29 March, 2024
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Lunedì prossimo 3 giugno, alle 11.00, la commissione Sanità, presieduta da Domenico Gallus (Misto), effettuerà un sopralluogo al Mater Olbia.

La visita sarà divisa i due fasi: la prima riguarderà reparti, laboratori ed attrezzature mentre la seconda, nella sala riunioni dell’ospedale, sarà dedicata al confronto istituzionale fra la commissione ed i responsabili della struttura.

Al sopralluogo, oltre ai componenti della commissione. parteciperanno anche i consiglieri regionali eletti nel territorio ed il Sindaco di Olbia Settimo Nizzi. Il Mater Olbia sarà rappresentato dal direttore generale Maurizio Guizzardi e dal presidente della Fondazione Policlinico Gemelli Giovanni Raimondi.

 

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«L’emergenza idrogeologica che ha colpito l’Emilia Romagna deve accendere i riflettori anche sulla città di Olbia. E’ indispensabile procedere con gli interventi necessari per mettere in sicurezza la città, l’hinterland e tutti i cittadini.»

Forte preoccupazione viene espressa dal Movimento 5 Stelle a livello nazionale, con il deputato Nardo Marino; regionale, con il consigliere Roberto Li Gioi e locale, con i consiglieri olbiesi Maria Teresa Piccinnu e Roberto Ferinaio che chiedono di conoscere lo stato dell’arte dei lavori per la messa in sicurezza della città. L’interrogazione presentata oggi all’attenzione del sindaco di Olbia, Settimo Nizzi, e del Presidente del Consiglio, Pier Giovanni Mura, prende spunto dai recenti fatti di cronaca per porre tre quesiti che mirano a individuare le azioni che intende compiere l’amministrazione comunale per proteggere Olbia dal rischio idrogeologico. «In considerazione dell’imprevedibilità degli eventi atmosferici calamitosi che continuano a generare stati di allerta costante anche nella nostra isola, si legge nell’atto ispettivo,  è necessario passare alla fase operativa e risolvere il rischio idraulico che insiste sul territorio comunale con un piano che rispetti gli equilibri del tessuto urbano e metta in campo opere in grado di far fronte alle emergenze più gravi. Olbia e gli olbiesi sono già stati pesantemente colpiti dall’alluvione che, nel 2013, ha provocato morte e distruzione. Quanto successo nelle scorse ore in Emilia Romagna – sottolineano gli esponenti del M5s – ci deve indurre ad agire tempestivamente per la sicurezza degli abitanti della Gallura e dell’intera Sardegna. Non è più tempo di tergiversare, non possiamo rischiare che quanto successo si ripeta ancora. Lo scorso mese di gennaio sono stati sbloccati per la Sardegna 98 milioni di euro per il rischio idrogeologico. Si tratta, come rimarcò allora il ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, di risorse immediatamente spendibili per la realizzazione delle opere indispensabili a garantire un adeguato livello di sicurezza. Quei fondi devono servire per i migliori progetti cantierabili nel minor tempo possibile e con la condivisione dei territori interessati».

L’interrogazione termina con tre quesiti diretti al sindaco Settimo Nizzi. Quali azioni ha avviato l’amministrazione successivamente alla notizia della effettiva disponibilità dei fondi statali e dell’insediamento del nuovo Consiglio regionale? Qual è l’eventuale contenuto delle informazioni ed interlocuzioni in possesso dell’amministrazione al fine di programmare la messa in sicurezza della città di Olbia? Infine, i consiglieri comunali chiedono di  esporre, approfittando di questa interrogazione, quale sia lo stato dell’arte circa la messa in sicurezza della città di Olbia.

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Bilancio positivo, nonostante il maltempo, per la rassegna Invitas svoltasi lo scorso fine settimana ad Olbia.

Invitas ha portato nel capoluogo gallurese 4 giornate di spettacoli sulla tradizione sarda. Il grande inizio con la fusione nuragica per mano di Andrea Loddo, la parata inaugurale con il gruppo folk locale, i Boes e Merdules di Ottana, gli sbandieratori di Sassari e le massaie  del gruppo folk di Nuraxi Figus, per concludere il giorno di Pasquetta con le Fruste del Campidano ed i Mustayones e s’ Orku Foreu di Sestu.
Sono stati circa 90 gli espositori provenienti da tutta la Sardegna, tra prodotti agro-alimentari, artigiani e cibo di strada.

