23 April, 2024
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Dopo le 412 di due giorni fa, a Carloforte, oggi altre 315 persone sono state sottoposte a tampone. Lo ha annunciato questa sera il sindaco, Salvatore Puggioni, nel quotidiano collegamento in diretta Facebook effettuato per tenere informata la popolazione sulla situazione, complicata negli ultimi giorni dalla scoperta di ben21 persone positive al Covid-19, 17 delle quali residenti. Ad oggi, a Carloforte, sono oltre 800 le persone sottoposte a tampone.

Nella giornata odierna non sono stati registrati nuovi casi di positività, l’esito dei 315 tamponi eseguiti, si conoscerà domani.

Vediamo il messaggio inviato da Salvatore Puggioni alla popolazione.

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Sono 12 i casi di positività emersi dai 412 tamponi effettuati ieri a Carloforte: 8 di Carloforte, 3 di Sant’Antioco e 1 di San Giovanni Suergiu. Sono tutte persone che hanno partecipato alla serata in discoteca il 31 luglio nell’Isola di San Pietro. Complessivamente i casi positivi accertati a Carloforte, tra residenti e non, negli ultimi giorni, sono 21. Carloforte è il Comune più colpito con 17 casi di cittadini residenti. Per tutti è scattata la procedura che prevede l’isolamento domiciliare, in quanto nessuno al momento accusa sintomi tali da richiedere il ricovero in ospedale, e la quarantena sia per loro sia per i familiari. Il sindaco di Carloforte, Salvatore Puggioni, così come hanno fatto anche i colleghi di Sant’Antioco Ignazio Locci e di San Giovanni Suergiu Elvira Usai, ha invitato i cittadini a mantenere la calma e, soprattutto, a rispettare le disposizioni previste come misure di prevenzione: distanziamento fisico nei locali pubblici; uso della mascherina protettiva e lavaggio frequente delle mani.

Sono 7 i nuovi casi positivi accertati al momento tra le persone sottoposte a tampone ieri a Carloforte. Ne ha dato comunicazione qualche minuto in diretta Facebook fa il sindaco di Carloforte, Salvatore Puggioni. 5 dei 7 nuovi positivi sono residenti, 2 esterni all’Isola (tra i due dovrebbe esserci il caso di San Giovanni Suergiu). Complessivamente i positivi accertati a Carloforte, tutti collegati tra loro, sono 16. Dei 412 tamponi effettuati ieri ne devono anche essere processati una parte – ha detto Salvatore Puggioni – 60-65, quindi i dati potrebbero subire un aggiornamento nelle prossime ore.

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5 nuovi casi di positività al Covid-19 sono stati accertati sui 15 tamponi effettuati ieri a Carloforte, tra i giovani che erano venuti a contatti con i coetanei già risultati positivi nei giorni scorsi. A Carloforte la situazione si complica. Il numero complessivo dei giovani contagiati è salito a 9. I 5 giovani risultati positivi dopo gli ultimi 15 tamponi effettuati, si sono contagiati in discoteca lo scorso 31 luglio, lo ha comunicato l’Ufficio di Igiene pubblica dell’ATS. Tutti i giovani che sono stati in discoteca quella sera, verranno sottoposti a tampone. A fine mattinata il sindaco Salvatore Puggioni ha comunicato le novità con un intervento in diretta Facebook, nel corso del quale ha annunciato che sono in corso ulteriori controlli e che sono invitati a sottoporsi a tampone, domani mattina, tutti i giovani che hanno partecipato ad una festa privata svoltasi martedì 4 agosto, nell’ex Ristorante Fraganà.

Alleghiamo l’intervento-appello odierno del sindaco Salvatore Puggioni.

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C’è un quarto caso di positività al Covid-19 a Carloforte, lo ha annunciato poco fa in diretta Facebook il sindaco Salvatore Puggioni. Si tratta di un ragazzo in giovanissima età che già si trovava in quarantena, in quanto fa parte del nucleo familiare di uno dei primi tre positivi riscontrati nei giorni scorsi. Ieri sono stati effettuati 48 tamponi, 44 dei quali hanno dato esito negativo, 4 sono invece risultati positivi.

Vediamo il breve annuncio del sindaco Salvatore Puggioni.

