25 April, 2024
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Abbanoa prende posizione, con una nota diffusa dal suo ufficio stampa, sulle polemiche sviluppatesi intorno al passaggio del Servizio idrico integrato dal Consorzio Industriale di Macomer ad Abbanoa Spa.

«Il piano di lavoro per la regolarizzazione delle aree ex ZIR consorzi industriali, decisa dalla normativa regionale nel 2008 (L. n.10 del 25-07-2008) procede come da programma. Ad esempio a Predda Niedda (569 utenze individuate e ora in fase di regolarizzazione da parte del Consorzio), a Prato Sardo (285 utenze insediate e che regolarmente pagano la tariffa d’Ambito) e a Macomer (164 utenze), dove si applicheranno le tariffe che si applicano in tutte le zone industriali e artigianali della Sardegna – si legge nella nota -. Anche a Macomer Abbanoa sta, infatti, adempiendo agli obblighi di legge rilevando dal Consorzio in liquidazione la gestione del depuratore, della rete idrica e fognaria dell’area. Il Gestore sta in queste settimane esaminando alcune criticità rilevate per consumi e scarichi su attività di macellazione e caseifici. Anche una sola di queste attività genera un bisogno di trattamento dello scarico pari ad un comune di 500 abitanti. Laddove necessario, saranno verificate le esigenze di fornitura idrica industriale.

La zona industriale di Macomer è divisa in due aree distinte, Tossilo e Bonu Trau, che ospitano 164 aziende, di cui una quarantina a Tossilo e la gran parte a Bonu Trau. Di queste però appena 6 utilizzano l’acqua a fini produttivi. Tutte le altre 158 utenze, invece, utilizzano l’acqua fondamentalmente per fini igienici (bagni e pulizia dei locali). E’ quanto emerge chiaramente dai dati relativi ai consumi del 2017.

Tra le 158 utenze il consumo medio – 209 metri cubi all’anno – è inferiore a quello di una famiglia di quattro persone. Oltre il 50 per cento ha addirittura consumi sotto i 100 metri cubi e ben l’82,3 per cento dell’utenze risulta sotto la soglia dei 300 metri cubi (paragonabile appunto al consumo medio di una famiglia di quattro persone).»

«Le attività di assistenza al cliente proseguono per tutto il mese di maggio – dichiara il direttore generale di Abbanoa, Sandro Murtas, le aziende possono segnalare le loro situazioni (anche di particolari esigenze di consumo) entro domani 18 maggio, ma il termine non è perentorio perché dal 21 maggio – dopo una prima elaborazione delle posizioni – il personale commerciale e tecnico di Abbanoa provvederà alle regolarizzazioni de il 24 maggio si terrà un incontro con gli operatori e con i residenti per esaminare i casi eventualmente ancora dubbi

«Il 25 maggio – aggiunge Sandro Murtas – è prevista una conferenza stampa presso il Consorzio Industriale per illustrare il piano di interventi sul depuratore e sulle reti idriche e fognarie dell’area industriale e della città. In questa occasione sarà anche presentato il programma di attività nell’area, ed il progetto pilota (sperimentale) che sarà eseguito nell’impianto di depurazione a Macomer per il trattamento della quota di umido domestico in pubblica fognatura, sottraendolo alla raccolta differenziata: è il primo caso in Sardegna che potrebbe ridurre in maniera significativa gli oneri fattuali ed economici a carico dei cittadini.»

«Abbanoa – si legge ancora nella nota – non è a conoscenza né del perché né del come venissero applicate dal Consorzio tariffe particolarmente agevolate. Il principio, europeo e nazionale, di costruzione delle tariffe, è chiaro e condiviso e si basa su un principio chiaro: chi più consuma e più inquina, più paga. A questo principio si aggiungono due elementi da tenere in dovuta considerazione:

• Abbanoa applica una tariffa che ha natura di corrispettivo, calcolata su costi e investimenti secondo una formula tariffaria stabilita dall’Autorità Nazionale, ARERA.

• il costo delle attività produttive non può essere scaricato sulla fiscalità e sul bilancio pubblico, quindi sui cittadini.

• Per alcune categorie produttive, come per esempio quelle del lattiero caseario, l’Autoritàregionale sta esaminando l’articolazione tariffaria vigente.

Le criticità sono al momento state rilevate, soprattutto, per attività di grandi dimensioni, la macellazione industriale per esempio, come rilevato da una consigliera regionale. Certo è che le tariffe applicate in passato dal Consorzio sono più basse: evidentemente non si calcolava il corrispettivo corretto e questo andava a discapito di investimenti e manutenzioni. Non a caso ora bisogna realizzare interventi manutentivi importanti su reti e impianti, recuperando quanto non è stato fatto negli anni dato che le verifiche sulle infrastrutture hanno evidenziato numerose problematiche. Anche per questo l’assessorato all’Industria, preso atto delle mancate manutenzioni, ha chiesto ad Abbanoa di eseguire urgentemente manutenzioni straordinarie in impianto.

