23 April, 2024
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Venerdì 6 dicembre, il V Festival organistico internazionale, promosso dal Conservatorio “G.P. Palestrina”, propone un concerto dal titolo “Agli albori del concertismo organistico in Sardegna”.

L’appuntamento è alle 19,30 nella Cattedrale di Cagliari dove gli allievi della classe di organo Benedetta Porcedda, Sara Pirroni e Matteo Nurcis, insieme al maestro Angelo Castaldo, proporranno un programma costruito su musiche di G. Giarda, M. E. Bossi, R. Remondi, M. Pilati.

Il concerto sarà introdotto dal musicologo Roberto Milleddu.

Organizzato dietro la direzione artistica del maestro Angelo Castaldo, il Festival organistico internazionale quest’anno ha per sottotitolo “Il secolo giovane”, ed è dedicato all’organo in Italia nel Novecento.

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Venerdì 29 novembre entra nel vivo il V Festival organistico internazionale promosso dal Conservatorio di Cagliari, sotto la direzione artistica del maestro Angelo Castaldo. Dopo il concerto inaugurale di maggio, tenuto dal celebre organista olandese Ben van Oosten, da questa settimana il festival (questa edizione è dedicata all’ organo in Italia nel Novecento) propone una lunga serie di appuntamenti. Il primo è alle 19,30 nella Cattedrale: saranno protagonisti i docenti e gli allievi d’organo del Conservatorio “L. Canepa” di Sassari che eseguiranno musiche dal grande repertorio organistico europeo (da J.S. Bach a Fl Mendelsshon sino a L.V. Beethoven) quello che ha influenzato i compositori e i costruttori d’organi italiani del Novecento.
Domenica 1 dicembre si prosegue, alle 20, nella Chiesa del Carmine, con una piacevole digressione in territori “vicini”: quelli delle musiche popolari, della musica da film che hanno cambiato il paesaggio sonoro italiano a partire dal dopoguerra e che rivivranno nelle improvvisazioni di Salvatore Spano, cagliaritano, organista di solida formazione accademica con una brillante carriera nel jazz.
Gli allievi della classe di organo di Cagliari (Benedetta Porcedda, Sara Pirroni, Fabrizia Lobina, Domenico Lavena, Matteo Nurcis, Efisio Aresu) e lo stesso Angelo Castaldo saranno protagonisti dei concerti del 6 e del 13 dicembre, in programma alle 19,30, ancora nella Cattedrale. Il primo concerto, presentato dal docente Roberto Milleddu, tratterà dell’affermazione del concertismo organistico in Sardegna a partire dal 1920. Il secondo sarà un concerto antologico con pagine rare di autori come di A. Bambini, B. Bettinelli, L. Migliavacca, A. Cece, O. Ravanello, P.A. Yon, F. Mannino con la collaborazione della clarinettista Giusy Silanos e del trombettista lituano Gytis Vaitiekunas, allievi del Conservatorio di Cagliari, nelle classi dei maestri Enrico Silvestri e Massimo Spiga.
Il festival propone, dunque, una programmazione completa, che tiene fede al prestigio di una rassegna sempre più nota a livello internazionale, ma allo stesso tempo dalla natura eminentemente “didattica”, con quel suo essere pensata come strumento votato alla crescita dei giovani organisti grazie al confronto con concertisti affermati o con colleghi provenienti da altre realtà.

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Si terrà a Cagliari, sabato 16 marzo, alle 10,30, nella Sala Convegni de L’Unione Sarda, P.zza dell’Unione Sarda, la presentazione del volume “Cattedrali di Sardegna. L’adeguamento liturgico delle chiese madri nella Regione ecclesiastica sarda”.

Interverranno S.E. monsignor Arrigo Miglio, arcivescovo di Cagliari e presidente della Conferenza Episcopale Sarda, S.E. monsignor Sebastiano Sanguinetti, vescovo delegato Patrimonio Ecclesiastico, don Valerio Pennasso, direttore Ufficio Nazionale BCE ed EDC ed il dott. Fabio Ardau, curatore dell’Opera.

Gli interventi saranno moderati dal giornalista Paolo Matta.

Le chiese madri della Sardegna hanno un lungo percorso radicato nei secoli; raccontano le trasformazioni stilistiche, i materiali, le pietre, ma prima di tutto testimoniano una storia fatta di uomini, liturgie e idee che riflettono le peculiarità e le molteplici sfaccettature dell’Isola.

