al Consiglio comunale i nominativi degli assessori che faranno parte della sua Giunta, già anticipati due giorni fa, riportati nello schema sottostante. La nomina di quattro consiglieri eletti, ha portato in Consiglio i primi dei non eletti delle quattro liste della maggioranza di centrosinistra.

La nuova Giunta.

Sindaco.

Mauro Usai, 29 anni, ha tenuto a sé la delega del Turismo e a breve, secondo indiscrezioni trapelate nelle ultime ore, dovrebbe completare la composizione della Giunta con la nomina di un settimo assessore, una donna, per assicurare la parità di genere.

Gli assessori.

Claudia Sanna, 42 anni, vicesindaco e assessore dello Sport, Cultura, Spettacolo, Grandi eventi e Politiche sociali, è la seconda più votata (165 preferenze) della lista “Rinnova Iglesias con Mauro Usai”, al suo posto è entrato in Consiglio Federico Marras, primo dei non eletti (116 preferenze).

Francesco Melis, 45 anni, assessore dell’Ambiente, Protezione civile, Bonifiche, Agricoltura, Polizia locale, Viabilità, Decentramento, Informatizzazione, capolista del Partito democratico, è il più votato in assoluto con 468 preferenze, al suo posto è entrato in Consiglio Diego Rosas, 37 anni (110 preferenze).

Vito Didaci, 77 anni, assessore dei Lavori pubblici e Opere pubbliche, è il terzo dei più votati della lista “Piazza Sella” (153 preferenze), al suo posto è entrato in Consiglio Federico Casti, 34 anni (97 preferenze).

Giorgiana Cherchi, 38 anni, assessore dell’Urbanistica e Paesaggio, Pianificazione e Verde pubblico, era candidata nella lista “Il tuo segno per Iglesias”, seconda dei non eletti.

Ubaldo Scanu, 65 anni, assessore delle Attività produttive, Bilancio e Partecipate, Arredo urbano, è il settimo consigliere eletto nella lista del Partito democratico (136 preferenze), al suo posto è entrato in Consiglio il secondo dei non eletti, Gianni Medda, 56 anni (106 preferenze).

Alessandro Lorefice, 35 anni, assessore della Pubblica istruzione, è un ex consigliere comunale di Forza Italia e per due settimane, tra fine maggio e inizio giugno 40 anni, 2012, è stato presidente della Carbosulcis.

Ricordiamo anche la composizione del nuovo Consiglio comunale.

Maggioranza: 16 consiglieri.

Partito democratico 7 consiglieri: Daniele Reginali 417, Marco Loddo 325, Monica Marongiu 242, Franca Maria Fara 227, Carlotta Scema 207, Diego Rosas 110, Gianni Medda 106.

Piazza Sella 4 consiglieri: Ignazio Mocci 462, Eleonora Deidda 381, Nicola Concas 106, Federico Casti 97.

Rinnova Iglesias con Mauro Usai 3 consiglieri: Alessandro Pilurzu 172, Matteo Demartis 126, Federico Marras 116.

Il tuo segno per Iglesias 1 consigliere: Simone Pinna 198.

Adesso Iglesias: Carlo Murru (candidato alla carica di sindaco eletto consigliere che subito dopo il ballottaggio ha annunciato la sua adesione alla coalizione di maggioranza).

Minoranza: 8 consiglieri.

Candidati alla carica di sindaco eletti consiglieri: Valentina Pistis, Federico Garau.

Movimento 5 Stelle 2 consiglieri: Francesca Tronci 388, Bruna Moi 231.

Forza Italia 2 consiglieri: Luigi Biggio 276, Simone Saiu 242.

Riformatori Sardi 1 consigliere: Roberto Frongia 220.

Iglesias in Comune 1 consigliere: Alberto Cacciarru 224.

Giampaolo Cirronis

Seguiranno aggiornamenti con i filmati del giuramento del sindaco, l’intervento del presidente del Consiglio comunale Daniele Reginali e la presentazione della Giunta fatta dal sindaco.

           

 

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Il neo sindaco Mauro Usai, ha convocato la prima seduta del Consiglio comunale di Iglesias eletto il 10 e 24 giugno, per la giornata di giovedì 12 luglio, alle 18.30.