Abbanoa è pronta a investire 725mila euro per interventi di efficientamento delle reti idriche e fognarie, con un intervento specifico sul depuratore per 200mila euro, cui seguirà un ulteriore intervento di 300.000 euro. Con la presa in carico – conclude la nota di Abbanoa – saranno definiti gli ulteriori interventi di efficientamento dell’intero sistema idrico da realizzarsi entro l’anno.»

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«L’Autorità garante della Concorrenza e del Mercato, Agcm, ha rimosso tutti i dubbi in merito a profili di possibile scorrettezza della condotta commerciale di Abbanoa archiviando l’istanza presentata dalle Associazioni Adiconsum e Movimento Difesa del Cittadino, che accusavano Abbanoa di ostacolare con i suoi comportamenti i diritti dei consumatori in sede di procedura di conciliazione.»

Lo scrive, in una nota, l’ufficio stampa di Abbanoa.

«Un’accusa che non ha mai trovato evidenza nei fatti, dato che lo strumento della conciliazione è stato fortemente voluto proprio da Abbanoa, che nel tempo ha creato una struttura ad hoc con segreteria e conciliatori appositamente formati nell’intento di risolvere tante situazioni complicate che, nell’interesse fondamentale del cliente, avevano esigenza di essere riportare nella normalità – si legge nella nota -. Proprio nell’ottica dei migliorare il servizio al cliente e in linea con lo spirito delle disposizioni dell’Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente, (Arera), in materia di conciliazione, Abbanoa ha attivato ormai da qualche mese lo strumento della “Soluzione negoziata”, a cui i clienti possono accedere per le contestazioni aventi ad oggetto i consumi fatturati. Si tratta di uno strumento che testimonia la volontà dell’azienda di contribuire alla risoluzione stragiudiziale delle controversie.»

«Abbiamo certificato davanti all’Antitrust il corretto operato della società e testimoniato la crescente attenzione nei confronti delle esigenze degli utenti, portata avanti quotidianamente sia attraverso nuovi strumenti di soluzione extragiudiziale delle pratiche e sia garantendo tempestiva ed esaustiva risposta agli eventuali reclami ricevuti – ha ribadito il direttore generale Sandro Murtas –. Il processo di miglioramento, fondato sulla conoscenza del cliente e sulla certificazione della misura, è irreversibile e smonta, una dopo l’altra, le campagne portate avanti dai soliti professionisti del contenzioso.»

 

 

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Sono in crescita le imprese sarde che partecipano alle gare di Abbanoa sugli appalti delle opere del Servizio idrico integrato (reti idriche, fognarie, lavori su impianti) e si aggiudicano i bandi. Ora si assiste ad una forte accelerazione della richiesta degli operatori di iscrizione all’albo del  “Sistema di Qualifica” che Abbanoa ha fortemente voluto, avviato e che sta utilizzando. Non un semplice albo fornitori. Previsto dal Codice degli Appalti (art. 36) è un elenco di Operatori Economici qualificati (imprese), attraverso cui il Gestore seleziona i partecipanti alle procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici di lavori per importi complessivi di gara che non superano la soglia comunitaria (attualmente € 5.548.000,00).

Nel settore idrico la Sardegna è seconda in Italia sul fronte degli investimenti con 62 euro ad abitante nel 2017. Davanti solo la Toscana, dove la tariffa è superiore di due volte quella sarda. Nelle altre regioni si registrano 42 euro pro capite al Centro Italia, 39 euro pro capite al Nord,  11 euro pro-capite al Sud.

«La sfida di questi anni è quella dell’innovazione di processo e dello sviluppo tecnologico a supporto del servizio al Cittadino, condizioni che necessitano di aziende in grado di realizzare opere, anche ad alto valore tecnologico – spiega il direttore generale Sandro Murtas -. Ed è proprio l’affidabilità delle aziende che realizzano gli investimenti (nel 2018 il valore degli appalti avviati supererà i 358 milioni di euro), a rappresentare per Abbanoa un elemento imprescindibile. Non solo.  Abbanoa con l’istituzione di una programmazione annuale resa nota con eventi pubblici e ampio anticipo agli operatori economici – aggiunge Sandro Murtas –  sta agevolando le attività di programmazione, dimensionamento, organizzazione e relazione tra imprese, che non vengono colte “di sorpresa” da una concentrazione di appalti e possono meglio dosare le risorse per la predisposizione delle offerte di gara che sono, comunque, un costo da sostenere in logica di investimento, concentrandosi su quelle nelle quali possono eccellere o meglio competere.»

L’affidabilità e la solidità dei candidati viene misurata con un’attenta valutazione delle performance delle aziende relative alle prestazioni effettuate nell’ambito del servizio idrico (precondizione necessaria per candidarsi), oltre che dei requisiti tecnico-organizzativi che ne qualificano le competenze e la professionalità nelle diverse categorie. Il Sistema di Qualifica dei Lavori Pubblici è operativo esattamente da un anno e riguarda sei categorie di opere Generali/Speciali, individuate da Abbanoa come strategiche per gli appalti di LL.PP.

