18 April, 2024
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Il presidente della FIP Sardegna Bruno Perra consegna la Coppa al capitano della Dinamo Jack Devecchi. Fonte www.dinamobasket.com

La Dinamo Banco di Sardegna ha superato il Limoges per 73 a 65 (primo tempo 42 a 30) e si è aggiudicata per il 2° anno consecutivo l’International Tournament City of Cagliari.

Il coach sassarese Vincenzo Esposito ha mandato in campo un quintetto composto da Scott Bamforth, Terran Petteway, Stefano Gentile, Achille Polonara e Jack Ryan Cooley, coach Milling ha risposto con Hardy, Howard, Bouteille, Miles e Jaiteh. È stato Jack Cooley, protagonista di una grande prestazione nella semifinale con l’Olimpia Milano, a piazzare il mini parziale che ha permesso ai biancoblu il primo allungo. Bomba di Scott Bamforth, stoppata di Terran Petteway su Howard e canestro di Rashwan Thomas per il +8. Samardo Samuels ha accorciato le distanze ma una splendida giocata di Marco Spissu ha portato la Dinamo sul 20-12 al 10’.

E’ stato ancora Samardo Samuels a guidare la reazione francese ma un’azione da 2+1 di Terran Petteway, una “bomba” di Ousmane Diop e una conclusione di Marco Spissu, hanno firmato il +10 biancoblu e le due squadre sono andate negli spogliatoi sul punteggio di 42 a 30.

Al rientro dall’intervallo lungo, il Limoges ha ridotto lo svantaggio sotto la doppia cifra ma un tecnico fischiato alla panchina francese ha aperto un break di 4 lunghezze in avore della Dinamo. Jack Cooley ha piazzato la tripla del+14, Achille Polonara ha segnato per il 59-45 con la doppia doppia personale.

Parziale di 6-0 firmato da Samardo Samuels, a quota 20 punti, e il Limoges s’e’ riportato a -9 dalla lunetta. Fuori per 5 falli Kahomas e Cooley, ma ormai la partita era decisa e si è chiusa sul punteggio di 73 a 65 che ha consegnato alla Dinamo il successo al Trofeo “Città di Cagliari” per il secondo anno consecutivo.

Andrea Dettori, in rappresentanza dell’assessorato dello Sport della Regione Sardegna, ha premiato la formazione seconda classificata del Limoges Csp consegnando la coppa al capitano Axel Bouteille. Sandro Muscas presidente Cna regionale ha premiato gli allenatori Vincenzo Esposito e Kirie Milling mentre a consegnare la targa di Mvp a Terran Petteway è stato Tore Serra, presidente minibasket Sardegna. La Dinamo Banco di Sardegna ha ritirato con il capitano Jack Devecchi la coppa del “City of Cagliari” dalle mani di Bruno Perra, presidente Fip Sardegna.

Martedì sera, alle 20.30, al Palazzetto dello Sport di Carbonia, la Dinamo affronterà il Fenerbahce nel secondo Trofeo “Città di Carbonia”.

Dinamo Banco di Sardegna 73 – Limoges Csp 65

Parziali: 20-12; 22-18; 17-15;14-20.

Progressivi: 20-12; 42-30; 59-45; 73-65.

Dinamo Banco di Sardegna: Spissu 9, Marzaioli, Smith, Bamforth 12, Petteway 7, Devecchi, Magro 2, Gentile 2, Thomas 14, Polonara 10, Diop 5, Cooley 12. All. Vincenzo Esposito.

Limoges Csp: Hardy 6, Howard 2, Larribau, Doumboula 1, Bouteille 9, Bazille, Miles 5, Boutsiele 4, Jaiteh 14, Samuels 24. All. Kirie Milling.

Nella finale per il 3° e 4° posto, l’Olimpia Milano s’è imposta sul Fenerbahce con il punteggio di 79 a 74 (primo tempo 44 a 39).

Olimpia Milano 79 – Fenerbahce 74

Parziali: 18-22; 26-17; 21-15; 14-20.

Progressivi: 18-22; 44-39; 66-54; 79-74.

Olimpia Milano: James 17, Waller 8, Bertans, La Torre, Shashkov 8, Fontecchio 8, Babilodze, Micov 27, Tarzewski 9, Maras 2, Ortner. All. Simone Pianigiani.

Fenerbahce Erkek: Tirpaci, Hersek, Sankali, McIntyre 10, Biberovic 4, Arna 7, Minchev, Guduric 2, Guler 5, Muhammed 22, Lauvergne 22, Omic 2. All. Željko Obradović.

