20 April, 2024
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La giornalista Mariella Cossu, membro del Collegio nazionale dei garanti dell’Ucsi, è tornata alla casa del Padre. E’ deceduta ieri mercoledì 2 dicembre ad Iglesias dove si trovava ricoverata da tempo presso la Rsa “Rosa del Marganai” per la grave malattia che l’affliggeva. Mariella Cossu era nata a Sant’Antioco, da una famiglia composta dai genitori e cinque fratelli di cui Mariella era la primogenita; e nella sua Sant’Antioco, dove vivono ancora una sorella e due fratelli, sarebbe voluta ritornare per trascorrere serenamente la vecchiaia. Mariella Cossu aveva 78 anni e dagli anni ’80 era iscritta all’associazione giornalisti cattolici che sentiva un pò la sua seconda famiglia. Dal 2009 al 2016 è stata Tesoriera Nazionale dell’Ucsi affiancando il presidente Andrea Melodia. Ma è stata anche segreteria di Ucsi Sardegna con la presidenza di Mario Girau. Laureata in lettere, sposata, era vedova da diversi anni e da quando aveva iniziato a lavorare aveva lasciato Sant’Antioco e risiedeva a Cagliari. Mariella Cossu ha lavorato per 37 anni presso l’ERSAT, l’Ente Regionale di Sviluppo Agricolo in Sardegna, prima nella segreteria del Consiglio di Amministrazione e poi all’ufficio stampa che ha diretto per 15 anni. Era una giornalista specializzata nel comparto agricolo, agroalimentare ed ambiente. Per tanti anni ha collaborato con diverse riviste del settore, soprattutto per «L’Informatore Agrario», «Vita in Campagna» e «Origini – Edizioni L’Informatore Agrario». Mariella Cossu è stata anche presidente di Arga Sardegna nonché vice presidente dell’Unaga, l’Unione Nazionale Associazione Giornalisti di Agricoltura). Per 12 anni, poi, è stata componente del Consiglio direttivo dell’Assostampa Sarda di cui è stata anche Tesoriera. Nel giugno 2009, venne insignita, insieme ad  altri due giornalisti, del premio giornalistico “Sentinelle del creato”, la cui premiazione si svolse nella sala Maggiore del comune di Pistoia. I funerali si sono svolti il 2 dicembre nella Basilica di Sant’Antioco Martire, da dove la salma è stata  accompagnata in cimitero secondo le prescrizioni anti-Covid. Tito Siddi

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Sant’Antioco ha un nuovo ultracentenario, Giulio Fulgheri, arrivato al traguardo dei 101 anni. La festa di compleanno si è svolta domenica scorsa, con la partecipazione limitata ai parenti più stretti per le limitazioni imposte dall’emergenza Coronavirus. Giulio Fulgheri è nato il 15 ottobre del 1919 a Gonnesa e lo scorso anno, per il suo secolo di vita, ci fu festa grande e l’Amministrazione comunale lo omaggiò con una targa.
Si è sposato a Sant’Antioco e dal matrimonio sono nati tre figli che gli hanno dato sette nipoti e due pronipoti. Ha lavorato in miniera per una trentina d’anni poi, dopo essersi licenziato, ha trovato occupazione come carpentiere edile in città, non mancando però di accudire la campagna dove si recava dopo il turno di lavoro. Campagna dove non ha mancato di recarsi ogni giorno, guidando l’auto personalmente, essendogli stata rinnovata la patente per tre anni. Autorizzazione alla guida che gli scade tra breve e questo pensiero lo rattrista non poco, per l’intenzione dei figli di non fargliela rinnovare.
«Mi dispiace moltocommenta nonno Giulioin quanto rappresentava il mio momento di libertà e mi consentiva di sentirmi ancora in forma.»
Nonostante abbia superato il secolo di vita, Giulio Fulgheri gode ancora di ottima salute, escluso qualche inevitabile piccolo acciacco dovuto all’età. E’ arzillo e non ha bisogno di occhiali. Vedovo da 58 anni, d’estate vive da solo nella casa di sua proprietà, dove giornalmente lo accudiscono a turno i figli e le nuore. Nel periodo invernale, si trasferisce a casa di un figlio che abita a soli cento metri di distanza da casa sua. Quando non va in campagna si reca in piazza De Gasperi, per fare quattro chiacchiere con gli amici, brontolando quando…gli amici rientrano in famiglia troppo presto.
Tito Siddi