Migliaia gli ospiti presenti ad Invitas, soprattutto, provenienti dall’estero, che sono rimasti impressionati dagli spettacoli della tradizione  sarda. Alessia Littarru, presidente di Primavera Sulcitana, organizzatrice dell’evento, ha espresso parole di ringraziamento nei confronti dell’Amministrazione comunale di Olbia, guidata dal sindaco Settimo Nizzi e dall’assessore Marco Balata, per la grande accoglienza ed il sostegno offerto.

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Il presidente della Regione Francesco Pigliaru, ha visitato stamane il Mater Olbia, per vedere lo stato di avanzamento dei lavori e verificare il funzionamento dei primi servizi erogati. Guidato dal direttore sanitario Marcello Acciaro e dal vicedirettore generale Carlo Maria Cellucci, il presidente Francesco Pigliaru ha cominciato il giro dai settori già in servizio, dagli ambulatori agli uffici, trattenendosi a parlare con il personale sanitario, con alcuni operatori e con gli utenti presenti. La visita è proseguita nella parte dell’edificio che attende gli arredi e ai piani più alti, dove i lavori sono ancora in corso. «L’impressione è stata molto positiva», ha commentato Francesco Pigliaru, sottolineando come la funzione del Mater Olbia sia «arricchire il ventaglio di servizi di qualità che il sistema sanitario sardo già offre. La Sardegna ha una migrazione sanitaria costosa e ingiusta che si combatte offrendo risposte adeguate ai bisogni delle persone, abbiamo ottimi ospedali, averne uno in più credo che farà bene a tutti. Oggi ho voluto valutare personalmente la corrispondenza concreta tra l’annunciato e il realizzato finora. Ho visto ambulatori aperti, ho constatato che stanno funzionando, e che i pazienti sono soddisfatti, e questo è un bel segnale. La Regione Sardegna ha fatto moltissimo perché questa struttura nascesse, perché avesse un ruolo sinergico nel sistema sanitario, soprattutto pubblico. In questi mesi continuiamo a lavorare per irrobustire quanto già fatto e per puntare sempre più sulla ricerca, che è una delle chiavi fondamentali: la condizione che al Mater Olbia si faccia ricerca e si lavori in sinergia con le Università, con i Centri di ricerca e con gli altri ospedali è  un passaggio cruciale, che abbiamo fortemente chiesto e ottenuto, nel protocollo con la Qatar Foundation – ha concluso Francesco Pigliaru – e mostra chiaramente che il Mater non nasce per fare concorrenza a nessuno ma, al contrario, per dare un’opportunità in più di crescita a tutti.»

Il presidente della Regione è stato accompagnato dal sindaco di Olbia Settimo Nizzi, dal responsabile investimenti di Qatar Foundation Endowment Lucio Rispo, dall’ex parlamentare Gianpiero Scanu e da alcuni consiglieri regionali del territorio.

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Inizia via domani (7 dicembre) a Olbia l’iniziativa culturale “Approdi letterari”, prima tappa gallurese della mostra diffusa del libro sardo. Fino al 9 dicembre, negli spazi di Expo-Olbia si terranno tre giornate di appuntamenti per accogliere presentazioni di libri, incontri con autori, conferenze, reading letterari e proiezioni di docu-film.

L’iniziativa, organizzata dall’AES è interamente sostenuta e promossa dal comune di Olbia, sarà inaugurata alle 16.30, nell’area Expo e Area Marina protetta di Tavolara, con il saluto del sindaco Settimo Nizzi e gli interventi dell’assessora della Cultura del comune di Olbia, Sabrina Serra, e della presidente dell’AES, Simonetta Castia.

Il programma di domani (venerdì 7 dicembre). Nel corso della mattinata la Società Astronomica Turritana porterà i suoi telescopi per osservare il sole e la sua atmosfera. Quindi l’esperto Gian Nicola Cabizza parlerà di Dante e delle stelle con gli studenti delle scuole superiori. In contemporanea, gli autori Diego Corraine ed Alessandra Corda incontreranno gli alunni delle primarie per raccontare la storia del Piccolo Principe (Le Petit Prince) di Antoine de Saint Exupery in sardo e in sardo-gallurese.

