19 April, 2024
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San Giovanni Suergiu è in festa per i 100 anni di Eraldo (Francesco all’anagrafe) Secchi. Sono arrivati in tanti, circa duecento, nella sala riunioni dell’agriturismo Agrifoglio, per condividere con lui questo grande traguardo, raggiunto in una condizione davvero invidiabile per la lucidità e le condizioni fisiche che non sono certamente quelle tipiche di un centenario. Al centro della sala una grande torta con il numero 100 di colore rosso, un coro per accompagnare la serata con i canti, presenti le due sorelle e tutti i parenti, tantissimi amici e conoscenti, il sindaco Elvira Usai con quasi tutti gli assessori e i consiglieri comunali, il parroco Antonino Bellu, il presidente dell’Auser Sergio Madeddu che ha letto un lungo messaggio in cui è stata ricostruita la sua lunghissima esperienza di vita, iniziata il 23 novembre 1916.

Questo il testo letto da Sergio Madeddu.

«Siamo in tanti qui riuniti, perché è un’occasione davvero speciale. E’ giusto far presente, che la paura più grande di un anziano è quella di non essere amato, non è il caso di Eraldo, perché questa nutrita presenza dimostra tutto l’affetto di cui gode tra la nostra comunità. 

Una vita lunga un secolo, 1916-2016, l’ambito traguardo dei cento anni. Una vita dura d intensa, povertà, guerra, il suo riscatto con l’assiduità nel lavoro. Tanto amore per la sua famiglia e per la comunità intera.

Francesco all’anagrafe, ma conosciuto e chiamato da tutti Eraldo. E’ nato a Tratalias, il 23 novembre del 1916, la mamma si chiamava Grazia Pinna, il padre Antonio, agente della Guardia di Finanza in servizio all’Isola d’Elba, poi impiegato come daziere nel comune di Narcao, finché non si trasferirono a San Giovanni Suergiu. Otto i figli da sfamare, oltre Eraldo altri due fratelli e cinque sorelle. Dario il più grande, sacerdote molto noto in paese, poi Delia, Anna, Bruna, Fausta, Mario e Maria.

Eraldo ha frequentato le scuole elementari in paese con ottimi voti, la scuola si trovava a fianco dell’ingresso attuale del Municipio che dà verso la piazza. Siamo a metà degli anni ’30, tempi difficili e duri per realtà disastrate come la nostra, segnata dalla povertà e dalla fame. Lui è fortunato, trova lavoro nello stabilimento Samis, in officina elettrica, lì conosce il signor Arturo Manca, maestro operaio elettromeccanico di quel periodo, che lo accompagnerà nel percorso, come lavoratore dipendente prima, poi come socio in diverse altre iniziative.

Nel 1938 la chiamata alle armi, un servizio militare molto lungo, durato sette anni, il congedo nel 1945. Eraldo viene arruolato nell’82° Reggimento Fanteria di Civitavecchia, partecipa all’occupazione lampo della Dalmazia, poi viene impegnato sul fronte occidentale, per contenere una temuta avanzata francese.

Ma la vera prova di guerra, il sergente maggiore Eraldo Secchi l’avrà sul fronte russo, 18 lunghi mesi, trascorsi in prima linea sulle rive del Don, impegnato al comando del Reggimento, al servizio carburanti delle auto carrette, poi come staffetta motociclista. Patisce fame e freddo, ci sono punte di 20-40 gradi sotto zero, i militari hanno una dotazione individuale insufficiente, i viveri sono scarsi, non hanno da ripararsi, sono partiti in giugno con la divisa estiva, la porteranno per tutto l’inverno. In quell’inferno del fronte russo, Eraldo sarà, con la sua classe di leva più fortunato di chi gli darà poi il cambio, ci sarà infatti la disfatta, molti non torneranno più, altri conosceranno la prigionia e la deportazione.

Rientrato in Italia nel 1943, Eraldo trascorrerà altri due anni da militare, nel Battaglione Costiero di Muravera, partecipando alla guerra di liberazione dai tedeschi svoltasi in Sardegna. Avrà il riconoscimento dallo Stato Italiano, sarà decorato con la Croce al Merito di Guerra.