I punti all’ordine del giorno della seduta d’insediamento sono sette. Al primo punto figura l’esame delle condizioni di eleggibilità del sindaco e dei consiglieri comunali. Seguirà il giuramento del sindaco, Mauro Usai.

Al terzo e al quarto punto figurano le proposte di elezione del presidente e del vicepresidente del Consiglio comunale. Il Consiglio procederà poi all’elezione della commissione elettorale comunale.

Il sindaco comunicherà quindi al Consiglio comunale i nominativi degli assessori che faranno parte della sua Giunta. In caso di inserimento nell’Esecutivo di consiglieri eletti, per l’incompatibilità tra i due incarichi prevista dal Testo Unico delle leggi sull’ordinamento degli Enti locali, gli stessi dovranno dimettersi dal Consiglio comunale e subentreranno loro i primi dei non eletti nelle rispettive liste.

All’ultimo punto dell’ordine del giorno, figura la comunicazione relativa alle deliberazioni della Giunta comunale su “variazione fra microaggregati all’interno dei medesimi missione programma titolo, e rettifica alle previsioni di cassa al bilancio 2018-2020” e prelevamento dal fondo di riserva straordinario 2018.

Ricordiamo la composizione del nuovo Consiglio comunale di Iglesias.

Maggioranza: 16 consiglieri.

Partito democratico 7 consiglieri: Francesco Melis 468 preferenze, Daniele Reginali 417, Marco Loddo 325, Monica Marongiu 242, Franca Maria Fara 227, Carlotta Scema 207, Ubaldo Scanu 136. Primo dei non eletti: Diego Rosas 110.

Piazza Sella 4 consiglieri: Ignazio Mocci 462, Eleonora Deidda 381, Vito Didaci 153, Nicola Concas 106. Primo dei non eletti: Federico Casti 97.

Rinnova Iglesias con Mauro Usai 3 consiglieri: Alessandro Pilurzu 172, Claudia Sanna 165, Matteo Demartis 126. Primo dei non eletti: Federico Marras 116.

Il tuo segno per Iglesias 1 consigliere: Simone Pinna 198. Primo dei non eletti: Gianluca Tocco 131.

Adesso Iglesias: Carlo Murru (candidato alla carica di sindaco eletto consigliere che subito dopo il ballottaggio ha annunciato la sua adesione alla coalizione di maggioranza).

Minoranza: 8 consiglieri.

Candidati alla carica di sindaco eletti consiglieri: Valentina Pistis, Federico Garau.

Movimento 5 Stelle 2 consiglieri: Francesca Tronci 388, Bruna Moi 231. Primo dei non eletti: Sandro Giordano 218.

Forza Italia 2 consiglieri: Luigi Biggio 276, Simone Saiu 242. Primo dei non eletti: Gianfranca Mannu 240.

Riformatori Sardi 1 consigliere: Roberto Frongia 220. Primo dei non eletti: Luisella Corda 67.

Iglesias in Comune 1 consigliere: Alberto Cacciarru 224. Primo dei non eletti: Matteo Medda 124.

Giampaolo Cirronis

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I 24 candidati dei Riformatori sardi che sostengono la candidatura a sindaco di Iglesias di Valentina Pistis.

Marina Adamo (1972)

Gian Marco Cannas (1969)

Milena Carboni (1961)

Luisella Corda (1963)

Arianna Maria Cortese (1964)

Daniele Cuccu (1984)

Stefano Errico (1974)

Roberto Carlo Frongia (1960)

Cinzia Fulgheri (1973)

Emilio Furia (1965)

Anna Maria Lusci (1967)

Ivan Medda (1988)

Franco Meloni (1957)

Marco Oi (1961)

Oxana Tchepel (1968)

Anna Rita Pani (1954)

Valerio Podda (1967)

Vincenzo Romano (1975)

Antonio Saiu (1949)

Elena Secci (1981)

Manuela Sedda (1976)

Elinor Suella (1974)

Daniela Vargiu (1970)

Irene Zecchini (1968).