Sono numerosi i vantaggi per gli operatori economici iscritti al Sistema di qualifica:

Meno burocrazia, tempi ridotti

I tempi di appalto delle gare risultano decisamente più brevi: la tempistica di esecuzione del contratto è più corta e il lavoro, una volta vinta la gara, si può aggiudicare subito;

Maggiore trasparenza nelle procedure di affidamento

Al momento di indire le gare di appalto che rientrano nel Sistema di Qualificazione, sono individuate le imprese idonee, che vengono invitate alle procedure ristrette o negoziate, nel rispetto dei principi di non discriminazione, parità di trattamento, proporzionalità e trasparenza;

Principio di rotazione, partecipazione allargata

Tutti gli operatori economici qualificati sono invitati a partecipare alle gare d’appalto di lavori secondo il principio di rotazione applicato alle categorie di qualificazione;

Professionalità certificata, più chance

Essere ammessi al sistema di qualifica del Gestore significa essere dotati di tutti gli strumenti necessari per partecipare a determinate gare. Rappresenta, in altre parole, uno “stimolo” ad acquisire le certificazioni necessarie per specializzarsi e reggere la competizione con Imprese non solo nazionali ma anche, in diversi casi, internazionali.

Anche per i servizi di ingegneria e architettura legati alla realizzazione di nuove opere, per i quali esiste un albo apposito, Abbanoa si conferma il primo investitore in Sardegna. E’ quanto emerso dal “Monitoraggio dei bandi per la regione Sardegna” effettuato dal Centro studi Sardegna dell’Ordine degli ingegneri di Cagliari. Abbanoa è al primo posto per 42 bandi pubblicati: 13,1% sul totale dei bandi pubblicati in tutta l’Isola nel 2017 (seguita a grande distanza dai Comuni di Sassari e Oristano con 10 bandi ciascuno pari al 3,1%): percentuale destinata a raddoppiare nel 2018. “Determinanti per la crescita”, viene riportato nel dossier.

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Sviluppare soluzioni di regolazione intelligenti nei potabilizzatori. E’ l’obiettivo che Abbanoa intende raggiungere per migliorare i processi di potabilizzazione dell’acqua in Sardegna, a partire dall’efficientamento che riguarderà l’impianto di Simbirizzi, al servizio di Cagliari e dell’hinterland. E’ stato pubblicato in questi giorni l’avviso di pre-informativa al mercato che porterà a uno dei bandi di gara più innovativi del 2018, frutto della partecipazione di Abbanoa al bando regionale indetto da Sardegna Ricerche che ha visto il Gestore aggiudicatario del bando (il valore complessivo del progetto supera i 400mila euro, di cui 300mila relativi ai servizi di ricerca e sviluppo oggetto dell’appalto pre commerciale). Il progetto, ritenuto tra i più innovativi, è infatti co-finanziato dall’Agenzia regionale.

«In una regione povera di acqua potabile, l’85% della risorsa proviene da invasi artificiali e viene resa potabile attraverso 44 impianti di trattamento – è compito del Gestore, utilizzando le migliori tecnologie, attivare tutte le soluzioni che consentano efficienza ed una migliore qualità del servizio ai cittadini spiega l’Amministratore Unico Alessandro Ramazzotti. Il progetto che trasformerà il più grande impianto della Sardegna, Simbirizzi, in un potabilizzatore intelligente prevede una soluzione basata sulla gestione informatica e automatizzata di tutto il sistema di potabilizzazione. Le soluzioni individuate, una volta testate ed entrate a regime, potranno poi essere estese agli altri impianti.»

E’ il direttore generale Sandro Murtas a rappresentare tecnicamente l’azione e gli obiettivi che il Gestore intende raggiungere: «Abbanoa sta investendo nei modelli di automazione del processo di conduzione degli impianti mediante un sistema di regolazione automatica che, è questo il caso, minimizza l’intervento umano operativo e ripetitivo, il consumo energetico e l’utilizzo dei reagenti, garantendo le caratteristiche chimico/fisiche dell’acqua prodotta all’interno dei vincoli normativi attraverso tecnologie di intelligenza artificiale. La priorità di Abbanoa nel 2018 – aggiunge il direttore generale – è di indirizzare i propri investimenti verso soluzioni tecnologiche che garantiscano la disintermediazione nei processi e guidino lo sviluppo di competenze e mestieri nuovi».

La procedura in corso. Il primo step consiste in una consultazione preliminare attraverso un incontro pubblico in programma per il 7 maggio a cui potranno partecipare tutti gli operatori economici interessati (previa iscrizione all’evento). Nel dettaglio Abbanoa esegue una indagine conoscitiva del mercato prima di bandire un appalto precommerciale di ricerca applicata per la realizzazione di prototipi di “potabilizzatori intelligenti”.

Seguirà la gara vera e propria con l’obiettivo di individuare la migliore soluzione di efficientamento del processo.