Finito il periodo di ferma, al suo rientro, Eraldo apre una piccola officina con Arturo Manca, insieme mettono insieme il loro ingegno, la loro creatività nelle innovazioni di quel periodo, riparano biciclette, fondo metallo per creare pallini per cartucce, aggiustano motori a scoppio, macchine trebbiatrici ed altro.

Eraldo lavora poi in officina, alle dipendenze della Carbonifera Sarda per un anno, successivamente è alle dipendenze di Brai, fa il trasportatore ed il tassista a Cagliari, sino all’avvio del Mulino Pastificio Brai, dove sarà impiegato per dieci anni, dal 1950 al 1960, come collaboratore stretto, uomo di fiducia. Conosce bene l’impianto, è lui che interviene in tutte le situazioni difficili. Si interessa, inoltre, della distribuzione della farina e dell’approvvigionamento del grano per l’azienda.

Cambia ancora lavoro, gli viene offerta la possibilità di gestire la stazione Agip, un’opportunità che Eraldo non si lascia sfuggire. Gestire l’ìmpianto di rifornimento per quasi trent’anni. E’ proprio lì che mette a frutto le sue potenzialità imprenditoriali. Si lavora dalla mattina presto fino a notte inoltrata, senza interruzioni. Per gestire questa nuova impresa occorrono diverse braccia, si fanno i turni, riesce ad avere 5/6 dipendenti contemporaneamente. Passeranno di lì, alle sue dipendenze, decine di ragazzi e ragazze che si avvicenderanno in questo lavoro. Non si rifornivano solo macchine, si facevano piccole riparazioni, manutenzioni, cambi olio, gomme, c’era l’impianto di lavaggio ed altro.

Ora bisogna però ritornare indietro nel tempo, ai primi anni ’50, per scoprire un’avventura ancora più coinvolgente che ha segnato la vita di Eraldo Secchi. Il fatto è accaduto durante un’escursione nei poderi agricoli, alla ricerca del grano, quando lavorava con Benigno Brai (l’imprenditore agricolo rapito il 19 settembre 1979 e mai tornato a casa, n.d.r.). E’ lì, a Santadi, che conosce Maria Langiu, giovane ragazza del posto, che diventerà sua moglie nel 1955 e dalla quale avrà quattro figli, tre femmine ed un maschio: Valeria, Marta, Marcella ed Antonello. Eraldo e Maria oggi hanno otto nipoti, il più grande è Luca, 34 anni, la più giovane Greta, 21 anni; e tre pronipoti.

Una bellissima storia, per tutta la comunità di San Giovanni Suergiu. Nonno Eraldo è un grande esempio per le nuove generazioni, di forza, coraggio e capacità di affrontare le avversità della vita.

Grazie Eraldo! Grazie per il tuo esempio, grazie per aver voluto festeggiare il tuo centesimo compleanno con gli amici e le persone che ti sono state sempre vicino. Tanti, tanti auguri per continuare a vivere ancora tanti e tanti anni, con l’aiuto di Dio e l’affetto e l’amicizia di tutti noi.»

Pubblichiamo il breve intervento fatto da Eraldo Secchi per ringraziare tutti per l’affetto ricevuto, l’album fotografico completo ed altri tre filmati registrati nel corso della serata: una parte della benedizione di don Antonino Bellu, una parte dell’intervento del sindaco Elvira Usai ed una canzone cantata dal coro e da tutti i presenti.

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Francesco Pigliaru 371

I componenti dell’Osservatorio Regionale del Volontariato, hanno inviato una lettera al Presidente della Regione, Francesco Pigliaru, sulla mancata convocazione programmata dell’Osservatorio regionale del Volontariato #laSardegnachenonfunziona. La lettera, per conoscenza, è stata inviata anche al Presidente del Consiglio Regionale della Sardegna; ai 12 assessori regionali; ai capigruppo del Consiglio Regionale della Sardegna; al presidente del Consiglio dei Ministri; al ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali; all’ANCI Sardegna; al Consiglio delle Autonomie Locali; alle Organizzazioni di Volontariato della Sardegna.

Di seguito il testo integrale della lettera.

Egregio Presidente,

con la presente intendiamo esprimerle tutto il nostro disappunto e tutta la nostra perplessità per la mancata convocazione programmata dell’Osservatorio regionale del Volontariato, organismo di rappresentanza previsto dalla legge e regolarmente eletto dall’Assemblea regionale delle organizzazioni di volontariato della Sardegna.

