20 April, 2024
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La campagna di conquista per la Coppa America di vela partirà da Cagliari. Si svolgerà, infatti, nelle acque del Golfo degli Angeli la tappa inaugurale delle America’s Cup World Series, che metteranno in palio la Prada Cup e selezioneranno, nel corso di diverse tappe tra il 2019 e il 2020, la barca che sfiderà il defender New Zealand nel 2021.

L’annuncio è stato dato stasera allo Yacht Club di Monaco, durante l’evento di presentazione della competizione organizzata dal team Luna Rossa Challenge, alla presenza dell’assessore del Turismo Barbara Argiolas, di Mauro Cadoni, direttore generale dell’assessorato, di Tommaso Giulini e Mario Passetti, presidente e direttore generale del Cagliari Calcio, e Stefano Sardara, presidente della Dinamo Sassari, in rappresentanza del mondo dello sport isolano. “La Sardegna ancora una volta dimostra di avere tutte le carte in regola per organizzare e ospitare eventi di levatura internazionale. Accogliere nella nostra regione la prima fase di una competizione sportiva così antica e prestigiosa, in grado di garantire ampia visibilità nternazionale, è certamente motivo di soddisfazione – ha detto il presidente della Regione Francesco Pigliaru -. Come sempre quando ci troviamo davanti a simili opportunità, anche in questo caso abbiamo fatto la nostra parte per coglierla al meglio, investendo energie e risorse e portando avanti una proficua collaborazione con tutti gli attori coinvolti. Grazie al lavoro di tutti, oggi abbiamo raggiunto il risultato che abbiamo fortemente voluto e sostenuto: dalla Sardegna riparte la campagna per la conquista della Coppa America di vela e saranno proprio le nostre coste a fare da scenario a una delle sfide preliminari. La nostra Isola è terra ideale per moltissimi sport, ma discipline come la vela e le attività a essa connesse, sportive, professionali, turistiche, sono ancora più benvenute – ha concluso il presidente Pigliaru -, perché rientrano nel progetto di sviluppo sostenibile che la Regione ha perseguito in questi anni.”L’arrivo dell’ACWS – ha detto Barbara Argiolas, assessore del Turismo, Artigianato e Commercio intervistata sul palco dalla presentatrice dell’evento Charlie Webster – è il culmine di un lavoro che, negli anni ha visto la Regione impegnata a ospitare e supportare eventi sportivi sempre più importanti. Penso ai tanti eventi mondiali di vela, alle varie tappe dei campionati di rally, alla centesima edizione del Giro d’Italia di Ciclismo. Abbiamo le condizioni ideali per ospitare un appuntamento della più importante manifestazione di vela del mondo: mare con vento costante, infrastrutture sempre migliori, professionalità di altissimo livello, grandi capacità organizzative e l’entusiasmo dei sardi per una manifestazione di questo livello. Per chi non la conosce, la Sardegna sarà una grande – e spero bellissima – sorpresa”.“Come amministrazione regionale – ha aggiunto l’assessore – in questi anni abbiamo investito molto su manifestazioni di carattere nazionale e internazionale che siano in armonia con la natura più autentica della nostra isola, all’insegna del contatto con la natura e col paesaggio, del rispetto dell’ambiente e della sostenibilità. Vogliamo che, grazie a ACWS e alla collaborazione con Luna Rossa Challenge, la Sardegna e le sue bellezze diventino ancora più note a livello mondiale: l’auspicio è che chi vedrà le regate alla televisione poi abbia il desiderio di visitare e conoscere la nostra isola, meta privilegiata per il turismo lento ed esperienziale”.Soddisfazione è stata espressa anche del sindaco di Cagliari Massimo Zedda. “Ancora una volta – ha detto – Cagliari sarà protagonista con la grande vela e con un evento di livello mondiale che siamo orgogliosi di ospitare in città e nel Golfo degli angeli. La Prada Cup sarà una nuova e importante vetrina per il nostro mare e per tutto il territorio, il pubblico isolano saprà sostenere con entusiasmo il team di Luna Rossa, che ha scelto la nostra città come base per preparare le tappe di avvicinamento alla Coppa America del 2021. Ma il buon vento non basta, per questo siamo al lavoro per la riqualificazione della zona di Marina Piccola e del porto storico a sostegno della vela e della nautica di Cagliari, che hanno una grande tradizione. Sarà fondamentale per un nuovo e importante slancio alle attività e agli sport di mare, allo sviluppo e alla creazione di posti di lavoro”.

