19 April, 2024
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Filantropismo, solidarietà, supporto alla vita degli operai e dei minatori nella neonata città di Carbonia. Sono soltanto alcuni dei tratti che hanno distinto l’opera di don Vito Sguotti, il primo parroco della storia di Carbonia, nonché uno dei protagonisti della vita sociale e culturale della città.

Per ripercorrere le gesta e il grande contributo offerto dal parroco veneto al nostro territorio, domani, venerdì 14 dicembre, alle ore 17. 00, nella chiesa di San Ponziano, si svolgerà un convegno che si inscrive nell’ambito dei festeggiamenti per l’80° compleanno della città di Carbonia.

All’incontro parteciperà il sindaco Paola Massidda, secondo cui “Don Vito Sguotti rappresenta un simbolo della nostra città per la sua straordinaria capacità di aver fatto da trait d’union e collante tra operai e minatori provenienti negli anni Trenta da svariate province d’Italia. Operai che, spesso, si sentivano soli, soffrivano la nostalgia per la lontananza dai propri cari e trovavano nel parroco originario di Tribano un punto di riferimento in grado di supportarli anche nella scrittura di lettere alle proprie mogli e figli. L’eredità lasciata alla città da don Vito Sguotti è imponente. Prova ne è l’intitolazione, a suo nome, del Centro di accoglienza di via Mazzini nel 1984 e il suo straordinario contributo per la costituzione del Centro di addestramento professionale ENAP. Ma non solo, la sua figura è riconosciuta nel mondo dello sport con la gloriosa squadra a lui intitolata, la Polisportiva Sguotti, prima vincitrice della Coppa Santa Barbara nel 1964”.

Il programma dei lavori prevede la presentazione da parte di Mario Zara, presidente dell’Associazione Amici della Miniera; gli interventi del sindaco Paola Massidda, di Enea Casti, presidente dell’Associazione Storia e radici della città di Carbonia. Le relazioni saranno a cura di Vincenzo Panio, operatore culturale; don Salvatore Benizzi, vicario episcopale per la Pastorale del Lavoro; Giampiero Farru, presidente CSV Sardegna Solidale; Tarcisio Agus, presidente del Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna; don Andrea Zucca, parroco di San Ponziano.

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Alcune centinaia di persone hanno partecipato questa sera, a San Giovanni Suergiu, alla manifestazione organizzata dal parroco della chiesa di San Giovanni Battista, don Tonino Bellu, per denunciare la precarietà dei servizi sanitari.

L’iniziativa è stata sostenuta dalla diocesi di Iglesias, rappresentata da don Salvatore Benizzi (era prevista anche la presenza del vescovo, mons. Giovanni Paolo Zedda, poi impossibilitato a partecipare per un imprevisto dell’ultim’ora), dall’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Elvira Usai, dalle associazioni locali e da tanti cittadini, gravemente penalizzati da un servizio sanitario assolutamente inadeguato.

Al termine della fiaccolata, c’è stato il concentramento in piazza, sul sagrato della chiesa di San Giovanni Battista, nel corso del quale sono state denunciate le motivazioni della manifestazione di protesta, che si possono sintetizzare in lunghe liste di attesa per ricoveri ospedalieri e visite specialistiche, reparti ospedalieri chiusi e male organizzati e nello stato di completo abbandono in cui si trova il poliambulatorio locale, con i suoi già precari servizi, e i gravissimi disagi per i cittadini, costretti a percorrere molti chilometri per essere sottoposti a visite nelle strutture degli altri centri del Sulcis.

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Ieri sera il salone dell’oratorio di San Ponziano, a Carbonia, ha ospitato il convegno “RiParliamo di Lavoro”, organizzato da Manolo Mureddu. Hanno aderito all’iniziativa rappresentanti delle organizzazioni sindacali territoriali e politico-istituzionali, vari esponenti del mondo delle associazioni e delle professioni e tanti cittadini che hanno a cuore le sorti del territorio in una fase particolarmente difficile della sua storia recente.

