16 April, 2024
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Dopo l’Enel Brindisi, anche l’Umana Reyer Venezia passa al PalaSerradimigni e la Dinamo Banco di Sardegna conferma di non essere ancora squadra nella stagione post-triplete. Se dopo il ko interno di Eurolega subita ad opera della corazzata CSKA Mosca la squadra aveva saputo reagire andando a vincere a Varese, questa volta, dopo il nuovo ko infrasettimanale di Tel Aviv, ha perso anche in campionato (70 a 82, primo tempo 35 a 34), contro una delle squadre più forti, tra le pretendenti allo scudetto 2015/2016.

La “fotografia” della serataccia della Dinamo è sintetizzabile nello score di David Logan, da due stagioni in leader della squadra, l’uomo decisivo in tante battaglie, ieri assolutamente irriconoscibile: 0 punti, nessun tiro da 2, 0 su 5 da 3 punti, nessun tiro libero, 5 palle perse, 2 assist.

Ma se altre volte una prestazione di David Logan inferiore allo standard abituale è stato compensato dai compagni, ieri sera, se si eccettuano le prestazioni in crescendo di Jarvis Varnado e Brenton Petway e quelle sufficienti di Joe Alexander e Christian Eyenga, per gli altri è stata una partita da dimenticare in fretta.

L’Umana Reyer di Carlo Recalcati ha giocato di squadra, senza giocatori in particolare evidenza sui compagni. Tre uomini in doppia cifra, Phil Goss 16 (4 su 6 da 3 punti), Hrvoje Peric 15 (7 su 12 da 2 punti) e Josh Owens 13 (5 su 8 da 2 punti). In evidenza anche Mike Green con 8 punti, 4 rimbalzi e 8 assist.

La partenza della Dinamo era stata positiva, 13 a 4 al 4′, con Varnado ed Eyenga protagonisti, ancora + 9 sul 20 a 11 con due tiri liberi segnati da Joe Alexander e 20 a 13 al termine del primo quarto.

In avvio di secondo quarto, la squadra di Meo Sacchetti ha mantenuto un margine tra i 3 e i 5 punti fino al 16′, poi una tripla di Stefano Tonut ha portato Venezia a -2, 30 a 28, e lo stesso Tonut ha firmato il sorpasso al 19′, sul 33 a 34, con due tiri liberi. Un canestro da sotto di Joe Alexander ha portato la Dinamo avanti di un punto all’intervallo lungo, 35 a 34.

L’Umana Reyer ha iniziato a costruire la sua vittoria in avvio di terzo quarto, scattando avanti di 10 punti in 4′ (39 a 49) con tre triple di Phil Goss, una schiacciata di Josh Owens e due tiri liberi di Mike Green. la Dinamo ha saputo reagire, in 3′ s’è riportata a -1, 50 a 51, ancora con Varnado ed Eyenga e una tripla di Rok Stipcevic, ma è stato l’ultimo segnale di vita, perché Venezia ha ripreso rapidamente le redini del gioco, portandosi a +12 al 29′ con Peric, Green, una tripla di Michael Bramos, andando all’ultimo riposo breve sopra di 10 punti, 54 a 64.

L’ultimo quarto non ha avuto storia. Venezia è arrivata a +15 al 32′ con una tripla di Jeff Viggiano, solo Alexander – troppo poco – ha provato a riaprire i giochi, Venezia è arrivata ad un vantaggio di 17 punti al 35′, 56-73, con un canestro da sotto di Jarrius Jackson ed ha poi gestito, chiudendo sull’82 a 70 che vale il primato in classifica con 8 punti, alla pari con Milano, Reggio Emilia e Pistoia, con due punti di vantaggio sulla Dinamo e su Capo D’Orlando, Brindisi e Trentino.

La Dinamo è ancora in costruzione, Meo Sacchetti ha tanto da lavorare, ma gli impegni non concedono tregua, perché venerdì 6 novembre sarà ancora Eurolega, a Malaga. Probabilmente una vittoria in Coppa potrebbe essere la medicina migliore per ritrovare la vera Dinamo.

