20 April, 2024
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La mostra regionale del libro Qui c’è aria di Cultura, promossa dalla RAS ed organizzata dall’Amministrazione comunale di Tempio di concerto con l’AES, e in collaborazione con la libreria Bardamù, è stata inaugurata stamattina con uno speciale omaggio alla memoria di Manlio Brigaglia: l’intitolazione della Sala convegni del Palazzo degli Scolopi.

La targa, che porta il nome dell’“illustre docente e intellettuale sardo”, ricoperta dalla bandiera dei quattro mori, è stata svelata al pubblico dalle mani dall’assessore regionale della Cultura Andrea Biancareddu assieme al vicesindaco di Tempio, Gianni Addis.

La cerimonia si è svolta di fronte a una salone gremito di pubblico, alla presenza di numerose autorità civili, militari e religiose, nonché gli amici e i familiari del compianto intellettuale, la moglie Marisa e il fratello Aldo.

«Intendiamo rendere omaggio al nostro insigne concittadino – ha affermato Gianni Addis – con l’intitolazione di questa sala Convegni nell’antico e prestigioso edificio che un tempo ospitava il convento degli Scolopi e il collegio di studi, luogo dove hanno ricevuto la loro educazione culturale generazioni di Galluresi, vogliamo tributare un riconoscimento, un riconoscente atto di ossequio dell’amministrazione comunale e della città per il ricco patrimonio culturale di cui ha fatto dono all’intera Sardegna attraverso una brillante carriera.»

Evidente la soddisfazione di Simonetta Castia, presidente dell’Associazione Editori Sardi, alla quale Brigaglia era particolarmente legato: «Siamo felici di iniziare la manifestazione giustamente con un tributo a professor Manlio Brigaglia – ha affermato – non solo perché questa è la sua città, ma anche perché tutti sappiamo quale amore nutrisse per l’editoria e per il libro sardo, verso il quale riversava un impegno quotidiano e costante». Simonetta Castia ha ricordato che la manifestazione si chiuderà domenica con la proiezione del documentario “Manlio Brigaglia”, contenuto extra del film “Uno sguardo alla terra” del regista Peter Marcias, distribuito da Istituto Luce Cinecittà.

Andrea Biancareddu si è detto onorato ed emozionato per il suo primo intervento in questa sede in qualità di Assessore regionale: «Avrei voluto che Manlio Brigaglia fosse al mio fianco, oggi, per potermi dare ancora i suoi preziosi consigli. Ma cercherò di seguire i suoi insegnamenti. Di lui ricordo tante doti, la bravura, l’intelligenza la cultura, però c’è una dote in particolare che lo ha caratterizzato: la simpatia. Aveva questa capacità di insegnare facendoci sorridere. E questo insegnamento non lo potrò mai dimenticare».

A impreziosire la cerimonia è stata la presentazione del libro “Manlio Brigaglia. Ricordi di una vita” (Soter), di Franco Fresi che, con la voce rotta dall’emozione lo ha definito un personaggio “meraviglioso”, ricordandone un lato poco conosciuto, quello poetico. Sono seguiti gli interventi di Salvatore Tola e di Sandro Ruiu, autori del libro “Manlio Brigaglia. Tutti i libri che ho fatto” (Mediando), di monsignor Giovanni Maria Pittorru e di Aldo Brigaglia.

La manifestazione prosegue nel pomeriggio alla Spazio Faber, dove è anche allestita la vetrina completa dell’editoria libraria sarda, che raccoglie i volumi di ben 31 case editrici aderenti all’iniziativa. Dalle 16 è in corso l’inaugurazione della mostra Noi e il mondo, che lascerà spazio alle presentazioni degli autori.

Nel corso della mattinata si sono svolti anche gli incontri con le scuole che proseguiranno sabato.

Sabato 23 novembre, la libreria Bardamù alle 10.00 darà spazio al dibattito “Editore, libraio: un mestiere difficile”, con la partecipazione di Simonetta Castia, Giuseppe Podda, Paolo Sorba, Massimo Dessena ed Elia Cossu.

Allo Spazio Faber, Giuseppe Pulina introdurrà ben sette volumi editi in Sardegna. Alle 12.00, per Carlo Delfino Editore, l’autore Umberto Oppus presenta “La spada e la Gloria” confrontandosi con Fabio Marcello. Alle 16.00 Paolo Sorba Editore propone “Poesie e rime che raccontano” di Andrea Muzzeddu, che sarà affiancato da Zelindo Pucci. Alle 16.45 Nanni Falconi, con la moderazione di Emiliano Deiana presenta “Su grodde bos at a contare de me”, edito dalla NOR. Alle 17.30 la Taphros Editrice dà spazio a “Nulla nasca più per morire” di Francesco Carbini, che dialoga con Andrea Muzzeddu.

Per Condaghes, alle 18.15 l’autore Roberto Deriu presenta “La pantera di Bultei” assieme ad Alberta Zancudi. Per Arkadia, alle 19.00 Ilario Carta propone “Espiazioni collettive”. Infine alle 19.45 Carlo Delfino presenta “Il marchio del ginepro” di Gabriella Ghisu, con letture e interventi di Antonella Masala seguite in chiusura dalle esibizioni del balletto di Sassari “Emmeleia”.

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Prende il via domani, venerdì 22 novembre, a Tempio Pausania, la prima edizione di “Qui c’è aria di cultura”, evento di promozione dell’editoria libraria sarda promosso dall’assessorato regionale alla Cultura e organizzato dall’Amministrazione comunale tempiese di concerto con l’AES, e in collaborazione con la libreria Bardamù.

Sarà un’intensa giornata di appuntamenti, a partire dall’attesa intitolazione della Sala Convegni della Biblioteca Comunale al compianto Manlio Brigaglia, per proseguire nel pomeriggio con la mostra artistica “Noi e il mondo” ispirata a Maria Lai, entrare nel vivo degli incontri con gli autori e concludere la serata con lo spettacolo Snowflake a cura di Moviment’arti.

L’inaugurazione è prevista per le 10.30 al Palazzo degli Scolopi. Ad aprire i lavori sarà l’assessore regionale della Pubblica Istruzione, Andrea Biancareddu, al quale faranno seguito gli interventi del vicesindaco Gianni Addis, del consigliere delegato alla Cultura Giovanni Marco Usai, dell’assessore comunale alla Pubblica istruzione, Franco Marotto, del giornalista Gianni Garrucciu e della presidente AES, Simonetta Castia.

L’omaggio a Manlio Brigaglia è previsto per le 11.00. Il tributo arriva nella città natale del compianto docente, storico, giornalista e facitore di libri, proprio in occasione della mostra che vede protagonista l’editoria libraria sarda, alla quale “il professore” era particolarmente legato.

