25 April, 2024
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Europa > Sardegna è il tema del convegno-dibattito che si terrà venerdì 12 gennaio, alle 17.30, a Teulada, presso l’albergo Belvedere per approfondire le questioni relative al turismo e allo sviluppo locale con particolare riferimento ad allevamento, pesca ed agricoltura.            

Interverranno gli europarlamentari Renato Soru (Partito democratico) e Salvatore Cicu (Forza Italia), il direttore regionale della Coldiretti Luca Saba e la segretaria della Uila Pesca Gaia Garau.

Coordinerà i lavori Paolo Dessì, consigliere regionale del Gruppo Misto.

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Il presidente del Comitato promotore Roberto Frongia.

Il comitato promotore del referendum sull’insularità ha centrato l’obiettivo delle 15.000 firme (sono già 18.000).

Per il Movimento Referendario “Insularità in Costituzione”, si chiude oggi la fase iniziata venti giorni fa: abbiamo già raccolto 18.000 firme, è stato raggiunto e superato l’obiettivo minimo, che ci consente di dire che i sardi voteranno nella prossima primavera!

Lo ha dichiarato con soddisfazione il presidente del comitato promotore, Roberto Frongia, che ha aggiunto: «E’ stata davvero una fase entusiasmante, portata avanti con determinazione e passione da gruppi di volontari e amministratori locali volenterosi, che si sono appoggiati in larga parte alla piccola struttura dei Riformatori, spendendo pochi euro. Ma da oggi, la nostra sfida cambia marcia: vogliamo che il progetto dell’insularità sfondi in tutta la Sardegna e diventi realmente una battaglia di tutti, nella quale non ci sia alcun copyright, una battaglia intorno alla quale si uniscano tutti i sardi. L’obiettivo è così importante e centrale per la nostra isola che non ci possono essere primogeniture, né gelosie, né diserzioni!».

Michele Cossa, consigliere regionale dei Riformatori sardi: «Essere “un’isola” può apparire a chi non ci vive una cosa pittoresca. La realtà è che comporta costi aggiuntivi che devono essere compensati in nome della coesione nazionale, con l’obiettivo di rendere uguali i punti di partenza di tutti i cittadini italiani. Siamo italiani e vogliamo diritti di cittadinanza uguali a tutti gli altri italiani: uguali i punti partenza, saranno diversi i punti di arrivo in rapporto alla capacità e al talento di ciascuno! Sia data ai sardi la possibilità di dimostrare il proprio valore, senza la partenza ad handicap dell’insularità!»

«Non si tratta soltanto di difendere la nostra Autonomia – ha aggiunto il coordinatore regionale dei Riformatori sardi, Pietrino Fois – ma di interpretare una nuova stagione di Autonomia 4.0, che coniughi responsabilità e innovazione e rappresenti una vera rivoluzione culturale per l’intera Sardegna! La nostra cultura, la nostra storia millenaria e le nostre tradizioni rappresentano la consapevolezza della nostra identità che diventa il presupposto per l’abbandono del vecchio modello di sviluppo, basato sull’assistenza. I sardi non vogliono più ricevere il “pesce pescato da altri e regalato dallo Stato”, proseguendo un andazzo che mortifica ogni capacità di dimostrare quanto valiamo e ci condanna ad essere servi senza dignità. Vogliamo invece che siano azzerati gli attuali svantaggi strutturali legati all’insularità e che sia, dunque, finalmente consentito ai sardi di competere con pari punti di partenza e pari opportunità con tutti gli altri cittadini italiani!»

«L’obiettivo finale – ha concluso il parlamentare dei Riformatori sardi Pierpaolo Vargiu – può sembrare un sogno, ma non lo è affatto: vogliamo raccogliere 100.000 firme autenticate e certificate, un risultato mai ottenuto prima d’oggi in Sardegna nelle diverse campagne referendarie, che può certificare in modo inequivocabile che questa non è una battaglia di una parte politica, ma la madre di tutte le battaglie per tutti i sardi! Da oggi dunque chiediamo a tutti un “cambio di passo”: la classe dirigente sarda sta aderendo in modo autorevole e massiccio, è il momento di contagiare a tutti i sardi il nostro entusiasmo, gridando con forza quanto “noi ci crediamo!”.»

