25 April, 2024
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Dopo la parentesi infrasettimanale di Coppa Italia, che ha visto impegnato mercoledì il Cortoghiana nel match di andata della semifinale con la Macomerese, torna il campionato di Promozione, con le partite della sesta giornata del girone di ritorno. Nel programma spicca il derby tra il Villamassargia ed il Cortoghiana, le due squadre sulcitane finora più brillanti, alla vigilia rispettivamente all’8° ed al 5° posto in classifica (dirige Marco Spiga di Carbonia, assistenti di linea Mirko Pili ed Alessandra Usai di Oristano). Il Cortoghiana, all’andata battuto nettamente, un po’ a sorpresa visto quello che era allora il rendimento delle due squadre, per 3 a 0, con doppietta di Nicola Farci e terzo goal di Davide Piras, cerca la rivincita, anche per continuare a coltivare il sogno di inserirsi nella lotta per i play-off promozione, traguardo assolutamente impensabile alla vigilia del campionato. Il Villamassargia, viceversa, con una vittoria si porterebbe ad un solo punto dal Cortoghiana, in una posizione ormai tranquilla in prospettiva salvezza.

La Monteponi torna tra le mura amiche, dopo l’amara sconfitta di Villacidro che l’ha allontanata ancora dal sogno play-off, per affrontare l’Andromeda, avversario assai ostico (dirige Stefano Dore di Olbia, assistenti di linea Daniele Usai di Oristano e Monica Ortu di Cagliari).

Il tecnico rossoblu Fabio Piras deve rinunciare ancora al bomber Samuele Curreli che deve scontare la seconda delle due giornate di squalifica rimediate dopo l’espulsione subita due settimane fa nell’incontro casalingo con l’Orrolese. Se vuole ancora continuare a coltivare l’ormai debole speranza di un reinserimento al vertice della classifica, la Monteponi deve assolutamente vincere.

Sugli altri campi, si giocano le seguenti partite: Sant’Elena (tornato al quarto posto dopo il completamento della partita, vinta, sul campo della Sigma De Amicis 1979)-Idolo; Arborea-Villacidrese, Selargius-Gonnosfanadiga, Tonara-Seulo 2010 e, infine, Tortolì-Buddusò.

Nel girone B del campionato di Prima Categoria, la capolista Tharros torna in campo a Sadali dopo la rissa verificatasi domenica scorsa nelle battute finali della partita casalinga con il Calcio Capoterra che hanno portato prima alla sospensione dell’incontro, poi alla pesantissima sentenza del giudice sportivo che ha inflitto ad entrambe le società, la sanzione sportiva della perdita della gara con il risultato di 0 a 3 e l’ammenda di € 150,00; ed ha squalificato l’allenatore Maurizio Nulchis (Tharros) sino al 15 giugno 2020 e per 3 gare effettive i calciatori Federico Sperandio, Francesco Pinna, Ilario Corda (Tharros) e Roberto Lucchesu, Luigi Maggio, Mauro Palmas (Calcio Capoterra).

La sconfitta a tavolino subita da Tharros e Calcio Capoterra, ha consentito all’Atletico Narcao di tornare in piena corsa per la promozione diretta in Promozione regionale. La squadra di Fabio Tinti, oggi impegnata sul campo della Nuova San Marco, è ora seconda in classifica, a quattro lunghezze dalla capolista Tharros e con cinque di vantaggio sulla Fermassenti e sei sul Calcio Capoterra.

La Fremassenti ospita l’Atletico Villaperuccio in un derby tutto da vivere. All’andata si impose la squadra di Roberto Concas, per 1 a 0.

L’Antiochense, ora penultima in classifica e una delle squadre più in forma, con due vittorie casalinghe (su Tharros e Sadali) nelle ultime tre partite, cerca una conferma sul campo della Virtus Villamar e guarda con grande interesse a quello che accadrà a San Sperate, dove gioca il Gergei, alla vigilia terz’ultimo on sei lunghezze di vantaggio sulla squadra di Massimo Comparetti.