L’evento istituzionale sarà accompagnato dalla presentazione del libro di Franco Fresi, “Manlio Brigaglia. Ricordi di una vita” (Soter editrice), impreziosita dagli interventi di Salvatore Tola e Sandro Ruju, autori del libro “Manlio Brigaglia. Tutti i libri che ho fatto” (Mediando Edizioni).

Nel pomeriggio, per la sezione “Infiniti spazi”, alle 16.15 sarà inaugurata la mostra artistica “Noi e il mondo”, a cura di AES e Casa Falconieri: un originale percorso creativo e artistico, che porta a Tempio il risultato della performance rappresentata al Lingotto di Torino per il Salone del libro, e che vuole replicare anche a Tempio Pausania la straordinaria operazione realizzata nel 1981 da Maria Lai con gli abitanti di Ulassai. L’artista Gabriella Locci esporrà il bellissimo nastro di stoffa decorato e arricchito di passi letterari tratti dalla letteratura sarda.

La serata prevede numerosi incontri con gli autori per la sezione “Tra Isola e mondo”, presentata da Salvatore Taras. Alle 17.00 Mediando Edizioni propone “Nuraghi Paesaggi e stagioni” di Salvatore Pirisinu, in compagnia dell’archeologo Rubens D’Oriano e dell’editrice Simonetta Castia. Alle 17.45 Alfa Editrice porta a Tempio “Il viaggio. Breve antologia di Grazia Deledda” di Isabella Mastino. Alle 18.30 NOR presenta “Piccinni in Castòrias” di Giuseppe Tirotto, mentre alle 19.15 l’autore Fabio Delizzos propone “Il quadro segreto di Leonardo”, per la Newton Compton, assieme a Giuseppe Pulina.

La serata si conclude in bellezza con lo spettacolo multimediale e musicale “Snowflake. Storia di un fiocco di neve” proposto dalla compagnia di danza “Moviment’arti” di Tempio, introdotta da Dario Maiore.

Programma Scuole di venerdì 22 novembre.

Ricchissimo anche il calendario collegato alle scuole per la sezione “Adotta un libro sardo”.

Alle 8.30 gli studenti dell’Istituto comprensivo di piazza Libertà partecipano al laboratorio didattico “La stria bucchitolta”, della Taphros Editrice, che alle 9.30 presenta “L’avvinturi di Pinocchju” gli studenti dell’Istituto comprensivo di piazza Libertà, con Ivan Ponsano e Dario Maiore.

Alle 10.45 gli studenti della scuola primaria di San Giuseppe incontrano Mauro Maxia (curatore) e Giovanni Marras (Dirigente scolastico IC Perfugas), per conoscere “Gioghende e imparende – Ghjuchendi e imparendi”, edito da Condaghes.

Per le scuole secondarie, alle 9.00, gli studenti del Liceo Artistico De André parlano di “Rossi abbaia in classe” con Antonio Budruni, altra pubblicazione di Carlo Delfino, per poi scoprire alle 10 l’“Atlante astronomico della Divina Commedia” della Mediando Edizioni, a cura di Gian Nicola Cabizza. Alle 10.30, i ragazzi del Liceo Classico Dettori incontrano invece Isabella Mastino che presenta “Il viaggio. Breve antologia di Grazia Deledda”, Alfa Editrice. La mostra del libro proseguirà il sabato 23 e domenica 24 novembre a Tempio Pausania, tra lo Spazio Faber e la Casa del Fanciullo.

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Simonetta Castia.

Lunedì 18 novembre, alle 12.00, nella Sala di rappresentanza del Palazzo Municipale, a Tempio Pausania, si terrà la conferenza stampa di presentazione della prima edizione della mostra regionale del libro “Qui c’è aria di Cultura”, organizzata dall’Amministrazione comunale tempiese assieme all’Associazione Editori Sardi con il patrocinio e il sostegno dell’assessorato regionale della Cultura.

L’iniziativa è inserita all’interno del circuito regionale “L’Isola dei libri”.

A illustrare i dettagli del programma, saranno l’assessore regionale alla Cultura, Andrea Biancareddu, il vice sindaco e assessore comunale alla Cultura, Gianni Addis, l’assessore comunale della Pubblica istruzione, Franco Marotto e la presidente dell’AES, Simonetta Castia.

 

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L’AES (Associazione Editori Sardi) vola a Francoforte sul Meno per la 71ª edizione della Fiera internazionale del libro, proprio negli stessi giorni in cui Macomer propone la 18ª Mostra regionale del libro.

Nel cuore della Germania, l’Associazione porta con sé ben 12 aziende editrici, per uno degli appuntamenti più importanti al mondo in merito allo scambio internazionale dei diritti e alla promozione del libro, che si svolgerà dal 16 al 20 ottobre nell’area espositiva della Messe Frankfurt.

Saranno presenti Alfa editrice, Carlo Delfino editore, Condaghes, Enrico Spanu, Ilisso, Il Maestrale, Imago Multimedia, La Zattera, Mediando, NOR, Paolo Sorba editore e Taphros.

Anche quest’anno il ruolo propositivo dell’Associazione, sostenuta dalla Regione Autonoma della Sardegna, ha permesso di rilevare per i suoi espositori una postazione significativa tra le aree regionali, nel 2019 appositamente dedicata alla promozione editoriale di Sardegna, Piemonte, Lazio e Veneto.

Sono 252 in totale gli editori e gli agenti letterari italiani presenti alla manifestazione tedesca. Lo Spazio Italia, ubicato nella Hall 5.0, stand C37 e C38, riunisce centotrentaquattro editori in oltre cinquecento metri quadrati ed è organizzato dall’Associazione Italiana Editori (AIE), dal ministero dello Sviluppo economico e ICE – Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane; ad inaugurare lo stand collettivo italiano il 16 ottobre ci sarà l’onorevole Anna Laura Orrico, sottosegretario del ministero per i Beni e le Attività culturali e per il Turismo.

Paese ospite d’onore di quest’anno è la Norvegia, mentre c’è grande attesa per il 2023, quando sarà la volta dell’Italia.

Tra gli incontri che gli Istituti di Cultura di Colonia e Berlino hanno organizzato in Piazza Italia – lo stand collettivo dell’editoria italiana – e in altre sedi si segnala per venerdì 18 ottobre, alle 15.00, la partecipazione di Giuliana Adamo dell’Università di Dublino, che presenterà “In Viaggio nel Regno di Sardegna” di Albert Meissner, edito da Carlo Delfino. È il racconto di un lungo viaggio nel Regno di Sardegna iniziato nella primavera del 1857, a partire dalle Alpi svizzere dei Grigioni fino al lago Maggiore, per poi dirigersi via mare alla volta di Cagliari. Le rovine puniche e romane del capoluogo sardo, di cui si parla nel narrato, permettono di intuire la grande bellezza che fa da sfondo alla lunga e travagliata storia millenaria dell’isola.