 

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«Il principio di insularità in Costituzione rappresenta la vera battaglia di identità dei sardi, la più importante scommessa per il nostro futuro.»

Sono le parole del presidente del Comitato per l’Insularità in Costituzione, Roberto Frongia, che ha presentato questa mattina, in piazza Martiri, a Cagliari, la nuova iniziativa che impegnerà centinaia di volontari nei “100 tavolini per l’insularità”, nel corso del prossimo week-end.

«Sappiamo tutti che l’insularità non può restare un tema del Palazzo della politica – ha aggiunto Roberto Frongia – ma deve invece diventare un impegno centrale della coscienza civile di ciascun cittadino sardo! Tutti dobbiamo acquisire la piena consapevolezza che su questa sfida stiamo giocandoci un pezzo importantissimo dell’avvenire della nostra terra.»

«Tra sabato e domenica – ha aggiunto Frongia – faremo un immenso sforzo per essere presenti dappertutto in Sardegna, in mezzo alla gente, con i nostri tavolini animati dalla passione dei nostri volontari. Siamo consapevoli che non sarà una passeggiata: quella che stiamo proponendo è una vera rivoluzione nella testa dei sardi, a cui chiediamo di passare dalla cultura dell’assistenza a quella della responsabilità, della competizione con punti di partenza uguali a tutti gli altri cittadini del nostro Paese.»

«La nostra battaglia guarda soprattutto ai diritti di cittadinanza dei più giovani, che oggi sono spesso costretti ad andare via per sempre dalla Sardegna per far valere le proprie capacità. E’ per questo che chiediamo ai giovani sardi – ha concluso Matteo Rocca – di non lasciarci soli e di unirsi ai nostri tavolini di sottoscrizione della proposta di legge per gridare forte la nostra voglia di non arrenderci e raggiungere insieme lo straordinario traguardo di 10.000 firme in un solo fine settimana!»

In allegato l’elenco dei tavolini operativi nel weekend.

Un grande ringraziamento a tutti coloro che si sono mobilitati. 

Ogliastra: raccolta adesioni in forma diffusa nei diversi comuni

Medio Campidano: per problemi organizzativi i tavolini verranno allestiti nel prossimo fine settimana

+ Ales, piazza centrale

+  Alghero, sabato 12, dalle 10.00 alle 13.00, Portici Via Tarragona 

+ Arborea, piazza centrale

+ Arzachena 1, sabato dalle 19.00-21.00 festa campestre La Crucitta

+ Arzachena 2, domenica 13.00-15.00, festa campestre La Crucitta

+ Assemini, ore 10.00-12.00, presso HarDis, via Carmine 244

+ Banari, piazza Solinas

+ Bonorva, sabato 12, dalle 10.00 alle 13.00, Piazza Santa Maria

+ Bosa, piazza centrale

+ Busachi, piazza centrale

+ Burcei, piazza centrale

+ Cagliari 1, venerdì 18.20 piazza Martiri

+ Cagliari 2, sabato mattina 10.00-12.00. Piazza Martiri

+ Cagliari 3, Pirri, Is Bingias, sabato 10.00-12.00

+ Cagliari 4, piazza Martiri sabato sera 18.00-20.00

+ Cagliari 5, viale Sant’Avendrace, sabato ore 10.00-12.00

+ Cagliari 6 Piazza Martiri, domenica mattina 9.00-12.00

+ Cagliari 7, Sant’Elia, domenica mattina ore 10.00-12.00

+ Cagliari 8, domenica sera 18.00-20.00 piazza Martiri

+ Capoterra, sabato, Centro commerciale I Gabbiani, 10.00-12.00

+ Carbonia:

+ Cuglieri, piazza centrale

+ Decimomannu, piazza centrale

+ Decimoputzu, piazza centrale

+ Dolianova. Sabato 10.00-12.00, piazza centrale

+ Dorgali, Piazza di chiesa a Gonone e piazza della fontana

+ Elmas: venerdi, h. 10.00-12.00, fronte mercato civico

+ Fonni (Lucia Tidu)

+ Ghilarza, piazza centrale

+ Golfo Aranci, piazza centrale

+ Guasila, piazza Trexenta, 10.00-12.00

+ Iglesias 1 e 2 piazza Pichi, sabato e domenica 10.00-12.00

+ Iglesias 3, al mattino mercato civico in via Gramsci

+ Iglesias 4, pomeriggio in piazza Sella

+ Ittiri, sabato 12, dalle 10.00 alle 13.00, Supermercato Conad Via Turati

+ La Maddalena, Piazza Umberto I, h 11,30

+ Laconi, piazza centrale

+ Mandas, sabato in via Cagliari al n. 123 incrocio con via Vittorio Emanuele, dalle 9.00 alle 13.00.