Gli obiettivi della gara d’appalto. Attraverso la gara verranno aggiudicati più contratti di servizi di ricerca e sviluppo, che Abbanoa stipulerà con un certo numero di aggiudicatari, in parallelo, seguendo un approccio per fasi. Ciò consentirà di confrontare soluzioni alternative e concorrenti tra loro. Dopo ogni fase, verranno effettuate valutazioni intermedie, volte a selezionare gradualmente la migliore delle soluzioni concorrenti. I contraenti selezionati con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, stipuleranno un contratto specifico per la fase successiva. Gli obiettivi che Abbanoa intende raggiungere grazie a questo progetto innovativo e tecnologicamente avanzato sono principalmente tre:

  • Minor consumo energetico: il sistema deve ottimizzare il processo di potabilizzazione eseguendo regolazioni che tengano conto dei costi sostenuti anche in ragione delle differenti fasce orarie della tariffa dell’energia elettrica.
  • Minor consumo dei reagenti chimici: il sistema di regolazione deve ottimizzare l’utilizzo dei reagenti al fine di limitarne l’uso se non indispensabile per mantenere la qualità del prodotto all’interno dei range normativi.
  • Autonomia dell’impianto: Il sistema deve rendere il processo industriale il più possibile autonomo da interventi umani minimizzando il coinvolgimento degli addetti al presidio del processo e ottimizzando il lavoro delle risorse umane dedicate.

La soluzione dovrà essere basata sulla gestione informatica e automatizzata del processo di potabilizzazione. Tali soluzioni dovranno essere definite tramite l’uso di  algoritmi di machine learning di tipo lineare e non lineare. I misuratori, gli analizzatori e gli attuatori saranno collegati in rete e comunicheranno con il sistema di regolazione che sarà presente in campo. In ogni caso, per un’opportuna analisi dei dati, questi dovranno essere trasferiti ad un sistema in cloud per analisi con strumenti tipici della tecnologia Big Data.

La consultazione di mercato si svolgerà attraverso un evento pubblico programmato per lunedì 7 maggio (le iscrizioni dovranno pervenire entro il 30 di aprile).

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Abbanoa si è presentata questa mattina agli operatori economici, alle banche e agli amministratori, per fare il punto su quanto realizzato rispetto al Piano degli investimenti 2017, con un focus sulla programmazione dei prossimi mesi. Un meeting di rilevanza strategica che ha visto, tra gli altri, la partecipazione del Direttore del Dipartimento Nars del Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica, Dipe, Gabriele Pasquini e dell’esperto di Project Financing del Dipe, Pasquale Marasco. A introdurre i lavori il direttore generale di Abbanoa Sandro Murtas, in rappresentanza del sindaco di Cagliari l’assessore Francesca Ghirra, a rappresentare l’importanza di Abbanoa per il sistema idrico della Sardegna l’Assessore ai Lavori Pubblici Edoardo Balzarini.

«Questa occasione annuale di incontro ci serve per fare un bilancio di quanto realizzato e per presentare la programmazione di quanto ancora è da fare – spiega il direttore generale di Abbanoa Sandro Murtas -. Rappresenta una assunzione di impegni di fronte a cittadini, operatori, investitori e stakeholders. La Sardegna è seconda in Italia sul fronte degli investimenti con 62 euro ad abitante nel 2017. Davanti solo la Toscana, dove la tariffa è superiore di due volte quella sarda. Nelle altre regioni si registrano 42 euro pro capite al Centro Italia, 39 euro pro capite al Nord, 11 euro pro-capite al Sud. La sfida di questi anni è quella della innovazione di processo e dello sviluppo tecnologico a supporto del servizio al Cittadino.»

Definendo la metodologia GAR, Gestione attiva delle reti – in fase di estensione a 230 comuni sardi – Abbanoa ha sviluppato una considerevole esperienza nell’ambito della gestione delle reti e lotta alle perdite idriche. Esperienza misurabile attraverso un dato: nel 2014 il Gestore potabilizzava e immetteva in rete 242 milioni di metri cubi d’acqua, nel 2017 ne ha potabilizzati 230: dodici milioni di metri cubi di acqua, l’equivalente di ben 8 miliardi di bottiglie da un litro e mezzo, in meno immessi in rete, pur in presenza di consumi in aumento, e avendo soddisfatto una richiesta che, soprattutto d’estate, cresce al ritmo del 20% all’anno. E’, infatti, proprio il calo dei quantitativi di risorsa, come ha sottolineato il direttore Murtas nel corso della sua presentazione, a confermare l’impegno di Abbanoa nell’attività costante di monitoraggio e riduzione delle perdite idriche, vera emergenza che scaturisce dalle condizioni delle reti sarde, consegnate ad Abbanoa (insieme agli impianti di potabilizzazione e depurazione) in condizioni critiche, bucate e corrose, con oltre mezzo secolo di attività alle spalle.

INTERVENTI GIA’ APPALTATI SULLE RETI

Ammontano a quasi 180 milioni di euro (178,9 per la precisione) le risorse già appaltati che Abbanoa investirà nei prossimi tre anni negli interventi di efficientamento delle infrastrutture del servizio idrico integrato tra manutenzioni ordinarie (pronto intervento) e straordinarie (sostituzioni di interi tratti di rete): due maxi appalti divisi in 11 lotti che saranno operativi dal 15 aprile.