«La soddisfazione per essere ancora una volta protagonisti in un evento editoriale di tale portata non cancella l’amarezza per la concomitanza con la quale è stato programmato un altro appuntamento, la Mostra regionale del libro in Sardegna, a Macomer, le cui date sono state calate dall’alto in un momento evidentemente improponibile – ha commentato la presidente AES, Simonetta Castia -. Noi non partecipiamo perché esclusi a monte da tutto e perché, quando chiamati a dare un apporto tardivo e senza condivisione, abbiamo trovato un muro di gomma. Abbiamo chiesto un rinvio della data decisa senza che fossimo consultati, la possibilità di arrivare a una programmazione collegiale e il riconoscimento del ruolo degli editori. Ci è stato negato. Eppure la mostra del libro è resa possibile ed è sostenuta da risorse destinate alla promozione dell’editoria sarda, ossia dei libri editi in Sardegna. Ora partecipiamo alla Buchmesse per dare continuità a questa indiscutibilmente importante occasione di promozione verso il mercato estero.»

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Non sono stati sufficienti diciotto anni per portare alla maturità la Mostra regionale del libro. Nonostante l’AES e gli editori sardi abbiano sempre rivendicato a più riprese una condivisione progettuale, quest’anno sono stati totalmente esclusi e ignorati da parte del comune di Macomer e della Regione.

Pertanto hanno deciso di non partecipare alla XVIII Mostra regionale del libro in Sardegna e chiedono senza mezzi termini l’annullamento della manifestazione. Un evento che, a detta dei rappresentanti dell’associazione, sarebbe finito in una morsa gestionale totalizzante da parte del comune di Macomer, tradendo lo stesso spirito per cui era nato. Cioè la promozione dell’editoria dell’isola. Visto che la manifestazione è totalmente finanziata con risorse provenienti dal capitolo dell’editoria sarda.

Se da un lato l’accusa è quella di avere escluso gli Editori sardi, senza alcuna condivisione sui contenuti, sulle date e sulle modalità organizzative, dall’altra, oltre alla marginalizzazione del ruolo delle aziende c’è il biasimo per vedere snaturata un’iniziativa nata nel 2000 da un accordo tra l’assessorato regionale e l’AES, per dare agli stessi editori una vetrina esclusiva e un ruolo di primo piano.

Ma non è tutto. Le date scelte da Regione e comune di Macomer per l’apertura della Mostra, dal 17 al 20 ottobre, corrispondono paradossalmente a quelle della Fiera internazionale di Francoforte, un evento per il quale la Regione finanzia la partecipazione degli editori come appuntamento irrinunciabile per la promozione della Sardegna attraverso il mondo del libro.

Una coincidenza che ha il sapore della beffa, e impedisce di fatto la presenza a Macomer dei principali protagonisti. A dimostrazione – dicono gli editori – che a fare gola al Comune non sia tanto la manifestazione in se stessa ma il finanziamento che c’è dietro.

Tutte le criticità sono state elencate stamane dalla presidente Simonetta Castia nel corso di una conferenza stampa che alla Camera di commercio di Sassari ha visto la presenza del direttivo AES e di numerosi imprenditori aderenti all’associazione (unica presente e operante in Sardegna e riconosciuta dalla normativa regionale).

«Solo casualmente siamo venuti a conoscenza di un atto di indirizzo che quest’anno escludeva totalmente l’oggetto della fiera, cioè l’editoria – ha spiegato Simonetta Castia -. Abbiamo contestato immediatamente questa decisione assunta in maniera formale senza aver ricevuto alcun riscontro. C’è stato un goffo tentativo di finto coinvolgimento, quasi che la nostra presenza attiva non fosse un vincolo per il Comune, che ha assunto abusivamente il ruolo di coordinatore artistico e di proprietario di una fiera che invece è regionale. In commissione Cultura abbiamo chiesto di esercitare vigilanza perché ritenevamo che ci fossero situazioni poco chiare e chiediamo che si dia seguito alle nostre richieste.»

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La Seconda commissione consiliare ha svolto l’audizione dei rappresentanti dell’associazione degli editori sardi, Simonetta Castia (presidente) e Paolo Sorba, per raccogliere le osservazioni dell’Aes in ordine alla partecipazione della Regione e degli editori sardi alla trentaduesima edizione del Salone internazionale del libro, tenutasi a Torino lo scorso maggio.

I vertici dell’associazione che rappresenta gli editori che operano nell’Isola hanno contestato duramente la scelta «ostile» della passata amministrazione regionale di affidare, attraverso un bando ad evidenza pubblica con il criterio del massimo ribasso, l’organizzazione degli spazi espositivi nel centro fieristico il Lingotto, dove si è svolta la più importante manifestazione italiana nel campo dell’editoria. Simonetta Castia e Paolo Sorba hanno evidenziato come il servizio, affidato con un ribasso di oltre il 40% ad una società privata sassarese, non sia stato perfettamente corrispondente alle richieste specificate nel bando di gara ed abbia penalizzato l’editoria sarda, attestato che la quasi totalità delle case editrici della Sardegna hanno partecipato al salone del libro negli spazi espositivi gestiti e organizzati direttamente dall’Aes.

L’associazione degli editori ha quindi chiesto alla commissione presieduta da Alfonso Marras (Riformatori sardi) di verificare i margini politici ed amministrativi per una rinnovata collaborazione tra la Regione e l’Aes, considerato che quest’ultima dal 1988 ha sempre supportato l’azione della Regione nella partecipazione al Salone del libro di Torino. L’ulteriore auspicio formulato dagli editori ha riguardato la modifica della legge del settore, la legge n. 22 del 1998.

A seguire, la seconda commissione ha ascoltato i rappresentanti degli “stabilizzandi Enas” (Giovanni Ledda e Roberta Schiffino) che hanno riproposto l’annoso tema della mancata stabilizzazione di dodici lavoratori che prestano la loro opera negli uffici dell’Ente acque della Sardegna e che vengono retribuiti dietro presentazione di fattura. «Siamo delle finte partite Iva – hanno affermato Giovanni Ledda e Roberta Schiffino – e le nostre prestazioni sono rese in un regime perfettamente assimilabile a quello del lavoro subordinato». A sostegno della loro tesi, gli stabilizzandi Enas hanno ricordato come nel sistema Regione altri lavoratori con partita Iva siano stati stabilizzati nell’ambio del relativo programma conclusosi nella scorsa legislatura. Il presidente della commissione ha quindi ricordato la risoluzione adottata dalla Seconda commissione l’11 dicembre 2018 ed in particolare l’esortazione rivolta ai dirigenti dell’Enas a “riesaminare la situazione di coloro che hanno prestato attività lavorativa presso l’ente, con modalità assimilabili al rapporto di lavoro subordinato, assicurandosi di applicare criteri uniformi e omogenei volti ad evitare disparità di trattamento tra gli stessi”.