Per scoprire questo immenso patrimonio, l’Ufficio Nazionale CEI dei Beni Culturali Ecclesiastici e la Conferenza Episcopale Sarda hanno promosso e finanziato l’opera intitolata: “Cattedrali di Sardegna. L’adeguamento liturgico delle chiese madri nella regione ecclesiastica sarda”.

Il volume, curato da Fabio Arbau, con il coordinamento della Consulta Regionale per il Patrimonio Ecclesiastico, fa parte della collana “Cattedrali d’Italia” ed è concepito come un “viaggio” che accompagna il lettore nella scoperta del mondo delle chiese madri della Sardegna.

L’opera è arricchita dai contributi di autorevoli autori, tra i quali don Valerio Pennasso, S.E. rev. mons. Sebastiano Sanguinetti, don Francesco Tamponi, S.E. Rev. mons. Antioco Piseddu, prof. Andrea Pala, prof. Giorgio Peghin, dott. Laura Donati, prof. Roberto Milleddu, prof. Marco Lutzu, don Raimondo Satta, prof. Aldo Lino, mons. Fabio Trudu, arch. Mauro Quidacciolu.

L’apparato fotografico è stato realizzato dai fotografi Antonio Satta e Paolo Lombardi. Il progetto grafico di copertina è di Fabio Ardau e Paolo Lombardi.

La struttura e i contenuti del volume saranno illustrati alla presenza dei vescovi della Sardegna e di molteplici ospiti.

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L’antico organo “Agati Tronci”, custodito nella chiesa cagliaritana di Sant’Antonio Abate, si prepara a una nuova vita.

La prossima settimana partiranno le operazioni di smontaggio dell’imponente strumento, che poi prenderà il mare alla volta della Toscana, dove lo aspetta un restyling che durerà sino al 2022.

Il restauro è il coronamento di un progetto fortemente voluto dal “Labos”, il Laboratorio Organi Storici del Conservatorio di Cagliari, ideato e organizzato dal docente Angelo Castaldo e dal musicologo Roberto Milleddu.

Dal 19 al 23 febbraio l’“Agati Tronci”, datato 1887, il più grande organo storico della Sardegna, sarà smonato e preparato per il viaggio che lo porterà a Pistoia, nella bottega organaria di Samuele Maffucci, specializzata nel restauro di organi di cosiddetta “scuola toscana”.

I lavori di risistemazione dureranno tre anni, e una volta ritornato nella sua città l’organo dovrà ancora affrontare le operazioni di rimontaggio e reintonazione.

L’intera operazione avrà un costo di 120 mila euro, soldi provenienti dalla Curia arcivescovile di Cagliari e dall’arciconfraternita della Vergine Santissima d’Itria. Parte dei denari necessari arriva anche dalle offerte fatte dal pubblico negli anni, in occasione dei concerti organizzati da Labos per sensibilizzare sull’iniziativa.

L’organo custodito nella chiesa di Sant’Antonio rappresenta una delle più importanti testimonianze dell’organaria italiana dell’Ottocento a Cagliari e in Sardegna. Si tratta di uno strumento che incarna la migliore tradizione costruttiva pistoiese nella sua fase matura. Nei suoi primi anni di vita fu considerato tra i migliori di Cagliari e utilizzato ampiamente per le celebrazioni liturgiche. Fu suonato dai principali organisti attivi in città.

La casa Agati Tronci, marchio nel quale nel 1883 venivano fuse le esperienze tra le due maggiori dinastie organare toscane, attive dal primo Settecento, è stata tra le più note e rinomate in Sardegna. Almeno fino al primo Novecento, quando in seguito alla morte di Filippo Tronci i suoi successori convertirono la fabbrica alla produzione di strumenti musicali a percussione.

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Tre giornate di incontri, lezioni, concerti e visite guidate per valorizzare l’organo storico custodito nella chiesa di san Giovanni Battista di Orani, uno tra i più antichi in Sardegna.

Da domani, venerdì 16, a domenica 18 novembre nel centro barbaricino torna “Boghes et organos”, seconda edizione dell’accademia organizzata dal LabOS (Laboratorio organi storici del Conservatorio di Cagliari), grazie a un accordo tra l’istituzione musicale cagliaritana e l’amministrazione comunale di Orani.

Per gli abitanti di Orani, e non solo, sarà l’occasione per conoscere meglio lo strumento, datato 1732 (ben restaurato e custodito), e apprezzarne le qualità sonore, i repertori musicali a esso più congeniali e riflettere sul suo ruolo all’interno della comunità nel passato e nel presente.

Domani la manifestazione prende il via alle 16.00, con delle visite guidate all’organo, a cui seguirà la conferenza-concerto tenuta dal musicologo Roberto Milleddu dal titolo “Organi, organisti e musica religiosa tra Barbagia e Baronia”.