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E’ un pari positivo quello ottenuto ieri sera dal Cagliari, nel posticipo della 13ª giornata, contro il Torino. Una partita senza grandi squilli, che ha visto il Torino più vicino al goal, negatogli da alcuni grandi interventi di Alessio Cragno nel secondo tempo. Il tecnico rossoblu, Rolando Maran, comunque, è soddisfatto del risultato e, soprattutto, della prestazione della sua squadra che, una volta resasi conto delle difficoltà, l’ha gestita per conseguire quel pari che muove la classifica e porta la squadra a quota 15 punti, 4 punti avanti alla quota salvezza.

«E’ stata una partita strana, falsata dalle condizioni atmosferiche – ha detto a fine partita Rolando Maran -. Il Torino non ci ha fatto ragionare, ha attaccato i nostri punti di riferimento concedendoci poco palleggio. Non siamo riusciti a fare circolare la palla con velocità, altre volte abbiamo fatto meglio: però la squadra ha tenuto bene il campo, con caparbietà, senza sbagliare nulla, contro un avversario costruito per andare in Europa League. Penso che sia stata una prova di maturità, la crescita passa anche attraverso questi momenti·»

«Avevamo giocatori fuori da tempo, siamo stati squadra sino all’ultimo – ha aggiunto il tecnico rossoblu -. Mi è piaciuta la capacità di soffrire, abbiamo disputato una partita di sacrificio ma senza rinunciare a cercare di vincere. Vero che il Torino nella seconda parte di gara ha intensificato la pressione specie dopo l’ingresso di Zaza, però la partita è rimasta sempre in equilibrio ed anche noi ci siamo resi pericolosi col tiro di Daniele Dessena in pieno recupero. Non ci dobbiamo mai accontentare, poi alcune partite possono risultare più complicate di altre.»

Soddisfatto anche il presidente Tommaso Giulini.

«La squadra ha fatto una buona gara – ha detto il presidente rossoblu -. Abbiamo affrontato una compagine costruita per andare in Europa League come il Torino con una formazione rimaneggiata; i ragazzi erano scioccati per l’infortunio occorso a Castro ed anche le condizioni atmosferiche hanno condizionato l’andamento di una partita molto bloccata sul piano tattico. Ci siamo guadagnati il nostro punto con grande volontà.»

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Mentre la squadra ha superato il Chievo, allungando la serie positiva e portando a +7 punti il margine sulla terz’ultima posizione, l’assemblea dei soci del Cagliari Calcio ha approvato il bilancio al 30 giugno 2018 che per il quarto anno consecutivo ha fatto registrare un risultato positivo chiudendo l’esercizio con un utile di 2.182.739 euro.

Contro la squadra dell’ex Giampiero Ventura, i rossoblu hanno fornito una prestazione eccellente, controllandola fin dall’inizio, sbloccandola con l’incornata del solito Leonardo Pavoletti al 15′, mettendola al sicuro con un grande goal dell’ex Castro al 14′ della ripresa e non soffrendo neppure dopo il goal di Stepinski che ha dimezzato lo svantaggio, nonostante gli sforzi prodotti dal Chievo per riagganciare un insperato pareggio.

