19 April, 2024
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Il vasto patrimonio minerario dell’Isola che ancora testimonia dell’importante passato, merita d’essere ricordato per la sua valenza storico – antropologica, tecnico – strutturale e ambientale.

L’occasione ci è offerta dalla Decima Giornata Nazionale delle Miniere alla quale hanno aderito associazioni e amministrazioni comunali. Il presidente del Parco Geominerario, Tarcisio Agus, ha diffuso una nota stampa, nella quale sintetizza il programma delle iniziative previste nei diversi Comuni ed invita i cittadini alla partecipazione.

Sono previste escursioni e visite nei seguenti comuni:

Arbus.

 l’Associazione Geosardinia ha previsto, il 27 maggio, una visita alla miniera di Ingurtosu e alle dune di Piscinas.
Il Cres di Ingurtosu e l’Associazione Zampa Verde, il 26 e 27 maggio, aspettano i visitatori al Centro di Educazione Ambientale di Ingurtosu per le diverse visite ed escursioni.

Fluminimaggiore.

 L’Associazione Culturale su Zurfuru, il 26 e 27 maggio, ha organizzato la visita al Museo della Storia Mineraria nel sito di “Su Zurfuru”.

Guspini.

 Il comune di Guspini, il 26 e 27 maggio, accoglierà i visitatori presso i Cantieri di Levante con l’Associazione Culturale “Sa Mena”, composta da ex minatori, i quali faranno da guida nella vasta area dei cantieri. Per l’occasione l’Unipol allestirà “Una vetrina in Miniera”.

Iglesias.

L’Associazione Onlus Verde Azzurro Pan di Zucchero, per il 26 e 27 maggio ha organizzato un tour a Masua.

 L’Associazione Mineraria Sarda, il 29 e 30 giugno proporrà la Quinta Edizione del simposio “Attività Minerarie del bacino del Mediterraneo: stato dell’arte”.

Sardara.

La Pro Loco e minieredisardegna.it , propongono, domenica 27 maggio, una passeggiata storico archeologica – mineraria nel territorio di Santa Mariàcua.

Villasalto.

 Il comune di Villasalto, attende i visitatori nei giorni il 26 e 27 maggio per una giornata di storia, cultura, natura, sport, cibo, buona musica e tanto divertimento, presso l’ex Direzione della Miniera di  “Su Suergiu”.

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Industria-Miniera Montevecchio

L’assessore regionale dell’Industria, Maria Grazia Piras, inaugurerà mercoledì prossimo, 23 maggio, alle ore 11.00, l’apertura al pubblico della Galleria Anglo Sarda, nella miniera di Montevecchio, uno dei più importanti esempi di archeologia industriale della Sardegna.
Per l’occasione, l’assessore Piras illustrerà le iniziative portate avanti in questi anni dall’Assessorato per rendere nuovamente fruibili i beni ex minerari, restituirli alle comunità e assicurare la gestione agli enti locali e alle diverse istituzioni coinvolte. Saranno inoltre presentati i dati relativi all’affluenza turistica nei principali siti aperti ai visitatori. La riapertura della Galleria Anglo Sarda è stata resa possibile grazie all’impegno dell’assessorato dell’Industria e ad accurati lavori di ristrutturazione e di messa in sicurezza eseguiti da IGEA, società in house della Regione. Adesso il sito rientra nella lista dei beni storici e minerari del Parco Geominerario della Sardegna aperti al pubblico e contribuirà a far crescere l’offerta turistica dell’isola.
Alla cerimonia di inaugurazione parteciperanno, oltre all’assessore Piras, l’amministratore unico di IGEA, Michele Caria, il presidente del Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna, Tarcisio Agus, il sindaco di Guspini, Giuseppe De Fanti, il sindaco di Arbus, Antonio Ecca, e i consiglieri regionali Rossella Pinna, Alessandro Collu e Gianni Lampis. 

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Si è svolta ieri, presso Villa Pertusola, sede del Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna, la cerimonia di insediamento del Consiglio Direttivo dell’Ente.

L’importanza dell’evento è stata sottolineata dalla presenza della dott.ssa Carmela Giarratano, direttore della Direzione Generale per la Protezione della Natura e del Mare e del dott. Antonio Maturani, dirigente della Divisione II – Biodiversità, aree protette, flora e fauna del ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.

Il presidente del Parco Geominerario, prof. Tarcisio Agus, dopo aver pronunciato un breve intervento di saluto, ha presentato gli autorevoli componenti del Consiglio:

– dott. Simone Deplano, rappresentante del ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare;

– dott. Gianluigi Sanetti, rappresentante del ministero dello Sviluppo economico;

– dott. Luigi Giovanni Leoni, rappresentante ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo;

– prof. Giacomo Oggiano, rappresentante del ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca;

– dott. Giovanni Pilia e la dott.ssa Debora Porrà, rappresentanti della Regione Sardegna;

– dott. Luciano Ottelli, rappresentante Regione Sardegna invitato permanente senza diritto di voto;

– dott. Antonio Ecca e il dott. Mario Calia, rappresentanti della Comunità del Parco;

– dott. Paolo Mascia, rappresentante della Comunità del Parco senza diritto di voto.

Il direttore del Parco Geominerario, dott. Ciro Pignatelli, ha successivamente illustrato le molteplici attività svolte ed in itinere e presentato i tecnici ed i funzionari in servizio presso l’Ente.

Hanno preso parte alla cerimonia il dott. Emilio Gariazzo, sindaco di Iglesias e presidente della Comunità del Parco, il dott. Gian Luca Zicca ed il dott. Francesco Fresu, membri del Collegio dei Revisori del Conti dell’Ente.

Con l’insediamento del Consiglio Direttivo il Parco Geominerario ha finalmente i suoi organi istituzionali al completo assumendo così la pienezza del suo ruolo.

Foto reportage a cura dell’Ufficio Stampa Parco Geominerario.