Su sollecitazione dei consiglieri Stara (Progressisti), Comandini (Pd), Desiré Manca (M5S) e Agus (Progressisti), il presidente del parlamentino del lavoro ha quindi preannunciato la convocazione in commissione, per un’audizione, dell’assessore del Personale e dei vertici dell’Enas.

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Il calendario AES al Salone del libro di Torino si è concluso con uno speciale tributo alla memoria di un grande intellettuale come Paolo Pillonca, un personaggio scomparso lo scorso anno, proprio come Manlio Brigaglia, lasciando un grande vuoto e una straordinaria eredità culturale. Tramite le testimonianze del figlio Pier Sandro, dell’antropologo Bachisio Bandinu, del giornalista Franco Siddi e di Enzo Cugusi, presidente dell’Associazione dei sardi in Torino “Antonio Gramsci”, sono emersi i numerosi tratti che accomunavano queste due straordinarie figure del mondo intellettuale isolano, dall’amore per l’editoria a quello per il giornalismo e per la storia della Sardegna. Ma l’aspetto che probabilmente distingueva Paolo Pillonca era la sua maggior vicinanza al mondo della lingua sarda.

Per Bachisio Bandinu, che si è espresso proprio in lingua sarda, Paolo Pillonca è stato un eccezionale conoscitore di tutti i poeti della letteratura dell’isola: «Il suo merito è stato quello di aver colto la memoria, di averla pubblicata e commentata. Dunque di averla tenuta viva nella comunità sarda».

Franco Siddi lo ha invece ricordato per essere stato, «oltre che uomo della parola, anche uomo del silenzio», estimatore di una comunicazione vasta in cui il silenzio è capace di esprimersi anche oltre la parola. Perché alla parola è necessario aggiungere in qualche modo una riflessione.

«Ha amato la poesia e il suo mistero, ma l’ha anche praticata – ha detto Franco Siddi -. E quella riflessione in Paolo è sempre stata rivolta alla Sardegna, alla sua tristezza e alla sua ansia di futuro.»

Per quanto riguarda il giornalismo, Siddi lo ha menzionato per aver vissuto questa affascinate professione come un’occasione per essere un homo civis, impegnato (senza escludere tutte le altre arti) a creare occasioni di giustizia per la persona e per la comunità.

Ma se tutti lo ricordano come un impareggiabile intellettuale sardista, per il figlio Pier Sandro è stato soprattutto un grande antifascista, aspetto che forse più di ogni altro lo ha accomunato a Manlio Brigaglia: «Credo che oggi sia importante ricordarlo qui a Torino perché in tutta la sua vita ha seguito quella linea, e poi in particolare per la grande stima che nutriva nei confronti di Gramsci, che riteneva l’intellettuale sardo più lucido nell’analisi delle tematiche sulla lingua».

Sono state tantissime le iniziative che hanno segnato questa sentita partecipazione dell’AES alla 32ª edizione del Salone, sia all’interno degli spazi del Lingotto che in altre prestigiose location torinesi. Tra gli appuntamenti più importanti, la presentazione di “Books in Sardinia”, esito del progetto di internazionalizzazione “Liber y Liber” curato dall’AES nell’ambito della Programmazione Unitaria 2014-2020. Il progetto prelude a una evoluzione sul piano internazionale, della piattaforma già presente in ambito europeo che, tramite una joint venture tra le associazioni che promuovono l’editoria all’estero, permetterà a breve la creazione di un portale che riunisce tutte le diverse esperienze.

Nel tracciare un primo bilancio, la presidente Simonetta Castia ha evidenziato che, come ogni altro anno, «l’editoria isolana ha partecipato al Salone del libro con grande compattezza, spirito di servizio e progettualità, nonostante gli ostacoli oggettivi dati dal mancato sostegno della Regione Sardegna, che ha preferito, del tutto arbitrariamente, seguire un percorso anomalo e in contrasto perfino con gli obiettivi del Salone».

Parole decise con le quali la numero uno dell’AES ha lanciato un messaggio chiaro e inequivocabile: «Abbiamo garantito a trenta imprese editrici sarde la presenza e la partecipazione attiva con un progetto di alto profilo culturale e professionale. Ora non ci resta che seguire il cammino tracciato e il successo ottenuto. Abbiamo ancora una volta ampiamente dimostrato di saper gestire la promozione del libro sardo alle principali fiere del settore, in maniera autonoma – ha affermato Simonetta Castia -, e ci auguriamo che la professionalità degli operatori culturali e i diritti del mondo del libro sardo siano finalmente tutelati dalle istituzioni politiche, che hanno il dovere di stare affianco agli stessi operatori, sostenendoli e vigilando sul rispetto e sulla corretta attuazione della legge».

Nessuna volontà di scatenare polemiche, ma la ferma convinzione che le competenze debbano essere rispettate e, nello specifico, ricevere l’opportuna tutela prevista dalle normative. Infine, un invito a una maggiore sobrietà per chi, nei giorni scorsi, ha millantato cifre di affluenza insostenibili forse in preda ad euforiche e illusorie smanie di protagonismo: «Il Salone del libro si è chiuso con un bilancio ufficiale di 148mila ingressi unici – ha indicato la presidente -. E se qualcuno nello stand della Regione Sardegna ha dato i numeri, dichiarando il passaggio di 250mila visitatori, ha sommato una figura ridicola al tentativo di coprire, con comunicati di carta velina, magre comparsate e l’assenza degli editori isolani in una postazione finanziata con risorse destinate al sostegno dell’editoria locale».

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Forse non è un caso se, tra i quattro affermati professionisti che hanno ricordato la figura di Manlio Brigaglia al Salone del libro di Torino, due siano stati, orgogliosamente suoi allievi. A rendere omaggio alla memoria del grande intellettuale sassarese, per uno degli eventi più attesi del calendario AES al Lingotto, c’erano l’editrice e presidente Simonetta Castia, il giornalista Costantino Cossu, il docente universitario Guido Melis e lo scrittore Flavio Soriga.

Un tributo che suona come un atto non solo dovuto a un anno esatto dalla scomparsa, ma estremamente sentito da parte di tutti gli editori sardi, e celebrarne la memoria nelle testimonianze di chi ha avuto modo di conoscerlo e apprezzarlo attraverso l’esperienza umana e quella professionale.

Il profilo eclettica di Manlio Brigaglia è stato ben tratteggiato dalla presidente Simonetta Castia, che ne ha paragonato la figura a quella di Enrico Costa, del quale con il “professore” aveva curato la biografia per Mediando. La stessa casa editrice per la qualeManlio Brigaglia avrebbe poi accettato di far redigere la biografia, pubblicata postuma. Durante il suo intervento, Simonetta Castia ha annunciato la futura pubblicazione di un nuovo lavoro ispirato alla “Memorie sassaresi”.