Sabato 17 novembre, si continuerà con l’incontro con la Scuola civica di musica “Costantino Nivola” di Orani e a seguire ci sarà una breve lezione sulle accordature cembalistiche tenuta da Angelo Castaldo, docente di Organo nel Conservatorio di Cagliari. La giornata si concluderà alle 18.00, con un concerto che vedrà protagonista il Bizzarria Ensemble (sezione interdipartimentale di Musica Antica del conservatorio di Cagliari), accompagnato all’organo ed al clavicembalo dagli allievi della classe di organo di Angelo Castaldo. Maestro concertatore sarà il docente Attilio Motzo. Il programma propone musiche di Vivaldi, Scarlatti, Haendel.

Domenica, sempre nella chiesa di San Giovanni Battista, dopo le prove aperte al pubblico, gli allievi del Labos saranno i protagonisti del concerto “Musica per organo in Europa tra XVI e XVIII secolo”, con l’esecuzione in prima assoluta in Sardegna di due concerti per organo e clavicembalo degli autori spagnoli Soler e Blanco.

Tutte le attività sono libere e gratuite.

In Sardegna esistono centinaia di organi storici, ma pochissimi sono quelli funzionanti: il LabOs nasce per creare una sensibilizzazione che possa portare all’avvio di alcuni restauri di queste autentiche opere d’arte.

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Tre giornate di incontri, lezioni, concerti e visite guidate per valorizzare l’organo storico custodito nella chiesa di San Giovanni Battista di Orani, uno tra i più antichi in Sardegna.

Da venerdì 16 a domenica 18 novembre nel centro barbaricino torna “Boghes et organos”, seconda edizione dell’accademia organizzata dal LabOS (Laboratorio organi storici del Conservatorio di Cagliari), grazie a un accordo tra l’istituzione musicale cagliaritana e l’Amministrazione comunale di Orani.

Per gli abitanti di Orani, e non solo, sarà l’occasione per conoscere meglio lo strumento, datato 1732 (ben restaurato e custodito), ed apprezzarne le qualità sonore, i repertori musicali a esso più congeniali e riflettere sul suo ruolo all’interno della comunità nel passato e nel presente.

La manifestazione prende il via venerdì alle 16 con delle visite guidate all’organo, a cui seguirà la conferenza-concerto tenuta dal musicologo Roberto Milleddu dal titolo “Organi, organisti e musica religiosa tra Barbagia e Baronia”.

Sabato 17 novembre, si continuerà con l’incontro con la Scuola civica di musica “Costantino Nivola” di Orani e a seguire ci sarà una breve lezione sulle accordature cembalistiche tenuta da Angelo Castaldo, docente di organo nel Conservatorio di Cagliari. La giornata si concluderà alle 18.00, con un concerto che vedrà protagonista il Bizzarria Ensemble (sezione interdipartimentale di Musica Antica del conservatorio di Cagliari), accompagnato all’organo ed al clavicembalo dagli allievi della classe di organo di Angelo Castaldo. Maestro concertatore sarà il docente Attilio Motzo. Il programma propone musiche di Vivaldi, Scarlatti, Haendel.

Domenica, sempre nella chiesa di San Giovanni Battista, dopo le prove aperte al pubblico, gli allievi del Labos saranno i protagonisti del concerto “Musica per organo in Europa tra XVI e XVIII secolo”, con l’esecuzione in prima assoluta in Sardegna di due concerti per organo e clavicembalo degli autori spagnoli Soler e Blanco.

Tutte le attività sono libere e gratuite.

In Sardegna esistono centinaia di organi storici, ma pochissimi sono quelli funzionanti: il LabOs nasce per creare una sensibilizzazione che possa portare all’avvio di alcuni restauri di queste autentiche opere d’arte.

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Con la conferenza-concerto dal titolo “Dal teatro alla chiesa”, curata dal musicologo Roberto Milleddu, domani, venerdì 5 ottobre, si apre la “Settimana organistica”, l’insieme di appuntamenti con cui entra nel vivo la IV edizione del “Festival organistico internazionale” promosso dal Conservatorio di Cagliari, con la direzione artistica del Maestro Angelo Castaldo.

L’appuntamento è alle 19.00, nella Chiesa del Santo Sepolcro (a Cagliari, nell’omonima piazza) dove saranno anche proposte musiche operistiche trascritte per organo e interpretate dagli allievi della classe di organo di Castaldo.