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La Dinamo ha superato l’Enel Brindisi di Meo Sacchetti al fotofinish (79 a 78) ed ha fatto un fondamentale passo avanti verso i play-off scudetto. E’ stato un match equilibrato nei primi due quarti e dai due volti completamente contrastanti negli altri due, con la Dinamo prima avanti 66 a 49 al termine del terzo quarto e poi sotto di un punto a 4 secondi dalla sirena, prima del tiro decisivo di Trevor Lacey.

I ragazzi di Federico Pasquini, trascinati per 30′ da un grande David Bell (20 punti) hanno sprecato il vantaggio conquistato in un terzo quarto stellare, concluso con un break di 31 a 15; l’Enel dell’ex Meo Sacchetti, tornato per la prima volta da avversario a Sassari, contro la squadra che ha condotto alla conquista dello storico triplete, ha reagito alla grande, trascinata da Phil Goss e Nic Moore ed ha rimesso il naso avanti con 2′ da giocare. La Dinamo ha accusato la stanchezza per l’impegno infrasettimanale di Champions League con il Monaco che ha segnato la fine della straordinaria esperienza europea, ma nel finale, punto a punto, quando tutto sembrava perduto, con soli 4’’ sul cronometro, Trevor Lacey ha attraversato il campo, appoggiando al vetro il canestro della vittoria. Al PalaSerradimigni, pieno in ogni ordine di posti, è esplosa la gioia senza freni dei tifosi.

Trevor Lacey è stato l’uomo del match (10 punti, 4/5 da due, 4 rimbalzi e 4 assist) ma va segnalata la partita pazzesca di Gani Lawal, che ha stravinto il duello con l’ex Olimpia Samardo Samuels ed ha chiuso con 15 punti (7/11 da due, 8 rimbalzi e 20 di valutazione). Bene anche Tau Lydeka (8 punti, 4 su 5 da due punti e 7 rimbalzi) e Dusko Savanovic (9 punti e 3 rimbalzi). In evidenza in avvio il capitano Jack Devecchi che, nel giorno del suo trentaduesimo compleanno, ha infilato la prima tripla del match.

Dinamo Sassari 79 – Enel Brindisi 78

Parziali: 20-18; 15-16; 31-13; 13-29.

Progressivi: 20-18; 35-34; 66-49; 79-78.

Dinamo Sassari. Pennacchi, Bell 20, Lacey 10, Devecchi 3, D’Ercole, Sacchetti 5, Lydeka 8, Savanovic 9, Stipcevic 7, Lawal 15, Lighty 2, Ebeling, Monaldi. All. Federico Pasquini.

Enel Brindisi. Scott 12, Carter 12, Goss 17, Fiusco, Cardillo, Moore 29, Donzelli, M’Baye 4, Samuels 1, Joseph 3, Sgobba, Spanghero. All. Meo Sacchetti.

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Meo Sacchetti.

Archiviata la splendida esperienza della Champions League ad un passo dalle Final Four, la Dinamo si rituffa nel campionato contro l’Enel Brindisi allenata dal grande ex Meo Sacchetti, il coach dello storico triplete. A Sassari Meo Sacchetti ha lasciato grandi ricordi e il figlio Brian, oggi protagonista forse ancora più di ieri nella Dinamo che ha raggiunto la finale della Coppa Italia, per la prima volta nella sua storia i quarti di finale di una competizione europea ed è in piena corsa per l’accesso ai play-off scudetto.

La partita odierna, in programma alle 18.15, valida per la decima giornata del girone di ritorno della “regular season”, è fondamentale per la stagione della Dinamo, come sottolineato da coach Federico Pasquini nella conferenza stampa della vigilia: dopo l’eliminazione dalla Champions League, tutte le energie adesso si focalizzano sul campionato, sei partite da affrontare come delle finali per puntare al miglior piazzamento possibile in vista degli ormai imminenti playoff.

La stagione 2016/2017 è iniziata con una grande rivoluzione in casa Enel Brindisi: salutato coach Piero Bucchi dopo i tanti anni sulla panchina pugliese, è arrivato coach Meo Sacchetti che ha voluto al suo fianco Massimo Maffezzoli e il giovane Marco Esposito, già assistant di Bucchi. Sono solo due i giocatori confermati dalla passata stagione: il play Durand Scott e Marco Cardillo. L’inizio di stagione dell’Enel è stato caratterizzato dagli infortuni, le sventure della compagine biancoblu hanno portato in Puglia l’ex Roma e Venezia Phil Goss arrivato per sostituire il playmaker Nick Moore, rientrato poi dal lungo stop. Nello spot di ala grande c’è Amath M’Baye, giocatore pericoloso sia in area che nel perimetro; nel pitturato la società ha chiamato Danny Agbelese, che però recentemente ha lasciato Brindisi, e Robert Carter, che sta disputando un campionato di grande sostanza con 12,5 punti per gara, 6,3 rimbalzi e 1,4 assist. Dalla panchina pronti a dare il loro contributo ci sono Kris Joseph, ala duttile, la guardia ala slovena Blaz Mesicek, Marco Spanghero e il giovane Daniel Donzelli, cremonese classe 1996 approdato a Brindisi dopo l’esperienza con l’Assigeco Casalpusterlengo. Una settimana fa la società di Nando Marino ha riportato in Italia il centro ex Olimpia Milano Samardo Samuels, ritornato nella massima serie dopo le parentesi con il Barcellona e quella in Cina.