Oliena Abbanoa ha sperimentato un nuovo programma di ingegnerizzazione della rete che ha consentito di intervenire in maniera decisa sulla riduzione delle perdite e sulle loro cause. Verifica della rete, analisi dei flussi d’acqua, installazione di valvole regolatrici di pressione nei punti strategici, riparazioni e sostituzione di interi tratti di condotte: ora l’intera rete idrica è coperta da un sistema innovativo di misura e gestione del servizio che garantisce una notevole efficienza e risparmio di preziosa risorsa idrica. Il “Progetto Oliena” sarà esteso in 230 Comuni, Abbanoa sta aggiudicando le procedure di gara per i primi 30 previsti per il 2018. I servizi tecnici – che si collegano agli interventi di efficientamento previsti nei due maxi appalti da 180 milioni di euro – saranno avviati da maggio (11,5 milioni).

Nel primo semestre dell’anno Abbanoa avvierà gare per 8,5 milioni in relazione a servizi di ingegneria e architettura, compresi sempre nel progetto di ingegnerizzazione delle reti. 

Già nel 2017 Abbanoa si è confermata il primo investitore in Sardegna per i servizi di ingegneria e architettura legati alla realizzazione di nuove opere. E’ quanto emerso dal “Monitoraggio dei bandi per la regione Sardegna” effettuato dal Centro studi Sardegna dell’Ordine degli ingegneri di Cagliari. Abbanoa è al primo posto per 42 bandi pubblicati (13,1% sul totale dei bandi pubblicati in tutta l’Isola nel 2017), seguita a grande distanza dai Comuni di Sassari e Oristano con 10 bandi ciascuno (pari al 3,1%). “Determinanti per la crescita”, viene riportato nel dossier, “sono state le gare d’appalto bandite da Abbanoa”.

Abbanoa sta rivoluzionando anche tutto il sistema di gestione dei serbatoi al servizio dei centri abitati. In 460 impianti sono stati installati degli innovativi misuratori che consentono una gestione informatizzata delle riserve idriche. In precedenza le rilevazioni venivano eseguite del tutto manualmente dagli operatori.

Abbanoa è sempre più impegnata a indirizzare i propri investimenti verso soluzioni tecnologiche che assicurino il minor consumo di acqua, energia e reagenti attraverso progetti di automazione e telecontrollo degli impianti in grado di ottimizzare i loro cicli di lavoro. Con una grande responsabilità: quella della tutela dell’ambiente.

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E’ stato prorogato al 20 marzo l’avviso pubblicato da Abbanoa per la riqualificazione dei 30 depuratori più energivori. Dal Nord al Sud della Sardegna passando per il Centro, Abbanoa ha individuato i 30 depuratori più critici in base all’importanza strategica, al bacino di utenze servite, ai livelli di consumo energetico e ai volumi trattati. Si va dall’impianto Is Arenas di Cagliari – già eccellenza a livello nazionale e noto per la sua funzione di tutela dell’equilibrio idro-salino dello stagno di Molentargius grazie all’acqua reimmessa nello stagno – a quello di Nuoro (Su Tuvu), passando per gli impianti di  Sassari, Alghero e Olbia. Interessati dal raggruppamento dei 30 anche i depuratori di San Teodoro, Santa Teresa di Gallura, Iglesias, Ollolai, Terralba, Ghilarza, Thiesi, Siniscola, Dorgali, Budoni, Golfo Aranci, Arzachena, Bari Sardo, Masullas, Orroli, Senorbì, Ittiri, La Maddalena, Muravera, Palau, San Giovanni Suergiu, Sorso,  Loiri Porto San Paolo e Stintino.

 Gli obiettivi che  Abbanoa intende raggiungere per ciascuno dei 30 impianti di depurazione sono i seguenti:

  • Ridurre i consumi energetici attraverso l’installazione di tecnologie, software, apparati che realizzino l’ottimizzazione dei consumi energetici;
  • Perfezionare gli attuali processi di affinamento dei reflui in previsione di un riuso ottimale attraverso l’impiego di idonee tecnologie;
  • Incrementare il rendimento degli impianti attraverso l’introduzione di sistemi automatici di controllo e regolazione dei processi depurativi.

Di tutto questo si è parlato nel corso dell’incontro promosso dal gestore giovedì scorso. L’evento ha visto la partecipazione di 12 operatori economici attivi anche nel settore idrico – a cui è stato fornito un quadro completo della situazione attuale, della progettualità e degli interventi in corso sugli stessi impianti – che già nei mesi trascorsi avevano richiesto numerosi dati tecnici ed effettuato sopralluoghi nei siti interessati.

Ad aprire la sessione di confronto sono stati l’Amministratore Unico di Abbanoa, Alessandro Ramazzotti, che ha introdotto la mattinata di lavori, e il Direttore generale Sandro Murtas, che ha presentato il progetto, illustrato i dettagli e annunciato per la primavera il meeting annuale organizzato da Abbanoa e aperto a tutti gli stakeholders. Oltre a presentare il Programma investimenti 2018 e il programma degli appalti 2018 per lavori, servizi e forniture, nel corso dell’evento di marzo sarà previsto un focus dedicato allo strumento del Project Financing che vedrà la partecipazione di esperti della struttura tecnica del Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica, Dipe, che ha già dato disponibilità a fornire assistenza ad Abbanoa nell’iter già avviato.