L’evento prende il via ufficialmente alle 17.00, nell’Area Marina Protetta, con la conferenza dal titolo “Da Sos sinnos a Il Villaggio elettronico”, dedicata alla memoria del grande intellettuale Michelangelo Pira, di cui parlerà l’antropologo e giornalista Bachisio Bandinu. Il convegno è inserito in “Annales”, format che individua nella Sardegna un importante obiettivo di riflessione grazie allo spunto tratto da libri altrettanto paradigmatici.

Gli incontri con gli autori della sezione “Tra Isola e mondo”, moderata da Salvatore Taras, inizieranno alle 18.30, con l’omaggio ad un altro grande uomo di cultura, Manlio Brigaglia, originario proprio della Gallura. Per l’occasione, Salvatore Tola e Sandro Ruiu illustreranno la loro fatica letteraria “Manlio Brigaglia. Tutti i libri che ho fatto” (Mediando Edizioni), in cui emerge sotto forma di intervista, l’immagine dello storico, quella del giornalista e del docente, ma soprattutto, quella di un “facitore di libri”.

Alle 19.15, Giancarlo Tusceri, presenta “Pasquale Paoli. La Leggenda” (Taphros Editrice), un libro per ragazzi che racconta attraverso il linguaggio del fumetto la storia anticolonialista del grande patriota corso.

La serata si conclude alle 20.00, in compagnia di Filippo Pace, che illustrerà il suo libro “La ballata della regina senza testa” (Condaghes), un romanzo ispirato ad Ariosto che tratta di temi universali in modo anticonformista.

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La mostra diffusa del libro sardo conquista un nuovo palcoscenico nel nord-est dell’isola. Per la prima volta, il circuito internazionale di promozione “L’isola dei libri”, un fiore all’occhiello dell’Associazione Editori Sardi, fa tappa a Olbia con “Approdi letterari”: dal 7 al 9 dicembre, negli spazi di Expo-Olbia si terranno tre giornate di appuntamenti per accogliere incontri con scrittori, presentazioni di libri, conferenze, reading letterari e proiezioni di docu-film.

Si parte con un omaggio alla figura e all’opera del grande studioso di Bitti, Michelangelo Pira, a novant’anni dalla nascita, un percorso che vedrà impegnato l’antropologo e giornalista Bachisio Bandinu, che proprio nei giorni scorsi a Carbonia ha tenuto una brillante conferenza con l’AES per parlare agli studenti degli inganni della rete. L’incontro fa parte del format “Annales”, sezione felicemente inaugurata a maggio al Salone internazionale di Torino.

Tra le altre iniziative è molto attesa la proiezione, sabato sera, del docufilm “A Tenore”, che vede al suo esordio, come regista, il virtuoso musicista Gavino Murgia. Nell’arco dell’intero evento sono previsti numerosi incontri con gli autori – come il ricordo del compianto Manlio Brigaglia nel libro-intervista postumo “Tutti i libri che ho fatto” – e pubblicazioni tutte da scoprire tra romanzo, saggistica, bilinguismo, narrativa e storia.

Si arricchisce così di un nuovo tassello il progetto nato dalla volontà di diffondere, e rendere più capillare, la presenza delle opere pubblicate in Sardegna anche in aree periferiche dell’isola. Agli eventi sarà affiancata una vetrina completa dell’editoria sarda, una delle poche occasioni in cui scoprire in un unico allestimento le migliori proposte delle trenta case editrici isolane che hanno aderito all’iniziativa.

L’iniziativa, organizzata dall’AES, è interamente patrocinata e promossa dal comune di Olbia, che l’ha voluta fortemente. L’Amministrazione confida infatti che questo appuntamento diventi ricorrente, crescendo nel tempo e radicandosi in città.

L’inaugurazione si svolgerà il 7 dicembre, alle 16.30, nell’area Expo ed Area Marina protetta di Tavolara, con il saluto del sindaco Settimo Nizzi e gli interventi dell’assessore della Cultura di Olbia, Sabrina Serra, e della presidente dell’AES, Simonetta Castia.

Il programma. Venerdì 7 dicembre, la Società Astronomica Turritana porterà i propri telescopi per osservare il sole e la sua atmosfera. Durante la mattinata l’esperto Gian Nicola Cabizza parlerà di Dante e le stelle con gli studenti delle scuole superiori. In contemporanea, gli autori Diego Corraine ed Alessandra Corda incontreranno gli alunni delle scuole elementari per raccontare la storia del Piccolo Principe (Le Petit Prince) di Antoine de Saint Exupery in sardo e in sardo-gallurese.