Sono poi intervenuti:

Enrico Altieri, già presidente della sezione tributaria della Corte di cassazione: «Si tratta di una iniziativa importante, perché incide sull’identità Costituzione della nostra nazione. Apre la strada a una serie di opportunità sinora negate, soprattutto sul piano della fiscalità di vantaggio».

Roberto Deriu, consigliere regionale del Pd: «Con questa iniziativa riprende vigore l’iniziativa riformatrice. Un ampio fronte proveniente da diverse aree politiche si riunisce per un obiettivo che potemmo definire in controtendenza, giacché nasce non per dividere me per unire, e si muove sul piano costituzionale, com’è corretto che sia».

Pietro Pittalis, consigliere regionale Forza Italia: «I referendum lombardo e Veneto del ottobre ci impongono di batterci per riaffermare la nostra specialità. Ringrazio i Riformatori sardi er la lungimiranza che hanno avuto nel promuovere l’iniziativa, e vorrei richiamare anche la battaglia fatta nel parlamento europeo dal nostro europarlamentare Salvatore Cicu, che ha portato ad una importante risoluzione del parlamento europeo».

Vanni Lobrano, docente di diritto romano presso l’Università di Sassari: “Iniziativa dal grandissimo significato costituzionale”.

Maria Antonietta Mongiu, già presidente del Fai: «Lavoriamo perché la maggior parte della popolazione sia con noi. Se riusciremo, la battaglia sarà vinta».

Rita Dedola, Presidente dell’ordine degli avvocati di Cagliari, che ha dichiarato: «Il traguardo di firme raggiunto conferma che avevamo visto lungo e giusto: in Sardegna è indispensabile una svolta culturale che individui un nuovo percorso di sviluppo, che unisca tutti i sardi, dando diritti di cittadinanza pari agli altri italiani. Anche lo smantellamento del sistema dei Tribunali a cui rischiamo oggi di assistere in Sardegna è figlio di una logica che rifiutiamo, non certo perché vogliamo assistenza statale, ma perché chiediamo che vengano calcolati e risarciti i maggiori costi per il buon funzionamento della Giustizia nell’Isola!»

Franco Sabatini, consigliere regionale Pd: «Sono temi che per loro natura sono trasversali, ed è significativo che ci siano consiglieri regionali di diverse parti politiche. Accanto ad essa tuttavia è necessario mettere in campo una forte azione politica rivolta all’Europa».

Stefano Altea, avvocato, esperto di Diritto Europeo: «L’iniziativa referendaria avente oggetto la (re)introduzione del principio di insularità all’interno della Carta Costituzionale trae legittimazione giuridica dall’art. 1 lettera f della L.R. 17 maggio 1957, n. 20 che regolamenta le Norme in materia di referendum popolare regionale. Ai sensi dell’art. 1, lettera f, infatti, può essere indetto referendum popolare per esprimere parere su questioni di particolare interesse sia regionale che locale. E’ di tutta evidenza come la costituzionalizzazione del principio di insularità sia una questione di particolare interesse per la Sardegna per due motivi. Il primo risiede nella necessità di affermare le pari opportunità, il secondo riguarda la questione fondamentale per riaffermare la specialità della nostra Regione in ambito nazionale. A livello contenutistico il quesito referendario si presenta del tutto legittimo dal punto di vista della legalità costituzionale in quanto non mira a derogare l’iter naturale di revisione della Costituzione di cui l’art. 138 ma vuole rappresentare un importante stimolo per la Giunta Regionale al fine di intraprendere i percorsi istituzionali necessari per la presentazione di una proposta di Legge Costituzionale».

Alessandra Zedda, consigliere regionale di Forza Italia: «L’affermazione del principio di insularità all’interno della Costituzione ci consentirà, nei confronti dell’Europa e del resto dell’Italia, una revisione totale sia del concetto di aiuto di stato, che di concorrenza. Questo determinerebbe un impatto fortissimo sulle potenzialità di sviluppo e potenziamento sia dei settori produttivi tradizionali che innovativi».