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Sono tutti negativi i primi 20 tamponi eseguiti ieri a Carloforte, disposti tra le persone venute a contatto con i tre giovani risultati positivi al Coronavirus negli ultimi giorni. Ora è atteso l’esito di altri 19 tamponi eseguiti. Ne ha dato comunicazione, questa sera, il sindaco di Carloforte, Salvatore Puggioni che ha ribadito l’infondatezza delle notizie circolate in base alle quali i tre giovani risultati positivi al tampone, avrebbero trascorso una serata in discoteca.

«Precauzionalmente ho disposto la chiusura delle discoteche e la sospensione di tutti gli eventi che potrebbero provocare pericolosi assembramenti ha detto Salvatore Puggioni -, è una fase molto delicata, nella quale bisogna assolutamente rispettare le misure di prevenzione, distanziamento fisico di almeno un metro, uso della mascherina e lavaggio frequente delle mani. La situazione è sotto controllo ma le norme vanno sempre rispettate.»

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Dopo il primo di ieri, oggi a Carloforte sono stati accertati altri due casi di positività al Covid-19, due giovani che ieri sono stati sottoposti al tampone e sono risultati positivi. L’ufficio di igiene pubblica ha confermato che c’è sicuramente un collegamento con il primo caso di contagio verificatosi ieri mattina. L’annuncio è stato dato in diretta Facebook dal sindaco di Carloforte, Salvatore Puggioni, che ha ribadito che la situazione è sotto controllo.

«Lo stato di salute di questi due giovani è buono, così come quello del primo contagiatoha detto Salvatore Puggioni -, sono seguiti costantemente dalla centrale operativa e le loro condizioni fisiche, allo stato attuale, non destano preoccupazioni. non è assolutamente il caso di diffondere il panico e di creare inutili allarmismi, è controproducente e non aiuta ad uscire da questa pur scomoda situazione. Lasciamo lavorare i nostri medici, le nostre autorità sanitarie che ad oggi hanno dimostrato di essere all’altezza di questa pur incresciosa situazione.»

«Noi invece possiamo fare qualcosa, ognuno nel nostro piccolo, evitiamo polemiche inutili, polemiche da bar, dobbiamo renderci tutti che occorre alzare il livello di guardia, raddoppiare e triplicare le nostre difese, fortificare i nostri mezzi di protezione, salvaguardando la nostra salute e quella degli altriha aggiunto Salvatore Puggioni -. Dobbiamo rispettare le linee guida, i DPCM, il distanziamento tra persone nei limiti di legge, prevenire l’infezione con un frequente lavaggio e disinfezione delle mani, tenere almeno un metro di distanza dalle altre persone, in particolare quanto tossiscono o starnutiscono, evitiamo gli abbracci e le strette di mano, soprattutto tra non conviventi. Indossiamo sempre la mascherina protettiva, puliamo spesso le superfici con disinfettante a base di cloro e di alcool. »

«Siamo in piena emergenza Coronavirus, i decreti ministeriali sono stati prorogati, il virus è ancora in circolo, il vaccino non c’è ancora, la guerra contro questo nemico subdolo è viva, ci vuole la collaborazione di tuttiha rimarcato ancora Salvatore Puggioni -. Partiamo dal nostro piccolo, dalla famiglia, cominciamo ad insegnare le regole principali di prevenzione.»

«Nessun allarmismo ha concluso Salvatore Puggioni stiamo tranquilli, non creiamo panico, dobbiamo reagire combattendo nella misura giusta questo momento particolare, se faremo le cose come vanno fatte, riusciremo a vincere questa difficile battaglia.»