L’evento prende il via ufficialmente alle 17.00, nell’Area Marina Protetta, accogliendo la conferenza dal titolo “Da Sos sinnos a Il Villaggio elettronico” dedicata a Michelangelo Pira, con l’intervento di Bachisio Bandinu. Il convegno è inserito in “Annales”, format che individua nella Sardegna un importante obiettivo di riflessione grazie allo spunto tratto da libri altrettanto paradigmatici.

Gli incontri con gli autori della sezione “Tra Isola e mondo”, inizieranno alle 18.30, con l’arrivo di Salvatore Tola e Sandro Ruiu, che illustreranno la loro fatica letteraria dedicata a un grande uomo di cultura recentemente scomparso: “Manlio Brigaglia. Tutti i libri che ho fatto” (Mediando Edizioni), in cui emerge sotto forma di intervista, l’immagine dello storico, quella del giornalista e del docente, ma soprattutto, quella di un “facitore di libri”. Alle 19.15 Giancarlo Tusceri, insieme [NO] agli autori Frédéric Bartocchini ed Eric Ruckstuhl presenta “Pasquale Paoli. La Leggenda” (Taphros Editrice), un libro per ragazzi che racconta attraverso il linguaggio del fumetto la storia anticolonialista del grande patriota corso.

La serata si conclude alle 20.00, in compagnia di Filippo Pace, che illustrerà il suo libro “La ballata della regina senza testa” (Condaghes), un romanzo ispirato ad Ariosto che tratta di temi universali in modo anticonformista.

Sabato sarà caratterizzato da tre incontri con gli autori all’Expo. Il primo è alle 17 con Maria Tiziana Putzolu, che presenta “Eva canta” (Aipsa edizioni). Alle 17.45 Gianluca Medas propone il suo “Mammai Manna. La grande madre” (Cuec Editrice) e alle 18.30 Sandro Manoni presenta “L’isola delle lusinghe”(Condaghes).

Alle 19.15 un interessante reading letterario a tre voci in gallurese “Aspittendi Pinocchju”, vedrà protagonisti Ivan Raimondo Ponsano, Andrea Columbano, Maria Paola Mariotti, Francesco Giorgioni, Alessandra Corda e Simone Sanna, accompagnati dalle musiche di Alessandro Mazzullo.

Mentre alle 2.001 il polistrumentista Gavino Murgia presenterà il docu-film “A tenore”, la sua opera d’esordio cinematografico, subito dopo si proseguirà con un concerto a tema. A introdurre le due serate sarà il giornalista Salvatore Taras.

Domenica la manifestazione si conclude all’Expo con una serata moderata da Francesco Giorgioni, dedicata in particolare alle tematiche di carattere linguistico. Alle 17 Dionigi Pala presenterà il suo libro “Déu mi peldonet e santos!” (Paolo Sorba Editore), una interessante raccolta di detti in gallurese. C’è grande attesa per questa pubblicazione, patrocinata dal Comune di Olbia e inserita nella collana curata da Agostino Amucano, che parteciperà all’incontro per dialogare con l’autore. Alle 17.45 lo scrittore Giuseppe Tirotto illustrerà di “Piccinni in Castorias”, un romanzo in sardo-gallurese (NOR) e, alle 18.00, Tonino Cau assieme all’autrice Ardjana Toska, parlerà del volume “Una gioventù distrutta” (Taphros Editrice), il racconto di una terribile storia tutta al femminile senza filtri o edulcorazioni.

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La Gallura ritorna in Consiglio regionale per chiedere la “restituzione” della provincia Olbia Tempio, cancellata dal referendum regionale del 2012 e “riabilitata” da quello costituzionale e di valenza nazionale, nel dicembre 2016.

Il presidente del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau, insieme con i capigruppo, infatti, ha ricevuto nell’Aula della Terza commissione, i ventisei sindaci che, in rappresentanza dei ventisei Comuni che costituivano la provincia istituita nel 2001, hanno chiesto tempi certi per l’approvazione, prima della conclusione della legislatura, della proposta di legge presentata, il 16 marzo 2017,  dai quattro esponenti galluresi in Regione, Giuseppe Meloni (Pd), Giuseppe Fasolino (Fi), Giovanni Satta (Psd’Az) e Pier Franco Zanchetta (Upc) che, integrando l’articolo 25 della legge n. 2 del 4 febbraio 2016 (legge di riordino del sistema delle autonomie locali) punta alla riconfigurazione della provincia del Nord-Est Sardegna.