La “Settimana organistica” proseguirà giovedì 11 ottobre, alle 11.00, sarà la volta di Emilio Capalbo, docente di composizione del “Palestrina”, che proprio nel conservatorio (aula Porrino) terrà un seminario sulle “Tecniche e strategie di trascrizione”.

Venerdì 12 ottobre ospite d’eccezione sarà invece l’organista svizzero, Theo Flury, docente di improvvisazione nel Pontificio Istituto di Musica Sacra in Roma. Monaco benedettino dell’abbazia di Einsiedeln, dei cui 5 organi è organista titolare, Flury è improvvisatore, interprete e compositore di fama internazionale. Al conservatorio (sala “Porrino”) alle 17.00 terrà una conferenza dedicata agli “Aspetti dell’organo liturgico e dell’improvvisazione organistica”, nell’ambito del corso “Co.li.MUS.” (in collaborazione con l’Ufficio liturgico diocesano di Cagliari). Alle 20.00, nella Cattedrale di Cagliari, Flury terrà un concerto incentrato su improvvisazioni organistiche.

Sabato 13, ultimo appuntamento: alle 10.00, negli spazi del Conservatorio, padre Theo Flury terrà una masterclass per gli allievi organisti dedicata all’improvvisazione.

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Una serata d’eccezione per celebrare l’avvio del restauro del più grande organo storico della Sardegna, quello custodito nella Chiesa di Sant’Antonio Abate a Cagliari.

L’appuntamento è per domani, venerdì 20 aprile, alle 18, 30, proprio nel luogo di culto cagliaritano (in via Manno) dove il Conservatorio “Giovanni Pierluigi da Palestrina” ha organizzato una conferenza-concerto dedicata ad uno degli strumenti più importanti dell’isola.

Il restauro del grande organo Agati-Tronci del 1887 comincerà a giungo, ed è stato promosso dal “LabOs” (Laboratorio Organi Storici del Conservatorio), coordinato dal docente di organo Angelo Castaldo e dal musicologo Roberto Milleddu.

L’incontro ed il dialogo tra il Conservatorio di Cagliari con il suo LabOs e la committenza (l’arciconfraternita della Vergine Santissima d’Itria), la Curia arcivescovile di Cagliari e la Soprintendenza, ha reso possibile avviare l’eccezionale restauro.

Alla conferenza saranno presenti il direttore del Conservatorio “Palestrina”, Giorgio Sanna, il presidente, Gianluca Floris e l’assessore della Cultura del comune di Cagliari, Paolo Frau.

A seguire, alle 19,30, nella vicina chiesa del Santo Sepolcro si terrà un breve concerto di musiche dell’Ottocento che vedrà protagoniste alcune allieve del Conservatorio: le organiste Francesca Ajossa, Benedetta Porcedda e il soprano Federica Cubeddu. 

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Tre giornate di incontri, lezioni, concerti e visite guidate per riscoprire l’organo storico custodito nella chiesa di San Giovanni Battista, a Orani, uno tra i più antichi esistenti in Sardegna.

Da venerdì 24 a domenica 26 novembre il piccolo centro della Barbagia diventa un laboratorio organistico grazie a “Boghes et organos”, progetto nato da un accordo stipulato tra il Conservatorio di Cagliari e l’amministrazione comunale del centro barbaricino.

Per i cittadini di Orani, e non solo, sarà l’occasione per conoscere meglio lo strumento, datato 1732, ben restaurato e custodito, ed apprezzarne le qualità sonore, i repertori musicali a esso più congeniali e riflettere sul suo ruolo all’interno della comunità nel passato e nel presente.

La manifestazione prende il via venerdì alle 16.00, con delle visite guidate all’organo, a cui seguirà la conversazione tenuta dal musicologo Roberto Milleddu dal titolo “Macchine meravigliose”.

Sabato 25 novembre, si comincia alle 10.00, con una conferenza sui temperamenti e le accordature storiche tenuta da Angelo Castaldo, docente di Organo nel Conservatorio di Cagliari. La mattinata proseguirà con delle lezioni rivolte a un gruppo di studenti del Conservatorio, mentre alle 15 è in programma un incontro con la Scuola civica di musica “Costantino Nivola”. La giornata si conclude alle 18.00, con un concerto dal titolo “Boghes et organos, repertori religiosi in Sardegna fra oralità e scrittura”: l’appuntamento sarà accompagnato da una guida all’ascolto curata da Roberto Milleddu.

Domenica, sempre nella chiesa di San Giovanni Battista, dopo le prove aperte al pubblico, gli allievi del Labos (il Laboratorio di organi storici del Conservatorio) saranno i protagonisti del concerto “Musiche organistiche della tradizione italiana ed europea tra Rinascimento e Barocco”.