Meo Sacchetti e David Logan 3 copia

 

 

 

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David LOgan 1Marquez Haynes 1-2

La Dinamo Banco di Sardegna torna alla vittoria, espugnando Varese, nella quarta giornata del girone d’andata del campionato di A1, con il punteggio di 86 a 70 (primo tempo 48 a 37). La squadra di Meo Sacchetti ha assunto subito la gestione dell’incontro con un margine di 12 punti (22 a 10 al 6′), trascinata da Alexander, Logan ed Eyenga. Brandon ha riportato sotto Varese, 22 a 28 alla fine del primo quarto e la rimonta è stata completata al 13′ sul 28 a 28 con 3 tiri liberi di Thompson.
Il piccolo passaggio a vuoto della Dinamo è stato interrotto da due triple di Haynes e Logan ha portato il punteggio sul 38 a 30, margine salito a +10 al 18′, 44 a 34, con le triple di Logan e Sacchetti, +11 all’intervallo lungo: 48 a 37.
Nel terzo quarto, l’ultimo timido tentativo di reazione varesina con una tripla di Faye che fissa il punteggio sul 53 a 47 al 24′ ma da lì in avanti per la Dinamo la strada si è fatta tutta in discesa: 58 a 47 al 26′ con una tripla di Logan ed una schiacciata di Alexander, 60 a 53 al 28′ con una tripla di Thompson e poi ancora +13 al 29′, 66 a 53 con tre tiri liberi di Haynes, e alla fine del terzo quarto: 68 a 55 con un canestro da sotto di Rok Stipcevic.
Ultimo quarto senza storia con massimo vantaggio al 39′, 86 a 66 fino all’86 a 70 del 40′ fissato dai canestri di Molinaro e Ferrero.
I migliori in campo sono stati un sempre più convincente Joe Alexander (19 punti in 32′ con 9 su 12 da 2 punti, 0 su 1 da 3 e 1 su 1 dalla lunetta, 7 rimbalzi, 2 assist e 26 di valutazione) ed il solito David Logan (23 punti in 31′, con 3 su 7 da 2 punti, 5 su 7 da 3 e 2 su 2 dalla lunetta, 3 rimbalzi, 4 palle recuperate, 3 assist e 25 di valutazione). In crescita Marquez Haynes (12 punti con 3 su 6 da 3 punti e 3 su 3 dalla lunetta), Brian Sacchetti (10 punti con 2 du 3 da 2 punti e 2 su 4 da 3) e Christian Eyenga (11 punti, 5 su 11 da 2 punti e 1 su 1 dalla lunetta). Ancora in ombra Jarvis Varnado, impiegato per soli 6 minuti (4 punti, 2 su 2 da 2 punti) e penalizzato da un infortunio, e Brenton Petway (0 punti in 15 minuti).
Nell’Openjobmetis Varese in evidenza Brandon Davies (17 punti), Roko Ukic (15) e Mouhammad Fate (14).
Ripreso il cammino vincente in campionato, ora la Dinamo si prepara ad una nuova sfida con una grande dell’Eurolega, il Maccabi, a Tel Aviv, giovedì sera, alle 20.00.