«Per larghi tratti abbiamo dominato – ha commentato alla fine Rolando Maran, una vita sportiva vissuta con i colori del Chievo, prima da calciatore, poi da allenatore -. Forse l’unico torto è stato quella di non chiuderla, avremmo dovuto essere incisivi nel momento in cui caliamo la pressione: questo rischia di dare fiducia agli avversari. Negli ultimi dieci minuti non abbiamo accorciato bene, dobbiamo migliorare nella gestione sotto ritmo, ma preferisco soffermarmi sugli aspetti positivi: contro una squadra che darà filo da torcere a tutti – ha concluso il tecnico rossoblu -, abbiamo condotto gran parte della partita in maniera esemplare.»

L’assemblea dei soci di Cagliari Calcio, intanto, come sottolineato all’inizio, ha approvato il bilancio al 30 giugno 2018 che per il quarto anno consecutivo ha fatto registrare un risultato positivo chiudendo l’esercizio con un utile di 2.182.739 euro.

Il fatturato è di 74.148.455 euro, con una crescita del 10% rispetto all’anno precedente, mentre il costo del personale è pari al 40% del valore della produzione.

Con l’approvazione del bilancio è stato inoltre rinnovato il Consiglio d’Amministrazione della società che ha visto confermare con le medesime cariche i consiglieri uscenti nelle persone dei signori:

– Tommaso Giulini, presidente

– Stefano Filucchi, vice presidente

– Carlo Catte, amministratore delegato

– Massimo Delogu, consigliere

– Pasquale Lavanga, consigliere

– Lior Metzinger, consigliere

– Stefano Signorelli, consigliere

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L’assessore regionale degli Affari Generali Filippo Spanu è intervenuto nella città belga di Genk, nelle Fiandre, alla cerimonia per i 50 anni dell’associazione dei sardi “Grazia Deledda”. La celebrazione si è svolta nella sala della Centrale elettrica della miniera di Winterslag attiva sino al 1986 e nella quale hanno lavorato circa 4mila sardi. Il sito oggi ha subito una profonda trasformazione, diventando un vivace polo culturale aperto alla comunità.

«Avverto un sentimento di grande ammirazione per la capacità degli emigrati di mantenere vivo il ricordo della Sardegna attraverso l’attività dei circoli, animatori di iniziative e di progetti e in grado di esprimere un grande senso di comunità in linea con i valori di solidarietà e apertura che sono il fondamento dell’Europa unita. La storia dell’emigrazione sarda in Belgio – ha detto Filippo Spanu – è da associare al lavoro nelle miniere di carbone, un’esperienza difficile e spesso di grande sofferenza. In questo paese, infatti, nel secondo dopoguerra, si sono trasferiti migliaia di emigrati spinti dalla necessità di trovare un lavoro stabile. Non dobbiamo dimenticare quella vicenda e l’impegno generoso e proficuo dei nostri corregionali. I sardi che risiedono oggi in Belgio sono i fedeli custodi di quella memoria ma anche portatori di nuove istanze strettamente legate ai mutamenti che hanno attraversato il mondo dell’emigrazione.»

L’assessore, accolto dal presidente dell’associazione Domenico Piga a cui ha consegnato la bandiera dei Quattro Mori, ha portato i saluti del presidente della Regione Francesco Pigliaru e dell’assessora al Lavoro Virginia Mura, con competenze specifiche in materia di emigrazione. Sono intervenuti il sindaco di Genk Wim Dries ed il governatore del Limburgo Herman Reynders che hanno espresso gratitudine ai sardi capaci di contribuire in modo concreto alla crescita della città e dell’intero territorio delle Fiandre. 

Erano presenti anche i funzionari impegnati nell’Ufficio della Regione Sardegna a Bruxelles che è l’interfaccia del sistema regionale nelle relazioni con le istituzioni dell’Unione europea, con la Rappresentanza permanente italiana presso l’Ue ed altri soggetti istituzionali che operano nella capitale belga. Il presidente del Cagliari calcio Tommaso Giulini, nella serata arricchita dal contributo artistico di Giuliano Marongiu e del gruppo Incantos, per telefono, ha salutato i sardi che vivono in Belgio, molto legati ai colori rossoblu, e ricordato l’esperienza di emigrazione del padre in Germania.