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Si terrà al teatro Electra di Iglesias, dal 26 al 28 aprile, il 4° Congresso internazionale del Centro Studi SEA. Il simposio di studi storici e sociali, organizzato in occasione del ventennale della fondazione del Centro (1998-2018), ha il titolo “Legami socio-economici, culturali e religiosi tra Europa mediterranea e America Latina in età moderna e contemporanea” e vedrà riuniti nella città mineraria una trentina di studiosi e ricercatori provenienti da università e centri di ricerca della Sardegna e del resto d’Italia, oltre che di Spagna, Francia, Colombia, Cile e Uruguay.

Il programma del Congresso si articola in due sessioni e un seminario. La prima sessione, prevista per giovedì 26 aprile, è dedicata a “Chiesa e società nelle aree europee dell’Impero di Spagna e Portogallo e nell’America spagnola e portoghese in età moderna e contemporanea”, con coordinatori Giampaolo Atzei (Centro Studi SEA), Carolina Cabezas Cáceres (Rivista «Ciencias de la Documentación» – Cile) e Manuela Garau (Centro Studi SEA). La seconda sessione si terrà venerdì 27 aprile ed avrà come tema “Nuovi studi e ricerche d’archivio sull’emigrazione dal bacino del Mediterraneo all’America Latina nei secoli XIX e XX”, coordinatori Annamaria Baldussi (Università di Cagliari), Martino Contu (Centro Studi SEA) e Maria Cristina Secci (Università di Cagliari). Completa il programma il seminario di sabato 28 aprile, “Miniere dismesse e riqualificazione ambientale. Un confronto tra Sardegna e Cile”, coordinato da Tarcisio Agus (Parco Geominerario Storico ed Ambientale della Sardegna), Maria Grazia Cugusi (Centro Studi SEA) e Giuseppe Doneddu (Università di Sassari).

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Tarcisio Agus è il nuovo presidente del Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna.

«Dopo vent’anni dalla firma della Carta di Cagliari, che tracciava le linee guida del nascente Parco Geominerario Storico ed Ambientale della Sardegna, avviato grazie all’emendamento del parlamentare Salvatore Cherchi, relatore della legge finanziaria del 23 dicembre 2000, l’Ente ha finalmente i suoi organi istituzionali al completo – scrive in una nota stampa il neo presidente -. L’istituzione del Parco è avvenuta con il decreto del 16 ottobre del 2001, a cura del ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio di concerto con il ministro delle Attività produttive ed il ministro dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca.»
«In questo lungo periodo, dopo la prima nomina del Presidente e del Consiglio direttivo, il Parco Geominerario è stato retto da Commissari, compreso questo mio ultimo mandato sino ad ieri, quando il ministero dell’Ambiente, superando il lungo periodo commissariale, durato oltre dieci anni, con il decreto 147 del 14 aprile 2018, mi ha nominato Presidente – aggiunge Tarcisio Agus – con il relativo Consiglio direttivo che risulta così costituito: 

– dott. Simone Deplano, rappresentante del ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare;

– dott. Gianluigi Sanetti, rappresentante del ministero dello Sviluppo economico;

– dott. Luigi Giovanni Leoni, rappresentante ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo;

– prof. Giacomo Oggiano, rappresentante del ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca;

– dott. Giovanni Pilia e la dott.ssa Debora Porrà, rappresentanti della Regione Sardegna;

– dott. Luciano Ottelli, rappresentante della Regione Sardegna invitato permanente senza diritto di voto;

– dott. Antonio Ecca ed il dott. Mario Calia, rappresentanti della Comunità del Parco;

– dott. Paolo Mascia, rappresentante della Comunità del Parco senza diritto di voto.»

«Con il suddetto decreto il Parco assume pienezza del suo ruolo e nei prossimi giorni il Consiglio direttivo verrà convocato per il suo insediamento – rimarca Tarcisio Agus -. Attualmente il Parco attraversa difficoltà di varia natura a cominciare da una pianta organica insufficiente, sono tuttavia certo che l’insediamento del Consiglio Direttivo porterà presto al superamento delle attuali difficoltà per assumere il ruolo assegnatoli nello scenario regionale, nazionale ed internazionale. Certamente vi è molto lavoro da compiere, ma le autorevoli presenze nel Consiglio direttivo e lo stretto rapporto con l’Amministrazione regionale ed i rispettivi organi che concorrono all’azione del Parco Geominerario, sono certo darà i suoi frutti, in particolare con le programmazioni a lungo respiro, sulle quali d’ora in poi potremo contare.»

«Colgo l’occasione – conclude Tarcisio Agus – per ringraziare il Presidente della Regione Autonoma della Sardegna, prof. Francesco Pigliaru, per la fiducia accordatami, il ministro Gian Luca Galletti e la Direzione Generale per la protezione della natura, per la fiducia ripostami, nonché i ministri Calenda, Fedeli e Franceschini quali titolari dei rispettivi ministeri componenti il Consorzio del Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna.»

 

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Sabato mattina, presso la Grande Miniera di Serbariu, il sindaco di Carbonia, Paola Massidda, il prof. Gian Luigi Pillola, il commissario Tarcisio Agus ed il direttore del Parco Geominerario, Storico ed Ambientale della Sardegna, Ciro Pignatelli, hanno ricevuto i ragazzi dell’’Associazione italiana giovani per l’’Unesco e gli studenti dell’’Istituto Ipsia Meucci di Cagliari.

La visita guidata a Carbonia rientra nel progetto “Unesco Edu”, realizzato dall’’Associazione Giovani per l’’Unesco, in accordo con il MIUR, con l’’obiettivo di sensibilizzare gli studenti sulle attività portate avanti dall’’Unesco. E, proprio in questo contesto, si colloca la Grande Miniera di Serbariu, sito del Parco Geominerario, appartenente alla rete Unesco Global Geoparks.