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«Dai primi giorni dell’emergenza Covid, ho fatto la scelta di condividere con voi tutte le informazioni, anche le più scomode, con l’unico scopo di difendere la nostra Comunità. Vi assicuro che continuerò a tenervi informati e dirvi sempre la verità, così come ho sempre fatto. C’è un caso di positività Covid-19, nella nostra isola. E’ stato comunicato dall’Azienda Sanitaria servizio di Igiene Pubblica, si tratta di un ospite che attualmente è nella nostra comunità

Lo ha scritto nel suo profilo Facebook, il sindaco Salvatore Puggioni.
«La situazione è assolutamente sotto controllo, l’indagine epidemiologica è stata svolta correttamente, il signore si trova comunque in isolamento da alcuni giorniha aggiunto Salvatore Puggioni -. Ripeto, tutto è sotto controllo, il servizio sanitario con grande professionalità è intervenuto, le nostre forze dell’ordine si occupano della vigilanza e del controllo. Daremo tutta l’assistenza necessaria, non diffondiamo il panico perché non è assolutamente il caso. La famiglia di questo signore è tutta in “quarantena”, all’interno della nostra isola.»
«Dobbiamo prendere atto che in estate la gente si muove, si sposta, abbiamo visite anche di turisti che sono un valore aggiunto per la nostra economia locale e per la nostra comunitàha rimarcato il sindaco di Carloforte -. Dall’altra parte noi e i nostri ospiti dobbiamo rispettare le regole, il DPCM, le ordinanze regionali e tutte le linee guida. Questo è tassativo, distanze di sicurezza, evitare assembramenti, uso della mascherina. Non possiamo combattere questo “nemico vigliacco” se non ci atteniamo a queste direttive. Ecco, se rispetteremo queste regole, che sono poche ma fondamentali, saremo nelle condizioni di non avere nessun tipo di problema.»
«Le istituzioni ad oggi, hanno dimostrato grande professionalità e competenza, seguendo le giuste direttive, collaborando nella misura giusta ed essendo consapevoli che il virus è ancora in mezzo a noiha concluso Salvatore Puggioni -, siamo nelle condizioni di difenderci in maniera decisa e poter continuare in modo tranquillo, la vita di tutti i giorni.»

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Monta la protesta per il nuovo parco eolico marino, al largo delle coste tra Portoscuso e Carloforte. I sindaci del territorio dicono no ed il diniego si alza alto e compatto. La proposta, avanzata dall’azienda Ichnusa Wind Power srl., vuole il posizionamento di 42 pale eoliche, alte 285 metri ciascuna, a 35 chilometri dalle coste sulcitane. Il costo totale dell’intera operazione si aggirerà intorno al miliardo e mezzo di euro, mentre il ricavo sarebbe intorno ai 150 milioni all’anno grazie agli incentivi per l’eolico offshore. L’intero parco sarà in grado di sviluppare una potenza di 504 megawatt: 12 megawatt per torre. La costruzione della struttura, che sulla carta dovrebbe produrre energia pulita, in realtà, dicono i sindaci in una corale unitaria, non produrrebbe alcuna ricaduta positiva sul territorio. Anzi, sarebbe un disastro in termini di impatto ambientale, imponendo nel contempo un mutamento non indifferente nello sfruttamento delle acque marine territoriali. La pesca in primis, quindi, ma anche il traffico marittimo verrebbero stravolti da questa nuova e rivoluzionaria proposta energetica.
«Di fronte ad un progetto simile non possiamo che essere assolutamente contrariafferma Ignazio Atzori, vicesindaco di Portoscuso -, perché finirebbe per distruggere quel poco che ancora ci resta nel territorio. Il mare è la risorsa che, per noi, significa futuro e senza questo futuro la situazione diventa veramente triste. Questo parco eolico non prevede per noi ricadute economiche e questo è ovviamente uno degli aspetti che hanno il loro impatto. Però, il problema di fondo è che c’è un grosso danno all’economia di tutto il territorio. Alla pesca, prima di tutto, ma anche al turismo, perché si va a sminuire il valore del nostro paesaggio e del nostro mare. Questo è un punto cruciale che non può essere ignorato, né dal territorio, che è il primo a subirne le conseguenze negative, né dalla Regione e dallo Stato italiano. Mentre invece è proprio lo Stato che sta finanziando, con soldi pubblici, un’opera che porta solo danni alla nostra economia e nessun reale beneficio. Questo è assolutamente inaccettabile.»
Salvatore Puggioni, sindaco di Carloforte, punta l’attenzione sul fatto che le istituzioni centrali non abbiano messo al corrente quelle periferiche: del progetto, i comuni dei territori interessati hanno saputo a cose già fatte.
«Le amministrazioni devono essere interessate in un progetto così epocale. È assurdo che veniamo a leggerlo dai giornali. Non c’è stato nessuno, da parte del Ministero o delle società che hanno gestito questa fase preliminare, che abbia interessato le amministrazioni. Parliamo di un cambio epocale, di un progetto che cambierebbe anche le nostre tradizioni, per i riflessi negativi che avrebbe anche sulla pesca del tonno. Per non parlare dell’impatto ambientale. Si tratta di una discussione che dovrebbe essere portata in un tavolo di concertazione. È stato un fulmine a ciel sereno ed è stato recepito negativamente dalla comunità, dall’amministrazione di Carloforte. Mi auguro sia fatta luce subito su questa cosa perché non siamo a conoscenza di nulla. È una cosa che si può sempre concertare.»
«Il problema dell’energia ce lo trasciniamo da decenniconclude il vicesindaco di Portoscuso -. Ma l’eolico offshore non può essere assolutamente la soluzione. Mentre invece in questo periodo di abbandono del carbone, la soluzione potrebbe essere un transitorio col gas. Le energie alternative hanno senso se, oltre a fornire l’energia, non aggravano i costi sull’energia stessa, sul territorio, sulla collettività. Quindi, ben venga uno sviluppo dell’energia da fonti rinnovabili ma deve nascere nel territorio, con tutta una serie di infrastrutture che dovrebbero partire dalla realizzazione degli impianti fino alla installazione e manutenzione. In questo progetto noi ci vediamo calare tutto dall’alto e scippare le risorse che questo può comportare.»
Federica Selis