L’associazione di Genk, a cui fanno riferimento i 2.500 sardi che vivono nella città del Limburgo, è nata nel 1968 per iniziativa di un gruppo di emigrati, impegnanti nel settore minerario, che avvertivano il bisogno di ritrovarsi per coltivare la memoria e le tradizioni della loro terra. Genk, è uno dei centri economici più importanti del Paese. Dopo il tramonto dell’industria mineraria è stata avviato un processo di riconversione indirizzato verso l’industria automobilistica, con il rilevante indotto legato alla presenza dello stabilimento della Ford, e al commercio. 

In Belgio vivono circa 50mila sardi tra i quali molti giovani che, pur essendo nati nelle terre di arrivo dei genitori, hanno un rapporto molto stretto con l’Isola.

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Sono bastati 4 minuti a Joao Pedro, per dimenticare le amarezze vissute negli ultimi sei mesi, vissuti lontano dai campi per la squalifica inflittagli per la vicenda della positività al controllo antidoping. Un goal splendido, giunto al termine di un’azione travolgente, dopo il palo colpito da Leonardo Pavoletti. Un goal che ha esaltato il Cagliari che di lì a poco è andato vicinissimo al raddoppio con Nicolò Barella, autore di una prestazione superlativa e di una conclusione che ha fatto gridare al goal il pubblico della Sardegna Arena, ma si è spenta sul palo alla destra di Gianluigi Donnarumma.

La furia del Cagliari si è pian piano attenuata ed è venuto fuori il Milan, che ha iniziato a macinare gioco e a mettere in seria difficoltà la difesa rossoblu, salvata a più riperse da un eccezionale Alessio Cragno, sia nel finale del primo tempo sia, soprattutto, nella ripresa, quando è arrivato il goal del pari di Gonzalo Higuain (il primo in maglia rossonera) e, sulla spinta di un vivacissimo Suso, sono arrivate alcune grandi occasioni che solo grazie alle prodezze di Alessio Cragno non hanno regalato i 3 punti alla squadra di Gennaro Gattuso.

A fine partita Rolando Maran s’è dichiarato soddisfatto sia della prestazione dei suoi ragazzi sia del risultato che ha definito giusto.

«Siamo partiti con un ritmo altissimo, aggredendo il Milan in ogni zona del campo, concedendo poco e costruendo almeno tre occasioni: oltre al gol, c’è stato il palo di Barella e poi, purtroppo, Farias è scivolato mentre era praticamente solo davanti al portiere. Nella ripresa abbiamo pagato lo sforzo, non siamo riusciti a ripartire spesso, però abbiamo rischiato relativamente. Il Milan col suo palleggio ci ha fatto correre tanto, ha meritato il pareggio, però i ragazzi sono andati a cercarsi la prestazione, con la voglia di essere protagonisti. Stiamo diventando squadra partita dopo partita, lo rileva il fatto che sappiamo leggere ogni momento della gara, questo è indice di maturità.»

Poi sulla gioia per il goal di Joao Pedro.

“Per Joao è stata una partita particolare. Sbloccare la situazione in avvio è stato un regalo che si è fatto, ci teneva tanto a partire col piede giusto, non per il gol ma per fare una prestazione utile alla squadra. Ha sfruttato bene la sua occasione, siamo felici per lui.»

«Per me è stata una serata indimenticabile, davanti al nostro pubblico – ha commentato Joao Pedro -. Sono stati sei mesi difficili, aspettavo il rientro da tanto tempo, non vedevo l’ora, l’ho preparato in maniera accurata. Certo, non mi aspettavo di segnare così presto: fare gol è sempre bello, ma sono contento soprattutto perché la squadra ha giocato bene. Fermare il Milan non è mai facile.»

Soddisfatto anche il presidente Tommaso Giulini.