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Niente da fare per la Dinamo Banco di Sardegna contro la corazzata CSKA Mosca, nella seconda giornata della fase a gironi dell’Eurolega. La partita è rimasta in equilibrio solo nel primo quarto, chiuso dalla squadra di Meo Sacchetti di un punto, 26 a 25, perché nel secondo quarto è emersa la netta superiorità del CSKA che, con un parziale di 35 a 15, è andato all’intervallo lungo sul 60 a 41.
Nel terzo quarto la Dinamo ha avuto una reazione d’orgoglio, riducendo il ritardo di tre lunghezze con un parziale di 22 a 19 ma nell’ultimo quarto il CSKA di Dimitris Itoudis ha ripreso la sua cavalcata vincente, superando quota 100 e mettendo altri 13 punti tra sé e la Dinamo, chiudendo con un parziale di 28 a 15, sul 107 a 78.
I migliori nella Dinamo sono stati Rok Stipcevic, impeccabile nelle conclusioni (16 punti, 1 su 1 da 2 punti, 4 su 4 da 3 punti e 2 su 2 ai tiri liberi, 2 rimbalzi, 20 di valutazione); Christian Eyenga (14 punti, 7 su 9 da 2 punti, 7 rimbalzi, 4 assist, 19 di valutazione) e David Logan (20 punti, 3 su 7 da 3 punti, 4 su 7 da 3 punti, 2 su 3 ai tiri liberi, 2 rimbalzi, 5 assist e 17 di valutazione). In ombra Marquez Haynes e Brent Petway.
Nel CSKA è difficile stilare classifiche di rendimento perché la squadra moscovita è parsa un orologio quasi perfetto con tutti i giocatoti scesi sul parquet del PalaSerradimigni in evidenza. Ben sette i giocatori in doppia cifra, con Nando De Colo a quota 18 (3 su 7 da 1 punti, 3 su 5 da 3 e 3 su 4 ai tiri liberi, 5 rimbalzi, 3 assist e 24 di valutazione, il migliore in campo), Kyle Hines a 15 (5 su 9 da 2 punti e 5 su 6 ai tiri liberi, 5 rimbalzi e 19 di valutazione), Aaron Jackson 12, Demetris Nichols 11, Milos Teodosic, Andrey Vorontsevich e Cory Higgins 10 punti a testa.
La vittoria del CSKA era prevedibile, non altrettanto il divario finale di 29 punti e, soprattutto, 3/4 di partita senza storia.
Per la Dinamo è la terza sconfitta consecutiva, dopo quella di Coppa di Istanbul e quella interna di campionato con l’Enel Brindisi. Ora bisogna reagire già lunedì sera a Varese, contro l’Openjobmetis e poi a Tel Aviv, contro il Maccabi, il 29 ottobre, per la terza giornata della prima fase dell’Eurolega.
Meo Sacchetti 1David LOgan 1Marquez Haynes 7

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Giornata no per la Dinamo Banco di Sardegna, battuta in casa dall’Enel Brindisi, 92 a 78 (primo tempo 51 a 34), nella terza giornata della regular season del campionato di A1.
Che la squadra di Meo Sacchetti non fosse la stessa che sei giorni fa aveva espugnato Cantù, lo si è capito fin dalle battute iniziali, che hanno visto un’Enel Brindisi scatenata, trascinata dall’ex Kenneth Kadji, avanti +10 al 9′, 24 a 14 e +8 al termine del primo quarto: 26 a 18.
Una tripla di David Logan, alla fine il migliore in campo nonostante la netta sconfitta della sua squadra, ha riportato la Dinamo a -5 al 12′, 23 a 28, ma dopo alcuni minuti sostanzialmente equilibrati, i pugliesi hanno ripreso il largo, e con percentuali eccellenti sono scattati avanti fino al + 17 dell’intervallo lungo: 51 a 34.
In avvio di ripresa la situazione non è cambiata e l’Enel Brindisi ha messo ancora più margine tra sé e la Dinamo, portandosi a + 24 al 23′ con una tripla e un canestro da sotto di Kenneth Kadji ed un canestro da fuori di Adrian Banks: 61 a 37.
Quando tutto sembrava deciso, la Dinamo è uscita dal letargo e cinque triple (quattro consecutive) di Marquez Haynes ed altre due di Brian Sacchetti e Rok Stipcevic, unite ad un canestro da sotto di Christian Eyenga e ad una schiacciata di David Logan ed un canestro da sotto di Marquez Haynes (17 punti in 10 minuti per l’ex Maccabi), hanno riaperto clamorosamente la partita, riportando la Dinamo a -1 (69 a 70) e a – 3 all’ultimo intervallo, con un parziale nel terzo quarto di 35 a 21.
Un’azione da 3 punti di uno scatenato Marquez Haynes (canestro da sotto con fallo subito e tiro libero realizzato) ed una schiacciata di Brenton Petway hanno dato alla Dinamo un’incredibile parità al 32′, 74 a 74, ma quando il PalaSerradimigni ha iniziato a sognare una clamorosa vittoria, la partita della Dinamo è finita praticamente lì, perché la squadra di Meo Sacchetti ha ripreso a sbagliare tanto e Brindisi a martellare la retina sassarese, chiudendo il quarto 20 a 9 e l’incontro sul 92 a 78.
Nella giornata nera della Dinamo spiccano le prestazioni individuali di David Logan, 21 punti in 35 minuti (4 su 4 da 2 punti, 2 su 8 da 3 punti e 7 su 8 si tiri liberi, 4 rimbalzi, 7 assist, 32 di valutazione), e Marquez Haynes, 24 punti in 33 minuti (4 su 7 da 2 punti, 5 su 7 da 3 punti tutti realizzati nel terzo quarto, 1 su 1 dalla lunetta, 4 rimbalzi e 16 di valutazione).
Nell’Enel Brindisi di Piero Bucchi il migliore è stato Kenneth Kadji con 25 punti (11 su 15 da 2 punti, 1 su 4 da 3 punti, 14 rimbalzi e 30 di valutazione), seguito da Durand Scott, autore di 21 punti (6 su 8 da 2 punti, 1 su 4 da 3 punti e 6 su 6 ai tiri liberi, 10 rimbalzi e 27 di valutazione).