Completano il programma della sesta giornata di ritorno, le partite Santa Giusta Calcio-Calcio Capoterra, Gioventù Sportiva Samassi-Libertas Barumini e Freccia Parte Montis-Francesco Bellu Capoterra.

 

 

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Ha preso il via anche a Sassari il mese della prevenzione e diagnosi della sindrome dell’occhio secco, promosso dal Centro Italiano Occhio Secco (CIOS), in collaborazione con la Clinica Oculistica dell’Università dell’Insubria di Varese, sotto il patrocinio del Ministero della Salute, della Regione Lombardia, del Comune di Milano e della Società Italiana di Oftalmologia (SOI). A Sassari sarà la Clinica oculistica dell’Aou di Sassari, diretta dal professore Francesco Boscia, a svolgere screening gratuiti alla popolazione.

Si tratta di una patologia che l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha definito “tra i più sottovalutati disturbi della società moderna” e in Italia colpisce il 90% delle donne in menopausa e il 25% della popolazione over 50.

Tra le molte cause vi è il drastico cambiamento delle condizioni climatiche del globo. Le ondate di calore, la siccità ormai quasi perenne, la desertificazione di aree sempre più prossime alla città hanno causato un aumento dell’incidenza della secchezza degli occhi e un peggioramento dei suoi sintomi, come hanno certificato molteplici studi scientifici.

«La malattia dell’occhio secco, dry eye disease o DED, è una delle più frequenti patologie oculari a livello mondiale – afferma il dottor Stefano Dore, della Clinica oculistica di viale San Pietro – e anche in Sardegna è considerata un problema di salute pubblica in aumento che richiede l’attenzione dell’oftalmologo. Soprattutto nelle forme moderate o gravi, la DED ha un forte impatto sulla qualità di vita del paziente, con ripercussioni notevoli sul benessere psico-fisico e sulle attività lavorative.»

«Non sorprende quindi – prosegue lo specialista – che negli ultimi anni la DED sia stata oggetto di grande attenzione da parte dei ricercatori.»

I pazienti con DED generalmente riportano fotofobia, secchezza oculare, bruciore, prurito, sensazione di corpo estraneo o “sabbia negli occhi”, dolore puntorio, talvolta anche iperlacrimazione nelle fasi iniziali. I segni sono spesso aspecifici. Frequentemente si manifestano iperemia, disturbi della visione, intolleranza alle lenti a contatto e, occasionalmente, secrezione mucosa. Si possono notare ispessimenti ed altre anomalie palpebrali, o blefarite.

«Sono molti i fattori di rischio, generali o locali – riprende Stefano Dore – che possono compromettere l’omeostasi del sistema superficie oculare, innescando la cascata di eventi patogenetici tipica della DED.»

Oltre a età, sesso, etnia, e malattie autoimmuni, sono stati costantemente associati al rischio di DED la carenza di androgeni, l’utilizzo di videoterminali, il trapianto di cellule staminali ematopoietiche e condizioni ambientali sfavorevoli.
Secondo lo specialista, infine, «meritano particolare attenzione i fattori di rischio iatrogeni: l’uso di lenti a contatto, la chirurgia del segmento anteriore, la terapia farmacologica sia locale che sistemica. L’iter diagnostico si basa sulla raccolta dei dati anamnestici, sull’esame obiettivo e sull’esecuzione di test diagnostici. La terapia è basata fondamentalmente sull’uso di colliri come  sostituti del film lacrimale».

L’iniziativa prevede, fino al 14 giugno, visite oculistiche gratuite presso diversi Centri di eccellenza universitari e ospedalieri su tutto il territorio nazionale. A Sassari, gli interessati potranno recarsi, a partire lunedì 20 maggio, presso le Cliniche San Pietro dell’Azienda Ospedaliero Universitaria di Sassari, in Viale San Pietro, 43. Per usufruire dello screening è necessario prenotare la visita attraverso il sito www.centroitalianoocchiosecco.it .

L’equipe di specialisti guidata dal professor Francesco Boscia sarà a disposizione per diagnosticare la presenza della patologia e suggerire le opportune terapie.