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E’ scomparso oggi, all’età di 68 anni, Gianni Steri, per oltre 35 anni custode del Palazzetto dello Sport (PalaGiacomoCabras) di Sant’Antioco. Pur non calcando il parquet da atleta, è stato uno dei simboli dell’epoca d’oro della pallavolo e della pallacanestro antiochensi, con l’Olimpia che ha conosciuto i fasti della serie A1 e la Sulcispes, protagonista per diversi anni in B1.

Era difficile non essergli amico, perché Gianni era sempre disponibile con tutti. Ha dedicato la sua intera vita lavorativa al “suo” Palazzetto, prima da precario, poi, dopo diversi anni, finalmente, con contratto a tempo indeterminato, fino alla pensione, traguardo raggiunto nel 2014.

Voglio ricordarlo con l’articolo di Tito Siddi, pubblicato nel n° 276 de “La Provincia del Sulcis Iglesiente” il 30 novembre 2014, poche righe che lo resero felice e per le quali non ha mai smesso di ringraziarmi.

«Se si deve dare nome e cognome allo sport di Sant’Antioco – si legge in un commento su un social network – è sicuramente quello di Gianni Steri.»

Mai commento è stato più veritiero per le vicende sportive della città sulcitana. Gianni Steri, 64 anni e da 35 anni custode del palasport cittadino, è andato in pensione qualche mese fa. Chi segue le partite al palasport lo ricorda ancora vicino alla porta del suo alloggio tappezzato da foto dei giocatori di volley e di basket che hanno calcato il parquet del palasport.

«Lascio questo piccolo palazzetto che ci ha fatto diventare grandi – dice – ma non prima di ringraziare tutte le società sportive e i loro dirigenti che, con il loro appassionato lavoro, hanno accompagnato i ragazzi nella loro crescita non solo sportiva e i ragazzi che ogni giorno, anche con un semplice saluto, hanno riempito il mio cuore di gioia.»

Il suo è un commiato a “tutto campo”.

«Grazie ai Lions per la loro presenza e la loro “musica”continua con la voce rotta dall’emozione e dal rimpianto – grazie a tutte quelle persone che non ci sono più ma che hanno contribuito alla crescita dello sport locale e del palazzetto. Il “mio caro” palazzetto a cui va allo stesso modo un grazie – conclude – orgoglioso di averlo custodito per 35 anni con passione.»

Passione ed orgoglio sono stati il suo grande merito: qualità che tutti gli riconoscono. Dalle squadre che hanno fatto grande Sant’Antioco disputando campionati a livello nazionale, come la mitica Olimpia nella pallavolo e la Sulcis Spes nella pallacanestro, sino ai campioni in erba delle squadre di ragazzi e giovanili che si allenano al palasport. Gianni Steri adesso non ha più il compito di aprire o chiudere il palasport alla fine delle gare e degli allenamenti ma seguire da pensionato i “suoi ragazzi” dagli spalti.

Ciao Gianni

Giampaolo Cirronis

 

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Da sabato 14 luglio, Sant’Antioco ha un nuovo centenario. A compiere il secolo di vita è stato Raffaele Carmelo Milia, noto come Rafiellicu. Nato il 14 luglio del 1918, al momento è il più anziano cittadino di Sant’Antioco. A festeggiarlo, ieri mattina, sono stati i due figli. Giovanni e la nuora Graziella ma soprattutto Teresa e il marito Renato che dalla morte della moglie lo hanno accudito e coccolato. I nipoti Fabio, Andrea e Martina, Emanuela ed Alessandro, e le quattro pronipoti. A porgergli gli auguri dell’Amministrazione comunale è stata la vicesindaco Eleonora Spiga.