+ Mara, piazza centrale

+ Marrubiu, piazza centrale

+ Masullas, piazza centrale

+ Mogoro, piazza centrale

+ Monserrato: Sabato mercato civico pre 10.00/12.30

+ Morgongiori, piazza centrale

+ Narcao (S. Tunis)

+ Nuoro:

+ Nurallao, piazza centrale

+ Nuxis. piazzetta via Santadi, sabato 10.00-13.00. PA. Deias

+ Osilo, domenica mattina, piazza San Valentino

+ Ottana, piazza centrale

+ Paulilatino, piazza centrale

+ Perdaxius, domenica mattina in piazza Dante

+ Portoscuso

+ Pula, sabato, Piazza del Poplo 10.00-12.00

+ Quartu 1, 2, 3: Venerdì 11 viale Colombo angolo via Nenni, dalle 17.00 alle 19.00;

+ Quartu 2, sabato 12 pitz’e Serra c/o mercato campagna amica dalle 10.00 alle 12.00

+ Quartu 3: domenica 13, dalle 10 alle 12, lungo mare del golfo, Piazza Olla, sita tra la bussola e la Marinella

+ Quartucciu 1, venerdì, Via Rosselli angolo Via Nazionale, h 9.00/13.00

+ Quartucciu 2, venerdì, Via Rosselli angolo Via Nazionale, h 16.00-20.00

+ Quartucciu 3, sabato, Via Rosselli angolo Via Nazionale, h 9.00-13.00

+ Quartucciu 4, sabato, Via Rosselli angolo Via Nazionale, h 16.00/20.00

+ Porto Torres, mercatino rionale, via delle Vigne (M. Solinas)

+ Sadali, venerdì e sabato al Municipio, alla presenza del sindaco Romina Mura

+ Santa Giusta, piazza centrale

+ Santa Maria Coghinas 1, mattina: piazza Chiesa

+ Santa Maria Coghinas 2, pomeriggio: presso campo di calcio

+ Samugheo, piazza centrale

+ San Sperate, piazza centrale

+ Sassari Sabato 12, dalle 10.00 alle 13.00, Emiciclo Garibaldi

+ Selargius, h 10.00-12.00, sabato e domenica, Centro commerciale i Mulini

+ Sennori, via Vittorio Emanuele 10.00-13.00

+ Sestu 1, venerdì, h 18.00-20.00, Centro Commerciale La Corte del Sole

+ Sestu 2, sabato, h 18.00-20.00, Centro Commerciale La Corte del Sole

+ Sestu 3, domenica, h 18.00-20.00, Centro Commerciale La Corte del Sole

+ Sinnai: piazzale della Asl, sabato dalle 10.00 alle 13.00

+ Siris, Piazza Centrale

+ Siurgus Donigala, Piazza Centrale

+ Siapiccia, piazza centrale

+ Sorso, piazza Bonfigli

+ Telti, sabato ore 10.00, Piazza della Rinascita (Matteo Sanna)

+ Terralba, Piazza Centrale

+ Teti, piazza centrale

+ Tissi, piazza centrale

+ Trinità d’Agultu, sabato ore 10.00, Piazza della Chiesa

+ Ussana: venerdì 9.00-11.00 mercato (Pinuccio Piras)

+ Uras, Piazza Centrale

+ Uta, piazza centrale

+ Valledoria, piazza centrale

+ Vallermosa, piazza centrale

+ Viddalba, piazza centrale

+ Villaspeciosa, piazza centrale.