In apertura dei lavori il sindaco di Padru, Antonio Satta, con i primi cittadini di Olbia (Settimo Nizzi), Tempio (Andrea Biancareddu) e San Teodoro (Domenico Mannironi) ha ribadito le ragioni della Gallura e illustrato, in sintesi, le peculiarità economiche, sociali e culturali del territorio dell’Isola che ha registrato, anche negli anni dove la crisi è stata più dura, incrementi demografici superiori al 16% a fronte di una media regionale del 2.5% e che vanta il principale scalo passeggeri d’Europa, l’aeroporto turistico più importante del Mediterraneo ed un comparto delle vacanze all’avanguardia e di fama internazionale come lo è la Costa Smeralda.

A sostegno dell’ente intermedio sono intervenuti anche i vertici della Cna Gallura, Benedetto Floris, e il segretario territoriale della Cisl, Marco Idili, ed anche Emiliano Deiana nella sua duplice veste di sindaco di Bortigiadas e presidente dell’Anci Sardegna («registriamo una diffusa ripresa di coscienza sul ruolo istituzionale delle province come unico ente in grado di combattere la tendenza ad un centralismo non più tollerabile»).

Ribadito il no all’accorpamento con Sassari («Non andremo a votare se e quando saremo chiamati alle urne», hanno dichiarato Nizzi e Biancareddu) e rimarcata la volontà di proseguire in una vera e propria mobilitazione istituzionale e popolare («dal prossimo lunedì saremo autoconvocati in assemblea permanente», ha annunciato Antonio Satta) gli amministratori galluresi, hanno chiesto l’impegno dei capigruppo per calendarizzare la proposta di legge per l’istituzione della provincia del Nord Est in tempi utili per l’approvazione («a scrutino palese», è stata la pretesa unanime) prima della conclusione della Legislatura.

Preso atto delle argomentazioni dei sindaci, il presidente del Consiglio, Gianfranco Ganau, ha ricordato che sul tema delle province regionali è stata presentata anche una proposta di legge del gruppo Art. 1 – Sdp che punta alla ricostituzione di tutte le province abrogate dal referendum e nel dichiarare il suo personale favore per l’elezione diretta dei consigli e dei presidenti delle province, ha auspicato un rapido confronto in commissione così da garantire la discussione del provvedimento in Aula, entro dicembre.

Convintamente a favore di una corsia preferenziale per la proposta di legge Meloni e più si sono dichiarati immediatamente i capigruppo: Pierfranco Zanchetta, Upc («Non si può perdere altro tempo e serve chiarezza sulla volontà politica di procedere speditamente»); Giovanni Satta, Psd’Az («la Gallura è il primo territorio che merita la restituzione immediata dell’ente soppresso da un referendum che nel Nord-Est non aveva raggiunto il quorum»); Paolo Truzzu, FdI («sosteniamo la provincia Gallura») e Giorgio Oppi, Udc («Siamo pronti a dare l’assenso per l’esame della proposta di legge in Aula anche senza il passaggio in commissione»).

Il confronto nella commissione Riforme e Autonomia, prima di una necessaria discussione interna ai gruppi, è stato invece auspicato dal capogruppo del Pd, Pietro Cocco («la Gallura non è l’unico territorio a chiedere che siano ripristinate le province regionali»); da quello di Art. 1 – Sdp, Daniele Cocco («la ricostituzione delle province è una richiesta diffusa e che deve trovare risposte perché serve superare tanto il “Cagliari centrismo” quanto il “Sassari centrismo”») e da Alessandra Zedda (Fi) che ha evidenziato però il poco tempo disposizione per procedere con la discussione e l’approvazione.

«Non metteremo ostacoli al percorso politico e istituzionale che sarà individuato», ha dichiarato, tra l’approvazione dei sindaci presenti, il capogruppo dei Riformatori sardi, Attilio Dedoni, mentre a conclusione dell’incontro, il presidente della Prima commissione, Francesco Agus (Misto, CP)  ha confermato l’impegno perché in tempi brevi il parlamentino delle riforme possa esaminare i due testi di legge sul ripristino delle amministrazioni provinciali, successivamente però alla conclusione del dibattito interno ai gruppi, così da definirne il preciso orientamento politico, e dopo le doverose valutazioni sul rispetto del dettato costituzionale in materia di riproposizione delle norme abrogate attraverso lo svolgimento di consultazioni referendarie.