Il convegno è stato organizzato perché nel territorio si continui a parlare di Lavoro in ogni sua forma e nelle accezioni positive (della dignità, dell’emancipazione sociale e della libertà) che questo termine richiama per ogni essere umano. E di lavoro si è parlato, spaziando dal settore industriale (Eurallumina, Alcoa, Portovesme srl, ex Ila, Polar) a quello agricolo con specifico riferimento alla situazione di cronica incertezza presente nel Consorzio di bonifica, alla sanità con la delicatissima vertenza dei centri Aias della Sardegna e all’artigianato, in gravissima crisi ormai da anni.

Nel corso di oltre due ore di dibattito, sono stati toccati tutti i temi al centro di quella che ormai è diventata la nuova vertenza per il riscatto socio-economico del Sulcis Iglesiente, per superare la quale si avverte sempre più il bisogno di ritrovare l’unità che contraddistinse le storiche battaglie per il lavoro del passato, unità che oggi, purtroppo, sembra mancare.

Nel corso del dibattito, abbiamo intervistato don Salvatore Benizzi, responsabile della Pastorale del lavoro della diocesi di Iglesias.

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I lavoratori Eurallumina sono arrivati al sesto giorno di occupazione della sala riunioni del Palazzo della Regione, in viale Trento, a Cagliari, e di presidio permanente all’esterno. Ieri sera hanno ricevuto la visita di don Salvatore Benizzi, responsabile della pastorale del Lavoro della diocesi di Iglesias.

E’ iniziato, intanto, il conto alla rovescia per il supplemento di conferenza dei servizi, fissato per dopodomani, mercoledì 8 febbraio 2017.

Dopo i lavoratori, anche le segreterie regionali e territoriali Filctem-CGIL, Femca-CISL e Uiltec-UIL, G. Migheli/F. Garau M. Napp/D’Orso T. Sini/Melis, hanno inviato una lettera al soprintendente MIBACT, architetto Fausto Martino, che riportiamo integralmente.

Pregiatissimo Soprintendente, vorremmo condividere con Lei alcune riflessioni scaturite dopo aver letto le sue considerazioni presentate durante la Conferenza dei Servizi sul progetto di riavvio dello stabilimento Eurallumina di Portovesme.

Le anticipiamo che le Ns riflessioni non sono di natura politico-sindacale, relative per esempio all’importanza dei posti di lavoro in un territorio investito da una fortissima crisi economica e produttiva senza che alcun rappresentante delle Istituzioni, sino ad oggi, sia stato in grado di formulare delle proposte alternative e credibili di rilancio economico, immediatamente percorribili, per cambiare il destino del Sulcis Iglesiente; semplicemente vorremmo condividere con Lei alcune brevi considerazioni sul contesto nel quale ci troviamo, ormai da quasi mille giorni, e sulle ricadute che esso determina dal punto di vista Ambientale, Energetico, Sanitario e Paesaggistico.

Non possiamo che non condividere il quadro generale descritto nel documento da lei firmato per cui non ci addentreremo nell’analisi di tutte le norme e delle leggi a cui si fa riferimento, ma riteniamo che tutto ciò che attiene ad una descrizione del contesto sui luoghi, sui beni oggetto di interesse e sulla loro tutela, appare almeno in diverse parti non oggettiva, in quanto la descrizione non corrisponde del tutto alla realtà analizzata ma sembra invece condizionata da interpretazioni soggettive.

Sosteniamo questo perché, ovviamente secondo il nostro punto di vista, appare palese che chiunque abbia visitato la zona di cui si parla nel documento e si è parlato nella stessa Conferenza dei servizi, si accorge che le puntigliose descrizioni sono state sostenute facendo riferimento a normative di legge, rispecchiano solo parzialmente la realtà esistente.

Dal documento, cioè, non risalta la realtà dei luoghi e dei fatti e della storia Normativa e Autorizzativa dell’Area Industriale di Portovesme.

Per fare alcuni esempi sottoponiamo alla sua attenzione un passaggio del documento, tra quelli relazionati, che ci ha colpito in maniera particolare riferibile alla pag. 3:

BENI ARCHITETTONICI

in tale punto si afferma che “nell’area dell’impianto non si rileva la diretta presenza di beni culturali oggetto di “dichiarazione di interesse”..., già questo passaggio dovrebbe dare un’interpretazione differente rispetto a quella data; poi si prosegue elencando una serie di beni “di interesse culturale sottoposti a tutela… negli ambiti prossimi e di intervisibilità”, tra questi:

– la Torre e la Tonnara di Portoscuso;

– la Tonnara, il Forte di Santa Teresa, ed altri beni a Carloforte;

– La Torre ed altri Beni a Calasetta;

e “seppur non in relazione di intervisibilità la Chiesa campestre di Flumentepido”.