 

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Nasce “Rete Sud”, un protocollo d’intesa per la realizzazione di una rete di imprese per il Sud capaci di scambiarsi le “migliori pratiche” relative al servizio. A firmare il protocollo “Rete Sud”, giovedì 15 febbraio a Roma, le principali aziende dei servizi pubblici del Meridione e Utilitalia, federazione che riunisce 500 imprese italiane dei servizi idrici, energetici e ambientali in Italia. Fanno parte di “Rete Sud” le regioni Molise, Puglia, Campania, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna.

Il protocollo d’intesa – che ha una durata di tre anni – è stato sottoscritto, oltre che da Abbanoa (tra i promotori dell’iniziativa), da Acquedotto pugliese, Amam (Messina), Sicilia acque, Acquedotto Lucano, Rete gas (Bari), Amap, Rap, Gori (Napoli), Asia (Benevento), Amiu (Puglia), Sidra (Catania).

Le criticità da affrontare. Bassi investimenti, difficoltà nella spesa dei fondi europei, necessità di portare avanti progetti di ricerca per l’efficientamento di reti e impianti obsoleti sono solo alcune delle criticità/tematismi che coinvolgono direttamente il Mezzogiorno. Ma più in generale, il quadro idrico è a tinte fosche a livello nazionale: sebbene in Italia il 60% della rete abbia più di 40 anni, il 25% ne ha oltre 50, si investono ogni anno in riparazione di perdite idriche appena € 30/ab contro i 100 del Regno Unito, gli 80 della Germania e i 90 della Francia.  

«L’esperienza che Abbanoa ha maturato nel complesso progetto di integrazione industriale e di servizio che abbiamo realizzato – spiega il Direttore Generale Sandro Murtas – è già considerato buona pratica a livello nazionale e internazionale. In questo senso vanno le recenti pubblicazioni del Daily Telegraph sulla gestione reti e, più in generale, della raccolta Italian Water Industry. Cases of exellance e del più recente Balanced Scorecard. La gestione del cambiamento. Il caso Abbanoa, di imminente pubblicazione nazionale, nelle quali appare Abbanoa come caso di management.»

Secondo il Direttore generale ogni scambio di buone pratiche tra aziende pubbliche è un tassello in più verso l’efficientamento del servizio idrico in Italia: «Abbanoa in questi anni ha portato avanti un profondo e faticoso processo di trasformazione aziendale, che ha riguardato l’organizzazione e le competenze interne, con l’adozione di un modello di struttura unico in Italia, informato alla Balanced Scorecard (ndr metodologia americana, Harward University)  con 4 dimensioni organizzative (Clients, Operations, Finance, Learning) e di una dimensione straordinaria Investments per la gestione di oltre 500 milioni di investimenti nei prossimi 36 mesi e questa esperienza suscita notevole interesse a livello nazionale. La nostra nuove strutture hanno conseguito la certificazione di qualità ISO 9001.2015».

«Nell’area Learning e Research – prosegue il Dg Murtas – è operativo dal 2015 il Project Management Office interno e oggi realizziamo progetti di ricerca applicata immediatamente impattanti nello stesso esercizio di sperimentazione. Abbanoa ha invertito il paradigma di funzionamento dell’impresa del SII, adottando metodologie-tecniche-strumenti di intervento informati al principio di agilità, generando soluzioni abilitanti che guardano alla risorsa umana non come vincolo ma come opportunità», ha concluso Murtas.

Il lavoro di cooperazione e integrazione entra ora nel vivo, con le prime attività ed incontri previste per il 26 febbraio e 1 marzo prossimi a Roma.

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Con il “Progetto Oliena” Abbanoa ha definito una “buona pratica” nell’ambito della Gestione attiva delle reti, l’ha “standardizzata”, ovvero l’ha resa applicabile ad altre situazioni e ora, sulla base di quel modello, sta avviando la fase operativa, che comincia naturalmente con i 30 Comuni della Sardegna caratterizzati dal più alto livello di perdite e le maggiori ripercussioni di servizio, a cui ne seguiranno altri 100 (entro il 2018). Il piano di lavoro del Gestore è stato presentato oggi a Cagliari, nel corso di una conferenza stampa che ha visto la partecipazione dell’Amministratore Unico Alessandro Ramazzotti, e del direttore generale Sandro Murtas.

Parte quindi, con l’affidamento dei servizi tecnici specialistici per l’ingegnerizzazione delle reti, il progetto di “Gestione attiva delle reti” in 130 Comuni della Sardegna entro il 2018 (primo appalto per i 30 centri con una percentuale di perdite che supera il 50% diviso in 3 lotti, finanziato con fondi FSC 2014-2020 per € 3.580.000). Progressivamente, e sempre con gare a evidenza pubblica, Abbanoa tratterà con questa metodologia altri 100 Comuni (entro il 2019).