Raffaele Milia non ha avuto una vita facile. Terzo figlio di un reduce di guerra, per difficoltà economiche familiari finì ben presto accordau, a controllare buoi. La scuola era un lusso che pochi allora potevano permettersi. Così rimase analfabeta. I figli, che invece ha voluto che studiassero e si laureassero, ed i nipoti, hanno provato più volte senza successo ad insegnargli a scrivere almeno la firma. Le mani abituate ad usare gli arnesi dell’agricoltore mal si combinavano con l’uso della penna. La formazione universitaria di ambedue è stata per lui motivo di grande soddisfazione. Ma al centro di tutto ci sono sempre stati il lavoro e la fatica nei campi, la vita all’aria aperta, i suoi amati vitigni di Carignano rigorosamente a piede franco, lui astemio, per i quali ha rinunciato anche ad un lavoro alla Carbosarda.

Aveva paura di finire al buio in una miniera e non amava essere alle dipendenze di qualcuno, se non scelto da lui. A 20 anni, nel 1938, partì per il servizio militare che, dopo lo scoppio della Seconda guerra mondiale, durò circa 7 anni. Dopo il ritorno a casa ha ripreso il lavoro in campagna. A 30 anni si è sposato con la carissima moglie Tullia che gli ha dato due figli. Dopo la morte della moglie, avvenuta 20 anni fa, ha continuato a lavorare le vigne con l’aiuto di un asino, di un aratro in ferro e di una zappa.

Raffielicu Milia ha una memoria di ferro, ricorda tutto. E’ di buon appetito ed ogni mattina, da quando ha smesso di lavorare la vigna, dove si recava con la sua mitica motocarrozzella che ha guidato sino al 1992, non manca di trascorrere qualche ora in Piazza Umberto, prima di far rientro a casa per pranzo.

Tito Siddi

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comandante porto carloforte stefano bisacco

Si è svolta la scorsa settimana la cerimonia del passaggio di consegne al vertice dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Carloforte. Il nuovo comandante è il tenente di vascello Stefano Bissacco che subentra al tenente di vascello Christian Amin, che dopo tre anni di servizio a Carloforte, è destinato alla Capitaneria di Porto di Gallipoli. La cerimonia del cambio della guardia  è avvenuta, causa condizioni metereologiche, all’Exme, alla presenza delle autorità militari, civili e religiose, imprenditori del settore nautico e studenti dell’Istituto Nautico.

Il comandante della Direzione Marittima di Cagliari Giuseppe Minotauro ha diretto formalmente il passaggio di consegne, esprimendo al comandante uscente Christian Amin un encomio per quanto fatto al comando della Capitaneria di porto di Carloforte ed ha augurato buon vento al nuovo comandante Stefano Bissacco che arriva dal reparto volo della Marina Militare di Pescara,dove ha svolto servizio come Ufficiale Tecnico specialista di aeromobili.

Erano presenti alla cerimonia anche il presidente dell’Autorità portuale della Sardegna Massimo Deiana, il sindaco di Carloforte Salvatore Puggioni e diversi consiglieri comunali.

Tito Siddi

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La città di Sant’Antioco si affaccia al futuro. Potrà usufruire dei servizi a banda ultralarga sulla nuova rete in fibra ottica. La città lagunare, infatti, entra nella lista delle città italiane scelte da TIM per il lancio dei servizi a banda ultralarga sulla nuova rete in fibra ottica, che permette di utilizzare la connessione superveloce fino a 100 Megabit al secondo in download a beneficio di cittadini e imprese. L’iniziativa ha l’obiettivo di dare impulso allo sviluppo digitale del territorio e proiettare la splendida isola del Sulcis Iglesiente verso il modello di Smart City, grazie ad una infrastruttura di nuova generazione che già oggi consente di abilitare servizi e soluzioni innovative: dalla mobilità urbana alla sicurezza, dal monitoraggio ambientale ai trasporti, fino all’offerta turistica e all’entertainment. Gli interventi infrastrutturali riguardanti la realizzazione e l’attivazione della rete ultraveloce sono stati illustrati oggi in Comune dal vice sindaco di Sant’Antioco, Eleonora Spiga, dall’assessore delle Attività produttive Renato Avellino e da Francesco Castia, responsabile Wholesale Operations TIM Sardegna.

Il programma di cablaggio ha consentito di collegare la quasi totalità del territorio, per una copertura pari a circa 4.000 unità immobiliari realizzata grazie alla posa di 9 chilometri di cavi in fibra ottica, che collegano 28 armadi stradali alla centrale.