Abbiamo sempre lavorato in modo serio, meticoloso, impegnativo, dando il meglio di noi stessi per una adeguata rappresentanza del mondo che ci ha eletto e che in Sardegna come nel resto d’Italia non si risparmia di fronte ai problemi e alle difficoltà, si rimbocca le maniche ed è sempre in prima linea sulle scottanti questioni che attraversano anche la società sarda.

La mancata convocazione – ormai da un anno – appare ancor più incomprensibile se ci si riferisce ai principi di democrazia e di rappresentanza di cui Lei stesso si è fatto garante più volte durante i nostri incontri.

L’aver delegato il suo Capo di Gabinetto a presiederlo in un primo tempo ci era sembrato un atto di vicinanza e di attenzione, ma ultimamente, si è rivelato un atto di distanza e di progressivo distacco dal mondo di solidarietà che rappresentiamo.

Dal 24 novembre u.s. l’Osservatorio non è più stato convocato e così mesi e mesi di lavoro, di incontri, di riflessioni e di proposte ormai definite sono andati in fumo.

Eppure bastava solo un atto di volontà politica. Che non c’è stato.

Nessuna delle mozioni approvate dall’Assemblea regionale del Volontariato e discusse in Osservatorio è andata a buon fine, se si esclude la controversa costituzione della rappresentanza del volontariato di protezione civile. Tutto è rimasto fermo nei cassetti della Presidenza e/o di qualche funzionario.

Sul piano politico siamo di fronte a un fatto che consideriamo molto grave, ancor di più se si considera l’apporto determinante che il volontariato dà in situazioni “di frontiera” dove l’intervento del “pubblico” non può arrivare o comunque non può riuscire da solo.

Con amarezza e delusione le riconfermiamo le nostre perplessità e il nostro disappunto per la situazione rappresentata. #laSardegnachenonfunziona

I componenti dell’Osservatorio Regionale del Volontariato

1. Pierluigi Barigazzi

2. Luciano Bernardi

3. Pier Paolo Campus

4. Antonello Carta

5. Gennaro Esposito

6. Emilio Garau

7. Piera Lotti

8. Giacomo Manca di Nissa

9. Sergio Madeddu

10. Giovanna Pani

11. Maria Luigia Sari

12. Carla Serpi

Dodici componenti dell’Osservatorio regionale del volontariato, hanno inviato una lettera al presidente della Giunta regionale Francesco Pigliaru, agli assessori, al presidente del Consiglio regionale Gianfranco Ganau, ai gruppi consiliari, all’Anci Sardegna, al Consiglio delle autonomie locali, alle organizzazioni di volontariato e al Forum del terzo settore, per protestare contro la legge Finanziaria all’esame del Consiglio regionale.

«“Svolta per il futuro” la aveva definita il Presidente Pigliaru – attaccano Pier Paolo Campus, Sergio Madeddu, Maria Luigia Sari, Gennaro Esposito, Carla Serpi, Piera Lotti, Giovanna Pani, Pierluigi Barigazzi, Emilio Garau, Giacomo Manca di Nissa, Luciano Bernardi e Antonello Carta -. Ci pare più appropriato definirla un semplice “ritorno al passato”.

La Finanziaria regionale 2015 ha disatteso le richieste avanzate dal Volontariato e dal Terzo settore che anche in sede di audizione in Consiglio regionale hanno chiaramente dichiarato di rinunciare a privilegi associativi di parte per favorire politiche pubbliche volte al bene comune.»

«Leggere oggi in Finanziaria regionale le poste di bilancio a favore di singoli enti e organizzazioni al di fuori di qualsiasi politica organica e di qualsiasi programmazione registra, secondo noi – aggiungono i dodici componenti dell’Osservatorio regionale del volontariato -, un ripristino di logiche di privilegio che ritenevamo definitivamente superate. Così non è.

La Finanziaria regionale 2015 non è coerente e conseguente con le dichiarazioni rilasciate dal presidente della Giunta e dall’assessore della Programmazione e sembrerebbe riproporre, invece, politiche clientelari di vecchia e recente memoria.»