«Abbiamo uno spiraglio per riprendere la Dinamo in classifica, ci servono questi 2 punti – ha detto Meo Sacchetti alla vigilia -. Dobbiamo pensare una partita alla volta, match dopo match concentrarci sui nostri prossimi avversari e riversare in trasferta la stessa intensità e lo stesso agonismo che mostriamo in casa.»

«Domani giochiamo contro una squadra che ha grandissimo talento, con giocatori in questo momento al top della condizione, perché il rendimento di elementi come Durand Scott, Carter, Joseph, per non parlare di M’Baye – che forse è il giocatore rivelazione della stagione – unito al fatto che hanno coperto l’unica falla che avevano, che era il gioco interno, con Samardo Samulels, fa sì che Brindisi sia ora una squadra di altissimo potenziale, che sarà sicuramente la mina vagante dei playoff – ha detto in conferenza stampa Federico Pasquini -. Noi dobbiamo fare una grande partita ed essere pronti a recuperare tutto quello che abbiamo dal punto di vista fisico e mentale, riuscire a fare, per l’ultima volta in questo periodo, il grande sforzo ogni 72 ore e portare a casa questi due punti molto importanti in chiave piazzamento playoff: dalla prossima settimana sarà una storia diversa perché riusciremo ad allenarci come si deve.»

«Nell’incontro disputato nel girone d’andata le squadre erano molto diverse – ha aggiunto il coach della Dinamo -, allora noi arrivavamo da un brutto periodo e penso che ora stiamo decisamente meglio. Credo che domani  per noi a presenza di Bell e Lawal, ormai inseriti, e per loro la presenza di Samardo Samuels e di Phil Goss farà sì che sarà una partita diversa. Nella gara di andata sicuramente loro erano più pronti, domani speriamo che sia una storia diversa.»

Dinamo Banco di Sardegna 3

La Dinamo Sassari fa la storia, battuta 86 a 81 al 1° t.s. ed eliminata l’Olimpia Milano al Forum di Assago, è finale scudetto!

Forse era scritto che la squadra di Meo Sacchetti dovesse soffrire fino alla fine ma alla fine la semifinale scudetto tra i campioni d’Italia e la squadra li aveva battuti in stagione sia nella finale di Supercoppa sia in quella di Coppa Italia ha premiato la squadra più meritevole, quella che ha maggiormente voluto questa finale che rappresenta un traguardo storico per la pallacanestro sarda e pone le basi per un “triplete” davvero straordinario e forse irripetibile!

Gara 7 era iniziata male per la Dinamo, forse ancora con la testa ai due match point gettati al vento quando ormai sembravano vinti, con primi tempi eccezionali e secondi tempi (e, soprattutto, terzi quarti) da dimenticare.

I primi due quarti della sfida, al Forum di Assago, sono stati completamente differenti: il primo tutto di marca milanese (chiuso sul 25 a 14 con una schiacciata di MarShon Brooks), con una Dinamo impacciata in attacco e fallosissima al tiro ed una squadra di casa trascinata da tre “bombe” di Joe Ragland e, soprattutto, da un superbo Samardo Samuels; il secondo, viceversa, dopo i primi due minuti equilibrati, ha visto una splendida reazione della squadra di isolana che si è ritrovata alla grande ed ha rapidamente recuperato il divario, con una buona percentuale nei tiri da 3 punti ed una crescita sensibile di Rakim Sanders (canestro da sotto e “bomba” da 3 punti in meno di un minuto) e Jerome Dyson (“bomba” da 3 punti), autori rispettivamente di 7 e 9 punti, e di Shane Laval, dominatore ai rimbalzi, sia in difesa sia in attacco. La Dinamo ha effettuato il sorpasso al 17′ (31 a 32 con un canestro da fuori di Brian Sacchetti) ed ha chiuso il secondo quarto con un parziale di 23 a 10, andando così al riposo sul 37 a 35 a proprio favore.

