29 March, 2024
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San Giovanni Suergiu, a distanza di due settimane, festeggia un altro centenario. Fortunato Sanna. Nato a San Giovanni Suergiu il 14 settembre del 1922. ha festeggiato questo pomeriggio le sue 100 primavere circondato dall’affetto della sua famiglia.

Rimasto vedovo alcuni anni fa, tziu Fortunato ha due figli, Renato e Massimo, una nipote, Martina ed un pronipote, Mattia. Ex ferroviere, Fortunato Sanna conduce una vita serena, con una grande attenzione all’alimentazione. Ci tiene a ribadire che non ha mai fumato e ha una memoria di ferro. In giornata è stato festeggiato dal parroco don Tonino Bellu, dall’Auser e dall’amministrazione comunale che, attraverso le mani del sindaco Elvira usai, gli ha consegnato una targa ricordo.

Il paese sulcitano ora può vantare ben 3 centenari dall’inizio del 2022, una nonnina prossima ai 102 anni!

Due giorni fa monsignor Arrigo Miglio, neo cardinale di Santa Romana Chiesa, è giunto in Sardegna, a Iglesias, per partecipare all’ordinazione episcopale di monsignor Walter Erbì, nominato da Papa Francesco Arcivescovo di Nepi e Nunzio apostolico in Liberia e Sierra Leone. La sua permanenza nell’Isola, terra che ormai da trent’anni lo ha adottato dopo le sue esperienze da vescovo della diocesi di Iglesias dal 1992 al 1999 e da arcivescovo di Cagliari dal 2012 (dal 2019 arcivescovo emerito), si protrarrà fino a domani 5 settembre, quando ripartirà per la Capitale.

A San Giovanni Suergiu l’associazione di volontariato Misericordia celebra i 30 anni di attività nel settore dei servizi di emergenza e proprio in questi giorni don Tonino Bellu, parroco della chiesa di San Giovanni Battista, ha festeggiato le “nozze d’oro” con la chiesa, i suoi 50 anni di sacerdozio. Quale occasione migliore per festeggiare i due eventi, di quella di invitare a San Giovanni Suergiu mons. Arrigo Miglio, neo cardinale di Santa Romana Chiesa? L’invito è partito ed ha raggiunto l’obiettivo, perché mons. Arrigo Miglio lo ha accolto con entusiasmo e questa mattina ha raggiunto San Giovanni Suergiu con don Ignazio Poddighe, per celebrare la Santa Messa alle 10.00, nella chiesa di San Giovanni Battista, festeggiare con la comunità locale e benedire i mezzi dell’associazione Misericordia.

Nella parte finale della cerimonia religiosa, Elvira Usai, sindaco del comune di San Giovanni Suergiu, ha rivolto un messaggio di saluto e ringraziamento a mons. Arrigo Miglio, sottolineandone il ruolo avuto negli anni della sua prima esperienza da vescovo nella diocesi di Iglesias, sempre vicino ai lavoratori così come a coloro che il lavoro non lo avevano, e ai meno fortunati, in un territorio da tempo in grave difficoltà ed ora alle prese anche con una gravissima situazione di emergenza del sistema sanitario pubblico.

Al termine della cerimonia religiosa, appena fuori dalla chiesa, Arrigo Miglio è stato salutato da centinaia di persone, tra loro le decine di volontari della Misericordia, le cui ambulanze sono state benedette. E, infine, un piccolo rinfresco, per concludere festosamente una giornata che la comunità di San Giovanni Suergiu ricorderà a lungo.

Giampaolo Cirronis

      

                 

 

 

 

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Domenica 18 ottobre, nella chiesa di San Giovanni Battista, a San Giovanni Suergiu, don Tonino Bellu ha avuto il piacere di benedire la signora Antioca Serafini, recatasi in chiesa insieme a parenti ed amici, in occasione del suo centesimo compleanno.

Presente anche la sindaca Elvira Usai che ha colto l’occasione per donarle una targa da parte dell’Amministrazione comunale, omaggiandola anche di una rosa bianca. Un dono anche da parte anche della comunità ecclesiastica, con una dedica speciale, un quadro con la Madonna e Gesù Bambino, in rilievo, simbolo della maternità.

Una nonna arzilla ed ancora lucida, simpatica, sorridente e dallo sguardo dolcissimo, che ha salutato tutti con affetto, posando per innumerevoli foto e qualche filmato ricordo di una giornata importante.

Nata il 18 ottobre 1920, Antioca, si sposò con Giovanni Lindiri, nato il 18 novembre 1917, venuto a mancare il 24 aprile 2002, all’età di 84 anni. Ha avuto due figli: Anna Paola, nata nel 1958, e Virginio, nato nel 1946 e venuto a mancare nel 1983, all’età di 37 anni. Quattro i nipoti: Fabio e Mauro Collu, Francesca e Gianluca Lindiri. Due i pronipoti: Nicolò e Mattia Collu.

Una vita fatta di sacrifici, vissuta in campagna a lavorare la terra, tanta fatica che però non le ha mai tolto il sorriso che ancora oggi conserva e regala a chi le vuole bene. Sana, ci tiene a precisare che non prende medicine se non «mezza pastiglietta per la pressione», senza pretese, intervistata racconta...«mangio quello che c’è»!

Sorride, dichiarando ancora una volta di non essere «neanche troppo stanca», «sto invecchiando, ma sto bene in salute e questo mi basta».

Un grande esempio di donna forte, curata e coccolata dalla sua famiglia, nel concludere l’intervista, preoccupata di non essere in ordine chiede di «aggiustarle il fazzoletto». Sorride agli applausi, ai brindisi e agli auguri e non perde occasione, per ringraziare dispensando amabili sorrisi.

Lunga vita nonna Antioca!

Nadia Pische

                           

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Alcune centinaia di persone hanno partecipato questa sera, a San Giovanni Suergiu, alla manifestazione organizzata dal parroco della chiesa di San Giovanni Battista, don Tonino Bellu, per denunciare la precarietà dei servizi sanitari.

L’iniziativa è stata sostenuta dalla diocesi di Iglesias, rappresentata da don Salvatore Benizzi (era prevista anche la presenza del vescovo, mons. Giovanni Paolo Zedda, poi impossibilitato a partecipare per un imprevisto dell’ultim’ora), dall’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Elvira Usai, dalle associazioni locali e da tanti cittadini, gravemente penalizzati da un servizio sanitario assolutamente inadeguato.

Al termine della fiaccolata, c’è stato il concentramento in piazza, sul sagrato della chiesa di San Giovanni Battista, nel corso del quale sono state denunciate le motivazioni della manifestazione di protesta, che si possono sintetizzare in lunghe liste di attesa per ricoveri ospedalieri e visite specialistiche, reparti ospedalieri chiusi e male organizzati e nello stato di completo abbandono in cui si trova il poliambulatorio locale, con i suoi già precari servizi, e i gravissimi disagi per i cittadini, costretti a percorrere molti chilometri per essere sottoposti a visite nelle strutture degli altri centri del Sulcis.