Scrittore, docente, storico, giornalista, Manlio Brigaglia amava definirsi “facitore di libri”. Un editor, si direbbe oggi.

Ma anche uomo di grande profondità culturale, al punto che Flavio Soriga, ha espresso rammarico per il fatto che un uomo di tale levatura non fosse abbastanza conosciuto nel resto dell’Italia. Flavio Soriga ne ha ricordato la grande autorevolezza priva di presunzione e inoltre, una grande dote spesso non comune tra i sardi, quell’ironia e dell’autoironia.

Costantino Cossu ha invece manifestato apprezzamento per la posizione di convinto antifascista, specie negli anni difficili di “rivoluzione” culturale in cui era professore all’Azuni. Cossu ha ricordato il tentativo di aggressione subito da Manlio Brigaglia ad opera di un gruppo di estrema destra solo per aver firmato, unico professore del liceo, un appello contro un episodio di violenza fascista. Tentativo per fortuna sventato da un gruppo di studenti.

Persino Guido Melis non ha potuto esimersi dal ricordare quegli anni di profonda trasformazione culturale, in cui Manlio Brigaglia era diventato per gli studenti un punto di riferimento, anche quando si trovava su posizioni opposte. Un punto di riferimento perché aveva saputo infondere ai suoi studenti l’utilizzo della capacità di critica, la capacità di lettura, la capacità di scrittura e la distinzione tra gli autori. Guido Melis ha anche indicato l’Enciclopedia della Sardegna come la sua più grande opera, pubblicata dall’editore Della Torre.

Molto gradita è stata la proiezione di un estratto della video-intervista realizzata dal giornalista Tonino Oppes in occasione degli ottant’anni del compianto intellettuale. Intervista che è stata proiettata integralmente in serata in occasione del secondo momento commemorativo al Padiglione off extra-Lingotto.

Nel pomeriggio lo stand AES è stato al centro di due interessanti presentazioni. La prima dell’autore cagliaritano Giampaolo Manca, che ha proposto al pubblico del Salone “Le cose che sono nell’aria” assieme all’editore Alessandro Cocco di La Zattera. Il romanzo racconta il viaggio interiore di un giudice sulle tracce delle proprie origini, afflitto dalla tormentata ricerca della verità nel suo ultimo processo, e dalla tentazione di usare i poteri del suo ufficio per rendere giustizia a una vittima lontana.

La seconda è “Il viaggio. Fra intrighi, amori e misteri, il racconto dei protagonisti della Sarda”. Il dialogo dell’autore olbiese Giovanni Sanna Laina con l’editore Dario Maiore della Taphros, ha evidenziato un affascinante quadro dell’isola di fine Settecento, attraverso le vicissitudini del barracello Francisco Sanna che a Cagliari ebbe l’occasione di conoscere il mondo della nobiltà sardo piemontese, per poi divenire testimone dei momenti “rivoluzionari” del 1794.

Per gli eventi al Salone Off extra-Lingotto, il calendario AES ha proposto un interessante appuntamento  nella Sala San Massimo dell’Hotel NH Carlina, lo stesso edificio in cui dimorò Antonio Gramsci dal 1914 al 1922. L’iniziativa, che ha goduto dell’Alto patrocinio del Senato della Repubblica, è stata occasione per presentare “Printzipàles e pastori sardi. Origine e trasformazione di un allevamento ovino”, un volume dell’autore corso Jean Christophe Paoli che tratta lo spinoso e complesso tema del pastoralismo in Sardegna. L’appuntamento realizzato da Condaghes con AES e l’associazione dei sardi in Torino Antonio Gramsci, ha accolto gli interventi dell’editore Giovanni Manca, del senatore Gianni Marilotti e del giornalista Anthony Muroni. Il volume accoglie un importante lavoro di ricerca che va a colmare un vuoto di oltre cinquant’anni sull’argomento, a partire dalla pietra miliare che fu la pubblicazione del Maurice Le Lannou del 1941.

Lo Stand AES alle 11.00 ha ospitato Marina Moncelsi che, assieme ad Annamaria Baldussi, ha presentato la sua opera “Michele e gli altri. Un sindaco tra i caduti della prima guerra mondiale” (Aipsa), incentrata sul tema della proiezione forzata e dolorosa della Sardegna nel terribile “gioco” della guerra. Sono intervenuti gli alunni della terza A del liceo Linguistico Eleonora d’Arborea di Cagliari nell’ambito del progetto Alternanza scuola lavoro “A lezione di Storia”.

Alle 12.00 Maria Vittoria Spissu ha introdotto “La via dei retabli. Le frontiere europee degli altari dipinti nella Sardegna del Quattro e Cinquecento” (Carlo Delfino Ed.), uno straordinario lavoro di ricerca realizzato insieme a Caterina Virdis Limentani su questi tesori d’arte, testimonianze storiche del passato catalano-aragonese della Sardegna. Assieme all’autrice sono intervenuti gli storici dell’arte Valerio Mosso e Stefano Manavella.

Alle 15.30 allo Stand AES arriva “Io rido perché ho paura. Vico Mossa, architettura sarda tra ruralità e modernità” (Poliedro), in collaborazione con il comune di Serramanna. Daranno il loro contributo Guido Carcangiu (Comune di Serramana), Enrico Pusceddu (presidente associazione internazionale “Città della Terra Cruda”), Alessandra Mocci (Archivio d’Architettura Vico Mossa), Roberto Podda (Curatore della mostra che si tiene al Politecnico di Milano e del libro, Alceo Vado (architetto), Enrico Pinna (giornalista e fotografo), Paola Gambero (curatrice della mostra) e Marco Biraghi (storico dell’architettura).

Alle 17.00bsarà presentato il volume “La spada e la gloria dalla Sardegna all’America. Storia del viceré don Baltasar de Zuñiga fondatore nel 1718 di San Antonio nel Texas” (Carlo Delfino ed.). Con l’autore Umberto Oppus (Direttore generale dell’ANCI Sardegna) dialogano Serafina Mascia (presidente FASI) ed il giornalista Massimo Boccaletti. Don Baltasar fu allo stesso tempo spettatore e protagonista di un mondo globale che contribuì, nel suo piccolo, a costruire con la sua azione politica e amministrativa.

Alle 18.30, teatro delle manifestazioni sarà il Bar letterario “Da Pietro”, in via San Domenico 34, dove Flavio Soriga presenta, in prima nazionale, la sua ultima fatica letteraria “Nelle mie vene” (Bompiani), in compagnia di Emilia Zazza, Alberto Urgu e Nicola Muscas.

Alla Libreria Il Ponte sulla Dora, alle 19.00 Giulio Concu presenta “Cadono dal cielo” (Maestrale) assieme alla sindaca di Fonni Daniela Falconi. I due appuntamenti sono realizzati in collaborazione con l’Associazione dei Sardi in Torino “Antonio Gramsci”.