In avvio di terzo quarto, la Dinamo piazza due “bombe” da 3 punti con Dyson e Sanders e vola a +8 (43 a 35), cancellando anche mentalmente le due beffe di gara 5 e gara 6. L’Olimpia si rifà sotto, 43 a 45 e la partita resta equilibrata, con la squadra di casa, che ha un Alessandro Gentile poco incisivo ed è trascinata dal monumentale Samardo Samuels, torna avanti di due punti al 29′, 53 a 51, con una “bomba” da 3 punti di Daniel Hackett, poi di 6 (57 a 51 con canestro da fuori dello stesso Hackett) e, dopo una “bomba” da 3 punti di Jerome Dyson, chiude il terzo quarto sul +4: 59 a 55!

Shane Lavan continua a dominare ai rimbalzi, la Dinamo non molla di un centimetro e con un parziale di 6 a 0 torna avanti: 61 a 59. Ora è un continuo testa a testa con le due squadre punto a punto. Shane Laval al 24′ conquista il 18° rimbalzo (9 offensivi, 9 difensivi), Meo Sacchetti s’arrabbia per alcune decisioni arbitrali discutibili (nel dubbio la decisione pende sempre da una parte…), Milano con i canestri di Alessandro Gentile e Samardo Samuels scatta avanti di 5 a 5′ dalla fine, 70 a 65, ma nella Dinamo non molla e la partita resta apertissima: 71 a 67 a 3’51″dalla fine, 73 a 72 a 2’00” dalla fine. Le due squadre sono molto stanche (hanno nelle gambe dei giocatori sette sfide tiratissime in 15 giorni!), sbagliano tanto e per 1’15” il punteggio non cambia. A 10″ dalla sirena Milano scatta avanti di 3, 75 a 72, ed è qui che la Dinamo costruisce il suo capolavoro! Milano sceglie di fermare subito l’azione della Dinamo con un fallo su Jerome Dyson che realizza il primo tiro libero, sceglie di sbagliare il secondo, cattura il rimbalzo, sbaglia il tiro, al rimbalzo c’è ancora Rakim Sanders (alla fine saranno 23 quelli offensivi, 31 quelli difensivi, per un totale di 54, contro i 45 dell’Olimpia, 13 offensivi e 32 difensivi), che va a realizzare da sotto il canestro della parità, 75 a 75, che vale il supplementare!

L’“extra-time” si apre con una “bomba” di David Logan, l’Olimpia incassa il colpo ma reagisce e dopo una serie di errori da una parte e dall’altra, torna avanti a 1’39” dalla fine: 79 a 78. La Dinamo fa il controsorpasso e poi un canestro da sotto di Logan la porta avanti di 3 punti a 80″ dalla fine: 82 a 79!

Le gambe dei giocatori dell’Olimpia cominciano a tremare, perdono palla in attacco e la Dinamo si trova 3 punti avanti con possesso palla a 46″ dalla fine. Gli arbitri fischiano un fallo molto dubbio in attacco a Brian Sacchetti ma neanche questo basta all’Olimpia per fermare l’impresa della Dinamo che dopo l’82 a 81 scaturito dai 2 tiri liberi di David Moss, opera l’allungo decisivo. Jerome Dyson subisce fallo da Bruno Cerella e realizza i due tiri liberi, Alessandro Gentile sbaglia dai 6,75, Brian Sacchetti conquista un rimbalzo difensivo e subisce fallo da Joe Ragland, andando a realizzare altri due tiri liberi che segnano il punteggio finale del supplementare sull’11 a 6 e quello della partita sull’86 a 81!

La gioia di giocatori e tifosi della Dinamo è grandissima, come grande è la delusione di giocatori e tifosi dell’Olimpia, in lacrime. Mai nessuna squadra è riuscita a rimontare in semifinale dall’1 a 3 e non è successo neanche stavolta, perché dopo la rimonta di Milano, Sassari si è ripresa quanto meritava sul campo che preferisce, il Forum di Assago, sul quale ha costruito tutte le sue più grandi vittorie: due Coppe Italia e una Supercoppa. Ora, per completare il fantastico filotto, manca solo… lo SCUDETTO TRICOLORE!

La Dinamo in finale c’è arrivata e domani conoscerà la sua avversaria, tra l’Umana Reyer Venezia e la Grissin Bon Reggio Emilia che si affronteranno in gara 7 a Venezia.

EA7 Emporio Armani Milano 81 (19 su 41 da 2 punti, 6 sy 25 da 3 punti, 25 su 31 ai tiri liberi)

Dinamo Banco di Sardegna 86 (23 su 54 da 2 punti, 9 su 33 da 3 punti, 13 su 17 ai tiri liberi)

(25-14, 10-23, primo tempo 35 a 37; 24-18, 16-20, secondo tempo 75 a 75; 1° t.s. 6-11)

EA7 Emporio Armani Milano: Samuels 25 (7/12 da 2 punti, 0/0 da 3 punti, 11/15 ai tiri liberi, 9 rimbalzi), Ragland 16 (1/1, 4/5, 2/2, 3 rimbalzi), Hackett 11 (1/4, 1/5, 6/8, 3 rimbalzi), Gentile 10 (4/9, 0/6, 2/2, 3 rimbalzi), Moss 7 (1/3, 1/4, 2/2, 8 rimbalzi), Brooks MarShon 4, Cerella 4, Melli 2, Elegar 2. Tabu n.e., Gigli n.e., Kleiss n.e. Coach. Luca Banchi.