I giovani visitatori, guidati da Mauro Villani, hanno potuto ammirare il Museo del Carbone, i locali della lampisteria, della galleria sotterranea e della sala argani. Luoghi di cui è intessuta la storia della città di Carbonia.

«“È stata un’’occasione per promuovere nei giovani la conoscenza diretta del nostro territorio e del patrimonio storico artistico ed ambientale, incentivandone nel contempo la cura e la tutela»”, ha detto il sindaco di Carbonia, Paola Massidda.

 

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Può una provincia rallisticamente appassionata come quella del Sud Sardegna rimanere orfana di una gara che percorra le sue strade affascinanti? A colmare il vuoto di prove speciali che dura da due anni, ci pensa la Mediterranean Team, guidata da Mauro Nivola che per venerdì 9 fino a domenica 11 marzo, ha messo in calendario il 1° Rally del Parco Geominerario della Sardegna. La gara è stata ufficialmente presentata questa mattina nell’Ipspar di Arbus, con i sindaci di Arbus e Guspini, Antonello Ecca e Giuseppe Defanti. Presenti anche Tarcisio Agus presidente del Parco Geominerario della Sardegna, la Regione Autonoma della Sardegna rappresentata dalla consigliera Rossella Pinna e Alessandro Paita direttore Aci di Cagliari. L’Associazione sportiva “Mediterranean Team” guidata da Mauro Nivola e la passione di Moreno Fosci, con la collaborazione dell’“Arbus Racing Team” e dell’“Ogliastra Racing” curano i dettagli e l’organizzazione tecnico-logistica. 

Evento unico nel suo genere, un caleidoscopio di emozioni sportive e spettacolari che permetterà di vivere il territorio delle Miniere in modo differente. «E’ stata un’idea nata dall’incontro con Moreno Fosci – ha affermato in apertura dei lavori Mauro Nivola della Mediterranean Team – uniremo tradizione, passione, sport a turismo a questo territorio. Realizzare un rally, cominciare con un primo evento e magari con un appuntamento annuale, questa è la volontà che ci auguriamo che le istituzioni ci aiutino a realizzare. Toccare il Parco Geominerario con le prove speciali, è qualcosa di avvincente che ci entusiasma. Sono questi posti, dove si possono facilmente attirare molti spettatori e accendere i fari a livello internazionale. Noi dobbiamo promuovere ciò che rappresenta nella storia la nostra tradizione e la nostra passione».

La competizione sarà articolata su due giornate, quella del sabato e quella della domenica mentre nella giornata di venerdì 9 marzo saranno consegnati presso l’Hotel Meridiana ad Arbus i Road Book ai piloti e ai quali sarà consentito fare le ricognizioni ufficiali.  260 km il percorso complessivo, di cui 80 circa i cronometrati, e si svilupperà su strade asfaltate. Dieci le prove: si parte sabato con sei ps su due percorsi da ripetersi 3 volte. Previste la Montevecchio-Righi di km 4.62 e la Arbus-Cortes Sa Rocca de su Casteddu di km 10.45. La prima andrà a snodarsi all’interno delle storiche aree minerarie,la seconda si svolgerà nelle campagne circostanti l’abitato di Arbus. Per domenica 11 marzo quattro le prove in programma: la Pitzuamu-CostaVerde di km 7,21 e la Funtanazza-Monte Arcuentu di km. 8.22 da ripetersi due volte. 

«Un mix perfetto: il grande evento sportivo si coniuga alla perfezione con l’esigenza di promuovere un territorio di altissima qualità candidato a entrare nelle più importanti rotte turistiche. Un evento che è carico di significati sportivi e spettacolari, nonché di valenze turistico-economiche potrà essere il Rally delle Miniere», ha detto la consigliera regionale Rossella Pinna.

«L’importante iniziativa sportiva che il Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna ha sostenuto con i comuni di Arbus e Guspini, rientra pienamente nelle azioni di promozione del territorio del Parco – ha affermato il commissario Tarcisio Agus –  Il Rally nell’Arburese-Guspinese ha trascorsi di grande successo e pone all’attenzione del più vasto pubblico il suo patrimonio ambientale, storico e culturale di notevole pregio. Il percorso sportivo si snoda tra i due centri abitati e il territorio minerario, sino al mare della Costa Verde. Non si fa mai abbastanza perché questo territorio, frequentato prevalentemente durante la stagione estiva, sia posto in evidenza anche nel resto dell’anno, perché propone aspetti sconosciuti, carichi di colori e profumi, di scorci paesaggistici di suggestiva bellezza, tra il lungo orizzonte del suo mare e la frastagliata cordigliera dell’Arcuentu.»

«Il territorio di Guspini, e l’area di Montevecchio in particolare, – ha detto il sindaco Giuseppe Defanti – rappresenta un patrimonio di grande valore che abbiamo l’onore di custodire e il dovere di valorizzare. Dopo alcune esperienze meno impegnative realizzate negli anni scorsi, il coinvolgimento in un importante evento come il 1° Rally del Parco Geominerario, che riporta questo affascinante sport sulle nostre strade, ci offre la possibilità di accendere i fari su una porzione di territorio dall’altissimo valore ambientale e culturale che condividiamo con il comune di Arbus. Il patrimonio ex minerario e i boschi che dal colle di Gennas digradano fino alle dune di Piscinas, sono il nostro biglietto da visita per un’offerta turistica più ampia che fa della sostenibilità la propria mission. Abbiamo accolto da subito e favorevolmente l’idea di un rally che portasse con sé il binomio “sport e turismo” che, in questi luoghi, trova terreno fertile per moltissime attività outdoor e che, per Guspini e Montevecchio, rappresenta una concreta possibilità di sviluppo.»