Piero Comandini, consigliere regionale del PD: «Tanti problemi della Sardegna nascono proprio alla condizione di insularità, mai veramente riconosciuta; è un dato di fatto, siamo lontani dalla terra ferma è una condizione che non possiamo cambiare, ma possiamo, dobbiamo, abbiamo il diritto/dovere di farne un vantaggio. Ecco perché ritengo che il referendum sia importante, perché sarà la voce di tutti i sardi, una voce unita e forte, perché il riconoscimento della nostra insularità ci darà la possibilità di liberarci dei tanti vincoli che altro non fanno che tenerci isolati. Il popolo sardo deve avere il giusto riconoscimento e la tutela che merita. Il referendum deve essere il punto di partenza per un nuovo grande Piano di Rinascita Regionale, sostenuto e riconosciuto a livello nazionale ed europeo».

Domenico Gallus, consigliere regionale gruppo Psd’az, La base e sindaco di Paulilatino: «Nuovo protagonismo degli amministratori locali, su un tema di rilevanza straordinaria. Ho avuto i moduli da pochi giorni eppure mi sono reso conto che le persone aderiscono con entusiasmo. È un segnale da non sottovalutare».

Marco Tedde, consigliere regionale di Forza Italia: «Siamo cittadini diversamente comunitari, questo è il frutto dell’insularità. Che è anche un fattore culturale determinante».

Giuseppe Fasolino, consigliere regionale di Forza Italia e sindaco di Golfo Aranci: «Fondamentale che il valore su cui noi qui presenti convergiamo non è l’appartenenza politica ma una battaglia comune per la nostra terra. Ma non dimentichiamo che il referendum è solo un punto di partenza».

Giovanni Pileri, coordinatore dei Riformatori sardi Gallura: «Ci sono terrori come la Gallura dove l’insularità pesa più che altrove. La gente risponde immediatamente, e questo oggi è un fatto straordinario. Riconoscimento fondamentale per la ripresa della nostra economia».

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Fa tappa a Cagliari, venerdì 14 luglio 2017, il progetto “#IES Io, l’Europa e lo sport” iniziativa promossa dall’Ufficio di informazione in Italia del Parlamento europeo in collaborazione con lo Europe Direct Sardegna.

Alle ore 10.30, all’Hostel Marina, in Scaletta San Sepolcro, verrà premiata la scuola vincitrice del premio (Istituto Bacaredda-Atzeni).

L’evento di Cagliari viene promosso all’interno del corso per formatori organizzato dall’associazione TDM 2000 International nell’ambito del progetto “Get Addicted to Sport Values”, finanziato dalla Commissione europea attraverso il programma Erasmus + Sport.

Interverranno alla cerimonia gli onorevoli Salvatore Cicu (con videomessaggio) e Renato Soru.

Parteciperanno inoltre l’assessore per Sport e Gioventù del comune di Cagliari Yuri Marcialis, Andrea Ferrara e Mauro Miceli, rappresentanti delle Agenzie Nazionali del programma Erasmus + Gioventù di Italia e Malta.

Il progetto “#IES Io, l’Europa e lo sport” prevede la realizzazione, da parte degli studenti delle classi partecipanti, di cortometraggi di circa tre minuti in cui raccontare i valori europei attraverso la pratica dello sport.

La Città di Cagliari è stata eletta Città Europea dello Sport 2017 per l’Italia, assieme alle città di Aosta, Pesaro e Vicenza e il premio “#IES Io, l’Europa e lo sport” è organizzato in tutte queste città.

E’ possibile guardare il video dell’istituto Bacaredda-Atzeni, così come gli altri video delle scuole partecipanti delle altre città dello sport, sul canale Youtube dell’Ufficio di informazione in Italia del Parlamento europeo:

Gli studenti della classe vincitrice dell’istituto Bacaredda-Atzeni hanno avuto, il 30 marzo 2017, l’opportunità di partecipare a una visita nell’ambito del progetto Euroscola a Strasburgo, che ha previsto una simulazione della plenaria del parlamento europeo.