In Sardegna esistono diverse centinaia di organi storici, quelli funzionanti sono però sono solo poche decine: tra gli scopi del Laboratorio organi storici del Conservatorio c’è quello di creare sensibilizzazione affinché si arrivi all’avvio di alcuni restauri.

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Concerti, conferenze, masterclass e seminari per riscoprire tutta la bellezza del repertorio barocco e non solo. Da giovedì 19 ottobre entra nel vivo il VI Festival degli strumenti antichi, attesissimo appuntamento organizzato dalla sezione interdipartimentale di Musica antica del Conservatorio di Cagliari.

Numerose sono le novità dell’edizione 2017. Tra tutte, c’è la nutrita presenza di esperti di fama internazionale: da Roberta Invernizzi e Rebeca Ferri, protagoniste delle masterclass di Canto barocco e di Violoncello barocco, a Paolo Grazzi e Carlo Ipata che terranno (alcuni sono stati svolti nelle passate settimane) dei seminari sull’oboe barocco e classico e sul traversiere.

Giovedì 19 (tranne gli ultimi due, tutti i concerti si terranno alle 21.00, nella Chiesa di San Michele, in via Ospedale) si comincia con un concerto dal titolo “Nuova Musica- Musica ritrovata”: gli allievi dell’“Officina delle voci”, il laboratorio corale guidato dal docente del Conservatorio Michele Napolitano, proporranno al pubblico un programma che spazierà da W.A. Mozart a T. Tuveri.

Si prosegue sabato 21 ottobre con “Il caro Sassone e le sue opere”, un omaggio a Georg Friedrich Händel, che vedrà in scena il soprano Elisabetta Scano, il controtenore Ettore Agati e il Bizzarria Ensemble. Venerdì 27 ottobre sarà la volta di richiami d’amore nella canzone italiana del XVII secolo con l’ensemble Musici di Castello che proporrà il concerto “Ninfe, zefiri e cicale”. Il cavicembalo sarà protagonista, il 4 novembre, della serata intitolata “Händel, Scarlatti e le loro sfide tra spade e cembali”: si esibirà al clavicembalo Fernando De Luca. Giovedì 9 novembre le musiche di N.A. Porpora e J.S. Bach saranno al centro della serata intitolata “Vocalità italiana e virtuosismo tedesco”, con il soprano Roberta Invernizzi, Carlo Ipata al traversiere, Attilio Motzo e Luca Persico ai violini, Sara Meloni alla viola, Fabrizio Meloni al violoncello, Alessio Povolo al contrabbasso e Fabrizio Marchionni al clavicembalo.

Il ciclo di concerti si chiude con i due appuntamenti “Mozart – Hummel, il maestro e l’allievo” e “Dal classicismo al romanticismo: Parigi e Vienna”, in programma l’11 e il 18 novembre nel Palazzo Siotto, organizzati in collaborazione con l’associazione Mozart Italia.

Ricco è anche il cartellone delle conferenze: le prime, partite già a settembre, proseguono il 25 ottobre alle 18.30 nell’aula magna del Conservatorio con un incontro curato dal musicologo Roberto Milleddu dal titolo “La registrazione sonora e la riscoperta della musica antica”, mentre l’8 novembre Carlo Ipata, esperto internazionale di traversiere, parlerà di “Il traversiere: lo strumento e il suo repertorio”.

I seminari si avvarranno della collaborazione di Paolo Grazzi, uno dei maggiori esperti internazionali di Oboe barocco e classico. Di Franca Floris, direttrice del complesso vocale di Nuoro. Di Rebeca Ferri, che terrà anche in questa edizione il seminario di Flauto dolce e la Masterclass di violoncello barocco. Di Carlo Ipata, altro esperto internazionale di traversiere che terrà un seminario di musica da camera e traversiere. Di Roberta Invernizzi, tra le maggiori interpreti di musica barocca a livello internazionale, protagonista di una Masterclass di canto barocco. Chiude l’elenco dei corsi il seminario tenuto da Fernando De Luca, titolare della cattedra di clavicembalo e Tastiere storiche al Conservatorio di Cagliari, dal titolo “Il clavicembalo” mentre Francesco Giammarco, docente di pianoforte nell’istituzione musicale cagliaritana, proporrà un incontro sul “Il pianoforte viennese”.

L’ingresso ai concerti nella Chiesa di San Michele e alle conferenze è libero e gratuito.  Per i concerti in programma al Palazzo Siotto il costo dei biglietti è di 8 euro.