«Abbiamo accolto con piacere la proposta del rally – dice il sindaco Antonio Ecca – perché si tratta di certo di una manifestazione sportiva importante. Un motore per attrarre le persone nel nostro territorio che si presta non solo per l’attività sportiva in senso stretto grazie alle caratteristiche delle nostre strade, ma anche per le bellezze che le circondano. Da un lato vediamo la nostra costa meravigliosa di quasi 50 km con le Dune di Piscinas e Torre dei Corsari, tutto territorio incontaminato. All’interno il patrimonio storico, culturale di archeologia industriale che è dato dai resti di questo nostro passato che hanno caratterizzato questa terra anche da un punto di vista economico e sociale. Oggi queste testimonianze sono ancora vive, alcune sono rinate sotto forma di strutture ricettive. Ecco perché conviene venire a trovarci, perché mentre si raggiunge quello che è il meraviglioso mare della costa verde di Arbus ci s’immerge in un passato di storia delle miniere, il tutto supportato da un’attività agricola e zootecnica importante. Invito quindi tutti a venire a vedere il rally che è in questo momento l’attrattore più importante, ma lo è in questa grande cornice di carattere storico ambientale che è il marchio di Arbus. Un ultimo aspetto di non poca importanza è che tutto questo è all’interno dei siti d’interesse comunitario per la presenza del cervo sardo e per la presenza del Parco Geominerario della Sardegna.» 

La bellezza dei luoghi, il supporto dell’ACI-Automobile Club, la disponibilità dell’assessorato Turismo e Sport della Regione Sardegna, i comuni di Arbus e Guspini permetteranno di trasformare l’evento in una grande festa che coinvolgerà tutti i partecipanti: piloti, navigatori, meccanici e tifosi. Adesso attendiamo che si accendano i motori.

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Con il decreto del ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare del 28 ottobre 2017, è stato riconfermato, per altri tre mesi, il  commissario straordinario del Parco Geominerario Storico ed Ambientale della Sardegna, Tarcisio Agus, ed in relazione allo stesso, richiesta relazione a fine mandato.

Al termine dei tre mesi, Tarcisio Agus ha inviato la relazione di fine mandato al ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare Direzione Generale per la protezione della natura e del mare e, per conoscenza, alla Regione Autonoma della Sardegna ed al presidente della Comunità del Parco, il sindaco di Iglesias Emilio Gariazzo.

Relazione di fine Mandato

Dopo l’incontro tenutosi a Roma, presso gli uffici di codesto ministero, il 28 novembre 2017,  di cui si è redatto puntuale verbale, con la sintesi dei temi più rilevanti: Personale – Trasparenza – Anticorruzione – OIV – Bilanci Consuntivi – Regolamento Amministrazione e Contabilità – Piano di Gestione Siti Minerari – Piano dei siti minerari prioritari, nonostante le difficoltà per la carenza di personale, dopo la nomina del direttore, Dott. Ciro Pignatelli, avvenuta con delibera commissariale n. 34 del 19.10.2017 e la presa in servizio il 25 ottobre 2017, si è proceduto da subito alla  predisposizione del Piano della Performance 2017/2019, scaduto a Gennaio 2017, (per il quale l’OIV ha rilasciato parere positivo) e dell’aggiornamento e implementazioni della sezione Amministrazione trasparente.

Con Determinazione commissariale n. 36 del 27 novembre 2017, si è proceduto alla Ricognizione delle eccedenze del personale, ai sensi dell’Art.33, Comma 1, del D. LGS N.165/2001. Annualità 2017

Da subito ci si è preso in carico i numerosi atti che da tempo attendevano d’essere evasi. In particolare: rendicontazioni per le liquidazioni ai Comuni ed alle associazioni, beneficiarie di contributi a seguito del bando del 2 novembre 2016, avvenuto con determina n. 222 e conclusosi, con la graduatoria degli ammessi datata 6 giugno 2017, determinazione n. 69.

Questa operazione tutt’ora in atto è resa difficile dalla mancanza di atti, oggetto a suo tempo di prelievi da parte degli organi giudiziari, per tutta una serie di denunzie anonime e non,  al quale il Parco negli anni addietro è stato sottoposto. Il ricostruire, con i comuni o con i beneficiari di finanziamento, il percorso deliberativo impegna tutto il personale del Parco,  a discapito di nuove azioni di programmazione. Ciò nonostante, si guarda al pregresso ma anche ad una nuova programmazione,  nell’ottica di una futura stabilizzazione dell’Ente con tutta la sua pianta organica prevista ed i suoi organi statutari: Presidente e Consiglio Direttivo.

E’ in preparazione la redazione del bilancio di previsione 2018.

Sono state avviate una serie di azioni da attuarsi con la  programmazione  2018 e in particolare, con deliberazione N.38 del 29 Dicembre 2017,  si è programmato, in partenariato con altri soggetti in ambito nazionale, comunitari ed internazionale, tre incontri formativi,  rivolti ai giovani imprenditori, amministratori locali, studenti, laureati o laureandi in materie geologiche, economiche, ambientali e turistiche, ai funzionari di amministrazioni e istituzioni pubbliche e private, ad esperti in pianificazione ambientali e del territorio, alle guide turistiche e ambientali, ai Tour Operator e manager del turismo, ecc., in tre aree del Parco, Sulcis-lglesiente, Sarrabus-Gerrei e Arburese-Guspinese

La realizzazione di questo progetto formativo sperimentale, costituisce elemento significativo e di opportunità di nuove forme di occupazione alla luce di esperienze ormai consolidate nel resto dell’Europa.

Con determinazione del direttore n. 134, del 29.12.2017, si da corso ad un importante evento, al quale ne seguiranno degli altri, per riattivare i percorsi in sotterraneo dei siti minerari  prioritari. In questa occasione sarà presentata la riapertura della galleria “Anglo Sarda”, presso la Miniera di Montevecchio – Guspini.

Le iniziative culturali, di promozione e di sensibilizzazione delle comunità ex minerarie, rientrano nel programma che il Parco ha iniziato a promuovere per l’anno Europeo del Patrimonio Culturale.