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“Frontex, fase embrionale di un esercito comunitario?”. Sarà il tema del convegno in programma domani, a partire dalle 18.00, nella sala della Stazione marittima incastonata nel porto di Cagliari. Durante l’incontro, promosso dai consiglieri regionali Edoardo Tocco e Oscar Cherchi (FI), si svilupperà un dibattito su problematiche e soluzioni legate all’arrivo dei profughi in Sardegna, tentando di elaborare un progetto a breve e lungo termine per la Sardegna, con particolare attenzione per Cagliari e hinterland, ormai uniche porte d’ingresso d’Europa, sottoposte senza sosta alle forti pressioni dei flussi migratori. Non solo. Sarà portata avanti la proposta di apertura di un centro Frontex (Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera) nel porto di Cagliari.

All’assise parteciperanno il sindaco di Cagliari Massimo Zedda, il vice presidente del Senato Maurizio Gasparri, Emilio Floris (componente della commissione Nato in senato), l’europarlamentare Salvatore Cicu, il prefetto vicario Carolina Bellantoni, i rappresentanti della Questura e della Guardia di Finanza, Umberto Oppus (direttore generale dell’Anci), Paolo Cabianca (Uil Polizia), il segretario regionale del Siulp Salvatore Deidda e Andrea Lai (segretario Uil).

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Salvatore Cicu (Forza Italia).

L’europarlamentare Salvatore Cicu (PPE).

Escludere gli investimenti per la ricostruzione post terremoto in Italia dal calcolo del deficit nazionale previsto dal Patto di Stabilità  e utilizzare tutti i Fondi UE a disposizione per aiutare le zone colpite dai sismi: queste alcune delle richieste approvate dal Parlamento europeo giovedì.

Nella risoluzione sulla situazione post terremoto in Italia, approvata per alzata di mano, il Parlamento chiede alla Commissione di adottare misure urgenti per facilitare una rapida ricostruzione dei Paesi distrutti durante i terremoti che hanno colpito l’Italia il 24 agosto, il 26 e il 30 ottobre scorsi.

Il Parlamento ha anche approvato un’altra risoluzione, redatta dall’italiano Salvatore Cicu (PPE), sulla riforma del Fondo di solidarietà UE con 589 voti a favore, 13 contrari e 42 astensioni.

Durante il suo intervento al dibattito di mercoledì sera, il relatore ha dichiarato che «in casi come questi, le Istituzioni europee devono essere sensibili, devono capire che la loro credibilità, la loro autorevolezza, dipendono anche dalla capacità di essere presenti in questi momenti e di trasferire un messaggio, appunto, di capacità di gestione». Ha poi chiesto alla Commissione di migliorare l’utilizzo del Fondo di solidarietà UE, riducendo i tempi di mobilitazione e aumentando la soglia dei pagamenti anticipati.

Il Parlamento chiede pertanto di escludere le spese relative agli interventi di ricostruzione, compresi quelli che prevedono la partecipazione dei fondi strutturali e di investimento europei (ESI) – dal calcolo del deficit nazionale, «alla luce del carattere gravissimo ed eccezionale della situazione». I deputati, inoltre, esprimono profonda solidarietà a tutte le persone colpite a vario titolo dagli eventi sismici: vittime, familiari, sfollati e tutte le autorità coinvolte nelle operazioni di soccorso.

Prevenzione

I deputati, in considerazione dell’elevata sismicità di alcune aree geografiche come quella mediterranea e del sud-est dell’Europa, invitano tutti gli Stati membri ad accelerare la ricerca in questo campo, attraverso le azioni previste dal Programma Orizzonte 2020 e ad applicare tutti gli strumenti utili alla prevenzione di vittime e danni, così da ridurre al minimo la portata potenzialmente devastante di tali eventi naturali.

Utilizzare tutte le risorse a disposizione

Il Parlamento sollecita tutte le autorità, nazionali, regionali e locali, a prestare la massima attenzione al rispetto delle norme antisismiche in fase di rilascio dei permessi di costruzione.

Nel documento, si sottolinea, inoltre, l’importanza di utilizzare tutti gli strumenti disponibili e di garantire che le risorse siano utilizzate nel modo più efficace possibile, in collaborazione con le autorità nazionali e regionali. Per questo, si ricorda anche la possibilità di utilizzare il Fondo europeo per lo sviluppo rurale (FEASR) per sostenere le aree rurali e le attività agricole colpite dal sisma.