Il lancio a Sant’Antioco dei servizi in fibra ottica è il risultato dell’investimento di TIM pari ad oltre 580mila euro. Questo impegno ha consentito di realizzare infrastrutture sempre più moderne ed in grado di offrire servizi tecnologicamente evoluti, in linea con la nuova strategia DigiTIM che ha l’obiettivo di dare impulso alla trasformazione digitale del Paese.

Grazie alla nuova rete in fibra ottica sono disponibili i servizi digitali che caratterizzano la “città intelligente”, come quelli per rilevare gli spostamenti di abitanti e visitatori per ottimizzare i trasporti, la mobilità urbana e la sicurezza; prevedere i volumi di persone durante gli eventi e gli itinerari seguiti dai turisti, modulandone l’offerta, e monitorare l’ambiente con soluzioni per il controllo della qualità dell’aria e delle aree verdi.

Per quanto riguarda l’entertainment, con la fibra è possibile accedere a contenuti video di particolare pregio anche in HD. Con TIMVISION sono sempre disponibili migliaia di contenuti tra anteprime esclusive, serie TV, film, cartoni e lo Sport con Eurosport Player. Oltre a TIMVISION TIM offre una TV che unisce il meglio dell’intrattenimento, proponendo la più ampia piattaforma di distribuzione di contenuti premium, grazie agli accordi siglati con Netflix ai quali si affianca anche l’offerta “TIM Sky”. In questo modo TIM intende proporre ai clienti le migliori produzioni televisive e incentivare l’utilizzo delle infrastrutture di connessione a banda larga e ultralarga fisse e mobili, che rappresentano il futuro anche per il mercato dell’intrattenimento.

La connessione ad alta velocità consente inoltre di giocare in streaming con TIMGAMES e di fruire di contenuti multimediali contemporaneamente su smartphone, tablet e smart TV. Le imprese, inoltre, possono accedere al mondo delle soluzioni professionali sfruttandone al meglio le potenzialità grazie alla connessione in fibra ottica. Quest’ultima abilita anche applicazioni innovative come lo smart working, la unified communication la videosorveglianza in HD e i servizi di cloud computing per le aziende, come le applicazioni software as a service.

Nel corso della presentazione, gli amministratori hanno espresso soddisfazione per questa collaborazione con TIM che porta la banda ultralarga a Sant’Antioco. «È per noi una grande soddisfazione vedere l’avvio dei servizi a banda ultralarga di TIM sul territorio, in particolare come volano per lo sviluppo economico – hanno commentato il vice sindaco Eleonora Spiga e l’assessore delle Attività produttive Renato Avellino -. Un territorio a forte vocazione turistica si arricchisce di una nuova infrastruttura, che amplia l’offerta dei servizi a disposizione dei nostri concittadini ed ospiti. Oramai con internet si è aperto un mondo di opportunità e con la banda ultralarga, tra i tanti vantaggi, potranno essere meglio pubblicizzate le bellezze della nostre isola».

Soddisfatti anche i responsabili aziendali Tim. «Questa moderna rete – ha sottolineato Francesco Castia, responsabile Wholesale  Operations TIM  Sardegna – consente ai cittadini e alle aziende di usufruire di una connessione veloce e sicura e di accedere a servizi innovativi in grado di contribuire allo sviluppo dell’economia locale e alla sempre maggiore efficienza dei servizi urbani, ad esempio nel campo dell’infomobilità e in quello della sicurezza. Un risultato significativo, reso possibile grazie agli importanti investimenti programmati da TIM e alla fattiva collaborazione con l’Amministrazione comunale».

Tito Siddi

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Fabio Ania, 35 anni, di Sant’Antioco è vice campione del mondo di body building. Il 29 ottobre scorso a Roma ha conquistato il secondo gradino del podio al campionato mondiale 2017 di body building IBFA categoria HP, sfiorando di pochissimi punti la vittoria finale. Sino a quindici anni fa è stato un promettente atleta del Sant’Antioco calcio. Nel 2002 in una partita di campionato tra Sant’Antioco ed Iglesias, si ruppe il crociato anteriore del ginocchio destro. «Per paura dell’operazione a malincuore lasciai il calcio e mi iscrissi in palestra per rinforzare il bicipite femorale della coscia – racconta Fabio Ania – osservando che la muscolatura reagiva bene, decisi di continuare e di intraprendere questa strada e questa vittoria, che è solo una tappa nella mia carriera, è motivo di orgoglio aver dato lustro a Sant’Antioco nel panorama internazionale del Body Building.»