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Sono sempre più numerosi in Sardegna i tavolini per la raccolta delle firme sulla proposta di legge di iniziativa popolare per l’inserimento in Costituzione del principio di insularità, presenti oramai in più di 70 città italiane, e si moltiplicano le manifestazioni, i dibattiti e gli incontri pubblici di approfondimento su tutto il territorio nazionale.

«Sono protagoniste dodici associazioni spontanee nate appositamente a sostegno dell’iniziativa presenti soprattutto nel sud Italia, l’Associazione nazionale dei comuni delle Isole minori (ANCIM) che sta compiendo un lavoro straordinario isola per isola su tutte le coste italiane, il Comitato siciliano con il quale è stata  messa a punto una manifestazione comune da svolgersi nei primi di maggio, l’associazione Ambasciata di Sardegna capillarmente presente nel nord ovest e la Fasi (la Federazione delle associazioni dei sardi in Italia) che non solo fa parte del Comitato promotore ma è protagonista di una grande mobilitazione a livello nazionale attraverso le decine di circoli, presenti soprattutto nell’Italia centro-settentrionale – dice il presidente del Comitato Roberto Frongia -. Del resto, gli emigrati sardi sono tra le maggiori vittime dell’insularità: la difficoltà di accesso alla loro isola li porta necessariamente a diradare le visite alla loro terra e in tal modo ad affievolire i legami affettivi con essa. Al tempo stesso, la straordinaria risorsa rappresentata dalla rete degli emigrati sardi nel mondo riesce ad esplicare con molta fatica un ruolo che potrebbe portare benefici enorme alla Sardegna in termini di esportazione di prodotti agroalimentari e artigianali di elevata qualità, estremamente apprezzati in Italia e nel mondo.»

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E’ iniziata in tutta Italia la raccolta di firme a sostegno dell’inserimento dell’insularità in Costituzione.

«Vogliamo che il tema dell’insularità in Costituzione entri di prepotenza nell’agenda della politica italiana!», ha detto il presidente del Comitat Roberto Frongia.

Lo sforzo organizzativo è stato grande, ma il primo bilancio della giornata inaugurale della raccolta firme è davvero entusiasmante.

Com’era prevedibile, c’è stata la fila per firmare nel banchetto di Cagliari, animato dai volontari guidati dal consigliere comunale Raffaele Onnis, così come ai tavolini di Carloforte (Pasquale Grosso), Iglesias (Paride Reale), San Gavino (Anastasia Meloni), Tortoli (Franco Sabatini), Oristano (Veronica Cabras), Nuoro (Pierluigi Saiu) Sassari (Michele Saba), La Maddalena (Fabio Lai), Olbia (Giovanni Pileri).

Ma la sorpresa più grande è stata nell’affollamento dei punti di raccolta allestiti nelle principali città italiane: A Milano (Tonino Mulas), in piazza della Scala, di fronte a Palazzo Marino, a Lecco (Giuseppe Tiana), in piazza Garibaldi, a Torino (Mario Sechi e Michele Cossa) in Piazza Castello, ad Aosta (Enrico Martial) in Avenue di Conseil de Commis, a Pordenone (Anna Maria Poddighe) in piazzetta Cavour, a Vicenza (Luciana Sedda), in piazza Matteotti, a Mestre (Saverio Vidili), in piazza Mercato, a Genova (Alessandra Zedda) in Via XX Settembre, a Piacenza (Bastianino Mossa), in piazza Cavalli, a Pesaro (Luciano Zucca), in piazza Collenuccio, a Roma (Antonio Mascia e Attilio Dedoni), in Piazza di Torre Argentina, a Napoli (Severino Nappi e Stefano Tunis), in Piazza Plebiscito, a Bari (Antonio Di Staso e Salvatore Matarrese), in piazza Umberto, a Cosenza (Michele Solinas), in piazza 11 settembre, a Palermo (Rino Piscitello e Salvatore Grillo), di fronte al Palazzo dei Normanni.

«Molti si sono fermati per curiosità, davanti allo sventolio delle bandiere dei quattro mori – ha dichiarato Frongia, riferendo le impressioni generali – con tutti, è stato poi relativamente facile ottenere la sottoscrizione della proposta di legge, quando si è spiegato che il tema dell’insularità rappresenta una emergenza di tutta la comunità nazionale, chiamata a garantire pari diritti e pari dignità agli italiani che risiedono nelle Isole.»