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La Dinamo ha esordito vincendo nel nuovo campionato di A1, 97 a 90 sulla Vanoli Cremona al 1° supplementare. E’ stata una partita durissima e bellissima, vinta dalla squadra campione d’Italia con un finale straordinario, trascinata al supplementare da un grande Rok Stipcevic e guidata alla vittoria dal solito fenomenale David Logan e da un sorprendente Joe Alexander, partito dalla panchina e poi rimasto in campo ben 30 minuti, al posto di un opaco Jarvis Varnado.

La Vanoli Cremona dell’ex Cesare Pancotto ha dimostrato di essere un’ottima squadra. Nel catino del PalaSerradimigni ha giocato senza paura, chiudendo il primo quarto avanti sul 19 a 16, grazie soprattutto ad un’eccellente percentuale nei tiri da tre punti ed andando al riposo lungo avanti di tre punti, 38 a 35, dopo un secondo quarto sviluppatosi punto a punto, con la Dinamo al massimo vantaggio, 35 a 30, al 19′ con una “bomba” di Giacomo Devecchi e reazione cremonese con un canestro da sotto, una “bomba” di Fabio Mian e un’azione da tre punti, canestro con fallo subito e tiro libero realizzato di Elston Turner.

Anche il terzo quarto non ha rotto l’equilibrio, David Logan ha portato la Dinamo sul 50 a 48 al 26′ con un canestro da fuori di David Logan, ma la Vanoli ha piazzato un parziale di 9 a 0, con una schiacciata di Marco Cusin (a Sassari per poche settimane all’inizio della scorsa stagione), un canestro da sotto e una tripla di Tyrus McGee ed un altro canestro da sotto di Marco Cusin e sul 57 a 50, una schiacciata di Christian Eyenga, ha fissato il 57 a 52 dell’ultima pausa breve.

In avvio di quarto tempo la Dinamo è stata sempre sotto, con un ritardo massimo di 6 punti (60 a 66 al 35′), ma nelle battute decisive David Logan, Joe Alexander e Marquez Haynes hanno preso per mano la Dinamo e Rok Stipcevic ha messo la sua firma sull’80 a 80 che ha portato le due squadre al supplementare, con una tripla ed un canestro da sotto.

Il supplementare non ha avuto storia. David Logan, sempre lui, quando il gioco si fa duro e si decidono le partite, ha aperto le danze con una grande tripla (83 a 80) ma poi ha commesso un fallo tecnico che ha riportato avanti la Vanoli, 84 a 83. Altra tripla di David Logan (88 a 86), schiacciata di Joe Alexander (90 a 86), poi due tiri liberi e una terza tripla di David Logan hanno fissato il definitivo 97 a 90, per i primi punti della nuova stagione della squadra campione d’Italia.

La Dinamo ha cambiato quasi completamente volto e sta iniziando a mostrare di che pasta è fatta. Il cammino nella nuova stagione è appena iniziato ma se il buongiorno si vede dal mattino, anche quest’anno con la squadra di Meo Sacchetti ci sarà da divertirsi.

David Logan è stato il miglior realizzatore, con 24 punti in 27 minuti (4 su 5 da 2 punti, 4 su 8 da 3 punti e 4 su 7 ai tiri liberi), ben 12 nei 5 del supplementare; dopo di lui Joe Alexander con 21 punti e 10 rimbalzi in 30′ (7 su 10 da 2 punti, 1 su 4 da 3 punti e 4 su 4 ai tiri liberi) e Rok Stipcevic con 17 punti e 6 rimbalzi in 29′ (2 su 3 da 2 punti, 2 su 2 da 3 punti e 7 su 8 ai tiri liberi); nella Vanoli, il miglior realizzatore è risultato Fabio Mian con 17 punti (3 su 5 da 2 punti, 3 su 6 da 3 punti e 2 su 2 ai tiri liberi), seguito da Elston Turner con 16 punti, James Southerland e Tyrus McGee con 15 punti a testa.