Come già accennato nella precedente relazione il Parco intende operare anche nel campo della ricerca e per il 2018 sosterremo due importanti interventi di ricerca archeologica entro il perimetro del Parco ed in particolare nel comune di Arbus, ove i due importanti eventi si sono manifestati:

Scavo del sito Mesolitico di “Domu de S’Orku” a ridosso delle miniere di Ingurtosu e Montevecchio, in comune di Arbus. L’intervento è previsto con l’Università di Cagliari – Dipartimento di Scienze Chimiche e Geologiche.

Studio dei materiali e della possibile presenza ancora in situ di materiali del carico Nuragico,  lingotti di stagno e piombo, rinvenuti, sempre in territorio di Arbus, in regione Rio “Domu de S’Orku”, con la collaborazione, per lo studio degli isotopi dei materiali, dell’Università della Ruhr – Universitat Bochum.

Nell’ottica della promozione delle aree minerarie, su richiesta dei Comuni di Arbus e Guspini, il Parco sostiene la promozione delle aree minerarie di Montevecchio e Ingurtosu, con il primo Rally “Parco Geominerario”, marzo 2018. Una iniziativa sportiva di carattere Nazionale che porrà all’attenzione del vasto pubblico per quattro giorni, l’area mineraria del Guspinese Arburese, promuovendone i luoghi, la cultura e la storia.

Da diversi anni a cominciare dal 2011 o forse anche prima il Parco impegnò parte dei suoi avanzi per intervenire su diverse aree, con l’ottica di migliorarne la fruibilità, ampliare il recupero e promuoverne le visite. Forse l’alternarsi dei Commissari con le diverse visioni, hanno frenato l’azione, accrescendo i residui.

In questo fine 2017 abbiamo ripreso buona parte della suddetta programmazione e costituito le condizioni perché quegli  gli impegni ed altri siano concretamente assunti, nell’ottica di promuovere una nuova azione di fiducia e di collaborazione con i Comuni, perché il Parco possa diventare strumento, non solo di conoscenza, ma anche di sviluppo economico dei suoi territori.

Gli interventi previsti:

Buggerru – per manutenzione ed interventi presso il Museo della Miniera;

Carbonia – per progetto di cartellonistica entro e fuori dal complesso di Serbariu;

Fluminimaggiore – per sistemazione e pavimentazione area esterna miniera “Su Zurfuru”;

Iglesias  – per intervento di completamento della seconda sala espositiva minerali presso l’Istituto Minerario;

Lula – per sistemazione viabilità di accesso alla miniera di “Sos Enattos”;

Masullas – per opere di completamento Geo Museo Monte Arci;

Montevecchio – Guspini – per intervento per la predisposizione del Piano Particolareggiato del Borgo minerario autentico di Montevecchio;

Montevecchio – per intervento recupero Direzione della Miniera di Montevecchio;

Montevecchio – Arbus – per intervento di messa a norma degli immobili della foresteria e dell’Ufficio Geologico;

Nuxis – per lo studio del sito minerario “Sa Marchesa”

Pau – per manutenzione straordinaria del museo dell’ossidiana;

Sant’Antioco – per segnaletica nelle aree costiere.

Villamassargia – per intervento di ripristino distribuzione idrica ed elettrica presso il villaggio minerario di “Orbai”;

Villasalto – per interventi da realizzarsi nel sito minerario di “Su Suergiu”;

Questa nuova azione punta anche a riprendere una seria promozione e visibilità del parco. Attraverso la gestione dei siti turistici minerari, sulla base dell’approvazione del Piano di Gestione dei siti prioritari.

Dopo gli otto incontri territoriali con gli 87 comuni del Parco, si è condiviso di predisporre nuovo materiale promozionale che valorizzi le otto aree del Parco, con i suoi siti minerari, ma anche i geositi, gli ambiti paesaggistici, l’archeologia e le produzioni artigianali e agroalimentari, nonché tutto il sistema della ricezione.

Si è concordato di dar seguito ad una Carta del Parco della Sardegna, ad otto Carte Territoriali di Area, per meglio descriverne ed indicarne la fruibilità e un libretto per Area ove siano raccolti tutti i contenuti dell’Area in oggetto: i Comuni, i siti, le percorrenze, le attività produttive artigianali e agroalimentari. I numeri di telefono e le mail utili per accompagnare la fruizione del territorio in sicurezza.

Con il suddetto materiale il Parco, nella programmazione 2018, sta valutando ove promuovere la rete del Parco ed in particolare si stanno avviando le consultazioni, con le aree dei parchi più importanti d’Europa, per  un allestimento del Parco Geominerario Storico ed Ambientale della Sardegna, onde favorire un possibile flusso verso la Sardegna dei milioni di visitatori dei Parchi Europei.

In quest’ottica si sta già lavorando per ospitare nel prossimo autunno,  gli 80 delegati delle aree industriali d’Europa facenti parte dell’ERIH (European Route of Industrial Heritage).

L’adesione al Patrimonio Europeo Industriale ci consente di ampliare la promozione delle nostre aree minerarie dismesse. Nel precedente incontro dell’autunno scorso a Copenaghen il Parco Geominerario si è posto all’attenzione di tutti i rappresentati delle aree industriali europee che hanno manifestato il desiderio di realizzare in Sardegna il prossimo appuntamento annuale, per fare il punto sulla promozione delle rispettive aree e con  delle escursioni per conoscere le realtà del paese ospitante.

L’ERIH Italia ha sostenuto con convinzione tale ipotesi e nei prossimi giorni di Febbraio inizieremo le valutazioni opportune per poter soddisfare i requisiti richiesti dall’ERIH per ospitare l’importante evento.