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«Oggi disponiamo di un buon progetto definitivo che risponde a criteri di efficienza e economicità e che può essere facilmente trasformato in progetto esecutivo per poi avviare la fase dell’appalto. Siamo a un punto fondamentale per assicurare la sicurezza idrogeologica della città di Olbia con un piano che rispetta gli equilibri del tessuto urbano e mette in campo opere in grado di far fronte alle emergenze più gravi. Attendiamo l’esito della procedura di impatto ambientale ma se, entro la fine dell’anno, si dovesse concludere positivamente, c’è la concreta possibilità di aprire i primi cantieri nel primo semestre del 2019.»
Lo ha detto l’assessore dei Lavori pubblici Edoardo Balzarini, in qualità di soggetto attuatore del Commissario di Governo per la realizzazione degli interventi anti alluvione, nel corso della giornata inaugurale della due giorni dedicata alla presentazione a tutti i portatori di interesse del progetto sviluppato sulla base del cosiddetto Piano Mancini. Anche oggi al progetto viene data evidenza pubblica alla presenza dei cittadini e di tutte le istituzioni coinvolte a partire dal Comune di Olbia, rappresentato dal sindaco Settimo Nizzi, che ha aperto l’incontro. Così è previsto nella procedura di valutazione di impatto ambientale: ci deve essere un momento in cui il progetto viene illustrato e di recepimento delle istanze e, eventualmente, delle critiche per consentire, nel caso fosse necessario, adeguamenti progettuali e l’analisi di soluzioni alternative. Alla riunione, che si è svolta nella Stazione marittima, ha preso parte anche Marco Mancini, docente di Costruzioni Idrauliche al Politecnico di Milano, redattore dello studio idrologico di base. I dettagli del piano sono stati poi illustrati dai tecnici dell’assessorato dei Lavori Pubblici che hanno evidenziato vantaggi e punti di forza.

Il percorso del progetto presentato a VIA. A seguito del ciclone Cleopatra (18 novembre 2013) e alla conseguente proclamazione dello stato di emergenza da parte del Governo, il Comune di Olbia ha avviato la procedura per la programmazione degli interventi necessari per la mitigazione del rischio idraulico. Il 6 novembre del 2014 il Consiglio comunale ha dato il via libera al Quadro di misure e interventi e delle relative priorità, predisposto dal professor Marco Mancini, poi approvato, in via definitiva, dal Comitato istituzionale dell’Autorità di Bacino della Regione.
Il 2 maggio del 2015 il Consiglio comunale di Olbia ha deliberato di avviare l’attività di progettazione delle opere e dato il via libera, l’8 marzo dell’anno successivo, ai progetti degli interventi di mitigazione. Il 4 novembre del 2015 Regione e ministero dell’Ambiente hanno sottoscritto l’Accordo di Programma finalizzato alla programmazione e al finanziamento degli interventi urgenti e prioritari. Lo scorso 2 luglio è stato depositato il progetto definitivo e ripresa la procedura di valutazione d’impatto ambientale. Le osservazioni, a seguito della presentazione al pubblico dell’intervento, devono essere inoltrate entro il prossimo 15 settembre. Il progetto, inizialmente sviluppato dal Comune e completato dal commissario delegato sulla base dello studio elaborato dal professor Marco Mancini, prevede un investimento, tra finanziamenti regionali e statali, di 150 milioni di euro con lavori la cui conclusione è prevista nell’arco di tre anni.