Fabio Ania ha pensa al futuro ed ha diviso lo sport con lo studio. Ha frequentato l’istituto professionale di Stato cittadino, dove si è diplomato elettricista. «Non trovando lavoro ho acquisito diverse specializzazioni, per poi trovare la mia strada come operatore socio sanitario, lavoro che svolgo tutt’ora».

L’avventura sportiva prosegue e Fabio Ania la pratica con successo. «Tutto è iniziato grazie a mio padre che, praticando la pesca aveva piombi e pesi – confida Fabio – così ho riempito gli zaini e ho iniziato  fare flessioni e altri esercizi». Così ha scoperto che, tenendo sempre in allenamento le gambe e rinforzando i muscoli, non aveva più alcun dolore. Si è appassionato al sollevamento pesi e, dopo una prima preparazione rudimentale ma efficace, nel 2004 si è iscritto in una palestra locale. Ha pensato di migliorarsi ed ha cambiato palestra. Ha conosciuto persone che lo hanno aiutato a trovare «il giusto allenamento calibrato per il suo fisico».

La svolta è arrivata nel 2014, anno in cui ha conosciuto  Gianstefano Fara, campione mondiale e mister universo IBFA, diventato il suo fidatissimo preparatore. E’ entrato a far parte del team Strenght Division ed ha conquistato subito la vittoria al Grand Prix del Mediterraneo, sono seguiti altri successi con allenamenti ed alimentazione mirata. Grazie, soprattutto, alla capacità di “credere in se stesso“, l’atleta isolano ha raggiunto grandi successi in diversi anni, sino al secondo posto sul podio mondiale a Roma.

Ora Fabio Ania non ha intenzione di fermarsi. Il nuovo obiettivo  è conquistare  il titolo mondiale. «Il mister Olimpia è il titolo massimo che si può raggiungere – conclude Fabio Ania – che spero di conquistare ai mondiali del prossimo anno».

Tito Siddi

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«È stata una sorpresa enorme. Una settimana prima, quando ho saputo che ero stato scelto per la finale, mi sembrava già un risultato straordinario. Non avrei mai immaginato un esito del genere, è una grande soddisfazione per me per il mio paese e la Sardegna.»

E’ questo il commento di Filippo Lorrai, il 33enne di Sant’Antioco laureato in scienze delle comunicazioni e giornalismo all’università di Sassari che si è classificato al primo posto alla sesta edizione del premio letterario Rai “La Giara”: concorso nazionale che premia romanzi inediti di giovani autori.

Il titolo dell’opera che ha regalato il primo premio al giovane scrittore di Sant’Antioco è “Il grande Erik”. Racconta fasti e caduta dello stralunato circo del “Grande Erik”, dove l’ultima generazione di artisti, lavoranti, clown, cerca invano di mantenere viva la grandezza passata, fino alla disfatta finale.

Filippo Lorrai ha ricevuto il premio nel corso di una cerimonia, presentata da Giancarlo Magalli, nella sala degli Arazzi della sede Rai di viale Mazzini a Roma. I tre romanzi finalisti, dopo aver superato una prima fase di selezione regionale, sono stati giudicati dalla Commissione nazionale composta da Daria Bignardi, Pier Luigi Celli, Antonio Debenedetti, Gian Arturo Ferrari, Paolo Mauri e dal Laboratorio di scrittura creativa di Rai Eri.

“Il grande Erik” di Filippo Lorrai si è aggiudicato anche la pubblicazione dell’opera con Rai Eri con la motivazione: «L’autore con una scrittura suggestiva e poetica dipinge con grande naturalezza l’affresco di affetti, delusioni e speranze di una piccola pirotecnica tribù circense. Il circo, attraverso la storia di tre generazione, ci appare un poetico mondo a parte, assediato e sconfitto dalla violenta realtà esterna».