La Commissione europea ha annunciato mercoledì sera una prima erogazione di aiuti del valore di 30 milioni di euro dal Fondo di solidarietà. La mobilitazione del finanziamento totale richiede un voto del Parlamento per essere effettiva.

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Si è conclusa venerdì sera la visita della delegazione sardosicula del movimento Giovanile di Forza Italia a Bruxelles. Ospiti dell’Eurodeputato Salvatore Cicu, che da sempre promuove la cultura dell’Europa e della collaborazione tra realtà locali, 20 giovani di Forza Italia selezionati dai propri coordinamenti in base al merito e alla provenienza territoriale hanno partecipato a 3 giorni di incontri formativi sui temi socio-economici e comunitari.

«Stiamo facendo un’operazione mai tentata prima – spiega Pierpaolo Cassoni, coordinatore regionale di Forza Italia Giovani Sardegna – ovvero creare una sinergia tra Sardegna e Sicilia che rafforzi le due isole nel panorama nazionale ed europeo. Lo facciamo – conclude Cassoni – selezionando i nostri migliori giovani e dando loro l’opportunità di formarsi e acquisire gli strumenti principali per comprendere le opportunità che l’Europa offre alle nostre realtà.»

Per la Sardegna erano presenti rappresentanti della Gallura, del Sassarese, dell’Oristanese, del Sulcis, di Cagliari e Provincia.

Forza Italia Giovani

Carbonia ospiterà la terza tappa di presentazione del manifesto “L’ora delle idee – il centro destra riparte dai giovani”. L’appuntamento è previsto venerdì 6 marzo, a partire dalle 17 e 30, presso la sala congressi del Lu’ Hotel. Nell’occasione verranno presentati i provvedimenti in materia di casa e famiglia, impresa e lavoro, giovani, cultura e internazionalizzazione elaborati dai giovani del centro destra. Idee e progetti che meritano di essere affrontati e inseriti nel dibattito politico al fine di uscire da questo momento di estrema difficoltà socio-economica. Al convegno interverranno i consiglieri regionali Pietro Pittalis, Ignazio Locci, Oscar Cherchi, Stefano Tunis, Antonello Peru, Marco Tedde, Alessandra Zedda, Giuseppe Fasolino, Alberto Randazzo, Edoardo Tocco e Paolo Truzzu. Le conclusioni verranno invece affidate all’ex Governatore e attuale consigliere regionale Ugo Cappellacci, al senatore Emilio Floris e all’europarlamentare Salvatore Cicu.

Nel corso dell’incontro verrà inoltre presentata la nuova comunità digitale “Azzurri2.0”.

Il convegno “Smart City: mobilità sostenibile e trasporto pubblico” è il momento centrale della terza giornata della #Settimana europea della Mobilità Sostenibile. A partire dalle ore 9.30, nel Lazzaretto di Sant’Elia (via dei Navigatori) amministratori, esperti regionali, nazionali e internazionali si confronteranno su problemi ed opportunità legati alla mobilità alternativa all’uso dell’auto.
Il convegno, organizzato da CTM, comune di Cagliari e UITP (Unione Internazionale dei Trasporti Pubblici), si articolerà in due momenti. Dopo i saluti degli enti organizzatori, nella prima parte interverranno Alain Flausch, segretario generale dell’UITP Bruxelles, Oliver Wolff, direttore generale #VDV Germania e Francisco Gonzales Balmas, direttore di esercizio TMB Barcellona. Nella seconda parte della mattinata, si terrà una tavola rotonda moderata da Morena Pivetti de#Il Sole 24 Ore, alla quale prenderanno parte Alain Flausch; Francesco Pigliaru, presidente della Regione Sardegna; Massimo Deiana, assessore regionale dei Trasporti; Massimo Roncucci, presidente di ASSTRA; Massimo Zedda, sindaco di Cagliari, e gli europarlamentari Salvatore Cicu, Giulia Moi e Renato Soru.La Settimana europea della Mobilità sostenibile, voluta dalla #Commissione Europea e sostenuta dal ministero dell’Ambiente, fino al 22 settembre sensibilizzerà amministrazioni e cittadini a scegliere mezzi alternativi all’auto negli spostamenti quotidiani, per ridurre il traffico e l’inquinamento a vantaggio di un stile di vita più sano ed equilibrato. Viene promossa dalla Regione attraverso il progetto “BICIMIPIACI”, che comprende le iniziative sulla ciclabilità realizzate da enti locali, associazioni e da tutti i soggetti sottoscrittori degli accordi di programma finanziati dal POR FESR 2007/2013, col coordinamento dell’assessorato della Programmazione e la collaborazione di Trasporti e Lavori pubblici.