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Un percorso di gusto, eventi, emozioni, tradizioni, folclore, con il meglio che il territorio può presentare a livello artistico ed enogastronomico. Un evento, insomma, che per il quarto anno ha scelto di allestire un grande palcoscenico all’aperto. Mirtò arriva alla quarta edizione con l’abito della festa. Il festival internazionale del mirto è partito oggi, da Porto Rotondo, per un’anteprima suggestiva nel borgo capitale del turismo, per spostarsi poi a Olbia, lungo una direttrice che coinvolgerà tutto il centro storico della città. Da domani, sabato 18 agosto a lunedì 20 agosto, un percorso che si snoda da piazza Elena di Gallura, davanti al Comune e a ridosso del Molo Brin, passando per gli stand di Corso Umberto, fino a raggiungere le piazze Regina Margherita e Matteotti. Un insieme di isole tematiche, dall’Isola del Mirto a quella del Gusto, a quelle degli Artigiani e del Miele, che rappresentano vetrine delle eccellenze enogastronomiche, artistiche e culturali. Un’idea di festival che rompe i confini locali, per diventare festa di tutta la Sardegna, all’interno di una vocazione sempre più regionale, di valorizzazione del meglio delle produzioni dell’Isola.

All’interno di un format innovativo, ecco una serie di eventi a loro modo unici per Olbia. A partire dal concerto del grande chitarrista Marino De Rosas, che si esibirà domenica 19 agosto, dalle 21,30, nella terrazza del Museo Archeologico. Per chiudere con il concerto di Piero Marras, che ha deciso di festeggiare i 40 anni di una straordinaria carriera proprio all’interno del Festival Mirtò, durante il quale suonerà brani del suo incredibile repertorio lunedì 20 agosto, dalle 22.00, in piazza Elena di Gallura, all’interno dell’Isola del Gusto.

«Si tratta di eventi nell’evento, siamo felici che Mirtò sia l’occasione per portare a Olbia grandi artisti e questo grazie al patrocinio dell’assessorato comunale alla Cultura e di quello al Turismo, con in prima fila il sindaco, Settimo Nizzi e gli assessori Marco Balata e Sabrina Serra – sottolinea Salvatore Azzena, presidente di Mirtò -. Con l’anteprima di Porto Rotondo e l’evento di Mirtò ad Olbia completiamo un percorso iniziato ad aprile a Porto Cervo, con l’evento organizzato grazie alla grande disponibilità del Consorzio Costa Smeralda. Si conferma così l’obiettivo di Mirtò, quello di promuovere tutta la Sardegna in tutti i territori e tutto l’anno.»

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aerei Canadair

Gli assessori regionali della Difesa dell’Ambiente Donatella Spano e dell’Agricoltura Pier Luigi Caria, hanno visitato l’aeroporto di Olbia dove sono schierati i 3 Canadair messi a disposizione dalla Protezione Civile, che completano ed arricchiscono la flotta regionale composta da in totale da 11 mezzi aerei più il Super Puma operativo da due anni. Erano presenti il sindaco della città gallurese Settimo Nizzi e i responsabili del Corpo Forestale e di Forestas. Una macchina complessa, costituita da 1.300 donne e uomini del Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale e 2.700 di Forestas più la rete capillare del volontariato e i barracelli, con molte articolazioni e una presenza radicata nei territori. E’ il quadro dell’apparato antincendi schierato nei diversi teatri operativi per il contrasto ai roghi estivi.

L’assessore dell’Ambiente ha messo in risalto l’impegno quotidiano di tanti uomini che operano direttamente sul fronte dell’evento in atto e ricordato che «tutto il sistema ha bisogno del coordinamento affidato al Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale, responsabile della linea di spegnimento».

«Un altro aspetto importante – ha aggiunto l’esponente della Giunta – è rappresentato dall’attività delle squadre investigative del Corpo Forestale che avviano, appena si sviluppa l’incendio, le prime indagini. Il 70% dei roghi ha una matrice dolosa ed il 30% è di origine colposa». Negli ultimi 10 anni il Corpo Forestale ha prodotto 12 mila comunicazioni di notizie di reato e ha sottoposto a indagine 3 mila persone.

L’assessora alla Difesa dell’Ambiente ha rinnovato l’invito a tutti i cittadini «a tenere comportamenti responsabili e a seguire le prescrizioni per evitare che si creino le condizioni in grado di innescare le fiamme. La prevenzione è fondamentale e su quest’aspetto la Regione ha molto lavorato in questi ultimi anni».

L’assessore Pier Luigi Caria ha messo in evidenza che «anche le associazioni del mondo agricolo sono mobilitate sul fronte della prevenzione. Gli agricoltori sono una presenza nel territorio e svolgono un’attività di presidio e controllo. È un’arma in più di cui disponiamo per fronteggiare la piaga degli incendi».

L’assessora Donatella Spano, dopo la tappa a Olbia, ha visitato la base per elicotteri di Alà dei Sardi.