«Abbiamo giocato un grande primo tempo, mettendo in campo la mentalità mostrata con Sassuolo e Atalanta. Peccato solo non avere realizzato il secondo gol che avremmo meritato, a quel punto sarebbe stato più difficile per il Milan riprendere la partita. Invece i rossoneri nella ripresa hanno giocato un grande calcio, inserendo tre giocatori di qualità: è stato bravo il nostro allenatore a contenerli, cambiando modulo e portando a casa il pareggio. Sono felice anche per Joao Pedro: rientrava dopo tanto tempo, ha segnato un gol e offerto una buona prova.»

 

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A distanza di qualche giorno dai festeggiamenti per il raggiungimento della salvezza, il Cagliari entra tra gli interessi di un gruppo di imprenditori italiani che – secondo quando sostiene l’agente e procuratore Alessio Sundas, titolare della Sport Man che, nel ruolo di mediatore – sarebbero intenzionati ad acquistare azioni del Club rossoblu per rilanciarlo ai vertici del calcio italiano.

Alessio Sundas ha inviato una lettera al Cagliari Calcio (datata 17 maggio, 3 giorni prima della partita con l’Atalanta che ha concluso felicemente il campionato con una sofferta quanto meritata salvezza), con una proposta di collaborazione.

«Sono Alessio Sundas, socio della Sport Man, società leader nella ricerca di sponsorizzazioni e di intermediazioni sportive, con sedi in Toscana e Liguria – si legge nella lettera -. Scrivo in merito alla possibilità di acquistare azioni del Vostro Club. Nelle ultime settimane ho esaminato, con il mio staff di collaboratori, la possibilità di cercare un imprenditore interessato a tale operazione e vorrei sapere, gentilmente, se Lei è disponibile ad avviare una seria trattativa. In ogni caso, mi metto a Sua completa disposizione per la possibilità di trovare sponsor per incrementare le entrate del club.»

«Infine, vorrei presentarLe il progetto “Vivaio Nazionale” nella quale si prevede la possibilità di costruire le basi per i nuovi atleti della Nazionale e pertanto si chiede la disponibilità, anche dietro corrispettivo (da accordarsi nelle sedi più opportune), dell’utilizzo dei campi di gioco. Se vuole, può contattarmi sul mio numero personale – conclude Alessio Sundas – e così fissiamo un appuntamento per l’analisi concreta della fattibilità delle operazioni.»

La Sport Man Procuratori Sportivi ha diffuso anche un comunicato stampa nel quale chiede «un incontro per presentare le proposte di rilancio del Cagliari Calcio».

«Il Cagliari Calcio è un patrimonio non solo della Sardegna, ma di tutto lo sport italiano – scrive Alessio Sundas, titolare della Sport Man -. E’ il simbolo di un’isola e di un popolo che vive il football in modo passionale ed intenso. Il primo club del centro sud a vincere lo scudetto nella stagione 1969-1970 con campioni del calibro di Gigi Riva. Una società che meriterebbe di conquistare posizioni ancora più prestigiose nel massimo campionato italiano.»

«Ancora una volta – spiega Alessio Sundas – ribadiremo la volontà di alcuni imprenditori italiani di investire massicci capitali nel calcio, soprattutto in quelle piazze che per bacino di utenza possono favorire progetti di crescita tecnica ed economica. Il Cagliari Calcio, grazie anche agli investimenti della Fluorsid Group dell’imprenditore milanese Tommaso Giulini, è da tempo stabilmente in Serie A, la nostra proposta vorrebbe essere un deciso supporto per riportare il club ai fasti di un tempo. Quando il Cagliari Calcio disputava la Coppa dei Campioni, raggiungendo gli ottavi di finale nel 1970-1971, e la semifinale della Coppa Uefa nella stagione 1993-1994. Se la dirigenza rossoblu vorrà ascoltare il nostro piano di crescita della società, potremmo avviare una collaborazione che favorirebbe l’arrivo di top player in Sardegna, l’intervento di prestigiosi sponsor ed il potenziamento del settore giovanile. Ribadiamo che il calcio italiano può rinascere solo con la valorizzazione delle Scuole Calcio ed una rete di osservatori competenti e preparati. La Sardegna potrebbe essere il laboratorio per la rinascita del football nostrano – conclude Alessio Sundas -. Attendiamo un segnale dal presidente Giulini.»