«La Sardegna – ha concluso Roberto Frongia – vuol definitivamente chiudere con la cultura dell’assistenzialismo, che ha generato soltanto clientelismo e rassegnazione. All’Italia intera chiediamo invece l’azzeramento degli svantaggi che ci hanno sinora impedito di competere ad armi pari con tutti gli altri cittadini italiani.»

 

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E’ stato depositato oggi in Corte di Cassazione, a Roma, il testo della proposta di legge per l’introduzione del principio di insularità in Costituzione.

In un clima di festa, ma anche di grande determinazione per il raggiungimento dell’obiettivo, si sono dati appuntamento a Roma i rappresentanti del Movimento per l’insularità.

A sottoscrivere il testo erano presenti Roberto Frongia, Emilio Floris, Luciano Uras, Alessandra Zedda, Michele Cossa, Gianfranco Ganau, Attilio Dedoni, Matteo Rocca, Pierpaolo Vargiu, Edoardo Tocco, Giovanni Pileri, Margherita Zurru, Elena Secci, Michele Solinas, Antonello Peru, Piergiorgio Massidda, Vincenzo Corrias, Laura Capelli per la Sardegna, Rino Piscitello e Salvatore Grillo per la Sicilia, il sindaco di La Maddalena Luca Montella e la Direttrice dell’ANCIM Giannina Usai per le Isole Minori, il presidente del Gremio dei Sardi, Antonio Masia, l’euro parlamentare Stefano Maullu.

«Inizia oggi un percorso che deve unire tutti i sardi, al di là di qualsiasi logica di schieramento, nella sfida più importante per il futuro della Sardegna – ha dichiarato Roberto Frongia, presidente del Comitato per l’insularità in Costituzione – che può davvero cambiare le prospettive di crescita della nostra Isola e delle altre regioni insulare italiane.»

«Basta con le vecchie logiche di rivendicazione e di assistenza che ci hanno tristemente accompagnato per lustri, alimentando cultura della clientela e della rassegnazione. Da sabato – annuncia Roberto Frongia – inizieremo la raccolta delle firme in tutte le regioni italiane perché vogliamo che il problema della identità e dello sviluppo delle isole diventi davvero un tema all’ordine del giorno di tutta la comunità nazionale!»

«Vivere nelle isole significa avere problemi peculiari nei trasporti, nel costo dell’energia, nelle reti infrastrutturali, nella sanità, nell’istruzione e nella formazione. Sono problemi dell’intera comunità nazionale e non soltanto degli italiani separati dal mare. Non vogliamo privilegi, né regali – ha concluso Roberto Frongia – le Isole chiedono invece pari punti di partenza e identiche opportunità perché siano finalmente riconosciuti diritti di cittadinanza uguali per tutti gli italiani!»

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«Con una decisione incomprensibile, l’Ufficio regionale del referendum ha dichiarato illegittimo il quesito proposto dal Comitato per l’inserimento del principio di insularità nella Costituzione.»

Lo ha annunciato questa mattina Roberto Frongia, presidente del Comitato promotore del referendum per l’inserimento del principio dio insularità nella Costituzione.

«Sapevamo bene che il cammino verso il riconoscimento del principio d’insularità sarebbe stato difficile, come tutte le scelte che rivoluzionano “su connotu” – ha aggiunto Roberto Frongia -. Mai avremmo però immaginato un’interpretazione burocratica di questo genere, che sostanzialmente nega il diritto dei sardi ad utilizzare lo strumento referendario, contraddicendo mille altre interpretazioni precedenti. Forti del parere di illustri costituzionalisti ed amministrativisti impugneremo immediatamente questa scelta pazzesca, che violenta la sovranità popolare espressa da 92mila sardi e ritarda la partenza della rivoluzione della responsabilità e della consapevolezza che può davvero cambiare la testa ed il futuro dei sardi.»