Il 12 gennaio scorso, il Parco Geominerario ha  presentato a Roma, al ministro della Pubblica Istruzione, Valeria Fedeli, l’importante lavoro portato avanti dai giovani Unesco della Sardegna, con l’iniziativa Unesco Edu. La ministra ha apprezzato il lavoro svolto che ha  unito, sotto lo stesso obbiettivo, i quattro siti Unesco presenti nell’isola:

1) – La Fondazione Barumini, importante realtà aziendale sarda, fondata sul turismo culturale che gestisce i beni culturali di Barumini ed in particolare il complesso nuragico “Su Nuraxi”, inserito nel 1997 nelle liste del Patrimonio Mondiale dell’Umanità Unesco.

2) – I Tenores di Bitti “Remunnu ‘e Locu”, un gruppo rappresentativo di canto corale sardo di grande importanza nella tradizione isolana, quale espressione artistica di matrice originale e autoctona, nonché espressione sociale del mondo agro – pastorale, fortemente caratterizzante l’isola.

3) – Intergremio Città di Sassari. L’intergremio città di Sassari è un sodalizio che sin dal 1979 raggruppa i Gremi cittadini ai fini di coordinare le attività e promuovere iniziative di interesse strategico per la comunità grembiale. I Gremi rappresentano le antiche corporazioni di arti e mestieri, che in Sardegna assunsero profili particolari in quanto assommarono alle dimensioni corporativa, quella religiosa. Ogni Gremio è devoto ad un Santo o Santa. L’espressione più nota di tale tradizione è la Discesa dei Candelieri (in sassarese “Faradda”), processione votiva che da secoli si svolge il 14 agosto e che vede i Gremi accompagnare un pesante cero ligneo, sollevato a braccia e fatto danzare da otto “portatori”, lungo un percorso definito che culmina con l’ingresso nella chiesa di Santa Maria. Dal 2013, la festa è stata  riconosciuta Patrimonio Immateriale dell’Umanità Unesco.

4) – Il Parco Geominerario Storico ed Ambientale della Sardegna che si estende su tutto il territorio isolano ed è il custode di una ricchissima storia geologica risalente a più di 500 milioni di anni fa, che mostra i segni di una straordinaria varietà di eventi occorsi tra il Paleozoico e il Quaternario. Il territorio del Parco è caratterizzato dall’alternarsi di rocce sedimentarie, metamorfiche e magmatiche e da un’ affascinate varietà di depositi minerari che vengono sfruttati dall’uomo da migliaia di anni, come dimostrato dall’abbondante presenza di siti archeologici.

I quattro ambiti Unesco Sardegna hanno offerto ed offriranno anche per il futuro interessanti contributi al programma: Patrimoni e Paesaggi tra ieri, oggi e domani. I temi Unesco ci sono tutti, legati al patrimonio materiale ed immateriale, alla storia, all’ambiente naturale, ai saperi, alle tradizioni, alle arti, e ai mestieri, con la prospettiva di poter creare ambienti di vita e di apprendimento significativi per i ragazzi, col fine di ampliare la loro conoscenza in merito alle attività  condotte dall’Unesco e stimolarne una maggior sensibilizzazione.

In questa fase finale dell’incarico è stato redatto il progetto per l’utilizzo di 15 unità lavorative provenienti dai cantieri Ati – Ifras proponendo alla Regione Sardegna di aprire quattro piccoli cantieri dislocate nelle aree del Parco ed in particolare a Lula; Orani; Montevecchio – Guspini e sede del Parco Geominerario ad Iglesias: i costi relativi al progetto sono a totale carico della Regione Sardegna e, non ci sono risorse economiche su questo progetto a valere sui fondi disponibili  del Bilancio dell’Ente.

Gli interventi proposti si pongono in continuità con altri interventi già posti in essere dal Consorzio del Parco e prevedono:

I1) l’esecuzione di piccoli interventi di manutenzione ordinaria, con annessi interventi di sistemazione delle aree verdi pertinenziali (Villa Pertusola) – Comune di Iglesias.

I2) la valorizzazione del Borgo Minerario di Montevecchio (sistemazione e cura degli spazi verdi e delle aree attrezzate a gioco e a sosta, manutenzione staccionate e cartellonistica)

I3) la manutenzione e/o il ripristino della sentieristica esistente e la pulizia dei Siti minerari di Guzzurra e Arghentaria ai fini dell’accessibilità (sfalcio d’erba, pulizia di arbusti, manutenzione cunette, riassetto del fondo, etc);

I4) la manutenzione e/o il ripristino della sentieristica esistente e la pulizia dei Siti minerari di San Francesco, Sa Menta, Istellai e Lasasai Bonu Core ai fini dell’accessibilità (sfalcio d’erba, pulizia di arbusti, manutenzione cunette, riassetto del fondo, etc).

Gli interventi, articolati in un unica fase, verranno attivati in contemporanea per tutti siti, impiegando tutto  il personale sino al 31.12.2018 (11 mesi).

Il personale impiegato:

Struttura di coordinamento tecnico/amministrativo:

n. 1 tecnico laureato – laurea specialistica in ingegneria;

n. 1 impiegati tecnici – diploma;

n. 1 impiegati amministrativi – diploma.

Totale lavoratori n. 3.

Alla struttura di coordinamento verrà affidato il compito di verificare il buon andamento dei lavori dal punto di vista tecnico/amministrativo di tutti gli interventi. In particolare:

– il tecnico laureato assumerà il ruolo di direttore dei lavori ai sensi del D. Leg.vo 50/2016 e s.m.i. e di responsabile dei lavori ai sensi del D.Lgs 81/2008 e s.m.i.;

– l’impiegato tecnico, farà parte dell’ufficio della direzione lavori con compiti di assistenza, contabilità e misura, ufficio acquisti, coordinamento, etc;

– l’impiegato amministrativo, farà parte dell’ufficio della direzione lavori con compiti di assistenza, contabilità e misura, ufficio acquisti, rendicontazione, gestione del personale, elaborazione buste paga, etc;

La struttura di coordinamento avrà sede operativa a Iglesias, presso gli uffici del Consorzio.