Dinamo Banco di Sardegna Sassari: Dyson 21 (4/17 da 2 punti, 3 su 8 da 3 punti, 4 su 5 ai tiri liberi, 6 rimbalzi), Sanders 16 (4/6, 2/6, 2/3, 5 rimbalzi), Logan 16 (4/10, 2/7, 2/2, 4 rimbalzi), Lawal 12 (5/11, 0/0,2/4, 21 rimbalzi, 11 difensivi e 10 offensivi), Brooks Jeff 9 (4/4, 0/1, 1/1, 1 rimbalzo), Sosa 5, Sacchetti 4, Kadji 3, Formenti, Devecchi. Chessa n.e., Vanuzzo n.e. Coach: Meo Sacchetti.

Arbitri: Gianluca Mattioli, Roberto Chiari e Mark Bartoli.

La Dinamo Banco di Sardegna è avanti di 2 punti (37 a 35) sull’EA7 Emporio Armani Milano all’intervallo lungo di gara 7, decisiva per l’accesso alla finale scudetto. I primi due quarti della sfida, al Forum di Assago, sono stati completamente differenti: il primo tutto di marca milanese (chiuso sul 25 a 14), con una Dinamo impacciata in attacco e fallosissima al tiro ed una squadra di casa trascinata da tre “bombe” di Joe Ragland e, soprattutto, da un superbo Samardo Samuels; il secondo, viceversa, ha visto una splendida reazione della squadra di Meo Sacchetti che si è ritrovata alla grande ed ha rapidamente recuperato il divario, con una buona percentuale nei tiri da 3 punti ed una crescita sensibile di Rakim Sanders e Jerome Dyson, autori rispettivamente di 7 e 9 punti. La Dinamo ha chiuso il secondo quarto con un parziale di 23 a 10, andando al riposo sul 37 a 35 a proprio favore.

La partita è ancora lunga ma la Dinamo, dopo un incerto avvio, ora c’è e pare decisa a giocarsi le proprie chances fino alla fine, per segnare una tappa straordinaria della storia del basket italiano, con l’accesso alla prima finale scudetto di una squadra sarda, eliminando una squadra che ha nel suo palmares ben 26 scudetti.

Dinamo Banco di Sardegna 3

Dinamo Banco di Sardegna 2

Anche oggi il terzo quarto è stato fatale alla Dinamo, in gara 6 della semifinale play off contro l’Olimpia, 67 a 74 (primo tempo 36 a 29), e la serie torna a Milano, mercoledì sera, per decidere chi strappera’ il biglietto per la finale scudetto.
La squadra di Meo Sacchetti, dopo un avvio caratterizzato da una grandissima tensione e tantissimi errori da una parte e dall’altra, è scattata avanti grazie ad un gioco veloce, chiudendo il primo quarto con un vantaggio di 9 punti: 17 a 8.
All’inizio del secondo quarto la quadra di Luca Banchi ha abbozzato una reazione, riuscendo a riportarsi a -3 (20 a 17) con un’azione da 3 punti (canestro da sotto con fallo subito e tiro libero), ma poi è stata ancora la Dinamo ad allungare fino al +14 (33 a 19 al 17′ con un canestro da sotto di David Logan in un contropiede rapidissimo), subendo poi tre canestri consecutivi di MarShon Brooks (due da sotto uno da 3 punti) chiudendo il parziale, a metà gara, sul +7: 36 a 29.
Nell’intervallo i campioni d’Italia hanno visto in faccia la sconfitta e l’eliminazione e, come due giorni fa a Milano, sono tornati in campo con una carica straordinaria, contrariamente alla Dinamo che ha subito l’aggressività degli avversari, sbagliando tanto e ritrovandosi rapidamente sotto, al 24′, 38-40. Timida reazione, 45 a 41 con una “bomba” di Giacomo De Vecchi, ma l’Olimpia con un parziale di 12 a 25 nel quarto è andata all’ultimo intervallo breve avanti di 5 punti: 49 a 54.
La Dinamo è parsa stordita, ha continuato a subire, Samardo Samuels e MarShon Brooks hanno portato la squadra di Banchi sul + 14, 67 a 53 al 35′ e la Dinamo, come a Milano, ha avuto una reazione d’orgoglio quando ormai era troppo tardi, ritornando a -6 al 39′ (65 a 71), riuscendo solo a limitare il passivo finale a 7 punti: 67 a 74.
Shane Laval è stato il miglior realizzatore della Dinamo con 15 punti, davanti a Edgar Sosa con 13 e David Logan con 11 (9 nel primo tempo); nell’Olimpia il miglior realizzatore è stato anche oggi il capitano Alessandro Gentile con 21 punti (15 nel secondo tempo), davanti a MarShon Brooks e Samardo Samuels, entrambi a quota 18.
La Dinamo ha sciupato, dunque, anche il secondo match point, quello più favorevole, davanti al proprio pubblico (stasera il PalaSerradimigni era una bolgia), ed ora le due squadre sono nuovamente in perfetta parità: 3 a 3. Tra due giorni si torna in campo al Forum di Milano con l’inerzia della sfida dalla parte dell’Olimpia (da quando si disputano i play off nessuna squadra è mai riuscita a rimontare da un passivo di 3 a 1 in una serie al meglio delle 7 partite) anche se forse, proprio questa nuova situazione potrebbe favorire la Dinamo che, lo ricordiamo, al Forum ha una percentuale di vittorie superiore a quella delle sconfitte ed ha vinto gara 1 di questa serie di semifinale, dominando anche il primo tempo di gara 5 prima di subire la rimonta dell’Olimpia.