«Agiremo nelle prossime ore in tutte le sedi giudiziarie per difendere la libertà di manifestazione del pensiero da parte dei cittadini sardi. Mercoledì presso il Consiglio regionale, saletta gruppi consiliari, alle ore 10.30, insieme al nostro pool di giuristi – ha concluso Roberto Frongia -, parleremo dunque di “92.000 buone ragioni per dire che il referendum NON SI TOCCA!”».

Sulla bocciatura del quesito referendario è intervenuto anche l’europarlamentare di Forza Italia Stefano Maullu, convinto sostenitore del referendum.

«La bocciatura da parte della regione Sardegna del referendum sull’insularità promosso da ben 92.000 firmatari rappresenta l’ennesimo schiaffo ai Sardi – ha detto Stefano Maullu -. Siamo di fronte ad un tentativo di demolizione di un sacrosanto principio democratico, un diabolico progetto che vuole i Sardi imbavagliati e muti. Presenterò domani un’interrogazione alla Commissione europea, perché è del tutto inammissibile che i diritti dei Sardi vengano calpestati in questo modo. Il governo regionale sardo, sempre più servo dei burocrati del sistema e dei capi bastone del PD romano – ha concluso Stefano Mullu -, dimostra tutta la sua incapacità di rappresentare i Sardi. Questo è il momento di mandarli a casa.»

«La dichiarazione di illegittimità del referendum sul l’insularità in Costituzione non fa parte di nessun complotto, come invece qualcuno sospetta, ma è solo l’ennesima certificazione di quanto sia difficile sfondare il muro della conservazione in Sardegna.»

Lo ha dichiarato il parlamentare dei Riformatori Sardi Pierpaolo Vargiu che ha aggiunto: «Parlare di insularità significa abbandonare la cultura dell’assistenza, che ci ha resi servi passivi per tanti anni, per riscoprire responsabilità, meritocrazia e cultura d’impresa. Tutte cose scomode per un sistema pietrificato, sempre uguale a se stesso».

«Insieme a 92.000 sardi, tra cui centinaia di sindaci e decine di illustri giuristi – ha concluso Pierpaolo Vargiu – ci batteremo sono in fondo perché il giudizio di legittimità sia ribaltato e parta finalmente  la grande rivoluzione di discontinuità con il vecchio e il passato di cui la nostra terra ha ormai sempre più disperato bisogno.»

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Il comitato promotore del Referendum sull’inserimento del principio di insularità nella Costituzione ha tenuto oggi una conferenza stampa sul tema “Insularità e Identità: la cultura di un popolo”, alla quale hanno partecipato il presidente del Comitato Roberto Frongia,  l’on. Stefano Maullu, vice presidente della commissione per la Cultura e l’istruzione del Parlamento europeo e la prof.ssa Maria Antonietta Mongiu, presidente del FAI Sardegna.

«Ritengo che i sardi con il riconoscimento dell’Insularità in Costituzione possano vedere finalmente riconosciuta una condizione di svantaggio tipica delle regioni insulari in tutta Europa – ha detto Stefano Maullu -. Nel 2001, il Governo italiano, andando completamente in controtendenza rispetto al resto d’Europa, con la riforma del titolo V della Costituzione ha equiparato le nostre due isole maggiori al resto delle altre regioni dello stivale. Così facendo, ha di fatto negato alla Sardegna di poter usufruire delle agevolazioni  di miglioramento e di pari opportunità di sviluppo economico messe a disposizione dall’Unione Europea. L’economia sarda risente ogni giorno di più delle difficoltà legate in particolar modo ai trasporti e alla continuità territoriale.»

«I sardi devono essere messi nelle medesime di sviluppo del resto d’Europa. Nel corso di questi anni ho sempre sempre promosso iniziative importanti per tutelare il diritto dei Sardi alla mobilità sia marittima che aerea. Nel mese di agosto ho voluto sollevare il problema direttamente dal porto di Genova, con un’iniziativa dal titolo “continuità territoriale, chi l’ha vista?” e a tal proposito – ha concluso Stefano Maullu – ho protocollato l’ennesima interrogazione alla Commissione Europea, in seguito alla bocciatura dei bandi per la continuità territoriale aerea,  sottolineando la rigidità della commissione nel ritenere gli aiuti di stato lesivi del mercato della libera concorrenza».