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Una valigia come una scatola dei sogni è partita nei giorni scorsi dalla Sardegna per la più importante manifestazione italiana nel campo dell’editoria. La valigia AES di “Noi e il mondo”. Spezzato il sigillo, questo scrigno misterioso ha mostrato i suoi tesori d’arte e letteratura. I tesori di un’isola che – ispirandosi alla celebre operazione dell’artista Maria Lai, nel centenario dalla nascita – vuole rivolgere al mondo un forte messaggio di pace e di coesione.

Così l’Associazione Editori Sardi il 9 maggio ha dato il via al ricco calendario in programma per la 32ª edizione del Salone internazionale del libro di Torino, mostrando il cuore di una Sardegna capace di tessere una rete altamente propositiva di relazioni culturali.

In fase di inaugurazione, l’evento d’arte realizzato dall’AES assieme a Casa Falconieri, ha fatto emergere libri, colori, stoffe e infine un lungo e articolato nastro di tela, decorato e corredato di alcuni dei passi più significativi della storia della letteratura sarda.

Parole tratte dalle opere di Grazia Deledda, Antonio Gramsci, Francesco Masala e altri grandi scrittori che, nel momento di forte carica emozionale, sono sembrate quasi riecheggiare nel cuore del Lingotto.

Il nastro è stato srotolato dalle mani della presidente AES Simonetta Castia e dell’artista Gabriella Locci, coadiuvate dal direttore artistico Dario Piludu, per circoscrivere con oltre cento metri di stoffa l’intera Sala Avorio. Si è ripetuto così un gesto altamente simbolico già compiuto in un modo simile da Maria Lai, di cui è stato mostrato un video d’epoca del 1981, mentre legava simbolicamente le case e il monte del paese di Ulassai con un lungo nastro azzurro, come segnale contro la “disamistade”.

Ma il momento più emozionante dell’esperienza artistica si è avuto in serata attraverso una performance partecipata nei più ampi spazi del Padiglione Oval, dove l’AES ha trovato casa mettendo in vetrina ben tremila libri e oltre ottocento titoli al fianco dei grandi marchi dell’editoria libraria internazionale.

Così gli Editori Sardi hanno per così dire “invaso” il Lingotto, adornando con il lunghissimo nastro gli spazi circostanti il proprio stand, stimolando curiosità, interazioni e voglia di coinvolgimento dei presenti. E se da un lato le stoffe ricche di fregi hanno portato in dote il patrimonio inestimabile dell’isola, al loro fianco sono stati distesi dei teli bianchi, rivolti al mondo del Salone per aprirsi al contributo di chiunque, interagendo con i visitatori chiamati a personalizzarli con la propria testimonianza.

Questa operazione prevede la prosecuzione a Cagliari in autunno. L’idea è quello di legare simbolicamente  Castello, che spesso dà l’idea di un’isola dentro la città, alla parte bassa di Cagliari.

La performance d’arte partecipata “Noi e il mondo”, a cura di AES e Casa Falconieri, va in replica alle 11.00 nel Padiglione Oval, mentre alle 13.30 la Sala Avorio accoglierà uno dei momenti più attesi tra le iniziative in cartellone: “Nel ricordo di Manlio Brigaglia”, a cura di AES e “Sulla Terra leggeri”. Interverranno Simonetta Castia, Costantino Cossu, Simonetta Fiori, Guido Melis e Flavio Soriga.

L’appuntamento con le novità librarie per la sezione “Tra Isola e mondo”, alle 17.00, allo stand AES accoglie Giampaolo Manca, che assieme ad Alessandro Cocco presenta il suo “Le cose che sono nell’aria” (La Zattera ed.), un viaggio interiore sull’attitudine a ritornare nei luoghi delle origini e della memoria per trovare serenità e pace.

Alle 18.00, Giovanni Sanna Laina, in compagnia di Dario Maiore illustrerà il suo romanzo “Il viaggio” (Taphros ed.) tra intrighi, amori e misteri e dei protagonisti della Sarda Rivoluzione del 1794. Alle 19.00, al Salone Off, Jean Christophe Paoli presenta “Printizipàles e pastori sardi. Origine e trasformazione di un allevamento ovino mediterraneo”, un approfondito lavoro di ricerca sull’allevamento sardo alla luce della lunga evoluzione degli ultimi due secoli. Interverranno il senatore Gianni Marilotti e l’editore Giovanni Manca con la moderazione di Anthony Muroni. L’iniziativa, che gode dell’Alto Patrocinio del Senato della Repubblica, è realizzata a cura di Condaghes, AES ed Associazione dei Sardi in Torino.

Alle 20.00, sarà ricordata ancora una volta la figura di Manlio Brigaglia, nella Sala San Massimo dell’Hotel NH Carlina, in piazza Carlo Emanuele II. Interverranno Simonetta Castia, Costantino Cossu, Simonetta Fiori e Guido Melis. Nel corso dell’appuntamento, realizzato da AES e Associazione dei Sardi in Torino “Antonio Gramsci”, sarà proiettato il documentario RAI “Manlio Brigaglia. 80 anni di storia”, a cura di Tonino Oppes.

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Cinque giornate per testimoniare la profondità e il valore dell’editoria libraria sarda, raccontare l’insularità come superamento dei confini ispirandosi a una celebre idea di Maria Lai, e manifestare il ricordo di due grandi intellettuali come Manlio Brigaglia e Paolo Pillonca. La partecipazione degli Editori sardi alla 32esima edizione del Salone internazionale del libro di Torino sembra calzare a pennello con il tema proposto quest’anno dalla più importante manifestazione italiana nel campo dell’editoria.

Dal 9 al 13 maggio l’AES mette in campo una squadra compatta, formata dalle trenta aziende isolane più importanti e titolate – associate e non – forti dell’apporto di ben tremila libri e ottocento titoli. Gli editori troveranno casa nel Padiglione Oval, uno dei più frequentati del Lingotto, al fianco di case come Mondadori, Adelphi, E/O, Sellerio e Feltrinelli e in totale autonomia rispetto allo stand della Regione.

L’iniziativa è svolta in partenariato con l’Associazione dei sardi in Torino “Antonio Gramsci”, il festival “Sulla terra leggeri” e la Sardegna Film Commission, e con il patrocinio e parziale sostegno della Fondazione di Sardegna. Numerosi eventi sono in programma nelle sale Ciano e Avorio e negli spazi extra-Lingotto del Salone off, in prestigiose location del capoluogo piemontese.