La Dinamo Banco di Sardegna si ferma a un passo dal Paradiso, domina per 20′, spaventa terribilmente Milano, andando al riposo di metà gara avanti di 12 punti (41 a 53), ma al ritorno in campo la partita cambia completamente, l’Olimpia rimonta, vince 95 a 88 ed allunga la serie, guadagnandosi gara 6 che si giocherà lunedì al PalaSerradimigni di Sassari.

La partita del Forum ha offerto mille emozioni e due volti completamente diversi. L’avvio è stato equilibrato ma è stata la Dinamo a dare sempre la sensazione di poter controllare il gioco, con la tranquillità derivante dal vantaggio di 3 a 1 con il quale si è presentata sul parquet del Forum. Ha chiuso il primo quarto con 3 punti di vantaggio, 26 a 23, ma è nel secondo quarto che ha scavato un solco tra sé e la squadra di Luca Banchi che al 14′ è scivolata a -15: 27 a 42. Timida la reazione milanese, con un parziale di 7 a 0 ha dimezzato il ritardo ma la Dinamo non s’è distratta ed ha ripreso a martellare dalla lunga distanza con tutti i suoi“fucilieri”, David Logan ed Edgar Sosa in testa (rispettivamente 14 e 13 punti), ed è andata al riposo avanti di 12 punti. Strepitosa la percentuale fin lì tenuta dalla Dinamo nei tiri da 3 punti: 10 su 14!

L’Olimpia Milano ha visto l’eliminazione ormai a un passo ed è tornata in campo dopo il riposo con una carica agonistica straordinaria. La situazione si è capovolta, l’Olimpia, trascinata dal suo capitano Alessandro Gentile, improvvisamente non ha sbagliato più niente, contrariamente alla Dinamo che è parsa spaventata, distratta, ed ha sbagliato quasi tutto, subendo un parziale nel terzo quarto di 30 a 11. Da -12, dunque, Milano s’è trovata avanti di 7 a 10′ dalla fine: 71 a 64.

L’inerzia della partita non è cambiata anche in avvio dell’ultimo quarto, con l’Olimpia avanti fino al + 12, 78 a 66 a 7′ dalla fine. Quando tutto sembrava ormai deciso, la Dinamo ha avuto un sussulto, ha ripreso a bucare la retina avversaria con i turi da 3 punti come nel primo tempo, e si è riportata a -5 a pochi secondi dalla sirena, ma la reazione è servita solo a contenere il divario finale a 7 punti, 95 a 88 e, in fondo, ad accrescere le recriminazioni per la grande occasione mancata.

Alessandro Gentile è stato anche oggi il miglior realizzatore, con 25 punti, davanti a Samardo Samuels, 24. Nella Dinamo, David Logan su tutti con 21 punti, Edgar Sosa a 14, Shane Laval 13, Jeff Brooks 12. La Dinamo ha chiuso con una percentuale da 3 punti di 14 su 24 dopo il 10 su 14 del primo tempo. Molto negativa e decisiva la percentuale dalla lunetta, 14 su 26; insufficiente anche quella da due punti, 16 su 35. Milano ha chiuso con un 29 su 44 da 2 punti, 7 su 23 da 3 punti e 16 su 24 ai tiri liberi.