Secondo la Ns riflessione questo ci par scritto per sostenere che se l’impianto/bacino fosse rientrato dentro una triangolazione di Beni intervisibili tra loro (Portoscuso-Carloforte-Calasetta) la tesi esposta cadrebbe in quanto il sito industriale starebbe fuori dall’area interessata da INTERVISIBILITA’, per cui, a Nostro avviso, dal relatore è stato inserito il quarto sito di interesse per far ricadere l’impianto/bacino all’interno di un’area per la quale sostenere la tesi di tutela paesaggistica.

Pertanto, riteniamo fondamentale porre alla sua attenzione il particolare che chiunque conosca l’area oggetto di discussione può verificare che dalla Torre e dalla Tonnara di Portoscuso non si vede neanche una piccola porzione del Sito di stoccaggio, da Carloforte e Calasetta si vede la costa ma è impossibile riconoscere quale porzione di terra è occupata dallo stesso Sito di stoccaggio che tra l’altro eventualmente si vedrebbe con la colorazione verde data dalla Piantumazione delle specie autoctone, men che meno, come la relazione indica, si vedrebbe dalla Chiesa campestre di Flumentepido che a sua volta, per la sua ubicazione, non sarebbe visibile né da Portoscuso, né da Carloforte né tanto meno da Calasetta.

Dalla Chiesa campestre di Flumentepido l’unica visuale che si può avere in direzione del Polo Industriale sono le pale eoliche che in sede Autorizzativa per lo loro costruzione non hanno creato questo tipo di problematica.

Ciò detto, ci pare suggestivo, inverosimile e quantomeno paradossale. Solo pensare che tale scenario, che è ovviamente verificabile in qualsiasi momento, possa “alterare negativamente lo skyline che caratterizza il contesto delle numerose aree dichiarate di notevole interesse pubblico”.

Crediamo che la riflessione che abbiamo portato alla sua attenzione, e l’invito ad una verifica in campo, magari attraverso una visita congiunta sul posto, delle tesi sostenute nel documento presentato che Nega il Rilascio dell’Autorizzazione Paesaggistica, debba essere presa in seria considerazione in modo che si possa affrontare il Supplemento di Conferenza dei servizi in maniera più ampia e consapevole, in quanto crediamo che come la tutela dell’ambiente e della salute, anche la tutela del paesaggio sia un tema non meno importante per le scriventi Organizzazioni Sindacali, in quanto si tratta di un valore ideale che contraddistingue il livello di civiltà complessiva di una comunità, quindi anche dei lavoratori che rappresentiamo e delle loro famiglie, nonché di tutto il territorio.

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E’ in programma venerdì 14 e sabato 15 agosto, a Carbonia, la Festa liturgica estiva di San Ponziano.

 «Stimati parrocchiani, amici, benefattori, autorità, sacerdoti – scrive il parroco, don Amilcare Gambella – la festa estiva di San Ponziano, che organizziamo in semplicità e direi “confidenza” con il nostro Patrono, ci sollecita alla partecipazione: la Vigilia, 12 agosto, con Messa, Concerto e presentazione dell’Enciclica di Papa Francesco “Laudato sii” (introduzione di Antonello Mereu; relazioni di Giampiero Pinna, Franca Cherchi, Renato Monticolo, Salvatore Benizzi; conclusioni di Amilcare Gambella) è accattivante nei suoi aspetti culturali; il 13 agosto, giorno della Memoria del Santo, è ricca di Spiritualità (Messa) e solidarietà, la convivialità condivisa che diventa concretezza della parola di Dio.»

«Non dimentichiamo – aggiunge Amilcare Gambella – che si continua col 14/15 solennità dell’Assunta, di cui siamo particolarmente devoti, che ci raduna per la Celebrazione Eucaristica sempre alle 19.00 e il 14 alle 21.00 per il rosario completo, ai piedi del nostro prezioso simulacro. Preghiamo a vicenda per ciascuno di noi, per le nostre famiglie, per la nostra città, per chi ha responsabilità, piccole e grandi, per la dignità di tutti noi.»