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Saranno tre gli europarlamentari sardi a Strasburgo: @Renato Soru (PD), #Giulia Moi (M5S) e #Salvatore Cicu (FI). Un risultato assolutamente inatteso e storico. Dopo le tante polemiche della vigilia, caratterizzate da durissimi scontri sulla legge elettorale che, con il collegio unico Sardegna-Sicilia, sulla carta sembrava favorire ancora una volta la Sicilia, con un bacino elettorale molto più ampio, i risultati sconvolgono ogni previsione.

Rappresenteranno la Sardegna in Europa l’ex governatore #Renato Soru, 56 anni, risultato nettamente il candidato più votato nella lista del @Partito Democratico, con 182.753 preferenze, davanti agli altri due eletti, le siciliane #Caterina Chinnici (133.876 preferenze) e #Michela Giuffrida (91.893 preferenze); #Giulia Moi, 43 anni, la seconda più votata nella lista del #Movimento 5 Stelle, con 62.911 preferenze, dietro il siciliano #Ignazio Corrao (70.942 preferenze) e avanti d’un soffio all’altro candidato sardo, @Nicola Marini (62.769 preferenze), rimasto fuori per 193 preferenze; @Salvatore Cicu, 56 anni, da 20 anni parlamentare di @Forza Italia, ex sottosegretario, secondo più votato nella lista forzista, con 51.214 preferenze, dietro l’altro eletto, il siciliano #Salvo Pugliese (61.186 preferenze), davanti all’altro siciliano @Gianfranco Micciché (50.540 preferenze), primo dei non eletti.

Ugo Cappellacci.
Il presidente della Regione, Ugo Cappellacci, ha giudicato positivo l’incontro svoltosi stamane in sede tecnica presso l’Agenzia delle Dogane, nel percorso per l’ottenimento della zona franca integrale durante il vertice al quale hanno partecipato anche il direttore, Giuseppe Peleggi, ed i rappresentanti dei movimenti Randaccio, Impera e Scifo. Durante l’incontro, al quale ha preso parte anche l’on. Salvatore Cicu, sono stati esaminati gli aspetti doganali nell’ambito della questione più generale, oggetto del tavolo del Ministero dell’Economia e delle Finanze. Da parte dell’Agenzia è stato assunto l’impegno ad accelerare l’iter con la comunicazione all’Europa, previo urgente invio del piano operativo, per l’operatività della zona franca di Cagliari recentemente delimitata. In ossequio alla recente delibera adottata dalla Giunta, inoltre, non viene sollevato alcun rilievo riguardo ad un’interpretazione estensiva del dlgs 75 finalizzata a considerare l’intero territorio della Sardegna come zona franca doganale, utilizzando come punti di ingresso e di uscita gli scali portuali ed aeroportuali.
Al termine dell’incontro, il presidente Cappellacci ha ribadito la necessità di un pronunciamento del Governo nazionale in merito agli aspetti extradoganali e al riconoscimento della zona franca integrale della Sardegna.
«Il Governo ha il dovere – ha dichiarato Cappellacci – di fare propria la nostra rivendicazione: quella di un’isola che non vuole vivere di assistenzialismo, ma di impresa e lavoro. Vogliamo camminare con le nostre gambe – ha sottolineato il presidente – ma chiediamo di essere messi nella condizione di poterlo fare. La zona franca è una giusta compensazione per gli svantaggi derivanti dall’insularità ed è una componente essenziale del nuovo sistema operativo che deve far ripartire l’economia sarda.»