La serie si allunga, dunque, la Dinamo ora conduce 3 a 2 e lunedì si giocherà il secondo match point sul campo amico, al PalaSerradimigni, alle 20.45. Luca Banchi dovrò fare a meno ancora di Daniel Hackett, che sconterà la seconda giornata di squalifica.

Dinamo Banco di Sardegna 2Dinamo Banco di Sardegna Jerome Dyson 2Dinamo Banco di Sardegna SS Vs Orlandina Basket Capo D'Orlando Al 4° City Of Cagliari Nella foto al tiro David Logan Dinamo Basket

 

 

Dinamo Banco di Sardegna 2

La Dinamo infligge all’Olimpia il terzo ko consecutivo ed ora è ad un passo dalla finale scudetto. Quella conquistata dalla squadra di Meo Sacchetti questa sera contro la squadra campione d’Italia, non è una vittoria come le altre, perché è giunta al termine di una partita equilibrata nei primi tre quarti e letteralmente dominata in quello decisivo, nel quale David Logan e compagni hanno “asfaltato” gli avversari, nel gioco e nel punteggio, 20 a 10, fissando il risultato finale sull’80 a 67.
Non è un caso che a guidare la Dinamo in questa serata magica sia stato il suo giocatore di maggior classe, David Logan, tornato ai suoi massimi livelli, con 19 punti, con un eccezionale 5 su 8 nei tiri da oltre la linea dei 6,75, ben assecondato da Shane Laval (soprattutto in avvio di partita), autore di 13 punti, Rakim Sanders (15) e Jeff Brooks (11).
Nell’Olimpia Milano, Alessandro Gentile si è confermato il migliore con 24 punti ma a tratti è sembrato predicare nel deserto, soprattutto a partire dalle prime battute del terzo quarto, quando avanti di 5 punti, 40 a 45, la sua squadra pian piano ha finito con il subire la maggiore fame di vittoria della Dinamo che non ha mai allentato il suo ritmo ed da lì in avanti è stata protagonista di un irresistibile crescendo. Nel grigiore generale che ha coinvolto anche Daniel Hackett, si sono salvati solo Samardo Samuels (14 punti) e, dopo un opaco avvio, MarShon Brooks (11).
Nel primo quarto, filato via a lungo in equilibrio, Milano ha allungato a +5 a pochi secondi dal riposo sul 18 a 23 ma una “bomba” da 3 punti di Edgar Sosa ha riportato Sassari a -2.
La partita è rimasta ancora in equilibrio per tutto il secondo quarto, con le due squadre all’intervallo lungo sul 40 a 41.
Milano è tornata in campo determinata e con Samuels ed un parziale di 4 a 0, s’è portata a +5, spaventando il pubblico sassarese. Ma è stata veramente la sensazione di un attimo, perché la Dinamo ha dapprima tenuto le distanze, poi ha iniziato il suo show, effettuando il sorpasso al 26′ con un canestro da sotto di Jeff Brooks, 52 a 51, ed andando all’ultimo riposo breve avanti di 3 punti, 60 a 57, con due tiri liberi di Cheikh Mbodj.
In avvio di quarto set David Logan ha “steso” l’Olimpia con due “bombe” consecutive che hanno portato la Dinamo a +9, 66 a 57, rendendo ininfluente anche il suo successivo fallo tecnico.
Alessandro Gentile ha preso per mano la sua squadra, cercando di riportarla in partita con una “bomba” ed una schiacciata, riuscendovi in parte, 66 a 63 a 4′ dal termine, ma il finale è stato tutto della Dinamo, assoluta padrona del campo, con i canestri di Sanders, Jeff Brooks, Logan (autore di un’altra bomba), Dyson (4 su 4 dalla lunetta dopo il tecnico e l’espulsione inflitti dagli arbitri ad un nervosissimo Daniel Hackett) e ancora Brooks.
Parziale: 14 a 4. Finale: 80 a 67.
La Dinamo vola sul 3 a 1 e sabato alle 18.15, al Forum di Assago si giocherà il primo dei tre match point a sua disposizione (il secondo, eventualmente si giocherebbe lunedì 8 giugno al PalaSerradimigni; il terzo, che la Dinamo spera di non dover giocare, nuovamente al Forum milanese, mercoledì 10 giugno).
Dopo aver vinto due Coppa Italia ed una Supercoppa, alla Dinamo manca solo lo scudetto per raggiungere la consacrazione di miglior squadra d’Italia e mai come in queste esaltanti serate di fine primavera è stata tanto vicina a questo straordinario traguardo.