LOCANDINA san ponziano

Sono stati consegnati ieri mattina nella Chiesa di Gesù Divino Operaio, agli operatori della Caritas Diocesana, i giocattoli donati da tanti cittadini solidali a favore dei bambini poveri del territorio nell’ambito dell’iniziativa della segretaria sindacale FSM-CISL. Hanno partecipato in tanti all’iniziativa di grande solidarietà, durata due settimane: Rino Barca, Enea Pilloni, Massimo Cara, Claudia Mariani, Giuseppe Puddu, Franco Sanna, Gianluca Caria, Katiuscia Solinas, Cristina Bullegas, Remo Fantin, Simona Pabis, Marco Pisu, il delegato e responsabile della Caritas Giovanni Busia, Elio Acca, il sindaco di Carbonia Giuseppe Casti, l’assessore dei servizi sociali Maria Marongiu, il sindaco di Portoscuso Giorgio Alimonda, il consigliere regionale Ignazio Locci, la responsabile cittadina di Sel Laura Pilloni, il responsabile della Pastorale per il lavoro Don Salvatore Benizzi, il responsabile cittadino delle Caritas Don Giulio Demontis, il parroco di Gesù Divino Operaio, Don Giampaolo Cincotti, i lavoratori Meridiana che hanno spedito 1.200 giocattoli che uniti a quelli già raccolti permetteranno di accontentare gran parte dei bimbi poveri dell’intero territorio.

Donazione 3 copia Donazione 4 copia Donazione 5 copiaDonazione 2 copia Donazione 6 copia

 

La premiazione di Manolo Mureddu.Movimento partite Iva 5

 

Salvatore Benizzi 1

Movimento partite Iva 9

Movimento partite Iva 1

Movimento partite Iva 3

 

 

 

 

 

 

 

Ieri sera, presso il salone Velio Spano, in via della Vittoria, a Carbonia, si è svolto un incontro conoscitivo e di orientamento alle agevolazioni fiscali e contributive previste nel decreto attuativo della Zona Franca Urbana della Provincia di Carbonia Iglesias. L’incontro, organizzato dal Movimento partite Iva Sulcis Iglesiente, era rivolto alle piccole imprese operanti nel territorio, impegnate per superare la crisi e rilanciare la crescita e l’occupazione e ai consulenti tributari che assistono il variegato e composito mondo delle Partite Iva.

Durante l’incontro sono state affrontate le problematiche relative a:

  • soggetti ammessi ed esclusi alle agevolazioni;
  • durata dell’intervento, tempistica e limiti;
  • modalità di accesso e di fruizione delle agevolazioni fiscali.

Nel corso dell’incontro, Anna Claudia Mariani, rappresentante delle partite Iva del Sulcis Iglesiente, e Manolo Mureddu, operaio in cassa integrazione, hanno ricevuto un riconoscimento del Movimento Partite Iva Sulcis Iglesiente per il loro impegno a favore delle problematiche del lavoro e la difesa dei più deboli; don Salvatore Benizzi, responsabile pastorale della diocesi di Iglesias per le problematiche sociali e del lavoro, assente per una leggera indisposizione, riceverà il riconoscimento da Elio Cancedda.

Le foto delle premiazioni sono di Fabio Murru.

Questa sera, lunedì 7 ottobre 2013, presso il salone Velio Spano, in via della Vittoria, a Carbonia, è in programma un incontro conoscitivo e di orientamento alle agevolazioni fiscali e contributive previste nel decreto attuativo della Zona Franca Urbana della Provincia di Carbonia Iglesias. L’incontro, che avrà inizio alle 20.30, è organizzato dal Movimento partite Iva Sulcis Iglesiente ed è rivolto alle piccole imprese operanti nel territorio, impegnate per superare la crisi e rilanciare la crescita e l’occupazione e ai consulenti tributari che assistono il variegato e composito mondo delle Partite Iva.

Durante l’incontro verranno affrontate le problematiche relative a:

  • soggetti ammessi ed esclusi alle agevolazioni;
  • durata dell’intervento, tempistica e limiti;
  • modalità di accesso e di fruizione delle agevolazioni fiscali.