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Dopo alcuni mesi di silenzio, determinati dalla pandemia da Coronavirus, si torna a parlare del progetto dell’Area Marina Protetta dell’Isola  di San Pietro. Il sindaco, Salvatore Puggioni, ha diffuso una nota nella quale scrive che, «a seguito delle continue segnalazioni, circa la circolazione di informazioni errate sui canali social, inerenti l’argomento dell’AMP Isola di San Pietro, è doveroso precisare quanto segue:
– al termine dell’incontro tecnico tenutosi a Roma in data mercoledì 12 febbraio 2020, presso il ministero dell’Ambiente per la Tutela del Territorio e del Mare, si conveniva sull’opportunità di avviare una preliminare campagna informativa sul territorio, con un primo incontro pubblico a cura del MATTM, con il supporto di ISPRA, del RAM e della competente Capitaneria di Porto che potesse chiarire sia il percorso tecnico amministrativo per l’istituzione, sia le regole e le opportunità offerte dall’area marina protetta, al fine di consentire al Comune di impegnarsi per la divulgazione di una corretta informazione al riguardo e valutare le condizioni per poter avviare l’istruttoria vera e
propria;
– da tale data, nessuna altra azione è stata portata avanti sia dall’Amministrazione comunale, sia dal ministero dell’Ambiente, ne tanto meno sono stati sottoscritti dal Sindaco accordi con il Ministero stesso;
– è stato ribadito più volte, quanto sarà importante conoscere la volontà popolare, ma questo presuppone una conoscenza approfondita del progetto e dei suoi possibili pro e contro da parte di tutti. Solo al termine di questo processo conoscitivo e informativo della cittadinanza, sarà possibile istituire un referendum, che darà a tutti la possibilità di esprimersi avendone le opportune conoscenze;
– l’Amministrazione comunale come già dichiarato in più occasioni, non permetterà che l’eventuale istituzione di una AMP avvenga senza il pieno coinvolgimento delle categorie e dei cittadini di Carloforte. Se AMP sarà, lo sarà tenendo conto delle esigenze e delle tradizioni degli abitanti dell’Isola di San Pietro;
– l’emergenza sanitaria da Covid-19 ha bloccato qualsiasi attività sull’Amp Isola di San Pietro e attualmente l’Amministrazione è impegnata sia nella gestione di questa emergenza, purtroppo non ancora conclusa, sia in altri progetti considerati di priorità superiore».

«Detto questo conclude Salvatore Puggioni -: nulla è stato deciso, tutto è ancora da scrivere insieme. Respingiamo al mittente le accuse di chi afferma che abbiamo sottoscritto accordi sottobanco all’insaputa della cittadinanza. Sono atteggiamenti che non ci appartengono e che non fanno parte della nostra Politica Amministrativa.»