«Abbiamo cambiato il paradigma: non si può pensare di sostituire tutte le reti con risorse infinite – spiega il direttore generale Sandro Murtas -. Si deve pensare a rendere intelligenti le reti esistenti adottando tecnologia e strumenti evoluti, anche innovativi. La metodologia che ha sviluppato Abbanoa è stata già considerata buona pratica a livello internazionale.»

In novembre la metodologia Abbanoa ed i risultati conseguiti a Oliena – dimezzamento delle perdite idriche –  sono stati infatti citati sulla stampa britannica, in  un lungo articolo pubblicato sul Telegraph la metodologia Abbanoa è stata presa come esempio da seguire. Realizzato con la collaborazione del player internazionale Hitachi, il progetto è anche rientrato tra i migliori progetti italiani raccolti in “Utili all’Italia”, la banca dati che contiene i risultati del primo censimento delle migliori pratiche nei Servizi Pubblici realizzato da Utilitalia, la federazione che riunisce 500 imprese italiane dei servizi idrici, energetici e ambientali.

Reti idriche intelligenti, le fasi di lavoro. Indagine sulla rete ammalorata (analisi) con installazione di misuratori portatili (diagnosi); adozione di sistemi innovativi di regolamento delle pressioni e delle portate, che sono la vera causa delle perdite, finalizzati ad ottimizzare il funzionamento idraulico delle reti (stabilizzazione del malato). Sono queste la fasi principali che consentono ad Abbanoa di intervenire in maniera “intelligente” sulle cause che provocano le dispersioni.

Nello specifico, il piano di lavoro che sottintende la metodologia segue una precisa programmazione:

• Analisi, ovvero esame critico del funzionamento della rete

• Diagnosi, ovvero definizione delle criticità e delle cause di malfunzionamento

• Prognosi, ovvero l’indicazione delle soluzioni da adottare, finalizzata a raggiungere il target previsto di aumento della efficienza della rete

Nella fase di “analisi” si procede quindi con la  verifica della rete e l’individuazione degli snodi principali, con la misura ed il monitoraggio delle portate, delle pressioni nelle condotte e dell’aria. Il monitoraggio sui flussi d’acqua, soprattutto nelle ore notturne quando i consumi delle utenze sono minimi, consente di individuare anche le dispersioni nelle reti che spesso non emergono direttamente in superficie (a questo scopo vengono utilizzati anche sistemi di rilevazione acustica e gas traccianti). Ma è nella fase di “diagnosi” che si definiscono meglio le criticità e le cause con le ipotesi di soluzione. La “prognosi” consiste invece nella scelta, tra le decine di combinazioni di soluzioni possibili, di quella più idonea in termini di efficienza, efficacia, economicità e stabilità.

 

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«Abbiamo sviluppato l’idea di certificare la lettura dei contatori con la tecnologia Blockchain perché intendiamo fondare il rapporto con il Cliente sulla assoluta certezza del consumo e sulla puntualità e correttezza della fatturazione». Così il direttore generale di Abbanoa, Sandro Murtas, annuncia l’introduzione del programma FLOSS-Certificazione, primo sistema di certificazione delle letture dei contatori che si basa appunto sulla tecnologia della Blockchain (quella che sostiene, tra l’altro, la criptovaluta Bitcoin).

«Abbanoa – aggiunge Sandro Murtas – ha da anni eliminato la bollettazione sui consumi presunti. Ora certifichiamo in maniera inoppugnabile il consumo registrato al contatore. Questo sviluppo software è il primo di una serie di interventi tecnologici ad alto valore aggiunto che porteranno Abbanoa ad offrire ai Clienti il servizio di Bolletta Dinamica, cioè della bolletta gestita e generata direttamente dal cliente

«Una delle possibili applicazioni – afferma Michele Marchesi, professore di ingegneria del software presso l’Università di Cagliari e uno dei primi in Italia ad effettuare studi scientifici sulla tecnologia Blockchain – è la scrittura nella Blockchain di “firme” digitali di documenti entro transazioni che hanno data certa, non sono alterabili e sono leggibili da chiunque tramite l’accesso a siti Web che offrono gratuitamente tale servizio. Se la “firma” informatica del documento posseduto coincide con quella registrata, è garantita sia l’esistenza alla data della transazione che l’integrità del documento. La probabilità di ottenere una coincidenza casuale è minore di uno diviso per un numero di 77 cifre

La tecnologia informatica utilizzata. La Blockchain è una nuovissima tecnologia informatica per abilitare sul Web scambi di valore, certificazioni di documenti e di filiere produttive e flussi di lavoro workflow complessi in modo aperto, distribuito, sicuro e trasparente.

Il sistema adottato da Abbanoa è stato sviluppato ad hoc con la collaborazione di FlossLab srl, spinoff dell’Università di Cagliari, società all’avanguardia nello studio e nella fornitura di soluzioni basate su Blockchain. La prima certificazione di dati del servizio idrico in Italia è stata scritta da Abbanoa sulla Blockchain di Bitcoin l’11 settembre 2017.