Si tratta di una occasione per approfondire ogni aspetto del decreto del ministero dello Sviluppo economico in concerto con il ministero dell’Economia e delle finanze.

La partecipazione è libera e aperta a tutte le partite iva.

Nel corso dell’incontro Don Salvatore Benizzi, responsabile pastorale della diocesi di Iglesias per le problematiche sociali e del lavoro, Anna Claudia Mariani, rappresentante delle partite Iva del Sulcis Iglesiente, e Manolo Mureddu, operaio in cassa integrazione, riceveranno un riconoscimento del Movimento Partite Iva Sulcis Iglesiente per il loro impegno a favore delle problematiche del lavoro e la difesa dei più deboli.

Salvatore Benizzi.

Salvatore Benizzi.

Anna Claudia Mariani.

Anna Claudia Mariani.

Manolo Mureddu.

Manolo Mureddu.

 

Alcune centinaia di fedeli hanno partecipato ieri sera, nella chiesa di San Ponziano Martire, a Carbonia, alla cerimonia religiosa di ingresso del nuovo parroco, don Amilcare Gambella, celebrata dal Vescovo della Diocesi di Iglesias, monsignor Giovanni Paolo Zedda, con la partecipazione di tutti i parroci delle chiese cittadine. Don Amilcare Gambella ritorna a Carbonia, dove ha guidato per otto anni la parrocchia di San Narciso, a Serbariu (fino al 2001), da Cortoghiana,  parroco della chiesa Sacro Cuore di Gesù per ben dodici anni, e verrà sostituito da don Andrea Zucca, proveniente dalla chiesa di Nuraxi Figus, che ha fatto il suo ingresso sabato pomeriggio, contestualmente al saluto di don Amilcare Gambella.

La nomina di don Amilcare Gambella giunge dieci mesi dopo la conclusione del mandato di don Antonio Mura, nominato il 13 novembre dello scorso anno parroco della Cattedrale Santa Chiara di Iglesias. Da allora la parrocchia di San Ponziano Martire è stata amministrata da don Vittorio Scibilia che, con ogni probabilità sarà destinato dal Vescovo ad una parrocchia del Sulcis. Don Vittorio Scibilia ieri sera ha ricevuto i ringraziamenti di don Amilcare Gambella e del sindaco di Carbonia, Giuseppe Casti, intervenuto al termine della cerimonia, per l’impegno profuso negli ultimi dieci mesi e mezzo.

Don Amilcare Gambella ha mostrato grande emozione per il nuovo incarico pastorale (potrebbe essere l’ultimo, in considerazione dell’età non più giovane, 65 anni) ed ha sottolineato di avere davanti a sé un libro bianco, tutto da scrivere insieme ai fedeli.

Amilcare Gambella svolge da anni anche il ruolo di educatore, è un competente storico-agiografico ed ha scritto numerosi libri.

Altre nomine sono state ufficializzate nei giorni scorsi. Don Giovanni Crobeddu è il nuovo parroco della chiesa di San Giuseppe, a Rio Murtas; don Antonio Cherchi è stato nominato nuovo parroco della chiesa di San Nicola di Bari, a Narcao; don Salvatore Benizzi, infine, è il nuovo parroco della chiesa di Santa Lucia, a Iglesias.

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Giovanni Paolo Zedda.

Mons. Giovanni Paolo Zedda, vescovo di Iglesias.

Il vescovo di Iglesias, mons. Giovanni Paolo Zedda, incontrerà i segretari generali territoriali, i segretari di categoria e tutte le RSU delle aziende attive e di quelle attualmente “ferme”, i rappresentanti dei cassintegrati, disoccupati, pescatori, artigiani, partite Iva, pastori ed agricoltori, lunedì 2 settembre, alle 17.00, presso il Seminario Vescovile di Iglesias, in via Tenente Cacciarru, in vista della visita di Papa Francesco a Cagliari. A dare comunicazione dell’incontro, che segue quello tenutosi a Cagliari il 26 agosto con il comitato organizzatore dell’incontro di Papa Francesco con i lavoratori, è stato don Salvatore Benizzi.