29 March, 2024
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“Capitani coraggiosi”, la stagione di teatro dedicata ai ragazzi organizzata e curata da Cada Die Teatro, con la direzione artistica di Tatiana Floris e Silvestro Ziccardi, oggi ammaina di nuovo le sue vele al Teatro Comunale Si ‘e Boi di Selargius e negli spazi di Piazza Si ‘e Boi, che quest’anno ospitano la rassegna della storica compagnia cagliaritana grazie alla collaborazione con il Comune selargino. Si inizia, come di consueto, alle 16.00 con Il gioco del teatro, laboratorio a cura di Silvestro Ziccardi, e con “…Specchio…specchio!” – tratti e ritratti su carta, laboratorio di attività grafiche a cura di Cemea Sardegna: un atelier artistico dove produrre  visi immaginari e fantastici o riprodurre il proprio. I bambini e le bambine avranno la possibilità di sperimentare diverse tecniche e materiali, carta, stoffa, legno. Alle 17.00 la MERENDA e alle 17.30 sul palcoscenico del Teatro Si ‘e Boi sbarcherà Biancaneve, la vera storia, una produzione Teatro Crest (Taranto), testo, regia, scene e luci di Michelangelo Campanale, con Catia Caramia, Maria Pascale, Luigi Tagliente (costumi: Maria Pascale; assistente alla regia: Serena Tondo; assistente di produzione: Sandra Novellino; tecnici di scena: Walter Mirabile e Roberto Cupertino). Lo spettacolo ha vinto il prestigioso Premio Eolo Award 2018 come migliore spettacolo di teatro ragazzi dell’anno e il premio Padova 2017 – Amici di Emanuele Luzzati al Festival Nazionale del Teatro per i Ragazzi.
Una matinée per le scuole è in programma lunedì 27, alle 10.00, sempre al Teatro Si ‘e Boi.

Le fiabe sono eterne e di tutti, ma nascono in luoghi precisi. Biancaneve, una delle fiabe più conosciute al mondo, nasce in Germania dalla penna dei fratelli Grimm: le montagne innevate e le miniere profonde di quella terra portano lontani dall’immaginario americano di Walt Disney. Nello spettacolo del Teatro Crest la storia riprende la luce che le è propria: l’ultimo dei sette nani diventa testimone dell’arrivo di una bambina coraggiosa, che preferisce la protezione del bosco sconosciuto allo sguardo, conosciuto ma cupo, di sua madre; una madre che diventa matrigna, perché bruciata dall’invidia per la bellezza della figlia. Nel bosco Biancaneve aspetta, come le pietre preziose che, pazienti, restano nel fondo delle miniere fino a quando un giorno saranno portate alla luce e potranno risplendere di luce propria ai raggi del sole.

Tutti i bambini conoscono già questa fiaba, lo spettacolo li vuole portare per mano “dietro le quinte” della storia, là dove prendono forma e vita i personaggi, i loro sentimenti e le loro azioni, talvolta buoni e talvolta cattivi, quasi mai sempre buoni o sempre cattivi. Proprio come uno spettacolo, un po’ comico, un po’ emozionante; o come la vita, un po’ dolce, un po’ irritante, un po’ divertente, un po’ inquietante.