Nel passato più o meno recente, Alessio Sundas, originario di Pistoia, manager, autore televisivo e procuratore sportivo, si è interessato a diverse società calcistiche di serie A, B e Lega Pro, in Italia e all’estero.

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La sconfitta di Verona, dopo aver provocato un pericolosissimo passo indietro in classifica, riducendo da 5 a 2 i punti di vantaggio sulla terz’ultima posizione in classifica, ha prodotto oggi la prima vittima.

Con un breve comunicato pubblicato nel sito internet, infatti, il Cagliari Calcio ha annunciato di aver sollevato dall’incarico di direttore sportivo Giovanni Rossi, con effetto immediato. Al direttore sortivo sono stati rivolti «i ringraziamenti per il lavoro svolto ed un augurio per il prosieguo della carriera».

Giovanni Rossi era arrivato a Cagliari nel mese di giugno dello scorso anno, al posto di Stefano Capozucca, con alle spalle esperienze con la prima squadra del Sassuolo e le giovanili della Juventus.

Il clima intorno alla squadra è diventato molto pesante, dopo la dura contestazione subita ieri sera dalla squadra all’aeroporto di Elmas, al rientro dalla trasferta di Verona.

La squadra, intanto, da domani sarà in ritiro per preparare al meglio la partita casalinga con l’Udinese che, a questo punto, assume un peso fondamentale nella corsa verso la salvezza, considerato che il calendario delle ultime sette giornate si presenta, sulla carta, molto difficile.

 

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Si è tenuta oggi al Lazzaretto di Cagliari la presentazione delle tre proposte per il nuovo stadio di Cagliari.

Gli studi di progettazione Tractebel Engie con Gau Arena, J+S con One Works e Sportium hanno illustrato al pubblico i propri lavori. Tre opere concepite da team che offrono le massime competenze ed esperienze in fatto di impiantistica, architettura, progettazione urbanistica; tre opere con forti riferimenti all’identità e caratterizzate da una profonda appartenenza territoriale.

Ha introdotto l’evento il presidente rossoblù Tommaso Giulini: «Inizia oggi per il Cagliari e per la città un percorso pazzesco che ci porterà verso la nostra creatura. I tre progetti sono l’uno molto diverso dall’altro e questo mi pare che sia la cosa più importante nella scelta che dovremo effettuare».

Subito dopo è intervenuto il vicepresidente della Regione Sardegna Raffaele Paci: «La Giunta regionale supporta pienamente questo percorso. Un anno fa abbiamo firmato un protocollo d’intesa con il Cagliari Calcio che prevede una partecipazione della Regione, attraverso la Sfirs con i fondi Jessica, qualora il Cagliari Calcio dovesse vincere l’appalto per realizzare l’opera che diventerà un vettore importante per tutta l’Isola. La costruzione del nuovo stadio di calcio è un investimento importante per Cagliari e per l’intera regione, non solo dal punto di vista sportivo ma anche turistico».

Ha preso quindi la parola il sindaco di Cagliari, Massimo Zedda: «Il nuovo stadio sarà la casa della nostra squadra, delle altre discipline sportive, della musica e del tempo libero. Sarà un’altra occasione di crescita, di lavoro, per il quartiere Sant’Elia e per la città. Un impianto inserito in un contesto di riqualificazione che è in corso e che andrà avanti con nuovi interventi. Un impianto per i tifosi, un luogo vivo tutti i giorni dell’anno, un oggetto architettonico di pregio per Cagliari e per la Sardegna».

Ospite speciale il vicepresidente dell’UEFA e DG della FIGC Michele Uva: «Vedo entusiasmo e passione nel vostro lavoro. Faccio i complimenti al Cagliari Calcio per la competenza e la credibilità del percorso intrapreso. La partecipazione e la sinergia con Regione e Comune sicuramente consentirà il raggiungimento del risultato migliore».