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La Grissin Bon Reggio Emilia è la prima finalista della Supercoppa Italiana 2015. Nella semifinale che ha aperto la stagione 2015/2016, la squadra di Maurizio Menarini ha battuto la Dinamo Banco di Sardegna Sassari per un solo punto, 79 a 78, al termine di un match estremamente equilibrato (26 a 21 per Reggio Emilia al primo quarto, 41 a 37 a metà gara, 63 a 64 al terzo quarto).

Per la squadra di Meo Sacchetti non mancano le recriminazioni, perché nelle battute decisive, con la squadra emiliana avanti di un punto, una discutibile decisione arbitrale su un’azione assai confusa, dopo un errore dei cronometristi, ha avuto un peso determinante, in quanto dalla palla in possesso della Dinamo a 16″ dalla sirena finale, si è passati alla palla assegnata alla Grissin Bon per una rimessa laterale con 6″ a disposizione. E sull’errore in attacco della Brissin Bon, la Dinamo non è riuscita, purtroppo, a sfruttare con il pur ottimo Marquez Haynes l’ultima azione che avrebbe potuto darle la vittoria, l’accesso alla finale e quindi la possibilità di difendere il trofeo vinto lo scorso anno al PalaSerradimigni di Sassari.

Dai numeri emerge che Reggio Emilia ha vinto la partita ai tiri liberi. Dalla lunetta, infatti, ha chiuso con un 22 su 26, contro l’11 su 16 della Dinamo. Logan e compagni, viceversa, hanno fatto meglio sia nei tiri da due punti, 20 su 36 contro il 18 su 44 degli emiliani, sia in quelli da tre punti, 9 su 23 contro 7 su 19.

I migliori realizzatori sono stati Stefano Gentile (15 punti, 2 su 5 da due, 3 su 4 da tre e 2 su 4 ai tiri liberi), Darius Lavrinovic (14) e Achille Polonara (12) per la Grissin Bon; Christian Eyenga (16 punti, 5/9 da due, 1/4 da tre e 3/6 ai tiri liberi), David Logan e Rok Stipcevic (13 punti a testa) per la Dinamo.

Nella seconda semifinale L’EA7 Milano ha superato l’Umana Reyer Venezia con il punteggio di 71 a 66 (primo tempo 28 a 37). L’avvio di gara è stato favorevole alla squadra veneta che ha controllato il gioco e il punteggio fino al 59 a 53. L’EA7 ha iniziato la sua rimonta a pochi minuti dalla fine con una serie di triple che hanno stordito Venezia, ancora avanti di un punto al 66 a 65 ma lo sprint decisivo è stato di Milano che ha chiuso sul 71 a 66. Alessandro Gentile, con 17 punti, il miglior realizzatore dell’incontro.

La finalissima Grissin Bon Reggio Emilia – EA7 Milano si gioca alle 18.30.

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Il Galatasaray ha vinto il primo Trofeo Città di Carbonia, superando la Dinamo Banco di Sardegna di un punto, 76 a 75, in un Palazzetto dello sport gremito.
La partita è stata caratterizzata da due allunghi decisi della squadra turca, nel primo e nel terzo quarto e dalle reazioni della Dinamo, mai doma e decisa a tornare in partita per aggiudicarsi il primo Trofeo Città di Carbonia.
Terminato il terzo quarto sotto di ben 11 punti, 52 a 63, la Dinamo è tornata in partita con tre triple consecutive di David Logan che ha chiuso la sua partita con 21 punti e 5/9 dai 6.75, al pari di Marquez Haynes che però alla fine ha realizzato 26 punti ed è risultato il miglior marcatore del match.
La Dinamo ha raggiunto e superato il Galatasaray, 68 a 66, ma i turchi, trascinati da Errick McCollum e Stephane Lasme, sono tornati avanti di 5 punti,  75 a 70. Marquez Haynes ha infilato la tripla del 73 a 75 e sul 73 a 76 Christian Eyenga ha avuto nelle mani i tre tiri liberi del supplementare a 1″ dalla sirena, sbagliando purtroppo il terzo.
Il Galatasaray s’è aggiudicato così il primo Trofeo Città di Carbonia e al termine con le due squadre, premiate dall’assessore dello Sport Fabio Desogus e dal sindaco Giuseppe Casti, Errick McCollum è stato premiato dal presidente della Fip Bruno Perra con il trofeo destinato all’MVP.