Se il tema generale della manifestazione ruota intorno a “Il gioco del mondo” (titolo dell’iper-romanzo di Julio Cortàzar) come invito a oltrepassare le barriere e a superare le divisioni, nella proposta dell’AES la Sardegna si inserisce perfettamente in questa direzione, in quanto isola tra più continenti, esito e strumento di meticciati linguistici, identitari e culturali, che si creano e definiscono all’interno della vasta rete di relazioni e legami con il mondo. Un’isola che, nell’offrirsi agli altri, attraversa l’esperienza del mare e dell’ignoto verso e oltre il Mediterraneo, utilizzando i legami tra “Noi e il mondo” in luogo delle divisioni, cogliendo l’ulteriore suggestione proveniente da una delle copertine dell’omonima rivista dei primi del Novecento; dove in cima al pianeta, illuminato dalla luce sfolgorante del Sole, una fila di lettori proietta la propria ombra terrena per disegnare il titolo della testata. Come a dire dei legami che la cultura crea nel mondo.

L’intero programma AES avrà così per filrouge “Noi e il mondo”, traendo spunto da un evento d’arte performativa che intende mettere in relazione il concept del Salone con la straordinaria operazione realizzata nel 1981 da Maria Lai, l’artista internazionale che condivise con gli abitanti di Ulassai l’azione di legare tra di loro, con un nastro celeste, le case e il monte del paese, quale esortazione a superare le divisioni interne della comunità.

L’idea è quella di replicare questa fortunata esperienza a Torino il 9 maggio, come evento illustrato in sede inaugurale in Sala Avorio, e messo in atto a partire dalla sera, nel Padiglione OVAL. La proposta dell’AES e di Casa Falconieri, cui si aggiunge come partner il Comune di Cagliari, si lega all’idea di un’Isola che si offre al mondo attraverso pagine di stoffa, arricchite e personalizzate da passi letterari. L’operazione di pura creatività artistica e relazionale, potrà così “invadere” così gli spazi del Lingotto, creando contaminazioni inaspettate.

Questa edizione sarà segnata dal ricordo commosso di due grandi personalità del mondo intellettuale sardo, scomparse lo scorso anno. La figura di storico, scrittore, giornalista e “editore” quale è stato Manlio Brigaglia, sarà commemorata il 10 maggio in Sala Avorio, in occasione del primo anniversario dalla morte, attraverso il ricordo di amici, collaboratori e persone a lui vicine. Agli interventi di Simonetta Castia, Costantino Cossu, Simonetta Fiori, Guido Melis e Flavio Soriga. La replica serale nel Salone OFF vedrà la proiezione del film-intervista realizzato da Tonino Oppes per Rai Sardegna.

Risalta, nel quadro degli eventi, la presentazione dell’opera “Printizipàles e pastori sardi. Origine e trasformazione di un allevamento ovino mediterraneo”, sempre il 10 maggio, nel Salone OFF, sotto l’Alto Patrocinio del Senato della Repubblica e a cura di Condaghes, AES e Associazione dei sardi in Torino “A. Gramsci”. Sarà occasione di un dibattito animato dai contributi del senatore Gianni Marilotti, dell’autore Jean Christophe Paoli e dell’editore Giovanni Manca.

Domenica sera, all’Oratorio San Filippo Neri, si terrà l’“Omaggio a Paolo Pillonca”. Attraverso gli interventi del figlio Pier Sandro, di Bachisio Bandinu e di Franco Siddi, verranno tracciati i tratti di fine poeta e scrittore, giornalista attento, grande conoscitore della lingua e letteratura sarda, nonché direttore di una delle riviste più lette in Sardegna. Seguirà il tributo offerto da Peter Marcias, che proporrà, in anteprima nazionale e in collaborazione con la Sardegna Film Commission, la proiezione degli estratti-intervista a Manlio Brigaglia durante le riprese di “Uno sguardo alla terra”.

Tra gli appuntamenti più interessanti sul piano delle potenzialità delle nuove tecnologie, in Sala Ciano domenica si terrà la presentazione di Books in Sardinia, una piattaforma di interscambio culturale e professionale che ospita un catalogo collettivo di circa seimila titoli, e un’area riservata per gli editori e le agenzie di diritti. È l’esito del progetto di internazionalizzazione “Liber y Liber” curato dall’AES nell’ambito della Programmazione Unitaria 2014-2020.

Il ricco patrimonio culturale dell’isola sarà messo a disposizione del pubblico attraverso la presentazione di volumi che attraversano i più diversi settori, storia paesaggi, società e tradizioni, arte, narrativa e poesia. Sono previsti oltre venti appuntamenti tra presentazioni di libri, dibattiti e incontri.

Programma dettagliato.

Giovedì 9 maggio

Alle 12 nella Sala Avorio si terrà “Noi e il mondo” come evento inaugurale della partecipazione della Sardegna al Salone di Torino, a cura di AES e Casa Falconieri, al quale presenzieranno la presidente Simonetta Castia con Efisio Carbone (Direttore del MACC di Calasetta), Gabriella Locci e Dario Piludu (Casa Falconieri). L’iniziativa vera e propria si terrà a partire dalle 17.00, nello stand AES, all’interno del Padiglione Oval.

Alle 19 nel Salone off, l’Associazione dei Sardi in Torino “A. Gramsci” presenta il volume “La valle delle anime” (Europa ed.) di Danilo Scanu, che dialogherà con Enzo Cugusi. Un libro nel quale storie di straziante violenza e di amore sensuale si fondono in una Sardegna afflitta dalla tragedia del fascismo.

Venerdì 10 maggio

Alle 11 nello stand AES va in replica la performance d’arte partecipata “Noi e il mondo”, a cura di AES e Casa Falconieri. Alle 13.30 la Sala Avorio accoglierà uno dei momenti più attesi tra le iniziative in cartellone, “Nel ricordo di Manlio Brigaglia”, a cura di AES e “Sulla Terra leggeri”. Interverranno Simonetta Castia, Costantino Cossu, Simonetta Fiori, Guido Melis e Flavio Soriga.

L’appuntamento con le novità librarie per la sezione “Tra Isola e mondo”, è per le 17.00, allo stand AES in compagnia di Giampaolo Manca, che presenta il suo “Le cose che sono nell’aria” (La Zattera ed.) assieme ad Alessandro Cocco. È un viaggio interiore sull’attitudine a ritornare nei luoghi delle origini e della memoria per trovare serenità e pace.

Alle 18.00, Giovanni Sanna Laina, in compagnia di Dario Maiore illustrerà il suo romanzo “Il viaggio” (Taphros ed.) tra intrighi, amori e misteri e dei protagonisti della Sarda Rivoluzione del 1794. Alle 19.00, al Salone Off Jean Christophe Paoli presenta “Printizipàles e pastori sardi. Origine e trasformazione di un allevamento ovino mediterraneo”, un approfondito lavoro di ricerca sull’allevamento sardo alla luce della lunga evoluzione degli ultimi due secoli. Interverranno il senatore Gianni Marilotti e l’editore Giovanni Manca con la moderazione di Anthony Muroni. L’iniziativa, che gode dell’Alto Patrocinio del Senato della Repubblica, è realizzata a cura di Condaghes, AES e Associazione dei Sardi in Torino.