Squadre operative

si prevede la costituzione di complessive 4 squadre composte da 3 lavoratori con esperienza specifica in interventi di tipo ambientale con le seguenti qualifiche:

n. 1 lavoratore specializzato con mansioni di caposquadra/capocantiere;

n. 1 lavoratore qualificato con mansioni di operatori del verde;

n. 1 lavoratore qualificato con mansioni generiche.

Totale lavoratori n. 12

Le quadre operative saranno distaccate in misura di una per area di intervento, con sede operativa nell’area dei lavori e sede d’appoggio (per servizi igienici, spogliatoi e locali mensa, ricovero attrezzi e/o mezzi) presso locali comunali, messi a disposizione in maniera gratuita dalle amministrazioni comunali di competenza.

La quadra operativa impiegata a Iglesias avrà sede di appoggio presso i locali del Consorzio del Parco Geominerario.

Tutto il progetto, costo personale, attrezzature, noli e materiali, sono interamente a carico della regione Sardegna.

Nel giorno di lunedì 22 il dott. Roberto Rizzo, referente per il Parco Geominerario della rete Global Geoparks ha ricevuto in forma ufficiosa, in inglese, il risultato dell’ispezione Unesco tenutasi dal 15 al 18 Luglio scorso: in riscontro alla sua richiesta, le allego il rapporto della seconda sessione del Global Geoparks Council (Zhijindong Cave UNESCO Global Geopark, People’s Republic of China, 16/17 September 2017), diffuso dall’UNESCO.

Parti relative al Parco Geominerario della Sardegna (pag. 41).

Molto cordialmente,

Arnaldo Minuti

***

189. Parco Geominerario della Sardegna (Italia)

190. Nessun conflitto di interessi è stato dichiarato dai membri dell’UGGpC [N.d.T – UNESCO Global Geoparks Council of the International Geosciences and Geoparks UNESCO Programme (IGGP)]

191. A seguito del report di rivalidazione della Sardegna (Italia), l’UGGpC ha deciso di assegnare un cartellino GIALLO per le seguenti motivazioni:

a) C’è ancora confusione tra le otto “aree principali”, nonostante il Geoparco sia stato sottoposto quattro anni fa ad un’estensione significativa per l’inclusione dell’intera isola. Sono stati compiuti progressi insufficienti per includere l’intera area come Geoparco Globale UNESCO con il confine aggiornato non visibile nemmeno su mappe e pubblicazioni.

192. Sono state fatte le seguenti raccomandazioni:

1) Assicurarsi che tutte le pubblicazioni, le mappe, i pannelli e il sito web siano aggiornati per rispecchiare il confine del Geoparco (l’isola completa) e garantire che tutto il personale e i partner siano pienamente informati del confine in modo che possano esserne ambasciatori e contribuire alla comunicazione in modo appropriato.

2) Continuare a lavorare con le comunità per migliorare la visibilità attraverso la segnaletica e la divulgazione (attraverso varie forme, non solamente i pannelli).

3) Estendere strutture e infrastrutture dalle aree principali all’intera isola.

4) E’ necessario sviluppare ulteriormente le attività geoturistiche al di là delle aree principali.

5) Continuare con l’implementazione e l’adozione degli aspetti e meccanismi della partecipazione comunitaria anche nell’area di estensione. E’ stato notato che occorrerà un periodo significativo per l’incorporazione di tutta l’isola.

6) Il Geoparco deve essere molto più attivo nel networking a livello internazionale.

7) Rafforzare il coinvolgimento nelle attività della Rete Globale dei Geoparchi e della Rete Europea dei Geoparchi che promuove il valore internazionale del territorio attraverso le  i Geoparchi Globali sotto l’egida UNESCO dei Geoparchi Globali.

Si raccomanda una migliore partecipazione alle comunicazioni di gruppo.

La partecipazione attiva a conferenze (presentazioni orali), fiere internazionali e alle partnership internazionali con gli altri Geoparchi sono anch’esse obbligatorie come membri dell’EGN, del GGN e dell’International Geoscience and Geoparks Program (IGGP). Il Geoparco [N.d.T – il Parco Geominerario] è fortemente esortato ad essere un membro attivo e contribuire alle attività di rete internazionali.

Nelle more dell’ufficialità, si è ritenuto, comunque di portarla all’attenzione del pubblico e nel contempo si sta già operando per far fronte non solo alle raccomandazioni, ma al superamento del punto a),  nocciolo duro del problema.

Il Commissario Straordinario

Prof. Tarcisio Agus

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Il “cartellino giallo” comminato al Parco Geominerario dalla Rete Globale dei Geoparchi, Programma UNESCO IGGPI è al centro di forti polemiche, in particolare da parte della Segreteria della Consulta delle Associazioni del Parco Geominerario. Oggi, nonostante sia domenica, il Commissario Straordinario del Parco Geominerario Tarcisio Agus, ha diffuso un comunicato stampa sul lavoro svolto per affrontare e risolvere i problemi.

«Sull’onda delle polemiche per il “cartellino giallo” comminato al Parco Geominerario dalla Rete Globale dei Geoparchi, Programma UNESCO IGGP, il cui parere positivo è necessario per potersi fregiare del simbolo Unesco, parere ancora non ufficialmente trasmesso ma assunto in via informale, il Parco ha ritenuto di dover comunque comunicare tale esito ed è già impegnato nelle azioni necessarie affinché sia concesso ancora una volta il “cartellino verde” – si legge nel comunicato stampa del commissario Tarcisio Agus –Nel frattempo, il Parco ha ritenuto di dover ripartire dai Comuni, forza propulsiva dell’Ente nonché costitutiva. Pertanto in questi mesi, per ben due volte, sono stati incontrati Sindaci ed amministrazioni comunali con colloqui stabiliti direttamente presso le otto aree che costituiscono la rete. 