Da sottolineare che Meo Sacchetti ha dovuto fare a meno di ben tre giocatori, Brenton Petway, rimasto in panchina per un problema muscolare, Rok Stipcevic, aggregatosi alla squadra ieri ma ancora non in condizione e, infine, Joe Alexander.

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Ora è ufficiale: il 21 settembre 2015, alle ore 20.30, il Palazzetto dello Sport di via Delle Cernitrici ospiterà il “Primo trofeo Città di Carbonia”, con l’incontro tra i campioni d’Italia della Dinamo Banco di Sardegna Sassari e la squadra turca del Galatasaray. La manifestazione è organizzata dal comune di Carbonia e dal Comitato regionale della Federazione Italiana Pallacanestro (FIP).

«Siamo molto contenti di ospitare i campioni d’Italia della Dinamo Banco di Sardegna – ha detto l’assessore dello Sport e spettacolo del comune di Carbonia, Fabio Desogus -. Siamo sicuri che gli sportivi della città e del territorio apprezzeranno questo importante avvenimento. A breve daremo ulteriori informazioni.»

La Dinamo Banco di Sardegna sarà al gran completo, dopo i recenti acquisti Joe Alexander, Jarvis Lamar Varnado, Lorenzo D’Ercole, Marquez Haynes, Christian Eyenga, Rok Stipcevic, e le conferme di David Logan e Matteo Formenti. E il 21 settembre la società guidata dal presidente Stefano Sardara avrà definito anche l’ultimo acquisto programmato con il coach Meo Sacchetti, quello di un lungo italiano.

Scudetto Dinamo 7

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La Dinamo Banco di Sardegna ha completato il parco stranieri con l’ala-centro statunitense Joe Alexander, lo scorso anno al Maccabi Tel Aviv. Nato a Taiwan, il 26 dicembre 1986, ma di nazionalità americana, Joe Alexander è alto 203 centimetri, per 102 kg. Il general manager Federico Pasquini si dichiara soddisfatto della pedina appena aggiunta al roster biancoblu: «Il nostro obiettivo era quello di inserire un giocatore versatile, in grado di darci profondità in attacco e con dimensione interna. Oltre a questo volevamo creare una batteria di lunghi nella quale ‘tutti possono giocare con tutti’. Con la firma di Alexander possiamo fare questo, Meo avrà la possibilità di schierare di volta in volta una coppia di lunghi differente ma sempre perfettamente complementare. Joe può ricoprire indistintamente sia il ruolo di ala forte che di centro, per un breve periodo della sua carriera, sopratutto in chiave NBA, ha giocato anche da numero 3, ma in Europa come in D-League ha sempre occupato gli spot di ala forte e centro, ruoli a lui più congeniali. E’ un lungo atipico, ha forza e fisicità di un giocatore di stazza superiore, grandi qualità nel trattare la palla e nel giocare vicino a canestro grazie a una vasto bagaglio tecnico. Da numero 5 potremmo sfruttare le sue capacità in post basso, da numero 4 le sue qualità di uno contro uno e un tiro da tre punti nel quale ha solo bisogno di prendere fiducia. Al tempo stesso in difesa ha rapidità per marcare le ali ma anche molta fisicità e durezza per marcare gli interni, ha grande forza nelle gambe e capacità di intimidazione. Viene a Sassari con grande fame e voglia di dimostrare, a 28 anni, di essere un giocatore di valore. Ho sempre apprezzato le qualità di questo giocatore e non appena si è creata la possibilità di portarlo a Sassari non abbiamo esitato».

L’ingaggio di Joe Alexander arriva dopo quello di Brent Petway, la conferma di David Logan e gli ingaggi dell’ala centro statunitense Jarvis Lamar Varnado, classe 1988, 206 centimetri di altezza per 104 kg; Lorenzo D’Ercole, play guardia di 27 anni, 193 centimetri per 88 kg, reduce da tre stagioni con la Virtus Roma; il play statunitense Marquez Haynes, 191 cm, 28 anni, in arrivo dal Maccabi Tel Aviv; l’ala congolese Christian Eyenga, 201 cm, 26 anni, in arrivo da Varese; il play sloveno Rok Stipcevic, 186 cm, 29 anni, in arrivo dalla Virtus Roma; e, infine, la conferma di Matteo Formenti, 33 anni, guardia-ala di grande esperienza.