Il consigliere d’amministrazione del Cagliari Calcio Stefano Signorelli: «Siamo partiti da 25 progetti per arrivare a 3 che hanno fornito gli output più completi. Entro aprile faremo la scelta definitiva, ma il progetto è da ritenere un punto di partenza per la realizzazione definitiva ed esecutiva». Un’opera tanto rilevante come il nuovo stadio del Cagliari necessita del massimo coinvolgimento possibile, di trasparenza e condivisione. I lavori dei progettisti potranno essere visionati da tutti i tifosi a partire da domani 1° marzo e sino al 9, in un’esposizione pubblica all’interno dell’Area Hospitality della Sardegna Arena.

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Verranno presentate il prossimo 28 febbraio al pubblico le tre proposte di progettazione del nuovo stadio del Cagliari Calcio. Si entra così nel vivo del processo finale di selezione: J+S con One Works, Tractebel-Engie e Sportium – i 3 gruppi scelti dal club a fronte di 25 candidature – dopo aver realizzato il concept della nuova Casa del Cagliari, saranno ora chiamati a presentare le proprie idee a istituzioni, media e tifosi. All’evento, che si terrà a partire dalle 14.30 nella suggestiva location del Lazzaretto di Sant’Elia, interverranno autorità politiche e del mondo dello sport: il presidente della Regione Sardegna, Francesco Pigliaru; il sindaco di Cagliari, Massimo Zedda; il direttore generale della Figc, Michele Uva; il presidente dell’Istituto per il Credito Sportivo, Andrea Abodi. Per il Cagliari Calcio, il presidente Tommaso Giulini e il consigliere del CdA Stefano Signorelli.

La scelta del progetto del nuovo stadio del Cagliari, un’opera fondamentale per il futuro del club, fortemente legata alla città e alla Sardegna, ha bisogno del maggior coinvolgimento possibile della comunità. Per questo il Cagliari Calcio ha puntato sin dall’inizio su un innovativo e trasparente processo di condivisione, informando costantemente il pubblico sulle tappe della selezione e presentando ora i tre concept del nuovo stadio, in un evento che verrà trasmesso anche in diretta streaming sui nostri canali social. Inoltre, i lavori dei progettisti potranno essere visionati dai tifosi in un’esposizione pubblica che verrà ospitata alla Sardegna Arena, dal 1° al 9 marzo.

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Il presidente della Figc Carlo Tavecchio ieri sera è stato ospite d’onore alla  Sardegna Arena. Carlo Tavecchio, arrivato prima della gara Cagliari-Benevento, ricevuto dal presidente Tommaso Giulini e da tutta la dirigenza
rossoblù, ha visitato lo stadio e il percorso museale dedicato alla  storia del Cagliari allestito all’interno della Tribuna Centrale. Al  termine della visita il presidente Tavecchio ha rilasciato queste dichiarazioni a cagliaricalcio.com .
«La Sardegna Arena è un segnale che documenta l’efficientismo dell’impresa italiana. Un risultato eccellente. Ho apprezzato molto  anche la scelta di realizzare un percorso museale per valorizzare dei  ricordi meravigliosi della storia del club. Complimenti al Cagliari.»
Riva, un Mito che lega il Cagliari e la Nazionale: «Gigi Riva è della mia regione, è una persona perbene e di grande capacità intellettuali. Un serio professionista e grande campione. Come lui ce ne sono pochi».
Cosa possono fare istituzioni e FIGC per migliorare il calcio italiano in collaborazione con i club?: «In questo momento siamo tutti sul pezzo  per raccogliere il massimo della visibilità del campionato italiano nel
mondo. Abbiamo già ottenuto dei buoni risultati. Per i club ci saranno  sempre più risorse da ripartire, destinate agli investimenti  sull’impiantistica». Sulla possibilità di vedere la Nazionale a Cagliari, Carlo Tavecchio ha dichiarato: «La Sardegna Arena potrà ospitare un’amichevole degli Azzurri».