«Il sistema è il primo in Italia, e uno dei primi in Europa, in grado di certificare giornalmente grandi masse di dati. Certifica una media di circa 10.000 letture giornaliere dei contatori dell’acqua, quindi milioni su base annua», conclude il Direttore Generale Sandro Murtas.

Le registrazioni delle fotografie delle letture avvengono regolarmente ogni giorno feriale. La fornitura include anche i Bitcoin per le registrazioni, e la produzione di tutta la documentazione necessaria alla certificazione. Usando questa informazione, Abbanoa potrà certificare direttamente le letture in caso di contestazioni, anche a grande distanza di tempo, evitando spiacevoli contenziosi, e costose e rischiose audizioni di testimoni.

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Dodici milioni di metri cubi di acqua, l’equivalente di ben 8 miliardi di bottiglie da un litro e mezzo, in meno immessi in rete nel 2016, risultato del lavoro di Abbanoa, impegnata in un salto tecnologico che punta sull’innovazione e l’efficientamento di impianti e reti.  E’ proprio il calo dei quantitativi di risorsa a confermare l’impegno di Abbanoa nell’attività costante di monitoraggio e riduzione delle perdite idriche, vera emergenza che scaturisce dalle condizioni delle reti sarde, consegnate ad Abbanoa (insieme agli impianti di potabilizzazione e depurazione) in condizioni critiche, bucate e corrose, con oltre mezzo secolo di attività alle spalle. I volumi di risorsa prodotta e immessa nelle reti, passati dai 263.340.538 metri cubi del 2015 a 251.283.084 metri cubi del 2016.

«Investire correttamente in tecnologia genera sul processo efficienze reali – spiega Sandro Murtas, Direttore Generale Abbanoa – è per questo che i grandi soggetti industriali devono essere pronti a cogliere le sfide della quarta rivoluzione industriale, che attraverso l’industria 4.0 porterà alla produzione del tutto automatizzata e interconnessa. In Abbanoa – conclude Sandro Murtas – abbiamo adottato la metodologia della balanced scorecard che ci consente di operare per processi e per progetti in una logica di costante miglioramento.»

Manutenzione straordinaria per ammodernamento ed efficientamento del sistema di reti della Sardegna. Gli interventi eseguiti nel 2016 sulle reti idriche, consistiti prevalentemente in sostituzione delle tubazioni vetuste e nel rifacimento degli allacci, hanno avuto come obiettivo quello della riduzione delle dispersioni idriche (e dei costi manutentivi di riparazione). Si è intervenuto sulle reti idriche di diversi comuni fra cui Arzachena, Tempio, La Maddalena, Ittiri, Ploaghe, San Teodoro, Budoni, Macomer, Sindia, Iglesias, Guspini, Sanluri, San Gavino, Senorbi, Assemini, Cagliari, Quartucciu, San Vito, Villacidro. Interventi di manutenzione straordinaria sulle reti fognarie hanno interessato fra gli altri i comuni di Selargius, Villa San Pietro, Guspini, San Gavino, Tonara, Olbia. Sono stati inoltre eseguiti lavori di riqualificazione su condotte adduttrici al servizio di diversi comuni tra cui Oristano, Ballao, Laconi, Nurri, San Basilio.

Ma come si caratterizza esattamente l’attività contro le perdite portata avanti da Abbanoa? L’obiettivo di riduzione dei volumi idrici dispersi in rete, previsto dal piano di ristrutturazione aziendale, viene attuato secondo due direttrici:

  • Interventi di monitoraggio delle pressioni e portate, ricerca perdite, riparazione e sostituzione di tratti di condotte nelle infrastrutture idriche di quei comuni in cui il bilancio idrico evidenzia dispersione elevata e, contestualmente, costi di produzione della risorsa alti;
  • attivazione in esercizio di condotte nuove, realizzate dai comuni e non completate negli allacci con la dismissione delle vecchie condotte ammalorate.

Sempre nel corso del 2016, nel comune di Oliena è stato eseguito con la collaborazione della multinazionale Hitachi un progetto pilota per la gestione attiva delle reti, con obiettivo l’individuazione e l’eliminazione delle cause principali che determinano inefficienze nelle reti idriche: figura tra le best practices a livello nazionale ed è stato inserito nella categoria “Innovazione tecnologica” del primo censimento relativo alle migliori pratiche nei Servizi Pubblici realizzato da Utilitalia.

Il progetto Oliena verrà ora esteso ad altri 30 Comuni. Verifica della rete, analisi dei flussi d’acqua, installazione di valvole regolatrici di pressione nei punti strategici, riparazioni e sostituzione di interi tratti di condotte: ora l’intera rete idrica di Oliena è coperta da un sistema innovativo di misura e gestione del servizio che garantisce una notevole efficienza e risparmio di preziosa risorsa idrica. Il Progetto Oliena verrà replicato in altri 30 Comuni (lista ancora in fase di definizione) tra cui Tempio, uno dei centri che presenta livelli di dispersione critici e che verrà quindi inserito tra i centri pilota per la sperimentazione dei nuovi sistemi di automazione e gestione informatizzata della rete idrica.