«Il percorso che abbiamo intrapreso è connotato da una serie di vocaboli che sono  referenti di temi e di pratiche certamente non neutre perché presuppongono un’assunzione di responsabilità prima di qualsiasi rivendicazione – ha detto Maria Antonietta Mongiu -. L’obiettivo esplicitato da subito è recuperare  il senso di cosa rappresenti essere isola nelle tante declinazioni ed implicazioni, che poi sono quelle su cui si è fondato lo Statuto speciale della Sardegna che, nel corso dei decenni, si è smarrito. Ogni recupero di senso presuppone un processo di autocoscienza e di profonda autocritica che, nella fattispecie, riguarda anche l’immane spreco di risorse consumato in nome di una sorta di risarcimento per essere un’isola.  La prospettiva che tracciamo ribalta i paradigmi dati e gli stigmi stratificatesi e prospetta l’essere isolani di un’isola al centro del Mediterraneo come un’opportunità a patto di avere pari opportunità come le ha un cittadino europeo che viva ad  Amburgo, Parigi, o a Bergamo. Allo stato il cittadino sardo non le ha, finendo per autorecludersi in quel pericoloso territorio della marginalità e del rivendicazionismo che è delle classi dirigenti dei luoghi coloniali che hanno difficoltà ad emanciparsi e diventare adulte e paritetiche. Ed allora le parole chiave sono reciprocità, interdipendenza, interazione,  e per agirle ed abitarle compiutamente la nostra deve diventare una sorta di ricerca-azione collettiva propositiva e concretamente operativa con l’assunzione a valore di una serie di elementi che nel passato sono stati negati. L’azione di riconoscimento passa attraverso il riconoscimento della lingua, dell’ambiente, del suolo, del patrimonio culturale materiale ed immateriale. Si tratta di capovolgere il punto di vista eterodiretto e di superare i conseguenti processi di autodefinizione esterni ed inibenti le potenzialità che, allo stato, sono inespresse. Decisioni importanti e non scontate, ma tutti siamo chiamati a rispondere sulle pratiche che mettremo in campo. Ecco perché l’insularità come l’identità è un processo di costruzione di futuro coinvolgente i sardi di dentro e quell di fuori che ormai sono diverse generazioni ma anche quelli che negli ultimi cinquanta anni per diversi mesi scelgono di essere sardi. L’isola che c’è – ha concluso Maria Antonietta Mongiu – deve essere un ponte ed un’opportunità che i sardi prima ed il governo centrale debbono riconoscere. Questo è il momento propizio.» 

«La partecipazione di Stefano Maullu ci consente di portare nel cuore del Parlamento Europeo, nella commissione per la Cultura, la battaglia per i diritti dei Sardi, forti delle cinquantamila firme raccolte, ad oggi, senza dimenticare i Sindaci e le tante personalità di culture diverse – ha detto Roberto Frongia -. Una battaglia in grado, finalmente, di unire i Sardi che chiedono il rispetto dei valori culturali e le pari opportunità, requisiti indispensabili per la piena realizzazione dei diritti fondamentali del nostro Popolo.»

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Proseguono le iniziative di sensibilizzazione sul referendum per l’insularità.

Questa sera alle 18.30, nell’aula consiliare del comune di Sestu ci sarà un incontro al quale parteciperà gran parte dei sindaci dei comuni appartenenti alla Città metropolitana.

A portare i saluti saranno Paola Secci, sindaco di Sestu; Roberto Frongia, presidente del comitato promotore del referendum e Maria Antonietta Mongiu, rappresentante del comitato scientifico del referendum.

Interverranno i sindaci di:

  • Quartu Sant’Elena, Stefano Delunas
  • Capoterra, Francesco Dessi
  • Monserrato, Tomaso Locci
  • Selargius, Gigi Concu
  • Quartucciu, Pietro Pisu
  • Sinnai, Matteo Aledda
  • Elmas, Tonio Ena
  • Sarroch, Tore Mattana
  • Maracalagonis, Mario Fadda
  • Settimo San Pietro, Gigi Puddu
  • Uta, Giacomo Porcu

L’incontro conclusivo verrà curato da Michele Cossa.