D’intesa con il Presidente della Comunità del Parco, il Commissario Straordinario ha potuto sondare gli umori dei Sindaci, la maggioranza dei quali ha risposto all’appello, sebbene altri tuttavia permangano nella diffidenza. Questi incontri, propedeutici anche all’insediamento del Consiglio Direttivo ove siederanno quattro Sindaci in rappresentanza delle otto aree del Parco, hanno consentito di rafforzare il rapporto con l’Ente, condividendo, in primo luogo, la predisposizione di nuovo materiale atto a valorizzare le otto aree, con i suoi siti minerari, i geositi, gli ambiti paesaggistici, l’archeologia e le produzioni artigianali e agroalimentari, nonché tutto il sistema della ricezione. Un lavoro impegnativo ma necessario, per rappresentare il Parco nella sua complessità e potenzialità, non solo in Sardegna, ma in Italia ed in Europa.»

«Dagli incontri è anche emersa l’esigenza da parte di alcuni Sindaci, da tempo manifestata con atti formali indirizzati al Parco, di un sostegno economico perché possano migliorare la propria proposta culturale, provvedendo alle strutture museali che abbisognano di interventi di consolidamento e di recupero allo scopo di renderle nuovamente o maggiormente fruibili. Altri ancora hanno chiesto il rifacimento o una nuova segnaletica – si legge ancora nel comunicato stampa -. Ritenuto di dover porre mano anche agli avanzi di amministrazione accumulatisi negli anni e sfruttando la chiusura del bilancio in essere del 2017, si  è programmato un primo intervento di investimenti pari a 1.633.000 €, che nella prima fase interesserà i seguenti Comuni: 

Buggerru – manutenzione ed interventi presso il Museo della Miniera; 

Carbonia – progetto di cartellonistica entro e fuori dal complesso di Serbariu; 

Fluminimaggiore – sistemazione e pavimentazione area esterna miniera “Su Zurfuru”; 

Iglesias – intervento di completamento della seconda sala espositiva minerali presso l’Istituto Minerario; 

Lula – sistemazione viabilità di accesso alla miniera di “Sos Enattos”; 

Masullas – opere di completamento Geo Museo Monte Arci; 

Montevecchio – Guspini –  predisposizione del Piano Particolareggiato del Borgo minerario  di Montevecchio e  intervento recupero Direzione della Miniera di Montevecchio; 

Montevecchio – Arbus – intervento di messa a norma degli immobili della foresteria e dell’Ufficio Geologico; 

Nuxis – studio del sito minerario “Sa Marchesa”;

Pau – manutenzione straordinaria del museo dell’ossidiana; 

Sant’Antioco – segnaletica nelle aree costiere; 

Villamassargia – intervento di ripristino distribuzione idrica ed elettrica presso il villaggio minerario di “Orbai”; 

Villasalto – interventi da realizzarsi nel sito minerario di “Su Suergiu”.»

«La realizzazione dei suddetti interventi tendono quindi a migliorare ed ampliare l’offerta turistica, nonché predisporre strumenti di conservazione e di futura promozione all’interno delle aree ricadenti nel Parco Geominerario, costituendo elemento significativo di opportunità culturale ed economica per le diverse aree, tendenti alla valorizzazione e conoscenza dell’intera rete del Parco. 

In quest’ottica e sulla base della capacità assunzionali del Parco, L’Ente avrebbe voluto farsi carico, d’intesa con i Comuni, della gestione tutti i progetti presentati, ma la norma del limite assunzionale non lo ha permesso. Pertanto, d’intesa con la Regione Sardegna, è stato presentato un progetto di utilizzo per 15 lavoratori ex Ati-Ifras, che verranno distribuiti su quattro aree del Parco ed in particolare a Lula; Orani; Montevecchio – Guspini e sede del Parco Geominerario ad Iglesias. I progetti proposti si pongono in continuità con altri interventi già posti in essere dal Consorzio del Parco e prevedono: 

– l’esecuzione di piccoli interventi di manutenzione ordinaria, con annessi interventi di sistemazione delle aree verdi pertinenziali (Villa Pertusola) – Comune di Iglesias; 

– la valorizzazione del Borgo Minerario di Montevecchio (Guspini); (sistemazione e cura degli spazi verdi e delle aree attrezzate a gioco e a sosta, manutenzione staccionate e cartellonistica);

– la manutenzione e/o il ripristino della sentieristica esistente e la pulizia dei Siti minerari di Guzzurra e Arghentaria (Lula); ai fini dell’accessibilità (sfalcio d’erba, pulizia di arbusti, manutenzione cunette, riassetto del fondo, etc); 

– la manutenzione e/o il ripristino della sentieristica esistente e la pulizia dei Siti minerari di San Francesco, Sa Menta, Istellai e Lasasai Bonu Core (Orani); ai fini dell’accessibilità (sfalcio d’erba, pulizia di arbusti, manutenzione cunette, riassetto del fondo, etc).

Gli interventi, articolati in un unica fase, verranno attivati in contemporanea per tutti i siti, impiegando tutto il personale per 12 mesi. 

L’Ente rimane disponibile con tutti i Comuni – conclude Tarcisio Agus -, in particolare con quelli ancora fuori dai progetti di utilizzo, per trovare un’intesa con la Regione Sardegna che consenta il superamento dei limiti assunzionali, richiamando tutti i lavoratori ad operare presso le aree di riferimento e dare finalmente un concreto apporto all’infrastrutturazione delle aree del Parco Geominerario.»

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Domani, venerdì 26 gennaio, alle ore 10.30, presso la sala riunioni del Centro direzionale di Via Isonzo, si terrà la conferenza stampa di presentazione degli ultimi interventi deliberati dal Parco Geominerario a favore di diverse aree minerarie. Parteciperanno: Tarcisio Agus, commissario straordinario ed Emilio Gariazzo, presidente della Comunità del Parco.