Alle 20 sarà ricordata ancora una volta la figura di Manlio Brigaglia, nella Sala San Massimo dell’Hotel NH Carlina, in piazza Carlo Emanuele II. Interverranno Simonetta Castia, Costantino Cossu, Simonetta Fiori e Guido Melis. Nel corso dell’appuntamento, realizzato da AES e Associazione dei Sardi in Torino “Antonio Gramsci”, sarà proiettato il documentario RAI “Manlio Brigaglia. 80 anni di storia”, a cura di Tonino Oppes.

Sabato 11 maggio

Lo Stand AES, alle 11.00, ospita Marina Moncelsi che, assieme ad Annamaria Baldussi, presenta la sua opera “Michele e gli altri. Un sindaco tra i caduti della prima guerra mondiale” (Aipsa), incentrata sul tema della proiezione forzata e dolorosa della Sardegna nel terribile “gioco” della guerra. Intervengono gli alunni della terza A del liceo Linguistico Eleonora d’Arborea di Cagliari nell’ambito del progetto Alternanza scuola lavoro “A lezione di Storia”.

Alle 12.00, Maria Vittoria Spissu introdurrà “La via dei retabli. Le frontiere europee degli altari dipinti nella Sardegna del Quattro e Cinquecento” (Carlo Delfino Ed.), uno straordinario lavoro di ricerca realizzato insieme a Caterina Virdis Limentani su questi tesori d’arte, testimonianze storiche del passato catalano-aragonese della Sardegna. Assieme all’autrice interverranno gli storici dell’arte Valerio Mosso e Stefano Manavella.

Alle 15.30, allo Stand AES arriva “Io rido perché ho paura. Vico Mossa, architettura sarda tra ruralità e modernità” (Poliedro). Daranno il loro contributo Guido Carcangiu (Comune di Serramanna), Enrico Pusceddu (presidente Associazione Internazionale “Città della Terra Cruda”), Alessandra Mocci (Archivio d’Architettura Vico Mossa), Roberto Podda (Curatore della mostra che si tiene al Politecnico di Milano e del libro, Alceo Vado (architetto), Enrico Pinna (giornalista e fotografo) e Paola Gambero (curatrice della mostra).

Alle 17.00, sarà presentato il volume “La spada e la gloria dalla Sardegna all’America. Storia del viceré don Baltasar de Zuñiga fondatore nel 1718 di San Antonio nel Texas” (Carlo Delfino ed.). Con l’autore Umberto Oppus (Direttore generale dell’ANCI Sardegna) dialogano Serafina Mascia (presidente FASI) ed il giornalista Massimo Boccaletti. Don Baltasar fu allo stesso tempo spettatore e protagonista di un mondo globale che contribuì, nel suo piccolo, a costruire con la sua azione politica e amministrativa.

Alle 18.30, teatro delle manifestazioni sarà il Bar letterario “Da Pietro”, in via San Domenico 34, dove Flavio Soriga presenta, in prima nazionale, la sua ultima fatica letteraria “Nelle mie vene” (Bompiani), in compagnia di Emilia Zazza, Alberto Urgu e Nicola Muscas.

Alla Libreria Il Ponte sulla Dora, alle 19.00, Giulio Concu presenta “Cadono dal cielo” (Maestrale) assieme alla sindaca di Fonni, Daniela Falconi. I due appuntamenti sono realizzati in collaborazione con l’Associazione dei Sardi in Torino “Antonio Gramsci”.

Domenica 12 maggio

La Sala Ciano alle 10.30 accoglie la presentazione di Books of Sardinia, piattaforma di marketplace e interscambio culturale e professionale. Partecipano Simonetta Castia, Anita Molino, Ana Urrestarazu, Marian Val e Marco Zapparoli.

La sezione “Tra Isola e mondo” alle 11 propone allo stand AES “Luce degli addii” (Condaghes), con l’autore Eliano Cau. È offerto uno sguardo sulla Sardegna remota fra il Barigadu e la “Mandra Olisày”, sullo sfondo del XVIII secolo, in cui si consumano le drammatiche vicende di padre Benedetto Loy e Cipriana Podda.

Alle 12.00, Claudia Desogus dialoga con Giovanni Fara del suo “Il viaggio incantato. Racconti di janas, surbiles e altre figure leggendarie della tradizione sarda” (Catartica). Alle 13.00, l’autore Giulio Concu incontra i lettori per presentare “Maschere e carnevali della Sardegna” (Imago multimedia) e, alle 16, Flavio Passi presenta “Nel regno di Xij” (Effetto Ed.) in un aperto confronto con l’autore Bernardo De Muro.

Alle 19.00, all’Oratorio San Filippo Neri un altro momento molto atteso, l’“Omaggio a Paolo Pillonca” a cura di AES e dell’Associazione dei Sardi in Torino “Antonio Gramsci”. Intervengono Bachisio Bandinu, Franco Siddi e Pier Paolo Pillonca.

Alle 20.00, a conclusione del programma, seguirà “Uno sguardo alla terra. Omaggio a Manlio, 2018”, con la proiezione degli estratti-intervista a Manlio Brigaglia durante le riprese di “Uno sguardo alla terra”, a cura dell’AES, dell’Associazione dei Sardi in Torino “Antonio Gramsci” e della Sardegna Film Commission. Interverrà il regista Peter Marcias.

Case editrici presenti a Torino

ABBÀ Edizioni – Cagliari

AIPSA Edizioni – Cagliari

ALFA Editrice – Quartu Sant’Elena (Ca)

AM&D Edizioni – Cagliari

ARKADIA Editore – Cagliari

CARLO DELFINO Editore – Sassari

CATARTICA Edizioni

CONDAGHES Edizioni – Cagliari

CUEC Editrice – Cagliari

DOMUS DE JANAS Editore – Sestu

EDES – Sassari

EDIZIONI DELLA TORRE – Cagliari

EDIZIONI ENRICO SPANU – Cagliari

GC Edizioni – Quartu S. Elena (Ca)

GRAFICA DEL PARTEOLLA – Dolianova (Ca)

ILISSO Edizioni – Nuoro

IMAGO MULTIMEDIA – Nuoro

Edizioni IL MAESTRALE – Nuoro

ISKRA Edizioni – Ghilarza

LA ZATTERA Edizioni – Cagliari

LOGUS MONDI INTERATTIVI – Cagliari

MAGNUM Edizioni – Sassari

MEDIANDO Edizioni – Sassari

Edizioni NOR – Ghilarza (Or)

PAOLO SORBA Editore – La Maddalena (OT)

PAPIROS – Nuoro

POLIEDRO Edizioni – Nuoro

PTM – Mogoro (Or)

SOTER Editrice – Villanova Monteleone (SS)

Editrice TAPHROS – Olbia.