L’Armani Jeans Milano fa sua gara 2 con la Dinamo Banco di Sardegna, impatta la serie sull’1 a 1, domani la serie della semifinale scudetto si sposta a Sassari. La reazione della squadra di Luca Banchi dopo il pesante ko di 48 ore prima era prevedibile e si è concretizzata praticamente nel primo quarto, chiuso con un rotondo 27 a 11. La squadra di Meo Sacchetti ha reagito nel secondo quarto, facendolo suo con un parziale di 24 a 15, andando così all’intervallo lungo sul 42 a 35 per Milano. Sia il terzo quarto sia quello conclusivo si sono sviluppati sul piano di un sostanziale equilibrio, conclusisi rispettivamente sul 22 a 17 e sul 20 a 19, per il punteggio finale di 84 a 71 che manda le due squadre sull’1 a 1 alla doppia sfida in programma al PalaSerradimigni di Sassari, martedì alle 20.45 (arbitri Paolo Taurino, Saverio Lanzarini e Guido Federico Di Francesco) e giovedì alla stessa ora (arbitri Luigi Lamonica, Alessandro Vicino e Gabriele Bettini).

L’Armani Jeans ha avuto in Alessandro Gentile (25 punti), David Moss (18), Samardo Samuels (14) e Daniel Hackett (13) i migliori realizzatori; nella Dinamo Edgas Sosa ha chiuso con 18 punti, davanti a Jerome Dyson (13), Kenneth Kadji (11) e Rakim Sanders (11). Alla Dinamo è mancato David Logan, che è rimasto in campo solo 18′ ed ha chiuso con due soli tiri, sbagliati, dalla distanza di 6,75 e nessuna conclusione da 2 punti e dalla lunetta.

Le due squadre hanno poche ore per rifiatare, perché domani sera torneranno in campo a Sassari, dove si potrebbe ipotecare la serie o riaprire i giochi alla vigilia del ritorno al Forum di Assago, dove si giocherà gara 5 (l’eventuale gara 6 si giocherebbe a Sassari, l’eventuale gara 7 nuovamente a Milano).

Questa sera, alle 20.00, a Venezia, è in programma gara 2 tra Umana Reyer Venezia e Grissin Bon Reggio Emilia, con la squadra di casa avanti 1 a 0.

 

Dinamo Banco di Sardegna SS Vs Orlandina Basket Capo D'Orlando Al 4° City Of Cagliari Nella foto con la palla in mano J.Flynn contrastato da Edgar Sosa :D.

 

Drake Diener 1

L’Armani Jeans Milano espugna il PalaSerradimigni di Sassari, 83 a 76 dopo un tempo supplementare (i tempi regolamentari si erano conclusi sul 69 a 69) e si porta sul 2 a 1 nella serie di semifinale scudetto con il Banco di Sardegna.
La squadra ospite, grande favorita per la vittoria finale e dominatrice della “regular season”, ha reagito da grande squadra alla sconfitta subita due giorni fa al Forum di Assago ed ha dominato tre quarti di gara, approfittando di una giornata poco brillante della squadra di Meo Sacchetti. 24 a 15 per Milano il risultato del primo quarto, con Sassari in partita nel secondo quarto, conclusosi sul 17 pari e squadre al riposo sul 41 a 32.
L’andamento della sfida si è mantenuto inalterato per buona parte del terzo quarto ma Milano ha allungato ancora ed ha iniziato l’ultimo quarto avanti di ben 12 punti: 60 a 48.
L’orgoglio della Dinamo, trascinata dal suo meraviglioso pubblico, è venuto fuori ancora una volta e, punto dopo punto, il ritardo sassarese è andato via via riducendosi, fino ad annullarsi, per l’entusiasmo del pubblico che ha iniziato a sognare una nuova impresa e la prima vittoria su Milano a Sassari, dopo le due imprese del Forum (69 a 69).
Nell’extra-time la Dinamo ha iniziato molto concentrata e per la prima volta dopo i minuti iniziali e’ riuscita a portarsi in vantaggio sul 73 a 71 ma negli ultimi due minuti è venuta fuori la forza di Milano che ha infilato un parziale di 12 a 3 ed ha fatto sua gara 3, portandosi così sul 2 a 1.
Il miglior realizzatore dell’Armani Jeans e dell’intero incontro e’ stato Alessandro Gentile, con 25 punti. 16 punti a testa per Keith Langford e Samario Samuels. Nella Dinamo, 18 punti per Kaleb Green e 17 per Drake Diener.
Il tiro da 3, decisivo nelle 3 sfide con Enel Brindisi e a Milano con percentuali eccezionali, oggi non ha funzionato ed ha segnato il risultato con percentuali insufficienti: 7 su 32, 21,9%.
Tra due giorni le due squadre torneranno in campo, ancora a Sassari, per gara 4. La squadra di Sacchetti non potrà sbagliare se vorrà evitare di fornire alla squadra di Luca Banchi il match point al ritorno a Milano per gara 5.