Tito Siddi

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La Vba/Olimpia Sant’Antioco nel campionato di serie B di volley che inizierà il 14 ottobre, ripartirà dai giovani. La compagine lagunare, inserita nella girone F del Centro Italia (con formazioni arde, laziali e campane), è stata presentata domenica sera all’Hotel Maladroxia.

Il “progetto giovani” voluto dalla dirigenza, in parte rinnovata, ha portato in laguna l’allenatore campano Tony Bove che ha allenato anche squadre di A2 e che sarà affiancato da Angelo Mocci, già alla guida della squadra per diverse stagioni. Agli atleti si aggiunge lo staff tecnico,è composto dallo scoutman & videoman Stefano “Caf” Cafini, il direttore sportivo Pierpaolo Lai e la fisioterapista Valentina Bachis.

«Ogni nuova avventura comporta sacrifici che ogni anno superiamo con nuovi stimoli – dice il presidente Rolando Serra -. Quest’anno abbiamo voluto dare la possibilità a dei giovani atleti di crescere con la pallavolo di Sant’Antioco.»

Dei 14 componenti del roster, la metà sono giocatori locali, per lo più giovanissimi: Luca Puggioni, schiacciatore; Riccardo Sabeddu, centrale; Federico Matta, libero; Simone Mocci, libero; Davide Puddu, palleggiatore; Stefano Cussotto e Francesco Granara, entrambi centrali, sono i due veterani, rispettivamente 39 e 36 anni.

I nuovi acquisti sono sette: Fabrizio Andreatta, schiacciatore; Marco Pugliatti, palleggiatore; Valentino Meleddu, centrale; Andrea Hueller, palleggiatore; Edgardo Ceccoli, schiacciatore; Matteo Rossetti e Francesco Pugliatti ambedue opposti. I senior della rosa Cussotto e Granara ed i nuovi arrivi Rossetti e Andretta faranno da chioccia al folto gruppo di giovani: dal libero Federico Matta, 15 anni, allo schiacciatore Francesco Pugliatti, 22 anni, che compongono la squadra.

«A Sant’Antioco è la mia prima volta ma non sono nuovo ad esperienze in Sardegna – dice il nuovo allenatore Tony Bove -. Sarà una bellissima avventura che mi darà la possibilità di alvoarre a tempo pieno. L’obiettivo è la salvezza ma giacché sono per natura un “vinciriccio” posso dire che oseremo.» E’ quello che chiedono tifosi e Lyons che non si tireranno indietro neppure quast’anno di incitare la squadra al palasport Giacomo Cabras. La prima giornata del nuovo campionato, il 14 ottobre, vedrà la Vba/Olimpia impegnata in trasferta, a Marcianise, in Campania.

Tito Siddi

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Forse qualcuno ha chiuso per un attimo gli occhi pensando di essere Vladimir Vasiliev o Lorella Cuccarini e di ballare in un grande spettacolo televisivo. Mercoledì scorso, al PalaGiacomoCabras di Sant’Antioco, pieno di musica e di applausi, è andato in scena il saggio degli alunni delle scuole elementari di via Bologna che hanno presentato il lavoro di fine anno dal titolo: «Quando la Tv cantava”.

Ad esibirsi davanti a genitori e parenti entusiasti, sono stati i 150 alunni che compongono le sette classi della scuola che hanno concluso nel migliore dei modi l’impegno profuso in cinque mesi del laboratorio scolastico “Fare, creare e vedere la danza”, guidato dalla maestra di danza Romina Deidda che ha plasmato gli artisti in erba coinvolgendoli in diversi modi di corporeità e motricità attraverso dinamiche relazionali diversificate.

«Si sono applicati tantissimo mettendo a frutto questa fase scolastica offerta dal laboratorio», ha spiegato Romina Deidda. Per due ore i piccoli ballerini si sono esibiti, entusiasmando i presenti che non hanno lesinato gli applausi, presentando due balli per ogni classe con le musiche più rappresentative  delle più importanti sigle televisive degli ultimi trent’anni.

«Vestiti con l’abbigliamento delle sigle televisive proposte, hanno saputo regalare uno spettacolo accattivante e divertente – ha sottolineato soddisfatta la coordinatrice scolastica Simonetta Campodonico – che ha riscosso una particolare approvazione da parte del pubblico presente.»

Tito Siddi