All’appello per il completamento del nuovo roster manca ancora solo un lungo, che sarà italiano.

Scudetto Dinamo 8

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La Dinamo Banco di Sardegna tricolore è ancora protagonista del mercato: confermato David Logan, “Il Professor”. Dopo l’annuncio fatto su facebook dal presidente Stefano Sardara, la conferma è arrivata ieri sul sito internet della società biancoblu sassarese.

«Con grande soddisfazione la società ha raggiunto l’accordo con il numero 3 per il rinnovo del contratto anche per la prossima stagione della massima serie italiana, scena in cui Logan si presenterà nelle vesti di campione d’Italia. David Logan, 185 centimetri per 77 chilogrammi, oltre ad essere un giocatore dall’esperienza internazionale che ha calcato i maggiori parquet d’Europa e vestito le maglie di club plurititolati e prestigiosi fra i quali Panathinaikos, Maccabi Tel Aviv e Alba Berlino, ha nel suo palmares Supercoppa, Coppa Italia (dove è stato eletto MVP) e lo scudetto conquistati nella passata stagione proprio in maglia Dinamo sotto le direttive di coach Meo Sacchetti. Cittadino polacco dal 2009, il forte esterno nato il 26 dicembre 1982, era approdato a Sassari lo scorso anno dopo essere emerso da avversario con l’Alba Berlino, distinguendosi nel match giocato a Sassari con 18 punti e 14 alla O2 Arena di Berlino nel match che aveva deciso l’eliminazione dalla competizione europea per Vanuzzo e compagni dalla prima Eightfinals della storia biancoblu.»

Nella stagione appena conclusa David Logan ha viaggiato con 16.8 punti, 2.9 rimbalzi e 2.9 assist di media a partita, 49.4% da due; 41.2% da tre, 82.3% ai liberi in stagione regolare. Nelle 18 partite disputate nei playoff, nella cavalcata che ha portato la Dinamo a conquistare lo scudetto, ha messo a segno 13.4 punti, 2.1 rimbalzi, 1.8 assist di media con il 47.1% da due, 35.5% da tre e 83.3% ai liberi.

«Sono molto felice di poter avere David ancora nella mia squadra – afferma coach Meo Sacchetti – perché prima di tutto è un giocatore vincente che, grazie al suo talento e alla sua esperienza, è stato determinate in molte partite, in quelle da dentro o fuori ci ha spesso dato una marcia in più facendo anche da traino per i compagni. Durante tutto l’anno abbiamo apprezzato la sua professionalità: è un bravissimo ragazzo che non ha mai fatto pesare il suo background, ma si è messo a disposizione della squadra con grandissima umiltà.»

La conferma di David Logan arriva dopo altre operazioni di mercato, l’ultima delle quali, la scorsa settimana, aveva portato a Sassari l’ala centro statunitense Jarvis Lamar Varnado, classe 1988, 206 centimetri di altezza per 104 kg. In precedenza si era avuta la conferma di Matteo Formenti, 33 anni, guardia-ala di grande esperienza; l’ingaggio di Lorenzo D’Ercole, play guardia di 27 anni, 193 centimetri per 88 kg, reduce da tre stagioni con la Virtus Roma; il play statunitense Marquez Haynes, 191 cm, 28 anni, in arrivo dal Maccabi Tel Aviv; l’ala congolese Christian Eyenga, 201 cm, 26 anni, in arrivo da Varese; il play sloveno Rok Stipcevic, 186 cm, 29 anni, in arrivo dalla Virtus Roma.

All’appello per il completamento del nuovo roster mancano ancora tre lunghi, per la scelta dei quali stanno lavorando a tempo pieno il general manager biancoblù Federico Pasquini e il coach Meo Sacchetti. Saranno sicuramente giocatori di grande qualità, con i quali la nuova Dinamo Banco di Sardegna cercherà di difendere il “triplete” Scudetto-Supercoppa-Coppa Italia appena conquistato e di essere protagonista in Euroleague.

David Logan.

David Logan.