«Per queste ragioni (che siamo disponibili ad approfondire nel dettaglio) dichiariamo la nostra contrarietà a nome e per conto delle organizzazioni di volontariato che ci hanno dato il mandato di rappresentarle. Condividiamo – concludono – la proposta di ANCI, CAL e AICCRE affinché tali risorse (oltre 5 milioni di euro) siano destinate al contrasto delle povertà, frontiera che vede numerose nostre organizzazioni in prima fila tutti i giorni.»

Dichiarazioni_program_presidente_pigliaru3_02042014

Giovanni Boi dell’Atletica Santadi e Giuseppina Cauli della Valore Salute, Forti e Veloci, hanno vinto la terza edizione della #Palmas Corre, 1ª tappa del #Grand Prix del Sulcis, inserita nel programma degli eventi dell’Estate di Palmas 2014. La gara, organizzata dall’Associazione Culturale Palmas Vecchio, in collaborazione con la FIDAL Sardegna e l’Amministrazione comunale di San Giovanni Suergiu, ha registrato la partecipazione di circa 600 atleti, 161 tesserati Fidal (126 uomini e 35 donne) e circa 450 non tesserati.

Il nuovo percorso di circa 7 km, si è sviluppato con partenza ed arrivo nella Piazza Villaggio Palmas Suergiu. Giovanni Boi ha chiuso la gara in 24’13″, precedendo di 4 secondi Massimiliano Nocco della Zitto e Corri Master Team Carbonia e di 15 secondi Antonio Cogoni dell’Atletica Iglesias; Giuseppina Cauli ha percorso i 7 km in 28’43″, precedendo di 1’36″ Marisa Cau del Gruppo Pol. Dil. Assemini e di 1’57″ Anna Rita Zanda dell’Atletica Cortoghiana.

Al termine della gara sono state effettuate le premiazioni di tutte le categorie, con la partecipazione del sindaco Federico Palmas, del vicesindaco Mauro Trullu, degli assessori Valentina Solinas e Sandro Madeddu; dell’ex maratoneta Gianluigi Curreli; del principale sponsor della manifestazione, Giuseppe Carrus, titolare del Conad di Sant’Antioco e del presidente dell’Auser di San Giovanni Suergiu, Sergio Madeddu.

Sono stati premiati anche gli atleti più anziani: Luigi Serra e Rosa Massaiu.

Le altre due tappe del Grand Prix del Sulcis sono in programma a Perdaxius, il 30 agosto 2014 e a Carloforte, 27 settembre 2014.

Tutti i risultati delle categorie Fidal.

Categoria maschile:

1° Damiano Boi (Atletica Santadi) – Tempo 24’13”

2° Massimiliano Nocco (Zitto e Corri Master Team Carbonia) – 24’17”

3° Antonio Cogoni (Atletica Iglesias) – 24’28”

Categoria femminile:

1ª Giuseppina Cauli (Valore Salute, Forti e Veloci) – 28’43”

2ª Marisa Cau (Gruppo Pol. Dil. Assemini) – 30’19”

3ª Anna Rita Zanda (Atletica Cortoghiana) – 30’40”

Categoria SF:

1ª Silvia Busanca (Pol. Uta 2000) – 30’54”

2ª Silvia Pusceddu (Atletica Villamarese) – 32’15”

3ª Manuela Musu (Atletica Monteponi Iglesias) – 32’53”

Categoria SF 35:

1ª Sabrina Pilia (Gruppo Pol. Dil. Assemini) – 38’28”

2ª Simona Montisci (Gruppo Pol. Dil. Assemini) – 44’14”

3ª Daniela Caddeo (Zitto e Corri Master Team Carbonia) – 45’32”

Categoria SF 40:

1ª Patrizia Bernardini (Sulcis Atletica Carbonia) – 30’45”

2ª Paola Melis (Atletica Selargius) – 31’18”

3ª Paola Pastorini (Sulcis Atletica Carbonia) – 33’19”

Categoria SF 45:

1ª Maia Grazia Piras (Gruppo Pol. Dil. Assemini) – 35’47”

2ª Roberta Miscali (Pol. Guilcer Team La Città) – 37’19”

3ª Roberta Ancis (Gruppo Pol. Dil. Assemini) – 43’19”

Categoria SF 50:

1ª Marina Trudu (Futura Cagliari SoloAtletica) – 31’26”

2ª Donatella Pettosini (Runners Cagliari) – 33’55”

3ª Fausta Puggioni (Atletica Cortoghiana) – 37’30”

Categoria SF 55:

1ª Paoletta Schirru (Atletica Santadi) – 42’03”

Categoria SM:

1° Mattia Gelso (Atletica Santadi) – 25’52”

2° Luca Pirosu (Zitto e Corri Master Team Carbonia) – 26’11”

3° Gianluca Piras (Zitto e Corri Master Team Carbonia) – 26’47”

Categoria SM 35:

1° Angelo Rosas (Zitto e Corri Master Team Carbonia) – 24’39”

2° Emiliano Frongia (Sulcis Atletica Carbonia) – 26’18”

3° Francesco Puddu (Atletica Karalis) – 26’33”

Categoria SM 40:

1° Simone Pes (Cagliari Marathon Club) – 24’55”

2° Francesco Ferraro (Sulcis Atletica Carbonia) – 25’56”

3° Francesco Atzeni (Atletica Vicentina) – 26’53”

Categoria SM 45:

1° Amarildo Serpi (Atyletica Pabillonis) – 26’09”

2° Sandro Piras (Gruppo Pol. Dil. Assemini) – 26’30”

3° Maurizio Puddu (Atletica San Sperate) – 26’32”

Categoria SM 50:

1° Angelo Contu (Atletica San Sperate) – 25’08”

2° Genesio Lusci (Sulcis Atletica Carbonia) – 25’31”

3° Serafino Licheri (Atletica San Sperate) – 26’03”

Categoria SM 55:

1° Sergio Fulgheri (Sulcis Atletica Carbonia) – 26’00”

2° Antonello Vargiu (Futura Cagliari SoloAtletica) – 26’37”

3° Bernardo Camboni (Sulcis Atletica Carbonia) – 27’21”

Categoria SM 60:

1° Efisio Usai (Sulcis Atletica Carbonia) – 27’36”

2° Nando Gallese (Atletica Pod. San Gavino) – 27’59”

3° Raffaele Pisu (Atletica Selargius) – 28’28”

Categoria SM 65:

1° Giuseppe Lai (Atletica Selargius) – 30’28”

2° Dario Siddu (Atletica Villamarese) – 31’43”

3° Giorgio Serventi (Sulcis Atletica Carbonia) – 32’05”

Categoria SM 70:

1° Alessandro Sibiriu (Atletica Iglesias) – 32’36”

2° Giovanni Buonsanti (Silenziosi Lecce) – 34’04”

3° Paolo Putzolu (Atletica Iglesias)

Questi i primi tre classificati delle categorie non competitive maschile e femminile.

Maschile:

1° Mauro Mancosu – 28’03”

2° Francesco Orrù – 29’09”

3° Yuri Uccheddu – 29’12”

Femminile:

1ª Melania Deidda – 36’45”

2ª Arianna Carta – 38’15”

3ª Maria Pia Ippoliti – 41’15”

 

 

Palmas Corre 2014 1 Palmas Corre 2014 2 Giovanni Boi 1 Giovanni Boi 2 Giuseppina Cauli 1 Giuseppina Cauli 2

 

Giovanni Boi dell’Atletica Santadi e Giuseppina Cauli della Valore Salute, Forti e Veloci, hanno vinto la terza edizione della #Palmas Corre, 1ª tappa del #Grand Prix del Sulcis, inserita nel programma degli eventi dell’Estate di Palmas 2014. La gara, organizzata dall’Associazione Culturale Palmas Vecchio, in collaborazione con la FIDAL Sardegna e l’Amministrazione comunale di San Giovanni Suergiu, ha registrato la partecipazione di circa 600 atleti, 161 tesserati Fidal (126 uomini e 35 donne) e circa 450 non tesserati.

Il nuovo percorso di circa 7 km, si è sviluppato con partenza ed arrivo nella Piazza Villaggio Palmas Suergiu. Giovanni Boi ha chiuso la gara in 24’13”, precedendo di 4 secondi Massimiliano Nocco della Zitto e Corri Master Team Carbonia e di 15 secondi Antonio Cogoni dell’Atletica Iglesias; Giuseppina Cauli ha percorso i 7 km in 28’43”, precedendo di 1’36” Marisa Cau del Gruppo Pol. Dil. Assemini e di 1’57” Anna Rita Zanda dell’Atletica Cortoghiana.

Al termine della gara sono state effettuate le premiazioni di tutte le categorie, con la partecipazione del sindaco Federico Palmas, del vicesindaco Mauro Trullu, degli assessori Valentina Solinas e Sandro Madeddu; dell’ex maratoneta Gianluigi Curreli; del principale sponsor della manifestazione, Giuseppe Carrus, titolare del Conad di Sant’Antioco e del presidente dell’Auser di San Giovanni Suergiu, Sergio Madeddu.

Le altre due tappe del Grand Prix del Sulcis sono in programma a Perdaxius, il 30 agosto 2014 e a Carloforte, 27 settembre 2014.

Lunedì pubblicheremo tutti i risultati delle varie categorie Fidal e i primi tre classificati delle categorie non competitive maschile e femminile, con un’ampia documentazione fotografica.

Palmas Corre 2014 1 Palmas Corre 2014 2 Giovanni Boi 1 Giovanni Boi 2 Giuseppina Cauli 1 Giuseppina Cauli 2

Si sono conclusi sabato 26 ottobre al Palacongressi della Fiera di Cagliari, i lavori della V assemblea regionale del volontariato. Convocata del presidente della Regione Ugo Cappellacci, l’Assemblea ha chiamato a raccolta i responsabili delle circa 1.600 associazioni di operano in Sardegna, iscritte o meno al Registro generale, per fare il punto sulla situazione del volontariato nell’isola.
I lavori sono stati aperti dal Presidente delegato dell’Osservatorio, Franco Manca, che ha messo in evidenza la straordinaria importanza del ruolo recitato dal volontariato, chiamato, il più delle volte, a affiancare, se non a supplire, al ruolo delle istituzioni.
«Una delle tante sfide – ha detto Franco Manca – è quella di richiamare l’attenzione sulle situazioni più deboli, sensibilizzando la coscienza collettiva per una maggiore assunzione di responsabilità da parte delle istituzioni e della società civile, in linea con il principio della solidarietà». 
Franco Manca ha poi messo in guardia sui pericoli di possibili strumentalizzazioni, di eventuale dipendenza e talvolta di tentativi di politicizzazione da parte delle istituzioni, spiegando che i finanziamenti pubblici sono utili soprattutto quando danno stabilità, competitività agli interventi e non vanno quindi demonizzati, ma – ha ammonito – vanno maneggiati con cura.
Un altro aspetto messo evidenza dal presidente dell’Osservatorio è stata l’esigenza che si provveda al più presto all’approvazione del disegno della legge che riordina la materia del volontariato, approvato a gennaio dalla Giunta e ora in attesa di esame da parte del Consiglio regionale.
In Sardegna le associazioni iscritte al registro generale del Volontariato sono in totale 1.518, di cui: 575 a Cagliari, 238 a Sassari, 147 a Nuoro, 130 a Oristano, 137 a Carbonia Iglesias, 110 in Medio Campidano, 48 in Ogliastra e 133 nella provincia di Olbia Tempio.
La maggior parte sono iscritte al settore sociale (1.204), a seguire il settore culturale (293), il settore protezione civile (221), il settore ambiente (196), il settore diritti civili (18) e il settore cooperazione internazionale (11).
Questi i nominativi degli eletti nella serata oggi al termine dell’Assemblea: 4 rappresentanti nel Comitato di Gestione del fondo speciale (Giorgina Orgiu, Franco Boi, Fernando Nonnis e Giovanni Demarcus);
8 rappresentanti all’interno dell’Osservatorio regionale (Pierpaolo Cambus, Sergio Madeddu, Carla Serpi, Pierluigi Barigazzi, Gennaro Esposito, Maria Luisa Sari, Piera Lotti e Giovanna Pani).
Nel corso dell’Assemblea si è svolta anche la Conferenza dei presidenti dei coordinamenti per designare ulteriori 4 rappresentanti in seno all’Osservatorio: (Emilio Garau, Luciano Bernardi, Giacomo Manca di Nissa e Antonello Carta).